Redazione
In Puglia è fungo mania
L’emergenza Covid spinge la voglia di salute e sicurezza dei consumatori con un boom degli acquisti di funghi, con il cardoncello che ha varcato i confini regionali, conosciuto e apprezzato ormai anche nelle altre regioni italiane. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dei dati raccolti nelle principali fungaie pugliesi, con una performance molto positiva per un prodotto prelibato che piace a tutti, considerato da vegetariani e vegani un’alternativa alla carne, perché contiene proteine di buona qualità e per la sua consistenza molto funzionale a numerose preparazioni gastronomiche.
La crescita delle vendite in Italia e all’estero sostiene l’aumento della produzione coltivata nelle fungaie che in Puglia è variegata dal cardoncello al prataiolo (o champignon bianco e crema), dal tartufo al porcino, dal Pleurotus Cornucopiae al Pleurotus Ostreatus, fino al pioppino, al Salmineus il fungo rosso dell’amore e alle cornucopie, ma è proprio il cardoncello ad essere balzato in cima alla lista degli acquisti.
“Il cardoncello soprattutto negli ultimi due anni – spiega Gianvito Altieri, referente del settore fungicoltura della Coldiretti Puglia – si è affermato sui banchi della grande distribuzione anche in altre regioni d’Italia. La Coldiretti invita a verificare l’indicazione il luogo di raccolta o coltivazione, dell’origine in etichetta o su appositi cartellini che deve essere riportato obbligatoriamente. Le indicazioni obbligatorie devono essere presenti sui documenti che accompagnano il prodotto in tutte le fasi della commercializzazione e che l’indicazione del Paese di origine è sempre obbligatoria per tutti i prodotti ortofrutticoli freschi, compresi tartufi e funghi spontanei”.
Ma con il Covid c’è stata una vera e propria svolta autarchica – aggiunge Coldiretti Puglia - in quattro famiglie su dieci (44%) che hanno portato in tavola cibi di propria produzione, spingendo anche la coltivazione dei funghi a casa propria con i kit fai da te. “Anche per i funghi cardoncelli, la coltivazione è possibile anche con kit che consentono di raccogliere i propri funghi abbastanza agevolmente nel giro di una ventina di giorni”, conferma Altieri.
I funghi cardoncelli sono noti ed apprezzati fin dall’antichità. Anche nel MedioEvo li si consumava abitualmente ed erano molto graditi. Ai tempi si riteneva che essi avessero proprietà afrodisiache, infatti in Santo Uffizio li mise all’indice in quanto alimento capace di distrarre i Cristiani durante le penitenze. Alcuni esperti li definiscono funghi “onesti” – conclude Coldiretti Puglia - proprio perché non sono confondibili con altre varietà, ma anche discreti e democratici, perché il loro sapore è gustoso senza esagerare, valorizza tutti i sapori senza coprirne o sovrastarne alcuno.
«PRODUZIONE IDROGENO IN AREE INDUSTRIALI DISMESSE», AVVISO PUBBLICO IMPERDIBILE PER BRINDISI
In tutta Europa le novità ed i regolamenti in tema di transizione energetica corrono veloci e da questi atti passa il destino prossimo e venturo di territori con forte vocazione produttiva energetica come Brindisi. È un tema sul quale, secondo la Uiltec di Brindisi, bisogna mantenere alta la massima attenzione perché da queste decisioni ed opportunità dipendono i destini nei prossimi anni di centinaia di lavoratori e di interi comparti produttivi e quindi del benessere e della qualità di vita nel nostro territorio.
Oggi, 2 febbraio, la Commissione Europea presenterà ufficialmente la sua proposta di tassonomia, la classificazione degli investimenti green, che include anche impianti a gas e nucleare. Una scelta già anticipata il 31 dicembre scorso.
