Redazione

Formazione per raccoglitori di funghi a cura del Centro di controllo micologico. Prenderà il via il 7 febbraio prossimo il corso di formazione e aggiornamento per raccoglitori di funghi organizzato dal Centro di Controllo Micologico della Asl Brindisi. Il corso è indispensabile per acquisire il permesso di raccolta per uso professionale: un’abilitazione che consente, ad operatori del settore, di raccogliere sul territorio regionale sino a dieci chilogrammi di funghi al giorno, da destinare anche alla vendita.

L'appuntamento, come stabilito dalla legge regionale, si ripete ogni cinque anni: in tal modo i frequentanti possono apprendere anche le novità che periodicamente emergono in campo scientifico, soprattutto sulla tossicità e la commercializzazione di alcuni prodotti. I partecipanti studieranno innanzitutto le caratteristiche biologiche dei funghi, imparando ad individuare senza incertezze le specie velenose. Verranno inoltre fornite informazioni sulle modalità di raccolta e di conservazione, di educazione ambientale, sulle normative vigenti, e infine sul ruolo dei funghi nell'alimentazione umana.

Le lezioni, condotte con il supporto di adeguati supporti didattici, saranno articolate in quattro giornate: il 7, 9, 14 e 16 febbraio, dalle 15.00 alle 18.00, e si terranno nella sala riunioni della Direzione generale della Asl, in via Napoli 8. Gli argomenti saranno trattati dai micologi esperti che svolgono attività di ispettorato e dal dottor Liborio Rainò, responsabile del Centro.

Al termine del corso sarà rilasciato l’attestato di partecipazione utile al rilascio del permesso di raccolta da parte dei Comuni. Per i neo-raccoglitori professionali, il rilascio dell’attestato è subordinato all’esito favorevole di un esame colloquio, fissato per il giorno 16 febbraio dalle 18.00 alle 19.00. Le domande di partecipazione potranno essere presentate sino al 31 gennaio prossimo.

Per informazioni rivolgersi al SIAN - Centro di Controllo Micologico in piazza Di Summa, 1 al 3° piano, posta elettronica: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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Tassazione del Consorzio speciale per la Bonifica dell’Arneo per gli anni dal 2014 al 2022. Il comitato civico di utenti che ha promosso una class action, bocciata dal tribunale di Bari, non ci sta e nel novembre scorso ha chiesto al comune di Mesagne la documentazione riguardante i piani annuali e triennali delle opere realizzate o realizzande da parte del Consorzio di Bonifica dell'Arneo nello stesso Comune necessari per avviare i ricorsi in Commissione tributaria. Documentazione che non gli sarebbe stata fornita e per tale motivo il consigliere comunale, Carmine Dimastrodonato, che è anche presidente del comitato civico di cittadini contro l’Arneo, ha avanzato nell’ultimo Consiglio comunale di Mesagne una “domanda di attualità” affinché potesse conoscere pubblicamente che fine hanno fatto le sue istanze presentate negli uffici competenti nel 2021 e nel 2022.

“Ho richiesto copia di tutta la documentazione inerente lavori, opere, documentazione varia a qualsiasi titolo, compreso gli avvisi per la pubblicazione dei piani annuali e triennali delle opere realizzate o realizzande da parte del Consorzio di Bonifica dell'Arneo nell'ambito del territorio del Comune di Mesagne nell'anno solare corrente 2022”, ha spiegato il consigliere Dimastrodonato che ha aggiunto che tale richiesta includeva anche la richiesta “dell'elenco dl eventuali lavori che il Comune ha attuato o debba attuare sotto l'aspetto dl bonifica, manutenzioni o progetti da appaltare, relativi all'anno solare in corso 2022”. Il tutto affinché il cittadino-utente possa avanzare istanza alla commissione tributaria di Lecce che ha facoltà di annullare le cartelle impositive. Il tribunale di Bari, infatti, aveva chiarito ai ricorrenti che i contributi spettanti ai Consorzi di bonifica ed imposti ai proprietari “rientrano nella categoria generale dei tributi e le relative controversie, insorte dopo il primo gennaio 2002, sono devolute alla giurisdizione delle Commissioni Tributarie”. Da qui la necessità del consigliere-presidente di acquisire la documentazione che è “indispensabile a provare la difesa del cittadini nel prossimi ricorsi tributari, considerato che le opere di bonifica e mitigazione del rischio idrogeologico sono stati eseguiti esclusivamente da parte del comune di Mesagne con fondi nazionali, regionali, ed in alcuni casi di bilancio, e per la quale si è ottenuta una nuova riperimetrazione riguardante il rischio idrogeologico della città”. La risposta del presidente del Consiglio comunale, Omar Ture, non si è fatta attendere molto e ha assicurato il consigliere Dimastrodonato che una parte dei documenti richiesti gli sono stati già inviati da tempo e che i restanti sono in fase di istruttoria.

