Redazione

 Il Presidente della Provincia di Brindisi, Antonio Matarrelli, ha convocato in via ordinaria, in seduta di 1^ convocazione, per il giorno martedì 28 febbraio, con inizio alle ore 11,00, presso l’aula consiliare dell’Ente (via De Leo 3), il Consiglio Provinciale.

All’esame i seguenti argomenti iscritti all’ordine del giorno:

  • Approvazione verbali sedute di Consiglio Provinciale del 28 e 30 novembre 2022 e del 27 dicembre 2022;
  • Approvazione "Programma Triennale dei Lavori Pubblici 2023/2025 e Programma Biennale degli Acquisiti di Forniture e Servizi 2023/2024 della Provincia di Brindisi";
  • Piano delle alienazioni e valorizzazioni 2023 – 2025 – Aggiornamento;
  • Documento Unico di Programmazione (DUP) per il triennio 2023-2025 – Adozione;
  • Bilancio di previsione per il triennio 2023-2025 – Adozione;
  • Proposta di modifiche ed integrazioni allo Statuto Provinciale da sottoporre all’esame dell’Assemblea dei Sindaci per l’adozione ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 1, comma 55) della Legge n. 56/2014 e ss.mm.ii.

 

Il Presidente Matarelli ha convocato per mercoledì 01 marzo, alle ore 9,00 l’Assemblea dei Sindaci per esaminare i seguenti argomenti iscritti all’ordine del giorno:

  • Documento Unico di Programmazione (DUP) per il triennio 2023-2025 – Parere dell’Assemblea dei Sindaci;
  • Bilancio di Previsione per il triennio 2023-2025 – Parere dell’Assemblea dei Sindaci;
  • Adozione nuovo Statuto Provinciale da parte dell'Assemblea dei Sindaci ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 1, comma 55), della Legge n. 56/2014 e successive modifiche ed integrazioni.

A seguire, nella stessa giornata del 01 marzo, si riunirà il Consiglio Provinciale, in via ordinaria, in seduta di 1^ convocazione, alle ore 11,00.

Questi gli argomenti iscritti all’ordine del giorno:

  • Documento Unico di Programmazione (DUP) per il triennio 2023-2025: Approvazione definitiva;
  • Bilancio di Previsione per il triennio 2023-2025 - Approvazione definitiva;
  • Presa d’atto/approvazione del “Documento strategico per la valorizzazione territoriale del tratto finale della Via Appia (MASTERPLAN)” nonché del documento “Le Voci del territorio – Progetto Appia 2030”, a supporto della candidatura della Via Appia nelle liste dei beni patrimoniali riconosciuti dall’UNESCO;
  • Complesso immobiliare Cittadella della Ricerca- contenzioso Provincia di Brindisi / CETMA – Accordo transattivo;
  • Cessione tratto S.P. n. 26 “Ceglie Messapica-Francavilla Fontana” dalla km.ca 10+110 “aerea di svincolo con la S.S.7” alla km.ca 10+770 “attuale caposaldo lato Francavilla Fontana.

La riserva di Torre Guaceto approda alla Borsa Internazionale del Turismo insieme al Comune di Carovigno. Obbiettivo dell’incontro milanese: promuovere il sostegno della fauna selvatica con il progetto “Adozioni selvagge” e potenziare il turismo sostenibile nell’area CETS per dare forza agli operatori locali. 

