Redazione
Covid 19. Oggi sono complessivamente 904 i casi positivi in Puglia di cui 96 in provincia di Brindisi
Dati del giorno: 13 gennaio 2023
Dati complessivi
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COLDIRETTI PUGLIA, AL VIA SOSTEGNI PER AMMODERNARE FRANTOI
COLDIRETTI PUGLIA, AL VIA SOSTEGNI PER AMMODERNARE FRANTOI; QUINTUPLICATI COSTI ENERGIA PER OLIVICOLTORI E FRANTOIANI.
Con la guerra in Ucraina che ha quintuplicato i costi di produzione e il clima pazzo con le gelate e la siccità che hanno tolto liquidità alle aziende e dimezzato la produzione, arrivano i sostegni per ammodernare i frantoi oleari, una opportunità in Puglia per 839 frantoi attivi che lavorano 53 varietà di olive per offrire al mercato 5 oli DOP e l’IGP olio di Puglia. A darne notizia è Coldiretti Puglia, in relazione all’intesa sancita in Conferenza Stato Regioni per la definizione delle modalità di emanazione dei bandi regionali relativi a 100 milioni di euro a sostegno dell'ammodernamento dei frantoi.
Si tratta di una opportunità – dice Coldiretti Puglia - per la filiera olivicolo-olearia che vale oltre 1,2 mld di euro nella sua fase agricola e 3 miliardi in quella industriale, con la Puglia che produce quasi il 50% dell’olio Made in Italy.
L'olivicoltura in Puglia rappresenta il 32% (373mila ettari) dell’intera olivicoltura italiana e il 25% della superficie agricola regionale – aggiunge Coldiretti Puglia - di cui circa la metà degli ulivi sono secolari e 3-5 milioni di esemplari addirittura planetari, dove tra Bari e la provincia della BAT ci sono ben 132mila ettari di olivo, praticamente il 35% dell’olivicoltura pugliese.
Si tratta anche di una boccata d’ossigeno per i frantoi salentini che a causa della Xylella hanno venduto linee di produzione all’estero e oltre 100 frantoi negli ultimi 5 anni non hanno aperto i battenti a causa del crollo della produzione di olive di oltre il 70% in provincia di Lecce e già del 50% nella parte sud del territorio provinciale di Brindisi.
Oltre alla Xylella e alla tropicalizzazione del clima, anche sui produttori di olio extravergine d’oliva in Puglia si sono abbattuti i rincari – dice Coldiretti Puglia - con un aumento totale di oltre il 50% dei costi medi di produzione, con i rincari diretti e indiretti determinati dall’energia vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio nelle campagne mentre il vetro costa oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno, ma si registra anche un incremento del 35% per le etichette, del 45% per il cartone, del 60% per i barattoli di banda stagnata, fino ad arrivare al 70% per la plastica. Olivicoltori e frantoiani sono costretti a fronteggiare l'incremento dell'elettricità, i cui costi sono quintuplicati.
Per sostenere le produzioni nazionali, resistere ai cambiamenti climatici e difendere la sovranità alimentare nazionale e la dieta Mediterranea di cui l’olio è componente fondamentale – afferma Coldiretti Puglia - occorrono un piano strategico per la realizzazione di nuovi impianti olivicoli con varietà italiane, risorse per contrastare l’aumento vertiginoso dei costi di gestione delle aziende agricole e realizzare nuovi sistemi di irrigazione ma – incalza Coldiretti Puglia - servono anche opere infrastrutturali di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque potenziando la rete di invasi sui territori, creando bacini e utilizzando anche le ex cave per raccogliere l’acqua piovana in modo da raccoglierla quando è troppa e gestirne l’utilizzo quando serve.
Il consiglio di Coldiretti per sostenere le aziende pugliesi per non cadere nell’inganno del falso Made in Italy è quello di scegliere verificando attentamente l’etichetta. Sulle bottiglie di extravergine ottenute da olive straniere in vendita nei supermercati – aggiunge Coldiretti – è quasi impossibile nella stragrande maggioranza dei casi, leggere le scritte “miscele di oli di oliva comunitari”, “miscele di oli di oliva non comunitari” o “miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari” obbligatorie per legge nelle etichette dell’olio di oliva. La scritta – precisa la Coldiretti– è riportata in caratteri molto piccoli, posti dietro la bottiglia e, in molti casi, in una posizione sull’etichetta che la rende difficilmente visibile tanto che i consumatori dovrebbero fare la spesa con la lente di ingrandimento per poter scegliere consapevolmente.
