Redazione

Prosegue il ciclo di lezioni, dal titolo “Se la storia va a teatro”, ideato e promosso dalla Fondazione Nuovo Teatro Verdi. Prossimo appuntamento martedì 29 marzo nelle sale della Biblioteca arcivescovile “Annibale De Leo”, con la storia di Brindisi vista da un punto di vista originale, quello dei documenti originali - pergamene e quotidiani - ivi conservati. La lezione, a cura della direttrice della Biblioteca, Katiuscia Di Rocco, sarà trasmessa in diretta streaming - dalle ore 10 alle 11 - sulla pagina Facebook della Fondazione ed è organizzata con il sostegno della Regione Puglia, nell’ambito del finanziamento «FSC 14-20: Patto per la Puglia. Custodiamo la Cultura In Puglia 2021 - Misure di sviluppo per lo spettacolo e le attività culturali - D.G.R. n. 1570/2020 - A.D. 499/2020». Un cammino che inizia dall’XI secolo, passaggio dall’alto al tardo Medioevo, quindi attraversa la storia medievale, moderna e contemporanea della città, fino a giungere ai grandi avvenimenti del secolo scorso. Un lungo compendio di memorie, di restauri e di dominazioni che fa luce sulla funzione della città nel tempo, sui periodi di prosperità e di decadenza, sulle cadute e sullo splendore, sulla strategicità nella grande piazza d’armi e mercantile del Mediterraneo. brindisi_il_porto_in_unantica_mappa.jpgIl filo scorre nella storia e Brindisi rimane nel grembo del suo porto, illuminata dalle civiltà e oscurata dall’abbandono e dalle devastazioni.

Agli inizi dell'XI secolo, il protospatario Lupo, governatore militare bizantino, avviò un programma di ricostruzione della città dopo secoli di abbandono, come documenta l’epigrafe posta alla base della colonna romana superstite (“Lupo Protospata, illustre pio e splendido per le azioni benefiche, ricostruì dalle fondamenta questa città, che gli Imperatori magnifici e benigni…”). Brindisi fu conquistata dal normanno Roberto il Guiscardo una prima volta nel 1060 e poi, definitivamente, nel 1071. Nell’XI secolo fu attaccata da Bizantini e Veneziani: divenne città demaniale sotto Ruggero II e fiorì per cultura e commerci. Il suo porto divenne importante scalo per l’Oriente e base di partenza di pellegrini e crociati. Federico II di Svevia le concesse molti privilegi (costruì la rocca, concesse la zecca, ecc.). Con gli Angioini fu ingrandito il porto e costruito un arsenale, ma la città dovette subire le ripercussioni delle lotte dinastiche. Sotto gli Aragonesi fu costruita la fortezza esterna dell’isola Sant’Andrea: ma per proteggere la città dalle scorrerie dei Turchi fu ostruito il canale del porto e soffocata così la sua via marittima. Distrutta da un terremoto nel 1456, fu riedificata da Ferdinando I d’Aragona.

Dal 1496 al 1509 appartenne a Venezia. Sotto il dominio spagnolo iniziò la decadenza: il porto fu abbandonato, con una gravissima crisi economica e demografica: alle rivolte popolari del 1554 e del 1647 i nuovi padroni risposero con la repressione. Solo nel 1775, sotto Ferdinando IV di Borbone, fu riattivato da Andrea Pigonati il canale d’uscita del porto interno, che ancora ne porta il nome, e furono risanate le paludi adiacenti alla città.