“Sono due le nostre mission – ha dichiarato il presidente del Consorzio di Gestione dell’area protetta di Torre Guaceto, Rocky Malatesta -, proteggere la riserva e sostenere chi si impegna mettendoci del proprio per la tutela dell’ambiente e della nostra comunità. Per questo motivo abbiamo fatto tappa a Milano e presentato alla stampa nazionale due progetti. Il primo ‘Adozioni selvagge’ è lo strumento attraverso il quale tutti, enti e cittadini residenti anche all’estero possono aderire alla nostra campagna di raccolta fondi per i centri recupero tartarughe marine e fauna selvatica di Torre Guaceto. Il secondo attiene le attività che stiamo conducendo nell’ambito della Carta Europea per il Turismo Sostenibile. Gli operatori della ricettività, ristorazione e guide ambientali che lavorano al nostro fianco ed ora si stanno impegnando per ottenere la propria certificazione di sostenibilità, meritano di ottenere più visibilità possibile. Così – ha chiuso Malatesta – generiamo ricadute positive per la riserva e gli animali e per il nostro il tessuto socio economico CETS, quindi, gli imprenditori di Brindisi, Carovigno, Mesagne e San Vito dei Normanni”. 
Al fianco del Consorzio nello spazio conferenze della Regione Puglia della BiT, il delegato della commissione straordinaria del Comune di Carovigno, Giuseppe Muri, che ha presentato le unicità del patrimonio storico e culturale della città della ‘Nzegna. 
Un momento di incontro e promozione nato per rilanciare i “Tesori nascosti nella provincia di Brindisi” e al quale hanno preso parte l’assessore al turismo della Regione Puglia, Gianfranco Lopane, la consigliera della Regione Puglia delegata alla cultura, Grazia Di Bari, ed i sindaci di Latiano, Francavilla Fontana, San Michele Salentino, rispettivamente Cosimo Maiorano, Antonello Denuzzo, Giovanni Allegrini. 
La rete che fa la forza per un territorio, quello Brindisino, che può attrarre nuovi flussi turistici sostenibili e può crescere sotto l’ombrello green di Torre Guaceto.

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Pd Brindisi: “Con approvazione Dpp in consiglio comunale, gettate le basi per la completa trasformazione di Brindisi” Il consiglio comunale ha finalmente approvato il Documento Programmatico Preliminare la cui ultima redazione era datata 2011. Era fondamentale concludere questo iter che getta le basi per completare la trasformazione di Brindisi avviata da questa amministrazione comunale con una serie di grandi progetti che cambierà il volto della città. La discussione in consiglio comunale e l’atteggiamento delle forze politiche ha permesso di chiarire, ancora una volta e a prova di smentita, chi ha a cuore le sorti di Brindisi, lavorando a proposte emendative migliorative del documento, e chi invece ha sprecato l’ennesima occasione mostrando disinteresse e senza presentare la propria idea di città. In questo senso è stata apprezzabile e responsabile la scelta del consigliere Roberto Cavalera che, seppur senza aderire alle proposte emendative, ha illustrato un documento che per volontà unanime del consiglio comunale sarà integralmente allegato al Dpp approvato.

Questo rende ancora più incomprensibile l’atteggiamento di larga parte delle minoranze che ha abbandonato l’aula senza portare all’attenzione dell’organo consiliare proposte alle quali, come ampiamente garantito da sempre dal Sindaco Riccardo Rossi e da tutte le forze politiche di maggioranza a partire dal Pd, sarebbe stata data massima apertura e condivisione. Hanno prevalso purtroppo tatticismo e strumentalizzazione politica anziché il bene collettivo della cittadinanza brindisina in attesa di avere chiare prospettive per il futuro. Questa opportunità per i brindisini è stata sempre al centro dell’interesse politico del Partito Democratico anche quando ha fatto da pungolo per la revisione del documento su cui c’era grande attesa. La convergenza di tutti gruppi della maggioranza, da sempre disponibili a condividere ogni proposta migliorativa che sarebbe emersa dal dibattito consiliare, ha consentito di perfezionare con scelte coraggiose il Dpp.

