Redazione

RIVOLUZIONE DIGITALE: COLDIRETTI PUGLIA, ARRIVANO DRONI E SOFTWARE CONTADINI CONTRO CLIMA PAZZO E ATTACCO INSETTI ALIENI.

E’ rivoluzione digitale nelle campagne in Puglia con gli investimenti in droni, gps, robot, software e internet delle cose per combattere i cambiamenti climatici, difendersi dagli attacchi di virus e insetti alieni, salvare l’ambiente e aumentare la produttività. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in occasione della prova sperimentale in campo ad Andria con i droni in volo sugli uliveti  per valutare dall’alto la consistenza delle chiome degli ulivi, le condizioni del terreno e i fabbisogni delle colture, attività previsti dal progetto OliveMatrix, portato avanti, con il sostegno di Coldiretti, da PugliaOlive, Impresa Verde Puglia, CREA, Cetma, Exprivia, Uniba e Unifg.

Partendo dai risultati dello studio sulle caratteristiche degli oliveti regionali ed i modelli di olivicoltura adottati sul territorio – spiega Coldiretti Puglia - si è proceduto all’individuazione dei campi pilota utili su cui i droni monitoreranno lo stato di salute delle piante e del terreno per programmare piani di gestione fitosanitaria e irrigazione, risparmiando notevoli risorse nel pieno rispetto dell’ambiente e del territorio.

Pertanto, sono stati individuati 5 campi pilota, di cui 4 nella zona del Nord barese e 1 nella zona del Centro-Sud barese, focalizzando l’attenzione – aggiunge Coldiretti Puglia -- sul sistema olivicolo di grandi dimensioni, con una superficie media destinata alla coltivazione dell’olivo compresa tra i 14,54 ettari dei sistemi olivicoli rappresentativi localizzati nel Nord barese e i 16,35 ettari nel Centro-Sud barese, dove si ricorre regolarmente alla pratica irrigua. In linea con gli altri sistemi aziendali individuati, le aziende di questo sistema olivicolo hanno un sesto d’impianto regolare pur variando, leggermente, tra le due zone omogenee individuate all’interno della provincia di Bari. Le aziende del Nord barese presentano, normalmente, un sesto d’impianto assimilabile ad un 6x6 e/o 7x7 mentre, quelle del Centro-Sud barese presentano un 6x7.

Secondo l’ultimo rapporto dell’Osservatorio Smart Agrifood – sottolinea Coldiretti - il valore del mercato dell’agritech è cresciuto nel giro di cinque anni del 1500%, passando da 100 milioni di euro a 1,6 miliardi. Tra le soluzioni più adottate dalle imprese innovative c’è l’informatizzazione dell’azienda attraverso software di gestione (adottata nel 40% dei casi), sistemi di monitoraggio e controllo di macchine e attrezzature agricole (23%), servizi di mappatura e di coltivazioni e terreni (19%), sistemi di monitoraggio di coltivazioni e terreni (14%) e sistemi di supporto alle decisioni (12%).

Dai droni terrestri e aerei a guida satellitare a centraline meteo di ultima generazione, dalle smart trap con videocamera contro gli insetti nocivi ai sistemi di irrigazione automatizzata e controllata a distanza tramite app per risparmiare acqua e temporizzare gli apporti idrici alle coltivazioni, è in atto – aggiunge Coldiretti Puglia -  un’evoluzione del lavoro nei campi che sul Portale del Socio della Coldiretti ha portato alla creazione di Demetra, il primo sistema integrato per la gestione on line dell’azienda agricola con lettura in tempo reale dello stato di salute delle coltivazioni, dati su previsioni meteo e temperature, fertilità dei terreni e stress idrico, anche per affrontare le nuove sfide dei cambiamenti climatici.