Tuttavia, Brindisi conobbe una rinascita solo con la sua annessione all’Italia e specialmente con l’apertura del Canale di Suez (1869) e il rifiorire del movimento mercantile con l’Oriente. Dal 1870 al 1914 fu il porto d’imbarco della Valigia delle Indie, la principale comunicazione tra l’Europa Occidentale e l’Oriente. Durante la guerra 1915-18 la posizione di Brindisi, quale unico porto sicuro della sponda italiana dell’Adriatico, permise di farne la base naturale delle operazioni militari su quel mare. Il porto fu quindi attrezzato in rapporto alle esigenze militari e divenne base della flotta italiana e delle navi alleate che operavano nel basso Adriatico. Nel 1927 la città venne elevata a capoluogo di provincia. Il suo porto conobbe un altro periodo di intensa attività negli anni immediatamente precedenti la seconda guerra mondiale, durante l’occupazione e l’annessione dell’Albania all’Italia; anche l’aeroporto assunse importanza per i collegamenti con l’Albania, la Grecia e la Turchia, e come scalo delle linee inglesi e olandesi. La città subì qualche bombardamento aereo durante la campagna di Grecia, con danni alle zone adiacenti al porto e alla stazione ferroviaria. Il 10 settembre 1943 vi si rifugiarono il re Vittorio Emanuele III e il maresciallo Badoglio, e Brindisi divenne sede del governo italiano fino al febbraio 1944 quando si trasferì a Salerno. Il porto si conferma ago del destino, a volte approdo di salvezza, come fu per i profughi ebrei, in prevalenza italiani, sbarcati a Brindisi all’alba del 29 novembre 1956 dopo l’espulsione dall’Egitto di Nasser a seguito della “crisi di Suez”.

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Il caro bollette con la contrazione del potere d’acquisto delle famiglie riduce i consumi e la spesa alimentare con l’olio extravergine d’oliva che paga il conto più salato con una diminuzione del 10% delle vendite, mentre sui produttori di olio extravergine d’oliva in Puglia si sono abbattuti i rincari con un aumento totale del 15% dei costi medi di produzione. E’ quanto segnala Coldiretti Puglia, sulla base del report di Ismea sugli acquisti alimentari nel secondo semestre 2021, dopo l’incremento a doppia cifra del 2020 (+10,4%), con una flessione del -1,8% anche delle esportazioni.

A impattare fortemente sulla produzione olearia in Puglia sono il prezzo del carburante, raddoppiato in pochi mesi – aggiunge Coldiretti Puglia - il costo dell’energia cresciuto già dal settembre 2021 e i rincari di vetro (+15%) per le bottiglie e carta (+70%) per le etichette, fino ai costi stellari per imbottigliamento, confezionamento e trasporti.

In questo scenario serve una ulteriore stretta sui controlli, per stoppare le pratiche sleali che scaricano sull’anello più debole della filiera gli oneri delle promozioni commerciali, grazie alla Legge fortemente sollecitata da Coldiretti per rendere più equa la distribuzione del valore lungo la filiera ed evitare che il massiccio ricorso attuale alle offerte promozionali di una parte della Gdo non venga scaricato sulle imprese di produzione già costrette a subire l’aumento di costi di produzione, proprio quando – insiste Coldiretti Puglia - sotto la spinta salutista determinata dall’emergenza Covid i consumi di olio delle famiglie sono in crescita sull’onda del successo della Dieta Mediterranea, proclamata patrimonio culturale dell’umanità dall’Unesco, con più di 8 italiani su 10 (82%) che cercano sugli scaffali prodotti Made in Italy per sostenere l’economia ed il lavoro del territorio.

In queste condizioni è importante verificare attentamente l’etichetta anche se – denuncia la Coldiretti regionale - sulle bottiglie di extravergine ottenute da olive straniere in vendita nei supermercati è quasi impossibile nella stragrande maggioranza dei casi, leggere le scritte “miscele di oli di oliva comunitari”, “miscele di oli di oliva non comunitari” o “miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari” obbligatorie per legge nelle etichette dell’olio di oliva. La scritta – precisa la Coldiretti regionale - è riportata in caratteri molto piccoli, posti dietro la bottiglia e, in molti casi, in una posizione sull’etichetta che la rende difficilmente visibile tanto che i consumatori dovrebbero fare la spesa con la lente di ingrandimento per poter scegliere consapevolmente.

Il consiglio della Coldiretti è quello di diffidare dei prezzi troppo bassi, acquistare extravergini a denominazione di origine Dop e Igp, quelli in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100 per 100 da olive italiane o di comperare direttamente dai produttori olivicoli, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica dove è possibile assaggiare l’olio EVO prima di comprarlo e riconoscerne le caratteristiche positive.