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Dati del giorno: 18 gennaio 2023

583
Nuovi casi
7.206
Test giornalieri
2
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 183
Provincia di Bat: 44
Provincia di Brindisi: 69
Provincia di Foggia: 67
Provincia di Lecce: 133
Provincia di Taranto: 83
Residenti fuori regione: 5
Provincia in definizione: -1
16.722
Persone attualmente positive
240
Persone ricoverate in area non critica
12
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.616.457
Casi totali
13.614.618
Test eseguiti
1.590.227
Persone guarite
9.508
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 517.281
Provincia di Bat: 135.459
Provincia di Brindisi: 154.722
Provincia di Foggia: 225.070
Provincia di Lecce: 343.835
Provincia di Taranto: 217.685
Residenti fuori regione: 17.043
Provincia in definizione: 5.362
 
Il Presidente della Provincia di Brindisi Antonio Matarrelli ha convocato sindaci e commissari straordinari dei Comuni della provincia per presentare la Rete dei Comuni Sostenibili. 
 
L’incontro si terrà venerdì 27 gennaio alle ore 17.00 nel salone di rappresentanza del Palazzo della Provincia in via De Leo.
 
La Rete dei Comuni Sostenibili è un’associazione nazionale, senza scopo di lucro, aperta a tutti i Comuni italiani. Persegue finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale mediante attività per la promozione tra Comuni e le Unioni dei Comuni, delle politiche per la sostenibilità ambientale, sociale, culturale ed economica, sulla base dei 17 Obiettivi di sostenibilità di Agenda 2030 delle Nazioni Unite e dei 12 obiettivi del Benessere Equo e Sostenibile.
 
La Rete dei Comuni Sostenibili aiuta i Comuni a misurare l’efficacia delle proprie politiche attraverso un “set” di indicatori: uno strumento unico in Italia, tra le poche eccezioni a livello europeo, che è stato elaborato grazie al lavoro del Comitato Scientifico in collaborazione con l’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) e dialogando con il Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea. 
 
Il Comune, aderendo, si impegna a farsi monitorare annualmente e a darsi degli obiettivi di miglioramento delle performance degli stessi indicatori. Per ogni indicatore verrà fornita la tendenza pregressa e laddove è possibile lo stato di raggiungibilità degli obiettivi fissati da ogni singolo ente. Considerato l’attuale contesto ambientale e socio economico nel quale ognuno è chiamato a ridurre la propria impronta ecologica, l’adesione alla Rete dei Comuni Sostenibili può fare la differenza per l’intera provincia.
 
Alla riunione prenderanno parte il Presidente della Riserva Statale e Area Marina Protetta di Torre Guaceto, Rocky Malatesta, promotore dell’iniziativa, Giovanni Gostoli, Direttore delle Rete dei Comuni Sostenibili e Luca Lopomo, sindaco di Crispiano, primo Comune pugliese ad aderire alla Rete. 
È aperto il bando per la selezione dei volontarie/i per il servizio civile nazionale promosso dall'UNSC nel 2023.
Possono presentare domanda i giovani senza distinzione si sesso che, alla data di presentazione della domanda, abbiano compiuto i 18 anni e non superato i 28 anni di età (28 anni e 364 giorni) e siano in possesso dei seguenti requisiti: cittadini italiani, cittadini degli altri Paesi dell'Unione europea, cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti.
La Cooperativa sociale "Solidarietà e Rinnovamento" di Brindisi del C.N.C.A.(Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza), seleziona complessivamente:
5 volontari/e, 3 per l a sede di Brindisi e 2 per l a sede di Ostuni
presso i Centri di Accoglienza per nuclei familiari SAI (Servizi di Accoglienza ed integrazione).
Nell'ambito del progetto approvato "CISL: competenze per l'inclusione sociale e lavorativa nei migranti"
I volontari selezionati percepiranno € 444,30 (quattrocentoquarantaquattro,trenta) mensili e affiancheranno in alcune fasi relative all'accoglienza di nuclei familiari di richiedenti asilo e titolari di protezione nazionale o internazionale ospiti dei progetti, con la supervisione di operatrici e operatori qualificati, sperimentando le proprie qualità ed acquisendo strumenti di base utili allo svolgimento di qualsiasi professione.
La domanda di partecipazione va presentata entro e non oltre le ore 14.00 del 10 FEBBRAIO 2023 Esclusivamente attraverso la piattaforma Domande on Line (DOL) tramite PC,tablet e smartphone all'indirizzo undefined scegliendo il progetto codice PTCSU0024822011547NMTX CISL: Competenze per l'inclusione sociale e lavorativa nei migranti - 2022.
Per la compilazione e la presentazione della domanda on line è disponibile una guida sui siti internet del Dipartimento www.politichegiovanili.gov.it e www.scelgoilserviziocivile.gov.it
Per informazioni sul progetto info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - sito www.cnca.it
N.B. E' possibile presentare UNA SOLA DOMANDA di partecipazione per un unico progetto di Servizio Civile Nazionale, pena l'esclusione dalla selezione.
Alla piattaforma si potrà accedere attraverso SPID, il "Sistema Pubblico d'Identità Digitale"; sono disponibili tutte le informazioni necessarie, anche con FAQ e tutorial, per richiedere lo SPID indispensabile per poter presentare la candidatura. I cittadini di Paesi appartenenti all'Unione Europea e gli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia, se non avessero la disponibilità di acquisire lo SPID, potranno accedere ai servizi della piattaforma DOL attraverso apposite credenziali da richiedere al Dipartimento tramite il seguente indirizzo: undefined
PRIMA DI CANDIDARTI PER UN PROGETTO LEGGI ATTENTAMENTE il Bando ordinario 2022 Guida per la compilazione e la presentazione della Domanda On Line con la piattaforma.
 

