Redazione

La nomina dell’On. Rocco Palese ad assessore alla sanità della giunta regionale non può trovarci d’accordo e rischia di mettere in seria discussione il progetto politico con il quale nel 2020 il Partito Democratico Pugliese si è presentato agli elettori, con l’obiettivo dichiarato di scongiurare il ritorno della destra guidata da Raffaele Fitto.

Rocco Palese, di cui non si discutono serietà e autorevolezza, non è stato semplicemente un esponente del centrodestra, ma della stagione “fittiana” è stato uno dei massimi protagonisti, coautore, tra le altre cose, di un piano di riordino ospedaliero avversato dal centrosinistra e rispetto al quale non ci risulta egli abbia fatto pubblicamente autocritica, circostanza, questa, che dovrebbe porre anche, se non soprattutto, a lui un problema di coerenza.

Il suo ingresso in Giunta pone un problema, non nuovo, di metodo e potrebbe cambiare in maniera irreversibile la natura della coalizione, del progetto politico, i rapporti di forza in seno ad una maggioranza dai confini sempre meno chiari. Cambiamenti non di poco conto che non possono avvenire senza una discussione tra i nostri iscritti, simpatizzanti ed elettori, che chiarisca la prospettiva politica del Partito Democratico e ne definisca il ruolo dentro questo schieramento.

Il “campo largo” che ci stiamo impegnando a costruire, pur essendo largo, è comunque inequivocabilmente alternativo alla destra. Alla necessità di un’alleanza con tutti i soggetti che militano nel campo democratico non si può rispondere con la cooptazione di pezzi (ormai dei leader) dello schieramento avverso. Come fu per la “Primavera Pugliese”, è necessario che questa alleanza vada ben oltre il ceto politico e richiami all’impegno tante cittadine e tanti cittadini in tutti i territori.

Davvero non crediamo che non ci fosse tra le nostre fila una personalità altrettanto autorevole, ma con la nostra idea di società e di sanità, che potesse rappresentare, oltretutto, un investimento per il futuro del centrosinistra pugliese. Davvero non crediamo che ancora una volta, non ci fosse modo e non ci fossero risorse per coinvolgere nel Governo regionale un territorio come la Provincia di Brindisi, che, ricordiamolo, esprime quattro consiglieri di maggioranza e potrebbero diventare cinque nei prossimi giorni, ed ha la stessa dignità di altri territori e una storia politica che merita rispetto e la giusta considerazione.

Auspichiamo che tanto i vertici regionali e nazionali del partito quanto i parlamentari e, soprattutto, i consiglieri regionali pugliesi del PD possano farsi carico del disagio che avvertono tante e tanti iscritte ed iscritti, elettrici ed elettori, cittadine e cittadini che hanno creduto nel centrosinistra pugliese e lo hanno convintamente sostenuto nel corso di questi anni. Occorre riempire nuovamente di senso l’esperienza del Governo regionale e la presenza del PD dentro questa vicenda, per impedire che la sfiducia e il disimpegno prendano definitivamente il sopravvento e la partecipazione, premessa essenziale di ogni processo di cambiamento, si affievolisca sempre più.

Partito Democratico – Federazione provinciale di Brindisi.

Sul medesimo argiomento Europa verde - Verdi Puglia non ci sta all’ultima performance del Presidente Emiliano.

Europa verde - Verdi non ci sta all’ultima performance del Presidente della Regione Puglia. Emiliano continua con coerenza nelle sue scelte e nel tentativo di disarticolare la coalizione che lo ha eletto, ignorando i partiti che ne facevano parte. E' inaccettabile la sua campagna acquisti senza progetto, senza idea del futuro e senza etica che probabilmente è funzionale alla sua civica nazionale! Ha iniziato con la nomina all'acquedotto pugliese del deputato Di Cagno Abbrescia (Forza Italia); continua con la nomina al senatore Massimo Cassano dell'Arpal, adesso è il turno del ex on. Rocco Palese alla sanità! Evitiamo l'elenco di nomine e consulenze di secondo livello! Ma è questa la strategia per costruire la mitica lista civica nazionale? Era meglio e più dignitoso l’Uomo Qualunque di Guglielmo Giannini! Europa Verde-Verdi non ci sta e chiede al Presidente di ripensarci; al centro sinistra chiediamo un incontro politico per discutere dei rapporti e del futuro della stessa coalizione.                            
I co-portavoce di Europa Verde-Verdi Puglia
Fulvia Gravame e Mimmo Lomelo.

