Redazione
Lotto, vinti 68mila euro
Lotto, Puglia a segno: vinti oltre 28 mila euro
Festa in Puglia grazie al Lotto: nel concorso del 10 gennaio, come riporta Agipronews, sono stati vinti in totale 28.250 euro. La prima vincita ha premiato un giocatore di Foggia che è riuscito a centrare un premio da 14mila euro mentre la seconda è arrivata a Putignano, in provincia di Bari, con un premio da 14.250 euro. L' ultimo concorso del Lotto ha distribuito premi per oltre 7 milioni di euro per un totale di 33 milioni in questo 2023.
10eLotto, la Puglia cala la doppietta: centrate vincite per 40mila euro
La Puglia cala la doppietta al 10eLotto: nel concorso del 10 gennaio, come riporta Agipronews, sono state centrate vincite per un totale di 40mila euro. La prima è stata centrata a Tricase, in provincia di Lecce, grazie a 9 da 20 mila euro mentre l’altra ha premiato un giocatore di Bari che ha portato a casa un premio da 20mila euro con un 9. L'ultimo concorso del 10eLotto ha distribuito premi per 30,2 milioni di euro per un totale di oltre 108 milioni da inizio anno.
Civid 19. Oggi sono complessivamente 997 i casi positivi in Puglia di cui 97 in provincia di Brindisi
Dati del giorno: 11 gennaio 2023
Dati complessivi
Un arresto e una denuncia da parte della polizia
Un arrestato e un denunciato a piede libero. Questo è il risultato raggiunto nel pomeriggio di domenica 8 gennaio dal personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Ostuni, impegnato nello svolgimento di intensificati servizi di controllo del territorio disposti dal Questore di Brindisi Annino GARGANO nellambito della prevenzione e repressione dei reati in genere ed in particolare dei furti in appartamento. Nel dettaglio, i poliziotti, mentre transitavano in quel C.so Garibaldi, notavano due individui noti che sottoponevano prontamente a controllo. Uno dei due, S.A. classe 94, ostunese, già in regime di detenzione domiciliare, veniva arrestato per il reato di evasione nonché denunciato in stato di libertà per il reato di possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli, in quanto trovato con arnesi e strumenti atti allo scasso custoditi allinterno di un borsello. Il secondo, S.F. classe 73, anch’esso ostunese, veniva invece denunciato a piede libero per porto e detenzione di oggetti atti ad offendere, in quanto trovato in possesso di un coltello e di un guanto da giardinaggio. Tutti gli strumenti rinvenuti venivano sottoposti a sequestro.
COLDIRETTI PUGLIA, DA ETICHETTE ALLARMISTICHE SUL VINO A INSETTI LE FOLLIE A TAVOLA
CONSUMI: COLDIRETTI PUGLIA, DA ETICHETTE ALLARMISTICHE SUL VINO A INSETTI LE FOLLIE A TAVOLA.
Fino all’etichetta nutriscore che boccia l’olio extravergine d’oliva.
Non solo “carne” sintetica, dalle etichette allarmistiche sul vino ai piatti a base di insetti, dall’etichetta nutriscore che boccia l’olio extravergine d’oliva al vino dealcolato, fino ai kit con le polveri per fare vino e formaggi, non sembrano conoscere freni le follie nel piatto. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia, in riferimento all’autorizzazione Ue concessa all’Irlanda che potrà adottare un'etichetta per vino, birra e liquori con avvertenze terroristiche, che non tengono conto delle quantità, come "il consumo di alcol provoca malattie del fegato" e "alcol e tumori mortali sono direttamente collegati" nonostante i pareri contrari di Italia, Francia e Spagna e altri sei Stati Ue, che considerano la misura una barriera al mercato interno, e l'annuncio della stessa Commissione di possibili iniziative comuni sull'etichettatura degli alcolici.