Dopo il via libera da parte dell’Amministrazione Comunale di Francavilla Fontana, entra nel vivo la prima fase della seconda edizione del Bilancio Partecipato di Francavilla Fontana.

Sino al prossimo 20 febbraio tutti i residenti con almeno 16 anni d’età potranno candidare un progetto su arredo urbano, ambiente e verde pubblico, connettività ed innovazione tecnologica, cultura e patrimonio, giovani, scuole e infanzia, sport e benessere, viabilità e mobilità dolce. Le proposte ritenute ammissibili dagli Uffici comunali saranno messe al voto attraverso una consultazione online sulla piattaforma Francavilla partecipa. I progetti vincitori, scelti direttamente dai francavillesi, saranno realizzati.

L’Amministrazione Comunale ha destinato a questa iniziativa 50 mila euro.

“Il Bilancio Partecipato – dichiara il Sindaco Antonello Denuzzo – è uno strumento prezioso che unisce le idee della cittadinanza e le competenze della pubblica amministrazione per la realizzazione di progettualità volte a migliorare la Città. È un percorso virtuoso che abbiamo voluto introdurre a Francavilla Fontana e che ha già prodotto importanti risultati.”

I residenti interessati potranno partecipare in forma singola o associata e dovranno presentare un progetto utilizzando la modulistica disponibile sul sito internet istituzionale.

“Attivare il bilancio partecipato – spiega l’Assessore alla Partecipazione Sergio Tatarano – è il modo più concreto per porsi in ascolto delle esigenze della cittadinanza, a cui non si rilascia una delega in bianco ma si richiede un esercizio di analisi e studio delle esigenze del territorio e si concede un'occasione imperdibile per ridurre le distanze dalle Istituzioni. Siamo contenti di essere uno dei pochi Comuni in Italia, meno di 40, a tenere acceso questo percorso che migliora la vivibilità ed aumento l'affezione alla cosa pubblica.”

Grazie alla prima edizione, che ha visto la partecipazione di circa 1500 francavillesi, hanno preso forma due progetti. Ad aggiudicarsi la competizione furono l’idea avanzata dalla sezione locale della Lega Nazionale per la difesa del cane “Sei proposte per il randagismo” e la proposta “A cielo aperto” delle Associazioni Generazione72021 e Le Radici e le Ali con cui è stata data nuova vita a Parco Forleo Brayda, oggi diventato un punto di riferimento per tutti gli sportivi francavillesi.

Nasce dalla prima edizione anche l’idea del recupero delle due tele degli Imperiali che, come illustrato nei giorni scorsi, saranno restaurate grazie all’Amministrazione Comunale, alla famiglia Imperiali e all’impegno del Comitato “Si può fare”.

Il Bilancio Partecipato è stato presentato martedì 17 gennaio nel corso di un incontro pubblico cui sono intervenuti il Sindaco Antonello Denuzzo e gli Assessori Sergio Tatarano e Maria Angelotti.

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COMMERCIO ESTERO: COLDIRETTI PUGLIA, EXPLOIT VINO (+9%), OLIO (+33%) E PASTA (+43%) PRODOTTI SIMBOLO DIETA MEDITERRANEA NEL MONDO.

