Redazione

Incendio sulla provinciale 46 che collega le città di Latiano e San Vito dei Normanni per un camion con trivella. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco di Francavilla Fontana che hanno spento l'incendio e messo in sicurezza l'importante arteria viaria.

68 annunci di lavoro per 217 figure professionali: è il dato registrato nella settimana dal l’11al 18 novembre, relativamente alla ricerca di personale nell’ambito territoriale di Brindisi ed inserito nel Report settimanale appena pubblicato, visionabile al seguente link: undefined. Le offerte, consultabili sul sito o sull'app “LavoroxTe Puglia”, sono quotidianamente aggiornate e monitorate dagli operatori dei Centri per l’impiego e veicolate anche tramite la pagina Facebook “Centri impiego Brindisi e provincia”, attraverso la quale è possibile restare sempre aggiornati sugli annunci di lavoro attivi e sugli eventi di orientamento organizzati su tutto il territorio.

Questa settimana si registrano 76 posti vacanti nel settore sanitario su Brindisi e provincia, turismo 55, logistica 28, ristorazione 17, metalmeccanico 10, servizi alla persona 9,  vigilanza 6, commercio 4, edilizia 3,  tecnico 2, immobiliare 2, contabile 2, artigianato 1, servizi 1, e amministrativo 1.

In occasione della Recruiting week dedicata ai settori sanitario, socio-sanitario e socio-pedagogico sono state pubblicate numerose offerte.

La settimana di selezioni in presenza si svolgerà dal 18 al 21 novembre.

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MONTERONI - MESAGNE 67-56.

Dopo la pausa forzata per il turno di riposo, la Rossotono Mesagne torna sul parquet per la sesta giornata di andata, ospite del Monteroni che viaggia a 6 punti in classifica, frutto di tre vittorie e due sconfitte. La squadra di coach Battistini è senza dubbio una delle più accreditate al salto di categoria, ulteriormente rafforzata dal lungo Mihajlovic proprio alla vigilia della sfida con i gialloblu.
 
Coach Olive schiera Piscitelli, Stella, De Ninno, Kalan e Mazzullo, mentre i padroni di casa rispondono con Ravelli, Fouce, Petruccim Galic e Bjelic.
 
L’inizio è molto equilibrato. Si segna poco, merito delle due difese, tanto che a 6.30 il punteggio è ancora 2-3 per l Virtus grazie alla tripla di De Ninno in apertura. La Virtus difende in maniera aggressiva, limitando molto sia Petrucci che Fouce. Soffre solo sotto le plance con Galic e Bjelic. Sul 6-8 per la Rossotono inizia la giornata poco felice della coppia arbitrale, che lancia il sorpasso e la fuga dei salentini con alcune decisioni che definire dubbie è un eufemismo. Su un canestro valido non riconosciuto alla Virtus esplode la panchina mesagnese. Il primo arbitro ritiene eccessive le proteste del Ds gialloblu che viene addirittura espulso (18-11).
 
La squadra torna sul parquet nervosa, commettendo una serie di errori dalla lunetta che non sono soliti per i ragazzi del Presidente Guarini. Monteroni allunga fino al 22-13 che costringe Olive al timeout. Le rotazioni del roster non hanno l’effetto voluto e si va al riposo sul 40-26 con una bomba di Qittane sulla sirena tirata dal sotto le plance di difesa. Cineteca. 
 
Al rientro dall’intervallo, ci si aspetta un cambio di passo e di atteggiamento che non avviene. Monteroni gioca la sua partita, senza in realtà strafare. Qittane e Piscitelli provano a dare la scossa, ma il tentativo di rimonta è mortificato da impietose percentuali sia dalla lunetta che dall’arco, nonché da scelte difensive non sempre corrette (57-40).
 
Nell’ultimo quarto il Monteroni rallenta e la Virtus riesce a rosicchiare qualche punto, sprecando addirittura due o tre palle in contropiede aperto per rientrare realmente in partita. Il finale recita 67-56 per i padroni di casa.
 
Al netto degli errori arbitrali che hanno, senza dubbio, orientato la gara quando era ancora in bilico, la Virtus è sembrata disunita perdendo le distanze in difesa e lasciandosi condizionare eccessivamente dal nervosismo del finale di primo quarto. Per quanto lecito attendersi un contraccolpo nell’immediato, considerata l’età media della Rossotono, ci si aspettava una reazione dopo l’intervallo, che non è giunta a causa anche i molti errori nei tiri liberi, in netta controtendenza rispetto alle gare precedenti. Male anche dalla distanza, arma spesso decisiva per i ragazzi di Olive. Certamente la sconfitta di ieri darà enormi spunti di crescita al coach messapico, che a insieme ai ragazzi a fine gara ha ringraziato il numeroso pubblico gialloblu giunto in trasferta fino al Velodromo di Monteroni, nota positiva della giornata e segno tangibile della crescita del movimento. 
 
