Redazione

La Provincia di BrindisiLa Provincia di Brindisi in collaborazione con Socioculturale, avvierà, dal mese di marzo 2023, lo Sportello di Consulenza Tiflodidattica e Audiolesi, a cura della dott.ssa Stefania PAGLIARA e dott.ssa Stefania GUADALUPI, educatrici e assistenti alla comunicazione. Lo Sportello, destinato ai docenti di sostegno e docenti curriculari degli Istituti Scolastici beneficiari del Servizio di Integrazione Scolastica Disabili della Provincia di Brindisi, e alle famiglie, mira ad offrire supporto nel miglioramento dei processi di apprendimento e consulenza per l’orientamento e l’inclusione degli alunni con disabilità sensoriale.

L’accesso è gratuito e può essere richiesto all’indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., e/o contattando la dott.ssa Elena GALIANO, assistente sociale referente del Segretariato Sociale, al recapito telefonico– 0831/565.464, ogni martedì, mercoledì e giovedì, dalle 10.00 alle 13.00.

Lo Sportello sarà attivo, prevalentemente, nella giornata del mercoledì, dalle 16.00 alle 18.00, presso l’ufficio del Segretariato Sociale della Provincia di Brindisi, alla via S. De Leo 3.

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AllEpifanio Ferdinando si parla di Epilessia. In occasione della Giornata Internazionale contro lepilessia, il liceo Epifanio Ferdinando di Mesagne, grazie alla sensibilità e disponibilità della dirigenza scolastica, ha aperto le porte del suo istituto allAICE (Associazione Italiana Contro lEpilessia) per far discutere i propri studenti su questa importante patologia che conta in Puglia 25000 pazienti, soprattutto in età evolutiva. Questa malattia comporta, per chi ne è affetto, gravi limitazioni in vari ambiti, scuola, lavoro, sport. Loccasione è stata la giornata internazionale contro lepilessia, che si celebra il secondo lunedì di febbraio, ed è loccasione per sottolineare che il futuro di questa importante patologia neurologica deve essere costruito ogni giorno, passo dopo passo, con il supporto di tutti noi. Lobiettivo è quello di accendere una luce speciale contro le false credenze e lo stigma. Il viola è il colore dello stigma ed è il simbolo di una duplice battaglia, contro la malattia e contro gli effetti collaterali di natura sociale. In questa giornate lAICE mette in campo varie iniziative, una di queste è quella di incontrare gli studenti dei vari istituti, per migliorare le conoscenze, perché solo così si possono eliminare le discriminazioni verso i loro  amici  che ne sono affetti. Per noi, hanno affermato i componenti dellAICE è molto importante essere presenti in questa agenzia educativa primaria per fare opera di informazione, perché attraverso questa si possono eliminare tante fake news e discriminazioni, far prendere coscienza, consapevolezza della malattia e stigmatizzare comportamenti discriminatori in chi soffre di questa patologia, che in provincia di Brindisi conta più di 1500 persone. Occorre quindi lavorare in rete e in sinergia per migliorare la qualità della vita di chi soffre di epilessia e delle loro famiglie.  Un altro importante obiettivo è quello di educare a soccorrere chi è colto improvvisamente da crisi,  per evitare cadute o traumi,  posizionando qualcosa di morbido sotto la testa e girando sul fianco il paziente, evitando di aprirgli la bocca e di somministrare farmaci. 

Nella mattinata odierna, a Torre Santa Susanna, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Brindisi e della Compagnia di Francavilla Fontana hanno arrestato un 24enne per tentato omicidio nei confronti di un 31enne, entrambi del luogo. Nel corso della notte, per cause in corso di accertamento, in via Dei Mille, il 24enne esplodeva un colpo di pistola che attingeva al capo la vittima che, gravemente ferita, veniva soccorsa da alcuni suoi amici e trasportato in Ospedale a Brindisi. Le indagini dei Carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica di Brindisi, hanno consentito di trovare l’indagato ancora in possesso della pistola utilizzata. L’arrestato è stato, infine, condotto in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Sul luogo del delitto è intervenuta anche la Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce.

Partito il cantiere degli orti urbani al parco Cillarese. Sono partiti i lavori per la realizzazione degli orti urbani nell’area del parco Cillarese con ingresso da strada per Minnuta. L’intervento è finanziato dal “Programma straordinario per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie” della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per un importo complessivo di 1.650.000 euro.