Occorre intervenire per salvare un patrimonio unico del Paese con milioni di piante che tutelano l’ambiente e la biodiversità ma anche un sistema economico che vale oltre 3 miliardi di euro grazie al lavoro di un sistema di 400mila imprese tra aziende agricole, frantoi e industrie di trasformazione che producono un alimento importante per la salute che non deve mancare dalle tavole degli italiani, conclude Coldiretti nel sottolineare l’obiettivo di rilanciare una produzione nazionale dell’olio d’oliva messa a rischio anche dal Nutriscore sistema di etichettatura fuorviante, discriminatorio ed incompleto che finisce paradossalmente per escludere dalla dieta alimenti sani e naturali come l’olio d’oliva che è uno dei pilastri della Dieta Mediterranea conosciuta in tutto il mondo grazie agli effetti positivi sulla longevità e ai benefici per la salute.
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COLDIRETTI, DA “CARNE” FINTA A SEMAFORO CIBI, FOLLIE IN ARRIVO
COLDIRETTI, DA “CARNE” FINTA A SEMAFORO CIBI, FOLLIE IN ARRIVO, MA ANCHE ALLARMI SUL VINO, FALSO PROSECCO E STOP CARNI E SALUMI.
Dall’arrivo delle prime richieste di autorizzazione alla messa in commercio di carne, pesce e latte sintetici alla minaccia delle etichette allarmistiche sul vino, dal semaforo ingannevole del Nutriscore che boccia le eccellenze Made in Italy agli attacchi alla produzione di carne, salumi e vino fino alla difesa delle denominazioni più tipiche con l’attesa sentenza sul Prosek, una palese imitazione del Prosecco che è il vino più venduto a livello mondiale. Sono queste secondo il presidente della Coldiretti Ettore Prandini alcune delle battaglie che nel 2023 attendono il cibo ed i vini Made in Itay nell’Unione Europea, secondo quanto emerso dall’incontro svoltosi a Lonato del Garda (Brescia) alla presenza del ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida.
Nel 2023 potrebbero essere già presentate le prime richieste di via libera – spiega Coldiretti – all’arrivo sulle tavole in Europa per la carne prodotta in laboratorio come novel food dopo il via libera della Fda negli Stati Uniti. Si tratta di una minaccia letale per l’agricoltura italiana, la salute dei consumatori e la biodiversità del pianeta contro la quale sono state già raccolte quasi 400mila firme nella mobilitazione della Coldiretti per promuovere la legge che vieti la produzione, l’uso e la commercializzazione in Italia del cibo sintetico. Una contrarietà trasversale come dimostrano le firme raccolte nell’ambito dell’iniziativa di Coldiretti, Campagna Amica, World Farmers Markets Coalition, World Farmers Organization, Farm Europe e Filiera Italia. Insieme al premier Giorgia Meloni e al Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare hanno firmato Ministri e Sottosegretari, Parlamentari nazionali ed europei, Sindaci, personalità della cultura dello sport e dello spettacolo, rappresentanti istituzionali di Regioni e Province, imprenditori e numerosi Vescovi. La verità – denuncia Coldiretti – è che non si tratta di carne ma di un prodotto sintetico e ingegnerizzato, che non salva l’ambiente perché consuma più acqua ed energia di molti allevamenti tradizionali, non aiuta la salute perché non c’è garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare e, inoltre, non è accessibile a tutti poiché è nelle mani di grandi multinazionali.
E’ stata invece rinviata almeno all’autunno 2023 la presentazione della proposta di regolamento a conferma le perplessità sull’etichetta a colori manifestate dall’Italia e da altri Paesi. Il Nutriscore è infatti un sistema di etichettatura fuorviante, discriminatorio ed incompleto che – sottolinea la Coldiretti – finisce paradossalmente per escludere dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle tavole per favorire prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta. I sistemi allarmistici di etichettatura a semaforo – continua la Coldiretti – si concentrano esclusivamente su un numero molto limitato di sostanze nutritive (ad esempio zucchero, grassi e sale) e sull’assunzione di energia senza tenere conto delle porzioni, escludendo paradossalmente dalla dieta ben l’85% in valore del Made in Italy a denominazione di origine.
