Redazione

Dati del giorno: 28 gennaio 2022

7.855
Nuovi casi
69.159
Test giornalieri
13
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 2.370
Provincia di Bat: 807
Provincia di Brindisi: 758
Provincia di Foggia: 1.268
Provincia di Lecce: 1.581
Provincia di Taranto: 991
Residenti fuori regione: 36
Provincia in definizione: 44
128.440
Persone attualmente positive
731
Persone ricoverate in area non critica
65
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

586.407
Casi totali
7.561.201
Test eseguiti
450.777
Persone guarite
7.190

I ragazzi delle classi terze cantano la bellezza di Mesagne È online “A forma di cuore”, il nuovo brano dell’SMS “Materdona-Moro”, scritto dal prof. Enrico Cervellera e cantato dagli studenti delle classi terze. La produzione giunge a conclusione del progetto “Dalla scuola al cuore”, voluto dal Dirigente, prof. Salvatore Fiore, assieme ad altre iniziative per #Mesagne2024.

Il testo sintetizza la storia della città, dagli anni ottanta ad oggi, un progresso che porta Mesagne a candidarsi quale “Capitale Italiana della Cultura”. Nel video, il piccolo protagonista, affascinato dai successi di Boomdabash, Vito Dell’Aquila e Carlo Molfetta, ripercorre, come in un tour virtuale, le risorse storico-artistiche della città. L’alunno può così affrontare con maggiori entusiasmo e motivazione l’interrogazione della prof.ssa Giuseppina Romano, Docente d’Arte, che gentilmente presta la propria immagine nel video. L’idea del brano, e quindi il titolo, “A forma di cuore”, nascono dalla suggestiva somiglianza del perimetro del centro storico con un cuore stilizzato, e l'artwork di copertina rappresenta proprio un'opera in tema, realizzata da "Solara Argenti". Gli studenti coinvolti, autori di un’intensa tre giorni di riprese, hanno mostrato grande entusiasmo, offrendo una prova vocale significativa.

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Per il plesso “Materdona” hanno partecipato, in ordine alfabetico: Alessandro Albanese (III EE), Sofia Argentieri (II DD), Marta Bianco (III AA), Carlotta Camassa, Francesca Chisena, Marco Colelli (III BB), Charlotte Anna Dargenio (III DD), Raffaele Devicienti (III AA), Sara Giuliano (III BB), Andrea Guarini, Gabriel Idrontino (III EE), Christian Macchitella, Francesco Marino, Martina Marrazza, Maria Enea Matei (III AA), Annachiara Ninni (III BB), Nicolò Pacciolla (III AA), Laura Pinto, Gabriele Primiceri (III BB), Emilia Rubino, Francesco Santoro (III AA), Gabriele Scarpa (III BB), Marta Zanzarella (III AA). Per il plesso “Moro”: Angela Coppola (III E), Luca De Tommaso (III D), Jacopo Di Gregorio (III A), Angelica Lavino (III A), Giorgia Lotosoriere, Alice Mautarelli (III D), Giovanna Montalto (III E), Azzurra Pasimena (III A), Marco Renis (III C).

L’iniziativa “Dalla scuola al cuore”, presentata lo scorso settembre nelle tavole rotonde di preparazione per #Mesagne2024, è stata coordinata dal prof. Enrico Cervellera, Maestro di Piano, Docente di Sostegno e autore per La Resistenza, e dai professori Rosaria Zullino, Maria Spagnolo e Raffaele Leo, già in team per altre proposte didattiche della “Materdona-Moro”. “Lo spunto per il tema è partito dal Dirigente, ma il merito è tutto dei ragazzi”, spiega Cervellera, che aggiunge: “la loro forza risiede nella volontà di dare il massimo. Pretendono molto, anzitutto da se stessi, e questo è il primo passo per crescere e imparare.