Contro i parassiti che minacciano colture, produzioni di cibo – continua Coldiretti – è arrivata la “Smart Trapp iScout” trappola con un sistema fotografico integrato che, grazie al peso ridotto, può essere appesa ovunque ed è autonoma grazie alla batteria ricaricata da pannello solare. La trappola ha una fotocamera ad alta risoluzione combinata con un software di riconoscimento visivo che consente il riconoscimento automatico delle catture con l’obiettivo di supportare il lavoro degli agricoltori, la fotocamera è integrata nella trappola e consente il monitoraggio automatico delle catture, grazie a immagini con risoluzione 10 Mega Pixel inviate via modem alla piattaforma FieldClimate dove sono analizzate con strumenti di AI (Intelligenza Artificiale) e sono visibili su PC o smartphone/tablet. I dati sono esposti come catture giornaliere e totali e danno indicazioni sulla crescita della popolazione lungo la stagione.

Sempre in tema di cambiamenti climatici – insiste Coldiretti Puglia - la gestione delle risorse idriche diventa strategica sia per quanto riguarda la disponibilità di acqua che per il suo utilizzo anti spreco. Per questo sono stati ideati sistemi di irrigazione automatizzati e controllati tramite app dall’agricoltore grazie agli smartphone”.  Il “Grande Fratello” – sottolinea Coldiretti – è arrivato in campi e masseria, stalle e pascoli, con il controllo a distanza degli animali attraverso telefonini, tablet e pc con rilevazioni sullo stato di salute, gli spostamenti e la distribuzione di cibo e acqua. La maggior parte degli strumenti utilizzati per la svolta tecnologica – spiega Coldiretti – riguarda la mappatura e il monitoraggio da remoto dei terreni, l’analisi dei fattori ambientali e geologici, il monitoraggio di macchine e attrezzature e la gestione e organizzazione delle risorse idriche, secondo Smart Agrifood.

Un profondo cambiamento che vede in prima fila proprio le nuove generazioni con quasi una impresa agricola giovanile su tre (31%) che applica oggi tecniche di agricoltura di precisione, secondo un’analisi Coldiretti sulla base del Rapporto del centro Studi Divulga. Ma tra i giovani molto apprezzato è anche l’utilizzo dei social per la promozione delle proprie attività: più di un giovane su tre (37%) usa i social network per promuovere le proprie attività, con Facebook che rimane il canale preferito (71%).

La rivoluzione digitale in agricoltura vede lo sviluppo di applicazioni green sempre più adatte alle produzioni nazionali su diversi fronti – sottolinea la Coldiretti – dall’ottimizzazione produttiva e qualitativa alla riduzione dei costi aziendali, dalla riduzione al minimo dell’impatto ambientale con sementi, fertilizzanti, agrofarmaci fino al taglio dell’uso di acqua e sul consumo di carburanti.  Le soluzioni di supporto alle attività in campo come le mietitrebbie con sistema di mappatura delle produzioni o i trattori con guida satellitare (Global Navigation Satellite System) rappresentano il 36% del mercato e sono fra le innovazioni più diffuse adottate in oltre 2 imprese su 5 (43%) spiega Coldiretti secondo un’indagine condotta dall’Università degli Studi di Bologna (Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari) e l’Università di Wageningen (Olanda).

La tecnologia digitale – sottolinea Coldiretti – è poi alla base del sistema blockchain per la tracciabilità dei prodotti e la garanzia dell’origine considerata sempre più importante con l’82% dei consumatori che privilegia nella propria spesa l’acquisto di prodotti Made in Italy.

La superficie agricola coinvolta dalla nuova ventata di innovazioni tecnologiche e digitali è di oltre 500mila ettari a livello nazionale pari al del 3-4% della superficie totale ma – continua Coldiretti – esiste un grande potenziale di crescita soprattutto con l’utilizzo dei Big Data Analytics e del cosiddetto “Internet delle cose”. Occorre però colmare i ritardi nell’espansione della banda larga nelle zone interne e montane, visto che quasi 1 famiglia su 3 (32%) che vive in campagna non dispone di una connessione adeguata.

