Redazione

La stupidaggine di qualcuno si è rivolta sull’ingresso della chiesa barocca di Sant’Anna di Mesagne poiché l’ha voluta deturpare con un proprio tags, ossia una firma. Scritto con un pennarello indelebile sia sul gradone di ingresso sia a lato della colonna sinistra del portale. Purtroppo non è dato sapere chi è stato poiché nella centralissima piazza Orsini del Balzo, in cui è presente la fabbrica cristiana, non vi sono telecamere di videosorveglianza della rete comunale. Pertanto non è possibile risalire all’”artista”. Almeno per questa volta. Resta l’amarezza per un gesto di inciviltà che, ancora una volta, è stato rivolto nei confronti di un monumento storico. Dunque, un episodio spiacevole ha interessato la chiesa di Sant'Anna, uno dei monumenti simbolo del tardo barocco salentino e mesagnese in particolare, collocata nella storica cornice di piazza Orsini del Balzo, dove qualche imbecille ha siglato parte del monumento con una “A” sul primo rigo mentre sul secondo rigo si legge la scritta “Orno”. La scoperta è stata fatta dal parroco quando si è recato in chiesa e ha trovato le sigle sul monumento.

Mi viene difficile pensare che si sia trattato di una firma autografa di qualche giovane che non ha niente di meglio da fare durante il giorno, ma piuttosto lo definirei uno scarabocchio che ha deturpato ed imbrattato uno dei monumenti che stanno più a cuore ai mesagnesi”, ha spiegato Mimmo Stella, consulente politico del sindaco Matarrelli per i beni culturali -. Assolutamente da non emulare”. Intanto il comune di Mesagne si è già dotato di alcuni progetti che riguardano l’incremento della videosorveglianza. “In particolare, abbiamo pensato al potenziamento delle videocamere già installate in città e nel centro storico e a integrare il sistema con l'installazione di nuove telecamere”. Un progetto per la cui attuazione saranno utilizzati i fondi del Distretto urbano del commercio “mentre un altro progetto, denominato "Occhi sempre aperti", ancor più complesso, è stato presentato direttamente al ministero dell’Interno, grazie alla determinazione e alla sensibilità del sindaco Toni Matarrelli e dell'ingegnere Angelo Capodieci”, ha concluso Stella.

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La città di Mesagne protagonista di un evento di caratura internazionale: a partire dal 16 luglio 2023 e fino all’8 dicembre il Castello comunale ospiterà la Mostra “Caravaggio e il suo tempo – Tra naturalismo e classicismo”. La Rete di imprese “Micexperience”, rappresentata dall’imprenditore Pierangelo Argentieri, dopo 6 anni di ininterrotta attività nel mondo della Cultura, delle Esposizioni temporanee e degli eventi porterà il genio lombardo in Puglia.

“Gli ultimi 6 anni ci hanno visti collaborare per la crescita del territorio di Mesagne a partire dal progetto SUM (Sistema Urbano Museale), passando per Puglia Walking Art e Culturare. – riferisce Argentieri -  Proprio Puglia Walking Art, divenuto protocollo d’intesa firmato nel 2021 dalla rete di imprese Micexperience Puglia, dalla Regione Puglia e dai Comuni di Mesagne (Br), Martina Franca (Ta) e Ostuni (Br), è nato dall’idea di mettere a sistema l’esperienza maturata dal 2018 con 2 mostre diffuse (Picasso e l’Altra metà del Cielo nel 2018 e Andy Warhol – l’alchimista degli anni 60 nel 2019). È nostra intenzione, per l'anno 2023, continuare questo ambizioso percorso, con la realizzazione della Grande Mostra "Caravaggio e il suo tempo - Tra naturalismo e classicismo" che si terrà nel prestigioso Castello di Mesagne dal 16 luglio all'8 dicembre 2023”.