Prevedere, per esempio, la necessità di una nuova zona artigianale e produttiva per ospitare nuovi insediamenti e investimenti, lo spostamento della casa circondariale in periferia per poter riqualificare un’area estesa nel cuore dei rioni Cappuccini e Commenda, la previsione di strutture turistico-ricettive sulla costa e la risoluzione della criticità di Acque Chiare, chiarendo la volontà di stabilire la destinazione turistica dei beni confiscati e residenziale per le villette restituite ai legittimi proprietari o, ancora, stabilire un chiaro percorso burocratico per le contrade oggetto di variante di recupero, sono un grande segnale di apertura e sensibilità per le diverse esigenze pubbliche emerse in questi anni di approfondimento. Questo strumento urbanistico unito alle scelte compiute con il Cis e con i progetti Pnrr può rappresentare un volano di sviluppo per tutta la città. Come Partito Democratico siamo particolarmente soddisfatti della sintesi tra le forze di maggioranza con BBC, Ora tocca a noi e Impegno per Brindisi che hanno messo al centro l’interesse comune e collettivo. Il Documento Programmatico Preliminare, appena sarà pubblicato, potrà essere partecipato mediante le osservazioni, da parte di chiunque intendesse farlo, che ci auguriamo possano migliorare ulteriormente il documento.

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FRODI: COLDIRETTI PUGLIA, PLAUSO GUARDIA COSTIERA SEQUESTRO PRODOTTI ITTICI; STRANIERI 8 PESCI SU 10 SULLE TAVOLE A CASA O AL RISTORANTE. 

Quasi 8 pesci su 10 che finiscono sulle tavole a casa o al ristorante sono stranieri spesso senza che i consumatori lo sappiano, soprattutto a causa della mancanza dell’obbligo dell’indicazione di origine che consente di spacciare per nostrani prodotti provenienti dall’estero che hanno meno garanzie rispetto a quelli Made in Italy. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia, che palude al sequestro di mezza tonnellata di prodotti ittici scaduti e privi della documentazione sulla tracciabilità a Surbo dalla Guardia costiera di Otranto.

Gli effetti combinati dei cambiamenti climatici, delle importazioni selvagge di prodotto straniero e di una burocrazia sempre più asfissiante impattano sulla sopravvivenza delle 1.500 imbarcazioni pugliesi – ricorda Coldiretti Puglia - ma anche sulla salute dei cittadini poiché con la riduzione delle attività di pesca viene meno anche la possibilità di portare in tavola pesce Made in Italy, favorendo le importazioni dall’estero di prodotti ittici che non hanno le stesse garanzie di sicurezza di quelle tricolori.

Nei mari italiani si pescano ogni anno circa 180 milioni di chili di pesce cui vanno aggiunti gli oltre 140 milioni di kg prodotti in acquacoltura – spiega Coldiretti Impresapesca – mentre le importazioni dall’estero hanno ormai superato il miliardo di chili. Una situazione che lascia spazio agli inganni dal pangasio del Mekong venduto come cernia al filetto di brosme spacciato per baccalà, fino all’halibut o la lenguata senegalese commercializzati come sogliola. Una frode in agguato sui banchi di vendita in Italia e soprattutto nella ristorazione dove non è obbligatorio indicare la provenienza. Tra i trucchi nel piatto più diffusi in Italia ci sono anche – continua la Coldiretti Impresapesca – il polpo del Vietnam spacciato per nostrano, lo squalo smeriglio venduto come pesce spada, il pesce ghiaccio al posto del bianchetto, il pagro invece del dentice rosa o le vongole turche e i gamberetti targati Cina, Argentina o Vietnam, dove peraltro è permesso un trattamento con antibiotici che in Europa sono vietatissime in quanto pericolosi per la salute.