 

Dati del giorno: 05 febbraio 2022

6.269
Nuovi casi
54.279
Test giornalieri
8
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 1.788
Provincia di Bat: 575
Provincia di Brindisi: 542
Provincia di Foggia: 924
Provincia di Lecce: 1.582
Provincia di Taranto: 788
Residenti fuori regione: 51
Provincia in definizione: 19
108.012
Persone attualmente positive
753
Persone ricoverate in area non critica
66
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

638.002
Casi totali
7.978.647
Test eseguiti
522.676
Persone guarite
7.314
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 217.036

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Il Comune di Mesagne ha stanziato 12 mila e 200 euro per avviare una campagna di setrilizzazione di cani e gatti producendo due rispettive graduatorie, ovvero, nr. 40 cani (30 femmine e 10 maschi), e nr. 40 gatti (30 femmine e 10 maschi), e stabilire l’ordine di graduatoria assegnando a favore dei proprietari di cani e gatti padronali che effettueranno istanza, i seguenti criteri: 1°- residenza nel Comune di Mesagne del proprietario dell’animale; 2°- essere intestatario del cane/gatto e che sia dotato di microchip e regolare intestazione all’anagrafe di competenza; 3°- sesso del cane (con priorità alle femmine); 4°- modello ISEE 2022; 5°- data di protocollazione dell’istanza; al fine di permettere ad un maggior numero di richiedenti di fruire dell’iniziativa, di consentire l’inserimento in graduatoria ad una sola sterilizzazione per richiedente, valutando, nel caso di posti rimasti vacanti nella graduatoria che si verrà a determinare, di inserire la seconda e/o le successive istanze rispettando i medesimi criteri.

 

In vista dell’avvio del cantiere su Via Roma, che partirà lunedì 7 febbraio, l’Amministrazione Comunale di Francavilla Fontana ha predisposto alcune modifiche alla viabilità - condivise con il Comando della Polizia Locale, l’Ufficio Tecnico Comunale e la Direzione dei Lavori affidata all'Arch. Cosimo Mai - necessarie per dirottare su percorsi alternativi i mezzi che si spostano dalla zona sud a quella nord della Città.

Via Roma non sarà chiusa al traffico, ma resterà aperta compatibilmente con lo stato di avanzamento dei cantieri parziali che caratterizzeranno i lavori.

Gli elementi di maggiore novità consistono nell’inversione del senso di marcia di via Manzoni che, per l’intera durata dei lavori, sarà percorribile in direzione via Immacolata e nell’inversione del senso di marcia di via Pepe. Sarà inoltre invertito il senso di marcia di via Basile per consentire ai residenti di raggiungere il tratto di via Roma che in questa prima fase non sarà interessato dai lavori.

A partire da lunedì 7 febbraio sarà dunque inibito al traffico il solo tratto di via Roma compreso tra via Pepe e via Basile mentre sarà consentito il transito e la sosta nel tratto iniziale con obbligo di svolta a destra su via Pepe e - per i soli residenti - il tratto tra via Basile e piazza Umberto I.

Per consentire ai mezzi impiegati dalla ditta esecutrice dei lavori di muoversi agevolmente, il parcheggio delle auto lungo via Roma sarà consentito parallelamente al marciapiede e non "a spina di pesce".

Gli interventi in programma, per un valore complessivo di 774 mila euro in parte co-finanziati dal Distretto Urbano del Commercio “Città degli Imperiali”, prevedono la rimozione del basolato esistente, la messa in sicurezza del fondo stradale, il ripristino delle basole e l’installazione di elementi di decoro con panchine e verde pubblico.

“L’Amministrazione Comunale con questi interventi – spiega il Sindaco – intende restituire alla Città via Roma in una veste rinnovata e più gradevole, eliminando i dislivelli e le lingue d’asfalto che ne hanno pregiudicato l’estetica e la sicurezza. Purtroppo durante la fase di svolgimento dei lavori è inevitabile qualche disagio. Me ne scuso in anticipo.”

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Ancora sporcaccioni nell'agr di Mesagne che depauperano l'ambiente. Il click silenzioso, ma sempre funzionante, dell’otturatore delle fototrappole disseminate sul territorio di Mesagne ha impresso sul supporto informatico i soliti sporcaccioni che hanno la cattiva quanto incivile abitudine di abbandonare nelle campagne, anziché conferirli senza nessun onere a loro carico presso l’isola ecologica, i propri rifiuti depauperando l’ambiente. Questa volta gli è andata male poiché ognuno di essi adesso dovrà pagare una contravvenzione di ben 200 euro.

