Redazione

AFA: COLDIRETTI PUGLIA, FRUTTA E VERDURA ’SCOTTATE’ DA SOLLEONE E BRUCIATE DA SICCITÀ; DIMEZZATE PRODUZIONI IN CAMPAGNA.

A Castellaneta (Taranto) angurie scottate dal sole in campi secchi per la mancanza di acqua.

Il caldo record da bollino rosso soprattutto nelle aree interne portato dall'anticiclone africano Caronte con picchi fino a 42 gradi in Puglia e la siccità che morde da mesi, bruciano frutta e verdura nei campi e dimezzano le produzioni in campagna, con le ‘scottature’ delle angurie per il solleone e le piantine di pomodori in stress idrico con eccessi di fioritura. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti Puglia sugli effetti delle alte temperature con meloni, angurie, melanzane e piante di pomodori ustionati dai raggi del sole, con la mancanza di acqua che sta mandando in stress idrico i vigneti e gli oliveti dove mancano le olive.

A risentire è tutto il settore agricolo nel 2024 divenuto rovente – afferma Coldiretti Puglia – con la frutta e la verdura in campo  bruciate dal solleone e i frequenti incendi a macchia di leopardo in tutta la Puglia. Stanno soffrendo il caldo gli animali nelle stalle – spiega Coldiretti Puglia - dove le mucche per lo stress delle alte temperature stanno producendo fino al 30% circa di latte in meno rispetto ai periodi normali, mentre il calo delle rese hanno ridotto la produzione dell’alimentazione degli animali, come orzo e piselli proteici, ma risulta dimezzata anche la produzione di grano.  

I costi sono schizzati alle stelle per l’irrigazione di soccorso e per la necessità di gasolio – aggiunge Coldiretti Puglia - per tirare l’acqua dai pozzi, azionare trattori e per tenere in funzione h24 ventilatori e doccette refrigeranti nelle stalle per aiutare le mucche a sopportare meglio la calura.

L’allarme caldo e siccità si fa più grave in un 2024 con un estate iniziata torrida dopo Il giugno più caldo di sempre, quando secondo i nuovi dati di Isac Cnr i primi cinque mesi dell’anno si collocano in testa alla classifica dei più caldi, con oltre un grado e mezzo in più rispetto alla media dal 1800 ad oggi, un’anomalia di +1,67° al Sud. Un trend che candida il 2024 nella top ten degli anni più roventi negli ultimi due secoli che si concentra nell’ultimo decennio e comprende nell’ordine il 2023, il 2022 il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2020, secondo le elaborazioni Coldiretti.

Con i campi soffocati dalla siccità è necessario accelerare sulla realizzazione del piano di invasi con pompaggi e cambiare passo – conclude Coldiretti - sulla gestione della risorsa idrica, senza la quale tutti i record del cibo Made in Italy e la stessa sovranità alimentare sono a rischio per gli effetti sempre più violenti dei cambiamenti climatici. 

Paura lunedì sera nei pressi della zona Sciaia di Brindisi a causa di un giovane che brandiva un coltello e minacciava la gente presente. Sul posto sono intervenuti i poliziotti che dopo aver allontanato le persone lo hanno disarmato e condotto in questura dove è stato denunciato. 

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Il centrocampista centrale Ciro Lucchese è un nuovo giocatore del Brindisi Football Clubedizione 2024-25. Tanta qualità ed esperienza per il centrocampo di mister Monticciolo: la scorsa stagione nell’Acireale, il giocatore, classe 1996 originario di Grottaglie, ha esordito nelle giovanili del Parma nel 2014-15, poi la parentesi nella Cavese nella stessa stagione, con 16 presenze e due reti, e la convocazione al “Torneo di Viareggio” con la rappresentativa di D. Poi una stagione a Campobasso, per lui 14 presenze e una rete e l’accesso ai playoff. E ancora PotenzaAltamura Palmese. A luglio 2021 il ritorno in Puglia nelle file del Fasano, poi a ottobre la firma di un biennale con l’Altamura e nel 2022-23 ancora un’esperienza pugliese con la maglia del Bitonto.