Un rischio confermato dai dati del Rassf, il sistema europeo di allerta rapido che, su un totale di 399 allarmi alimentari segnalati nel 2018 nel nostro Paese, ha visto ben 154 casi riguardare proprio il pesce (101) e i molluschi bivalvi (53), ovvero circa il 40% del totale secondo un’analisi Coldiretti. In testa alla black list ci sono le importazioni dalla Spagna – denuncia Coldiretti - da cui sono arrivati ben 51 allarmi, dal pesce con presenza eccessiva di metalli pesanti come il mercurio o contaminato con il parassita Anisakis ai molluschi infettati da escherichia coli e Salmonella, fino al cadmio nei cefalopodi come seppie e calamari. Al secondo posto si piazzano gli arrivi dalla Francia con 39 casi, di cui ben 26 riguardanti la presenza del batterio Norovirus nelle ostriche, ma anche dell’Anisakis nel pesce e dei crostaci con solfiti, mentre al terzo c’è l’Olanda, anche qui con pesce all’Anisakis e Norovirus sui molluschi.

E intanto la flotta peschereccia pugliese, denuncia Coldiretti Puglia, ha perso oltre 1/3 delle imprese e 18.000 posti di lavoro, con un contestuale aumento delle importazioni dal 27% al 33%. Di assoluto rilievo i numeri del settore in Puglia, segnala Coldiretti, il cui valore economico è pari all’1% del PIL pugliese e arriva fino al 3,5% se si considera l’intero indotto, conta 1500 imbarcazioni, 5000 addetti, 10 impianti di acquacoltura e mitilicoltura. Le aree vocate sono prioritariamente Manfredonia, Molfetta, sud Barese, Salento, dove il pescato più importante è costituito da gamberi, scampi, merluzzi.

Una crisi quella del settore ittico, che si trascina da 30 anni – rileva Coldiretti Puglia – in un mercato, quello del consumo del pesce, che aumenta, ma sempre più in mano alle importazioni. La produzione ittica derivante dall’attività della pesca è da anni in calo e quella dell’acquacoltura resta stabile, non riuscendo a compensare i vuoti di mercato creati dell’attività tradizionale di cattura. Una rinascita che passa per il mercato e sulla quale Coldiretti sta cercando di impegnarsi a fondo, facendo partire iniziative nei Mercati di Campagna Amica che hanno come obiettivo la vendita diretta, la semplificazione e la tracciabilità.

Il consiglio di Coldiretti Impresapesca è di verificare sul bancone l’etichetta, che per legge deve prevedere l’area di pesca (Gsa). Le provenienze da preferire sono quelle dalle Gsa 9 (Mar Ligure e Tirreno), 10 (Tirreno centro meridionale), 11 (mari di Sardegna), 16 (coste meridionali della Sicilia), 17 (Adriatico settentrionale), 18 (Adriatico meridionale), 19 (Jonio occidentale), oltre che dalle attigue 7 (Golfo del Leon), 8 (Corsica) e 15 (Malta). Per quanto riguarda il pesce congelato c’è l’obbligo di indicare la data di congelamento e nel caso di prodotti ittici congelati prima della vendita e successivamente venduti decongelati, la denominazione dell’alimento è accompagnata dalla designazione “decongelato”.

Con la presente la segreteria Territoriale Cgil, ha sollecitato un riscontro alla nostra del 31.01.2023 trasmessa tramite PEC.