Intanto, dopo aver fermato il tentativo di escludere dai prossimi finanziamenti europei della promozione carne, salumi, vino e birra è allarme per l’autorizzazione Ue – conclude la Coldiretti - concessa all’Irlanda che potrà adottare un’etichetta per gli stessi vino e birra, oltre che liquori, con avvertenze terroristiche, che non tengono conto delle quantità, come “il consumo di alcol provoca malattie del fegato” e “alcol e tumori mortali sono direttamente collegati” nonostante i pareri contrari di Italia. Francia e Spagna e altri sei Stati Ue, che considerano la misura una barriera al mercato interno, e l’annuncio della stessa Commissione di possibili iniziative comuni sull’etichettatura degli alcolici.
Ma le battaglie interessano anche l’innovazione che va davvero nella direzione degli interessi dei cittadini e delle imprese a partire dall’atteso via libera alla nuova genetica “green” capace di sostenere l’obiettivo della sovranità alimentare, difendere il patrimonio di biodiversità agraria presente in Italia dai cambiamenti climatici e far tornare la ricerca italiana protagonista.
Nell’agenda 2023 del presidente Ursula Von der Leyen nell’ambito del Green Deal c’è anche la legislazione per nuove tecnologie di miglioramento genetico che – sottolinea la Coldiretti – permettono di riprodurre in maniera precisa e mirata i risultati dei meccanismi alla base dell’evoluzione biologica naturale, raggruppate sotto la denominazione Tea (Tecnologie di Evoluzione Assistita). Innovazioni che non implicano l’inserimento di Dna estraneo alla pianta e dunque non hanno nulla a che vedere con gli Ogm come dimostrano gli accordi siglati dalla Coldiretti con la Siga (Società Italiana di Genetica Agraria) e con il Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura).
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OFFERTE DI LAVORO AMBITO TERRITORIALE DI BRINDISI
OFFERTE DI LAVORO AMBITO TERRITORIALE DI BRINDISI. Centri per l’Impiego di Brindisi e provincia: 37 annunci di lavoro sul portale regionale “LavoroXTe”.
Brindisi, 13 gennaio 2023 - 37 annunci di lavoro per 93 figure professionali è il dato registrato nella settimana dal 13 al 20 gennaio relativamente alla ricerca di personale nell’ambito territoriale di Brindisi ed inserito nel Report settimanale appena pubblicato, visionabile al seguente link: undefined. Le offerte, consultabili sul sito o sull'app “LavoroxTe Puglia”, sono quotidianamente aggiornate e monitorate dagli operatori dei Centri per l’impiego e veicolate anche tramite la pagina Facebook “Centri impiego Brindisi e provincia”, attraverso la quale è possibile restare sempre aggiornati sugli annunci di lavoro attivi e sugli eventi di orientamento organizzati su tutto il territorio.
Cambiano leggermente i numeri per questa settimana: il settore in cui vi è più carenza di personale risulta essere quello dell’edilizia, con 18 posti vacanti su Brindisi e provincia, segue il settore della ristorazione con 15 posizioni scoperte. A seguire turismo 11, industria 10, servizi assicurativi 8, servizi 7, informatico 5, pulizie 4, sanità 3, commercio 3, termoidraulico 2, metalmeccanico, servizi alla persona, meccatronico, logistica, fiscale, elettromeccanico e arredamento 1.
Le opportunità di impiego all’estero tramite la rete Eures sono numerose: si ricerca personale dal settore ristorazione alla gioielleria, dal settore turistico all’entomologia.
Opportunità appetibili anche in ambito internazionale: la Disney Cruise Line, la Remy Disney Cruise Line e il Parco Disney di Orlando offrono diversi posti di lavoro per vari profili professionali.
Si fa presente, per i ragazzi dai 18 ai 28 anni, il Bando per la selezione di giovani da impiegare in diversi progetti del Servizio Civile Universale come operatori volontari, in attuazione del Bando del Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale.
Sempre aggiornata, inoltre, la sezione dedicata ai corsi di formazione per diplomati e disoccupati, cui si uniscono le opportunità offerte con i programmi Garanzia Giovani e NEET.
