Redazione

Un giovane in sella a uno scooter ieri sera a Brindisi ha forzato un posto di blocco della polizia e si è dato alla fuga. E' stato inseguito dalla volante in diìverse vie del quartiere Commenda. Il giovane a un certo punto ha abbandonato lo scooter e si è dato alla fuga a piedi, ma gli agenti lohanno bloccato e condotto in questura. Qui sono iniziati gli accertamenti che hanno portato alla denuncia del giovane.

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Continuano le novità in casa New Virtus Mesagne per la stagione 2024-25: ad accompagnare i gialloblu come main sponsor nel nuovo campionato di Serie C sarà SUPERMERCATI ROSSOTONO, azienda nata nel 2017 all’interno della filiera di Apulia Distribuzione, già leader nel settore della GDO nel Sud Italia.
La mission aziendale, inizialmente incentrata sulla produzione di carni di prima qualità, era quella di unire la tradizione della lavorazione della carne con l’attenzione all’alimentazione degli animali, nell’ottica della sostenibilità.
Ad oggi, invece, Supermercati Rossotono ha ampliato gli orizzonti abbracciando tutti i settori della grande distribuzione diventando marchio indipendente, con l’obiettivo di ergersi a punto di riferimento nella spesa delle famiglie italiane.

“Siamo molto contenti di aver incluso la New Virtus Mesagne nel nostro percorso di comunicazione”, ammette il dott. Vito Igino, Responsabile marketing per Apulia Distribuzione. “Conosciamo il calore con il quale il pubblico mesagnese segue le vicissitudini della società cui fa capo Ivano Guarini, al quale siamo già legati da una collaborazione lavorativa, e, più in generale, riconosciamo da sempre a Mesagne, ambiente sano e familiare, il ruolo di piazza centrale nello sport del territorio brindisino. Accompagnare la New Virtus in questo nuovo percorso sarà un piacere, ma soprattutto un impegno durante tutto l’anno sportivo, che ci auguriamo possa regalare ai tifosi le soddisfazioni che meritano”.

Al dott. Igino fa eco il presidente Ivano Guarini: “Siamo onorati di aver legato il nostro nome ad Apulia Distribuzione e siamo certi che questo porterà enormi benefici alla New Virtus Mesagne. Il mio ringraziamento va al presidente di Apulia Distribuzione, Antonio Sgaramella, che ha reso possibile questo accordo e che siamo certi di poter accogliere nelle prossime settimane”.

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La polizia nella serata di ieri ha sventato un furto d'auto nella marina di Torre San Gennaro.  Gli agenti hanno inseguito i ladri a bordo di un'Audi. I poliziotti erano stati allertati da alcuni residenti che avevano notato strani movimenti intorno a un'auto. Una chiamata al 113 e il pronto intervento di una volante. 

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La Asl Brindisi aderisce alla quinta edizione della campagna di comunicazione, prevenzione e promozione del test HIV #facciamolotutti. Da quest’anno, l’attenzione si concentra anche su tutte le infezioni sessualmente trasmissibili, dalla sifilide all’HCV e all’epatite Delta. La campagna è promossa dalla Regione Puglia con il patrocinio della Simit (Società italiana malattie infettive e tropicali), dell’Università di Foggia e delle Asl pugliesi.

L’HIV e le infezioni sessualmente trasmissibili sono ancora una realtà preoccupante: in Italia ci sono 1800-2000 nuovi casi all’anno di HIV, con una media di 5 nuovi casi al giorno. In Puglia si registrano circa 150 nuovi casi all’anno. Inoltre, a livello nazionale, si registrano 500-600 casi di sifilide primaria e secondaria e 400 casi di sifilide latente.

Nella diffusione della campagna, rivolta in particolare ai più giovani e che durerà per tutto il periodo estivo, è parte attiva il Dipartimento di Prevenzione. Attraverso pillole informative diffuse sui canali social di #facciamolotutti, il portale facciamolotutti.it e le pagine social delle Asl di Puglia, verranno trasmesse informazioni semplici e mirate. La campagna di comunicazione porta la firma di Nick Difino ed è stata realizzata con il contributo scientifico di medici infettivologi: il professor Sergio Lo Caputo (Università di Foggia), la professoressa Teresa Antonia Saracino (Policlinico di Bari), la professoressa Annalisa Santantonio (Policlinico di Foggia) e il professor Massimo Galli (Università di Milano).

