Redazione
MALTEMPO: COLDIRETTI PUGLIA, PATATE AL GHIACCIO
MALTEMPO: COLDIRETTI PUGLIA, PATATE AL GHIACCIO A LECCE; IN FUMO 50% PRODUZIONE ‘ADULTA’. Compromesso il 30% delle varietà tardive a causa delle temperature a -2 gradi che non consentono al ghiaccio di sciogliersi. Crack in campo per le patate a Lecce coperte dal ghiaccio, con il 50% della produzione più adulta andato perso perché bruciato dal gelo degli ultimi giorni venuto proprio dal mare, con il vento polare e l’abbassamento repentino della temperature che non consentono al ghiaccio di sciogliersi, compromettendo gravemente la produzione. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia, a seguito delle verifiche in campo sugli effetti dell’ultima ondata di maltempo accompagnata da gelo artico che si è abbattuta sulle campagne in provincia di Lecce.
Nelle zone costiere e più all’interno nell’agro di Alliste e Racale sono pesanti i danni sui campi di patate, con le piante irrimediabilmente bruciate dal gelo e dal vento artico, con il rischio che vada persa anche il 30% della produzione più tardiva. Siamo di fronte - sottolinea la Coldiretti regionale - agli effetti del mix micidiale con i cambiamenti climatici ed il moltiplicarsi di eventi estremi che si abbattono su un territorio reso più fragile dall’abbandono forzato e dalla cementificazione che nelle campagne nell’ultimo decennio ha provocato danni per oltre 3 miliardi di euro, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti. A questa situazione non è certamente estraneo il fatto che il territorio è stato reso più fragile dalla cementificazione e dall’abbandono che negli ultimi 25 anni ha fatto sparire oltre ¼ della terra coltivata (-28%).
Disastrosi gli effetti sui campi del clima pazzo – continua il presidente Cantele – che azzera in pochi attimi gli sforzi degli agricoltori che perdono produzione e al contempo subiscono l’aumento dei costi a causa delle necessarie risemine, ulteriori lavorazioni, acquisto di piantine e sementi e utilizzo aggiuntivo di macchinari e carburante. Gli imprenditori si trovano ad affrontare fenomeni controversi, dove in poche ore si alternano eccezionali ondate di maltempo a caldo fuori stagione. In questo contesto è fondamentale riconoscere agli imprenditori agricoli un ruolo incisivo nella gestione del territorio, dell’ambiente e delle aree rurali” considerato che il rischio idrogeologico con differente pericolosità idraulica e geomorfologica – insiste Coldiretti Puglia – riguarda l’81% dei comuni leccesi.
Per questo è da rivedere a fondo – afferma Coldiretti Puglia – anche il meccanismo del Fondo di Solidarietà Nazionale per le calamità naturali che così com’è non risponde più alla complessità, violenza e frequenza degli eventi calamitosi. Anche la gestione del rischio e le scelte in tema di assicurazioni in agricoltura vanno profondamente riviste – aggiunge Coldiretti Puglia - perché incidono sulla redditività e sulla liquidità delle imprese agricole, insieme alla corretta programmazione e gestione aziendale. I fenomeni estremi, oltre ad azzerare le produzioni, danneggiano piante e alberi, con una frequenza e una violenza che gli agricoltori non possono in alcun modo gestire e sopportare in solitudine.
Le evidenze climatiche di questi ultimi anni mostrano come soprattutto sulle colture più diffuse in Puglia – conclude Coldiretti Puglia - a partire da frutteti, uliveti, ortaggi in pieno campo, pomodori e cereali, sono gli andamenti climatici (pioggia persistente, mancanza di acqua prolungata e siccità, sviluppo conseguente di malattie ecc.) che determinano la diminuzione delle produzioni e quindi dei redditi.
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Ance Brindisi. Un ponte tra Accademia e mondo del lavoro
Un ponte tra Accademia e mondo del lavoro, finalizzato a costruire opportunità per i giovani laureati del Salento - troppo spesso costretti a lasciare la propria terra impoverendola ulteriormente, per trovare un impiego al Nord se non addirittura all'estero - e per lo sviluppo territoriale. L’Università del Salento, con i corsi di dottorato del 38° ciclo, si prefigge questo obiettivo: formare professionisti capaci di dare un contributo al rilancio e al consolidamento delle imprese locali, attraverso la loro attività, i loro progetti di ricerca e successivo inserimento.