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Capita ormai con una certa costanza che vengano commessi reati e infrazioni, a danno di habitat e specie animali e vegetali, soprattutto sulla costa e soprattutto nella bella stagione. E’ di pochi giorni fa la notizia di un sequestro di ingenti dimensioni a Specchiolla, dove la Guardia Costiera ha rilevato 76 ombrelloni e 146 sdraio abusivi, posizionati su un’area di litorale di mille metri quadrati destinati invece ad essere fruiti liberamente. La cosa ancora più grave è che il soggetto che ha perpetrato l’occupazione abusiva è il titolare di una concessione demaniale, estendendo così senza alcun titolo l’area di pertinenza del lido.

Ma questo non è purtroppo un caso isolato. Sempre a Nord di Brindisi, in un tratto di litorale rientrante nella riserva di Torre Guaceto, in zona Apani, c’è spesso musica ad alto volume, tanto alto da sentirsi sino al centro recupero tartarughe marine (distante in linea d’aria circa 5 chilometri), con folle di persone in festa ben oltre il tramonto. Uno sfregio all’area protetta, una violazione totale del regolamento di tutela dell’oasi WWF, Riserva Naturale dello Stato e Area Marina Protetta.  
Come anche abbiamo notato persone in kitesurf e altre attrezzature per gli sport acquatici, che invadono costantemente la zona A dell’area marina, zona di tutela integrale dove invece è vietata perfino la balneazione.
Il regolamento dell’area protetta, approvato dal Ministero dell’Ambiente, dopo il benestare propedeutico dell’Assemblea dei soci del consorzio, di cui fanno parte oltre al WWF Italia, anche i Comuni di Brindisi e Carovigno, viene continuamente violato.
All’articolo 12 del Documento è riportato: “È fatto divieto di sosta e transito sul demanio marittimo costiero dal tramonto all’alba, salvo diversa autorizzazione del soggetto gestore”, e poi “la richiesta di autorizzazione alla sosta e transito sul demanio marittimo costiero da tramonto all’alba dovrà essere corredata da apposita relazione tecnica da cui si evinca la compatibilità della stessa con le finalità istitutive della riserva”; e ancora “gli impianti elettronici di diffusione sia della voce sia di segnali acustici o sonori, ad eccezione di quelli utilizzati dal soggetto gestore per finalità di gestione, non potranno emettere emissioni rumorose che superino i 45 dB”.
Il regolamento parla chiaro e le misure di tutela sono strettamente necessarie alla salvaguardia delle infinite specie animali selvatiche che popolano la riserva.

Non siamo contrari a forme di svago e divertimento, ma il fatto di essere all’interno di un’area protetta ci impone il dovere di intervenire, perché feste e divertimento non valgono più del benessere e della vita degli animali. Quando si istituisce un’area protetta, lo si fa con lo scopo di conservare habitat e specie e non si può mandare in fumo gli sforzi che fa l’ente gestore per la natura.

La deposizione di uova da parte di una tartaruga marina della specie Caretta caretta, in località Acque Chiare, poco di stante da Brindisi, è un altro segnale che la costa va tutelata, perché non è solo a nostro uso e consumo.

Ma le cattive notizie non riguardano solo il mare. Nella parte terrestre di Torre Guaceto si sta compiendo  in questi giorni un altro disastro: un uliveto secolare con alberi di enormi dimensioni, alcuni dei quali etichettati dalla Regione perché monumentali, non esistono più, abbattuti da mezzi meccanici. Gli alberi, probabilmente infetti da Xylella, comunque non meritavano quella fine. Il paesaggio è orami stravolto e in pochi giorni sono stati cancellati secoli di storia, ciò che per centinaia di anni è stato l’elemento caratteristico di quella terra, ciò che recentemente ha richiamato turisti da tutto il mondo e che ci ha donato olio di ottima qualità nonostante la veneranda età delle piante.
L’associazione chiede che venga fatta chiarezza su quanto accade ormai da tempo ad Apani e in generale all’interno dell’Area Marina Protetta e nella Riserva Naturale dello Stato.
Chiediamo con forza che le Autorità intervengano e che anche le amministrazioni vigilino nei territori di loro competenza, per impedire il perpetrarsi di situazioni di questo genere e la perdita di una ricchezza che, se persa, difficilmente tornerà.