Per qualunque supporto, richiesta o informazione, i cittadini e le imprese possono rivolgersi agli operatori di ARPAL Puglia dei tre Centri per l’Impiego dell’Ambito territoriale di Brindisi (Brindisi, Francavilla Fontana, Ostuni), i cui contatti si trovano in coda al comunicato.
Si consiglia di consultare quotidianamente il portale Lavoro per Te - Regione Puglia, per rimanere sempre aggiornati sulle nuove opportunità lavorative.
ARPAL Puglia – Agenzia Regionale Politiche Attive del Lavoro Puglia
L'Agenzia Regionale per le Politiche Attive del Lavoro della Puglia nasce con la Legge regionale n. 29 del 29 giugno 2018 e ha come obiettivo prioritario la più ampia inclusione nel mondo del lavoro. Gestisce i Centri per l’impiego; favorisce l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro, in sinergia con imprese e privati accreditati; promuove l’integrazione delle persone con disabilità e fragilità; supporta l’osservatorio del mercato del lavoro; collabora alla programmazione dell’offerta formativa rispetto alle dinamiche del mercato del lavoro e dei fabbisogni professionali.
www.arpal.regione.puglia.it.
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Lavori pubblici in Città
Proseguono i lavori pianificati dall’Amministrazione Comunale. In questi giorni gli operai del cantiere di via Ceglie, ultimato il tracciamento delle strade che confluiranno nel rondò, hanno avviato la posa in opera dei 200 metri lineari di marciapiedi che occuperanno i due lati della strada. I prossimi passi prevedono il completamento della rotatoria al centro della carreggiata con la relativa illuminazione, la realizzazione del nuovo manto d’asfalto e la creazione degli attraversamenti pedonali rialzati. L’intervento, che ha un costo complessivo di 270mila euro, è stato co-finanziato dalla Regione Puglia con 105 mila euro.
“Lo scopo principale di questo intervento – spiega il Sindaco Antonello Denuzzo – è rallentare i veicoli in entrata e uscita dalla Città. Su via Ceglie si affacciano numerose abitazioni e sono presenti due infrastrutture importanti quali l’Ospedale e lo Stadio. Era necessario intervenire per prevenire situazioni di pericolo e consentire il passaggio in sicurezza dei pedoni.”
Sono in fase di avanzamento i lavori di adeguamento al PEBA degli immobili comunali con gli interventi nel Comando della Polizia Locale, nella Scuola Musicale Comunale e nei plessi Calò e Montessori del Secondo Istituto Comprensivo. In tutti questi edifici gli operai stanno provvedendo ad adeguare gli accessi, i percorsi interni e i servizi igienici alle esigenze dell’utenza con disabilità. Il costo complessivo di queste opere, finanziate con fondi di bilancio 2021, è di 100 mila euro.
“Il PEBA – prosegue il Sindaco Antonello Denuzzo – è uno strumento pensato per garantire l’inclusività dei luoghi. In questi anni abbiamo sviluppato un percorso incentrato sul rispetto dei diritti. L’adozione del PEBA è stato un passo importante in questa direzione e l’avvio dei cantieri rappresenta il frutto del serio lavoro di programmazione avviato dall’Amministrazione Comunale.”
Da via Dell’Elmo sono ripartiti gli interventi di rifacimento dell’asfalto che interesseranno nei prossimi giorni via Fiore, via Arco Lupo, vico Bax e vico Campane Carmine. Tutti questi cantieri rientrano nel blocco di lavori, finanziato con fondi regionali, che ha permesso il rifacimento di arterie importanti come via Germania, viale Francia, il tratto iniziale di via San Vito, via Mulini, via Sette Dolori e di tante strade secondarie. Lavori che si sommano a quelli già completati su via Di Vagno, parte di via della Conciliazione, via Abruzzo, via Calabria, via Molise, via Puglia, via Campania, via Quasimodo, via San Biagio, via San Francesco e lungo la bretella.
“I lavori che abbiamo pianificato – conclude il Sindaco Denuzzo – si stanno traducendo in opere pubbliche al servizio della Città. A breve partiranno nuovi cantieri, a cominciare dalla Porta del Carmine e dall’ultimo tratto di via Roma.”
