Redazione

Il comune di Mesagne ha rinunciato alla collocazione delle fototrappole per individuare gli sporcaccioni che abbandonano i rifiuti per strada, e nell’agro, e si è affidata ai servizi svolti dagli ispettori ambientali. Una scelta che porterà alle casse comunali un risparmio sul servizio di circa 8mila euro. Infatti, il Comune ha pagato ben 18mila euro per un anno del servizio di fototrappole. Purtroppo, le contravvenzioni elevate nei confronti degli sporcaccioni non hanno assolutamente coperto i costi del servizio. Così, il Comune ha cambiato strategia ed ha affidato la prestazione agli ispettori ambientali di “Wardapark” di Locorotondo, spendendo per un anno la somma di 10mila euro. Al termine della convenzione, che ha la durata di 12 mesi, si tireranno le somme e si saprà se questo cambio di convenzione ha funzionato.

Le strategie che gli ispettori ambientali adoperano per individuare gli abbandoni dei rifiuti all'interno del territorio comunale sono il pattugliamento dello stesso, l’ispezione di rifiuti e di aree per l'acquisizione di elementi che possano portare all'individuazione del trasgressore, il montaggio di foto trappole in autonomia o in ausilio alla polizia locale, l’attività di controllo del randagismo in ausilio alla polizia locale, il controllo del chip dei cani condotti nel centro urbano e del possesso obbligatorio delle buste di raccolta deiezioni. Salvo poi vedere dove depositarle poiché i cassonetti delle deiezioni sono pieni di spazzatura indifferenziata. Ed ancora gli ispettori dovranno controllare il corretto conferimento dei rifiuti presso le aree urbane e il controllo ecologico del centro storico e l’organizzazione periodica di eventi per la promozione delle buone norme ecologiche. Gli ispettori impegnati nel servizio utilizzeranno i mezzi di proprietà dell'associazione e precisamente un’autopattuglia con livrea riconoscibile e un’autopattuglia per il servizio in borghese. La prestazione si svolgerà due giorni la settimana.

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Continua a mietere successi la mostra “Caravaggio e il suo tempo – Tra naturalismo e classicismo” allestita nelle sale del castello Normanno-Svevo di Mesagne. In sei giorni la collezione preparata da Pierluigi Carofano in collaborazione con Tamara Cini è stata visitata da oltre mille persone. Un vero successo della collezione artistica che ha voluto fissare il percorso del grande genio lombardo a partire dalla sua prima formazione fino agli anni della sua maturità. E dell’importanza di investire in cultura è ritornato a parlarne il sindaco della cittadina messapica, Toni Matarrelli. “La Cultura - ha spiegato - è un campo d’azione vasto, ben rappresentato dall’ambizione con cui Mesagne si è candidata a diventare Capitale della Cultura italiana 2024. Essere arrivati tra le prime dieci città finaliste non ha costituito un punto di arrivo, ma un trampolino di lancio: quella prova ci ha resi orgogliosi anche di fronte al Paese. Siamo consapevoli che il risultato era già scritto nel valore che la città ha via via maturato e definito, passando anche per i canali oscuri della nostra storia.

Quell’esperienza – ha proseguito - ci ha sollecitato a continuare a percorrere la strada intrapresa: tutti noi abbiamo ben compreso come la cultura sia uno dei più efficaci strumenti a nostra disposizione, come possa essere elemento di riconciliazione con sé e con gli altri, mai inutile, sempre opportuno”. La cultura, dunque, come salvezza dalle proprie paure, dai limiti, dalle secche dell’impotenza. “E’ una Cultura che apre agli altri e costruisce legami e ponti. Che dà voce a chi nella vita aveva creduto di non averne, perché aveva esaurito il coraggio o la forza per cambiare. Che trasforma le vite di ciascuno e di tutti in un luogo variegato e fertile che è gratificante abitare. La Cultura come consapevolezza, per combattere con armi pacifiche, ma poderose la battaglia contro le diseguaglianze sociali e le povertà educative e materiali. La Cultura della solidarietà e dei servizi, che non toglie, ma anzi arricchisce il tessuto sociale rendendolo accogliente. E che sa tendere la mano a coloro che, per un frangente o per tutta la vita, hanno bisogno di essere sostenuti o accompagnati”, ha precisato Matarrelli. Una trasformazione culturale di Mesagne che le ha permesso di essere nominata “Capitale della Cultura di Puglia 2023”. “Con questo spirito la città di Mesagne ha aperto le porte alla mostra “Caravaggio e il suo tempo”. Mesagne, dunque, è ormai riconosciuta come città emancipata dal peggiore passato e libera di proiettarsi nell’immediato futuro con pari dignità rispetto alle altre.