Si tratta di un pericoloso precedente – afferma la Coldiretti Puglia – che rischia di aprire le porte a una normativa comunitaria che metterebbe a rischio una filiera che in Puglia ha 38 Vini DOP e IGP, la quinta regione in Italia per prodotti certificati, che generano un valore, secondo le ultime stime dell'Osservatorio Ismea-Qualivita, di 407 milioni di euro, pari al 92,7% del paniere IG del Paese. Una scelta che rischia di alimentare paure ingiustificate nei consumatori come dimostra il fatto che quasi un italiano su quattro (23%) smetterebbe di bere vino o ne consumerebbe di meno se in etichetta trovasse scritte allarmistiche come quelle apposte sui pacchetti di sigarette, secondo un sondaggio on line sul sito www.coldiretti.it.
La autorizzazione della Commissione fa seguito a ripetuti blitz a livello comunitario di penalizzare il settore come il tentativo di escluderlo dai finanziamenti europei della promozione nel 2023, sventato anche grazie all’intervento della Coldiretti. Un approccio ideologico nei confronti di un alimento come il vino che fa parte a pieno titolo della dieta mediterranea e conta diecimila anni di storia e le cui tracce nel mondo sono state individuate nel Caucaso mentre in Italia si hanno riscontri in Sicilia già a partire dal 4100 a.c.
La Ue – evidenzia Coldiretti – ha già autorizzato la vendita, come cibo da portare in tavola, di grilli domestici (Acheta domesticus) come nuovo alimento. L’insetto – sottolinea la Coldiretti – potrà essere prodotto e venduto sul mercato Ue intero, congelato, essiccato o in polvere e destinato alla commercializzazione come snack o ingrediente alimentare. Si tratta – continua la Coldiretti – del terzo via libera nell’Unione all’utilizzo alimentare umano di un insetto ai sensi del regolamento (Ue) 2015/2283 sui Novel Food, dopo quelle per la larva gialla della farina (Tenebrio molitor) e per la Locusta migratoria.
In questo contesto a preoccupare è la diffusione in Europa dei sistemi di etichettatura nutriscore e a semaforo, fuorvianti, discriminatori ed incompleti, che finiscono per escludere paradossalmente dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle tavole per favorire prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta, afferma Coldiretti nel sottolineare che basandosi sulla presenza di determinate sostanze calcolate su 100 grammi di prodotto e non sulle effettive quantità utilizzate questo tipo di etichetta finisce per sconsigliare l’olio extravergine d’oliva e promuovere bevande gassate dietetiche prodotte con sostanze artificiali e di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta.
In ambito alimentare l’Unione Europea ha spinto negli anni verso l’omologazione al ribasso delle caratteristiche degli alimenti mettendo spesso in crisi – sottolinea la Coldiretti – le produzioni tradizionali per effetto di una concorrenza sleale fondata sull’inganno legalizzato. Basti pensare all’autorizzazione Ue sull’uso di polvere di latte per produrre formaggi, yogurt e latte alimentare, senza dimenticare la possibilità di aggiungere zucchero per aumentare la gradazione del vino, oppure di togliere l’alcool dal vino, fino ai fermentati di frutta varia che possono essere chiamati “vino di…” senza aver mai visto un chicco d’uva.
E non mancano neppure – continua la Coldiretti – i kit fai da te che promettono di ottenere a casa, ovviamente senza alcuna possibilità di assomigliare neppure lontanamente agli originali, il meglio della produzione enogastronomica Made in italy, dai vini ai formaggi. Sempre sul vino – aggiunge la Coldiretti – la Ue sostiene la pratica dell’aggiunta di zucchero per aumentare la gradazione alcolica oppure quella di togliere l’alcool per ridurlo a una bevanda a base di succo. Per questo non può essere permesso di chiamare ancora vino un prodotto – sottolinea la Coldiretti – in cui sono state del tutto compromesse le caratteristiche di naturalità per effetto di un trattamento invasivo che interviene nel secolare processo di trasformazione dell’uva in mosto e quindi in vino.