In tale contesto si dimostra fondamentale la collaborazione tra Unisalento e ANCE Brindisi. Il numero uno dei costruttori brindisini, Angelo Contessa, il professor Marco Brocca e la Prorettrice Maria Antonietta Aiello hanno sapientemente costruito una collaborazione tra Accademia e mondo del lavoro.
Nei giorni scorsi ha avuto inizio il tirocinio presso ANCE Brindisi di Alessandro Gorgoni, dottorando in Regulation, Management and Law of Public Sector Organizations. Si tratta di un dottorato di interesse nazionale ed è progettato e istituito da un consorzio di Università, allo scopo formare professionisti dotati di approfondite conoscenze delle organizzazioni e degli enti che curano interessi pubblici, sotto il profilo economico-gestionale, giuridico e nelle loro applicazioni settoriali.
Il dottorando, grazie anche al supporto tecnico di ANCE Brindisi, svolgerà una ricerca riguardante l’impatto che la riforma del Codice dei Contratti Pubblici avrà sugli operatori economici e sull’attuazione del PNRR, con particolare riguardo per il partenariato pubblico-privato.
Il Presidente Contessa che ha fin da subito creduto nel programma ha commentato: “Abbiamo accolto con entusiasmo questa iniziativa che offre una importante opportunità ai dottorandi per cominciare a costruire il proprio futuro professionale, garantendo al contempo un valido supporto per il soggetto ospitante, in termini di idee, progettualità e impegno. L’obiettivo, che abbiamo deciso di fare nostro, è quello di contribuire a creare le condizioni affinché le nostre giovani eccellenze restino qui per far crescere il territorio!”
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COLDIRETTI PUGLIA, +7% EXPORT ORTFRUTTA IN GERMANIA
COMMERCIO: COLDIRETTI PUGLIA, +7% EXPORT ORTFRUTTA IN GERMANIA; PUGLIA REGIONE PIÙ ORTOFRUTTICOLA D'ITALIA. A BERLINO APRE FRUIT LOGISTICA. CRESCONO ANCHE VENDITE VERDURA E FRUTTA TRASFORMATE NEL MONDO +5%. La Germania si conferma il primo Paese importatore di ortofrutta pugliese, con +7% nel 2022, ma l’export pugliese di frutta e verdure trasformate cresce anche nel mondo con il +5%, nonostante le difficoltà legate all’aumento dei costi legato alla guerra in Ucraina ma anche degli effetti dei cambiamenti climatici che hanno penalizzato soprattutto il settore del fresco. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti Puglia, sulla base dei dati provvisori 2022 di Coeweb – ISTAT, in occasione dell’inaugurazione di Fruit Logistica di Berlino, la principale fiera internazionale di settore dove è presente il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini per incontrare gli operatori italiani, con le imprese pugliesi in prima linea proprio per la forte vocazione ortofrutticola della regione.
Proprio la Germania rappresenta il primo mercato di sbocco per l’ortofrutta Made in Puglia – sottolinea Coldiretti Puglia - con oltre 238 milioni di euro in valore delle esportazioni, con la provincia di Bari che spicca per gli scambi che ammontano a quasi 157 milioni di euro, seguita dalle province di Foggia e Taranto.
La Puglia è la regione più ortofrutticola d’Italia – ricorda Coldiretti Puglia – con 198mila ettari di superficie utilizzata, 23 milioni di quintali di prodotti e 1,2 miliardi di euro di Produzione Lorda Vendibile, più di 1/3 della PLV agricola totale regionale, con punte di eccellenza e di valore dell’uva da tavola negli areali di Bari e Taranto, degli agrumi dell’arco jonico-tarantino e degli ortaggi, con spinte forti dalle province di Foggia e Brindisi.
La specializzazione strutturale dell’ortofrutticoltura pugliese, legata alla spiccata vocazione pedoclimatica, flessibilità e tradizione imprenditoriale, consente – aggiunge Coldiretti Puglia - di proporre una amplissima gamma di prodotti e si manifesta anche in termini di performance produttive.