Occorre però colmare i ritardi nell’espansione della banda larga nelle zone interne e montane, visto che quasi 1 famiglia su 3 (32%) che vive in campagna non dispone di una connessione adeguata. “Un gap insopportabile che penalizza le imprese agricole e che va superato per poter utilizzare al meglio nelle campagne tutto il potenziale delle nuove tecnologie” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “vogliamo invece portare lo sviluppo tecnologico a tutte le aziende anche tramite il fondo da 225 milioni di euro inserito nella legge di Bilancio grazie all’impegno del ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida e che potrà essere sfruttato per voucher all’innovazione”.

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Nell porto di Brindisi, il personale della Polizia di Stato è costantemente impegnato nel contrasto al fenomeno del traffico internazionale di auto rubate.

Nel corso dei mirati controlli di Polizia, numerosi sono stati i controlli effettuati dagli agenti dell’Ufficio Polizia di Frontiera ai veicoli in partenza ed in arrivo con navi traghetto in collegamento di linea con la Grecia e l’Albania.

Ciò ha permesso agli operatori, supportati dal grande bagaglio professionale acquisito nella loro ultraventennale esperienza frontaliera, di sequestrare autovetture di elevato valore commerciale e autovetture particolarmente richieste sul mercato italiano ed estero, tutte in ottime condizioni, nonché procedere anche al sequestro di motoveicoli e macchine operatrici.Audi_A8-2.jpg

In questo ultimo periodo, sono state sequestrate due autovetture: una JEEP RENEGADE e un’AUDI A8, entrambi con i numeri di telaio contraffatti. Gli agenti non si sono fatti ingannare dalla documentazione falsa esibita dai conducenti dei veicoli e, nonostante l’alterazione dei numeri di telaio, sono riusciti comunque a risalire alla provenienza furtiva; il primo era stato rubato a Marano di Napoli e l’altro in Germania.

I due conducenti, H.Y.K, 47enne bulgaro e F.A. 32enne albanese, sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Brindisi, per il reato di ricettazione, mentre i veicoli saranno restituiti ai legittimi proprietari.

Inoltre, nel dicembre scorso, la Polizia di Frontiera era riuscita ad individuare un autotrasportatore bulgaro che, poco prima di imbarcarsi con il proprio TIR sul traghetto diretto in Grecia, aveva rubato, nell’area limitrofa al porto, un monopattino destinato al servizio di noleggio in condivisione della “BITMOBILITY” s.r.l. Anche in questa occasione il monopattino - rinvenuto all’interno del rimorchio -, veniva sequestrato e restituito alla suddetta Società, mentre il camionista veniva denunciato in stato di libertà, per furto aggravato, all’Autorità Giudiziaria.jeep_2.jpg

La costante attività di controllo ha evidenziato un considerevole flusso verso l’estero di autoveicoli rubati in Italia e in altri Paesi dell’Europa del Nord, nonché un cd. “traffico di ritorno” degli stessi mezzi, sempre di provenienza furtiva od oggetto di appropriazione indebita, che dopo essere stati regolarmente immatricolati in Paesi dell’Est Europa, vengono nuovamente riportati in Italia realizzando così una vera e propria attività di riciclaggio di autoveicoli, con l’immissione degli stessi sul mercato nazionale.

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Infatti, in questi ultimi anni sono stati sequestrati complessivamente 97 veicoli, di cui 87 autovetture, 1 camper, 3 motoveicoli, 2 miniscavatore, 3 pala meccanica per movimentazione terra e 1 martello demolitore idraulico, del valore commerciale complessivo pari a oltre 1 milione e mezzo di euro, e sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Brindisi, per il reato di ricettazione i conducenti dei mezzi e le stesse persone coinvolte nel traffico illecito, per un totale di 82 individui.

Ancora pochi giorni e poi il comune di Mesagne metterà a bando la costruzione del Polo per l’infanzia da realizzarsi presso la zona industriale di Mesagne. La consegna dei lavori alla ditta che si aggiudicherà l’appalto è prevista per la fine del mese di maggio. La struttura ospiterà 4 sezioni di asilo nido per accogliere 40 bambini e 4 sezioni di scuola materna per 120 bambini. Il progetto del nuovo Polo dell’infanzia del comune di Mesagne, nasce con lo scopo di soddisfare il fabbisogno di posti per asili nido e scuole materne. Tale esigenza primaria si sposa con la volontà di creare uno spazio polifunzionale, aperto alla città, in cui possano trovare luogo spazi aperti, aree gioco, aree sport, ma anche spazi aggregativi e di condivisione. È in una zona centrale rispetto alla zona Pip e consentirà di raccogliere l’utenza fissa e fluttuante che ruota intorno alle attività presenti nell’area.