Le scelte dell’Unione europea – afferma Coldiretti – non possono tradursi in decisioni semplicistiche che rischiano di criminalizzare ingiustamente singoli prodotti indipendentemente dalle quantità consumate. L’equilibrio nutrizionale – conclude la Coldiretti – va ricercato tra i diversi cibi consumati nella dieta giornaliera e non certo condannando lo specifico prodotto.
Riconoscimento danni da siccità 2022 per le imprese agricole.
Donazione sangue: si inaugura il nuovo centro di Ostuni
Donazione sangue: si inaugura il nuovo centro di Ostuni. Dopo aver ottenuto l’accreditamento regionale, si inaugura ufficialmente venerdì 13 gennaio, alle ore 16, il Centro donazione sangue dell’ospedale di Ostuni, come articolazione organizzativa del Servizio di Medicina Trasfusionale del Presidio ospedaliero Antonio Perrino di Brindisi.
L’apertura del Centro si aggiunge a quella di altri servizi che vanno a migliorare l’offerta dell’ospedale di Ostuni, riferimento per l’area nord della provincia. I locali sono al piano terra e adiacenti al nuovo Centro prelievi aperto nel mese di novembre scorso.
Anche per l’attivazione di questo servizio è stata fondamentale la collaborazione tra diverse figure che hanno curato gli interventi di ristrutturazione e l’allestimento degli ambienti: Renato Ammirabile dirigente dell’Area Tecnica, e Ada Putignano, dirigente amministrativa del Presidio.
Partecipano all’inaugurazione il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, l’assessore alla Sanità Rocco Palese, il direttore generale Flavio Maria Roseto, il presidente dell’ordine dei Medici Arturo Oliva, il direttore sanitario dell’ospedale Antonio Montanile e quello amministrativo Gabriele Argentieri, la direttrice del Servizio di Medicina Trasfusionale Antonella Miccoli. Interverranno anche i rappresentanti delle associazioni dei donatori di sangue attive nella sensibilizzazione e organizzazione delle raccolte straordinarie sul territorio.
Selezione di 74 giovani da impiegare nel Servizio civile universale di cui 18 nel Comune di Brindisi
Pubblicato il bando per la selezione di 74 giovani da impiegare nel Servizio civile universale di cui 18 nel Comune di Brindisi.
Il Comune di Brindisi in qualità di ente capofila ha pubblicato l’avviso per la selezione di operatori volontari da impiegare nel Programma di servizio civile denominato “Cultura, Solidarietà ed Innovazione Sociale: parole d’ordine per il rilancio socio-culturale Ionico-Adriatico”, in attuazione al Bando del Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale.
Verranno selezionati 74 giovani operatori tra i 18 e 28 anni, di cui 19 con difficoltà economiche desumibili da un valore Isee inferiore o pari alla soglia di 15.000 euro, da impiegarsi nel progetto denominato “Patrimonio dei due Mari - Patrimonio storico-culturale: una leva per lo sviluppo sociale, culturale e turistico del territorio pugliese tra il Mar Ionio e il Mar Adriatico” presso le sedi di 16 Comuni: Brindisi, Campi Salentina, Francavilla Fontana, Latiano, Novoli, San Pancrazio Salentino, San Pietro Vernotico, Taranto, Avetrana, Leporano, Castellaneta, Crispiano, Torricella, Pulsano, Maruggio e Roccaforzata.
Per il Comune di Brindisi saranno selezionati 18 operatori volontari di cui 6 con difficoltà economiche.
La durata del servizio è di un anno e agli operatori volontari sarà riconosciuto un assegno mensile di € 444,30.
Le domande di partecipazione devono essere presentate esclusivamente attraverso la piattaforma Domande on Line (DOL) raggiungibile tramite computer, tablet e smartphone all’indirizzo undefined, entro e non oltre le ore 14 del 10 febbraio 2023, avendo cura di individuare la sede di svolgimento.
Il giorno successivo alla presentazione della domanda, il sistema di protocollo del Dipartimento invia al candidato, tramite posta elettronica, la ricevuta di attestazione della presentazione con il numero di protocollo e la data e l’orario di presentazione della domanda stessa.