Monteroni: Ndiaye 2, Petrucci 10, Digiacomo 2, Durini 5, Fouce 13, Ravelli 2, Bjelic 11, Manca NE, Guido NE, Arnaldo NE, Mihajlovic 10, Galic 12. All. Battistini.
 
Mesagne: Stella 5, Piscitelli 10, Qittane 9, Mucenieks 2, Kalan 9, De Ninno 10, Berdychevskyi 0, Angelini 10, Oboichuk NE, Ndoye 1, Carriero NE, Mazzullo 0. All. Olive, Ass. Carone.

“P.R.O. Brindisi” (Protocollo per il Rilancio Occupazionale) è il protocollo d’intesa voluto per stimolare una progettualità sinergica tra ARPAL Puglia e Consorzio ASI Brindisi nell’ottica di favorire il rilancio occupazionale nel territorio del brindisino.

Attraverso il supporto alla formazione e alla promozione di politiche attive del lavoro, in una prospettiva di partenariato pubblico-pubblico, l’obiettivo comune è di ridurre il gap tra domanda e offerta di lavoro.

“Ritengo più che mai necessario in questo momento storico - ha detto Sebastiano Leo, assessore a Formazione e Lavoro, Politiche per il lavoro, Diritto allo studio, Scuola, Università, Formazione Professionale della Regione Puglia - il confronto e il dialogo con i territori e gli enti locali per una giusta analisi e individuazione delle reali necessità del mercato del lavoro.  In particolare in alcuni contesti socio geografici come quello dell’aerea industriale di Brindisi, questo protocollo rappresenta un importante strumento di resilienza e di sviluppo economico favorito dalle potenzialità del territorio.  Cogliamo i tratti salienti della nostra terra rendendo attrattiva una parte importante del nostro piano industriale affinché soprattutto i più giovani possano trovare in questo ambito il loro percorso lavorativo e perché Brindisi in particolare possa essere terra di impresa e servizi”.

Con il protocollo, che ha valenza iniziale di due anni, si vuole avviare una proficua collaborazione tra le parti per promuovere i servizi offerti da Arpal Puglia, per il tramite dei Centri per l’impiego territorialmente competenti, nei canali comunicativi dei Comuni e delle altre associate del Consorzio ASI Brindisi, favorire la condivisione delle informazioni contenute nelle banche dati in possesso dei Comuni e di tutte le altre associate del Consorzio ASI Brindisi, limitatamente agli aspetti e ai dati connessi al mondo del lavoro, prevedere e programmare attività convegnistica, informativa, di studio e di ricerca.

“L’intesa tra Asi e Arpal – ha affermato il presidente della Provincia di Brindisi  Antonio Matarrelli - si colloca tra strategie che hanno come obiettivo quello di rimuovere gli ostacoli che si frappongono tra domanda e offerta di lavoro, offrendo così un esempio di collaborazione tra attori che operano nel settore delle politiche occupazionali per fini comuni, vale a dire favorire l’inserimento e il reinserimento nel mondo del lavoro di giovani disoccupati e disoccupati di lungo periodo”.

“La collaborazione tra ARPAL Puglia e il Consorzio ASI Brindisi - precisa il Sindaco di Brindisi Giuseppe Marchionna - è un passo fondamentale per far emergere le potenzialità del nostro territorio, e per costruire insieme le fondamenta di una Brindisi del futuro, una visione che abbiamo condiviso nella candidatura a capitale della cultura italiana, paradigma di una città postindustriale che deve essere capace di attrarre investimenti, generare occupazione qualificata e migliorare la qualità della vita della sua comunità. La città ha bisogno di una visione integrata, di un sistema che promuova l’innovazione e che formi le persone al futuro, non solo per le sfide industriali, ma per la nascita di nuovi settori, per il rafforzamento della ricerca, dell’intelligenza artificiale, delle energie rinnovabili, della cultura e del turismo sostenibile”.

“Saluto con favore la sottoscrizione di questo protocollo, che consente ad ARPAL Puglia di aprirsi a nuovi raccordi istituzionali con l’unico obbiettivo di creare lavoro, e lavoro buono, in collaborazione con il tessuto produttivo territoriale” - ha precisato nel suo intervento Beniamino Di Cagno, presidente del Consiglio di amministrazione di ARPAL Puglia.