Il progetto prevede la realizzazione di orti urbani sia ad altezza del terreno che con vasche sollevate a seconda delle necessità di coltura.

L’area sarà attrezzata al suo interno con parcheggi dedicati e sarà raggiungibile anche tramite il trasporto pubblico, infatti è prevista una fermata dell’autobus in sicurezza.

Sarà realizzato un grande fabbricato con i servizi igienici e un deposito per gli attrezzi e tutto il necessario per la coltivazione.

Il progetto prevede anche due ampie zone espositive dove gli ortisti potranno vendere le proprie merci e dove sarà possibile organizzare manifestazioni pubbliche a scopo agro-alimentare per promuovere l’agricoltura urbana e i conseguenti benefici nutrizionali, sociali ed ambientali.

Nell’area si sta disponendo inoltre l’impianto di irrigazione e quello elettrico per l’illuminazione a basso consumo.

Tutti i materiali utilizzati per la realizzazione dell’area e delle strutture in legno sono ecocompatibili, la pavimentazione sarà drenante per favorire il deflusso delle acque meteoriche.

Gli orti a disposizione della cittadinanza saranno assegnati tramite un avviso pubblico che l’amministrazione pubblicherà per tempo.

“Sono diversi gli interventi che arricchiranno la grandissima area del parco Cillarese, accanto alla riqualificazione del capannone ex Saca come Polo per l’autismo abbiamo gli orti urbani – dichiara il sindaco Riccardo Rossi -. Sarà uno spazio di aggregazione e riqualificazione di una zona ora poco utilizzata e molto vicina al quartiere Minnuta. Gli appassionati e i curiosi potranno disporre di un pezzo di terra da coltivare con tutti i servizi necessari ma sarà anche un luogo da frequentare con appuntamenti formativi per apprezzare da vicino la cultura della terra, una nostra grande ricchezza”.

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SAN VALENTINO: COLDIRETTI PUGLIA, PIÙ DI 1 PUGLIESE SU 2 NON LO FESTEGGIA; È SPENDING REVIEW IN PUGLIA.

Più di 1 pugliese su 2 (55%) ha deciso di non festeggiare San Valentino evitando spese extra per cene o regali, a causa del momento di difficoltà e della corsa al risparmio sotto il peso dell’inflazione e dei rincari di gas e bollette. E’ quanto emerge dal sondaggio condotto sul portale di Coldiretti Puglia, secondo cui oltre la metà dei pugliesi rinuncia ad onorare la festa degli innamorati,  il 15% sceglie la cena al ristorante, il 5% in agriturismo, il 23% compra il tradizionale bouquet di fiori, mentre risultano ridotti ai minimi storici i regali (2%).

A far la parte del leone in agriturismo è ovviamente la cucina della tradizione, con i cuochi contadini – dice Coldiretti Puglia - impegnati a proporre ricette antiche o rivisitate, magari con l’utilizzo di ingredienti afrodisiaci pensate appositamente per la festa degli innamorati.

San Valentino è tradizionalmente tra i momenti più importanti del settore florovivaistico che – evidenzia Coldiretti Puglia – vale 160 milioni di euro in Puglia posizionandosi al 5° posto della classifica nazionale delle regioni che hanno una forte vocazione nella produzione di fiori e piante, nonostante le difficoltà climatiche e l’esplosione dei costi di produzione, più che raddoppiati, dai fertilizzanti agli imballaggi, dalla plastica dei vasetti alla carta delle confezioni, fino al gasolio per il riscaldamento delle serre. I fiori italiani peraltro – precisa la Coldiretti regionale – sono senza dubbio i più profumati, non solo perché non devono affrontare lunghi tempi di viaggio che fanno arrivare quelli stranieri meno freschi alla meta, ma anche perché molti produttori nazionali sono impegnati a selezionare varietà che presentano aromi più intensi e caratteristici.

L’omaggio floreale si conferma simbolo della festa degli innamorati con la tendenza a diversificare puntando oltre alle rose su primule, bulbose azalee e orchidee, meglio se italiane. I fiori vincono perché – continua la Coldiretti – permettono di esprimere, con classe, fantasia e prezzi ragionevoli, i propri sentimenti. Attenzione però alle gaffe. Il mazzo di rose – sottolinea la Coldiretti – deve essere sempre composto in numero dispari di fiori che nei loro colori possono comunicare sensazioni differenti. Se le rose rosse significano passione ardente, quelle bianche – informa la Coldiretti – testimoniano l’amore puro e spirituale mentre il color corallo rivela il desiderio. Ancora la rosa muschiata significa bellezza capricciosa, il color pesca palesa un amore segreto, l’arancio esprime fascino, il rosa amicizia, affetto e gratitudine.