“La lungimiranza scaturita dalla collaborazione tra pubblico e privato, oggi raggiunge il suo livello massimo di credibilità. La gioia per la realizzazione di un progetto artistico di tale prestigio – spiega il sindaco Antonio Matarrelli - è pari solo alla consapevolezza che quest’evento Mesagne lo merita e ne è all’altezza, ed è questa una constatazione che arriva nel bel mezzo del gran lavoro che insieme alla rete di imprese coinvolta e alla Regione Puglia stiamo producendo, con l’intento di investire al meglio l’enorme bagaglio di esperienze che la città ha maturato negli ultimi tempi”. Entra nel dettaglio Marco Calò, consulente comunale alle Politiche culturali e scolastiche di Mesagne: “Siamo particolarmente orgogliosi di quest’iniziativa, rafforza la solidità dei rapporti che la nostra città ha intensificato con istituti culturali di prestigio assoluto e colloca Mesagne sulla scena di un dibattito culturale di primo piano, che guarda all’arte caravaggesca non soltanto per quelle innovazioni che uno dei più grandi artisti mai esistiti introdusse nella pittura, ma anche per ciò che attraverso le sue sorprendenti scelte seppe rappresentare della sua epoca, incarnando uno ritratto sociologico che mantiene per molti aspetti la sua attualità”.

 La mostra, curata dal professore Pierluigi Carofano in collaborazione con la prof.ssa Tamara Cini, e avvalendosi di un comitato scientifico di riferimento, con circa 35 opere si prefigge di presentare al pubblico la nascita e lo sviluppo del naturalismo caravaggesco, in contrasto con il classicismo emiliano particolarmente apprezzato a Roma agli inizi del Seicento. “La figura di Caravaggio, a quattrocento anni dalla sua scomparsa, suscita ancora grande interesse nella società contemporanea. – riferiscono i curatori - La mostra nasce dall’idea di fissare il percorso del grande genio lombardo a partire dalla sua prima formazione fino agli anni della sua maturità. Saranno presenti alcuni capolavori di collezione privata poco noti al grande pubblico, in particolare sarà possibile ammirare il Ragazzo con caraffa di rose e il Ragazzo morso da una lucertola di Merisi e la Conversione di san Paolo di Ludovico Carracci. La pittura di Caravaggio diventa anche il pretesto per un viaggio nella fantastica stagione del Seicento dove, accanto alla rappresentazione in chiaroscuro del maestro, fioriscono e si intrecciano nuovi talenti che percorrono strade diverse come quella del classicismo. Un’emozione tutta da vivere!”.

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L’Amministrazione Comunale nelle scorse ore ha approvato il progetto definitivo per la manutenzione straordinaria dei bagni della Villa Comunale “Pietro Palumbo” di Francavilla Fontana da tempo chiusi al pubblico.

Le opere, che prevedono un investimento di circa 80 mila euro, saranno realizzate a spese del gestore che si è aggiudicato la gara per l’affidamento del punto ristoro, dell’anfiteatro, dei servizi di manutenzione ordinaria, di custodia, apertura e chiusura del più importante parco pubblico cittadino. In particolare, il rifacimento dei bagni rientra tra le proposte migliorative presentate in seduta di gara insieme alla manutenzione straordinaria della ringhiera e dei cancelli, alla realizzazione di un dog park, alla manutenzione delle giostrine e all’installazione di un impianto di videosorveglianza.

I lavori prevedono la sistemazione delle murature, la riorganizzazione degli spazi interni, la manutenzione e l’adeguamento degli impianti e l’installazione di nuovi infissi. Grazie a questo intervento sarà aumentato il numero di sanitari a disposizione dell’utenza e sarà realizzato un baby pit-stop per permettere ai genitori di cambiare i bambini in un luogo protetto e accogliente.

“Comincia a prendere forma la nuova Villa Comunale. Con il recupero dei bagni – spiega il Sindaco Antonello Denuzzo – ripristiniamo un servizio essenziale per un parco pubblico. Lo realizzeranno direttamente i gestori senza alcun costo per la collettività. È importante però che a prendersi cura di questo edificio sia ognuno di noi. Abbiamo deciso di puntare su questo piccolo immobile l’occhio delle telecamere dell’impianto di videosorveglianza già presente in Villa per preservarlo dai vandali che lo hanno spesso preso di mira.”