Il 27% delle aziende presenta una produzione di ortive, mentre il 58% in quella di fruttiferi. Le percentuali si invertono ove si consideri la SAU, visto che per le coltivazioni ortive la SAU aumenta al 55,7% mentre l’incidenza dei fruttiferi sulla superficie complessiva scende al 33,7%. Le dinamiche aziendali negli ultimi 10 anni evidenziano un processo di ristrutturazione importante, con una forte riduzione della numerosità delle aziende, cui è associato un aumento della SAU, particolarmente significativo nel comparto delle ortive.
La Puglia – rileva Coldiretti regionale – primeggia inoltre in Europa con molte produzioni importanti, dalle mele a pesche e nettarine, dalle ciliegie all’uva da tavola, dai kiwi a molte verdure e ortaggi tipici della dieta mediterranea come pomodori, melanzane, carciofi, cicoria fresca, indivie, sedano e finocchi.
Un risultato che potrebbe essere paradossalmente migliore se si riuscisse a superare il gap logistico e infrastrutturale che costa all’agroalimentare 7,8 miliardi di euro all’anno, secondo il Centro Studi Divulga, e, nel caso del prodotto fresco, è particolarmente penalizzante per le imprese agricole rispetto ad altri Paesi produttori, conclude Coldiretti nel sottolineare che occorre cogliere le opportunità offerte dal Pnrr per garantire trasporti efficienti sulla linea ferroviaria e snodi aeroportuali per le merci che ci permettano di portare i nostri prodotti rapidamente da nord a sud del Paese e poi in ogni angolo d’Europa e del mondo.
PUGLIA |
Valori in euro esportazioni in Germania |
|
Export 2021 |
Export 2022 (provv.) |
|
Foggia |
33.734.612 |
26.466.066 |
Bari |
139.777.487 |
156.582.932 |
Taranto |
23.337.518 |
24.242.506 |
Brindisi |
2.962.720 |
3.112.076 |
Lecce |
7.016.352 |
8.840.249 |
Barletta-Andria-Trani |
16.323.180 |
19.194.291 |
TOTALE |
223.151.869 |
238.438.120 |
* Elaborazioni Coldiretti Puglia su fonte dati Coeweb - ISTAT
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Aveva molestato diverse giovani donne con proposte a sfondo sessuale, arrestato. I Carabinieri della Stazione di Oria hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo del posto, gravemente indiziato dei reati di atti persecutori, danneggiamento, lesioni personali e molestie. La vicenda trae origine da numerosi episodi di appostamento e pedinamento attribuiti all’indagato, il quale, sia di persona che tramite contatti telefonici e creando falsi profili sui social network, avrebbe cercato ripetutamente ed insistentemente di avere un approccio con alcune ragazze. Comportamenti ritenuti molesti che, in breve tempo, sarebbero sfociati in veri e propri gesti di violenza. L’uomo infatti, secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini dell’Arma sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Brindisi, visti i tentativi di rifiuto da parte delle donne, alle quali avrebbe talvolta avanzato anche proposte di rapporti sessuali, si sarebbe reso protagonista di molteplici episodi violenti scaturiti nel danneggiamento di alcuni veicoli nella disponibilità delle vittime o di loro conoscenti, nonché nell’aggressione fisica di un amico delle vittime, ingiustificatamente preso a schiaffi e fatto cadere violentemente a terra. Una situazione insopportabile, scandita da continue minacce, offese e comportamenti persecutori, in relazione ai quali le vittime hanno avuto il coraggio di denunciare e rivolgersi ai Carabinieri del posto. L’uomo, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, si trova ora al carcere di Brindisi. --------------- |
INAUGURAZIONE DELLA BIBLIOTECA DELL’ASSOCIAZIONE DI VITTORIO “MARIA LUISA PORTULANO”
INAUGURAZIONE DELLA BIBLIOTECA DELL’ASSOCIAZIONE DI VITTORIO “MARIA LUISA PORTULANO”.
Sabato 11 febbraio 2023, alle ore 18, presso la ex Scuola Media Marconi in via Galvani, angolo via Latiano, sede degli uffici della Biblioteca Comunale, sarà inaugurata la biblioteca della Di Vittorio dedicata alla memoria della Preside Maria Luisa Portulano.