Particolare attenzione – avverte la Coldiretti – va prestata alla rosa di colore giallo perché oltre a simboleggiare un amore disperato per l’assillante gelosia, potrebbe significare anche tradimento o amore in declino. Il ranuncolo simboleggia bellezza malinconica e la calendula è ambasciatrice di dedizione, ma anche di pene d’amore e potrebbe rappresentare la sofferenza dell’innamorato non corrisposto. Anche il garofano e il tulipano – conclude la Coldiretti – hanno un loro particolare significato a seconda del colore: il garofano bianco significa fedeltà, quello giallo eleganza, quello rosa amore reciproco e quello rosso amore vivo e intenso; per il tulipano, invece il colore rosso esprime una dolce dichiarazione d’amore, lo screziato complimenti per gli occhi della persona amata e il giallo amore disperato. E il papavero, per esempio, simbolo di tranquillità e serenità, è perfetto per chi, in questa occasione, voglia rassicurare il partner e comunicargli che tutto procede per il meglio.

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Presentazione del progetto “Ambiente e Salute”. Giovedì 16 febbraio, alle ore 11.00 nell’Aula Consiliare del Comune di Mesagne (Palazzo dei Celestini, via Roma), si terrà la conferenza stampa di presentazione della “Ricerca operativa in materia di monitoraggio e controllo ambientale nel territorio del Comune di Mesagne – AMBIENTE E SALUTE” coordinata dal Comune di Mesagne (capofila) e attuata in collaborazione con la Regione Puglia (Ente finanziatore, Sezione Autorizzazioni Ambientali), ARPA Puglia, AReSS Puglia e ASL Brindisi.

La Ricerca rappresenta un intervento innovativo in materia di ambiente e salute che metterà a sistema le informazioni e i dati ambientali e di salute prodotti negli ultimi anni dai diversi enti territoriali, avvierà azioni di ascolto e partecipazione, pianificherà azioni finalizzate ad un miglioramento delle condizioni ambientali e di salute della popolazione.L’intervento sperimentale avrà la durata di un anno e l’obiettivo di stabilire una connessione permanente nello studio dei dati ambientali e di salute nel territorio mesagnese, dalla quale possa scaturire un quadro di conoscenze utile a sostenere l’amministrazione pubblica nei processi decisionali e, successivamente, pianificare azioni finalizzate ad un miglioramento delle condizioni ambientali e di salute della popolazione.

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La carica dei giovanissimi in gara a Bari nel fine settimana ha caratterizzato i Campionati Italiani con protagonisti i Cadetti (atleti nati dal 2009 al 2011). Nella classifica finale la New Marzial è la prima società classificata con le cinture nere per il settore maschile e la terza per la femminile cinture rosse. Un successo di un gruppo affiatato e carico allenato dal TEAM BAGLIVO. In totale gli atleti mesagnesi, griffati NUOVA SPECIAL WELDING, portano a casa sei medaglie: tre ori, due argenti e due bronzi. La gara al PalaFlorio è il primo appuntamento annuale che lancia i campioni del futuro. La società mesagnesi si è distinta ancora una volta conquistando titoli in una kermesse che ha visto circa 300 atleti in gara in una due giorni che ha proclamato i nuovi Campioni Italiani Cadetti 2023. Ecco i risultati:
Campionato Italiano cinture Nere 2023
Bari (Palaflorio) 12 Febbraio
Prima Società Classificata Maschile
• 2 ORI (Gabriele Rosato - Sofia Frassica)
• 1 ARGENTO (Dennis De Domenico)
• 1 BRONZO (Alessandro Marinelli)
Campionato Italiano cinture Rosse 2023
Bari (Palaflorio) 11 Febbraio
Terza Società Classificata Femminile
• 1 ORO (Ginevra Resta)
• 1 ARGENTO (Benedetta Muri)
• 1 BRONZO (Filippo Pizzolla).

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Dal 14 febbraio 2022 è operativa la legge per la promozione del turismo dell’olio e la valorizzazione delle produzioni olivicole e olearie.

BIT: COLDIRETTI PUGLIA, OLEOTURISMO E DEGUSTAZIONI GUIDATE AL TOP INTERESSE TURISTI (74%).