Le novità per la Villa Comunale non finiscono qui.

L’Amministrazione Comunale ha completato la procedura di gara per l’affidamento dei lavori per la sostituzione della pavimentazione in gomma dell’area giochi. L’intervento, reso necessario a causa del danneggiamento e deterioramento della superficie antitrauma presente, è stato finanziato con l’applicazione dell’avanzo di amministrazione. Anche in questo caso si tratta di un’opera particolarmente attesa che consentirà ai bambini di utilizzare l’area a loro dedicata in totale sicurezza.

“Sulla Villa – conclude il Sindaco Denuzzo – l’Amministrazione Comunale ha fatto un ragionamento di lungo periodo. Questo luogo, la cui gestione per il Comune era diventata particolarmente faticosa, ha delle potenzialità che sono state colte dai privati che hanno deciso di investire sull’area, lasciandone una fruizione totalmente pubblica. Nei prossimi mesi sono attesi altri interventi, a cominciare dalla realizzazione del punto ristoro e dalla manutenzione dell’anfiteatro. Sono certo che la Villa tornerà ad avere un ruolo centrale nella vita della nostra comunità.”francavilla_villa_comunale_giostrine.jpeg

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Il consiglio direttivo dell’Autorità Idrica Pugliese, riunitosi lo scorso 31 gennaio, ha approvato una serie di provvedimenti che avranno importanti ricadute per i comuni della provincia di Brindisi. Si tratta di investimenti che mirano ad un miglioramento della qualità del servizio, al completamento delle reti fognarie e al contenimento delle perdite idriche nelle zone di Villa Castelli, Carovigno, Cisternino, Torre Santa Susanna Brindisi, San vito dei Normanni, Oria, Mesagne, San Michele Salentino, Francavilla Fontana e Ceglie Messapica per un investimento totale di 108.138.121,00 euro.

In particolare con delibera N. 12 sono stati approvati gli interventi per la distrettualizzazione, il controllo delle pressioni e il monitoraggio delle grandezze idrauliche nelle reti idriche del territorio servito dall'Acquedotto Pugliese e sostituzione dei tronchi vetusti ed ammalorati nei comuni di Brindisi, San vito dei Normanni, Oria, Villa Castelli, Mesagne, San Michele Salentino, Francavilla Fontana, Ceglie Messapica per un importo di 87.900.000,00 euro.

Con delibera N.15, in merito ai lavori di potenziamento, estendimento e risanamento della rete idrica e fognaria dell’abitato di Carovigno già previsti per un importo pari a 13.800.000,00 euro, sono stati approvati gli aggiornamenti di spesa autorizzando l’incremento del quadro economico di 6.000.000,00 di euro, giungendo ad un importo complessivo di 19.800.000,00 euro.

Con delibera N.16 è stata anche approvata la costruzione di tronchi idrici nell’abitato di Villa Castelli: nelle contrade Parpullo (importo stimato 40.000,00 euro), Mannara Parpullo (importo stimato 75.000,00 euro) e Renna Sciaiani (importo stimato 115.000,00 euro) per una spesa complessiva di 239.873,00 euro (tenendo conto dell’incremento della quota a carico dei proventi tariffari di 9.873,00 euro).

Infine con delibera N. 19, nell’ambito degli interventi necessari per la realizzazione delle infrastrutture idriche e fognarie nell'ambito dei contratti quadro degli allacciamenti, il consiglio direttivo ha approvato 17 studi tecnico gestionali. Fra questi rientrano i comuni di Cisternino e Torre Santa Susanna. Per Cisternino l’intervento riguarderà la rete fognaria di via Masseria Piccola per un importo di 94.387,00 euro e quella di via Brindisi (località Casalini) per 63.136,00 euro. Per quanto riguarda Torre Santa Susanna l’intervento previsto sarà sulla rete idrica di via Ettore Maiorana per una spesa di 40.725,00 euro.