L’iniziativa è patrocinata dalla Città di Mesagne e si svolgerà con le seguenti modalità:
Saluti
Giovanni Galeone, Presidente dell’Associazione Di Vittorio
Tony Matarrelli, Sindaco di Mesagne
Interventi:
Alessia Galiano, responsabile della Biblioteca e Museo Comunale
Margherita Rubino, curatrice della Biblioteca Portulano
Ermes De Mauro ricorderà la figura della Preside Portulano.
In una nota della DiVittorio viene ricordato che “tutto iniziò ad ottobre del 2020 quando si apprese che la Biblioteca rischiava di andare perduta.
Successivamente, grazie alla disponibilità degli eredi testamentari, tutto il patrimonio librario fu recuperato, inscatolato e depositato nel garage di un socio. Quindi fu inventariato grazie al contributo di alcuni volontari coordinati dalla dott.ssa Margherita Rubino, già dipendente della biblioteca comunale di Latiano.”
Nel settembre del 2022 l’Amministrazione Comunale ha messo a disposizione un locale presso la ex scuola media Marconi, dove tutti i libri sono stati sistemati sempre grazie al lavoro di alcuni volontari.
Il presidente Galeone ha dichiarato: “stiamo ora lavorando per definire l’adesione al polo bibliotecario regionale, per poi procedere alla catalogazione dei libri nel Sistema Bibliotecario Nazionale. Per la qual cosa abbiamo organizzato un corso di volontari coordinati dalla dott.ssa Rubino”
La sala lettura della Biblioteca funzionerà nel Salone della Di Vittorio in Via Castello, 20 mentre il deposito libri è collocato presso la ex Scuola Media Marconi.
Per la prenotazione di libri occorre inviare un messaggio al n. di telefono 3247883613 mentre la sala lettura in Via Castello, 20 sarà aperta ogni Lunedì, Mercoledì e Venerdì dalle ore 16 alle ore 19 ed il Martedì mattina dalle 9 alle 13.
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ENZO POCI, Società di Storia Patria per la Puglia.
LA PRESIDE PROFESSORESSA MARIA LUISA PORTULANO
Nel mese di ottobre del 2020, legandomi alla presentazione da parte del dottore Elio Distante del volume-traduzione Cento Storie od Osservazioni e casi medici, firmato insieme dallo stesso Elio Distante e dalla professoressa Maria Luisa Portulano, ho pubblicato telematicamente un breve articolo per ricordare con molto affetto la memoria della signora Portulano-Scoditti, mancata oramai nei primi di giugno 2017.
In questi giorni di pieno inverno, nel grato evento della intitolazione con il suo nome della bibioteca di una associazione mesagnese, ho inteso rivisitare il suo contenuto ed ho voluto riproporlo nella sua integrità.
Un breve ma intenso ricordo della preside
Maria Luisa Portulano
Dopo la riuscita presentazione del volume Cento Storie, traduzione italiana del libro delle Centum Historiae, seu... scritto in lingua latina da Epifanio Ferdinando, da parte del suo curatore, dottore Elio Distante, avvenuta nella quieta serata di ieri nella sala auditorium del Castello Comunale, sento sincero il dovere, ma anche il privilegio, di ricordare la figura ed il lavoro dell’altra instancabile traduttrice di questa bella opera di medicina, la preside Portulano.
Maria Luisa Portulano nasce il 26 aprile 1923 a Sava, una cittadina in provincia di Taranto, della quale era originario il papà Nicola, rigoroso maestro elementare chiamato a svolgere il suo mandato a Mesagne, e da Cristina Sansonetti.
Consegue la maturità classica e si avvia agli studi universitari presso la facoltà di Lettere dell’Università “La Sapienza” di Roma, dove si laurea in Lettere classiche discutendo una tesi su Francesco Petrarca con il professore Natalino Sapegno, suo alto maestro.
Maria Luisa (Marisa, per i familiari e per gli amici più intimi) inizia ad insegnare italiano e latino nel 1949 presso l’Istituto Magistrale di Brindisi, dove conosce il professore Salvatore Scoditti, affermato pittore mesagnese, allievo della Scuola Romana della quale è stato cultore affezionato dei suoi moduli estetici in tutta la sua vita artistica e docente di Disegno e Storia dell’arte, con il quale si unisce in matrimonio nel 1964.