I viaggiatori interessati anche alle attività artistiche negli uliveti (42%). L’enogastronomia è il volano del turismo in Puglia, con il 74% di turisti e viaggiatori interessati all’oleoturismo e alla degustazioni guidate, ad eventi ed attività artistiche negli oliveti per il 42%, oltre al ‘pick your own’ con la raccolta delle olive con le proprie mani e alla produzione del proprio olio nel 64% delle preferenze. E’ quanto emerso dal sondaggio di Coldiretti Puglia sul portale undefined, diffuso in occasione della Bit 2023, la Borsa Internazionale del Turismo di Milano.

Sono sempre aperte ‘le adozioni a distanza’ degli ulivi in Puglia – aggiunge Coldiretti Puglia  - in modo che il consumatore abbia certezza che la bottiglia di olio extravergine di oliva provenga proprio dalle olive dell’albero prescelto e adottato. Adottare un ulivo è un’esperienza unica, perché consente di instaurare un rapporto diretto e duraturo nel tempo, dando l’opportunità di seguire le fasi della vita dell’ulivo, il suo stato di salute, il suo stesso sviluppo, in modo da accogliere turisti e consumatori nei nostri oliveti e nei nostri frantoi per far toccare dal vivo l’esperienza di curare un ulivo e vivere in diretta la produzione di olio extravergine di oliva. 

Da 1 anno, dal 14 febbraio 2022, è operativa la legge per la promozione dell’oleoturismo e la valorizzazione delle produzioni olivicole e olearie del nostro territorio – spiega Coldiretti Puglia - con la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale del decreto del Ministero dell’Agricoltura con le linee guida per esercitare l’attività. oleoteca.JPG

Sono enormi le potenzialità del turismo legato alle produzioni olivicole e olearie. Oggi i turisti chiedono di vivere un’esperienza e l’olio può diventare un volano di grande attrazione del turismo esperienziale in campagna, nei frantoi e nelle masserie storiche di cui la Puglia è ricca.  

L’oleoturismo è considerata attività agricola connessa se esercitata dall’imprenditore agricolo, singolo o associato. Rientrano nell’oleoturismo le attività formative e informative rivolte alle produzioni olivicole del territorio e alla conoscenza dell'olio (con particolare riguardo alle indicazioni geografiche), come per esempio le visite guidate negli oliveti e nei frantoi; le iniziative di carattere culturale e ricreativo; le degustazioni e la commercializzazione dei prodotti olivicoli aziendali, ma non la ristorazione.  

Diffondere la cultura dell’olio extravergine di oliva fra i turisti e i consumatori e supportare la crescita continua della filiera dell’olio è il nostro obiettivo perché i consumatori sono affamati di informazioni e conoscenza sul mondo dell’olio. In Puglia aziende agricole e frantoi- insiste Coldiretti Puglia - hanno saputo cogliere gli spunti positivi offerti dal mondo del vino, abile nell’attività di marketing e di grande promozione delle etichette pugliesi a livello nazionale e internazionale. Da qui stanno nascendo sale di degustazione all’interno delle aziende olivicole e dei frantoi, il packaging sta divenendo sempre più ammiccante.  

L’ulivo in Puglia è presente su oltre 370mila ettari di terreno coltivato, con 5 oli extravergine DOP e 1 IGP Olio di Puglia. L’olivicoltura pugliese è la più grande fabbrica green del Mezzogiorno d’Italia – ricorda Coldiretti Puglia - con 60 milioni di ulivi, il 40% della superficie del Sud, quasi il 32% nazionale e l’8% comunitaria ed un valore di 1 miliardo di euro di PLV (Produzione Lorda Vendibile) di olio extravergine di oliva.  

La coltivazione dell’olivo è la più estesa del territorio regionale (64% della superficie agricola utilizzata regionale) ed interessa ben 148.127 aziende (43% del totale). Un patrimonio minacciato dai cambiamenti climatici dalle oscillazioni produttive e dall’emergenza Xylella che ha intaccato il patrimonio olivicolo di Lecce, proseguendo indisturbata il cammino di infezione a Brindisi, Taranto e arrivando fino alla provincia di Bari. Per questo – incalza Coldiretti Puglia - serve una strategia che metta insieme programmi nazionali e regionali per tutelare questa enorme ricchezza della nostra Puglia.  