Il progetto di fattibilità tecnica ed economica per la costruzione di un polo per l’infanzia è stato redatto dall’ingegnere Miriam Mosaico di Francavilla Fontana. “Con la costruzione di questo polo dell’infanzia – ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici, Roberto D’Ancona – si vuole creare una nuova centralità, fornire un servizio alla città ma anche ai lavoratori della zona industriale, immaginando il nuovo complesso come un insieme unitario e integrato con spazi aperti e servizi interni, nel quale le relazioni tra paesaggio e città trovano significato e si trasformano in soluzioni formali e funzionali per il nuovo manufatto, puntando, in ultima analisi, a innescare un processo di innalzamento delle già alta qualità dell’area”. Le sezioni destinate a ospitare i bambini troveranno spazio all’interno di un più ampio “Civic center” aperto alla cittadinanza con uno spazio polifunzionale attrezzato che sfrutterà gli ambienti interni ed esterni del Polo per accogliere non solo i bambini, ma anche cittadini e curiosi.

“L’agorà, la cucina e la mensa, il teatro, gli spazi attrezzati esterni, infatti, oltre ad essere indispensabili per la formazione dei bambini, saranno spazi aperti al pubblico per attività extrascolastiche, dando vita ad una nuova centralità culturale per la città di Mesagne”, ha aggiunto l’assessore D’Ancona. L’interno della scuola si presenterà come un luogo stimolante, un “paesaggio” in cui i bambini possono sviluppare la propria autonomia e curiosità: tutti gli ambienti, formali e informali, sono stati pensati per favorire il coinvolgimento attivo dei bimbi e le esperienze collaborative, lasciando spazio alla creatività dei piccoli che possono scegliere come appropriarsi degli spazi, anche quelli esterni alle aule, che non sono pensati come strumentali o accessorie ad esse, ma consentono attività diversificate, in grado di accogliere in ogni momento persone e attività offrendo caratteristiche di funzionalità, comfort e benessere. Il costo complessivo dell’opera è di circa 4 milioni e 700mila euro.

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Rinvenute numerose bibite oggetto di furti ai danni di vari esercizi commerciali nell’ultimo mese. Denunciate due persone. Nel corso della notte del 15 febbraio scorso, in Fasano, i Carabinieri della locale Compagnia hanno denunciato in stato di libertà per ricettazione in concorso due fasanesi di 33 e 51 anni. A conclusione di una mirata attività informativa scaturita a seguito di alcuni furti perpetrati nel corso dell’ultimo mese ai danni di esercizi commerciali di vendita al dettaglio di prodotti di generi alimentari del territorio del comune di Fasano, i due sono stati fermati nei pressi dell’abitazione del 51enne, dove all’interno della casa sono state rinvenute numerose bottiglie di acqua, bibite varie, vini e liquori, risultate compendio dei citati furti. Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro.

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AL VIA UNA RICERCA MULTIDISCIPLINARE A FAVORE DELLA SALUTE DEI MESAGNESI. 

