Redazione

In sedici minuti e quarantatré secondi il sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli, ha conferito ai consiglieri comunali le deleghe speciali nominando, inoltre, i consulenti che lo affiancheranno nella presente legislatura. Resta fuori, al momento, il M5S, per una questione tecnica che sarà risolta all’interno del movimento. Per il resto nessuna sorpresa dell’ultimo momento. I consiglieri delegati sono 9 mentre 11 sono le deleghe speciali assegnate.

A Marco Calò sono state conferite le deleghe alla Cultura e Turismo; ad Antonio Giuseppe Colucci Carluccio la delega alle politiche di Bilancio e Tributi; a Roberto D’Ancona la delega all'Agricoltura e al Pnrr; ad Antonio Franco la delega al Terzo Settore; a Pierluigi Librato la delega alla Polizia Municipale; ad Antonello Mingenti la delega alle Manutenzioni; a Mauro Antonio Resta la delega allo Sport; a Rosanna Saracino la delega all'Ecologia; a Miriam Solimeo la delega ai Lavori Pubblici. Inoltre, richiamato lo statuto comunale e il regolamento per la Cittadinanza attiva, approvato dal Consiglio comunale, “per realizzare forme di partecipazione alla gestione del territorio e di tutti i servizi di interesse generale, rafforzando il rapporto di fiducia con l’istituzione locale e tra i cittadini stessi”, il sindaco ha nominato consulenti a titolo volontario e gratuito Maurizio Piro, Direttore artistico; Antimo Sportelli, consulente per i rapporti con i quartieri; Mimmo Stella, Consulente per la valorizzazione, promozione e tutela del Centro storico, aree archeologiche, beni monumentali e museali; Aldo Vangi, Consulente per le politiche familiari, valorizzazione della Terza età, consumatori e utenti.

“Non sono tutte queste le deleghe che ho in animo di consegnare – ha precisato il sindaco Matarrelli – poiché in futuro ci saranno altre deleghe da assegnare sia ai consiglieri comunali sia agli assessori. Questo perché nella nostra città ci sono tante cose da fare”. Il sindaco, in effetti, ha trattenuto al momento per sé le deleghe al Cimitero e al Canile e Randagismo. Due settori molto importanti della gestione amministrativa che nel recente passato i consiglieri Antonello Mingenti e Vincenzo Carella hanno svolto molto bene. “Ho fiducia incondizionata nei miei collaboratori – ha sottolineato Matarrelli – peraltro più che meritata. Affronteremo insieme i problemi perché sarò sempre consapevole di ciò che avviene nella nostra città e useremo ogni strumento possibile per rendere trasparente ogni singola azione che sarà compiuta dalla nostra amministrazione”. Infine, il primo cittadino ha assicurato “che nei vari settori non ci saranno compartimenti stagno bensì collaborazione e partecipazione”.

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MAFIA: COLDIRETTI PUGLIA, SI INSINUA NEL DISAGIO CON 21% FAMIGLIE A RISCHIO POVERTÀ; VITTIME LUCIANI COMMEMORATE A SAN MARCO IN LAMIS.

Anche a causa dei fenomeni inflazionistici e speculativi, in Puglia il 21% delle famiglie è a rischio povertà tra le quali la criminalità trova terreno fertile per infiltrarsi, con la malavita che approfitta della situazione di difficoltà in cui si trova una fetta crescente di persone costrette a far ricorso alle mense dei poveri e molto più frequentemente ai pacchi alimentari. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in occasione della commemorazione organizzata con l’Associazione Libera e Don Luigi Ciotti dei due imprenditori agricoli soci, i fratelli Luigi e Aurelio Luciani, i due agricoltori rimasti vittime di un agguato mafioso nell’agosto 2017 a San Marco in Lamis, la cui unica colpa fu di essersi trovati nel posto sbagliato al momento sbagliato, mentre lavoravano in campagna.

“Ci stringiamo attorno alle famiglie dei due fratelli Luciani, alle mogli e ai figli che si sono visti strappare senza un perché i loro cari. E’ pressante l’esigenza di sicurezza che avvertiamo quotidianamente nelle campagne, divenute a vario titolo terra di nessuno, dove per i motivi più disparati i campi si trasformano in un far west e gli agricoltori sono vittime inermi e indifese. Per questo serve una stretta ancora più forte sul fronte della prevenzione, dei controlli e della repressione, cambiando la postura e la stessa narrazione di Foggia e dell’intera provincia”, ha detto Mario de Matteo, presidente di Coldiretti Foggia.