Con un aumento del 43% delle esportazioni della pasta, del 33% dell’olio, del 9% del vino, del 5% dei prodotti della lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi si consolida la crescita dell’export agroalimentare pugliese nel mondo trainato dai prodotti simbolo della Dieta Mediterranea più venduti all’estero. E’ quanto emerge dalle proiezioni della Coldiretti Puglia, sulla base dei dati Istat sul commercio estero relativi ai primi nove mesi del 2022 che evidenziano un balzo a doppia cifra per l’alimentare pugliese nonostante la guerra in Ucraina e le tensioni internazionali sugli scambi mondiali di beni e servizi.

Il successo dei prodotti della Dieta Mediterranea all’estero confermano l’alto gradimento per la cucina italiana che si è classificata come migliore dieta al mondo del 2023 davanti alla dash e alla flexariana ma è sotto attacco degli effetti del cambiamento climatico, dell’esplosione dei costi di produzione e delle scelte dell’Unione Europea che boccia il vino con etichette allarmistiche e promuove i grilli a tavola.  A pesare sono i rincari energetici ed i ritardi infrastrutturali che a valanga si trasferiscono dai campi alle tavole, il moltiplicarsi delle imitazioni sui mercati esteri ed il rischio di un nuovo protezionismo alimentato da etichette ingannevoli come il nutriscore, un sistema di etichettatura fuorviante, discriminatorio ed incompleto che – sottolinea la Coldiretti regionale – finisce paradossalmente per escludere dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle tavole per favorire prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta. I sistemi allarmistici di etichettatura a semaforo – continua la Coldiretti – si concentrano esclusivamente su un numero molto limitato di sostanze nutritive (ad esempio zucchero, grassi e sale) e sull’assunzione di energia senza tenere conto delle porzioni, escludendo paradossalmente dalla dieta ben l’85% in valore del Made in Italy a denominazione di origine

A livello generale la Germania resta il principale mercato di sbocco dell’alimentare in aumento del 13%, davanti agli Stati Uniti, in salita del 20% mentre – sottolinea la Coldiretti – la Francia si piazza al terzo posto ma mette a segno un tasso di crescita del 17%. Risultati positivi – precisa la Coldiretti – anche nel Regno Unito con un +18% che evidenzia come l’export tricolore si sia rivelato più forte della Brexit, dopo le difficoltà iniziali legate all’uscita dalla Ue. Balzo a doppia cifra anche nella Turchia di Erdogan (+23.%) mentre è dato negativo in Cina con un calo del 20% e in Russia con un -5% fra sanzioni, guerra e pandemia Covid.

Per sostenere il trend di crescita dell’enogastronomia nazionale serve ora agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo, conclude Coldiretti  nel sottolineare l’importanza di cogliere l’opportunità del Pnrr per modernizzare la logistica nazionale che ogni anno rappresenta per il nostro Paese un danno in termini di minor opportunità di export. Ma è importante lavorare anche sull’internazionalizzazione per sostenere le imprese che vogliono conquistare nuovi mercati e rafforzare quelli consolidati valorizzando il ruolo strategico dell’Ice con il sostegno delle ambasciate.

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XYLELLA: COLDIRETTI PUGLIA, 60MLN EURO PER ESPIANTI E REIMPIANTI IN SALENTO CON RIMODULAZIONE PIANO RIGENERAZIONE; A LECCE PERSE 3 OLIVE SU 4.

La rimodulazione del Piano per la rigenerazione olivicola porta complessivamente a 60 milioni di euro le risorse per gli espianti e i reimpianti in Salento, considerato che a causa della Xylella fastidiosa sono andate perse 3 olive su 4 con un danno incalcolabile all’economia, al paesaggio e al lavoro. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in relazione alla delibera di Giunta regionale con la variazione di bilancio per dare corso alla rimodulazione delle risorse con cui sono stati trasferiti sull’articolo 6, utile a finanziare i reimpianti di ulivi in area infetta, i 20 milioni di euro inizialmente destinati alla rimozione delle piante disseccate a seguito della Xylella.

In totale sono 60 milioni di euro a disposizione degli espianti e dei reimpianti – aggiunge Coldiretti Puglia – in modo da soddisfare quanto più possibile le 8.131 domande di aiuto individuali, le 1029 domande di aiuto di adesione e le  26 domande collettive presentate dagli agricoltori.