Avviato a Mesagne un tavolo interistituzionale sostenuto dalla Regione Puglia per lo 
sviluppo di un intervento innovativo in materia di ambiente e salute, l’iniziativa dà seguito ad un 
emendamento promosso dal consigliere regionale Mauro Vizzino, presidente della terza 
commissione consiliare (Assistenza sanitaria e Servizi sociali).
Questa mattina, nella sala del Consiglio comunale, si è svolta una conferenza stampa alla presenza 
del Sindaco di Mesagne, Antonio Matarrelli, della responsabile unica del procedimento, ing. 
Rosabianca Morleo, del direttore generale Arpa Puglia, avv. Vito Bruno, del direttore scientifico
Arpa, ing. Vincenzo Campanaro e del dott. Annino Ardizzone, Asl Brindisi con l’obiettivo di 
presentare il percorso scientifico seguito dagli enti coinvolti nella ricerca multidisciplinare.
La “Ricerca operativa in materia di monitoraggio e controllo ambientale nel territorio del Comune 
di Mesagne – AMBIENTE E SALUTE” istituisce una cabina di regia formata dal Comune di 
Mesagne (Capofila), Regione Puglia (Ente finanziatore, Sezione Autorizzazioni Ambientali), 
ARPA Puglia, AReSS Puglia e ASL Brindisi per implementare un piano di analisi e conseguente 
azione, che metterà a sistema le informazioni e i dati ambientali e di salute, prodotti negli ultimi 
anni dai diversi Enti territoriali, per analizzarli e metterli a disposizione dei cittadini e dei decisori 
politici.
“La Asl – ha riferito il dr. Antonino Ardizzone, Uoc Statistica ed Epidemiologia ASL 
Brindisi -, costantemente impegnata nella promozione, mantenimento, miglioramento dello stato di 
salute dell’individuo e della collettività e nella raccolta e analisi di dati sanitari, fornirà i report di 
incidenza tumorale, mortalità e ospedalizzazione che contribuiranno a delineare, assieme ad altri 
indicatori, lo stato di salute della popolazione mesagnese”.
L’approccio è quello “one health” ormai fatto proprio ufficialmente dal Ministero della Salute 
italiano, dalla Commissione Europea e da tutte le organizzazioni internazionali a favore di un 
modello sanitario basato sull'integrazione di discipline diverse e sul riconoscimento che la salute 
umana, la salute animale e la salute dell’ecosistema sono legate indissolubilmente.
“La Ricerca operativa – dichiara il direttore generale di AReSS, dott. Giovanni Gorgoni - è 
un’occasione preziosa per sperimentare modelli di governance interistituzionale in relazione alla 
tematica ambiente e salute, nel solco di quanto previsto dal Piano Regionale per la Prevenzione 
2020-2025 e dall’istituzione del Sistema Regionale per la Prevenzione Salute dai rischi ambientali 
e climatici (SNPS): l’approccio intersettoriale di integrazione delle conoscenze, delle competenze e 
delle responsabilità mira a definire una strategia di miglioramento della qualità ambientale e del 
benessere basata sulle evidenze tecnico-scientifiche e la partecipazione”.
La “Ricerca Ambiente e Salute” ha preso il via attraverso la redazione di un primo Rapporto 
ragionato sui dati ambientali e di salute al momento disponibili in relazione al territorio di Mesagne. 
Il progetto prevede ora ulteriori azioni quali le rilevazioni dei livelli di inquinamento elettromagnetico negli edifici scolastici della città e un percorso di partecipazione attiva che 
comprenderà la proposta di una serie di incontri nelle Scuole e passeggiate di comunità.
“La convenzione sottoscritta con il Comune di Mesagne – ha specificato l’avv. Vito Bruno, 
direttore generale di Arpa Puglia - ha come obiettivo generale quello di produrre un Rapporto 
“Ambiente e Salute” che assicuri una ricognizione ragionata dei dati ambientali e sanitari. Tale 
rapporto restituirà un quadro delle conoscenze sulla qualità ambientale e sul profilo 
epidemiologico della popolazione residente con riferimento alle pressioni esistenti, che potrà 
orientare le misure di prevenzione da attuare, ovvero le ulteriori indagini (sia ambientali che 
sanitarie) da promuovere per il monitoraggio delle fonti inquinanti. In particolare, l’Agenzia, nel 
garantire il coordinamento tecnico scientifico congiuntamente con AReSS, svolgerà le attività di 
elaborazione dei dati relativi al Comune di Mesagne, con specifico riferimento agli eventuali 
inquinanti presenti nei diversi comparti ambientali e allo stato dell’ambiente (aria, campi 
elettromagnetici, suolo e acqua). Arpa si occuperà anche di svolgere campagne di monitoraggio e 
controllo ambientale in siti che saranno individuati, previa verifica tecnico scientifica. Il risultato 
finale – conclude - sarà quello di mettere in campo una lettura critica dei dati ambientali e sanitari, 
che possa costituire la giusta premessa per mettere a punto, anche nel comune di Mesagne, 
eventuali azioni di prevenzione che coinvolgono le diverse matrici ambientali”.
“Lo studio della correlazione esistente tra ambiente e salute sul territorio comunale – ha 
dichiarato il sindaco di Mesagne, Antonio Matarrelli - ha una duplice importanza, rappresenta 
infatti un atto di trasparenza che verrà fornito ai cittadini con lo scopo di poter ragionare insieme 
circa le possibili strategie da intraprendere al fine di incrementare gli standard di benessere della 
nostra comunità, alla luce di quanto emergerà mettendo a confronto dati oggettivi”.
L’intervento sperimentale, partito a dicembre 2022 con l’istituzione della cabina di regia, avrà 
durata di un anno (sino a dicembre 2023) e l’obiettivo di stabilire una connessione permanente nello 
studio dei dati ambientali e di salute nel territorio mesagnese, dalla quale possa scaturire un quadro 
di conoscenze utile a sostenere l’amministrazione pubblica nei processi decisionali e, 
successivamente, pianificare azioni finalizzate ad un miglioramento delle condizioni ambientali e di 
salute della popolazione.