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Accanto alla formula tradizionale del 3×2 ed ai punti a premio – aggiunge Coldiretti Puglia - si sono moltiplicate e differenziate le proposte delle diverse catene per renderle meno confrontabili tra loro e più appetibili ai clienti, dalle vendite sottocosto che devono seguire regole precise ai buoni spesa. Tra i prodotti alimentari venduti in offerta più frequentemente ci sono quelli simbolo della dieta mediterranea che non possono mancare sulle tavole degli italiani e hanno un effetto calamita sui clienti a partire proprio dall’olio di oliva.

A livello regionale e nazionale vanno programmate e realizzate campagne quinquennali di comunicazione, strutturali e adeguatamente finanziate, che promuovano – dice Coldiretti Puglia - in maniera strategica e coordinata il prodotto simbolo della Puglia, l’olio extravergine di oliva.

E’ necessario lavorare all’educazione al consumo di oli extravergine d’oliva di qualità per valorizzare in questo modo l’impegno ed il lavoro dei produttori – conclude Coldiretti Puglia – e per questo motivo Coldiretti, Unaprol, Campagna Amica e Fondazione Evoo School stanno cercando di formare, attraverso diversi eventi dedicati, consumatori più attenti e consapevoli.

ENERGIA: COLDIRETTI PUGLIA, BENE AGRISOLARE SU TETTI 2000 STALLE E AZIENDE AGRICOLE IN PUGLIA.

Firmato il decreto dal Ministero delle Agricoltura Patuanelli per l’avvio all'avvio della misura "Parco Agrisolare".

Al via le misure per accedere a 1,5 miliardi di finanziamenti per l’istallazione di pannelli fotovoltaici sui tetti di circa 2.000 stalle e aziende agricole in Puglia, senza il consumo di suolo, è una prima importante risposta alla mobilitazione di Coldiretti a sostegno delle campagne, nell’interesse degli agricoltori e dei consumatori. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia che plaude alla firma del Ministro delle Politiche Stefano Patuanelli del decreto che dà l’avvio della misura "Parco Agrisolare" per la scrittura dei bandi nell’ambito del PNRR, con il 40% delle risorse riservato al finanziamento di progetti da realizzare in 8 regioni, tra cui proprio la Puglia.  

Una opportunità – sottolinea Coldiretti Puglia – che consente l’installazione di pannelli fotovoltaici sulle coperture degli edifici agricoli e zootecnici ma senza consumare terreno fertile. Un sostegno per le imprese agricole e zootecniche che possono avvantaggiarsi del contenimento dei costi energetici ma anche – aggiunge Coldiretti Puglia – per la Puglia che può beneficiare di una fonte energetica rinnovabile in una situazione di forti tensioni internazionali che mettono a rischio gli approvvigionamenti.

La produzione agricola e quella alimentare in Puglia assorbono oltre il 10,3% dei 5,578 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep) all’anno dei consumi totali. I rincari dell’energia – sottolinea la Coldiretti regionale - hanno dunque un impatto devastante sulla filiera, dal campo alla tavola, in un momento in cui con la pandemia da Covid si è aperto uno scenario di, accaparramenti, speculazioni e aumenti dei prezzi di beni essenziali che deve spingere il Paese a difendere la propria sovranità alimentare.

Ipotizzando che sul 10% dei tetti sia già installato un impianto, il semplice utilizzo degli edifici disponibili, secondo le elaborazioni del Centro Studi Divulga, potrebbe generare una potenza fotovoltaica compresa fra 59 e 77 GW un quantitativo sufficiente a coprire l’aumento di energia rinnovabile previsto dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) al 2030.

Anche per far fronte alla necessità di aiutare famiglie e imprese durante l’emergenza sanitaria e sociale causata dal Covid, da fenomeni speculativi, caro bollette e dallo scoppio della guerra in Ucraina è nata la prima comunità agro energetica 100% rinnovabile con il contributo essenziale della Puglia, una delle regioni più green d’Italia, che produce, raccoglie e ridistribuisce energia agricola a Km0, grazie all’intesa sottoscritta tra Coldiretti Puglia e ForGreen Società Benefit.