Ad ogni direttivo di AIP ci saranno nuovi importanti provvedimenti che riguarderanno il territorio provinciale.

Toni Matarrelli, Presidente Autorità Idrica Pugliese

Gli olivicoltori di Molfetta, Bitonto, dell’intera provincia di Bari, del Salento e di tutta la provincia di Foggia hanno deciso di fare squadra: i migliori oli extravergine d’oliva della Puglia, infatti, saranno certificati e promossi attraverso “CERTO”, un sistema di certificazione e di caratterizzazione geografica in grado di contrastare la contraffazione attraverso tecnologie che rilevano le “impronte digitali” di ogni differente tipologia di olio d’oliva. Per la messa a punto definitiva del nuovo sistema, collaborano operativamente l’Istituto Agronomico Mediterraneo Ciheam di Bari, l’Università del Salento e la CSQA Certificazioni di Bari. Partner di “Certo”, coinvolti direttamente in tutte le fasi del progetto finanziato dal PSR Puglia 2014-2020, sono gli olivicoltori O.P. Oliveti Terra di BariApol LecceApo Foggia, Società Cooperativa Produttori Olivi Bitonto e Oleificio Cooperativo Terra di Olivi, nella cui sede, a Molfetta, mercoledì 8 febbraio 2023 sono stati illustrati i primi risultati del piano che vede come partner importante anche Legacoop Puglia e, nel ruolo di capofila, la Cia Agricoltori Italiani di Puglia. “Nonostante la UE abbia reso obbligatorio indicare in etichetta la provenienza delle olive, manca ancora una metodologia scientifica ufficialmente riconosciuta in grado di certificare l’origine geografica degli oli per contrastare la contraffazione”, ha dichiarato Gennaro Sicolo, presidente di CIA Agricoltori Italiani di Puglia. “Progetto Certo – ha aggiunto Sicolo – nasce proprio dall’esigenza, da parte dei produttori olivicoli pugliesi di sperimentare, insieme con il mondo scientifico, soluzioni innovative che diano un ‘valore certo’ all’origine del prodotto e alla sua qualità, passando da una tracciabilità essenzialmente documentale a una analitica”.

NUOVI METODI. Il progetto “Certo” applica nuovi metodi di analisi, in particolare la Spettroscopia di Risonanza Magnetica Nucleare (NMR) e la Spettroscopia Near lnfraRed (NIR), che consentono di rilevare le impronte digitali di ogni tipologia di olio, eseguendo un’accurata caratterizzazione e garantendone l’autenticità su scala molecolare. Tali metodi, sono di supporto alle moderne metodiche analitiche per il controllo della qualità degli oli, e diventeranno dunque l’elemento di innovazione per le OP Olivicole pugliesi a garanzia di sicurezza, origine e tipicità della produzione regionale. Tutti i dati raccolti saranno implementati in un sistema informativo per frantoi e OP che andrà a identificare le caratteristiche tipiche dell’olio prodotto in una determinata zona geografica. Un supporto alle politiche commerciali per incrementare la competitività degli oli pugliesi. Inoltre, le informazioni saranno rese accessibili anche grazie a un’etichetta intelligente basata su QRcode/realtà aumentata per semplificare l’approccio con il consumatore.

I WORKSHOP. I primi risultati e la prossima applicazione di “CERTO” sono al centro dei diversi workshop che servono a informare non solo le aziende olivicole, ma anche dottori agronomi e dottori forestali di tutta la Puglia. Prima del workshop tenutosi a Molfetta, il nuovo sistema di certificazione e caratterizzazione geografica degli EVO di Puglia sono stati illustrati a Lecce e a Torremaggiore (Foggia). L’incontro conclusivo del progetto, invece, si terrà nelle prossime settimane a Bari.