"Questa campagna - sottolinea il direttore del Dipartimento di Prevenzione della Asl Brindisi, Stefano Termite - rappresenta un importante strumento per sensibilizzare la popolazione, soprattutto i giovani, sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce delle infezioni sessualmente trasmissibili. La prevenzione - prosegue - è un pilastro fondamentale della nostra missione. Collaborare con altre istituzioni e utilizzare nuovi mezzi di comunicazione ci permette di raggiungere un pubblico più vasto ed efficace".

L’obiettivo della campagna è rispondere a domande cruciali come: "L’HIV esiste ancora?", "Come mi proteggo?", "Che cosa è l’epatite Delta?", "Come si contrae?", "Cosa sono le malattie sessualmente trasmissibili?", "Che cosa è la sifilide". Gli esperti rispondono con messaggi chiari e immediati, fornendo informazioni certe, indicazioni concrete e supporto alle attività di prevenzione. 

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Carlo Cottarelli racconta la sua esperienza in Parlamento. A “Un’emozione chiamata libro” arriva “Dentro il Palazzo”.

Appuntamento giovedì 18 luglio 2024 alle ore 21.00 – Chiostro San Francesco, dialoga con il prof. Carlo Cottarelli il Responsabile Comunicazione Istituzionale della Regione Puglia Rocco De Franchi

Proseguono gli appuntamenti della rassegna “Un’emozione chiamata libro 1995 – 2025 Trent’anni di Emozioni”. Ospite della prossima serata sarà il prof. Carlo Cottarelli, che presenterà il suo nuovo libro dal titolo “Dentro il Palazzo” (ed. Mondadori). A dialogare con l’autore ci sarà Rocco De Franchi, responsabile della comunicazione istituzionale della Regione Puglia. L’appuntamento è fissato per le 21:00 di giovedì 18 luglio 2024, nel chiostro di Palazzo San Francesco.

L’immagine delle Aule parlamentari, in cui avvengono i confronti – o spesso gli scontri – fra maggioranza e opposizione per decidere il futuro del nostro paese, è certamente familiare a ogni cittadino. Non molti, invece, possono affermare di sapere con chiarezza come funzioni il sistema politico italiano e cosa accada realmente nei palazzi del potere.

A raccontarlo in queste pagine, con ironia e attraverso numerosi aneddoti personali, è Carlo Cottarelli che, oltre ad aver ricoperto per otto mesi la carica di senatore nell’ultima legislatura, dopo le elezioni del 2018 venne incaricato di formare un governo nel corso di una crisi istituzionale senza precedenti.

Attingendo alla sua esperienza diretta, Cottarelli esamina lo stato della nostra politica. Ne registra le storture, le inefficienze, le potenzialità perdute, descrivendo dal di dentro il funzionamento del nostro Parlamento e trattando, fra l’altro, temi di scottante attualità come il progressivo ridimensionamento del suo ruolo rispetto a quello del governo, il dibattito ormai ridotto a scontro tra fazioni opposte, gli stipendi di deputati e senatori, il bizantinismo delle pratiche, l’allontanamento dei cittadini dal voto, e cosa si può fare per riavvicinare i cittadini alla politica. E racconta per la prima volta in dettaglio quei quattro giorni che lo videro salire al Quirinale più volte nel tentativo di formare un nuovo governo. In “Dentro il Palazzo”, Cottarelli restituisce una sincera fotografia delle nostre istituzioni e immagina come potranno evolversi la politica e l’economia italiana ed europea se proseguiranno le tendenze attuali, compresa la riforma costituzionale sul premierato.

Una serata di attualità e confronto, nello stile che il direttore artistico Flavio Cellie ha voluto dare alle serate della 29esima edizione, proiettandosi sul trentennale che si celebrerà il prossimo anno. Un anno importante per la kermesse, guidata per 18 anni dall'oggi presidente onoraria del festival, Anna Maria Mori, che riceverà il Premio “Una Valle di Libri” nella serata del primo agosto (ore 20:00) quando incontrerà e dialogherà come ai vecchi tempi, sul palco del chiostro San Francesco, con Serena Dandini.