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Domani sera alle ore 21, nel chiostro di Palazzo San Francesco in Ostuni, per la 27ª edizione di “Un’emozione chiamata libro”, evento realizzato dal Comune di Ostuni e affidato per il secondo anno consecutivo all’associazione “Una valle di libri”, un'altra presentazione-evento da non perdere.

Patrizia Rinaldi, autrice dei romanzi che ispirano la serie televisiva BLANCA, presenta il suo romanzo “Guaio di notte” (Rizzoli), dialogando con Anna Maria Romano. Come di consueto in questa 27ª edizione di “Un’emozione chiamata libro”, il dialogo tra Rinaldi e Romano. Prossimi appuntamenti con la kermesse, venerdì 28 luglio con Antonio Caprarica e sabato 29 luglio con Stefano Veneruso e il suo tributo al grande Massimo Troisi.

IL LIBRO

Tra giallo e commedia nera, scivoleremo in uno spassosissimo intreccio degli equivoci, dove nessuno è davvero chi dice di essere e, come nella vita vera, chiunque indossa una maschera per celare ossessioni e desideri inespressi.

A Napoli un guaio molto brutto si dice “guaio di notte”, perché di notte qualsiasi imprevisto si complica. Succede quando la Signora, alla guida di un suv dai vetri oscurati, raccoglie Andrea dalla strada, malmenata e rotta. Due sconosciute che si annusano, e si riconoscono: entrambe devono ricomincia-re da capo. La Signora, segnata da mille cicatrici, è napoletana, porta con eleganza i suoi sessantotto anni e, ora che il marito è morto, sta scoprendo i suoi neri segreti. Come parziale risarcimento per le offese della vita ha scelto una Glock 17. Andrea, lineamenti asiatici, è una ragazza bellissima dal corpo androgino. Sotto i vestiti da uomo nasconde il proprio passato.Le due viaggiano verso Nord, in fuga da tutto, forse anche da se stesse. Approdano, per rifocillarsi, in un lussuoso albergo nelle campagne toscane. Ma la quiete dura poco: in una delle pozze termali vicino all’hotel viene ritrovato il cadavere di uno degli ospiti. La polizia è in alto mare, così la Signora e Andrea, a corto di soldi, si reinventano detective private e si lanciano a risolvere il caso. I guizzi geniali e la natura camaleontica si riveleranno armi potenti, che però potrebbero non bastare. Patrizia Rinaldi porta in scena una storia che sembra fondere Holmes & Watson con Thelma & Louise.

L’AUTRICE

Patrizia Rinaldi è un'autrice italiana nata a Napoli nel 1960. È laureata in filosofia e si è specializzata in scrittura teatrale. Dal 2010 partecipa a progetti letterari presso l'Istituto penale minorile di Nisida. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo la graphic novel Adesso scappa (Sinnos 2014), Federico il pazzo, vincitore del premio Leggimi Forte 2015 e finalista al premio Andersen 2015 (Sinnos 2014), Mare giallo (Sinnos 2012), Rock sentimentale (El 2011), Piano Forte (Sinnos 2009). Per E/O Edizioni ha pubblicato, inoltre, Tre, numero imperfetto (2012), Blanca (2013), Rosso caldo (2014) Ma già prima di giugno (2015) e La danza dei veleni (2019).