Fra i nuovi poveri – precisa la Coldiretti Puglia – ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono state fermate dalla limitazioni rese necessarie dalla diffusione dei contagi per Covid. Persone e famiglie che mai prima d’ora – precisa la Coldiretti – avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche.

Crescono, infatti, gli interessi delle organizzazioni criminali nel settore del cibo che è divenuto una delle aree prioritarie di investimento della malavita che ne comprende la strategicità in tempo di crisi perché consente di infiltrarsi in modo capillare nella società civile e condizionare la via quotidiana della persone. Con la crisi le mafie si appropriano – sottolinea la Coldiretti regionale – di vasti comparti dell’agroalimentare dai campi agli scaffali, dai tavoli dei ristoranti fino ai banchi di bar e pasticcerie, distruggendo la concorrenza e il libero mercato legale e soffocando l’imprenditoria onesta, ma anche compromettendo in modo gravissimo la qualità e la sicurezza dei prodotti, con l’effetto indiretto di minare profondamente l’immagine dei prodotti italiani e il valore del marchio Made in Italy.

Dai mercati ai supermercati, dai trasporti ai ristoranti – denuncia Coldiretti Puglia - dall’agricoltura all’allevamento, dalla carne alla frutta fino al caffè alle corse dei cavalli, oltre all’utilizzo illecito dei fondi comunitari destinati all’agricoltura come il PSR, il volume d’affari delle agromafie cresce con attività che riguardano l’intera filiera agroalimentare.

In questo modo la malavita si appropria – sottolinea la Coldiretti Puglia – di vasti comparti dell’agroalimentare e dei guadagni che ne derivano, distruggendo la concorrenza e il libero mercato legale e soffocando l’imprenditoria onesta, ma anche compromettendo in modo gravissimo la qualità e la sicurezza dei prodotti, con l’effetto indiretto di minare profondamente l’immagine dei prodotti e il valore del marchio Made in Italy. Gli ottimi risultati dell’attività di contrasto confermano la necessità di tenere alta la guardia e di stringere le maglie ancora larghe della legislazione – insiste Coldiretti Puglia - con la riforma dei reati in materia agroalimentare perché l’innovazione tecnologica e i nuovi sistemi di produzione e distribuzione globali rendono ancora più pericolose le frodi agroalimentari che per questo vanno perseguite con un sistema punitivo più adeguato con l’approvazione delle proposte di riforma dei reati alimentari presentate da Giancarlo Caselli, presidente del comitato scientifico dell’Osservatorio Agromafie.

La Puglia è una regione a forte vocazione agricola ed è per questo che il business delle agromafie è divenuto particolarmente appetibile. Capitolo a parte merita infatti – conclude Coldiretti Puglia - il  mercato parallelo di prodotti agricoli provenienti da migliaia di chilometri di distanza, spesso sofisticati, spacciati per prodotti di qualità, quando di qualità non sono, per cui viene illegalmente utilizzato il marchio ‘made in Puglia’, a danno dell’imprenditoria agricola pugliese e dei consumatori.

Carabinieri eseguono controlli sul rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza sui posti di lavoro. Denunciate due persone.

Nell’ambito dei servizi disposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi, mirati a vigilare sul rispetto delle norme in materia di diritti dei lavoratori, di salute e sicurezza sull’ambiente di lavoro, i Carabinieri della Compagnia di Brindisi, unitamente al Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Brindisi, hanno eseguito dei controlli nei confronti di alcune imprese all’esito dei quali hanno denunciato in stato di libertà:

-       il titolare di un’azienda agricola del luogo, per aver commesso le violazioni di mancata sorveglianza sanitaria, di mancanza del documento di valutazione dei rischi aziendali e di mancata formazione dei lavoratori in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Nella circostanza è stata contestata anche la violazione amministrativa relativa alla mancata redazione del documento di valutazione dei rischi dalla quale è conseguita la sanzione pecuniaria di 2.500,00 Euro e il provvedimento di sospensione dell’attività;

-       il titolare di una impresa agricola del posto, per non aver fornito ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuali, di mancata formazione dei lavoratori in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e per aver impiegato scale non a norma.