Dall’istituto magistrale passa ad insegnare italiano e storia nell’Istituto Tecnico Commerciale di Brindisi fino a quando vince il concorso per l’abilitazione all’insegnamento di italiano, latino, storia e geografia nelle scuole medie.
Insegna a Brindisi nella Scuola Media “Virgilio” e a Mesagne nella Scuola Media “G. F. Maia Materdona”. Partecipa quindi al Concorso Nazionale per Preside di Scuola Media, lo vince nel 1967 e viene assegnata a dirigere la scuola media di Arnesano. Dirige successivamente la Scuola Media “Mazzini” di Torre Santa Susanna e finalmente la Scuola Media “G. F. Maia Materdona” di Mesagne dall’anno scolastico 1970/71 fino all’anno scolastico 1992-1993.
Persona schiva e dai modi sempre gentili, amante del bello e della purezza lineare, possedeva una cultura umanistica profonda ed era dotata di una particolare sensibilità per i più disagiati, ma coltivava una curiosità sempre viva verso ciò che è nuovo ed innovativo, sebbene niente rimanga più nuovo e stimolante di quello che è stato.
Si recava a scuola di primo mattino per controllare il buon andamento prima che le lezioni avessero inizio. La regola era che il gruppo di ogni classe si riunisse in fila ed in ordine perfetto davanti all’ingresso della propria aula scolastica nell’attesa del docente della prima ora quando ognuno poteva accedere al suo banco.
La sua figura alta e la sua presenza austera poteva incutere apparente timore negli alunni più discoli, invece ella era animata da una innata dolcezza e da sentimenti amorevoli e fiduciosi nei loro riguardi. Questi ultimi non sapevano e mai hanno saputo che, quando riuniva il Consiglio di classe, la preside Portulano prendeva ritualmente le loro difese e, se un professore proponeva la bocciatura di un alunno, interveniva subito domandando quali azioni e quali iniziative fossero state assunte durante l’anno scolastico per recuperarlo.
Nel 1979, i Programmi della scuola media furono modificati e la preside Portulano organizzò senza indugio una serie di incontri di studio e corsi di aggiornamento per i suoi docenti (in quegli anni eravamo circa una cinquantina) con vari insegnanti ed esperti sui nuovi programmi elaborati e provenienti dalle Università di Milano, Bologna, Chieti e da alcuni altri atenei italiani.
Il nuovo modo di insegnare imponeva a noi docenti l’esigenza di una approfondita preparazione sul piano culturale specifico ma anche su quello didattico generale. Uno dei metodi adoperato fu quello che permetteva ai discenti di acquisire il metodo scientifico della ricerca, puntuale e rigorosa, da impiegare in tutte le discipline di studio. L’uso di questo metodo permetteva di acquisire le conoscenze di base specifiche e la conquista di capacità logiche finalizzate alla formazione della persona, obiettivo ultimo della scuola media.
Andata in pensione contro i suoi desideri alla fine dell’anno scolastico 1992/93, per le sue benemerenze, per le sue conoscenze di alto livello e per le sue capacità di mediazione fu nominata Difensore civico della città di Mesagne, ma continuò a coltivare la sua passione per le traduzioni dal greco e dal latino, interessandosi finalmente dei libri scritti dal medico nostro concittadino Epifanio Ferdinando. Non posso dimenticare che negli anno Ottanta del secolo scorso, quando io ero libero dalle lezioni e lei era libera dai suoi impegni, le chiedevo chiarimenti sulle traduzioni di alcuni casi delle Centum Historiae di Epifanio Ferdinando delle quali già mi interessavo da poco tempo.
Maria Luisa Portulano-Scoditti scompare la sera dell’8 giugno 2017, amorevolmente assistita dai nipoti, da Patrizia Stella e dal suo medico personale, sempre presente di giorno e di notte, Elio Distante, in sodalizio con il quale traduceva da molti anni, dopo la prima opera di Ferdinando, i Theoremata Medica, le più celebri ed intriganti Centum Historiae. Quasi morente teneva sempre sul comodino un volume di filosofia greca e discuteva con Elio Distante le soluzioni conseguite e le difficoltà incontrate giornalmente nella traduzione in corso.