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CONSUMI: COLDIRETTI PUGLIA, MANGIARE MALE È TASSA DA 289 EURO PRO CAPITE L’ANNO; DIETA MEDITERRANEA ANTIDOTO PER SALUTE E TASCHE

Uno studio ha rilevato che 600 persone sono ringiovanite di 1 anno e mezzo adottando la Dieta Mediterranea per un anno come stile alimentare

Un’alimentazione sbagliata non solo fa male alla salute, ma costa anche ad ogni cittadino 289 euro l’anno, con quasi 2 pugliesi su tre (38%) che risulta in sovrappeso, il 9,8% è obeso, ma c’è anche il 29,7% che risulta In eccesso ponderale, un fattore di rischio che favorisce molte malattie. Ad affermarlo è Coldiretti Puglia, sulla base di un calcolo di Aletheia, secondo cui l’obesità rappresenta, oltre ad un fattore di rischio per la salute, una tassa di 289 euro l’anno pro capite.

Un ruolo importante per la salute che – precisa la Coldiretti regionale – è stato riconosciuto ad oltre un decennio dall’iscrizione della dieta mediterranea nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco avvenuta il 16 novembre 2010. Uno studio di Claudio Franceschi, professore emerito di immunologia dell’Università di Bologna, monitorando 600 persone che per un anno hanno adottato la Dieta Mediterranea e 600 che hanno seguito altri stili alimentari, è arrivato al risultato che i primi in un anno sono “ringiovaniti” di un anno e mezzo.

Il paradosso è che proprio nella patria della buona tavola, sia in aumento l’obesità infantile e degli adolescenti perché i giovani stanno perdendo l’abitudine a consumare i cibi più salutari, dove in Puglia l’11,1% dei bambini mangia frutta meno di una volta a settimana o mai e solo il 39,8% dei bambini consuma una merenda adeguata di metà mattina, con un impatto potenzialmente devastante – denuncia Coldiretti Puglia - sulla salute delle giovani generazioni, con 1 genitore su 4 che boccia le mense scolastiche, sulla base dell’Indagine di OKKio alla Salute, secondo cui tra i bambini della Puglia il 4,8% risulta in condizioni di obesità grave, il 10,3% risulta obeso, il 21,6% in sovrappeso, il 61,2% normopeso e il 2,1% sottopeso, con il 36,7% dei bambini che presenta un eccesso ponderale.

La Dieta Mediterranea è un tesoro del Made in Italy che ha consentito all’Italia livelli di longevità fra più alti al mondo, ma è sotto attacco – denuncia Coldiretti – su più fronti, a partire dal clima fino ad arrivare all’economico e politico europeo. I cambiamenti climatici con i danni provocati dalla siccità e dal maltempo in Italia hanno tagliato le produzioni degli alimenti base della dieta mediterranea con il crollo del 30% per l’extravergine di oliva, del 10% per passate, polpe e salse di pomodoro fino al meno 5% per il grano duro destinato alla produzione di pasta tricolore. Con l’esplosione dei costi causata dalla guerra in Ucraina più di 1 azienda agricola su 10 (13%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività – evidenzia Coldiretti – ma ben oltre 1/3 del totale nazionale (34%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dei rincari spinti dalla guerra in Ucraina.

Da qui la necessità di una comunicazione al consumatore che può essere garantita solo da un’etichetta sempre più trasparente eleggibile e soprattutto adottata non solo in Italia, ma anche nell’Unione europea. Proprio per assicurare una piena trasparenza su quanto i cittadini mettono nel piatto, Coldiretti con la mobilitazione “No fake in italy”, partita dal Brennero e poi condotta sui porti, ha lanciato una raccolta di firme per una legge europea di iniziativa popolare per estendere l’obbligo dell’indicazione dell’origine su tutti i prodotti alimentari in commercio nell’Ue. Una mobilitazione che può essere sostenuta firmando in tutti i mercati contadini di Campagna Amica e negli uffici Coldiretti, promossa anche sui social media con l’hashtag #nofakeinitaly.