Durante le riprese è stato necessario rispettare alcune regole, come rimanere in assoluto silenzio, favorendo la performance di ogni singolo compagno chiamato a registrare. Sono stati ineccepibili. Con alcuni studenti, durante il primo e secondo lockdown, avevamo realizzato altre produzioni, purtroppo a distanza. Stavolta s’è potuto lavorare in presenza, con un microfono vero. Questo è stato possibile grazie al supporto insostituibile di tutto il Collegio Docenti, dei collaboratori, e soprattutto della Vicepreside, prof.ssa Patrizia Taurisano, responsabile del plesso Materdona, dove s’è svolto l’intero progetto. Il Sindaco ha ascoltato il brano in anteprima, quando questo era appena una bozza chitarra e voce; poi durante una sessione di registrazione ha mandato un vocale, molto apprezzato dai corsisti, che si può ascoltare sul finale del video”.

Quest’anno produrre grano costa agli agricoltori pugliesi 400 euro in più ad ettaro a causa dell’impennata dei costi energetici che si riflette a cascata dalle sementi al gasolio fino ai fertilizzanti. L’analisi è della Coldiretti Puglia, che evidenzia il salasso a carico del Granaio d’Italia con la necessità di interventi per aiutare le imprese rispetto a rincari ormai insostenibili, a partire dal settore cerealicolo che rappresenta uno dei simboli della situazione di difficoltà in cui versa l’agricoltura regionale.

La Puglia è il principale produttore italiano di grano duro, con 360.000 ettari coltivati e quasi 10 milioni di quintali prodotti. La domanda di grano 100% Made in Italy si scontra con anni di disattenzione e abbandono che nell’ultimo decennio hanno portato alla scomparsa di 1 campo su 5 – aggiunge Coldiretti Puglia - dopo con la perdita di quasi mezzo milione di ettari coltivati con effetti dirompenti sull’economia, sull’occupazione e sull’ambiente, dalla concorrenza sleale delle importazioni dall’estero soprattutto da aree del pianeta che non rispettano le stesse regole di sicurezza alimentare e ambientale in vigore nel nostro Paese.

Le sementi di grano duro registrano un balzo di almeno il 35%, mentre i chicchi di grano tenero hanno subito un incremento del 15% secondo stime Coldiretti su dati di Consorzi Agrari d’Italia. Ma se si prendono in considerazione i carburanti si arriva a rincari di circa il 50%, con un aumento dei costi ad ettaro delle operazioni agromeccaniche che oggi viene stimato in circa 10-15%.

L’impennata del costo del gas, dovuta ai problemi riscontrati con i Paesi esportatori, fa schizzare poi i prezzi dei concimi, con l’urea passata da 350 euro a 850 euro a tonnellata (+143%), il fosfato biammonico Dap raddoppiato (+100%) da 350 a 700 euro a tonnellata, mentre prodotti di estrazione come il perfosfato minerale registrano +65%.

A questo occorre aggiungere l’aumento del costo dei fitosanitari, ora indicativamente del 10-15% che, in primavera, potrebbero un ulteriore sussulto, con un atro +15% secondo Coldiretti. Il risultato è che le quotazioni attuali del grano, salite a oltre 50 euro a quintale, non andranno paradossalmente a coprire i costi di produzione. E se negli altri paesi produttori, Canada in testa, si dovesse verificare un aumento dei raccolti e, conseguentemente, una diminuzione delle quotazioni, la situazione potrebbe addirittura peggiorare.

“In questo scenario già fortemente critico, non possiamo che denunciare la perdurante e reiterata assenza dei pastai al tavolo della CUN sperimentale, dove dalla prima convocazione in avanti non si riesce a procedere ad una corretta e trasparente valutazione dell’andamento del mercato, in quanto la parte acquirente non si presenta in commissione e non invia le schede di mercato, con la mancata quotazione sul listino. Con la CUN dovremmo riportare in trasparenza costi di produzione e prezzi del grano, sottoposto a speculazioni inaccettabili, oltre a controlli serrati con una cabina di regia coordinata tra ICQRF, NAS, ASL e gli altri organi deputati alle verifiche ”, spiega Maddalena Rignanese Rinaldi, componente di Coldiretti Puglia in sede CUN.