Coldiretti Puglia ritiene indispensabile il contributo del settore al percorso di transizione energetica della regione, orientato alla sostenibilità ambientale con la produzione di energia green, la tutela del suolo, dell’acqua e dell’aria e del corretto consumo energetico di matrice agricola, quale leva di competitività e nel contempo di presidio e salvaguardia dei territori, in particolare nelle aree più a rischio del Paese.

La pandemia da Coronavirus e la guerra in Ucraina hanno rivoluzionato le priorità dei mercati e dei consumatori – conclude Coldiretti Puglia - con le produzioni agricole, dalle quali dipendono le forniture alimentari, diventate più preziose e richieste del petrolio, con l’emergenza che ha ribaltato la geografia del valore della terra che è devenuta una ‘riserva naturale’ strategica da tutelare e proteggere.

Si tratta di una bolletta energetica pesante nonostante nel tempo si sia verificato un contenimento dei consumi energetici grazie alle nuove tecniche e all’impegno degli agricoltori per la maggiore sostenibilità delle produzioni anche con l’adozione di tecnologie 4.0 per ottimizzare l’impiego dei fattori della produzione. Senza dimenticare che a migliorare il bilancio energetico della filiera – conclude Coldiretti Puglia - ci sono gli investimenti nell’economia circolare con la produzione di bioenergie, dal fotovoltaico sui tetti di stalle e capannoni rurali fino alla valorizzazione dei reflui degli allevamenti con il biometano che va sostenuto adeguatamente.

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9^ giornata di ritorno
Mesagne Calcio vs Ruffano 3-0
Reti:
Caraccio (M) 23 pt
Morelli (M) 35 pt
Birtolo (M) 9 st
Finisce con la vittoria del Mesagne per
Con questa vittoria il Mesagne sale a quota 40 punti in classifica e ottiene la quarta vittoria consecutiva, e il quinto risultato utile.
1° Tempo:
1 Mesagne subito pericoloso, da un azione di calcio d'angolo, Birtolo in mischia stava per realizzare il gol dell'uno a zero
9 (Mesagne) conclusione di Morelli dal limite, sorvola di poco la traversa
13 (Mesagne) tiro alto di Morelli
17 (Mesagne) doppia conclusione in porta di Birtolo che impegna il portiere ospite
21 (Ruffano) conclusione da fuori di Pantaleo a giro, ma il tiro è debole, para così facilmente Petrelli
23 gol Mesagne 1-0, Caraccio
Gran gol di Caraccio, che arpiona un cross dalla destra e posizionato in area di rigore, gonfia la rete, rendendo la conclusione imparabile
25 (Mesagne) Birtolo va di testa su un cross dalla destra, ma la sfera termina fuori
28 (Mesagne) gran giocata di Lotito che di prima apre per Morelli, che smarcatosi davanti al portiere, si vede respingere il tiro
33 (Mesagne) punizione imprecisa di Lotito da ottima posizione
35 gol Mesagne, 2-0, Morelli
Bellissimo gol di Morelli
Da un cross millimetrico di Birtolo, il pallone arriva a Morelli che posizionato al centro dell' area di rigore, al limite, stoppa il pallone e al volo di gran classe fa partire un tiro imparabile per il portiere, che va ad insaccarsi nell'angolino basso alla sua sinistra
37 (Mesagne) cross di Caraccio, Del Prete dal centro area stoppa il pallone, ma Falco è bravo a respingere la sua conclusione
Il primo tempo finisce con il Mesagne in vantaggio per 2 reti a zero
2° Tempo:
9 gol Mesagne, Birtolo, 3-0
Birtolo di testa, poco marcato dalla difesa del Ruffano, porta a tre i gol per il Mesagne
Sino al trentesimo la partita è stata molto combattuta, e giocata con intensità dalle due squadre che non si sono risparmiate
27 il Mesagne sfiora il 4 a 0.
Caraccio serve Birtolo, che da due passi non riesce a deviarla in rete, e il portiere se la ritrova casualmente tra le mani
31 Sacco si accentra ma il suo tiro dal limite è debole, e para così facilmente il portiere
40 (Mesagne) Rosato spreca una grande occasione per il 4 a 0.
Servito da Birtolo, posizionato nell'area piccola, si fa parare il suo tiro ravicinatissimo.
Prossimo turno, il Mesagne giocherà fuori casa casa, domenica 3 aprile a Galatone.
Formazioni e Tebellino della gara:
Formazione MESAGNE
1) Petrelli
2) Carluccio
3) Carrozzo
4) Stabile
5) Lotito
6) Borromeo
7) Del Prete.