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La risposta del comune di Fasano che chiarisce la situazione “Casina Comunale”: indetto l’avviso pubblico per riaprire subito con un nuovo gestore

 

Gentile sig. Direttore, leggiamo incuriositi e ammirati le verbose considerazioni dell’amministratore della Fa.Tu.S., che con spiccate doti istrioniche cerca di ribaltare una verità incontestabile: la Casina nelle sue mani non ha funzionato, e il dirigente del Servizio patrimonio bene ha fatto ad avviare il procedimento di risoluzione contrattuale.

Mancanza degli investimenti richiesti dalla concessione, grossi debiti verso l’amministrazione (80.000 euro solo di Tassa Rifiuti), apertura dal 1° maggio al 30 settembre mai rispettata, mancata ristrutturazione del seminterrato del Palazzo dei Congressi: queste sono solo alcune delle contestazioni evidenziate dal dirigente.

La gestione - Fa.Tu.S. non stava quindi realizzando quanto promesso, tra l’altro, nella convenzione del 2018: “conservazione del bene” e “valorizzazione economica”, obbligandoci ad agire per serie ragioni di tutela dell’interesse pubblico.

Abbiamo avvertito il dovere di istruire una pratica inattaccabile, per non esporre i contribuenti fasanesi a un lungo e rischioso contenzioso che avrebbe aggravato la situazione.

L’Ufficio patrimonio ha dovuto ricostruire le vicende della Casina in una giungla di atti, molto spesso di Enti non più esistenti da anni, come l’Azienda Autonoma Cura Soggiorno e Turismo, o privatizzati, come Enel e Acquedotto Pugliese.

Recuperarli è stata impresa da archeologi più che da pubblici funzionari. La Casina avrà, quindi, un nuovo gestore, da individuare con l’avviso pubblico che abbiamo bandito e che è riservato a chi è in grado di riaprirla subito, questa stessa estate.

Speriamo tuttavia si comprenda che il silenzio, il lavoro e i risultati sono, in tutti i campi, il nostro modo di amministrare. In questo caso, nell’esclusivo interesse degli unici, veri proprietari della Casina: i contribuenti di Fasano.

Il sindaco Francesco Zaccaria

Il consigliere delegato alle prospettive di sviluppo della Selva di Fasano, Francesco Bianco

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Manca davvero poco per la terza edizione del “Premio Letterario Nazionale Città di Ceglie Messapica”, organizzato dall’Amministrazione comunale di Ceglie Messapica. La prestigiosa competizione letteraria, che lo scorso anno ha premiato Cosimo Argentina con “Vicolo dell’acciaio” (Hacca edizioni), si appresta a vivere un’edizione 2024 di grande successo, testimoniato dalla partecipazione di ben 37 case editrici.

Intanto, proprio in queste ore, è stata resa nota dagli organizzatori la lista della cinquina finalista per il 2024:

1.     Ritanna Armeni, Il secondo piano, Ponte alle Grazie, Milano

2.     Lorenza Foschini, L’attrito della vita, La nave di Teseo, Milano

3.     Carlo Greppi, Un uomo di poche parole, Laterza, Roma

4.     Gian Marco Griffi, Ferrovie del Messico, Laurana editore, Milano

5.     Diana Ligorio, Occhi Di Lupo, Cuore Di Cane, La vita invisibile di un agente della DIA, Bompiani, Firenze-Milano

Il tema dell’edizione 2024 è il romanzo storico, con l’obiettivo di premiare un’opera che sappia combinare realtà e finzione, permettendo ai lettori di recuperare il passato come chiave di lettura del presente. L’autore vincitore riceverà un premio di 5000 euro.

Una giuria esperta, composta dai membri del Comitato Scientifico, ha esaminato le opere letterarie edite nel 2022 e 2023, selezionando i finalisti e il vincitore dell’anno. Quest’anno, la Giuria degli Studenti è stata rappresentata dal Liceo Polivalente Don Quirico Punzi di Cisternino, diretto da Giovanni Mutinati.