“Tra giallo e commedia nera, scivoleremo in uno spassosissimo intreccio degli equivoci, dove nessuno è davvero chi dice di essere e, come nella vita vera, chiunque indossa una maschera per celare ossessioni e desideri inespressi”, spiegano gli editori in una nota, mentre in copertina leggiamo “Una signora napoletana e una ragazza che si finge uomo sono in fuga dal passato. Storie diverse, stesse ferite”.

“A Napoli un guaio molto brutto si dice ‘guaio di notte’, perché di notte qualsiasi imprevisto si complica – riferisce ancora la nota -. Succede quando la Signora, alla guida di un suv dai vetri oscurati, raccoglie Andrea dalla strada, malmenata e rotta. Due sconosciute che si annusano, e si riconoscono: entrambe devono ricominciare da capo. La Signora, segnata da mille cicatrici, è napoletana, porta con eleganza i suoi sessantotto anni e, ora che il marito è morto, sta scoprendo i suoi neri segreti. Come parziale risarcimento per le offese della vita ha scelto una Glock 17. Andrea, lineamenti asiatici, è una ragazza bellissima dal corpo androgino. Sotto i vestiti da uomo nasconde il proprio passato. Le due viaggiano verso Nord, in fuga da tutto, forse anche da se stesse. Approdano, per rifocillarsi, in un lussuoso albergo nelle campagne toscane. Ma la quiete dura poco: in una delle pozze termali vicino all’hotel viene ritrovato il cadavere di uno degli ospiti. La polizia è in alto mare, così la Signora e Andrea, a corto di soldi, si reinventano detective private e si lanciano a risolvere il caso. I guizzi geniali e la natura camaleontica si riveleranno armi potenti, che però potrebbero non bastare. Patrizia Rinaldi porta in scena una storia che sembra fondere Holmes & Watson con Thelma & Louise”.

L’AUTRICE

Patrizia Rinaldi è un'autrice italiana nata a Napoli nel 1960. È laureata in filosofia e si è specializzata in scrittura teatrale. Dal 2010 partecipa a progetti letterari presso l'Istituto penale minorile di Nisida. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo la graphic novel Adesso scappa (Sinnos 2014), Federico il pazzo, vincitore del premio Leggimi Forte 2015 e finalista al premio Andersen 2015 (Sinnos 2014), Mare giallo (Sinnos 2012), Rock sentimentale (El 2011), Piano Forte (Sinnos 2009). Per E/O Edizioni ha pubblicato, inoltre, Tre, numero imperfetto (2012), Blanca (2013), Rosso caldo (2014) Ma già prima di giugno (2015) e La danza dei veleni (2019).

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“Finalmente un po’ di chiarezza! Oggi durante la conferenza dei capigruppo il Sindaco Marchionna, così come chiesto dal Partito Democratico, ha relazionato in merito all’incontro con Snam per gli eventuali investimenti per opere di urbanizzazione primaria che la stessa vorrebbe fare sulla contrada di Torre Rossa a Tuturano. Il sindaco ha riferito che la Snam farà le opere che non saranno a compensazione, così come fortemente voluto nella scorsa consiliatura all’unanimità, ma saranno di carattere e con finalità di responsabilità sociale. La vera, amara, sorpresa sarà invece per i residenti a cui erano state promesse tutte le opere necessarie alla ‘normalizzazione’ della loro contrada e che si troveranno con soli 400mila euro di risorse che al massimo serviranno per la realizzazione di circa 200 metri di strade asfaltate. Una vera e propria sciagura per il mantenimento del consenso di qualcuno che in questi anni, e soprattutto nel periodo elettorale, ha millantato la realizzazione di tronconi di acqua e fogna, strade e illuminazione. Nulla di tutto questo: i residenti dovranno, ancora una volta, fare i conti solo con le false promesse elettorali. Per questo abbiamo chiesto al Sindaco di attivarsi immediatamente presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per richiedere i fondi che spetterebbero a questo territorio così come sancito dai vari governi degli scorsi anni, per l’insediamento del gasdotto Tap e le opere Snam”.