La Guida per la compilazione e la presentazione della Domanda On Line con la piattaforma DOL è disponibile sui siti internet del Dipartimento www.politichegiovanili.gov.it e www.scelgoilserviziocivile.gov.it.
Per leggere l’avviso pubblicato sul sito del Comune di Brindisi che contiene anche tutti i contatti utili per ogni Comune.
Per ulteriori informazioni inerenti il Comune di Brindisi contattare l’Ufficio Programmazione Economica e Sviluppo (PES), sito in piazza Matteotti 1, nei giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 12, tel. 0831 229257, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o rivolgersi direttamente al Responsabile del procedimento, dott.ssa Gelsomina Macchitella.
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Sono stati 150 gli interventi effettuati nell’anno appena trascorso dagli uomini e dalle donne della Polizia Locale della Provincia di Brindisi, guidati dal comandante Cosimo D’Angelo. Un 2022 che si chiude con un bilancio positivo in termini di attività e controllo del territorio.
In particolare 83 interventi sono relativi all’attività di controllo del territorio attraverso l’installazione e manutenzione di fototrappole per abbandono rifiuti e prevenzione degli incendi boschivi; 15 di ordine pubblico per emergenza Covid 19, consultazioni elettorali e manifestazioni sportive; 12 di controllo per la Riserva Marina di Torre Guaceto; 10 atti di polizia giudiziaria a cui si aggiungono le attività di controllo patrimoniale dell’Ente, interventi per la viabilità, su segnalazione di criticità ambientali e di delega della Procura della Repubblica.
L’azione giudiziaria ha portato ad una sanzione da 6.510 euro, mentre sono state emesse 80 contestazioni di violazioni amministrative riscontrate per un importo complessivo pari a 53.696 euro: 76 per abbandono di rifiuti, per un importo di 45.600 euro; 3 per pozzi non autorizzati per un importo complessivo pari a 3.096 euro; 1 per mancati adempimenti ambientali per un importo pari a 5.000 euro.
“Sono particolarmente soddisfatto della nostra attività, sempre in crescendo - ha dichiarato il commissario capo D’Angelo. Nostra specifica responsabilità è il controllo ambientale che stiamo portando avanti diversificando le azioni in campo: grazie soprattutto all’ausilio delle fototrappole, abbiamo la possibilità di monitore il territorio e sanzionare chi non ha rispetto dell’ambiente”.
“Alla luce degli ottimi risultati raggiunti nell’anno appena concluso - ha aggiunto il presidente della Provincia Toni Matarrelli - riteniamo di aver intrapreso la strada giusta investendo nel potenziamento del corpo della Polizia Provinciale, che sta svolgendo un’attività certosina e capillare sul territorio”.
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"Regina Viarum", reazioni e foto delle città della provincia di Brindisi presenti a Roma (Guarda il video)
LA VIA APPIA PATRIMONIO UNESCO.
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«Via Appia, Regina Viarum» patrimonio dell’Umanità, Fasano presente alla sottoscrizione del protocollo di intesa per la candidatura Unesco. Stamattina la firma del sindaco Francesco Zaccaria alle Terme di Diocleziano alla presenza di 4 Regioni, 12 province e città metropolitane e 73 Comuni. Fasano presente questa mattina a Roma per la sottoscrizione del protocollo di intesa per la candidatura della «Via Appia, regina Viarum» nella lista del patrimonio Unesco. A firmare l’accordo c’era il sindaco Francesco Zaccaria che ha siglato il protocollo nella cerimonia che si è tenuta alle Terme di Diocleziano e che è stata presieduta dal sottosegretario Gianmarco Mazzi, al quale il ministro ha conferito la delega al coordinamento delle attività e delle iniziative relative all’attuazione delle Convenzioni Unesco di competizioni del Ministero.