Naturalmente dovranno pulire l’area dalla spazzatura. È il risultato di un controllo effettuato dagli agenti della polizia locale di Mesagne, guidati dal comandante Teodoro Nigro, che eseguono con capillarità un controllo costante del territorio per evitare che si creino delle discariche abusive. Naturalmente, il controllo di un territorio così ampio, in alcuni casi gli agri arrivano fino alle periferie dei comuni limitrofi, si avvale anche di alcuni dispositivi informatici, come le fototrappola, che intercettato i “barbari” nel momento in cui commettono il reato di abbandono dei rifiuti ai margini della carreggiata o addirittura lungo i canali di scolo delle acque pluviali. La polizia locale ha a sua disposizione anche un drone che, di fatto, è il loro occhio lì dove le zone diventano inaccessibili a uomini e mezzi.

Gli ultimi controlli hanno interessato la contrada “Corcioli” dove gli sporcaccioni seriali amano abbandonare i rifiuti domestici e non. Gli agenti hanno installato le telecamere e hanno atteso. I risultati non si sono fatti attendere molto poiché nel giro di poche ore sono stati individuati una decina di individui che arrivavano sul posto, aprivano il bagagliaio e uscivano i bustoni che volavano via nei terreni. Ci sono voluti alcuni giorni, ma poi i vigili sono risaliti alle identità dei 10 sporcaccioni seriali e li hanno convocati al comando dove gli sono state notificate le sanzioni. Ben 200 euro ciascuno. “Sono risultati importanti – ha spiegato il comandante della polizia locale, Teodoro Nigro – che si possono raggiungere grazie all’impiego continuo di fototrappole mobili e alle preziose segnalazioni che giungono dai cittadini. Prosegue, pertanto, la lotta della polizia locale finalizzata al contenimento e alla repressione di condotte incivili e, molto spesso, illecite deturpanti il territorio di competenza”.

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Numeri di solidarietà da record quelli sciorinati nell’assemblea annuale dell’Avis che si è svolta a Mesagne. Basta dire che la raccolta di sangue nel 2021 è aumentata di oltre il 17 per cento, confronto al 2020, mentre si è registrato un aumento di soci del 12 per cento. Infatti, sono stati 197 i soci che si sono avvicinati per la prima volta alla donazione mentre in totale al 31 dicembre scorso i soci erano 921. Complessivamente nel 2021 le raccolte ordinarie sono state 34 e 4 le straordinarie. Numeri che hanno espresso grande soddisfazione dei dirigenti Avis di Mesagne per i numeri da record fatti registrare lo scorso anno circa le donazioni che sono state 1663, di cui 1644 di sangue intero, 6 plasmaferesi e 13 di plasma-piastrinoaferesi, con 245 unità in più rispetto allo scorso anno, pari a un incremento del 17,3%. “Risultati che premiano il grande impegno che i volontari di Avis hanno sviluppato sul territorio, con tante collaborazioni che hanno contribuito a far crescere la sensibilità e la solidarietà verso il problema della donazione del sangue”, ha spiegato il presidente Matteo Lacorte. Dunque, numeri importanti che confermano un trend di crescita costante e che dimostrano l’intensa attività dell’Avis, “frutto di un incessante lavoro di squadra e la voglia di essere radicati sul territorio, svolgendo periodicamente un’importante opera di sensibilizzazione che ci ha portato a risultati straordinari, non solo in termini di sacche raccolte, ma anche per l’arrivo di nuovi soci”, ha sottolineato il presidente -. Soci che, in questo percorso di crescita, hanno dimostrato la consapevolezza della scelta fatta: essere donatori, ma farsi anche portatori di valori da diffondere tra parenti, amici o semplici conoscenti”. In assemblea è intervenuto il sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli, che ha tenuto a ringraziare i soci Avis “per l’instancabile impegno con cui contribuiscono ogni giorno a salvare vite umane, assicurando campagne di sensibilizzazione finalizzate alla preziosa raccolta di scorte di sangue”. Il primo cittadino ha, quindi, aggiunto; “L’invito ricevuto mi ha dato l’occasione per augurare buon lavoro al nuovo presidente Matteo Lacorte, un giovane entusiasta e motivato, che incarna bene i valori di solidarietà e altruismo sui quali l’Associazione si fonda. La tipologia di volontariato espressa da Avis è un esempio emblematico di associazionismo, percepito dalle istituzioni e dalla comunità come un alleato di cui sarebbe difficile fare a meno”.