Francesco Cannalire capogruppo consiliare Partito Democratico

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Leoci su Consorzio di bonifica Arneo : ringrazio Pentassuglia per l' incontro con la delegazione dei manifestanti Cobas 

Nota del consigliere regionale Alessandro Leoci:

"Oggi la protesta dei Cobas sull'Arneo è giunta ai cancelli del Consiglio regionale.

"Dopo aver ascoltato le istanze della rappresentazione sindacale delle Province di Brindisi e Lecce, vessati dal tributo in questione,

"insieme abbiamo incontrato l'assessore regionale all'agricoltura, Donato Pentassuglia e il presidente della Commissione Agricoltura, Francesco Paolicelli.

"L'assessore ha illustrato quanto fatto in due anni di assessorato, in primis i piani di classifica e poi l'attivazione del comitato consultivo sui consorzi. 

"Un comitato previsto dalla legge ma mai prima d'ora attivato, che potrà coinvolgere attivamente gli stessi sindacati e associazioni sulle problematiche connesse ai consorzi di bonifica. 

"Ribadendo che non è facoltà della Regione annullare il tributo, Pentassuglia ha dato disponibilità per l'accoglimento di richieste di chiarimento di casi specifici e con atti alla mano per verificarne la legittimità, per quanto di competenza della Regione stessa.

"Ringrazio l'assessore Pentassuglia per l'ascolto e la fattiva collaborazione, nonché la delegazione dei Cobas e tutti i partecipanti alla manifestazione che stamani hanno sfidato il caldo torrido per far sentire la propria voce".

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Arca Brindisi, Amati: “La politica è un ascensore per ottanta persone, anche anziani e disabili. Grazie” 

Dichiarazione del presidente della Commissione regionale bilancio e programmazione Fabiano Amati.

“Finalmente l’ascensore al condominio di Piazza Osvaldo Licini a Brindisi. 
Si tratta del primo ascensore realizzato dall’ARCA nord Salento nell’ambito di un recente programma provinciale per 11 ascensori e 6 rampe d’accesso, al servizio di 14 condomini, per una spesa totale prevista di euro 812.335, composti da euro 245.000 di finanziamento regionale e euro 567.335 dal bonus per detrazioni d’imposta previsti dalla legge statale di bilancio 2022.
È certamente politica intesa come bene quotidiano, senza grandi frasi infiammate, un ascensore in un condominio di ottanta persone, molti anziani e pure disabili, dopo tanti anni di attese, illusioni e promesse tradite. 
Ringrazio il commissario dell’Arca del Nord Salento, Cosimo Casilli, il personale, i tecnici e le imprese coinvolti, anche per incoraggiarli a completare al più presto il programma e assicurarli del nostro sguardo di simpatia per il loro lavoro.
I condomini interessati dal provvedimento sono: Ceglie Messapica in Via R. Livatino n. 7 (ascensore e rampa); Latiano in Via Carbone n. 40 sc. C (ascensore); Brindisi in Piazza Tiepolo n. 5 (ascensore); Ostuni in Piazza Avv. Nacci n. 2 (ascensore); Brindisi in Piazza O. Licini n. 53 (ascensore); Brindisi in Via T. Cremona n. 6 (rampa); Brindisi in Via L. Da Vinci n. 12 (ascensore); Brindisi in Piazza Filippo de Pisis n. 4 (ascensore); Ceglie Messapica in Via Emilio Notte n. 44 (ascensore e rampa); Latiano in Via Chicco Maggio sp 5 (rampa); Ceglie Messapica in Via Emilio Notte n. 72 (ascensore e rampa); Brindisi in Via Pace Brindisina n. 12 (ascensore e rampa); Brindisi in Piazza Zandomeneghi, n. 7 (rampa); Brindisi in Via P. Elia n. 1”.