Anche il Governo Italiano è molto attivo a riguardo ed una opportunità cruciale per il mondo produttivo di Brindisi arriva dall’Avviso pubblico del Ministero della Transizione Ecologica destinato ai «territori che vogliono avviare la produzione di idrogeno verde in aree industriali dismesse». Cinquecento milioni di euro di fondi dal Piano di Ripresa e Resilienza, metà dei quali destinati alle Regioni del Sud, per quelle realtà che vogliono «realizzare centri di produzione e distribuzione di idrogeno verde prodotto utilizzando unicamente energia da fonti rinnovabili».
Una occasione unica per le nostre Istituzioni per candidare le aree industriali di Brindisi: si pensi all’intera area di Cerano, quale area dismessa, o quella del Petrolchimico con molte aree vuote ed inutilizzate.
Brindisi sembra essere la candidata ideale dell’Avviso Pubblico il quale prevede che «i siti candidati dovranno avere delle caratteristiche precise come la connessione alla rete elettrica, gas, l’accesso alla rete stradale, la disponibilità di acqua, la prossimità rispetto ad altre industrie e/o altre utenze che possano esprimere una domanda di idrogeno, come le chimiche/petrolchimiche/raffinerie; le siderurgiche, ma anche quelle dei settori del vetro, cemento, ceramica oppure la vicinanza a ferrovie e strade a lunga percorrenza».
Altri territori si sono già portati avanti come la Regione Marche che secondo quanto riporta Quotidiano Energia «prevedendo l’imminente pubblicazione dell’avviso aveva avviato una procedure regionale per velocizzare l’iter delle proprie candidature».
La scadenza per partecipare all’Avviso Pubblico è imminente: il prossimo 11 febbraio. La Uiltec di Brindisi sollecita vivamente ed urgentemente tutte le Istituzioni del territorio a fare rete attorno a questa imperdibile opportunità per la città di Brindisi. Opportunità che sia complementare ad un sistema industriale e produttivo che è motore economico e sociale dell’intero territorio e che necessita di un rinnovamento strutturale seguendo il nuovo corso a più riprese scandito dalle Istituzionali nazionali ed europee. Il nostro Sistema Industriale non può più vivere di inerzia come è stato negli ultimi anni, il rischio è che sia superato dalla Storia, che va avanti velocemente non aspettando le beghe di paese, lasciando dietro di se il deserto economico e sociale.
Brindisi, 2 febbraio 2022
Il Segretario Generale Uiltec Brindisi
Carlo Perrucci
AVVISO PUBBLICO PER L’ACQUISIZIONE DI CANDIDATURE PER LA NOMINA A DIRETTORE DEL CONSORZIO ATS BR 4
Si rende noto che è indetto l’Avviso Pubblico per l’acquisizione di candidature per la nomina a Direttore del “Consorzio per la realizzazione del sistema integrato di Welfare dell’Ambito territoriale sociale BR/4” avente sede legale in Mesagne (BR) Via Santacesaria n. 7.Si rende noto che è indetto l’Avviso Pubblico per l’acquisizione di candidature per la nomina a Direttore del “Consorzio per la realizzazione del sistema integrato di Welfare dell’Ambito territoriale sociale BR/4” avente sede legale in Mesagne (BR) Via Santacesaria n. 7.La candidatura, deve essere indirizzata al “Consorzio Ambito Territoriale Sociale BR4”, inviata tramite PEC (Posta Elettronica Certificata), all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro e non oltre le ore 12.00 del 21.02.2022.Per tutte le informazioni in merito è possibile scaricare l’Avviso dal sito istituzionale del Consorzio www.ambitomesagne.it e/o dai siti istituzionali dei Comuni consorziati (Cellino San Marco, Erchie, Latiano, Mesagne, San Donaci, San PancrazioS.no, San PietroV.co, Torchiarolo, Torre Santa Susanna).