Stiamo considerando alquanto strano il comportamento della Vostra Direzione, sicuramente state valutando non seriamente le nostre segnalazioni.
Vogliamo capire se, la dignità dei lavoratori, il rispetto del CCNL sono elementi fondanti per la Vostra Direzione e per i vostri collaboratori.
Inoltre ci spiace denunciare il Vostro mancato rispetto dell’impegno preso il 01.07.2022 con i lavoratori Part. che dal 01.01.2023 tutti dovevano passare a Full. Time, reso pubblico e messo a conoscenza dai lavoratori anche all’Ente Appaltante, per colmare le ore lavorative dei tre lavoratori andati in pensione. Qualche giorno fa, con decorrenza 01.02.2023 a solo due lavoratori per soli due mesi c’è stato il passaggio a 36 ore settimanali, quali sono stati i criteri? Sicuramente è un atto discriminatorio nei confronti della restante parte. 
Pertanto sollecitiamo il passaggio a Full Time come a suo tempo comunicato per tutti e 6 lavoratori da noi rappresentati sindacalmente, per garantire il numero dei lavoratori previsti nel vostro progetto offerta, perché il canone mensile previsto viene erogato normalmente da parte dell’Ente Appaltante.
Vi ricordiamo che i lavoratori assenti causa le malattie di lunga durata devono essere sostituiti come   previsto dal vigente Capitolato Speciale, invece per garantire i servizi, si aumentano i carichi di lavoro, mettendo a serio rischio la salute e la sicurezza di tutti i lavoratori coinvolti.
Cogliamo l’occasione per sollecitare la retribuzione del lavoro straordinario e indennità di lavoro notturno, comandati, effettuati e mai retribuiti, da parte vostra, come pure devono essere adeguati gli inquadramenti professionali dei raccoglitori e adeguarli alle mansioni realmente svolte, come previsto dal vigente CCNL di settore. 
La nostra Segreteria si muove sempre con spirito di collaborazione e nell’interesse di tutti, nel rispetto del CCNL e del Capitolato d’appalto per i servizi che devono essere garantiti alla cittadinanza.
Si preannuncia che, trascorsi 5 giorni dalla presente non ricevendo alcun riscontro, saremo costretti a proclamare lo stato di agitazione di tutto il personale dipendente, nel rispetto della Legge 146/90 e s.m.i. regolamento sullo sciopero.
La misura è veramente colma. 

Chirurgia senologica della Asl Brindisi: quasi mille interventi in tre anni. Sono quasi mille gli interventi di chirurgia senologica effettuati nelle strutture della Asl Brindisi nel triennio 2020-2022. Questo dato conferma che anche durante l’emergenza Covid la presa in carico delle pazienti oncologiche ha rappresentato una priorità.

In particolare gli interventi sono stati 279 nel 2020, 318 nel 2021 e 385 nel 2022, con un andamento in crescita che evidenzia un’ottima performance per la chirurgia senologica, come attestato anche nel Programma nazionale esiti pubblicato da Agenas nel 2022. Numeri importanti che hanno fatto risultare gli ospedali di Brindisi tra le prime realtà pugliesi sul fronte anti-tumore, insieme all’Oncologico e al Policlinico di Bari.

A livello nazionale l’assistenza oncologica ha fatto registrare già nel 2021 importanti segnali di ripresa. Ad esempio, le ospedalizzazioni per tumore maligno della mammella, che nel 2020 si erano ridotte dell’11% (circa 6mila interventi in meno rispetto all’atteso), sono tornate ai livelli pre-pandemici (fonte Pne 2022).

“Abbiamo raggiunto questi risultati - dichiara Stefano Burlizzi, dirigente responsabile della Chirurgia senologica - grazie alla riorganizzazione che ci ha consentito di decentrare l’attività chirurgica nell’ospedale di Francavilla Fontana e nel Pta di Mesagne durante la pandemia Covid-19. Un’altra buona notizia - aggiunge - è che l’attività torna a essere ospitata nella Chirurgia plastica dell’ospedale Perrino, sede originaria”.

I dati certificano l'impegno dell'équipe dell’unità operativa e di tutti i professionisti della Breast Unit, che anche in condizioni di emergenza sono stati in grado di assicurare le diagnosi e gli interventi necessari per restituire la salute a tante donne, molte provenienti da altre province.

“La Senologia della Asl Brindisi - commenta il direttore generale Flavio Maria Roseto - si conferma realtà efficiente e vicina alle donne affette da tumore; impegno ancora più apprezzabile se si considerano le difficoltà oggettive del periodo, senza dubbio il più difficile che la sanità pubblica abbia attraversato”.

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CONSUMI: COLDIRETTI PUGLIA, DA MINISTERO SALUTE INVIT0 A ‘BERE PIÙ LATTE’; IN PUGLIA SCENDE PRODUZIONE (-4,62%). Sfatate così molte delle fake news che hanno allontanato i consumatori da un prodotto sano e naturale.