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Restano immutate la posizione e le valutazioni di Confesercenti della provincia di Brindisi sugli orari serali in cui è possibile irradiare musica e emissioni sonore in genere negli esercizi commerciali deputati a ristorazione e somministrazione di bevande nel centro urbano del capoluogo.

L’Associazione Confesercenti, non condivide quanto decretato dal Tar Puglia – sezione Lecce, con sentenza n.00765/2023, con cui si annulla, in parte, l’ordinanza del sindaco di Brindisi n.31 del 6.07.2023, relativamente alla parte in cui il provvedimento va in deroga alla L. 447/1995 e alla L.R. 3/2002 e al Piano di zonizzazione acustica del Comune di Brindisi, consentendo l’intrattenimento musicale e la diffusione di musica, tutti i giorni, fino all’una di notte. Di fatto, il decreto del Tar riporta indietro alla mezzanotte il limite orario per le diffusioni sonore nel centro urbano di Brindisi, dal 7.07.2023 al 11.09.2023, così come richiesto nel ricorso proposto da alcuni residenti. Gli esercenti, dopo un incontro urgente tenuto presso la sede di Confesercenti Brindisi, hanno manifestazione pieno sostegno all’ordinanza del comune e ove ne ricorreranno i presupposti si costituiranno nel giudizio di opposizione al decreto di cui sopra.

“Restiamo poi fortemente colpiti– afferma il presidente provinciale Confesercenti, Michele Piccirillo - sui tempi e sulle modalità di emissione del decreto de quo, che accoglie in meno di 24 ore un ricorso presentato nel pomeriggio di venerdì 21 luglio con sentenza del giorno successivo, sabato 22 luglio, impedendo di fatto, al comune all’asl di brindisi, la possibilità di costituirsi in giudizio. Una celerità che si spera sia replicata, ce lo auguriamo, per altre vicende giudiziarie importanti. Questa scelta, condizionata all’esigenza di alcuni residenti, si rischia che le città diventino “dormitorio estivo”, invece di incentivare la propensione turistica del territorio, come accade in altre realtà. La conseguenza è che i nostri giovani saranno continuamente sulle strade per trovare adeguato divertimento in città limitrofe”. 

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Lo svolgimento di una riunione – convocata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy - per istituire un comitato di coordinamento nell’ambito dei processi di riconversione delle centrali a carbone di Brindisi e Civitavecchia rappresenta senza dubbio un elemento positivo in quanto riporta il problema degli effetti devastanti dei processi di decarbonizzazione all’attenzione del Governo nazionale.
 
E’ una occasione irripetibile per conquistare un “posto al sole” in un panorama che continua ad apparire desolante perché tra meno di un anno potremmo ritrovarci con le aziende dell’indotto della centrale senza una sola commessa e quindi con conseguenze gravissime sul piano occupazionale.
 
E’ evidente, però, che la soluzione dei problemi non può stare solo nelle iniziative del Governo, ma deve concretizzarsi anche attraverso un effettivo protagonismo del territorio.
 
E’ questo il motivo per cui ritengo che sia quanto mai opportuno che le istituzioni locali assumano il coordinamento di tutte le iniziative, sia in riferimento alle interlocuzioni con il Governo che per quanto riguarda eventuali nuovi insediamenti produttivi, sia di grandi players come l’Enel che di nuovi possibili investitori.
 
E’ evidente, infatti, che il Sindaco della città e il Presidente della Provincia costituiscono una garanzia di “pari accesso” a qualsiasi nuova opportunità per le imprese del territorio.
 
Il tutto, ovviamente, senza nulla togliere al ruolo di Confindustria, ma è chiaro che se il Presidente della sezione brindisina Gabriele Lippolis nelle ultime settimane ha acquisito quote ed ha assunto la guida, come amministratore unico, di società di capitali e consortili che potranno avere un ruolo nella aggiudicazione di commesse (IS Projects srl, EG Logistics srl e Power4EU società consortile) non potrà oggettivamente rappresentare tutte le aziende brindisine che operano in campo industriale.
 
