Redazione

L’Amministrazione Comunale di Francavilla Fontana ha approvato l’Avviso Pubblico per la concessione dei contributi agli affitti relativi all’anno 2022.

La misura, quest’anno interamente finanziata con fondi comunali, mette a disposizione della cittadinanza 300 mila euro.

La premessa che ha portato all’approvazione del bando, che ricalca nei requisiti gli avvisi pubblici degli scorsi anni, è legata alla decisione del Governo centrale di non finanziare questa forma di aiuto economico disciplinata dalla Legge 438 del 1998 creando potenzialmente enormi disagi alla cittadinanza più fragile.

La problematica è stata oggetto di una mozione discussa e approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale nel luglio 2023. Con la mozione il Consiglio ha chiesto all’Amministrazione di finanziare con fondi propri la misura, garantendo un supporto economico fondamentale per tante famiglie. Dopo aver trovato le risorse necessarie ed incontrato i sindacati del settore, nelle scorse settimane è giunto a conclusione l’iter per l’approvazione del bando che è ora a disposizione della cittadinanza.

Il provvedimento si rivolge ai francavillesi residenti in possesso di un regolare contratto di affitto e con un reddito annuo complessivo inferiore a 15.250 euro. Tale importo viene calcolato sulla base del reddito complessivo nell’anno 2022 diminuito di 516,46 euro per ogni figlio a carico. I contributi saranno erogati in base alla fascia di reddito dei richiedenti.

L’avviso pubblico e la relativa modulistica sono disponibili sul sito internet istituzionale.

Il termine ultimo per la presentazione delle istanze è fissato nelle ore 12.00 di venerdì 28 giugno.

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In merito al sequestro di prodotti alimentari contraffatti, effettuato nei giorni scorsi dal N.A.S. , il Nucleo Antisofisticazione dell’Arma dei Carabinieri, presso il mercato generale di Brindisi, la Confesercenti della provincia di Brindisi prende atto della nota di Adiconsum Taranto-Brindisi diffusa sui loro canali social, a tutela dei consumatori, nota a cui la nostra associazione dà il pieno e convinto sostegno per diffondere la cultura della legalità e del rispetto delle più semplici norme igienico-sanitarie, avendo sempre come fine ultimo, in tale ambito, la salvaguardia della salute degli acquirenti. Tuttavia, non pare giusto, nel dibattito che si è creato in questi giorni tra le varie istituzioni interessate, puntare il dito in maniera generalizzata contro un’intera categoria di lavoratori.

“E’ giusto assumere da parte degli organi competenti provvedimenti all’indirizzo di chi sbaglia – afferma Michele Piccirillo, presidente provinciale di Confesercenti – ma non bisogna colpire ad occhi bendati, un po’ di qua, un po’ di là. Siamo ovviamente dalla parte degli esercenti che fanno della correttezza il loro brand, ma allo stesso tempo siamo pronti a sensibilizzare tutti - ambulanti e non–affinchè essi siano sempre attenti e scrupolosi nella osservanza delle norme igieniche e di quelle relative alle scadenze e alla contraffazione dei prodotti in generale. Esortiamo tutti ad essere vigili nelle fasi di approvvigionamento e, nel caso di dubbio, contattare sempre la nostra associazione per non incorrere in condotte illecite, sia pur non volute, ma che possono creare nocumento alla salute di noi tutti. Confesercenti ha a disposizione le competenze necessarie per supportare i nostri associati”.