“Sono molto soddisfatto della firma del protocollo d’intesa tra il Consorzio ASI di Brindisi e Arpal Puglia - ha affermato con estrema positività il presidente del Consorzio ASI Brindisi Vittorio Rina - Ritengo il protocollo un punto di partenza per una collaborazione più strutturata sui temi più specifici relativi ai servizi per il lavoro ed alle politiche attive, con particolare riferimento allo sviluppo di attività produttive nei settori dell’industria, al fine di promuovere una sempre maggiore occupazione dei lavoratori ed accrescere la produttività delle aziende insediate in zona industriale che, in un momento storico pieno di criticità, ha bisogno di un forte rilancio dell’economia locale e del mondo del lavoro”.

“E’ il primo modello che sperimentiamo  - ha concluso Gianluca Budano, direttore di ARPAL Puglia - di collaborazione con il tessuto produttivo, con il duplice obiettivo di servire le imprese nel reperire la manodopera di cui necessitano, cercando di comprendere contestualmente quali sono gli ostacoli reali all’incrocio domanda/offerta di lavoro anche rispetto alle qualificazioni e ai fabbisogni formativi che ci possono essere da parte delle imprese, e mettere a disposizione del tessuto produttivo la banca dati degli utenti che si rivolgono ai centri per l’impiego.

E’ anche la prima esperienza concreta, come annunciato più volte, in cui i nostri operatori andranno strutturalmente ad incontrare le oltre 400 aziende aderenti del Consorzio, per poi mutuare questo modello strutturato di collaborazione con gli altri consorzi ASI delle provincie pugliesi”.

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Lo scorso 8 novembre si è svolta l’assemblea dei lavoratori della Polizia Locale del Comune di Brindisi con l’intervento della O.S. CSA-RAL per discutere ed evidenziare le problematiche del Corpo della Polizia Locale.  
I Lavoratori della Vigilanza Urbana evidenziano alcune problematiche connesse alla loro prestazione lavorativa.
Riferiscono che ormai i carichi di lavoro per addetto sono insostenibili a causa dell’atavica carenza di personale, con ricadute sul servizio reso alla cittadinanza, sicuramente non efficiente. Succede spesso che gli operatori della Polizia locale non possono dar corso a tutti gli interventi richiesti dai cittadini e assegnati dalla centrale operativa perché gli stessi si accavallano e materialmente non possono essere evasi. Questo accade anche nel settore degli amministrativi del Comune che con una dotazione organica di circa cinquecento unità, in servizio sono presenti poco più della metà; in particolare nel settore della Polizia Locale, secondo quanto stabilisce la legge regionale, in rapporto agli abitanti, ci dovrebbero essere circa 160 vigili. A Brindisi, al momento, non si arriva a 70 unità.
Altro problema connesso alla mancanza di personale è quello dello straordinario, pur essendoci i fondi ex art. 208 C.d.S. per il potenziamento dei servizi di Polizia Locale, giusta proposta di delibera del Comandante di aprile 2024, questi sono congelati senza capirne il motivo: per rendere il servizio si è costretti ad attingere dal fondo dello straordinario di tutti i lavoratori del Comune di Brindisi procurando un danno ad altri settori che si vedono limitato lo straordinario che potrebbe essere utilizzato per casi eccezionali, non garantendo, come conseguenza, anche in questo caso servizi efficienti al cittadino.
Per il servizio di Polizia Locale reso a privati, ormai da tempo, non viene corrisposta alcuna somma per potenziare tale attività, utilizzando coloro che non sono in turno comandato, ma si distolgono le pattuglie che dovrebbero controllare il territorio. Anche in questo caso sarà penalizzato il cittadino che non usufruirà del servizio della Polizia Locale. Sempre a causa della carenza di personale si ha una difficoltà oggettiva a garantire il servizio fino alle ore 24,00, con una sola pattuglia e a volte senza la presenza di un Ufficiale, esponendoli a rischi e non garantendo i parametri minimi di sicurezza agli agenti.
Si invita pertanto, l’Amministrazione Comunale a intervenire per rimuovere le problematiche esposte dai lavoratori della Polizia Locale e al contempo di dar corso a quanto concordato in Prefettura in occasione del raffreddamento dello stato di agitazione con l’assunzione entro l’anno di tutto il personale programmato nel fabbisogno del personale anno 2024.
 