Oltre al premio principale, saranno assegnati premi speciali, tra cui un premio di 500 euro nella sezione "Narrativa per ragazzi". Inoltre, il "Premio Ippocrate" e il "Premio Andrea Camilleri" riconosceranno rispettivamente gli sforzi nel campo della medicina e degli studi critici sull'opera dello scrittore.

Tutte le opere pervenute saranno conservate nelle biblioteca comunale “Pietro Gatti” di Ceglie Messapica e nella “Annibale De Leo” di Brindisi.

La cerimonia di premiazione si terrà il 1° agosto alle ore 20 presso il MAAC (Museo Archeologico e di Arte Contemporanea) di Ceglie Messapica. In questa occasione sarà annunciato il vincitore del Premio Letterario Nazionale "Città di Ceglie Messapica". Il premio dovrà essere ritirato personalmente, salvo eccezioni.

Per ulteriori informazioni, visitare il sito web istituzionale del Comune di Ceglie Messapica: www.comune.ceglie-messapica.br.it.

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Benjamin Mokulu Tembe è un nuovo giocatore del Brindisi Football Club: attaccante di grande esperienza internazionale e dal curriculum prestigioso, nato l’11 ottobre 1989, alto 187 cm, ha alle spalle una carriera che vanta più di 400 presenze e oltre 100 gol nei campionati europei. Mokulu muove i primi passi nel calcio professionistico in Belgio, suo Paese natale, dove cresce calcisticamente nell’FC Brussel. Il suo talento non passa inosservato e presto si fa notare con le maglie di diverse squadre belghe, tra cui Union Saint-GilloiseKV OostendeLokeren e KV Mechelen. Durante la sua permanenza in BelgioMokulu colleziona 145 presenze e 23 gol nella serie A belga e 55 apparizioni con 24 reti nel secondo livello belga. Nel curriculum spiccano la vittoria di una Coppa del Belgio e due presenze in Europa League con la maglia del Lokeren nella stagione 2012-13.

Nel 2014, Mokulu si trasferisce in Francia dove debutta in Ligue 1 con la maglia del Bastia. Anche se la sua esperienza oltralpe si limita a quattro presenze, segna comunque un importante passo nella sua carriera: la svolta arriva nel 2014-15, quando Mokulu approda in Italia per giocare in Serie B con l’Avellino. Qui rimane fino alla stagione 2016-17 e sempre in cadetteria Mokulu continua a esprimere il suo talento anche con le maglie di FrosinoneCremonese e Carpi (dove timbra il gol della prima vittoria stagionale contro il Perugia) collezionando complessivamente 111 presenze e 21 gol. Nella stagione 2018-19, l’attaccante approda in serie C per giocare come fuori quota nella Juventus Under 23, la seconda squadra bianconera con la quale conferma le sue doti di attaccante affidabile e prolifico (4 reti in 12 gare). Successivamente, veste le maglie di Padova e Ravenna, con cui totalizza 58 gare e 18 reti in Serie C.

Nel 2020, Mokulu esplora un nuovo capitolo della sua carriera trasferendosi in Lussemburgo, dove gioca nello Swift Hesperange. Durante la sua permanenza nel campionato lussemburghese, Mokulu dimostra ancora una volta la sua attitudine realizzativa mettendo a segno 6 gol in 11 partite. Parentesi nel Trapani in serie D, poi a fine 2022 il trasferimento nello United Riccione, sempre in serie D (girone D), infine la scorsa stagione in forza al Matera nel girone H della serie D.

Mokulu ha vestito la maglia del Belgio Under 21 in due occasioni realizzando una rete nel 2010, scegliendo poi di rappresentare la Nazionale della Repubblica Democratica del Congo, con cui ha disputato una gara amichevole il 9 febbraio 2011 contro il Gabon.

La famiglia biancazzurra del Brindisi Football Club dà il benvenuto a Benjamin Mokulu Tembe augurandogli buon lavoro nella certezza che anche in riva all’Adriatico saprà esprimere tutto il suo talento regalando emozioni e gol a tifosi e società.