Analoghe verifiche, da parte dei Carabinieri di questa Provincia e dei Nuclei competenti nella specifica materia, proseguiranno al fine di assicurare l’auspicata cornice di sicurezza sui posti di lavoro dei lavoratori.

SICCITÀ: COLDIRETTI PUGLIA, ACQUA RAZIONATA ANCHE CON AUTOBOTTI SOS STALLE; RESTANO SOLO 66MLN MC IN INVASI ARTIFICIALI

Con la grave siccità e l’assenza di piogge da mesi che hanno svuotato gli invasi artificiali con la disponibilità scesa a 66 milioni di metri cubi d’acqua, c’è un razionamento di acqua fornita dalle autobotti, con il carico attivo dal lunedì al sabato solo dalle 6.30 alle 13,30. A denunciare lo stato emergenziale che continua ad aggravarsi è Coldiretti Puglia, con gli avvisi di razionamento di acqua ad orario anche a Noci in provincia di Bari che mettono a rischio soprattutto le stalle, ma lo scenario è critico anche per gli invasi artificiali della Capitanata dove l’invaso di Occhito registra 57,27 milioni di metri cubi di acqua, Capaccio 2,71, Osento 1,2 e Capacciotti 5,49 milioni, con una differenza di disponibilità di acqua di – 157,03 milioni di metri cubi d’acqua nel 2024 rispetto all’anno precedente, secondo i dati dell’Osservatorio delle risorse idriche di ANBI.

E’ calamità in Puglia per la siccità grave e perdurante che sta costringendo gli agricoltori all’irrigazione di soccorso con costi altissimi per il gasolio che serve a tirare l’acqua dai pozzi e rifornirsi con le autobotti, anche per abbeverare gli animali nelle stalle, con i pozzi artesiani  che stanno franando, mentre altri pozzi a falda superficiale, stanno scomparendo, si stanno prosciugando, dopo che la crisi idrica ha determinato un calo drastico di foraggio verde nei pascoli con l’aggravio dei costi – incalza Coldiretti Puglia -  per l’acquisto di mangimi per garantire l’alimentazione degli animali nelle stalle.

A risentire è tutto il settore agricolo nel 2024 divenuto rovente – afferma Coldiretti Puglia – con la frutta e la verdura in campo  bruciate dal solleone e i frequenti incendi a macchia di leopardo in tutta la Puglia. Stanno soffrendo il caldo e la mancanza di acqua gli animali nelle stalle – spiega Coldiretti Puglia - dove le mucche per lo stress delle alte temperature stanno producendo fino al 30% circa di latte in meno rispetto ai periodi normali.

L’allarme caldo e siccità si fa più grave in un 2024 con un estate iniziata torrida dopo Il giugno più caldo di sempre, quando secondo i nuovi dati di Isac Cnr i primi cinque mesi dell’anno si collocano in testa alla classifica dei più caldi, con oltre un grado e mezzo in più rispetto alla media dal 1800 ad oggi, un’anomalia di +1,67° al Sud. Un trend che candida il 2024 nella top ten degli anni più roventi negli ultimi due secoli che si concentra nell’ultimo decennio e comprende nell’ordine il 2023, il 2022 il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2020, secondo le elaborazioni Coldiretti.

Serve una stretta sulla gestione dell’acqua in Puglia – insiste Coldiretti Puglia - dove i campi e le stalle sono stretti nella morsa dell’emergenza siccità, a partire dalla mancanza delle manutenzioni ordinarie e straordinarie per cui comunque agli agricoltori vengono recapitate le cartelle pazze, ma lo stesso vale per le opere irrigue di cui molte sono incomplete, spesso in stato precario, con perdite non più sostenibili e anche gli invasi realizzati hanno necessità di essere riqualificati, ampliati e resi idonei per una moderna distribuzione sull’area regionale. Per Coldiretti Puglia si deve andare anche oltre l’emergenza, perché a causa delle reti colabrodo va perso 1 litro di acqua su 2, uno spreco che non ci si può permettere, dall’efficientamento delle reti di adduzione e scolo al completamento impianti incompiuti, dalla manutenzione straordinaria degli impianti irrigui collettivi, pozzi compresi e delle reti di distribuzione di acqua potabile nelle aree rurali al rinnovo degli accordi con le Regioni Basilicata e Molise, dall’ampliamento e messa a regime di impianti idonei per una moderna distribuzione sull’area regionale alla questione annosa dei consorzi di bonifica commissariati.