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Pioggia di polemiche a Mesagne da parte degli automobilisti e cittadini per i numerosi cantieri stradali presenti in città. Un gap logistico che sta creando problemi alla circolazione stradale, ma anche a quella pedonale. Con strade chiuse oppure con ridotta viabilità. I risultati di tali situazioni sono una serie di ingorghi che incidono anche sull’ambiente. Dunque, la città di Mesagne in queste settimane è interessata da una serie di cantieri stradali per la posa di nuovi cavidotti telefonici, Enel, idrici. Poi ci sono i lavori del “Piano strade” che hanno ripreso dopo la pausa forzata dovuta alla pandemia da Covid. Insomma un turbinio di cantieri che se da una parte servono a migliorare i servizi ai cittadini dall’altra, tale concomitanza, sta creando disagi. In prima linea su questo fronte c’è l’assessore ai Lavori pubblici, Roberto D’Ancona.
“È vero che in città vi sono un po' di problemi, ma bisogna comprendere che per noi è un momento florido grazie ai tanti investimenti derivanti dal Pnrr”, ha esordito l’assessore che ha tenuto a fare notare che in città si sta scontando “il blocco dei cantieri dovuto alla pandemia. Molti lavori sono slittati da tale periodo grazie alla traslazione dei finanziamenti. Pertanto, c’è da dire grazie ad Aqp e alle altre aziende che stanno investendo sul nostro territorio. Investimenti a costo zero per i cittadini se non il solo disagio che i cantieri possono causare alla normale circolazione. Bisogna comprendere che tutti i servizi e sotto servizi passano al di sotto della sede stradale perciò per effettuare una qualsiasi manutenzione, sia ordinaria sia straordinaria, si è costretti a intervenire nel sottosuolo per aggiornarli e potenziarli”. Intanto, la giunta comunale ha deliberato di sdoppiare l’ufficio Lavori pubblici e affidare i servizi di manutenzione ordinaria, straordinaria e di vigilanza all’architetto Marta Caliolo e al suo staff tecnico. Intanto, per il 2023, sul fronte dei lavori pubblici, sono previsti investimenti per oltre 20 milioni di euro. “Bisogna avere pazienza – ha proseguito l’assessore D’Ancona – queste aziende hanno i loro tempi di attuazione, poi la nostra città ha un’urbanistica particolare per cui molte volte è necessario chiudere completamente una strada durante l’esecuzione dei lavori”. Non è tutto poiché a breve inizieranno i lavori di rigenerazione urbana del rione Grutti-Calderoni e via Guglielmo Marconi sarà interessata dal potenziamento della fogna bianca. “Sono tutte opere pubbliche che miglioreranno i servizi ai cittadini e, quindi, la qualità di vita nella nostra città. Qualche disagio possiamo anche sopportarlo”, ha concluso l’assessore.
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Ospedale Perrino: chirurgia toracica in collaborazione tra Asl Brindisi e Taranto. Effettuati nel blocco operatorio dell'ospedale Perrino i primi tre interventi di Chirurgia toracica per la diagnosi delle neoplasie polmonari grazie al protocollo d'intesa siglato tra le Asl di Brindisi e Taranto previsto dal percorso diagnostico terapeutico assistenziale del carcinoma al polmone.
I chirurghi tarantini dell'ospedale Ss. Annunziata, coadiuvati dall'équipe di Pneumologia del Perrino diretta da Eugenio Sabato e da quella di Anestesia e Rianimazione, guidata da Massimo Calò, hanno portato il loro know-how nelle sale operatorie brindisine che per la prima volta hanno ospitato interventi di questo tipo. I benefici per gli utenti si traducono nella possibilità di ricevere una diagnosi veloce e in loco a differenza del passato, quando per approfondire questo tipo di patologie bisognava ricercare la specialità in altre realtà e in strutture diverse.