Tra gli altri appuntamenti, il 20 luglio, sempre nel Chiostro di Palazzo San Francesco, spazio alla musica con il giornalista e conduttore radiofonico Luca De Gennaro, che presenterà, insieme al cantautore Emanuele Barbati, il libro edito da Rizzoli Lizard “Generazione Alternativa”. Il 23 luglio, la rivelazione dell’ultimo festival di Sanremo, Gianmaria Volpato, presenterà il suo primo romanzo dal titolo “Stagno” (ed. Mondadori). A dialogare con l’autore ci sarà la giornalista del TG2, Carola Carulli.

Un ringraziamento ai sostenitori del nostro progetto: Banca di Credito Cooperativo Ostuni, Telcom - Vasar, Pace Gioielli, Masseria Traetta, RH Rent e RentBeat.

Partner del progetto: Museo della Civiltà Preclassiche, Ceramiche Carella, Todo Modo, Hotel La Terra, Ostuni Touring, Pugliarello e Typicus.

Il Libro

Carlo Cottarelli, economista, dirige l’Osservatorio sui conti pubblici italiani dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e insegna nella stessa Università. Laureato in Scienze Economiche e Bancarie all’Università di Siena e con un master in Economia alla London School of Economics, ha lavorato nel Servizio studi della Banca d’Italia (1981-1987) e all’Eni (1987-1988). È stato direttore degli Affari fiscali del Fondo monetario internazionale (2008-2013), commissario straordinario per la revisione della spesa pubblica (2013-2014) e direttore esecutivo nel Board del Fondo monetario internazionale. Tra i suoi libri più recenti, ricordiamo: I sette peccati capitali dell’economia italiana (Feltrinelli, 2018), Pachidermi e pappagalli. Tutte le bufale sull’economia a cui continuiamo a credere (Feltrinelli, 2019), All’inferno e ritorno. Per la nostra rinascita sociale ed economica (Feltrinelli, 2021) e Chimere. Sogni e fallimenti dell’economia (Feltrinelli, 2023).

Il Festival “Un’emozione chiamata libro”

“Un’emozione chiamata libro” è una rassegna letteraria che vanta una consuetudine trentennale, resa tale grazie alla sensibilità di autori il cui prestigio letterario è unanimemente riconosciuto, come Luciano De Crescenzo, Dacia Maraini, Corrado Augias, Margaret Mazzantini, Susanna Tamaro, Domenico Starnone, Sebastiano Vassalli, Leonardo Mondadori, Cristina Comencini, Melania Mazzucco, Daria Bignardi, Simonetta Agnello Hornby, Magdi Allam, Marino Bartoletti, Marco Travaglio, Nicola Gratteri, Gaia Tortora, Antonio Caprarica e molti altri, per un totale di oltre trecento autori. Pertanto, rappresenta l'evento più significativo della programmazione culturale della città di Ostuni. Il festival “Un'emozione chiamata libro” nasce nel 1995, per volontà dell'amministrazione comunale dell'epoca che ebbe l'illuminazione di affidare la direzione artistica alla giornalista Anna Maria Mori, essa stessa autrice di best-seller nonché giornalista di punta de “La Repubblica”. Dal 2022 il festival letterario è curato dall’associazione “Una Valle di Libri”.

L’organizzazione dell’associazione “Una Valle di Libri”

Il Festival “Una Valle di Libri”, nato nel 2020, è un format letterario itinerante che si svolge in un contesto territoriale circoscritto ma di ampio respiro paesaggistico: la Valle d’Itria (Ostuni, Carovigno, Ceglie Messapica, Cisternino, Martina Franca, Locorotondo e Alberobello). L'associazione culturale “Una valle di libri”, nata nel marzo del 2022 grazie a un'idea di Flavio Cellie, subito condivisa con un gruppo di amici ‘bibliofili’, ha nel proprio statuto fondativo la sua essenza e la sua finalità: promuovere eventi letterari condividendone l'organizzazione con autori e moderatori.