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A 10 giorni dalle consultazioni elettorali per il rinnovo del governo della città di Mesagne i due candidati sindaci, Vincenzo Lotesoriere, per Fratelli d’Italia con appoggio formale di Lega e Forza Italia, e Antonio Matarrelli, per una coalizione composta da sei liste civiche, Pd e Movimento 5 stelle, si esprimono su un punto alquanto spinoso della città: la gestione del centro storico. Nell’ultima legislatura, infatti, il centro storico è diventato particolarmente attrattivo tanto che sono diverse le nuove attività commerciali, gestite anche da proprietari giunti da fuori città, che hanno rianimato il commercio e la convivialità. Non tutti, però, sono contenti da tanta vivacità in quanto, specialmente nel periodo estivo, causano difficoltà ai residenti e a quanti vogliono godersi l’antico borgo in tranquillità passeggiando tra le antiche chiese barocche, il castello Normanno-Svevo e i palazzi nobiliari. Ecco perché è importante ascoltare dai candidati sindaci cosa pensano di fare nell’antico quartiere cittadino una volta che saranno alla guida di Mesagne.

“Diamo atto alle amministrazioni passate e all’attuale di aver trasformato il centro storico da area degradata e in stato di abbandono a motore della vita economica di Mesagne pur con i limiti che denunciamo nel nostro programma elettorale”, ha spiegato il candidato sindaco Lotesoriere -. È stato un processo lungo, difficile, iniziato tanti anni fa e concretizzatosi solo negli ultimi anni”. Tuttavia, “rimangono piccole sacche di abbandono, facilmente sanabili. La sfida è, però, permettere la giusta convivenza tra i residenti che hanno diritto alla giusta tranquillità e il flusso turistico che della tranquillità è il primo “nemico”. È una sfida non facile, ma da affrontare con sollecitudine per evitare situazioni di criticità viste, ad esempio, lo scorso anno in un comune limitrofo”.

A questo punto vediamo come il sindaco uscente, Antonio Matarrelli, in caso di vittoria, intende gestire nei prossimi anni il centro storico. “Vorrei dire: come prima e meglio di prima. Cioè: il centro della nostra città, dalla caratteristica forma di cuore, è certamente stato negli anni il crocevia di importanti flussi turistici. Andranno migliorati alcuni aspetti, soprattutto in ordine alla sua migliore fruibilità e quindi in termini di qualità dell’offerta e di raccordo tra esercenti e residenti”. Non è tutto poiché Matarrelli intende “strutturare connessioni vive con le nostre periferie, altrettanto attraenti, su cui abbiamo investito grandi risorse finanziarie e una pianificazione intelligente: presto, tutti i nostri quartieri risplenderanno allo stesso modo”. Oltre a ciò dal centro storico andrebbero debellati alcuni atti di inciviltà che ledono l’immagine di un antico borgo che ha tutte le carte per continuare ad essere il più bello del “reame”.

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GIORNATA PATATE: COLDIRETTI PUGLIA, SOTTO ATTACCO DI TAROCCHI ESTERI E CLIMA; IN PUGLIA SE NE PRODUCONO 600MILA Q.LI

Le patate pugliesi, con primati come la ‘patata rossa’ tipica della provincia di Lecce, quella di Calimera, la Sieglinde, le patate di Zapponeta  e la patata di Galatina DOP, sono sotto attacco del clima pazzo e dell’invasione di prodotto estero, con le importazioni che nel 2024 sono cresciute del 18% e quelle dall’Egitto che sono addirittura triplicate nei primi due mesi rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dei dati Istat, in occasione della prima giornata internazionale della patata, indetta dalla FAO il 30 maggio con lo scopo di mettere in evidenza il ruolo chiave di questo prodotto nell’alimentazione globale, con una produzione mondiale che si aggira intorno ai 3,75 miliardi di quintali. Un evento celebrato al Mercato di Campagna Amica al Circo Massimo a Roma, con un incontro alla presenza dell’assistente direttore generale e capo scienziato a.i. dell’Organizzazione delle Nazioni unite per l'alimentazione e l'agricoltura, Beth Crawford. Per l’occasione è stata allestita un’esposizione sulla biodiversità del prodotto italiano con i cuochi contadini  protagonisti di uno show cooking con la preparazione del piatto più tradizionale della cucina Made in Italy a base di patate: gli gnocchi.