“La Pneumologia del Perrino - ha spiegato Sabato - sta cercando di implementare l'offerta all'utenza, migliorando quello che già si faceva e mettendo a disposizione delle nuove prestazioni. In particolare, stiamo effettuando la diagnostica del carcinoma al polmone con le biopsie transbronchiali, l'ebus, che è un esame diagnostico di endoscopia toracica che utilizza un videobroncoscopio di ultima generazione, le biopsie col fibrobroncoscopio e stiamo lavorando sulle biopsie transtoraciche ecoguidate. Questo ci consente di fare diagnosi nel più breve tempo possibile per evitare la mobilità passiva dei pazienti”.
La soluzione è stata trovata con l'accordo tra la Pneumologia brindisina e la Chirurgia toracica ionica che ha consentito di effettuare i primi interventi al Perrino con risultati estremamente positivi.
“Con i colleghi tarantini, il primario Marco Taurchini, il suo collaboratore Rocco Leggieri e tutta la sua équipe, abbiamo potuto effettuare i primi interventi di toracoscopia nel nostro blocco operatorio. Colgo l'occasione per ringraziare tutto il personale del blocco, da Paola De Biase al direttore Massimo Calò, che sono stati ben contenti di aiutarci a effettuare le operazioni di toracoscopia nella nostra struttura. Siamo riusciti così a elaborare una diagnosi nel nostro ospedale: in questo modo possiamo offrire un servizio migliore ai pazienti brindisini”.
La moglie del primo dei tre pazienti operati a Brindisi ha voluto ringraziare lo staff della Pneumologia del Perrino e l'équipe della Chirurgia toracica di Taranto per la cura, la professionalità e l'umanità dimostrate in tutte le fasi che hanno preceduto e seguito il delicato intervento a cui l'uomo si è sottoposto. “Abbiamo avuto sin dal primo istante la consapevolezza di essere in ottime mani: tutti, dagli oss agli infermieri fino ai medici che si sono occupati di mio marito hanno sempre mostrato un'estrema competenza, un'empatia fuori dal comune e ci hanno accompagnati nei momenti più difficili senza mai lasciarci soli. Quello che è stato fatto è sicuramente merito degli staff del dottor Sabato e del dottor Taurchini: insieme al personale della Rianimazione del Perrino hanno permesso una diagnosi immediata nella struttura di riferimento del nostro territorio senza costringerci a rivolgerci altrove, lontano da casa. A loro e a tutti i loro collaboratori va il nostro più sentito ringraziamento”.
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Cinquantamila euro da Conad per la Terapia Intensiva Neonatale del Perrino.
LA VIPOSTORE FRANCAVILLA INAUGURA CON IL BOTTO IL GIRONE DI RITORNO
Vittoria convincente per le ragazze guidate dal duo Giunta-Vannicola che non fanno sconti alla quotata Futura Volley Teramo.
Un 3 a 0 che non lascia spazio a dubbi quello che Kostadinova e compagne hanno fatto vedere tra le mura amiche.
Cominciano forte le francavillesi del patron Di Castri che nella prima fase del set lasciano il vuoto dietro.
L'iniziale 8-2, e il successivo 16-9 fanno presagire una conclusione della frazione di gioco in scioltezza. Così non è : le ragazze guidate da Coach Nanni, hanno una reazione di orgoglio che le porta fino al 21-19.
Gli attacchi di capitan Morone chiudono il set sul 25-21.
Il secondo set vede le abruzzesi partire con il piglio giusto. Dopo una prima parte a tinte bianco rosse, Mercanti e compagne ristabilizzano l'equilibrio e portano a casa il set con un convincente 25-22.
Il terzo set sulla falsa riga del primo, vede Tornesello e compagne in vantaggio dall'inizio alla fine. Gli attacchi di Labianca, le difese della sempre presente Quarto sigillano il 25-23 finale.
La tredicesima vittoria della Vipostore consolida il secondo posto in classifica frutto di un meraviglioso lavoro curato nei minimi dettagli da staff, atlete e dirigenza.
La Vipostore osserverà la prossima settimana un turno di riposo e riprenderà il campionato tra le mura amiche Domenica 19 Febbraio contro Prima Donna Bari.
Vi aspettiamo numerosi al palazzetto!
TABELLINO
Vipostore Francavilla - Futura Volley Teramo 3-0
(25-21; 25-22; 25-23)
Vipostore Francavilla: Kostadinova (7), D’Onofrio, Tornesello (7), Di Paola, Quarto (L), Mercanti (2), Labianca (10), Lapenna, Cristofaro (7), Fanigliulo, Caforio, Morone (18). All. Giunta, Vice All. Vannicola.