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GIORNATA LEGUMI: COLDIRETTI PUGLIA, CRESCONO CONSUMI (+18%); PUGLIA AL TOP CON 800MILA Q.LI PRODUZIONE E 90MLN EURO PLV.

I consumi di legumi sono aumentati del 18% con lenticchie, fagioli e ciechi che si classificano come i più amati dai consumatori in Puglia, patria dei legumi con una produzione annua di  quasi 800mila quintali e un valore di oltre 90 milioni di euro di PLV (Produzione Lorda Vendibile). E’ quanto emerge da una analisi di Coldiretti Puglia, in occasione della Giornata mondiale dei Legumi che si celebra ogni anno il 10 febbraio, istituita dall’Organizzazione delle Nazione Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) come un'opportunità per aumentare la consapevolezza dei benefici dei legumi per la salute e per contribuire a sistemi alimentari sostenibili.

A far crescere la domanda di legumi – sottolinea la Coldiretti Puglia - è stata la svolta green nelle scelte di acquisto dei consumatori con la tendenza a mettere nel carrello cibi più salutari, ma anche la crisi economica come effetto della guerra in Ucraina che inducono all’acquisto di cibi proteici e salutari al giusto prezzo con la necessità di contenere i costi domestici con prodotti convenienti di alta qualità nutrizionale. Ad aumentare – precisa la Coldiretti regionale - sono anche i prodotti trasformati a base di farina di legumi come biscotti, cracker, sostituti del pane e le modaiole alternative di pasta a base di farina di legumi, ceci, lenticchie e piselli.

I legumi più diffusi sono fagioli, piselli, lenticchie, ceci e fave oltre alle cicerchie, ma la Puglia può contare anche su molte produzioni tipiche di qualità riconosciute dall’Unione Europea come la lenticchia di Altamura IGP e riconosciute tradizionali dal MIPAAF come le fave di Carpino e fave e piselli di Zollino,  i piselli ricci di Sannicola, i piselli secchi di Vitigliano, il cece nero di Nardò e il fagiolo dei Monti Dauni meridionali, prodotti che i contadini eroici propongono nei mercati di Campagna Amica.

Fagioli, ceci, lenticchie e tutti le altre varietà di legumi consentono di seguire - sottolinea Coldiretti Puglia - un'alimentazione più varia, basata su cibi naturali ed economici, che risultano al contempo molto nutrienti e gustosi. Occhi quindi puntati in Puglia sulla lenticchia, menzionata più volte persino nella Bibbia con il nome "adasah". Nella Genesi si legge che Giacobbe ottenne l'importantissimo diritto di primogenitura da Esaù dandogli in cambio proprio un piatto di lenticchie. La grande "popolarità" della lenticchia di Altamura, che vanta in Puglia il riconoscimento della IGP Altamura, ricco di fibre, vitamine e minerali, - racconta Coldiretti Puglia - è legato alla sua larga diffusione, alla sua ottima preservabilità, nonché al suo costo abbordabile, una caratteristica che le ha fatto assumere la denominazione di "carne dei poveri".

A partire dagli anni '30 e fino agli anni '70 le lenticchie di Altamura conquistarono i mercati internazionali - e l'esportazione di questo legume in Inghilterra, Germania, Stati Uniti, Canada e Australia ebbe una forte ripercussione nell'economia di Altamura che, da quel momento, divenne nota come la città delle tre "l", ovvero lino, lana, lenticchia". Intorno gli anni '70 la produzione di lenticchie conobbe una fase di declino dovuta a diversi fattori, oggi la riscoperta. Le lenticchie di Altamura – aggiunge Coldiretti Puglia - rispondono, tra l'altro, alle esigenze delle donne che lavorano anche fuori casa, dato che il tempo di cottura è di appena 30 minuti per le 'lenti' definite da Gambero Rosso 'integre e compatte, di buona masticabilità e di giusta consistenza.

