Redazione
COLDIRETTI PUGLIA, AL VIA EDUCAZIONE ALIMENTARE PER I BAMBINI IN CLASSE E IN FATTORIA
Al via l’educazione alimentare a scuola in Puglia con l’agrididattica in classe e in campagna, frutto dell’intesa sottoscritta tra il Ministero dell’istruzione e la Confederazione Nazionale Coldiretti. E’ quanto annuncia Coldiretti Puglia, in occasione del primo Consiglio dei Ministri che ha rinnovato le misure anti Covid in scadenza ma con un graduale allentamento delle restrizioni ed un ritorno alla normalità, a partire da domani quando si metterà mano agli interventi per semplificare le norme sulla scuola.
“L’Ufficio Scolastico della Puglia, sensibile ai temi della sana e corretta alimentazione, ha invitato gli istituti scolastici di ogni ordine e grado ad aderire al nostro percorso formativo che consente l’integrazione tra le lezioni di educazione alimentare in classe con attività esperienziali complementari come le visite nelle fattorie didattiche, nei mercati di Campagna Amica e negli orti urbani”, ha annunciato Floriana Fanizza, leader nazionale e regionale di Coldiretti Donne Impresa.
Per aiutare tutto il sistema scolastico e le famiglie ad alimentare al meglio le giovani generazioni e l’intero nucleo familiare, da anni il Progetto di Educazione alla Campagna Amica ha agevolato l’incontro tra i bambini e i prodotti agricoli ‘fatti’ dagli agricoltori. In Puglia negli ultimi 10 anni – riferisce Coldiretti Puglia - sono stati coinvolti nel progetto delle masserie didattiche 200mila bambini e 480 scuole, di cui il 70% nella fascia d’età compresa fra i 4 e gli 11 anni, dalla scuola materna alla primaria e il 30% studenti più grandi medie e superiori.
Il progetto per lo sviluppo sostenibile e l’educazione alimentare riguarda le lezioni di agridattica a scuola, con la necessità di garantire al contempo che nelle mense scolastiche siano somministrati agli studenti pasti preparati con prodotti agricoli del territorio a Km0, quando più di un pugliese su quattro (28%) ha una valutazione negativa dei pasti serviti nelle mense scolastiche dove si stima ne vengano consumati 90 milioni all’anno per 585.000 studenti, nella sola refezione della scuola dell’obbligo.
L’obiettivo è ‘culturale’ e consiste nel tentare di cambiare abitudini di consumo sbagliate che si sono diffuse ovunque, formando consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti. “I percorsi virtuosi sull’approvvigionamento delle mense scolastiche con il cibo a Km0 dovranno diventare prioritari alla ripresa dell’attività didattica in presenza. Una netta maggioranza del 71% dei genitori ritiene che le mense dovrebbero offrire i cibi più sani per educare le nuove generazioni dal punto di vista alimentare mentre solo il 12 per cento ritiene che dovrebbero essere serviti i piatti che piacciono di più”, insiste Fanizza.
Necessaria la collaborazione tra Coldiretti Puglia, Campagna Amica ed il Servizio Tutela Consumatori della Regione Puglia per l’istituzione di un Osservatorio regionale che monitori e promuova l'uso di prodotti locali nelle mense scolastiche e nella ristorazione collettiva che incide con le mense scolastiche sulla qualità della vita, dell’alimentazione e di conseguenza sulla salute di migliaia di studenti in età evolutiva.
Per assicurare il miglior rapporto prezzo/qualità, ma anche per educare le nuove generazioni, la Coldiretti sollecita a privilegiare negli appalti delle mense scolastiche i cibi locali e a km 0 che valorizzino le realtà produttive locali e riducano i troppi passaggi intermedi dietro i quali più elevato è il rischio di frodi e sofisticazioni, valorizzando i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell’agricoltura con i cibi consumati ogni giorno e fermare il consumo del cibo spazzatura.
APPROVATO IL PIANO DI EMERGENZA ESTERNA DEL POLO PETROLCHIMICO
Conclusasi la consultazione pubblica, si rende noto che è stato approvato dal Prefetto di Brindisi il nuovo Piano di Emergenza Esterna (PEE) relativo al deposito della I.P.E.M. srl ed agli stabilimenti industriali a rischio di incidente rilevante (ai sensi del D.Lgs. n. 105/2015) siti nel Polo Petrolchimico di Brindisi (Versalis S.p.A. – Chemgas srl – Basell Poliolefine Italia srl), sito industriale di particolare rilievo.
Il Piano, comprensivo delle relative cartografie, ed il relativo decreto di approvazione sono disponibili al pubblico sul sito istituzionale della Prefettura, nella sezione “Protezione Civile”.