Ma il tubero più usato in cucina, che in Puglia vanta una produzione di 600mila quintali, subisce anche gli attacchi della tropicalizzazione del clima, tra siccità e grandinate, come quella – aggiunge Coldiretti Puglia - che ha colpito nelle scorse ore i campi a Nardo e Copertino, azzerando in pochi minuti la produzione di patate in pieno campo. 

L’aumento delle importazioni quest’anno segue un 2023 durante il quale hanno attraversato le frontiere nazionali 791 milioni di chili di patate straniere, in crescita del 39% rispetto a dodici mesi prima, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat. A questi ne vanno aggiunti altri 288 milioni di chili congelate e 74 milioni di chili cotte e congelate, oltre a 10 milioni di chili di patatine già pronte tipo quelle fritte dei sacchetti. Prodotto che spesso finisce per essere venduto come italiano grazie al principio dell’ultima trasformazione permesso dal codice doganale sull'origine dei cibi. Ma sono state scoperte anche delle truffe con patate francesi vendute come nazionali. 

I risultati dell’attività di contrasto confermano la necessità di tenere alta la guardia e di stringere le maglie ancora larghe della legislazione – conclude Coldiretti Puglia - con la riforma dei reati in materia agroalimentare perché l’innovazione tecnologica e i nuovi sistemi di produzione e distribuzione globali rendono ancora più pericolose le frodi agroalimentari che per questo vanno perseguite con un sistema punitivo più adeguato con l’approvazione delle proposte di riforma dei reati alimentari presentate da Giancarlo Caselli, presidente del comitato scientifico dell’Osservatorio Agromafie.

Piatto povero per eccellenza, le patate – sottolinea la Coldiretti Puglia – sono tra gli alimenti più presenti sulle tavole in case e nei ristoranti, consumate tal quali o come ingrediente in mille modi diversi, fritte, bollite, croccanti al forno o in padella, a purea ma anche in ricette dolci o salate. Originarie del continente americano, nello specifico delle Ande, raggiunsero le coste europee solo nel XVI secolo per poi conquistare le cucine del mondo per la loro versatilità, contenuti nutrizionali e il basso costo.

Circa l’80%  dei consumatori mangia patate almeno una volta a settimana e tra i principali criteri di acquisto spicca il rapporto qualità/prezzo – conclude Coldiretti -  fattore decisivo per il 53% dei consumatori coinvolti che si posiziona poco più in basso la provenienza nazionale, importante per il 45% degli intervistati, secondo l’indagine promossa da Unapa, l’Unione nazionale di settore.

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Il Sindacato Cobas nel corso degli incontri con la ditta SIR relativa  alla procedura dei 76 licenziamenti ha ricevuto la risposta che non è possibile utilizzare la cassa integrazione per crisi aziendale ;ricordiamo che la SIR è la  ditta che  si è occupata per numerosi anni  dello scarico del carbone ed adesso per i lavoratori non ci sono più attività lavorative ,a detta dell’Enel ,nell’ultima riunione a Bari presso la task force regionale sulla occupazione.

Avevamo sperato che approvata questa modalità di cassa integrazione per crisi aziendale per i lavoratori della  ditta SIR tutti gli altri di Cerano l’avrebbero potuta usufruire.

L’utilizzo di questo ammortizzatore sociale ci avrebbe permesso di avere più tempo per riprenderci quello che l’Enel aveva destinato a Brindisi, poi dirottato in altri territori.

Rimane la sola possibilità di 1 anno di cassa integrazione per cessata attività.

A questo punto per avere più tempo a disposizione per trovare le soluzioni più idonee alle crisi occupazionali rimane la possibilità di essere inseriti dal Governo Nazionale nelle cosiddette  “crisi industriali complesse”, tipo Ilva per intenderci, adoperandoci però a realizzare proteste importanti per gli investimenti alternativi .