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Ad Angioletta De Nitto il primo premio pittura "Germinazioni 2022" con l'opera "APPARENTE DUALISMO"
Ad Angioletta De Nitto il Primo Premio Pittura "Germinazioni 2022" con l'opera "APPARENTE DUALISMO".
Wizzair lascia a terra milioni di pugliesi
Wizzair lascia a terra milioni di pugliesi, pronte interrogazioni e audizioni in Commissione da parte della Lega. |
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A suonare la carica sono il barese Fabio Romito, Vice Presidente della Commissione Trasporti e il Presidente del gruppo in Via Gentile Giacomo Conserva, che preannunciano interrogazioni (Conserva) e audizioni in Commissione Consiliare (Romito, Vice Presidente della Commissione Trasporti). --------------- |
Amputazione orecchie e coda a pitbull, un uomo e una donna condannati rispettivamente a 1 anno e 4 mesi di reclusione e 9 mesi
Amputazione orecchie e coda a pitbull, un uomo e una donna di Napoli condannati rispettivamente a 1 anno e 4 mesi di reclusione e 9 mesi. Rocchi: “Sentenza importante, tagliare coda e orecchie equivale ad impedire ai cani di esprimersi”
Roma, 12 gennaio 2023 - Un uomo e una donna di Napoli sono stati condannati dal Tribunale Penale di Napoli rispettivamente a 1 anno e 4 mesi di reclusione e 9 mesi di reclusione perché “in concorso tra loro e con altri soggetti allo stato ignoti, per crudeltà e comunque senza necessità, maltrattavano due cani di razza pitbull privi di microchip, amputando loro o facendo loro amputare da altri la coda ed entrambe le orecchie”. Lo rende noto l’Ente Nazionale Protezione Animali che, attraverso l’avvocato Enpa Claudia Ricci e l’avvocato Andrea Ladogana di Enpa Rete Legale a napoli, è stata ammessa parte civile nel processo.
“E’ una sentenza molto importante – spiega Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa – che nasce dalla professionalità e dalla sensibilità dei Carabinieri di Napoli Pianura che mentre stavano effettuando dei controlli su abusi edilizi e su altri tipi di reati, si sono resi conto della presenza dei due cani con le orecchie e la coda amputata e non si sono girati dall’altra parte. Ricordiamo che purtroppo la pratica illegale della conchectomia (taglio delle orecchie) e caudotomia (taglio della coda), sono ancora molto diffuse in tutta Italia, in particolare nell’ambiente delle fiere e delle esposizioni canine. Per i cani tagliare orecchie e coda e come se a noi cucissero bocca e orecchie, non permettendoci di esprimerci e parlare. Bene quindi sentenze come queste! Denunciate! Denunciate sempre!”
“Si tratta di una sentenza importante perché purtroppo - afferma Claudia Ricci, avvocato Enpa - è raro che si riesca ad ottenere l’individuazione di questo tipo di reato, difficilmente questi soggetti vanno a processo e ancor più di rado gli imputati vengono condannati. Ricordiamo poi che questa pratica se a fini non curativi, è vietata dalla Convenzione europea per la protezione degli animali da Compagnia di Strasburgo del 13 novembre 1987, ratificata dall’Italia con la legge n. 201/2010. Le mutilazioni di coda e orecchie sono maltrattamenti puniti dall’art. 544 ter del codice penale, che prevede fino a 18 mesi di reclusione ed una multa fino a 30 mila euro. Tali interventi chirurgici, quando non necessari per motivi di salute, sono invasivi ed inutilmente dolorosi e privano il cane delle loro naturali possibilità comunicative.”
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Brindisi vince il Premio “La Città per il Verde” per il recupero del Bosco Tommaseo
Il Comune di Brindisi riceverà il premio “La Città per il Verde” nell’ambito della manifestazione organizzata dalla casa editrice “Il Verde Editoriale” di Milano giunta alla XXIII edizione.
L’amministrazione comunale si è distinta per l’intervento di recupero e riqualificazione del Bosco Tommaseo, un lavoro straordinario di valorizzazione di un polmone verde esteso su un’area di circa 5 ettari intorno al bene storico dell’ex collegio navale “Niccolò Tommaseo”. Il bosco urbano gode inoltre di una vista panoramica sul porto interno della città.