Arriva l’invito a ‘bere più latte’ dal Tavolo Tecnico sulla sicurezza alimentare del ministero della Salute, mentre il caro energia e l’aumento esponenziale dei costi di produzione hanno messo sotto scacco le stalle in Puglia, dove è diminuita nel 2022 la produzione di latte del 4,62%, nonostante siano stabili i consumi con il 52,6% dei pugliesi che beve latte ed il 15,2% che mangia formaggi almeno una volta al giorno. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dei dati del CLAL che registra nel 2022 una diminuzione complessiva delle consegne di latte pugliese pari a 382.600 tonnellate, con un calo di 4,62 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Tra le indicazioni per una corretta alimentazione la relazione annuale di TaSin, pubblicata sul sito della Salute, mette al primo posto – aggiunge Coldiretti Puglia - il consumo di latte e yogurt, sfatando così molte delle fake news che hanno allontanato i consumatori da un prodotto sano e naturale.  E’ stato stilato un vero e proprio decalogo per l’alimentazione quotidiana per spingere ad assumere un prodotto importante per garantire all’organismo un adeguato apporto di calcio indispensabile per la crescita ossea dei bambini, ma anche per la prevenzione dell’osteoporosi negli adulti e anziani.

E allora per prima cosa viene suggerito il consumo di tre porzioni tra latte e yogurt al giorno. Una porzione corrisponde a 125 grammi, con una tazza intera a colazione e uno yogurt come spuntino si raggiungono i quantitativi raccomandati Oltre al calcio contengono vitamina A, vitamine del gruppo B e altri sali minerali come fosforo, magnesio, zinco e selenio. Lo yogurt favorisce inoltre l’equilibrio della flora intestinale. Si può scegliere in un’ampia gamma di prodotti, tra latte fresco pastorizzato, fresco pastorizzato di alta qualità, pastorizzato, microfiltrato e a lunga conservazione, oltre ovviamente al latte crudo che va bollito.

Poi la rassicurazione che il latte può essere bevuto a ogni età, perché è un alimento adeguato per bambini, adulti e anziani. Ben tollerato poi è lo yogurt. E infine la garanzia che calcio e fosforo presenti nei due prodotti sono facilmente assorbiti dall’organismo.

Va garantita la stabilità del settore lattiero – caseario che ha un’importanza per  l’economia regionale ma anche una rilevanza sociale e ambientale – insiste Coldiretti Puglia - perché quando una stalla chiude  si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado dei territori soprattutto in zone svantaggiate.

In 3 anni in Puglia hanno già chiuso 266 stalle, con l’emergenza economica – denuncia Coldiretti Puglia – che mette a rischio la stabilità della rete zootecnica, importante non solo per l’economia ma perché ha una rilevanza sociale e ambientale perché quando una stalla chiude si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado dei territori soprattutto in zone svantaggiate.

Da difendere secondo la Coldiretti Puglia c’è un sistema composto da 2mila stalle da latte pugliesi che garantiscono una produzione di 108.000 tonnellate di latte  che esprime un valore di oltre 130 milioni di euro e oltre 40.000 tonnellate di formaggi che alimenta una catena produttiva lattiero-casearia regionale, o di euro ed occupa oltre 6.000 persone fra occupati diretti e indotto con una ricaduta positiva in termini di reddito e coesione sociale.

In pericolo c’è in Puglia un patrimonio di formaggi unico al mondo – riferisce la Coldiretti regionale - dove la Fattoria Puglia assicura un decisivo presidio di un territorio dove la manutenzione è assicurata proprio dall’attività di allevamento, con il lavoro silenzioso di pulizia e di compattamento dei suoli svolto dagli animali e un patrimonio dell'agroalimentare Made in Italy che in Puglia vanta ben 4 formaggi DOP, la burrata di Andria IGP e 17 specialità riconosciute tradizionali dal MIPAAF, con le specialità provenienti dalla Puglia come il Canestrato leccese, il Caciocavallo podolico Dauno, il Caciocavallo della Murgia.