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Campagna vaccinale anti Covid, il report sulle dosi somministrate al 3 febbraio 2022. 

Secondo l'ultimo report a cura dell'Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl Brindisi, dal 27 dicembre 2020 al 3 febbraio 2022 sono state somministrate 893.567 dosi di vaccino, di cui 340.186 prime dosi, 321.048 seconde dosi e 232.333 terze dosi; mediamente, sono state somministrate 2.351,5 dosi per giornata di vaccinazione.
Il 63,5% (567.626) delle dosi è rappresentato da Pfizer, il 23,1% (206.098) da Moderna, il 9,6% (86.097) da AstraZeneca, il 2,4% (21.590) da Pfizer pediatrico e l'1,4% (12.096) da Janssen (Johnson&Johnson). Il dato delle prime dosi risulta così distribuito: il 53,1% a persone al di sotto dei 60 anni; il 24,9% agli anziani; il 12,2% ai soggetti fragili; il 3,9% al personale sanitario; il 2,6% al personale scolastico; l’1% alle forze dell'ordine; il 2,3% ad altre categorie. Questa la distribuzione delle seconde dosi: per il 54,3% ai soggetti al di sotto dei 60 anni; per il 26,4% agli anziani; per il 10,5% ai soggetti fragili; per il 4% al personale sanitario; per il 2,5% al personale scolastico; per l'1% alle forze dell'ordine; per l'1,3% alle altre categorie. Questa, infine, la distribuzione delle terze dosi: il 30,5% agli anziani; il 47,4% a persone al di sotto dei 60 anni; l'11,4% ai soggetti fragili; il 3,7% al personale sanitario; l'1,3% al personale scolastico; l'1,2% alle forze dell'ordine; il 4,5% alle altre categorie. 
Fino al 3 febbraio i residenti o domiciliati in provincia di Brindisi vaccinati con la prima dose sono 332.953, di questi 310.757 con la seconda dose e 220.385 con la terza dose, con una copertura vaccinale pari rispettivamente al 90,3%, all'84,3% e al 63,7%.  La copertura vaccinale con la prima dose relativa ai residenti con più di 80 anni di età è pari al 98,5%, al 95,5% per il ciclo completo e all'82,6% per la terza dose.  I residenti di età compresa tra 5 e 11 anni vaccinati con prima dose risultano essere 12.442 per una copertura vaccinale pari al 54,5%.
Sono 123.926 le dosi erogate finora dai medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, di cui 52.056 (42%) in ambito ambulatoriale. Il 17,6% (21.745) delle dosi è stato somministrato a soggetti over 80, il 24,8% (30.782) a soggetti della fascia di età 70-79 anni, il 24,5% (30.396) a soggetti con età tra 60 e 69 anni e il 32,8% (41.003) a soggetti sotto i 60 anni. I soggetti fragili rappresentano la categoria a rischio vaccinata prevalentemente dai medici di famiglia (69.696; 56,2%), seguita dai soggetti con età superiore a 60 anni (30.144; 24,3%), dai soggetti sotto i 60 anni (8.716; 7%) e da altre categorie (15.370; 12,4%). 
 

BIRRA: COLDIRETTI PUGLIA, CORSA AI CONSUMI DOMESTICI; AL TOP LE AGRICOLE A KM0. 

Corsa ai consumi domestici della birra tra il 2020 e il 2021 che vedono le birre artigianali al top del gradimento, per cui è stato prevista nella Legge di Bilancio la riduzione delle accise nel triennio per le imprese del comparto della birra, unitamente ad agevolazioni progressive per i birrifici con produzione annua fino a 60.000 ettolitri. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in riferimento al via libera dell’ dell'Antitrust Ue al sostegno proposto dall’Italia pari a 10 milioni di euro per i birrifici artigianali.

“I microbirrifici in Puglia sono arrivati a quota 110, con le province di Bari e Lecce che guidano la classifica regionale delle aree dove l’attività birraria ha preso piede, con rispettivamente 42 e 31 aziende, seguite da Foggia con 17 birrifici, Taranto 15 e Brindisi 5. La nuova tendenza è la ‘birra agricola a Km0’, un prodotto sempre più ‘smart’ inventato dalle aziende agricole pugliesi, che se la gioca bene sul fronte del gusto e dell’innovazione, come la birra al carciofo, la birra di grano ‘Cappelli’, la birra di fichi, piuttosto che la birra alla canapa”, spiega il Presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.