Mesagne ha il mercato mensile domenicale
Dunque la città di Mesagne avrà il suo mercato mensile domenicale. Si tratta di una iniziativa tesa alla promozione del territorio e delle attività produttive commerciali nel loro complesso, quale momento e strumento di promozione dello specifico comparto del commercio su aree pubbliche- Il mercatino mensile domenicale si svolgerà in Piazza Gioberti secondo il seguente calendario:
Da Gennaio a Giugno dalle ore 07,00 alle ore 14,00 ogni Prima domenica del Mese;
Luglio e Agosto dalle ore 16:00 alle ore 22:00 ogni prima domenica del Mese;
Da Settembre a Novembre dalle ore 7:00 alle ore 14:00 ogni prima domenica del Mese;
Dicembre tre Domeniche antecedente al Natale dalle ore 7:00 alle ore 14:00.
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PESTE SUINA: COLDIRETTI PUGLIA, AL VIA CINTURA DI SICUREZZA REGIONALE
Al via la cintura di sicurezza regionale contro il rischio di diffusione della peste suina africana con l'applicazione delle misure di biosicurezza nelle stalle. A darne notizia è Coldiretti Puglia, in relazione all’adozione del “Piano dei Controlli Regionale” con le misure di controllo e prevenzione della diffusione della Peste suina africana.
La Peste Suina Africana – sottolinea la Coldiretti Puglia – può colpire cinghiali e maiali ed è altamente contagiosa e spesso letale per questi animali ma non è, invece, trasmissibile agli esseri umani. Ad oggi nessun maiale è stato contagiato in Italia dalla malattia.
I branchi di cinghiali – sottolinea la Coldiretti regionale - si spingono in Puglia sempre più vicini ad abitazioni e scuole, fino ai parchi dove giocano i bambini, distruggono i raccolti, aggrediscono gli animali, assediano stalle, causano incidenti stradali con morti e feriti e razzolano tra i rifiuti con pericoli per la salute e la sicurezza delle persone, per questo è necessario vigilare oltre che sul piano sanitario anche contro le speculazioni di mercato a tutela degli allevatori e del sistema economico ed occupazionale.
La situazione è diventata insostenibile nelle campagne con danni per almeno 18 milioni di euro all’anno alle produzioni agricole ma – sottolinea Coldiretti Puglia - viene compromesso anche l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali in aree di pregio naturalistico con la perdita di biodiversità sia animale che vegetale.
Le misure di prevenzione regionali riguardano il censimento di tutti gli stabilimenti che detengono suini – spiega Coldiretti Puglia - l’obbligo di recinzione degli allevamenti della tipologia “semibrado” ed identificazione individuale di tutti e il divieto di movimentazione di cinghiali catturati presenti in aree protette e negli altri istituti faunistici diversa da quella finalizzata alla macellazione, oltre a requisiti di biosicurezza delle stalle.
E’ importante il tempestivo stanziamento di fondi con il DL sostegni per la peste suina con l’obiettivo di evitare il passaggio dei contagi dai cinghiali ai maiali e l’istituzione nel decreto Sostegni Ter del Fondo di parte capitale per gli interventi strutturali e funzionali in materia di biosicurezza, con una dotazione di 15 milioni di euro per l'anno 2022 e il "Fondo di parte corrente per il sostegno della filiera suinicola", con una dotazione di 35 milioni di euro per l'anno 2022. Ci si trova ad affrontare questa emergenza perché è mancata l’azione di prevenzione e contenimento come Coldiretti ha ripetutamente denunciato in piazza e nelle sedi istituzionali di fronte alla moltiplicazione dei cinghiali che invadono città e campagne, per cui occorre accelerare – conclude Coldiretti Puglia - sul piano di contenimento della presenza sia numerica che spaziale dei cinghiali.
I poliziotti domano un incendio e denunciano una persona
L’incessante e continua attività di prevenzione e repressione dei reati in genere e il capillare controllo del territorio da parte dell’UPGSP della Questura di Brindisi, ha permesso agli uomini delle Volanti di denunciare in stato di libertà un ristoratore colto in flagranza di reato nella serata di domenica 30 gennaio e di domare un principio di incendio, in un diverso intervento, nella notte scorsa.