CSA Regioni Autonomie Locali
            aderente a CISAL             
Coordinamento Provinciale Brindisi

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Una partecipata cerimonia di consegna per il quarto defibrillatore donato dall’associazione “Batti un colpo” si è svolta sabato scorso ina Via Bafile angolo Piazza Duca degli Abruzzi al quartiere Casale. 
A benedire lo strumento salvavita è stato Mons. Giovanni Intini, Arcivescovo di Brindisi e Ostuni, che ha sottolineato l’importanza del gesto dell’associazione brindisina “che ci aiuta a immaginare un habitat più umano, più a misura di cura e di rispetto. Questi gesti – ha detto Mons. Intini – sono di attenzione verso la comunità e vanno moltiplicati per sentirci a casa in una visione di città aperta all’accoglienza”. 
A portare il saluto del Prefetto, Luigi Carnevale, e del Questore di Brindisi, Giampietro Lionetti, è stato il Vicario, dott. Eugenio Ferraro. Hanno presenziato il Comandante della Stazione dei Carabinieri del Casale, il Luogotenente Filippo Antonucci, il parroco della Parrocchia Ave Maria Stella, Don Adriano Miglietta, Don Donato Pizzutolo, segretario dell’Arcivescovo e Fra Salvatore Giardina, assistente spirituale dell’Associazione “Batti un Colpo”.
A rappresentare l’Amministrazione Comunale, l’assessore ai servizi sociali, Ercole Saponaro, che ha offerto la massima collaborazione per aiutare l’Associazione a rendere tutti i quartieri cardio-protetti, dopo il centro, il quartiere Bozzano e il Casale. Hanno preso parte alla cerimonia anche gli assessori Livia Antonucci, Antonio Pisanelli, e i consiglieri Monetti e Rossi. 
Nel corso della cerimonia, Angelo Ciullo, a nome dei pensionati del Circolo della Parrocchia dell'Ave Maria Stella, ha consegnato una targa in segno di gratitudine a Carlo Amatori, presidente dell'associazione "Batti un Colpo".
Come anticipato, l’associazione ha in progetto la donazione di un nuovo defibrillatore per il 2025: l’idea è di rendere cardio protetta la zona intorno a Piazza Sapri, al quartiere Santa Chiara.
 

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Tari – Di Donna (FI): Il nostro gruppo si sta attivando per una proposta risolutiva della lotta all’evasione. Si paga con le bollette della luce!
 
Uno dei drammi della città di Brindisi è senza dubbio rappresentato da una tassa sui rifiuti particolarmente alta che va ad incidere pesantemente sul bilancio familiare. Un problema decisamente grave che richiede il massimo impegno da parte di tutti.
 
E’ questo il motivo per cui il gruppo di Forza Italia intende proporre un sistema efficace di lotta all’evasione, nella convinzione che se la Tari la pagassero tutti le tariffe sarebbero inevitabilmente più contenute.
 
Dopo aver contattato il dirigente comunale alle Finanze, pertanto, ci accingiamo a presentare una proposta affinché il pagamento della Tari avvenga (così come già accade per il canone della Rai) attraverso le fatture bimestrali di tutti i gestori della rete elettrica. In questo modo, si ridurrebbe praticamente a zero il tasso di evasione e quindi si potrebbero rimodulare gli importi a carico di ciascuna famiglia.
 
E’ evidente che dovranno essere compiute ulteriori verifiche sulla effettiva fattibilità di questa soluzione prospettata dal nostro gruppo, ma se dovessero giungere le auspicate risposte positive per una città come Brindisi (alle prese con un tasso di evasione della Tari particolarmente significativo) i benefici sarebbero immediatamente visibili.
 
Nicola Di Donna – capogruppo Forza Italia Brindisi

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10eLotto, colpo da 200mila euro ad Aradeo (LE)

Si festeggia in Puglia grazie al 10eLotto: nel concorso di sabato 9 novembre 2024, colpo da 200mila euro ad Aradeo, in provincia di Lecce, grazie a un 8 Doppio Oro. Come riporta Agipronews, si tratta dell'ottava vincita più alta del 2024. L'ultimo concorso del 10eLotto ha distribuito premi per 13,4 milioni di euro in tutta Italia, per un totale di 3,2 miliardi da inizio anno.

Lotto, vinti oltre 42mila euro in Puglia

Si sorride in Puglia in occasione degli ultimi due concorsi del Lotto, per un totale di oltre 42mila euro. Come riporta Agipronews, sono stati due i premi centrati nella regione: 25.475 euro a Trani (sei ambi, quattro terni ed una quaterna) e 16.875 euro a Bari. L’ultimo concorso del Lotto ha distribuito premi per oltre 8,4 milioni di euro, per un totale di oltre 1,1 miliardi da inizio anno.