Futura Volley Teramo: Peroni, Ragnoli (9), Cipriani, Di Diego, Mattucci, La Brecciosa (L), Di Paolo (13), D'Egidio, Mazzagatti (3), Di Carlo (4), Di Sabatino, Ventura, Lestini (14). ALL. Nanni.
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COLDIRETTI PUGLIA, MORSA DI GELO E NEVE IN CAMPAGNA
La straordinaria morsa di gelo ha stretto la Puglia con livelli alti di criticità per le nevicate, anche per le lastre di ghiaccio che rendono impossibile la circolazione dei mezzi, con il blocco di strade come la Altamura - Corato con auto e camion impossibilitati a muoversi lungo le carreggiate. E’ quanto riferisce Coldiretti Puglia, con gli agricoltori con i trattori che si stanno mobilitando come spalaneve per pulire le strade e come spandiconcime per la distribuzione del sale contro il pericolo del gelo, mentre le verdure in campo risultano bruciate dal gelo. Sta fioccando su tutta la Puglia – dice Coldiretti Puglia - con le campagne della provincia di Bari improvvisamente imbiancate, ma la pericolosità maggiore è causata proprio dalle lastre di ghiaccio sia sulle strade che sulle colture.
La discesa della colonnina di mercurio con il gelo rischia peraltro di bruciare fiori e gemme di piante e alberi, con pesanti effetti sui prossimi raccolti dopo che – ricorda la Coldiretti – il caldo anomalo di dicembre lungo tutta la Penisola ha favorito il risveglio anticipato delle varietà più precoci di noccioli, pesche, ciliegie, albicocche, agrumi e mandorle.
I trattori potranno essere utilizzati come spalaneve e gli spandiconcime saranno adattati come spargi sale sulle strade rurali e interpoderali, ma anche sulle strade asfaltate dei centri urbani e sulle statali. La rete capillare delle aziende agricole e i vivaisti – aggiunge Coldiretti Puglia – possono collaborare alla messa in sicurezza degli alberi che sotto il peso della neve crollano sulle strade con danni a persone e automezzi.
L’interruzione dei collegamenti rischia di lasciare gli animali senza acqua e cibo per le difficoltà di garantire l’approvvigionamento dei mangimi – aggiunge Coldiretti Puglia - per non parlare dei danni provocati dal gelo alle condutture che portano l’acqua agli abbeveratoi.
A preoccupare – continua la Coldiretti regionale – è anche il balzo dei costi per il riscaldamento delle serre per la coltivazione di ortaggi e fiori proprio alla vigilia di San Valentino che risentono dell’impennata della bolletta. E se in altri settori si cerca di concentrare le operazioni colturali nelle ore di minor costo dell’energia elettrica – rileva Coldiretti Puglia - le imprese florovivaistiche non possono interrompere le attività pena la morte delle piante o la mancata fioritura per prodotti agricoli altamente deperibili. Le rose ad esempio hanno bisogno di una temperatura fissa di almeno 15 gradi per fiorire e lo stesso vale per le gerbere, mentre per le orchidee servono almeno 20-22 gradi per fiorire e 14 ore di illuminazione ed in assenza di riscaldamento muoiono.
L’arrivo del grande freddo, con bufere di vento artico che hanno sradicato alberi e fatto crollare le temperature – sottolinea la Coldiretti regionale – colpisce le coltivazioni invernali in campo come cavoli, verze, cicorie, e broccoli che reggono anche temperature di qualche grado sotto lo zero ma se la colonnina di mercurio scende repentinamente o se le gelate sono troppo lunghe si verificano danni.
La presenza diffusa degli agricoltori sul territorio assicura un intervento capillare anche nelle aree più critiche per scongiurare il rischio di isolamento delle abitazioni – conclude Coldiretti Puglia - soprattutto nelle zone più impervie, interne e montane. La situazione è difficile nelle città, nei paesi e nelle campagne dove ci sono le coltivazioni invernali in campo bruciate dal gelo come cavoli, verze, cicorie e broccoli e si registra una impennata dei costi di riscaldamento delle serre.
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