 

6.145
Nuovi casi
33.742
Test giornalieri
2
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 1.827
Provincia di Bat: 454
Provincia di Brindisi: 559
Provincia di Foggia: 759
Provincia di Lecce: 1.714
Provincia di Taranto: 771
Residenti fuori regione: 49
Provincia in definizione: 12
115.812
Persone attualmente positive
627
Persone ricoverate in area non critica
35
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

889.418
Casi totali
9.583.701
Test eseguiti
765.683
Persone guarite
7.923
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 288.508
Provincia di Bat: 83.595
Provincia di Brindisi: 81.391
Provincia di Foggia: 134.912
Provincia di Lecce: 174.676
Provincia di Taranto: 117.060
Residenti fuori regione: 6.398
Provincia in definizione: 2.878

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Con la risalita dei contagi in Puglia con quasi 8mila nuovi casi accertati di variante Omicron2 è fuga nelle campagne per trascorrere il tempo libero per sfuggire agli assembramenti delle città senza limitare la possibilità di movimento, grazie ai grandi spazi disponibili. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base delle denunce di infortunio da Covid-19 al lavoro registrate dall'Inail in Puglia che riguardano solo per il 2% l’agricoltura e l’agroalimentare in 24 mesi dal gennaio 2020 a febbraio 2022, dove nelle oltre 100mila aziende agricole, stalle e più di 5mila imprese di lavorazione alimentare non si è peraltro mai smesso di lavorare per garantire le forniture alimentari alla popolazione e gli agriturismi hanno accolto in sicurezza turisti e viaggiatori.

"Cresce l’allerta per una emergenza che in Puglia sta vivendo una nuova fase di crescita, proprio quando anche con lo scoppio della guerra in Ucraina si è rafforzata ulteriormente la consapevolezza diffusa sul valore strategico rappresentato dal cibo e sulle necessarie garanzie di qualità e sicurezza in Puglia che può contare su una risorsa da primato mondiale ma deve investire per superare le fragilità presenti, difendere la sovranità alimentare e ridurre la dipendenza dall'estero per l'approvvigionamento in un momento di grandi tensioni internazionali", afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Ingenti i costi che le aziende agricole e le masserie stanno sostenendo per garantire alti standard di sicurezza a tutela dei propri dipendenti sui luoghi di lavoro e negli agriturismi e masserie didattiche rispetto ai turisti e alle famiglie ospitati quotidianamente. Uno sforzo importante che deve essere sostenuto dalle istituzioni che devono accompagnare – aggiunge Coldiretti Puglia - le imprese agricole in questo percorso complesso per garantire sicurezza nelle aziende e durante il trasporto degli operai agricoli.

La pandemia ha accelerato il fenomeno del ritorno alla terra e maturato la convinzione comune che le campagne siano oggi capaci di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale, sia per chi vuole intraprendere che per chi vuole un lavoro al contatto con la natura

Il lavoro in campagna risulta essere più sicuro perché garantisce il rispetto delle distanze che nelle aree rurali – sottolinea la Coldiretti regionale – si misurano in ettari e non in metri ma ad essere meno pericolosa è anche la vita nei borghi rispetto alle metropoli segnate da una forte densità di popolazione.

Il risultato è che – continua la Coldiretti regionale  – si è verificato un aumento del 29% delle ricerche di case in campagna, nei borghi e nei piccoli comuni per la voglia di maggior sicurezza e ma anche di una migliore qualità della vita, secondo l’analisi dell’Ufficio Studi Idealista rispetto al periodo pre-Covid.