Serve – conclude la Coldiretti Puglia – responsabilità da parte dell’intera filiera alimentare con accordi tra agricoltura, industria e distribuzione per garantire una più equa ripartizione del valore per salvare le aziende agricole.

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Le coppie hanno indicato Enzo Neve tra i migliori professionisti dei matrimoni in Italia.

Matrimonio.com celebra la 9a edizione dei prestigiosi premi Wedding Awards, a cui partecipano oltre 65.000 imprese iscritte al portale.

I Wedding Awards sono gli unici premi del settore assegnati sulla base delle recensioni delle coppie sposate, ed è proprio questa la loro forza.

Questo premio riconosce Enzo Neve Fotografo, della categoria Fotografia, come uno dei professionisti più raccomandati dalle coppie sposatesi nel 2021.

 Per Confartigianato Enzo Neve rappresenta una categoria di notevole spessore nel variegato mondo dell’artigianato artistico, strategica per la crescita del territorio che sta puntando a valorizzare tutte le sue bellezze.

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“Il via libera del governo spagnolo al drone europeo Euromale apre finalmente la strada al lancio ufficiale del programma. Un progetto che vedrà la Puglia protagonista nell’implementazione dei processi relativi alla tecnologia dell’ala, con fabbricazione nello stabilimento di Foggia e il montaggio in quello di Grottaglie. Siamo davanti a una opportunità straordinaria di sviluppo e crescita di capacità e competenze tecnologiche e scientifiche che si concretizzeranno in posti di lavoro qualificati.” Lo afferma in una nota Giovanni Luca Aresta, deputato pugliese e capogruppo del M5S in commissione Difesa.

“Si fa strada così - precisa - quel processo di cooperazione europea della difesa che abbiamo da tempo auspicato. L’adesione di Madrid è tanto più importante perché si era sparsa la voce che il governo spagnolo volesse dirottare i fondi da destinare al drone europeo verso altri progetti come il Future Combat Air System (FCAS). Dopo Francia, Italia e Germania, l’adesione della Spagna rende ancora più ambizioso e strategico l’Euromale. La Puglia sarà al centro di questo progetto, consentendo tra l’altro di superare i limiti della monocommittenza che da tempo penalizzavano lo stabilimento di Grottaglie”.

 “Voglio infine ricordare - conclude Aresta - che è merito del grande lavoro fatto dalla commissione Difesa, in cui mi sono personalmente battuto, se oggi questo progetto sta diventando realtà e l’Italia si è già impegnata per un miliardo e 900 milioni di euro e ad acquisire 15 velivoli dei 60 complessivi”.

 

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La dichiarazione del capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo.
“Fermo restando la gravità dell’aggressione fisica (secondo la presidente dell’Apulia Film Commission, Simonetta Dellomonaco) o del violento diverbio verbale (secondo il direttore della stessa Fondazione, Antonio Parente) sui quali sta indagando anche la Procura di Bari a seguito di denuncia della prima, resta un interrogativo di fondo sul quale non viene posta l’adeguata attenzione: cosa ha portato i due vertici di quella che sicuramente è fra le più importanti Film Commission d’Italia a uno scontro (fisico o verbale) così violento? 
Per questo già due mesi fa – quando si venne a conoscenza del litigio – come Fratelli d’Italia chiedemmo al presidente Emiliano di venire a riferire in aula, non certo per conoscere i particolari dell’aggressione o presunta tale, ma per capire perché erano così divergenti le posizioni della presidente e del direttore, qual era l’oggetto del contendere? Cosa contestava la presidente al direttore o viceversa? Non vorremmo trovarci nuovamente di fronte a dissapori per appalti affidati direttamente, magari, sempre alle solite imprese anche nel settore cinematografico-promozionale. Insomma un bis della Protezione civile. Anche in quel caso, in tempi non sospetti (quando l’ospedale Covid in Fiera era ancora in costruzione, quando la fabbrica delle mascherine era appena entrata in funzione e i cargo atterravano sulla pista dell’aeroporto di Palese) chiedevamo chiarezza sui conti e sugli affidamenti dei lavori e commesse.
L’Apulia Film Commission fu voluta dal governo Fitto, pochi oggi se lo ricordano, e ha portato risultati in termini di promozione più di altre Agenzie e Assessorati preposti a questo compito, ci dispiacerebbe se il sistema Emiliano avesse inquinato anche questa Fondazione”.