L'aumento del costo dei mangimi collegato al rialzo delle quotazioni delle principali materie prime quali soia, mais e cereali anche a causa dell'attuale crisi Ucraina ha prodotto – spiega Coldiretti Puglia - un aumento dei costi per le produzioni del latte e delle carni, al quale si sono aggiunti i rincari su dell’energia, con l’agroalimentare che in Puglia assorbe dal campo alla tavola oltre il 10,3% dei 5,578 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep) all’anno dei consumi totali. Il risultato è un crollo del valore aggiunto che in alcuni settori sfiora i 100mila euro ad azienda e che mette un allevamento su dieci a serio rischio di chiusura, secondo un’analisi Coldiretti su dati Crea.

Una strage che apre peraltro le porte all’arrivo del cibo sintetico, dalla carne al pesce fino ai formaggi, dietro il quale si nascondono – evidenzia Coldiretti - i colossali interessi commerciali e speculativi che rappresenta una minaccia letale per l’agricoltura italiana, la salute dei consumatori e la biodiversità del pianeta.

La chiusura di un’azienda zootecnica significa anche che non riaprirà mai più, con la perdita degli animali e del loro patrimonio genetico custodito e valorizzato da generazioni di allevatori. Per questo è necessario intervenire subito per contenere il caro energia ed i costi di produzione con misure immediate per salvare aziende e stalle e strutturali per programmare il futuro, conclude Coldiretti sottolineando che occorre lavorare da subito per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni.

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La Funzione Pubblica CGIL di Brindisi rappresenta formalmente il grave disagio di cui sono vittime i LavoratoriLa Funzione Pubblica CGIL di Brindisi rappresenta formalmente il grave disagio di cui sono vittime i Lavoratoridel Cara di Restinco, a causa di un articolato bando di gara di salviniana memoria, prodotto a suo tempo, che ha colpitola civiltà di un territorio come Brindisi - da sempre ispirato ai principi di solidarietà e accoglienza - costretto a darerisposte parziali e inadeguate agli ospiti della suddetta struttura, ma soprattutto ha falcidiato gli stipendi dei Lavoratoricon la trasformazione dei loro contratti da full time a “part time involontario” che peggiora fino a zero ore nelmomento in cui si verifica “campo zero “ in termini di assenza di ospiti immigrati.In sostanza, per una strana alchimia legislativa i Lavoratori che prima avevano contratti dignitosi anche seleggeri si trovano a percepire stipendi da fame (circa 500 euro) e – come si sta verificando ora, in assenza di ospiti – lisi vorrebbe collocare in cassa integrazione con ulteriore decurtamento salariale. Tradotto vuol dire che si stasconfinando in quella che più comunemente si può definire come “la macelleria sociale” dei nostri anni.La civiltà del lavoro spazzata via da regole anacronistiche che ricordano tempi storici che pensavamoappartenessero al passato.

Questi Lavoratori - secondo i governi - non hanno più diritto a mettere “un piatto a tavola”,a proteggersi dal freddo, per non dire con profondo dolore che molti di questi lavoratori risultano essere monoredditoed hanno dovuto mettere in discussione (eufemismo) la garanzia di poter sostenere i propri figli a scuola … una voltaconsiderata la stessa “l’ascensore sociale” del nostro Paese. Si rappresenta ciò, con durezza espositiva, perché alcunesituazioni di disagio vanno descritte in modo quasi “plastico” tale da rappresentare la vita di lavoratori diventati “poveripur lavorando” i cui effetti si riverberano nei confronti degli stessi e delle loro famiglie. Pertanto, si vuole ribadire definitivamente, pur comprendendo la complessità del problema derivante ancheda dinamiche esterne imponderabili, di voler cortesemente esperire ogni utile iniziativa atta a ripristinare la dignitàlavorativa e personale dei Lavoratori. Nell’attesa, si proclama lo stato di agitazione del personale dipendente,preannunciando una serie di iniziative pubbliche.