Intorno alle 21,30 di domenica 30 gennaio un cittadino in transito per le strade del Rione Bozzano ha notato che , nei pressi di un locale di ristorazione, il titolare stava utilizzando due martelli pneumatici ad alimentazione elettrica per demolire una porzione del marciapiede che delimita l’area di parcheggio prospicente lo stesso locale. Il ristoratore, che evidentemente aveva pensato di poter aprire in modo del tutto arbitrario un altro varco di accesso al parcheggio oltre a quello già esistente, non aveva fatto i conti con il senso civico degli abitanti del quartiere e con la tempestività dell’intervento degli uomini della Volante giunti sul posto pochi minuti dopo la segnalazione pervenuta sulla linea di emergenza. Il ristoratore è stato denunciato “a piede libero” per il reato di danneggiamento aggravato e i due martelli pneumatici sono stati posti sotto sequestro e messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Dell’accaduto è stato informato anche il Comune di Brindisi per l’adozione degli ulteriori provvedimenti di specifica competenza.
In un diverso episodio verificatosi intorno all’1,30 della notte scorsa, le Volanti dell’UPGSP della Questura che da mesi hanno intensificato i controlli in città come disposto dal Questore, sono intervenute in Via Thaon De Revel domando un principio di incendio. La pattuglia della Sezione Volanti, mentre percorreva l’area adiacente a Piazzale Lenio Flacco, notava del fuoco provenire dalle immediate vicinanze di un gazebo esterno di una delle attività di ristorazione della zona. Provvidenziale è stato l’intervento degli operatori della Polizia di Stato che , avvicinatisi prontamente e avvalendosi dell’ausilio di una seconda pattuglia giunta poco dopo sul posto, avevano utilizzato l’estintore della dotazione di bordo della vettura di servizio per domare le fiamme che avevano danneggiato solo due sedie ed una piccola porzione del tendaggio del gazebo. La prontezza dei poliziotti e la velocità dell’intervento delle pattuglie hanno evitato ben più gravi conseguenze; sulla vicenda indaga la Squadra Mobile.
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Capitale italiana della Cultura 2024: Mesagne corre per lo sprint finale
Mesagne è tra le città finaliste per il titolo di Capitale italiana della Cultura 2024: la comunicazione, giunta con nota ufficiale del MiC poco dopo le 13 di lunedì 31 gennaio, ha sprigionato in pochi minuti un clima di festa, che dal messaggio facebook del sindaco Antonio Matarrelli si è propagato a gran velocità grazie al potere dirompente dei social.
“Ci abbiamo sperato e creduto in tanti, tantissimi, mettendoci anima e cuore, ora il sogno si fa ancora più vicino”, ha scritto il primo cittadino, commentando a caldo un risultato che non era affatto scontato, considerato il profilo delle altre concorrenti in corsa per l’ambizioso riconoscimento. “Il lavoro di squadra messo in campo da professionisti qualificati, guidati con competenza e passione dall’arch. Simonetta Dellomonaco, progettista e direttore della candidatura, ha dato i frutti sperati combinandosi alla perfezione con il coinvolgimento attivo degli uffici e di numerose istituzioni, personalità e associazioni, che ci hanno espresso prezioso sostegno contribuendo ad un successo che ci riempie di gioia”, ha aggiunto il primo cittadino.