«La Via Appia è già di fatto patrimonio dell’umanità – dice il sindaco Francesco Zaccaria – e l’iscrizione nella lista del World Heritage rappresenterebbe la giusta formalizzazione e valorizzazione di una delle tracce di storia più importanti insieme al parco archeologico di Egnazia, del nostro territorio. Diventare sito Unesco accrescerebbe ancora di più l’attrattività di una porzione di Puglia che è già tra le più visitate al mondo e che attira i viaggiatori di tutto il mondo per bellezza paesaggistica, monumentale e valore storico».
Il progetto, promosso dal ministero della Cultura attraverso gli uffici centrali e periferici, coinvolge 4 Regioni (Lazio, Campania, Basilicata e Puglia), 12 tra Province e Città metropolitane, 73 Comuni, 15 Parchi, la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra e 25 università italiane e straniere.
La strada consolare, circa 900 km di tracciato da Roma a Brindisi inclusa la variante traianea, rappresenta non solo il prototipo del sistema viario romano, ma è anche simbolo millenario delle relazioni tra le civiltà del Mediterraneo e quelle dell’Oriente e dell’Africa.
Per sostenere la candidatura dell’Appia il ministero della Cultura sta investendo nel restauro e nella valorizzazione di evidenze archeologiche e architettoniche situate lungo il percorso, con l’obiettivo di coniugare le ragioni della conservazione e valorizzazione di questo importante patrimonio con lo sviluppo sostenibile dei territori coinvolti, per rafforzare l’offerta culturale, fondamentale per la crescita sociale ed economica soprattutto delle aree interne. Dopo la valutazione del Consiglio direttivo della Commissione Nazionale Italiana UNESCO, il dossier scientifico, accompagnato dal Piano di gestione del sito candidato, sarà inviato a Parigi.
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Il sindaco Riccardo Rossi firma a Roma il protocollo per la candidatura dell’antica Via Appia a patrimonio Unesco
Oggi, 10 gennaio 2023, il sindaco Riccardo Rossi ha partecipato a Roma presso le Terme di Diocleziano alla sottoscrizione del protocollo d’Intesa con il Ministero della Cultura, le Regioni e i Comuni attraversati dalla Regina viarum, oltre ai Parchi, la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra e 25 università italiane e straniere, finalizzato alla candidatura del sito con oltre 2.300 anni di storia nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco.
Il riconoscimento da parte dell’Unesco consentirà opere di tutela del patrimonio culturale, archeologico e paesaggistico lungo il tracciato dell’antica Via Appia, interventi di valorizzazione di un itinerario meta del turismo lento, dei cammini storici e dei percorsi sostenibili.
La cerimonia della firma presieduta dal Sottosegretario di Stato al MiC Giancarlo Mazzi, è la tappa conclusiva di un lungo percorso di studio e dialogo con le comunità locali, a cui ha contribuito anche l’amministrazione comunale di Brindisi in particolar modo con il progetto Appia 2030, in qualità di Comune capofila vincitore del bando “MediAree-Next Generation City” dell’Anci, per la valorizzazione del tratto finale della Regina viarum.
“La candidatura promossa e guidata dal Ministero della Cultura è per la nostra Brindisi un grande riconoscimento per la sua storia millenaria – racconta il sindaco Riccardo Rossi -. Qui terminavano la via Appia e la Appia Traiana, nello splendido porto, il più importante dell'epoca.
Brindisi quindi città terminale della regina delle vie, porta d’Oriente, crocevia di culture e popoli. Una storia di cui essere orgogliosi e allo stesso tempo consapevoli della responsabilità di custodire e valorizzare.
La candidatura al patrimonio Unesco, che ci auguriamo abbia successo, è una grande occasione di sviluppo turistico, di quel turismo buono e di qualità, incentrato su cultura, patrimonio artistico e paesaggio, tradizioni, enogastronomia.
Oggi è una giornata storica che dà forma ad un obiettivo perseguito dall’inizio del nostro mandato con contributi importanti come i progetti di ricerca e cooperazione Appia 2030 e Appia Project. Un desiderio del territorio che arriva da molto lontano, un dibattito che ha sempre animato l’ambiente storico-culturale della nostra città e della provincia, e ora è finalmente realtà. Viva la Via Appia! Viva Brindisi!”
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