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“ALESSANDRO - Un canto per la vita e le opere di Alessandro Leogrande”. Sabato 18 febbraio ore 21 al Teatro Comunale di Mesagne. 

Torna sui palchi pugliesi - e in Teatro a Mesagne nell’ambito della Stagione teatrale promossa dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese - “ALESSANDRO - Un canto per la vita e le opere di Alessandro Leogrande” di Gianluigi Gherzi Fabrizio Saccomanno. Lo spettacolo si terrà sabato 18 febbraio, sipario alle ore 21.

Alessandro è il racconto della vita, delle imprese, delle opere di un intellettuale straordinario. È racconto di un giovane che sceglie di tenere gli occhi aperti sulla realtà che lo circonda, di dedicare la propria vita a donare luce a quello che rimane oscuro e nascosto nei luoghi più terribili, d’impegnarsi a smontare gli stereotipi e le frasi fatte con cui allontaniamo da noi i drammi che percorrono il nostro presente, di stare sempre e comunque dalla parte degli “Ultimi”. Alessandro è Taranto. Alessandro è viaggio nei ghetti dei migranti, persi nelle campagne. È viaggio infaticabile nei luoghi delle frontiere e dei muri. Alessandro è meraviglia di fronte a un quadro. È pratica altissima di una “pietas” dello sguardo. Alessandro è un compagno di viaggio in questi tempi difficili, una fonte inesauribile d’ispirazione. Alessandro è teatro pulsante, dove memoria, presente e utopia non sopportano mai, come in tutta la sua opera, di essere separati.

Info: Teatro comunale via Federico II di Svevia, cell. 339.1338519; www.teatropubblicopugliese.it; Comune di Mesagne, ufficio Cultura - via Castello 10, telefono 0831.732245. Biglietti disponibili online al link undefined e al botteghino del Teatro dal lunedì al venerdì, dalle ore 17 alle ore 20. Il botteghino del teatro sarà aperto la sera dello spettacolo a partire dalle ore 18.30.

Il Sindacato Cobas Brindisi organizza insieme al Comitato "La voce del Cittadino" di San Vito dei Normanni e al Comitato "No Enfiteusi" di San Michele Salentino Venerdì 17 Febbraio alle ore 16,30 in viale Commenda 74 una assemblea sul tema dell'Arneo.

La assemblea serve a fare il punto sulla situazione delle cartelle Arneo arrivate in queste settimane con la proposta di una manifestazione Regionale a Bari per mettere fine allo schifo delle richieste del Consorzio Arneo

Continuano le iniziative intraprese dai 3 comitati che hanno prodotto una serie di assemblee nei paesi della provincia di Brindisi ed una manifestazione a Bari alla Regione dove abbiamo incontrato l’Assessore alla Agricoltura Donato Pentassuglia.