Oltre a dare un contributo utile all’economia, la birra artigianale rappresenta anche una forte spinta all’occupazione soprattutto tra gli under 35 – aggiunge Coldiretti Puglia - che risultano i più attivi nel settore con profonde innovazioni che vanno dalla certificazione dell’origine a chilometro zero al legame diretto con le aziende agricole, ma anche la produzione di specialità altamente distintive o forme distributive innovative come i “brewpub” o i mercati degli agricoltori di Campagna Amica.

Il consumo – spiega Coldiretti regionale – è diventato negli anni sempre più raffinato e consapevole con la ricerca di varietà particolari e una produzione artigianale Made in Italy, una voglia di gusto che è andata di pari passo – spiega Coldiretti – con il boom dei birrifici artigianali, quadruplicati negli ultimi dieci anni, passando da poco più di 200 a oltre 860 fra brew pub, dove è anche possibile consumare sul posto la birra prodotta e micro birrifici di cui 1 su 4 agricolo con 55 milioni di litri prodotti.

Stanno nascendo anche nuove figure professionali – ricorda Coldiretti Puglia – come il “sommelier delle birra” che conosce i fondamentali storici dei vari stili di birre ed è capace di interpretarne, tramite opportune tecniche di osservazione e degustazione, i caratteri principali di stile, gusto, composizione, colore, corpo, sentori a naso e palato e individuarne gli eventuali difetti, oltre a suggerire gli abbinamenti ideali delle diverse tipologie di birra con primi piatti, carne o pesce e anche con i dolci. La birra è sempre più bevanda di degustazione con richiami al territorio e al Made in Italy, due caratteristiche evocate, non sempre a proposito – conclude la Coldiretti regionale – da etichette e pubblicità anche dai grandi marchi industriali.

Dati del giorno: 04 febbraio 2022

6.558
Nuovi casi
48.516
Test giornalieri
23
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 1.913
Provincia di Bat: 569
Provincia di Brindisi: 583
Provincia di Foggia: 1.000
Provincia di Lecce: 1.700
Provincia di Taranto: 708
Residenti fuori regione: 54
Provincia in definizione: 31
109.756
Persone attualmente positive
747
Persone ricoverate in area non critica
66
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

631.733
Casi totali
7.924.368
Test eseguiti
514.671
Persone guarite
7.306
Persone decedute
 
   


Terza Commissione. Asl Brindisi: stessi temi nuovamente in Commissione quando si insedierà il nuovo DG

Incentrata su  diversi aspetti della Asl di Brindisi, le audizioni svolte questa mattina in Terza Commissione: lo stanziamento  delle somme necessarie al completamento dell’Ospedale  di Ostuni con l’esame delle motivazioni che  avrebbero  determinato un pesante incremento  delle spese  preventivate   e  le  dimissioni irrevocabili del  direttore del Distretto sanitario n. 3 ( Francavilla- Ceglie Messapica), dott.  Arturo Oliva.

Sul primo punto si tornerà in Commissione tra  quindici giorni, per  consentire  il coinvolgimento del  nuovo direttore generale, nominato il 6 dicembre scorso ma non ancora insediato. Nel frattempo,  il  Direttore del Dipartimento per la Salute, Vito Montanaro, ha annunciato l’invio in Commissione un  quadro puntuale della situazione,  comprensivo  nel dettaglio degli   interventi che avrebbero condotto le spese dagli 8 milioni previste agli attuali 12, annunciati alla Direzione del Dipartimento dalle strutture tecniche, ma non ancora formalizzate.

Sarebbe stata l’acquisita consapevolezza di un incarico senza i mezzi, a partire dalle risorse umane, a condurre il dott. Arturo Oliva,  a sole 48 ore dalla nomina, alla decisione che  gli obiettivi legati appunto al suo incarico non potevano essere raggiunti, e dunque  a rassegnare  le sue dimissioni. Irrevocabili .  Il  medico ha però  contestualmente segnalato  alle diverse autorità competenti,  i deficit riscontrati e che sono   stati parzialmente elencati in Commissione. Per il consigliere Caroli, che aveva richiesto l’audizione con il collega Perrini,  quanto  ascoltato determinerebbe  “ il fallimento della sanità brindisina e dunque la necessità di  chiedere con forza non l’insediamento del nuovo Direttore Generale, ma la nomina di un Commissario”.  Poiché nella seduta di oggi non  era possibile ascoltare la Direzione Generale della Asl, il Presidente della Commissione, Mauro Vizzino , ha chiuso i lavori odierni  rinviando questa audizione ad altra seduta.