Centro riabilitazione di Ceglie Messapica, Amati: “Oggi incontro con i dipendenti in vista del 1° dicembre, data di avvio del servizio pubblico” 

Appuntamento oggi, lunedì 11 novembre, a Ceglie Messapica, per un incontro di aggiornamento sul nuovo corso del centro di riabilitazione di Ceglie Messapica, che dal prossimo 1° dicembre vedrà finalmente avviarsi l’auspicata gestione pubblica.
L’incontro pubblico, organizzato congiuntamente dal consigliere e assessore regionale Fabiano Amati e dal consigliere comunale di Ceglie Messapica Pietro Piccoli, si terrà all’Oxford College Mita di Ceglie Messapica a partire dalle ore 18:00.
Sarà l’occasione per “una puntuale informativa su quanto realizzato sinora, attraverso la mobilitazione condotta in questi mesi, e sulle attività da compiersi nei prossimi mesi. Il tutto concordato con i lavoratori e con i sindacati, per assicurare finalmente una gestione improntata alle cure e nelle forme dell’eccellenza”.

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A San Martino è immancabile il Novello in Puglia, un vino per tanti fatto da pochi, con una stima di 150mila bottiglie prodotte e circa 900mila euro di fatturato, un vino giovane e beverino che ha perso smalto rispetto al passato in termini di consumi e produzione, ma che resta un apprezzabile fenomeno stagionale. E’ quanto stima la Coldiretti Puglia, quando in occasione di San Martino sono immancabili in autunno le caldarroste, accompagnate dal vino Novello, per cui quest’anno il “déblocage” per legge è partito il 30 ottobre, anticipato rispetto al concorrente Beaujolais nouveau francese.

Il vino novello – sottolinea la Coldiretti  regionale – viene consumato soprattutto in abbinamento con i prodotti autunnali come le caldarroste in Fiere e Sagre in un anno segnato peraltro dall’emergenza costi che ha colpito il settore vitivinicolo con rincari dei costi di produzione.

La legislazione, affinché il vino possa essere chiamato Novello, prevede l'utilizzo obbligatorio a macerazione carbonica per almeno il 30% dell'uva, mentre il restante 70% può essere vinificato con il metodo tradizionale. Leggero e con bouquet aromatico il “vino da bere giovane” deve le sue caratteristiche al metodo di vinificazione utilizzato messo a punto dal ricercatore francese Flanzy ed è fondato sulla fermentazione carbonica di grappoli integri di uve che vengono poi spremute a distanza di una decina di giorni per un vino delicato che di solito si attesta sugli 11 gradi ma che può raggiungere anche i 12.

La produzione di Novello è calata negli ultimi decenni a causa – rileva la Coldiretti Puglia – di una serie di fattori, a partire dall’aumento dei costi di produzione che fanno il paio con la limitata conservabilità, che ne consiglia il consumo nell’arco dei prossimi 6 mesi fino alla tecnica di produzione, la macerazione carbonica, che è più costosa di circa il 20% rispetto a quelle tradizionali. Ma soprattutto – spiega la Coldiretti – gli stessi vitigni che negli anni passati rappresentavano la base del novello vengono oggi spesso utilizzati per produrre vini ugualmente giovani, ideali per gli aperitivi, ma che non presentano problemi di durata.

In Francia, il novello è nato nella zona di del Beaujolais con i vignaioli locali che sfruttano le meno pregiate uve Gamay della Borgogna meridionale per ottenere il Beaujolais nouveau. La produzione italiana è invece basata da sempre su uve di qualità Doc e Igt – sottolinea la Coldiretti – e ha quindi registrato lungo la Penisola una rapida espansione toccando il picco di 17 milioni di bottiglie dieci anni fa per poi ritagliarsi una stabile nicchia di consumo con le circa 3,5 milioni di bottiglie attuali.

Il novello, con la tecnica della macerazione carbonica che è più costosa di circa il 20 % rispetto a quelle tradizionali, è un vino dallo stile “spremuto e bevuto” – sottolinea la Coldiretti -  con una limitata conservabilità, che ne consiglia il consumo nell’arco di 6 mesi. La tradizione vuole che l’apertura del novello – conclude la Coldiretti regionale – si festeggi a San Martino, l’11 novembre, giorno in cui da sempre i contadini chiudono la stagione dei raccolti e fanno il bilancio di un anno di lavoro.

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