Le lenticchie hanno un alto valore nutritivo e contengono circa il 25% di proteine, il 53% di carboidrati e il 2% di olii vegetali. Sono ricche, inoltre di fosforo, ferro e vitamine del gruppo B. Da un punto di vista nutrizionale, 100 gr di lenticchie corrispondono a 215 gr di carne. Il consumo di questo legume è indicato nella prevenzione dell'arteriosclerosi, visto il suo basso contenuto di grassi di tipo insaturo. Tra i suoi componenti spiccano i "soflavoni", sostanze in grado di "pulire" l'organismo. La grande quantità di fibre che le lenticchie possiedono le rende utili per il buon funzionamento dell'apparato intestinale, contribuendo a tenere sotto controllo il livello di colesterolo nel sangue. Gli esperti consigliano di consumarle soprattutto in virtù delle loro proprietà antiossidanti che agiscono positivamente sugli inquinanti ai quali siamo soggetti. Le lenticchie sono anche molto ricche di tiamina, una sostanza indispensabile per il buon funzionamento della memoria. Il loro contenuto di vitamina PP fa si che siano un potente equilibratore del sistema nervoso, dall'azione antidepressiva e antipsicotica. Il consumo di lenticchie è altamente controindicato per i soggetti affetti da iperuricemia.

Con l’82% dei consumatori che secondo l’indagine Coldiretti/Ixè preferisce comprare prodotti italiani per sostenere l’occupazione e l’economia nazionale in un momento particolarmente difficile per il Paese è necessario – sostiene Coldiretti – arrivare a una chiara indicazione di origine in etichetta che non è ancora obbligatoria per i legumi secchi o per quelli in scatola. Per non cadere nell’inganno del falso Made in Italy – conclude Coldiretti - è necessario privilegiare legumi che esplicitamente evidenziano l’origine nazionale in etichetta, come avviene per Dop e Igp, o che si possono acquistare direttamente dagli agricoltori nei mercati di Campagna Amica in tutta la Puglia.

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Donazione sangue: il 13 febbraio raccolta straordinaria in Tribunale promossa dall’Anm. Lunedì 13 febbraio, dalle 8.30 alle 12, si terrà una raccolta sangue straordinaria promossa dall’Associazione Nazionale Magistrati di Brindisi in collaborazione con il Centro Trasfusionale dell’ospedale Perrino. Avvocati, magistrati e tutto il personale dell’ente potranno donare a bordo dell’autoemoteca della Asl posizionata nel parcheggio interno del tribunale.

Si tratta del terzo appuntamento promosso dalla giudice Barbara Nestore, presidente dell'Anm Brindisi, (i primi due sono stati organizzati a marzo e a novembre del 2022) con l’obiettivo di sostenere il Trasfusionale in modo costante e dare una risposta concreta ai ripetuti appelli della direttrice del centro, Antonella Miccoli, sensibilizzando alla donazione chi frequenta abitualmente il Tribunale per lavoro.

Per informazioni contattare il Centro Trasfusionale al numero 0831 537274.

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SANREMO: COLDIRETTI, MAZZO DI FIORI A BLANCO “NON CALPESTARLI”. 

Un mazzo di fiori al cantante Blanco a Sanremo con la preghiera di non calpestarli in quanto simbolo del lavoro quotidiano di oltre ventisettemila imprese e duecentomila occupati. E’ l’iniziativa dei florovivaisti della Coldiretti che hanno fatto recapitare un omaggio floreale al cantante, protagonista di una plateale sfuriata al popolare festival della canzone, durante la quale ha distrutto l’allestimento di fiori sul palco dell’Ariston, nella serata che vedeva anche la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Nel biglietto che accompagna il mazzo si legge “Gentile Blanco, i fiori sono un messaggio di pace, amore e bellezza. Non calpestarli. Grazie”. I giovani florovivaisti della Coldiretti invitano anche il cantante a visitare una serra per rendersi conto di persona di quanto lavoro c’è dietro la coltivazione di ogni fiore.