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L’Amministrazione Comunale di Francavilla Fontana ha dato il via libera all’avvio di una consultazione preliminare di mercato per la locazione del centro di carico intermodale di Francavilla Fontana.

“Con questa indagine – spiega il Sindaco Antonello Denuzzo - interroghiamo il mercato per comprendere se esiste un interesse verso la struttura e a quali condizioni. L’obiettivo è dare un futuro ad un’area in completo stato di abbandono su cui sono stati investiti ingenti fondi pubblici senza alcun beneficio per la collettività.”

Il Centro di Carico Intermodale e di Servizi Commerciali e reali si estende su una superficie di 12 ettari con un piazzale esterno per la sosta degli automezzi di 400 mq. La struttura originaria si sviluppa in 5 capannoni di circa 2.000 mq e un edificio per uffici di 3000 mq.

La sua collocazione in contrada Tiberio, inclusa nella ZES Jonica, rappresenta una preziosa opportunità per gli investitori che possono sfruttare a pieno le potenzialità di questo complesso immobiliare e di riflesso creare nuove opportunità lavorative per i francavillesi. In base alla normativa prevista dalle ZES, le imprese che decidono di investire nelle zone economiche speciali potranno beneficiare di sgravi fiscali, di procedure burocratiche semplificate e dell’accesso ad infrastrutture di livello superiore. Resta ferma, tuttavia, l’intenzione dell’Amministrazione Comunale di non consentire insediamenti produttivi per lo svolgimento di attività insalubri.

“Le condizioni per il lancio di quella che sino ad oggi è una cattedrale nel deserto ci sono tutte. Probabilmente – prosegue l’Assessore all’Urbanistica Nicola Lonoce – senza la pandemia il precedente bando avrebbe avuto un esito diverso. L’indagine non riguarderà gli aspetti urbanistici e non potrà contenere progetti che possono arrecare danni alla salute pubblica. Insieme agli uffici valuteremo le proposte progettuali che ci arriveranno e assumeremo decisioni nell’esclusivo interesse pubblico.”

Intanto, sempre in materia di sviluppo produttivo, nella giornata di venerdì 28 gennaio approderà nella Commissione Consiliare presieduta da Fabio Montefiore la proposta di delibera relativa alla variante alle norme tecniche di attuazione della zona PIP così come licenziata dalla Regione Puglia. L’argomento, che sarà trattato nella prossima seduta del Consiglio Comunale, consentirà di fare un ulteriore passo in avanti nella riorganizzazione funzionale dell’area PIP consentendo insediamenti produttivi nel settore commerciale e dei servizi.

“Stiamo ricevendo diverse sollecitazioni per la definizione di un cronoprogramma per gli interventi della zona PIP. In realtà – conclude l’Assessore Lonoce – siamo in una fase in cui i tempi sono stabiliti dalla legge. Una volta approvata dal Consiglio la variante, si aprirà la fase delle osservazioni che, per sua natura, è imprevedibile. Pur comprendendo che le imprese attendono questo momento da più di 40 anni, preme sottolineare come l’Amministrazione stia lavorando a questi provvedimenti sin dal suo insediamento, a prescindere da qualsivoglia tipo di sollecitazione.”

Maglia nera In Puglia per la dotazione di verde urbano che nella maggior parte delle città non supera i 10 metri quadrati per abitante. E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Puglia, in relazione ​ alla proroga del bonus verde prevista dalla manovra di bilancio per la piantumazione di nuovi alberi e la crescita del verde.