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Centro regionale di riabilitazione ospedaliera di Ceglie Messapica (CRRiPOCeM)

All’ordine del giorno della III Commissione, presieduta da Mauro Vizzino, lo stato di avanzamento delle attività derivanti dalla legge regionale 21 del 2024 che stabilisce la gestione interamente pubblica del Centro regionale di riabilitazione ospedaliera di Ceglie Messapica (CRRiPOCeM), incardinato nell’organizzazione funzionale della Azienda sanitaria locale di Brindisi. A chiedere l’audizione il consigliere di Fratelli d’Italia Luigi Caroli e i sindacati della funzione pubblica interessati in particolare alle sorti occupazionali dei lavoratori dipendenti o a contratto attualmente impiegati dalla Fondazione San Raffaele, che da 24 anni gestisce la struttura di riabilitazione per motulesi e neurolesi.
I sindacati Fp Cgil, Cisl, Uil e Uil Tucs hanno chiesto, soprattutto dopo la emanazione e poi il ritiro di due delibere Asl che hanno preoccupato i lavoratori del San Raffaele, che sia garantita la transizione occupazionale per tutti, dipendenti a tempo indeterminato, a tempo determinato, consulenti o partite iva, addetti ai servizi. Sul punto la Cisl ha chiesto anche l’istituzione di un tavolo tecnico che coinvolga le rappresentanze sindacali. 
Caroli ha manifestato preoccupazione non solo per il mantenimento dei livelli occupazionali ma anche per la continuità assistenziale, chiedendo ancora una volta se regione e Asl ritengano che con la posta in bilancio di 9milioni 590mila euro sia possibile riuscire a garantire tutte le prestazioni, considerando anche che mancherà l’entrata di circa 1.300mila euro del canone di locazione che il San Raffaele paga alla Asl. 
Riguardo al transito dei lavoratori e ai livelli occupazioni, il direttore generale della Asl Maurizio De Nuccio insieme al direttore amministrativo Loredana Carulli, ha assicurato la piena intenzione di procedere all’assorbimento di tutte le unità, se non ad ulteriori integrazioni. “E’ chiaro – hanno evidenziato entrambi – che bisogna trovare il modo, passando anche per la verifica dei titoli e dei requisiti necessari ad un’assunzione in una struttura pubblica”. 
Anche il dirigente della sezione strategie e governo dell'offerta Mauro Nicastro ha chiarito che per il personale sanitario e sociosanitario le norme nazionali e regionali offrono  la copertura per un facile trasferimento. Non ugualmente semplice sembra essere per chi invece ricopre ruoli diversi (amministrativi, pulizie, etc).  E proprio per affrontare questioni di diversa complessità il direttore De Nuccio ha accolto favorevolmente l’idea di un tavolo con i sindacati che si occupi di individuare le modalità più idonee ad assorbire il personale in servizio, confermando la volontà di agire in questo senso.
Sul piano concreto, se da una parte sono state ritirate le due delibere che “avevano uno scopo prettamente ricognitivo e servivano – nelle more della definizione del piano attuativo – ad individuare figure temporanee necessarie ad assicurare la continuità assistenziale”, ha spiegato Carulli, dall’altra si accelerato sulla definizione del piano attuativo, che è “praticamente pronto” e all’interno del quale sarà individuato anche il responsabile sanitario della struttura. 
Sul piano finanziario Nicastro ha evidenziato che, “sulla base del personale oggi in servizio e rapportando il numero e le qualifiche al costo dei contratti pubblici, per le qualifiche attualmente presenti si sviluppa una stima di circa circa8 milioni e 700mila euro. Si ritiene poi che si creerebbero delle economie di scala, dovute al possibile impego delle figure professionali in servizio anche in altre attività, si sviluppa una stima di 7 milioni 770milaeuro circa, quindi una cifra al di sotto del costo oggi sostenuto”. 
L’imminente adozione del piano attuativo che porrà le basi del passaggio dalla gestione dal San Raffaele - esercitata da anni sulla base di una sperimentazione gestionale stabilita da ultimo nel 2008 e i cui termini sono considerati da regione e Asl ineluttabilmente spirati -  alla Asl non ha soddisfatto le richieste del consigliere Caroli, il quale ha chiesto un immediato atto formale con il quale si disciplini il rapporto in essere con il San Raffaele.

Liberare gli orsi polari dello zoo Safari di Fasano per trasferirli, dopo anni di cattività, in un habitat conforme alle loro esigenze climatiche e di spazio. Con le temperature da bollino rosso, si moltiplicano le petizioni online sulla piattaforma Change.org a sostegno degli orsi polari costretti a sopravvivere alle temperature roventi della Puglia che negli anni hanno raccolto oltre 66 mila firme.