Il florovivaismo – ricorda la Coldiretti – è un comparto strategico per il Paese che vale 2,5 miliardi di euro con 30mila ettari di territorio coltivati, impegnato nel garantire bellezza e a migliorare la qualità della vita con il contrasto ai cambiamenti climatici, all’inquinamento dell’aria e al dissesto del territorio. L’espressione di una agricoltura multifunzionale capace di lavorare per il bene della comunità e dell’ambiente, nonostante i rincari e le grandi difficoltà economiche.

Non a caso proprio il florovivaista è stato scelto come personaggio simbolo del presepe 2022 – conclude la Coldiretti - dopo aver affrontato le difficoltà della pandemia e della guerra per continuare a garantire servizi e prodotti ai cittadini nonostante l’aumento esponenziale dei costi energetici nei campi e nelle serre.

La dispersione scolastica in Puglia. La dispersione scolastica ha come conseguenza la mancata o incompleta o irregolare fruizione dei servizi dell’istruzione da parte di ragazzi e giovani in età scolare.

E’ un fenomeno complesso e articolato, non certo facile da arginare, che comporta costi individuali e sociali elevati. L’Unione Europea aveva fissato l’obiettivo di ridurre la dispersione scolastica sotto il 10% entro il 2020 ed addirittura entro il 9% entro il 2030.

In Puglia il tasso di dispersione scolastica si aggira attorno al 16% circa, una percentuale molto distante dall’obiettivo della U.E..

Eppure ognuno di noi dovrebbe pensare che la dispersione scolastica, e quindi l’insuccesso scolastico, è uno spreco di risorse intellettuali con conseguenze morali e di ordine umano e sociale. Arriva, altresì, ad assumere forme di esclusione dei giovani dalla vita sociale e lavorativa che può segnare l’intera vita dell’adolescente.

La dispersione scolastica ha varie conseguenze che possono essere:

1)    la totale non scolarizzazione anche ai livelli iniziali di istruzione;

2)    l’abbandono, ossia l’interruzione per lo più definitiva dei corsi di istruzione;

3)    la ripetenza, ossia la condizione di chi si trovi a dover frequentare nuovamente lo stesso corso frequentato in precedenza con esito negativo;

4)    i casi di ritardo, quali l’interruzione temporanea della frequenza per i motivi più vari o il ritiro dalla scuola per periodi determinati di tempo.

Queste conseguenze generano cittadini senza risorse e competenze che li possano aiutare a partecipare con profitto alla vita sociale e migliorare il loro futuro.

E’ compito delle famiglie assieme alle scuole del territorio ed ai docenti che orientano gli alunni ad evitare tale problematica, nell’interesse dei nostri figli, del loro futuro e di quello della nostra società.

Per fortuna su Mesagne e San Pancrazio  Salentino abbiamo un’ampia scelta scolastica di scuole superiori che svolgono una preparazione mirata alla cura educativa e formativa dei nostri figli ed offrono ampie possibilità lavorative, quali il tecnico economico, il coreutico, il liceo tradizionale e di scienze applicate, il tecnologico. Occorre saper sfruttare tali scuole al fine di evitare di incrementare la dispersione scolastica ed offrire un futuro migliore ai nostri giovani. E poi, i genitori possono in tal modo avere anche un controllo più diretto sui propri figli e sui pericoli che scuole territorialmente distanti possono celare e non mettere in evidenza in quanto dislocate lontano dalla loro vigilanza. 

10eLotto, Puglia in festa: a Polignano a Mare (BA) centrato un premio da 20 mila euro. Il 10eLotto fa tappa in Puglia: nel concorso del 7 febbraio, come riporta Agipronews, un fortunato giocatore di Polignano a Mare, in provincia di Bari, è riuscito a centrare un 8 Doppio Oro del valore di 20 mila euro. L'ultimo concorso del 10eLotto ha distribuito premi per 29 milioni di euro per un totale di oltre 422 milioni da inizio anno.

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