Durante la conferenza stampa che si è svolta stamattina nell’Aula consiliare di Palazzo dei Celestini, è stata l’architetto Dellomonaco a tornare sulle peculiarità di un progetto che ha convinto la Commissione ministeriale, facendo superare l'importante fase e proiettando la candidatura direttamente verso lo sprint finale con cui si decreterà la capitale culturale del Belpaese per il 2024. E sulla qualità di una proposta curata a più mani si è soffermato anche il coordinatore politico di “Mesagne2024”, l’avvocato Marco Calò. “Si tratta di un risultato straordinario, ma non ci fermiamo. Ringraziamo tutti coloro che ci hanno creduto e che continuano a crederci, ma il riscatto oggi è compiuto”. Da questo momento l’attenzione si sposta sulle date del 3 e 4 marzo, quando gli Enti che hanno superato la selezione presenteranno i propri dossier alla Giuria ministeriale nel corso di un’audizione pubblica in streaming della durata di un’ora che servirà ai componenti della commissione ad acquisire gli elementi di approfondimento della proposta inoltrata lo scorso 19 ottobre. “Il nostro progetto è innovativo e sostenibile, l’umanità è al centro, non come soggetto ma come percorso di riscatto e di rinascita. Abbiamo oggi la responsabilità di proporre una nuova modalità del nostro agire nel mondo. La cultura, a mio avviso, ha un ruolo chiave in questo momento di grande sofferenza. Ci faremo trovare pronti per la fase finale che ci attende, continuando a sognare e a puntare in alto”, ha concluso l’architetto Dellomonaco nel suo dettagliato intervento.
Marzo è vicino e la città di Mesagne è più carica di entusiasmo che mai.
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Emergenza Covid-19 e attività di sorveglianza nella provincia di Brindisi, il report aggiornato al 30 gennaio
Emergenza Covid-19 e attività di sorveglianza nella provincia di Brindisi, il report aggiornato al 30 gennaio. Aggiornamento settimanale dei dati sull’emergenza sanitaria nell’ultimo report a cura dell’Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl, elaborato su fonte dati Sorveglianza integrata dei casi di Coronavirus Covid-19 in Italia - Istituto Superiore di Sanità. I casi comprendono i positivi accertati con tamponi molecolari e antigenici certificati.
Alla data del 30 gennaio 2022 risultano positivi 9.570 soggetti, il 46,2% uomini e il 53,8% donne, con età media di 34 anni. I positivi sono così suddivisi per fasce di età: 3.257 nella fascia 0-18 anni, 5.253 tra 19-64 anni, 759 tra 65-79 anni, 301 negli 80 e oltre. L’ultimo aggiornamento sullo stato di salute degli attualmente positivi descrive il 77,5% dei soggetti asintomatici, l'11,5% paucisintomatici, il 10,5% con sintomatologia lieve, lo 0,4% severi e lo 0,1% critici.
Per quanto riguarda la distribuzione per Comune i positivi sono 2.167 a Brindisi, 823 a Francavilla Fontana, 808 a Fasano, 755 a Ostuni, 696 a Mesagne, 478 a San Pietro Vernotico, 476 a Carovigno, 412 a Ceglie Messapica, 404 a Oria, 384 a Villa Castelli, 372 a Latiano, 298 a San Vito dei Normanni, 234 a San Pancrazio Salentino, 208 a Cellino San Marco, 198 a Erchie, 192 a San Donaci, 191 a Cisternino, 184 a Torchiarolo, 179 a Torre Santa Susanna, 111 a San Michele Salentino. I Comuni della provincia di Brindisi con i maggiori valori di incidenza cumulativa sono, nell’ordine, Torchiarolo, Brindisi, Oria, Francavilla Fontana.
Nel periodo compreso tra il 24 febbraio 2020 e il 30 gennaio 2022, i soggetti risultati positivi al test sono stati 56.661, con una incidenza cumulativa stimata pari a 1451,1 casi x10.000 residenti; si registra una diminuzione dei casi da valutare nelle prossime settimane. Dei 56.661 soggetti risultati positivi al test, il 52,6% sono donne e il 47,4% sono uomini e l’età media è pari a 38 anni.
Il tasso di letalità è pari allo 0,8%. All’aumentare dell’età si osserva un incremento di tale tasso, mentre nella fascia 0-29 anni non si registrano decessi. Sono 465 i decessi totali: 371 casi tra persone che hanno tra 70 e 90 anni e più; 58 tra i 60 e i 69 anni, 25 casi tra i 50 e i 59, 8 casi tra i 40 e i 49, e 3 nella fascia 30-39.