Se poi dobbiamo aggiungere che il nostro tentativo di unire le forze sindacali ,esplicitato anche nel corso dell’ultima riunione a Bari ,  è andato miseramente a vuoto.

Avevamo deciso di partecipare allo sciopero del 31 maggio ed abbiamo chiesto alla Cgil se condividevano la nostra presenza.

La Cgil ha chiesto alla Uil la possibilità di stare insieme ricevendo a questi  una risposta di assoluta chiusura nei nostri confronti.

Insomma se il tempo è poco, un fronte sindacale disastroso , una classe politica a dir poco inesistente, come si fa a salvare una città.

Ma il Cobas c’è sempre , pur nelle difficoltà.

Brindisi 30.05.2024

Per il Cobas Roberto Aprile

Il “Tavolo di Coordinamento NO G7” invita associazioni, movimenti, cittadini, a partecipare Venerdì  31 Maggio alle ore 18,00 giù al porto di Brindisi all’altezza dei giardinetti di Piazza Vittorio Emanuele, dove vogliamo portare alla attenzione della opinione pubblica    scelte che ricadono sulla nostra città come la dislocazione a Brindisi della nuova portaerei “Trieste”, depositi di gas gnl della Edison e tanto altro ancora .

Parleremo quindi di  militarizzazione del territorio che i cittadini brindisini assaggeranno anticipatamente con i disagi che subiranno quando i G7 verranno a cena il 13 Giugno presso il Castello Svevo a Brindisi.

Le decisioni che i paesi del  G7 hanno deciso nel corso degli anni sono già davanti ai nostri occhi ;decisioni  che ci stanno portando alla terza guerra mondiale  , vorremmo portarle all’attenzione della opinione pubblica Venerdì 31 Maggio ore 18,00 davanti la Autorità Portuale che  ha già concesso 500 metri di banchina alla portaerei “Trieste”.

La scelta del luogo dove collocare  la nuova portaerei però non è certamente casuale.

In  una città caduta in una grave crisi industriale , con la previsione di perdere migliaia di posti lavoro, si fanno spazio le  nuove forme di occupazione come quella militare alla luce anche del ritorno alla leva obbligatoria.

Le spese per il riarmo e per un esercito molto più grande cancelleranno sanità, istruzione , servizi sociali ,fondi sempre più miseri per comuni e province e regioni.

Unitamente ai  nuovi investimenti che confermano la scelta di ricorrere ai fossili per tanti altri anni ancora, come il  deposito Edison di GNL e di Brundisium che vuole realizzare affianco  un deposito di benzina e gasolio.

Insomma un porto ancor più militarizzato unitamente al fatto che il porto diventa una stazione di servizio.

Questo è il modello di sviluppo che ci stanno proponendo .

Dobbiamo opporci con tutte le nostre forze  a queste scelte!!!

Brindisi 25.05.2024

Per il “Tavolo di Coordinamento NOG7” Roberto Aprile , Ciccio Lussone, Cosimo Quaranta

Epaca Brindisi avvia campagna di sensibilizzazione sulle allergie di origine professionale con consulenze mediche gratuite su tutto il territorio provinciale.

Tutti i lavoratori affetti da allergia dovrebbero sapere - dicono gli operatori Epaca - che se tale patologia è contratta sul posto di lavoro può essere considerata come malattia professionale ed perciò possibile richiedere - tramite i nostri consulenti medici e i nostri Operatori- un indennizzo o altre prestazioni, tra cui cure ambulatoriali, indennità per inabilità temporanea e rendita per inabilità permanent

Alcune professioni e alcuni settori risultano più predisponenti di altri all’insorgenza o al peggioramento di una condizione allergica, a causa della natura dei materiali con cui il lavoratore si trova a venire a contatto. I principali ad esempio sono:

-Agricoltura e trasformazione di vegetali

-Lavorazione e trasformazione del legno

-Alimentare e ristorazione

-Chimica, Farmaceutica, Petrolchimica

-Parrucchieri e estetisti

-Edilizia:

-Meccanica e metallurgia

-Carrozzieri

-Sanità

Naturalmente, le allergie possono interessare anche mansioni e settori diversi e se sospetti che la tua allergia diventa dal lavoro non rischiare di perdere gli indennizzi e i benefici e contatta urgentemente Èpaca Brindisi.