Con l’operatività del catasto olivicolo delle aree colpite dalla Xylella fastidiosa diviene più agevole consentire agli agricoltori di espiantare gli ulivi secchi e preparare i terreni per il reimpianto. Il catasto olivicolo è una banca dati depositata presso il SIAN contenente gli esiti della foto-restituzione delle aree interessate – spiega Coldiretti Puglia - i cui contenuti riguardano la puntinatura delle piante di olivo e lo stato di ciascuna pianta (vive, morte e sintomatiche) riferite alle ortofoto.

E’ un fondamentale contributo per favorire la resilienza ambientale e il paesaggio dell’area colpita dalla Xylella, in quanto la piantumazione arborea di oltre 12.000 ettari con l’articolo 6 può porre un freno alla “desertificazione” che il batterio sta provocando – aggiunge Coldiretti Puglia - con il disseccamento di migliaia di ettari arborati considerato che sono oltre 90mila ettari di superficie olivetata intaccati in provincia di Lecce dalla Xylella.

Coldiretti Puglia aveva già indicato l’urgenza di procedere senza indugio all’emissione dei decreti di concessione relativi all’applicazione dell’art. 6 del Decreto Interministeriale sulla Xylella per le imprese presenti in graduatoria in posizione utile. 

A causa della Xylella fastidiosa – conclude Coldiretti Puglia - sono andate perse 3 olive su 4 in provincia di Lecce con il crollo del 70% della produzione di olio di oliva anche nell’annata 2022. Lo scenario è a tinte fosche, dove il crollo produttivo è divenuto incontrovertibile dal 2014 ad oggi. Gli agricoltori – conclude la Coldiretti – chiedono interventi decisivi per espiantare, reimpiantare e far rinascere le aree colpite.

E’ da registrare anche in provincia di Brindisi – aggiunge Coldiretti Puglia - la continua avanzata della Xylella fastidiosa, con la presenza sempre più numerosa di oliveti con evidenti disseccamenti caratteristici dell’infezione dovuta al batterio. Nella parte sud del territorio provinciale tale fenomeno interessa oramai tutti gli oliveti con conseguenze anche sulla produzione ed una diminuzione del prodotto che in tali comprensori raggiunge anche il 50% rispetto alle annate precedenti.

La Xylella è arrivata in Puglia portata da piante tropicali giunte dall’America latina e fino a oggi ha infettato oltre 8mila chilometri quadrati – conclude Coldiretti Puglia - con oltre 21 milioni di ulivi colpiti, molti dei quali monumentali, frantoi svenduti a pezzi in Grecia, Marocco e Tunisia e 5mila posti di lavoro persi nella filiera dell’olio extravergine di oliva.

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Si è conclusa a Mesagne l’operazione natalizia “Cuore green” che ha permesso al Comune, in collaborazione con il Distretto urbano del commercio, di distribuire ai commercianti ben 310 alberelli di thuja occidentalis che hanno permesso di decorare le vetrine dei negozi. Chiuso il periodo natalizio adesso i commercianti dovranno restituire, da ieri fino al prossimo venerdì 20 gennaio, le piante prese in comodato. Dopodiché il Comune provvederà a piantumarle in alcuni siti pubblici, come il cimitero e la pineta della tagliata, per ampliare il verde pubblico. In ogni modo la stragrande maggioranza di questi alberelli dovrebbe essere piantumata, il condizionale è d’obbligo, in alcuni terreni attigui la chiesa di San Giovanni Paolo II per un nascente parco cittadino. Sperando che i commercianti riportino indietro gli alberelli altrimenti il progetto del Comune entrerà in crisi.

La consegna dovrà essere effettuata presso la piattaforma ecologica di via San Donaci a Mesagne da lunedì 16 gennaio a venerdì 20 gennaio dalle ore 9 alle ore 12. Tuttavia, l’ente pubblico, per la verità, ha soprasseduto a un impegno preso precedentemente e cioè che gli alberelli sarebbero stati ritirati dallo stesso Comune. Infatti, in una comunicazione dello scorso mese di novembre l’ente aveva precisato che “al termine del periodo di feste, il comune di Mesagne provvederà al ritiro degli alberi, che verranno reimpiantati in aree verdi individuate dall’ente”. Poi il dietro front con la riconsegna affidata alla bontà dei commercianti. Questa operazione “green” è costata complessivamente 9 mila 998 euro e 83 centesimi, come è scritto nella determina dello scorso 12 gennaio.  “Abbiamo dato inizio al ritiro di questi alberelli – ha spiegato Antonello Mingenti, assessore alle Attività produttive per il comune di Mesagne – e vedremo in questa settimana quanti ne saranno riconsegnati. Successivamente ci regoleremo come procedere. In ogni modo gli alberi ritirati andranno ad aumentare il patrimonio verde della nostra città”.

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