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COLDIRETTI PUGLIA, PIANO D’AZIONE REGIONALE PREVEDA INDENNIZZI AGLI AGRICOLTORI CONTRO AVANZATA MALATTIA
Nella lotta all’insetto vettore la ‘sputacchina’ per arrestare l’avanzata della Xylella fastidiosa è indispensabile, per scongiurare il fallimento Piano anti Xylella, prevedere il rimborso dei costi da sostenere per le pratiche di prevenzione fitosanitaria obbligatorie, prima che partano inesorabilmente anche nel 2022 le multe comminate dai Carabinieri Forestali. E’ quanto ha chiesto Coldiretti Puglia all’Assessorato regionale all’Agricoltura, sottolineando che tra gli indennizzi previsti dal Piano d’azione regionale, sono indicati i “costi derivanti dall’attuazione delle misure di controllo ed eradicazione”, per cui è fondamentale indennizzare anche le pratiche di prevenzione fitosanitarie nelle aree delimitate dove si applicano le misure di eradicazione e, nell’ambito dell’area delimitata “Salento”, nella zona cuscinetto e nella zona contenimento. Secondo Coldiretti Puglia, serve anche una stretta sulla salvaguardia, perché in merito alla sorveglianza non è specificato né il numero delle piante da monitorare né il periodo, oltre alla necessità di allargare le misure di contenimento, non solo ai 20 Km. al di sotto dell’area contenimento “Salento”, ma su tutta la Piana degli Olivi Monumentali.
“Agli agricoltori viene imposto un obbligo che è a tutti gli effetti un servizio pubblico di tutela e protezione del resto del territorio italiano ed europeo da un pericolosissimo agente da quarantena. Così come gli enti pubblici beneficiano di finanziamenti per l’attività obbligatoria, anche e soprattutto gli imprenditori agricoli hanno bisogno di rimborsi per sostenere le pratiche di prevenzione fitosanitaria”, dichiara Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
La Puglia è la prima regione produttiva italiana e soprattutto gli oliveti specializzati della così detta Conca barese e, ancor di più, del nord barese rappresentano oltre il 50% di olio extravergine italiano, i 10 chilometri di linea di intervento, 5 per la zona cuscinetto e 5 per l’area del contenimento, rappresentano uno sbarramento di salvaguardia non solo per l’olivicoltura regionale, ma per tutta l’olivicoltura italiana ed europea.
Va attivato un pressing stringente su tutti gli enti pubblici, perché le pratiche fitosanitarie obbligatorie – incalza Coldiretti Puglia - devono essere eseguite da tutti i proprietari/conduttori di terreni agricoli e dai proprietari/gestori (privati o pubblici, compresi i comuni) delle superfici agricole non coltivate, aree a verde pubblico, bordi delle strade, canali, superfici demaniali.
“Serve l’impegno di tutti gli enti pubblici e degli hobbisti che hanno anche la possibilità di avvalersi della Legge di Orientamento per affidare le lavorazioni nelle aree pubbliche e demaniali alle imprese agricole che hanno mezzi e conoscenze del territorio tali da agire tempestivamente e efficacemente sul territorio”, insiste Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia.
Considerata la presenza nel territorio regionale di piccoli proprietari – aggiunge Coldiretti Puglia - che svolgono l’attività agricola in forma occasionale, non organizzata, i cosiddetti hobbisti, è opportuno e doveroso verificare e razionalizzare le procedure e le modalità di attuazione di tali interventi anche con l’ausilio di produttori agricoli professionali, che possano svolgere tale servizio per terzi.
Infatti, l'affidamento dei lavori agli imprenditori agricoli e dei servizi – spiega Coldiretti Puglia - costituisce senz'altro un vantaggio per il Comune, considerando sia la possibilità di affidamenti diretti per superare i tempi lunghi e incerti degli appalti; sia la maggiore flessibilità nell'espletamento dei servizi; sia la cura con cui gli stessi imprenditori agricoli assolverebbero i compiti se rivolti alle frazioni dagli stessi abitate; sia - infine - l'esperienza e la conoscenza dei luoghi e delle caratteristiche dell’ ambiente che sarebbe di ausilio agli hobbisti.