Da qui il ruolo da protagonista che invece dovranno assumere i rappresentanti delle istituzioni locali, a tutela di imprenditori e lavoratori brindisini.
 
L’argomento, in ogni caso, sarà oggetto di una mia immediata iniziativa consiliare.
 
Lino Luperti – Movimento Regione Salento
 

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Nella giornata di oggi 25 luglio, dalle 8:30 alle 12:00, presso la Base Logistica sede del Lido del Carabiniere di Brindisi, è stata organizzata una giornata dedicata alla donazione del sangue aperta ai Carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi e agli utenti del lido, con l’impiego di un’autoemoteca dell’Azienda Sanitaria Locale (ASL) di Brindisi. L'iniziativa, che ha visto la partecipazione di numerosi Carabinieri e loro familiari nonché fruitori della struttura balneare, è finalizzata a sopperire alla grave carenza di sangue che si acuisce nel periodo estivo e nasce dalla collaborazione tra il Centro Trasfusionale dell’Ospedale civile “Perrino”, promotore dell'iniziativa con la sua Responsabile, dottoressa Antonella Miccoli, e il Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi. Tra i diversi donatori, anche il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Colonnello Leonardo Acquaro, che ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa e della donazione come atto di generosità verso il prossimo, auspicando che l’evento possa ripetersi e coinvolgere sempre più persone.carabinieri_Lido_del_Carabiniere_-_ASL_04_3.jpg

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Arriva ufficialmente la prima riconferma sul campo per la Volley Vipostore Francavilla: la capitana Emanuela Morone rivestirà il ruolo di opposto anche per la stagione 2023/2024. 

La giocatrice, classe 1991 e originaria di Battipaglia, vanta una carriera ricca di successi e esperienze in diverse categorie.

La sua avventura nel mondo della pallavolo inizia a Salerno, in serie C, durante la stagione 2008/2009. Da lì inizia il suo percorso, che l'ha portata a indossare le casacche di diverse squadre, tra le quali Battipaglia (B2), Scafati (B1), Salerno (B2), Montella (B2) e ancora Salerno (B2). Nella stagione 2014/2015 si trasferisce a Isernia, dove ha conquistato la promozione in terza serie nazionale. 

A partire da questo momento, Emanuela si è stabilita in serie B1, dove ha giocato per l'Isernia nelle stagioni 2015/2016 e 2016/2017 e successivamente per il Cutrofiano (B1) dove, nella stagione 2017/2018, ha ottenuto la promozione in A2 e ha consolidato la permanenza nella categoria nell'anno successivo.

La stagione 2019/2020 l'ha vista primeggiare in classifica con la FLV Cerignola, ma il campionato è stato annullato a causa del covid. Nelle due stagioni successive, l’opposto salernitano conquista la finale play-off di serie B1 prima con la squadra di Cerignola e poi con il Melendugno. 

I successi non sono finiti qui: durante la stagione sportiva appena conclusa Emanuela è stata una delle protagoniste della cavalcata della Volley Vipostore Francavilla verso la promozione in B1, dimostrando ancora una volta il suo talento e la sua tenacia all'interno della squadra.

La stessa Emanuela ha condiviso la sua felicità riguardo alla riconferma: "Sono molto felice di poter continuare il mio percorso qui a Francavilla, dopo aver trascorso un’emozionante stagione culminata con la vittoria dei play off non potevo che rispondere positivamente alla chiamata della società. La Volley Vipostore è una realtà giovane ma ambiziosa e anche quest’anno mira a fare bene in un campionato che si prospetta tutt’altro che semplice. Non vedo l’ora di iniziare questa nuova avventura e di conoscere il nuovo mister e le nuove compagne…sono certa che insieme ci divertiremo e faremo divertire tutto il nostro meraviglioso pubblico!"vipostore_volley_luglio_23.jpg

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