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Dai dati in possesso da Confesercenti Nazionale, le imprese attive nel settore degli affitti turistici, come case vacanze, affittacamere e B&B, sono aumentate negli ultimi dieci anni del 147%. La deregolamentazione del mercato degli affitti brevi ha creato squilibri significativi, favorendo le attività non imprenditoriali e svuotando molte località di residenti.

In Puglia, e anche a Brindisi, la situazione è particolarmente critica. Il rapporto tra strutture alberghiere e non alberghiere nella nostra regione è quasi di 1 a 50, con circa mille alberghi contro oltre 48.000 attività extralberghiere. Dato questo che sta passando inosservato nonostante sono maggiori numericamente i rappresentanti di categoria degli albergatori che siedono ai tavoli che contano rispetto a quelli delle categorie degli extralberghieri, pur essendo la maggioranza. Alcune strutture, difficilmente identificabili ma tracciabili, opererebbero in modo non conforme, danneggiando l'immagine della regione, dei comuni e la correttezza degli operatori in regola. Le autorizzazioni spesso vengono concesse senza adeguati controlli, portando alla proliferazione di B&B e case vacanze che lavorano senza le necessarie certificazioni.

L’Aigo Confesercenti (Associazione Italiana Gestori Ospitalità e Ricettività Diffusa), che fa parte delle dieci categorie comprese nell’Assoturismo Confesercenti regionale, evidenzia l'urgenza di regolamentare il settore per promuovere un turismo sostenibile e di qualità, rispettoso sia dei residenti che degli operatori turistici. L'associazione propone diverse misure per affrontare queste sfide:

  • Professionalizzazione degli operatori
  • Classificazione delle strutture
  • Attuazione del Codice Identificativo Nazionale (CIN)
  • Controlli rigorosi
  • Immobili conformi alle normative e in regola con le dotazioni di sicurezza,

Il decreto legge, entrato in vigore il 15 dicembre 2023, prevede ad esempio l’obbligo per i proprietari degli immobili destinati all’ospitalità turistica o agli affitti brevi (sotto i 30 giorni) di installare almeno un rilevatore di monossido di carbonio e uno di metano o GPL, oltre a un estintore, in ciascun alloggio.

L’Aigo Confesercenti invita, pertanto, tutte le parti interessate – afferma il responsabile regionale Michele Piccirillo - a collaborare al fine di garantire un'offerta turistica di alta qualità e sostenibile. La Puglia, con il suo ricco patrimonio naturale e culturale, può continuare a essere una destinazione ambita, ma sono necessari interventi decisi al fine di tutelare la sua reputazione e la qualità dell'offerta extralberghiera. È tempo di cambiare atteggiamento e adottare una prospettiva più costruttiva e orientata al miglioramento della qualità del turismo e delle competenze dei lavoratori del settore, spesso bistrattati ingiustamente”.

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Un uomo di circa 40 anni ha perso un braccio e un piede mentre svolgeva alcuni lavoretti domestici con un attrezzo di falegnameria. Il fatto è accaduto a Ceglie Messapica. Le urla dell'uomo hanno attirato i suoi familiari che si sono trovati davanti a una scena raccapricciante. E' stato lanciato l'allarme e sul posto è giunta un'equipe del 118, carabinieri e vigili del fuoco. L'uomo è stato trasportato in codice rosso presso l'ospedale Perrino di Brindisi dove è stato sottoposto a intervento chirurgico. 