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Travolgendo ieri sera a Castellana Grotte la BCC New Mater l'Apulia Diagnostic Annunziata Volley ha vinto matematicamente il Girone B nel Campionato Regionale di Serie C di pallavolo. I ragazzi di Mister Tony Lo Re hanno riscattato la sconfitta di domenica scorsa a Leporano con una prova determinata e convincente.Il risultato di 3-0 (25-17/25-22/25-22) non lascia alcun dubbio circa l'esito dell'incontro. Con i mesagnesi sempre in vantaggio nei primi due set la New Mater non ha mai dato l'impressione di poter impensierire Mingolla e compagni,apparsi sempre attenti soprattutto a muro e in battuta, dove il rientrante Spedicato, aiutato al centro da un sontuoso Andrea Magrì, ha sfoderato una prestazione davvero brillante. E pensare che i giovani Baresi all'andata avevano creato non poche preoccupazioni ai Mesagnesi presentatisi ancora una volta in campo senza la loro stella in assoluto Adriano Polignino e Salvatore Lo Martire con Mimmo D'Elia  centrale,sacrificato nell'inedito ruolo di laterale di banda.

Questa volta il match winner di turno si e' rivelato l'altro Polignino,Dario che da posto 2 ha scaraventato vagonate di palloni sui malcapitati avversari.Nel terzo set dopo un iniziale fiammata del Castellana l'incontro si e' incanalato sul solito binario a favore dell'Apulia con Andre  Magri a chiuderlo con un prepotente primo tempo imbeccato da un Mattia Mingolla sempre attento. Da sottolineare la prova del libero Cristiano Rescio in grande ripresa di Leonardo Musa impeccabile in ricezione e l'esordio in Serie C del giovanissimo e promettente Simone Cavallo classe 2004 frutto del vivaio locale a cui auguriamo un radioso avvenire.

Prossimo appuntamento Sabato 2 aprile a Mesagne alle 18.30,ospite il PSA Matera. Incontro che in caso di vittoria Annunziata darebbe ai Mesagnesi la possibilta' di risultare la miglior prima dei tre Gironi di Serie C con  miglior griglia di partenza negli imminenti Play off.

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PICCIRILLO (CONFESERCENTI): SUI CORSI PRINCIPALI DI BRINDISI COMPAIONO I SOLITI GAZEBO. MA NESSUNO SA CHI HA CONCESSO L’AUTORIZZAZIONE.

Al di fuori da ogni logica di programmazione, anche in questo fine settimana sui corsi principali di Brindisi sono comparsi dei gazebo per la vendita di merci varie. E’ una forma inaccettabile di concorrenza nei confronti dei commercianti a posto fisso, tanto più se si considera che la presenza di queste strutture non coincide con feste particolari (Natale, Pasqua, ecc…) e non ha alcuna finalità particolare, se non quella di danneggiare l’intero comparto in una giornata importante come il sabato.

E’ evidente, pertanto, che siamo alle prese con la solita improvvisazione, tanto più se si considera che l’Assessore alle Attività Produttive non avrebbe sottoscritto alcuna autorizzazione. Un fatto gravissimo, che contribuisce a rendere inefficace pure l’azione del Distretto Urbano del Commercio.

La Confesercenti, anche nel corso dell’incontro avuto con lo stesso Assessore Vitali, ha confermato la piena disponibilità a collaborare per mettere in campo interventi finalizzati ad una valorizzazione commerciale del centro di Brindisi. Fino a questo momento, però, non si è fatto nulla di concreto e la nostra proposta di disponibilità al costante dialogo è stata rispedita al mittente.

E’ così che si contribuisce ad affossare il commercio di Brindisi!

Michele Piccirillo – Presidente Confesercenti Brindisi

Con oltre 1 stalla su 10 (12%) in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività a causa dei costi di gestione degli allevamenti per le speculazioni in atto con la guerra in Ucraina dopo il Covid, si gettano le basi dell’accordo etico tra allevatori, mangimifici e trasformatori per una filiera integrata dalla stalla alla tavola e garantire la sopravvivenza della ‘Fattoria Puglia’ che conta ormai solo 850  allevamenti da latte per fare formaggi, mozzarelle e burrate. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in occasione della tavola rotonda organizzata da Coldiretti, A.R.A. Puglia, il caseificio Deliziosa di Puglia e i mangimifici Fusillo, Galtieri e Fratelli Quarato, alla presenza dell’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, un percorso di filiera aperto a tutti gli attori del territorio.