---------------roma_giuseppe.jpg(Nella foto Giuseppe Roma)


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Non c'è pace per i residenti del centro storico di Mesagne che oltre a essere stati bistrattati dall'amministrazione comunale con un'ordinanza che impedisce loro di posteggiare nei pressi delle loro abitazioni dalle ore 20 all'una del giorno dopo adesso con l'ordinanza 332 del 12 luglio 2024 si impedisce loro di posteggiare, nei tre giorni di festa, negli stalli di piazza Vittorio Emanuele. Questo perchè il 15, 16 e 17 luglio in piazza vi sono degli eventi musicali. Purtroppo non si è pensato di lasciare loro degli stalli disponibili in altre zone vicine. Pertanto i residenti saranno costretti ad andare posteggiare chissà dove, poiché in questi giorni di festa, ma un pò in tuttoil periodo estivo, gran parte delle strade centrali sono off limits con parcheggi abbastanza lontani. Che dire: oltre al danno la beffa.

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Tanta partecipazione e tanto interesse a cornice del meeting di approfondimento che si è svolto sabato scorso a Mesagne, nell’aula consiliare di Palazzo di Città, sulla L.R. 30/2021, atto normativo con cui è stato istituito l’elenco regionale delle attività storiche della Regione Puglia. Con questa iniziativa, Confesercenti della Provincia di Brindisi ha voluto dare seguito agli eventi di promozione del marchio “Attività Storiche e di Tradizione della Puglia”, con l’obiettivo primario di informare direttamente commercianti ed esercenti di Mesagne sui contenuti della legge con cui la Regione Puglia ha istituito il percorso di identificazione e valorizzazione delle Attività Storiche e di Tradizione Pugliesi, avvalendosi del supporto delle associazioni di categoria, delle amministrazioni comunali e delle Camere di Commercio. E l’interesse generale verso queste tematiche si è concretizzato con la presenza all’incontro di tantissimi esercenti e titolari di attività commerciali potenzialmente candidate come “attività storiche”. Sono intervenuti anche il presidente provinciale di Confesercenti, Michele Piccirillo, il sindaco di Mesagne Antonio Matarrelli; l’assessore comunale alle attività produttive, Omar Ture, e la referente per il CAT, il centro di assistenza tecnica di Confesercenti, Stefania Semeraro. Il centro di assistenza tecnica di Confesercenti ha il compito di offrire supporto gratuito agli operatori interessati e ai possessori dei requisiti richiesti per l’inoltro delle istanze di riconoscimento all’Ente regionale. Durante questa iniziativa si è dato lustro a tre attività commerciali di Mesagne, già presenti nell’elenco regionale delle Attività storiche, omaggiandole di borse gadget e atri accessori per veicolare alla clientela il marchio dio attività storica.

Si coglie questa occasione per ricordare che per ottenere il riconoscimento di “attività storica” è richiesto un periodo di 30 anni di attività senza interruzione di continuità dell’insegna, simbolo di riconoscibilità da parte della clientela. L’ottenimento del riconoscimento rappresenta un’opportunità che la Confesercenti Provinciale di Brindisi continua a divulgare nei Comuni del territorio nella ferma convinzione che la valorizzazione degli aspetti storici e tradizionali delle attività di vicinato costituisca un elemento fondamentale per la loro tutela. Le attività storiche sono altresì fondamentali per la crescita del centro urbano e delle città in generale, l’elenco delle Attività Storiche e di Tradizione della Puglia favorisce infatti la riconoscibilità delle eccellenze commerciali, produttive e ristorative storicamente presenti sul territorio e contribuisce a promuovere il valore delle attività storiche pugliesi. L’elenco istituito è in fase di continuo aggiornamento ed è sempre possibile presentare domanda di riconoscimento, rivolgendosi presso la sede della Confesercenti di Brindisi, che attraverso il proprio CAT, offre un servizio di informazione e supporto alle attività che intenderanno presentare domanda. Per informazioni contattare il Centro Assistenza Tecnica – Confesercenti di Brindisi al n. 0831 523190 o scrivere a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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