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Penultimo giorno di open day allo stadio “Franco Fanuzzi” di Brindisi. Raduno oggi pomeriggio per ragazzi under 12 e under 13 che hanno scorrazzato sul manto
 
erboso davanti a tecnici e istruttori del settore giovanile di base. Rapporto con la palla, aspetto fisico-atletico, attitudini tecniche: questi i parametri cui gli esperti faranno riferimento per valutare i giovani che si sono dati appuntamento per aspirare alla maglia biancazzurra e diventare giocatori in erba nella fucina del Brindisi FC. Oggi in oltre 50 ragazzi hanno battuto il terreno di gioco sfidando paura ed emozione e seguendo la scia del divertimento e del gioco. 
 
 «Abbiamo voluto organizzare un programma intensivo concentrato in una settimana - ha detto il presidente del Brindisi FC, Giuseppe Roma - per avviare il lavoro che condurrà a una struttura tecnica finale. Ringrazio tecnici e referenti per aver lavorato a ritmi serrati in questa settimana e soprattutto con tanta partecipazione. I colori biancazzurri del Brindisi suscitano sempre grande fascino, e poi il nostro lavoro di ricostruzione anche in termini di immagine comincia a dare i suoi frutti. Lo abbiamo detto più volte, il settore giovanile non sarà un accessorio ma una realtà destinata a ruotare attorno alla prima squadra alla quale sarà fortemente collegata. Vogliamo che sia davvero un laboratorio di talenti che intendiamo valorizzare e allo stesso tempo farne tesoro»..
 

BRINDISI FC: QUINTO GIORNO DI RITIRO

Quinto giorno di ritiro a San Giovanni in Fiore per il Brindisi FC. La squadra è scesa in campo in mattinata per svolgere lavoro atletico ed esercizi sulla rapidità. A seguire un’intensa parte tattica, quindi spazio al lavoro col pallone ed esercitazioni di squadra sul pressing. Per concludere, partite a tema ed esercizi di corsa. Nel pomeriggio i ragazzi di Monticciolo hanno svolto una prima fase di attivazione sul campo, seguita da un lavoro specifico sulla finalizzazione dell’azione e dalla consueta partitella finale a metà campo.

«Ci siamo messi alle spalle giorni di lavoro molto impegnativi - ha detto il segretario generale della società, Stefano Tota - che hanno portato al raggiungimento del primo importante step della stagione, ovvero l’iscrizione del club in serie D, grazie a un proficuo lavoro di squadra. Sono a Brindisi da un mese e mezzo e sto pian piano scoprendo una città meravigliosa che conoscevo poco e che intendo vivere appieno. Non desidero che vedere e sentire il “Fanuzzi” pieno attorno alla nostra squadra perché è un impianto sportivo che ti fa comprendere l’importanza della piazza che rappresentiamo. Il ritiro sta procedendo nel migliore dei modi e colgo l’occasione per ringraziare le strutture che ci ospitano e la proprietà che ci ha permesso di vivere questo importante periodo di intenso lavoro e di conoscenza fuori e dentro il campo. Si è creata da subito sintonia tra squadra, staff tecnico e dirigenziale all’insegna dell'empatia, della professionalità e del rispetto dei ruoli, e non vediamo l’ora di debuttare prima in Coppa e poi in campionato con una grande tifoseria al nostro fianco».

 

ABBONAMENTI BRINDISI FC: APERTURE SPECIALI 9 E 10 AGOSTO

Prosegue la campagna abbonamenti al campionato 2024-25 del Brindisi FC. Aperture speciali nel pomeriggio di oggi, venerdì 9 agosto (ore 16-19.30), e nella mattinata di domani, sabato 10 agosto (ore 8.30-12.30): sarà possibile acquistare l’abbonamento allo stadio comunale “Franco Fanuzzi”, presso la sala stampa nell’area spogliatoi.

I prezzi sulla pagina seguente: undefined

Aperture ordinarie da lunedì 12 agosto presso lo store “Soccorso Bollette”, in via Appia 310ore 9-13 e 15.30-19.

 

Comune di Fasano e associazioni giovanili insieme per il restyling artistico del playground in cemento dell’Oratorio ANSPI “don Cosimo De Caro. È stato inaugurato oggi, giovedì 8 agosto, il restyling artistico del campetto polivalente in cemento situato all’interno dell’Oratorio ANSPI “don Cosimo De Carolis” presso la Parrocchia Santa Maria de La Salette.