Anche la stessa ARIF, per l’esecuzione coatta delle lavorazioni non fatte dai soggetti interessati nell’ambito del controllo e dell’eradicazione della Xylella fastidiosa – conclude Coldiretti Puglia - potrebbe con apposite convenzioni, incaricare le imprese agricole professionali in grado di eseguire le operazioni necessarie.
Così come Coldiretti Puglia ritiene indispensabile che sulle pratiche degli innesti per salvare gli ulivi monumentali vadano sostenute le imprese agricole, accompagnandole con un sostegno economico per almeno 5 anni attraverso il potenziamento del prossimo Avviso Pubblico sull’art. 8 del Decreto Interministeriale Xylella e una eventuale misura compensativa del prossimo PSR.
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GREEN GAME DIGITAL: la classe 2^A dell’ITT “G. Giorgi” rappresenterà la provincia di Brindisi alla Finalissima del Campionato Nazionale del Riciclo
E’ molto importante parlare di tutela, sostenibilità ambientale ed economia circolare e farlo in modo alternativo e divertente è sicuramente un mix vincente. Fare la raccolta differenziata e recuperare le nostre “risorse” dai rifiuti significa risparmiare e proteggere l’ambiente riciclando e trasformando materiali che usiamo tutti i giorni. Proprio per questo motivo l’Istituto Tecnico Tecnologico “G. Giorgi” di Brindisi ha scelto di partecipare al GREEN GAME, il CAMPIONATO NAZIONALE SUL RICICLO. La raccolta differenziata ed il rispetto dell’ambiente diventano quindi materia di studio, seguendo un pratico progetto didattico gli studenti italiani si stanno mettendo in gioco e si stanno sfidando al GREEN GAME DIGITAL: il Concorso Nazionale ideato dai Consorzi Nazionali per la Raccolta, il Recupero ed il Riciclo degli Imballaggi CIAL, COMIECO, COREPLA, COREVE e RICREA insieme agli esperti formatori di Peaktime, agenzia specializzata in progetti didattici.
L’obiettivo primario di GREEN GAME è quello di affiancare i ragazzi e i loro insegnanti nell’educazione ambientale attraverso un metodo estremamente innovativo e vincente con gli studenti: l’utilizzo di tecnologie interattive e la sana competizione. Il Green Game in questa edizione raggiungerà oltre 130 Scuole in tutta Italia, coinvolgendo 23.000 studenti.
Una sfida che i ragazzi accettano con grande partecipazione e che di scuola in scuola miete consensi continui. Lo studente più meritevole vince in premio un buono per gli acquisti online, mentre la classe che ottiene il punteggio medio più alto si aggiudica il pass per la Finalissima Nazionale dove incontrerà le migliori classi selezionate in ogni Istituto e in tutta Italia.
Al termine di ogni appuntamento, la classe che otterrà il punteggio medio più alto si aggiudicherà il pass per la Finalissima Nazionale dove incontrerà le migliori classi selezionate in ogni Istituto e in tutta Italia, mentre lo studente migliore che si è aggiudicato l’appellativo di “esperto riciclatore” vincerà un buono per gli acquisti in rete. La classe 2^A è passata alla Finalissima Nazionale dove rappresenterà la provincia di Brindisi a livello nazionale mentre l’appellativo di “esperto riciclatore” è andato a Giorgia L.
Green Game per il valore didattico, etico e formativo è patrocinato dal Ministero della Transizione Ecologica.
Le iscrizioni sono ancora aperte! Si può partecipare al Green Game Digital sia da scuola che da casa.
Tutte le informazioni e per le iscrizioni www.greengame.it e sulle pagine ufficiali di Facebook e Instagram. L’iscrizione e la partecipazione sono gratuite.
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