Epaca Brindisi è sempre con te. Ogni giorno

Ufficio Provinciale di Brindisi, vico Appia, 22:

dott.ssa Serena Valente

mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

cell 3345876049

Ufficio Zona di Mesagne, p.zzale San Michele Arcagelo, 7:

Sig.ra Tonia Manelli

mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. cell. 3316653620

Ufficio Zona di Fasano, via Ruggiero Bonghi, 108:

dott.ssa Carla Maggi

mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. cell. 388 469 5163

Responsabile Provinciale Epaca: dott. Angelo Carluccio

mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. cell. 3386100945

Consulenti Medici: dott. Giovanni Campana, dott. Giuseppe Mitrotta

Consulente Legale: avv. Simonetta Galizia

Sezioni e Recapiti Comunali Epaca - Coldiretti dove puoi fissare un appuntamento con i nostri Operatori

-Recapito di San Vito dei Normanni Via Donato Carbotti 15, tel 0831609062

-Recapito di Ceglie Messapica Via Giovanni XXIII, 5 tel 0831379517

-Recapito di Ostuni corso Vittorio Emanuele, 240, tel 0831339582

-Recapito di Latiano Piazza Capitano D’Ippolito, 1 tel 0831721054

-Recapito di San Pietro Vernotico Via Carrozzo, 5 tel 083101981302

-Recapito di San Pancrazio Salentino Via San Pasquale, 7 tel 0831666541

-Recapito di Francavilla Fontana Via Regina Elena, 40/42 tel 0831853205.

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Primo sì di Icomos, l'organo tecnico consultivo dell'Unesco,  per l'iscrizione della via Appia Antica, la Regina Viarum, nelll'elenco dei beni patrimonio mondiale dell'umanità. Il parere sarà preso in considerazione nell'incontro del prossimo 21 luglio da parte del comitato del patrimonio mondiale dell'umanità dell'Unesco che si riunirà a New Delhi. Lanotizia è stata accolta con entusiasmo dal minitro per la Cultura, Gennaro Sangiuliano. "Si tratta - ha commentato il ministro Sangiuliano - di un riconoscimento di eccezionale valore per l'Italia, per la nostra storia e per le comunità che vivono lungo l'antico tracciato della Via Appia. La candidatura è stata promossa dal Ministero della Cultura con il coinvolgimento di quattro Regioni - Lazio, Campania, Puglia e Basilicata - 13 tra città metropolitane e province, 73 Comuni e 14 enti parco su cui insiste l'antica strada consolare romana e dove sono ancora presenti sue vestigia. A questi enti s'è aggiunto il prezioso contributo della Pontifica Commissione di Archeologia Sacra. Una volta che la candidatura de La Via Appia - Regina Viarum sarà approvata dal Comitato del Patrimonio Mondiale, l'Italia raggiungerà il traguardo di 60 siti riconosciuti come Patrimonio dell'Umanità confermando, ancora una volta, la sua indiscussa leadership mondiale in questo campo".

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I suoi primi passi, il conseguimento della patente di guida, il giorno del diploma: queste sono alcune pietre miliari nella vita di un figlio che emozionano anche i genitori. Meno celebrato, ma altrettanto importante, è il lavoro, impegnativo e quasi sempre stressante, che igenitori svolgono dietro le quinte per aiutare i loro figli a raggiungere questi traguardi. Non c’è da stupirsi che molti trovino la genitorialità faticosa, addirittura frustrante. Riconoscendo ilruolo fondamentale dei genitori nell’educazione dei propri figli, le Nazioni Unite hanno persino istituito la Giornata Mondiale dei genitori, il 1° giugno, per valorizzare l’impegno altruistico e la cura dei genitori.