I consumi delle famiglie italiane di olio d’oliva – conclude Coldiretti Puglia - sono in crescita sull’onda del successo della Dieta Mediterranea proclamata patrimonio culturale dell’umanità dall’Unesco  con più di 8 italiani su 10 (82%) cercano sugli scaffali prodotti Made in Italy per sostenere l’economia ed il lavoro del territorio, per questo non sono più rinviabili interventi strutturali di ammodernamento e sostegno del settore olivicolo – oleario. 

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MILLEPROROGHE: COLDIRETTI PUGLIA, BOCCATA D’OSSIGENO PER CAMPI E STALLE; ECCO LE MISURE.

Arriva dal Milleproroghe una boccata di ossigeno per le aziende agricole colpite dall’esplosione dei costi dell’energia e dagli effetti dei cambiamenti climatici fra maltempo e siccità. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, nel commentare positivamente i contenuti del disegno di legge di conversione del decreto legge “Milleproroghe” (decreto legge n. 198 del 2022), votato dalle Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio del Senato e che andrà in aula il prossimo 14 febbraio.

Diversi gli emendamenti approvati di interesse per il settore agricolo sostenuti da Coldiretti, dalla proroga a giugno 2023 del termine per l’utilizzo in compensazione del credito di imposta per le spese sostenute per l’acquisto di carburate agricolo riferito al terzo trimestre 2022 alla estensione a 60 giorni, dalla data di pubblicazione del decreto di declaratoria di eccezionalità, del termine per presentare le domande di intervento alle autorità regionali competenti In favore delle imprese agricole che hanno subito danni dalla siccità eccezionale verificatasi a partire dal mese di maggio 2022. E’ stato poi prorogato a novembre 2023 il termine per la realizzazione degli investimenti innovativi in beni materiali che danno diritto al credito di imposta 4.0 nella misura del 40% come per il 2022.

Per snellire la burocrazia è stata estesa al 30 giugno 2023 la validità dei certificati di abilitazione all'acquisto e all'impiego, alla vendita e all'attività di consulenza in materia di prodotti fitosanitari, nonché degli attestati di funzionalità delle macchine irroratrici. Permessa anche per tutto il 2023 la procedura, prevista per l’emergenza Covid-19, che consente alle amministrazioni competenti di anticipare l’80% dei contributi in favore delle imprese agricole rinviando al saldo l'esecuzione degli adempimenti di verifica.

Di rilievo infine anche la proroga per il triennio 2023- 2025 della maggiorazione del 20 per cento delle spese per gli investimenti in nuovi impianti di colture arboree pluriennali ai fini dell’aumento della quota di ammortamento deducibile. Tale norma si applica quindi alle imprese agricole che determinano il reddito secondo le modalità ordinarie.

Per effetto dei rincari energetici i costi di produzione delle aziende agricole nel 2022 sono aumentati del 23,1% con un impatto devastante sui bilanci e sulla spesa dei consumatori. Durante l’anno – sottolinea la Coldiretti - sono aumentati sensibilmente i prezzi dei prodotti acquistati dagli agricoltori (+23,6%) con balzi che riguardano i fertilizzanti (+63,4%), i prodotti energetici (+49,7%) e gli alimenti per animali (+25,1%) secondo l’Istat. L’incremento dei costi si è ampliato e consolidato nel corso del 2022 in buona parte – precisa la Coldiretti - per le conseguenze del conflitto in atto in Ucraina che ha prodotto una forte instabilità dei mercati internazionali delle materie prime agricole e dei prodotti energetici.

La pandemia prima e la guerra poi hanno dimostrato che la globalizzazione spinta ha fallito e servono rimedi immediati e un rilancio degli strumenti europei e nazionali che assicurino la sovranità alimentare, riducano la dipendenza dall’estero e garantiscono un giusto prezzo degli alimenti per produttori e consumatori” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare l’esigenza di “raddoppiare da 5 a 10 miliardi le risorse destinate all’agroalimentare nel Piano nazionale di ripresa e resilienza spostando fondi da altri comparti per evitare di perdere i finanziamenti dell’Europa”.

Nell’ambito del Pnrr sono stati presentati tra l’altro – precisa Coldiretti – progetti di filiera per investimenti dalla pasta alla carne, dal latte all’olio, dalla frutta alla verdura con più di 50 proposte e migliaia di agricoltori, allevatori, imprese di trasformazione, università e centri di ricerca coinvolti. Un impegno che – conclude Coldiretti – ha l’obiettivo di combattere la speculazione sui prezzi con una più equa distribuzione del valore lungo la filiera per tutelare i consumatori ed il reddito degli agricoltori dalle pratiche sleali.