Dall’incontro barese emersero 2 aspetti importanti della questione Arneo:

-I Sindaci devono realizzare la riperimetrazione cittadina , che significa che le case per cui si chiede l’Arneo devono essere escluse dal pagamento.

Per questo abbiamo inviato una richiesta di incontro  al Sindaco di Brindisi , Riccardo Rossi, dove chiedere la riperimetrazione cittadina ed il sostegno nella vertenza contro la Regione per cancellare una tassa ingiusta lì dove i servizi non vengono resi.

-La necessità della riforma dei Consorzi che la Politica deve realizzare da decenni che tarda ad arrivare, dove devono essere esclusi quei terreni agricoli che non ricevono servizi.

Non possiamo mantenere in piedi un consorzio Arneo mangia soldi pubblici che non ha operai ma solo impiegati da continuare a pagare.

Per il Cobas Roberto Aprile

Plauso in Comune per l'agibilità della scuola Maia Materdona, sede di via Carducci. Finalmente l'Amministrazione comunale ha ottenuto l'agibilità grazie all'ultimo finanziamento del MIUR denominato FONDO 140 - Comuni. Un finanziamento di € 1.850.000 che ha permesso l'adeguamento sismico, impiantistico ed antincendio.

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Sfregiato a Mesagne l’antico palazzo della famiglia dei Gaza, databile al XVI secolo, attualmente sede del Consorzio dell’Ambito territoriale Br4. Un camion in transito nella stretta stradina del centro storico nell’eseguire una manovra ha portato via un pezzo di fregio del capitello del balcone. L’autista è stato bloccato dagli agenti della polizia locale che gli hanno contestato il danno. Sul posto è giunta l’architetto Marta Caliolo, responsabile per il comune di Mesagne per il Patrimonio, Centro storico, Beni culturali e manutenzione. Il fregio che si è distaccato è stato recuperato dagli operai del Comune mentre la Soprintendenza nei prossimi giorni si esprimerà sulla tecnica del restauro per ripristinare lo stato dell’antico edificio.

Il tutto è accaduto a metà mattinata, quando l’autista di un furgone refrigerato si stava spostando in via Eugenio Santacesaria, dopo aver consegnato degli alimenti alle attività di ristorazione presenti nel centro storico. Durante una manovra l’autista non si sarebbe accorto di essere arrivato proprio in prossimità del balcone e, pertanto, è andato addosso a un capitello rompendone una parte. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia locale che hanno stilato un verbale dei fatti accaduti. Successivamente saranno valutati i danni per richiedere un risarcimento. Palazzo dei Gaza oggi accoglie al primo piano gli uffici dell’Ambito territoriale Br 4 e a piano terra il frantoio ipogeo, anch’esso del XVI secolo, che attualmente ospita il Borgo dei Presepi. “Abbiamo messo in sicurezza il bene storico, recuperato il pezzo e allertato la Soprintendenza per il successivo intervento di ripristino del manufatto”, ha spiegato l’architetto Marta Caliolo.

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Al Museo Ribezzo concerto “JAZZ in love” - Jazz…amore…arte. Una piacevole serata di musica jazz dal vivo, sabato 18 febbraio, alle ore 18:30, al Museo Ribezzo di Brindisi – Piazza Duomo 7.

In collaborazione con l’Aps “Il Curro – Il Salotto del Curro al Museo”, saranno eseguiti brani a tema dal gruppo “Around the jazz”, in una composizione d’eccezione: Carlo Gioia al sassofono, Giulio De Pasquale alla tromba, Michele Mele al trombone, Mimmo Russi alla batteria, Umberto de Vitti al contrabbasso e Vincenzo Pescatore al piano elettrico.

Jazz…amore…arte  è il leitmotiv della serata e ad accompagnare le note musicali, video reperti archeologici a tema del Museo Ribezzo ed esposizione di opere pittoriche dell’artista Sabina Ciampa.

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