La Segretaria Prov.le Chiara Cleopazzo

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Ritorno in campo ostico per l’Aurora Volley Brindisi che, al rientro dal turno di riposo della scorsa settimana, è attesa da una gara ad altissimo livello di difficoltà. Infatti, sabato 18 febbraio con prima palla alle 18,30, al Pala Malagoli di Brindisi arriva la capolista Monteroni Volley che insieme alla squadra biancazzurra darà vita al “big match” del girone B del campionato di volley femminile di Serie C.

Le due formazioni, prima in classifica quella salentina a 37 punti e terza quella brindisina che di punti ne ha 32 ma con una gara in meno, provengono da un ottimo periodo di forma. Monteroni non perde da ben quattordici giornate, ovvero dall’unica sconfitta patita finora per mano dell’altra capolista Nardò nella lontana prima giornata di campionato, mentre le biancazzurre di Coach Quarta hanno dimostrato di essere in crescita e, dopo un inizio di campionato altalenante, hanno inanellato una serie di vittorie che le hanno portate a ridosso delle due battistrada.

Sicuramente le biancazzurre vorranno sfruttare l’occasione di inserirsi nella lotta per il primo posto che finora ha visto protagoniste Nardò e Monteroni, mentre le salentine allenate da Coach Polimeno vorranno vincere per mantenere la vetta della classifica.

Ci sono quindi tutti gli ingredienti per assistere ad una gara che si preannuncia vibrante ed equilibrata, un sfida di alta classifica che si spera possa avere una cornice di pubblico appropriata cosi come si augura il Vice presidente dell’Aurora Volley Daniele De Leonardis “Spero di vedere un Pala Malagoli traboccante di pubblico che possa rendere merito ad una gara di questo livello”  esordisce il dirigente brindisino “Le nostre atlete si stanno allenando con grande impegno per affrontare al meglio questa partita che non esito a definire fondamentale per il nostro cammino in campionato. Abbiamo già visto in altre gare simili come la spinta del pubblico può risultare determinante nell’andamento della partita e spero che gli appassionati di volley, o meglio,  tutti i tifosi biancazzurri di qualsiasi disciplina possano venire a sostenere le nostre ragazze.”conclude De Leonardis.De_Leonardis.jpg

La gara, come già detto, si giocherà sabato 18 febbraio con inizio alle 18,30 presso il Pala Malagoli a Brindisi. Ricordiamo a tutti coloro che vorranno assistere alla partita che l’ingresso è gratuito.

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La Provincia di BrindisiLa Provincia di Brindisi in collaborazione con Socioculturale, avvierà, dal mese di marzo 2023, lo Sportello di Consulenza Tiflodidattica e Audiolesi, a cura della dott.ssa Stefania PAGLIARA e dott.ssa Stefania GUADALUPI, educatrici e assistenti alla comunicazione. Lo Sportello, destinato ai docenti di sostegno e docenti curriculari degli Istituti Scolastici beneficiari del Servizio di Integrazione Scolastica Disabili della Provincia di Brindisi, e alle famiglie, mira ad offrire supporto nel miglioramento dei processi di apprendimento e consulenza per l’orientamento e l’inclusione degli alunni con disabilità sensoriale.

L’accesso è gratuito e può essere richiesto all’indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., e/o contattando la dott.ssa Elena GALIANO, assistente sociale referente del Segretariato Sociale, al recapito telefonico– 0831/565.464, ogni martedì, mercoledì e giovedì, dalle 10.00 alle 13.00.

Lo Sportello sarà attivo, prevalentemente, nella giornata del mercoledì, dalle 16.00 alle 18.00, presso l’ufficio del Segretariato Sociale della Provincia di Brindisi, alla via S. De Leo 3.

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