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BASKET CAROVIGNO - MENS SANA MESAGNE = 67 - 72
 
Basket Carovigno: Marraffa, Zito 2, Liaci 2, Ancora 8, Putignano, Ruggiero
8, Monna 10, Stano 8, Lescot 21, Fina, Caloro 2, De Leonardis 6. Allenatore:
G. Simeone.
Mens Sana Mesagne: Rollo 2, Ciccarese 14, Scalera 18, Piliego 5, Campana 2,
Prisciano 2, Turchiarulo, De Vincentis 1, Malvindi 13, Mazzeo, Fanelli 5,
Colucci 10. Allenatore: Angelo Capodieci.
Parziali: 17-19 15-12 11-18 24-23
Arbitri: Capobianco e Matarazzo.
 
Vince la Mens Sana Mesagne con il Basket Carovigno, sul neutro di Ceglie
Messapica, e consolida la terza posizione in classifica. Partita piacevole
con repentini ribaltamenti di fronte, ma il Mesagne ha meritato la vittoria
grazie a una difesa a tratti impenetrabile. Gli ospiti recuperano
definitivamente Ciccarese e Scalera che hanno un impatto molto positivo
sull’incontro. Per il Carovigno coach Simeone manda in campo Liaci, Monna,
Stano, Lescot e De Leonardis, mentre coach Capodieci schiera Colucci,
Malvindi, De Vincentis, Ciccarese e Scalera.  La tripla di Malvindi apre la
serata, poi un canestro di Ciccarese piazza subito un 0-5 per gli ospiti, ma
il Carovigno con Stano e Ancora recupera agevolmente. Il Mesagne conduce con
un leggero vantaggio, Malvindi colpisce ripetutamente, Colucci mette a segno
una tripla, poi Fanelli sostituisce Scalera e firma cinque punti
consecutivi. I cecchini dei locali, Liace e Stano, hanno difficoltà contro
la difesa degli ospiti, Lescot dopo il secondo fallo lascia il campo per
Ruggiero che realizza una tripla, riduce lo svantaggio e l primo quarto si
chiude in favore del Mesagne 17-19. Nel secondo periodo la partita continua
in equilibrio anche se gli ospiti mostrano qualche difficoltà in attacco. Un
canestro di Ancora porta il primo vantaggio per i padroni di casa (22-21),
poi Ruggiero e Monna allunano con un piccolo parziale (30-23).  Pronta la
reazione di Scalera e compagni,  una tripla più canestro per Piliego fa
rientrare gli ospiti, poi un gioco da tre punti di Scalera porta le squadre
al riposo lungo sul 32-31.  Al rientro in campo parte subito forte il
Carovigno, Stano prova a fuggire di nuovo (36-31), ma immediato un parziale
di 2-9 (28-40) ribalta la situazione con cinque minuti da giocare.
Ciccarese (14) ritrova i tempi migliori, Scalera colpisce anche dalla lunga
distanza, il giovane Campana mette ordine in campo e la Mens Sana ritorna a
condurre e lo farà fino alla fine dell’incontro.  De Leonardis sul finire
del periodo prova a scuotere i suoi e il terzo quarto si chiude sul 43-49.
Nell’ultimo periodo Ciccarese, Malvindi e Scalera diventano la spina nel
fianco della difesa ospite, Stano prova a mettersi in proprio e cerca di
recuperare , ma per il Carovigno è tardi. Un’altra tripla di Scalera porta i
mensanini al massimo vantaggio  (52-63) con tre minuti ancora da giocare.  I
padroni di casa però non mollano, complice una Mens Sana che tira troppo
presto i remi in barca pensando di avere ormai i due punti in mano. Un gioco
da tre punti di Stano a 1’09” alla fine riporta il Carovigno ad un solo
possesso (64-67), poi il fallo sistematico manda ripetutamente Colucci in
lunetta che chiude definitivamente la contesa.  Il Carovigno sciupa la
possibilità di chiudere per sempre il discorso play off con tre partite da
giocare, anche se i numeri sono a favore della società della città della
Nzegna. La Mes Sana Mesagne invece oltre alla qualificazione alla poule di
promozione in serie C, mette le mani sul terzo posto in classifica con due
gare ancora da giocare. Il prossimo turno vedrà i mensanini impegnati in
casa, sabato prossimo alle ore 18:30, con l’Happycasa Brindisi Basketball
Academy.

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