L’ultimo appello in ordine di tempo è stato lanciato da Giorgia De Benedictis, una cittadina che ha utilizzato la piattaforma online per chiedere che “gli orsi polari dello zoo di Fasano vengano restituiti al loro habitat naturale, dove potranno vivere una vita dignitosa e sana”. Una richiesta che in pochi giorni ha trovato l’appoggio di oltre 6 500 firmatari tra residenti in Puglia e non. “E’ ingiusto e violento - si legge nel testo dell’appello - che animali abituati a temperature sotto lo zero siano costretti a vivere in Puglia, dove le temperature non scendono mai sotto lo zero e d'estate sfiorano i 50 gradi”. 

La stessa richiesta che associazioni in difesa degli animali e semplici cittadini avevano già avanzato nelle precedenti stagioni estive. La petizione più firmata, oltre 56 mila firme, risale al 2022 quando l’Associazione Meta Parma e altre realtà sensibili sui diritti degli animali avanzavano la stessa richiesta all’allora presidente della Regione Puglia e agli amministratori nazionali. “Anime in pena -  si legge nell’appello - non c’è altro modo per definire la sofferenza di questi orsi polari rinchiusi in uno zoo della Puglia. Mentre le temperature superano i quaranta gradi, loro si aggirano disperati in cerca di refrigerio, rinchiusi da anni in uno zoo italiano”. 



LINK ALLE PETIZIONI: https://www.change.org/m/2456

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L’APS “Pro Loco”, in collaborazione con l’Amministrazione comunale di San Michele Salentino, organizza per il settimo anno consecutivo il “Raduno di Auto & Moto d’epoca”. Un evento nato in sinergia tra AutoCaliandro, rappresentata da Remo Caliandro, e il Club Astor di Latiano, Club Affiliato ACI Storico, presieduto da Oronzo d'Angela, con Remo Caliandro come coordinatore per San Michele Salentino. L’obiettivo è rivivere il fascino delle auto storiche in un contesto di divertimento e promozione dei prodotti tipici locali.
“Accoglieremo i proprietari delle auto e moto storiche nella nostra bellissima Piazza Marconi,” ha dichiarato il presidente della Pro Loco, Cosimino Bellanova. “Sarà qui che i vari equipaggi riceveranno la benedizione dal nostro parroco Don Tony Falcone. Al termine, le auto partiranno in carovana per fare una breve ma intensa sfilata per le vie del paese, concludendo il percorso presso Masseria Augelluzzi, dove ci sarà la cena allietata da musica dal vivo”.
Il programma prevede l’inizio delle iscrizioni e l’ingresso all’area riservata intorno alle 18:00. Per una buona riuscita dell'evento e degli spazi, le prenotazioni sono OBBLIGATORIE sia per l'esposizione delle auto sia per chi intendesse rimanere a cena.
L'evento sarà riservato a tutte le auto e moto che abbiano compiuto almeno 30 anni e che non abbiano subito modifiche estetiche, per preservare la cultura e l'originalità dell'auto d'epoca nella sua integrità. Solo per quanto riguarda l'anzianità del veicolo ammissibile all'evento, sarà fatta eccezione per le auto più recenti che siano di particolare interesse storico e collezionistico.
Non vediamo l'ora di ammirare questi tesori dell'automobilismo d'epoca e condividerne la passione con voi. Non mancate a questa straordinaria manifestazione che celebra la bellezza senza tempo delle auto storiche! Invitate amici e familiari, vi aspettiamo numerosi per trascorrere una serata indimenticabile insieme!WhatsApp_Image_2024-07-16_at_21.10.40.jpeg

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A Mesagne oggi è l’ultimo giorno della festa mariana durante la quale si è onorata la Vergine del Monte Carmelo, protettrice e patrona della città da ben 373 anni, il cui simulacro è custodito nella Basilica minore del Carmine. Tre giorni di festa religiosa e civile durante i quali la città si è vestita a festa. Lunedì pomeriggio si è svolto il secolare rito della consegna delle chiavi della città da parte del sindaco Matarrelli alla Vergine. Le chiavi in argento sono state donate lo scorso anno da una famiglia mesagnese dopo che le stesse erano state rubate il 31 maggio 2023 insieme agli ori donati dai fedeli negli anni passati alla Madonna. Un furto sacrilego su cui tuttora non è stata fatta luce per individuare i responsabili. Nella tradizionale processione per le vie della città hanno fatto la prima uscita pubblica una parte dei consiglieri comunali oltre al sindaco Toni Matarrelli e la giunta. Particolarmente significativo è stato il momento della consegna delle chiavi della città alla protettrice. Un sentimento profondamente radicato nei mesagnesi, tanto in coloro che vivono quotidianamente la città, quanto in chi è lontano, magari da anni e per ragioni diverse. 