L’intervento artistico sulla superficie del playground, che ha trasformato il campo in una vera e propria opera d’arte, è stato realizzato grazie alla sinergia tra diverse realtà giovanili di Fasano come l’A.S.D. Gruppo Sportivo Fasano, eXpresso creative, Trip Studios, d’intesa con la stessa realtà parrocchiale, con il sostegno del Comune di Fasano e in particolare dell’Assessorato alle Politiche Giovanili.

I creativi di eXpresso sono intervenuti attraverso la decorazione della pavimentazione in cemento, dei canestri da basket e delle panchine: per la verniciatura sono state utilizzate pitture e resine acriliche professionali. Il campo, così trasformato e riqualificato, continuerà ad essere a disposizione di tutti i giovani frequentatori dell’oratorio ma con una nuova e moderna identità.

Per inaugurare il campetto un affollatissimo torneo di basket 3vs3 e il release party per la presentazione del nuovo singolo “Ancora” dell’artista fasanese Vins, in collaborazione con Island Records.

«Rinnovare l'identità delle aree sportive attraverso l'arte e il design è una pratica urbana che si sta diffondendo - spiega l’assessore alle Politiche Giovanili Pier Francesco Palmariggi - La fusione tra street art e sport mira a valorizzare l'arte pubblica, la socializzazione e, ovviamente, lo sport stesso. Questi luoghi di aggregazione, accessibili a tutti, diventano ancora più belli grazie all'intervento artistico. Questa iniziativa si realizza grazie al gioco di squadra e al talento delle nuove generazioni che imparano a prendersi cura dei propri spazi e a mettersi in gioco».

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In qualità di Vice Presidente Nazionale della Fenailp, vorrei innanzitutto ringraziare l'Amministrazione Comunale di Ostuni per aver preso atto delle nostre preoccupazioni e per l'impegno dimostrato nel considerare modifiche alla regolamentazione della ZTL, con la previsione di una sua apertura da ottobre ad aprile. Accogliamo con piacere questa apertura, che risponde in parte alle esigenze delle attività commerciali del centro storico, che rappresentiamo con circa 150 aziende associate nella nostra città.
Tuttavia, sentiamo la necessità di fornire alcune precisazioni in merito alle affermazioni contenute nella nota dell'Amministrazione, al fine di garantire una corretta informazione e trasparenza, elementi fondamentali per un dialogo costruttivo tra le parti.
Sulle Comunicazioni e le Richieste di Incontro:
La Fenailp ha sempre operato con la massima trasparenza, informando i propri associati sulle tematiche di interesse comune e sugli sviluppi delle trattative con l'Amministrazione. Le nostre richieste di incontro e le comunicazioni ufficiali sono state inviate in modo tempestivo, come dimostra l'ultima lettera PEC dell'11 aprile, in cui chiedevamo un incontro urgente per discutere delle problematiche legate al carico e scarico merci nel contesto della ZTL. L'invito alla delegazione del centro storico non è mai avvenuto.
In ogni caso, ribadiamo la nostra disponibilità a un confronto aperto e tempestivo.
Sulla Partecipazione agli Incontri:
Apprezziamo gli incontri finora tenuti con l'Amministrazione e le altre associazioni di categoria, e riconosciamo la complessità delle questioni in gioco. Tuttavia, riteniamo che le preoccupazioni da noi sollevate durante queste riunioni non abbiano trovato adeguato riscontro nelle decisioni prese. La nostra priorità è sempre stata quella di garantire che le esigenze delle attività economiche del centro storico, che rappresentano un pilastro fondamentale dell'economia locale, siano adeguatamente considerate e integrate nei piani di gestione della ZTL.
Sul Futuro Dialogo e Collaborazione:
La Fenailp ha sempre creduto nel valore del dialogo e della collaborazione tra enti locali e rappresentanze economiche. Siamo pronti a continuare su questa strada, convinti che solo attraverso un confronto aperto e costruttivo si possano trovare soluzioni che bilancino le esigenze di conservazione del patrimonio storico con quelle operative delle attività commerciali.
In conclusione, accogliamo con favore l'impegno dell'Amministrazione Comunale a rivedere la regolamentazione della ZTL e attendiamo di poter visionare e discutere la versione definitiva del nuovo piano di mobilità. Confermiamo la nostra disponibilità a partecipare attivamente ai futuri incontri e a collaborare per il bene della comunità e delle aziende che rappresentiamo.
Restiamo a disposizione per qualsiasi chiarimento e ci auguriamo che questo scambio possa rappresentare l'inizio di una fase più costruttiva e dialogante.