Tra le città capoluogo ci sono quelle al di sotto dei 10 mq, tra cui Foggia che riserva 9 metri quadrati di verde urbano per ogni cittadino – insiste Coldiretti Puglia - Bari 9,2 metri quadrati, Lecce 9,6 metri quadrati a testa, seguita dalle più virtuose Brindisi con 11,9 metri quadri pro-capite e Taranto con 14,4 metri quadrati per ogni cittadino. ​

Con l’inquinamento dell’aria che è considerato dal 47% dei cittadini la prima emergenza ambientale secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’, bisogna intervenire in modo strutturale ripensando lo sviluppo delle città e favorendo la diffusione del verde pubblico e privato con le essenze più adatte alle condizioni climatiche e ambientali dei singoli territori. L'obiettivo è creare vere e proprie oasi mangia-smog nelle città, scegliendo gli alberi più efficaci nel catturare l'inquinamento dell'aria. Se una pianta adulta – riferisce Coldiretti Puglia - è capace di 'mangiare' dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili, 1 ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno.

Tra l’altro, sarebbe una risposta concreta delle pubbliche amministrazioni alla svolta green che con la pandemia ha spinto quasi 7 cittadini su 10 (68%) ad andare a caccia di piante nei vivai per abbellire le proprie case e i giardini.

In questo contesto la piantumazione di nuovi alberi e la crescita del verde viene favorita dalla proroga del bonus verde prevista dalla manovra di bilancio che pone l’Italia all’avanguardia nella lotta allo smog e ai cambiamenti climatici. Un obiettivo in linea con le strategie nazionali del Pnrr dove – sottolinea la Coldiretti – sono stati stanziati 330 milioni di euro per la forestazione urbana che consentono di piantare 6,6 milioni di alberi attraverso la tutela delle aree verdi esistenti e la creazione di nuove, anche al fine di preservare e valorizzare la biodiversità e i processi ecologici legati alla piena funzionalità degli ecosistemi.

Il bonus – ricorda la Coldiretti – prevede una detrazione ai fini Irpef nella misura del 36% delle spese sostenute per la sistemazione a verde di aree scoperte private e condominiali di edifici esistenti, di unità immobiliari, pertinenze o recinzioni (giardini, terrazze), per la realizzazione di impianti di irrigazione, pozzi, coperture a verde e giardini pensili. Un intervento strutturale che favorisce nelle città la diffusione del verde pubblico e privato considerato che – conclude la Coldiretti – una pianta adulta è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili e un ettaro di piante è in grado di catturare 20mila kg di anidride carbonica (CO2) all’anno.

 Dati del giorno: 27 gennaio 2022

8.117
Nuovi casi
43.375
Test giornalieri
9
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 2.522
Provincia di Bat: 863
Provincia di Brindisi: 841
Provincia di Foggia: 1.235
Provincia di Lecce: 1.521
Provincia di Taranto: 1.005
Residenti fuori regione: 67
Provincia in definizione: 63
126.896
Persone attualmente positive
698
Persone ricoverate in area non critica
66
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

578.552
Casi totali
7.492.051
Test eseguiti
444.479
Persone guarite
7.177

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Una vibrata protesta si sta svolgendo in questo momento in contrada Palmitella, dove da questa mattina manca l'energia elettrica. I residenti sono sul piede di guerra per cercare di comprendere a chi addossare le responsabilità di tale disservizio. Infatti, gli stessi non possono svolgere le normali attività domestiche. In pratica per l'interruzione dell'energia elettrica non c'è stato nessun preavviso. La causa sarebbe da addossare ad alcuni lavori che il Comune di Mesagne sta svolgendo su via vecchia Francavilla. E qui c'è un giallo poiché per questa defaillance elettrica il Comune asserische che si è trattato di un fatto accidentale, avvenuto durante i lavori che si stanno svolgendo nel cantiere di via vecchia Francavilla.  Una ruspa, secondo l'ente pubblico, avrebbe tranciato un cavo elettrico. Al contrario, secondo le informazioni assunte dai residenti, si tratta di un intervento che il Comune di Mesagne aveva già programmato e di cui nulla è stato fatto sapere ai residenti. 

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