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ale a 108 il numero delle tombe portate alla luce nell’ambito della necropoli a cremazione di Torre Guaceto che sorge sotto la sabbia della spiaggia delle conchiglie. La ricerca archeologica ha permesso di scoprire per la prima volta anche due deposizioni vuote dedicate a chi è morto in battaglia o in viaggio. 

Si è appena conclusa la quarta campagna di scavo della necropoli protostorica a cremazione di Torre Guaceto. Le ricerche finanziate dal Consorzio di Gestione della riserva e condotte in regime di concessione ministeriale dal Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento, si sono svolte in accordo con la Soprintendenza ABAP per le Provincie di Brindisi e Lecce e in collaborazione con il Dipartimento Storia Culture e Civiltà dell’Università di Bologna, con il Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali dell’Università di Bari.
“La scoperta della nostra storia ha un valore inestimabile e se possiamo ogni anno sostenere la ricerca è anche perché gli utenti contribuiscono economicamente al nostro lavoro, fruendo dei servizi estivi della riserva, come il lido e il parcheggio” ha commentato il presidente del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, Rocky Malatesta.
Oggi la conferenza stampa indetta per la diffusione dei risultati ottenuti, nell’ambito della quale sono intervenuti anche: Teodoro Scarano, professore dell’Università del Salento e direttore dello scavo di Torre Guaceto, Maria Piccarreta, segretario regionale del Ministero della Cultura per la Puglia, Francesca Riccio, soprintendente all’Archeologia, Belle arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce, Aldo Patruno, direttore del dipartimento Turismo e cultura, Regione Puglia, Sabrina Franco, assessore alla Cultura di Carovigno. 
“La necropoli di Torre Guaceto è un contesto archeologico straordinario – ha dichiarato Scarano - l’unico sepolcreto a cremazione dell’età del Bronzo nel Mediterraneo centrale sul quale sia attivo un progetto di ricerca multidisciplinare. Ora è necessario che gli attori istituzionali e i portatori d’interesse del territorio si attivino per avviare un percorso di progettazione che conduca alla realizzazione di uno spazio museale dedicato, nel quale raccontare le storie degli individui che tra il XV e l’XI secolo a.C. hanno vissuto in questi luoghi attraverso le urne funerarie e gli splendidi ornamenti in bronzo e ambra rinvenuti nel corso degli scavi.” 
Le notizie 2024 sono numerose. Nella sola campagna di quest’anno sono state individuate ulteriori 43 tombe, delle quali più della metà in ottimo stato di conservazione e portate al laboratorio di archeologia di Torre Guaceto per essere microscavate, elemento che permetterà ulteriori scoperte nei prossimi mesi. 
Tra le poche tombe che sono state microscavate già sul cantiere ai fini del recupero, ne spiccano due con ornamenti femminili in bronzo quali corredi funerari, in un caso si tratta di una fibula ad arco di violino, mentre nell’altro delle armille, bracciale, con terminazione a spirale. 
E’ aumentato il numero di tombe che si datano alla fase finale dell’età del Bronzo e che restituiscono urne con decorazione protovillanoviana a scanalature con motivi geometrici o provviste di decorazioni plastiche a rilievo.
Nel corso delle ultime indagini sono state trovate anche, per la prima volta, due tombe vuote, due cenotafi: tombe dedicate a chi è morto lontano da casa, quindi in battaglia o in viaggio, e il cui corpo non sarebbe più tornato al villaggio. 
“La straordinaria scoperta della necropoli fatta a Torre Guaceto e il sorprendente stato di conservazione dei reperti, in particolare di alcune urne ritrovate integre – ha dichiarato Piccarreta - sono la dimostrazione che la sapiente gestione delle tutele del patrimonio culturale e paesaggistico garantisce sempre il corretto utilizzo e lo sviluppo sociale ed economico dei territori”. 
“Provo molta soddisfazione ed orgoglio per i risultati ottenuti con questo lavoro di squadra a Torre Guaceto – ha dichiarato Patruno -, la riserva è riuscita a fare dei vincoli per la tutela che le sono propri uno strumento per la crescita culturale e turistica dell’intero territorio. Sono i processi importanti come questo a cambiare in meglio il volto della Puglia”.

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