Cosimo Lubes - Vice Presidente Nazionale Fenailp

Visita istituzionale degli ufficiali dei carabinieri forestali a Torre Guaceto. Al centro della riunione, l’ascolto dei rappresentanti del Consorzio di Gestione dell’area protetta al fine di aumentare il livello di controllo della riserva e quindi gli standard di tutela.

Il presidente del Consorzio di Gestione della Riserva Naturale dello Stato e Area Marina Protetta di Torre Guaceto, Rocky Malatesta, e il direttore, Alessandro Ciccolella, hanno accolto i massimi rappresentanti nazionali dei Carabinieri forestali in visita al Parco. 
I militari guidati dal comandante delle Unità forestali, ambientali e agroalimentari dei carabinieri (C.U.F.A.), Generale di Corpo d’Armata Andrea Rispoli, hanno visitato la parte costiera e terrestre ed i centri recupero fauna selvatica e tartarughe marine. Al termine dell’attività si è tenuta la riunione finalizzata alla risoluzione delle problematiche patite dall’area protetta. 
Dopo aver illustrato le caratteristiche naturalistiche di Torre Guaceto, infatti, i rappresentanti del Consorzio hanno illustrato gli ambiti nei quali sarebbe necessario un intervento strutturato delle forze dell’Ordine. 
I punti esaminati. 
Le trasformazioni che sta subendo il comparto agricolo della riserva con l’espianto di ulivi secolari ai fini di una loro sostituzione con uliveti intensivi che necessitano di molta acqua e preparazioni del terreno. Tali azioni possono portare all’utilizzo di pozzi artesiani non autorizzati o alla escavazione di nuovi e all’alterazione dello stato geomorfologico dei luoghi a causa di frantumazione della roccia allo scopo di preparare il terreno per impianti intensivi. 
Attività sul demanio marittimo costiero in contrasto con la normativa di riferimento della riserva, tra le quali la pesca non autorizzata all’interno del tratto di mare di competenza dell’AMP, la balneazione in zona A, l’introduzione di cani. A tal proposito Consorzio e carabinieri hanno approfondito il tema dell’uso non congruo di aree limitrofe a Torre Guaceto che, se pur a destinazione agricola, vengono utilizzate a fini turistici. 
Al fine di affrontare al meglio tali problematiche, le parti hanno ipotizzato la sottoscrizione di una specifica convenzione tra Arma dei carabinieri e Consorzio di Torre Guaceto con le seguenti finalità: potenziamento dell’attività di controllo e repressione dei reati; sviluppo di attività di tutela e conservazione di specie animali e habitat; collaborazione ad attività di ricerca scientifica e di sensibilizzazione dei cittadini; utilizzo da parte dei militari del sistema di videosorveglianza presente nella riserva. 
Inoltre, il Consorzio si è reso disponibile a ristrutturare un monolocale presente nell’area protetta al fine di destinarlo ad ufficio dell’Arma e a fornire le attrezzature necessarie allo svolgimento delle attività concretizzabili nell’accordo. 
“C’è ancora tanto da fare per proteggere fino in fondo la nostra riserva – ha dichiarato il presidente Malatesta -, un intervento continuo e sistemico dei carabinieri farà la differenza. Ringrazio a nome dell’ente che rappresento, il generale Rispoli e tutti i militari che hanno dedicato il loro tempo a Torre Guaceto, così come tutti gli uomini dell’Arma che ogni giorno sono costantemente impegnati per proteggere il nostro territorio con grande dedizione”. 
“I Carabinieri del CUFA” - ha aggiunto il Generale Rispoli - “grazie alla loro specializzazione, esperienza e capillarità, contribuiranno sempre più alla tutela e alla valorizzazione di questo territorio, straordinario sia da un punto di vista naturalistico che identitario, in piena sinergia e coordinamento con le altre Istituzioni. L’obiettivo è quello di garantire una fruizione sostenibile e rispettosa delle regole, salvaguardando la ricca e preziosa biodiversità”.

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