Il Premio è assegnato ai Comuni italiani o strutture private con finalità pubblica che si sono distinti per realizzazioni o metodi di gestione innovativi, finalizzati all’incremento del patrimonio verde pubblico attraverso interventi di nuova costruzione e di riqualificazione o nei quali viene privilegiato l’aspetto manutentivo.
Brindisi è tra le 20 realtà nazionali che riceveranno il premio il 24 febbraio 2023 presso la fiera Myplant e Garden di Milano.
“Ci fa molto piacere questo prestigioso riconoscimento che voglio condividere con la città e con tutti coloro che hanno reso possibile l’intervento con sole risorse interne al Comune – commenta il sindaco Riccardo Rossi -. Il Tommaseo è un luogo del cuore e della memoria della nostra comunità, l’intuizione vincente è stata quella di cominciare a recuperarlo partendo dall’area verde. La cerimonia di premiazione a Milano darà ulteriore occasione di visibilità al nostro bosco urbano unico nella sua bellezza a beneficio di Brindisi, un segnale positivo che genera fiducia e orgoglio”.
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Mesagne. Inizia la "Fase 2" per il riconoscimento della via Appia Antica, la Regina Viarum
Conclusa la “fase uno” della candidatura del sito «Via Appia. Regina viarum» per l'iscrizione nella lista del patrimonio mondiale Unesco adesso si è passati all’iter amministrativo che si concluderà con l’invio del dossier a Parigi, presso la sede Unesco. Successivamente prenderà avvio la seconda fase del progetto che prevede la visita in loco degli ispettori che dovranno valutare se i tratti di strada rinvenuti in questi anni sono effettivamente da ascrivere alla Regina viarum oppure si tratta di propaggini dell’antica via consolare. Pensiero che, per la verità, per quanto riguarda il territorio di Mesagne sono ormai in pochi a propendere.
Pertanto il 2023 sarà un anno ricco culturalmente poiché in provincia di Brindisi sono diverse le comunità locali che dovranno promuovere, culturalmente e turisticamente, l’unicum stradale. Oltre a Brindisi, Mesagne, Oria e Francavilla Fontana ci sono anche i Comuni di Fasano, Ostuni e Carovigno interessati per il tratto dell’antica via Traiana. La Regina viarum era una sorta di “autostrada consolare” che, dopo 900 chilometri, congiungeva Roma con Brindisi e rappresentava non solo il prototipo del sistema viario romano, ma anche simbolo millenario delle relazioni tra le civiltà del Mediterraneo e quelle dell'Oriente e dell'Africa. Oggi la riscoperta dell’antico tracciato della via Appia, l’unico visibile in provincia di Brindisi è quello in territorio di Mesagne, sarà un volano di sviluppo turistico internazionale come peraltro è stato notato dall’interesse di media specializzati di carattere nazionale e internazionale, come la National Geographic e Il Giornale dell’Arte di Torino, solo per citarne alcuni. Intanto l’attività di ricerca a Muro Tenente, l’agro in cui è stato rinvenuto l’antico tracciato, non si è fermata. Proseguono, infatti, gli scavi e gli studi sotto la direzione scientifica del prof. Gert Burgers e del referente del parco archeologico, Christian Napolitano e l’equipe della cooperativa Impact di Latiano.
Gli scavi e gli studi stratigrafici eseguiti nei giorni scorsi, sotto gli occhi vigili della Soprintendenza, hanno confermato quanto già scoperto precedentemente. Ossia che il manufatto è un tratto di strada glareata, costituita da pietre di piccolo pezzame compattate tra loro blocchi lapidei parallelepipedi, uniti uno di fila all’altro a formare un cordolo continuo leggermente rialzato rispetto al piano viario vero e proprio, con la principale funzione di contenere lateralmente il corpo stradale, tra i migliori rinvenuti fino adesso. Ha una larghezza di oltre cinque metri ed è inquadrabile nel II secolo a. C.. Intanto, il sindaco Matarrelli e il consulente ai beni storici, Mimmo Stella, sono consapevoli che il sito di Muro Tenente è un gioiello ancora tutto da scoprire e da leggere storicamente. Ecco perché hanno espropriato altri 45mila metri quadrati di terreno agricolo poiché certi di offrire altre tessere inedite al mosaico, ben più ampio, per la ricostruzione storica di questo incantevole luogo.
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