Per l’effetto congiunto dell’aumento dei costi energetici e dei mangimi il settore dei bovini da latte – sottolinea la Coldiretti Puglia - ha subito incrementi di costi pari al 57% secondo il Crea che evidenzia il rischio concreto di chiusura per la maggioranza degli allevamenti che si trovano costretti a lavorare con prezzi alla stalla al di sotto dei costi di produzione.

“L’adeguamento dei compensi è necessario per salvare le 850 stalle da latte pugliesi sopravvissute a cui va garantita la stabilità e che hanno un’importanza per  l’economia regionale ma anche una rilevanza sociale e ambientale perché quando una stalla chiude  si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado dei territori soprattutto in zone svantaggiate”, ha dichiarato Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia.

La carenza di mais e soia, con le speculazioni in atto che hanno fatto schizzare i prezzi delle scorte, sta mettendo in ginocchio gli allevatori pugliesi, ma stanno mettendo in crisi anche i mangimifici e i trasformatori, che devono affrontare aumenti vertiginosi dei costi per l’alimentazione del bestiame (+40%) e dell’energia (+70%) a fronte di compensi fermi su valori insostenibili. Il costo medio di produzione del latte, fra energia e spese fisse – sottolinea Coldiretti – raggiunge anche oltre 0,50 euro al litro di latte alla stalla, un costo molto superiore rispetto al prezzo riconosciuto ad una larga fascia di allevatori.

“Il patrimonio agroalimentare pugliese oggi vanta una nuova DOP, la mozzarella di Gioia del Colle – ha aggiunto Piccioni - una leva infallibile per rafforzare e sostenere l’intera filiera lattiero – casearia attraverso accordi mirati che dettino regole precise con costi di produzione calcolati in base ai reali oneri e prezzi del latte ben definiti secondo quantità assicurate su territori vocati. Se la mozzarella pugliese registra attualmente un valore della produzione di quasi 100 milioni di euro, con il riconoscimento comunitario è prevedibile un aumento del valore del 25%”.

All’aumento dei costi di produzione non corrisponde la giusta remunerazione del latte alla stalla, quando per poter pagare un caffè al bar gli allevatori pugliesi devono mungere tre litri di latte pagati solo qualche decina di centesimi alla stalla, ben al di sotto dei costi di produzione in forte aumento per i rincari di mangimi ed energia, scattati già prima della guerra in Ucraina.

Bisogna intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con interventi immediati per salvare aziende e stalle e strutturali per programmare il futuro – aggiunge Coldiretti Puglia – lavorando per accordi di filiera tra imprese agricole, mangimifici ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali. Ma – conclude Coldiretti Puglia - occorre investire per aumentare la coltivazione di produzioni per l’alimentazione degli animali  e le rese dei terreni con bacini di accumulo delle acque piovane per combattere la siccità ma serve anche contrastare seriamente l’invasione della fauna selvatica che sta costringendo in molte zone interne all’abbandono nei terreni e sostenere la ricerca pubblica con l’innovazione tecnologica e le Nbt a supporto delle produzioni, della tutela della biodiversità e come strumento in risposta ai cambiamenti climatici.

 

Dati del giorno: 26 marzo 2022

7.909
Nuovi casi
37.811
Test giornalieri
11
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 2.570
Provincia di Bat: 555
Provincia di Brindisi: 674
Provincia di Foggia: 1.034
Provincia di Lecce: 2.130
Provincia di Taranto: 890
Residenti fuori regione: 41
Provincia in definizione: 15
116.334
Persone attualmente positive
620
Persone ricoverate in area non critica
32
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

883.273
Casi totali
9.549.959
Test eseguiti
759.018
Persone guarite
7.921
Persone decedute
 

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