Anche la Regione Puglia sta promuovendo diversi progetti a sostegno della genitorialità siadirettamente che tramite enti del terzo settore, cioè organizzazioni senza scopo di lucro e con finalità diutilità sociale. In uno di questi progetti attivato su Lecce e provincia è stato recentemente riscontratocome “un neo genitore può talvolta sentirsi turbato da emozioni come paura, ansia e tristezza, o dasensazioni di inefficienza, impotenza, frustrazione, stanchezza fisica e mentale”.Un sito che contiene consigli tratti dalla Bibbia sta aiutando migliaia di genitori in tutto il mondo asvolgere al meglio il loro ruolo. Si tratta di jw.org, il sito ufficiale dei Testimoni di Geova, che propone gratuitamente video, audio e articolisu vari argomenti basati sui pratici e collaudati consigli della Bibbia.

“Spesso i genitori sono sorpresi del fatto che solo con alcuni clic possono avere accesso a un’interabiblioteca di informazioni utili per la vita quotidiana”, ha detto Giuseppe Carbonara, portavoce deiTestimoni di Geova. “I contenuti gratuiti di jw.org hanno aiutato molte famiglie a diventare più forti e piùfelici”.Articoli dal tema:• Come essere bravi genitori.• Come essere un bravo papà.• Cosa significa essere un bravo genitore?

Sono solo alcuni dei 22 milioni di contenuti digitali scaricati ogni giorno da jw.org. I Testimoni di Geova, in qualità di organizzazione mondiale senza scopo di lucro impegnata in un’opera diistruzione biblica, attribuiscono grande importanza a legami familiari solidi. Incoraggiano infatti genitorie figli a riunirsi nei loro luoghi di culto, chiamati Sale del Regno, a partecipare a un’opera volontaria diistruzione biblica, a dedicare ogni settimana del tempo alla famiglia e a svolgere insieme sane attivitàricreative. “I genitori possono fare molto perché all’interno della famiglia regnino amore e unità”, ha dettoCarbonara, “Famiglie forti creano comunità forti. Nei nostri luoghi di culto genitori e figli imparano non soloa essere buoni cristiani, ma anche bravi componenti della società”. Per leggere gli articoli elencati sopra e i contenuti ad essi correlati, visita jw.org e digita il titolo dell’articolo nella barra di ricerca.

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Nell’assemblea del 28 maggio, che si è svolta nella sala Francigena della direzione generale della Asl Brindisi, le associazioni accreditate hanno eletto Giuseppe Di Giorgio come nuovo presidente del Comitato Consultivo Misto della Asl Brindisi.

Giuseppe Di Giorgio è presidente dell’Aism, associazione italiana sclerosi multipla sede di Brindisi e subentra a Flavio Dipietrangelo, che è stato alla guida del CCM per due mandati, nominato attualmente come vice presidente.

Come componenti della segreteria sono stati eletti Marzia Di Giulio (Fondazione Di Giulio), Ugo Calò (Protezione civile Croce Amica) e Laura Esperti (referente Urp della Asl Brindisi).

Il Comitato Consultivo Misto è attivo nella Asl Brindisi dal 2004, regolamentato da direttive regionali e istituito con l'obiettivo di garantire la partecipazione democratica del cittadino e disciplinare rapporti di collaborazione efficaci e continuativi con le associazioni, funzionali al miglioramento della qualità dei servizi.

Per aderire al Comitato, e partecipare alle attività dell’assemblea, è possibile presentare domanda con la modulistica scaricabile nella sezione dedicata sul sito istituzionale.

Si ringrazia Flavio Dipietrangelo, presidente uscente, per l’impegno di proficua collaborazione garantito in questi anni.

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