Il Piano di Emergenza Esterna, come noto, definisce le misure per gestire un'eventuale emergenza esterna ai citati siti industriali e contenere al massimo le conseguenze di un potenziale evento calamitoso sulla popolazione, nonché coordinare le attività di soccorso.
Il documento approvato, in particolare, contiene le seguenti informazioni:
- la descrizione e le caratteristiche dell'area interessata dalla pianificazione;
- la natura dei rischi;
- le azioni previste per la mitigazione e la riduzione degli effetti e delle conseguenze di un incidente;
- le autorità pubbliche coinvolte e l’attribuzione dei rispettivi compiti;
- le azioni concernenti il sistema degli allarmi in emergenza e le relative misure di autoprotezione da adottare.
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La New Virtus prepara l'incontro con il Monteroni
Dopo la sconfitta contro la capolista Molfetta, la New Virtus Mesagne si rituffa nel campionato preparandosi alla delicata sfida contro il Monteroni, che nel turno domenicale ha ceduto il passo al Vieste per 62-70.
MESAGNE, SOGGETTO ARRESTATO PER VIOLENZA E RESISTENZA
Nella trascorsa giornata personale della Squadra Volante del Commissariato di P.S. di Mesagne durante il servizio di controllo del territorio, traeva in arresto in flagranza del reato di violenza, resistenza e minacce a P.U, un rumeno di circa 28 anni in stato di agitazione e alterazione psicofisica, causata dall’evidente abuso di sostanze alcoliche.
Nello specifico, nella mattinata di ieri 30 gennaio, gli operatori della Squadra Volante provvedevano a controllare una persona che con fare sospetto si aggirava tra le abitazioni di una zona centrale della città di Mesagne. All’atto del controllo il predetto si rifiutava di fornire le proprie generalità iniziando a minacciare e aggredire con violenza gli operatori di polizia, tant’è che questi ultimi per riuscire a contenere l’aggressività del soggetto in stato di agitazione, utilizzavano l’Oleoresin Capsicum (spray irritante) in dotazione al personale della Squadra Volante della Polizia di Stato, strumento irritante oculare con effetti reversibili che arricchisce il ventaglio delle dotazioni in uso alle forze di polizia e che rappresenta una valida alternativa alla coazione fisica nei casi di soggetti in stato di alterazione psicofisica. Infatti proprio grazie all’utilizzo di questo strumento di dissuasione e autotutela si riusciva a bloccare il ragazzo e a trarlo in stato di arresto con la successiva liberazione in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 121 norme di attuazione del c.p.p.. Peraltro durante tutto l’evento il 28enne si rifiutava di indossare i dispositivi di protezione delle vie aeree e “sputava” ripetutamente in direzione del personale operante, pertanto allo stesso veniva contestata anche la sanzione amministrativa prevista del Decreto per il contenimento della diffusione della pandemia da Covid-19.
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In seduta congiunta le Commissioni bilancio e sanità, presiedute da Fabiano Amati e Mauro Vizzino, hanno ascoltato il direttore del Dipartimento organizzazione e i dirigenti delle Sezioni amministrazione, e finanze e della Protezione civile, sulle spese sostenute per fronteggiare la pandemia Covid.
Relativamente alle spese sanitarie non effettuate dal centro di costo della Protezione civile, il dirigente della Sezione finanze e controllo, si è reso disponibile a dotare la Commissione di un modello sulla base di quello del bilancio delle spese sostenute dalle singole Aziende sanitarie, riportando i costi complessivi con l’indicazione della natura. Il totale del costo riveniente dal fondo sanitario per il 2020 è di 370 milioni di euro di cui 110 milioni gestito dalla Protezione civile e 260 milioni dalle Aziende sanitarie. Di queste, la voce principe è di 119 milioni per spese per il personale. La seconda voce sostanziale è quella relativa ad acquisto di beni sanitari pari a 51 milioni di euro. Altri 16 milioni per consulenze o prestazioni e 25 milioni per acquisto attrezzature e lavori su fabbricati e impianti.
Relativamente alla rendicontazione del 2021 si è in attesa che le Aziende sanitarie inviino comunicazione, ma da una pre-analisi la spesa è sovrapponibile. Mentre la somma destinata alla Protezione civile nel 2021 è stata di 75 milioni di euro.
In virtù delle richieste avanzate dai Commissari, le Sezioni interpellate procederanno alla verifica dei fascicoli prendendo in esame determinati impegni o affidamenti con importo sotto i 50 mila euro e fino alla misura del sotto soglia previsto. Formuleranno anche una relazione integrativa contenente delucidazioni in particolar modo sui preventivi di comparazione, criteri delle determinazioni delle tariffe delle strutture sanitarie private ed accreditate per l’assistenza Covid, certificazione dei DPI acquistati all’estero, costi per l’allestimento e modalità di reclutamento personale per la messa in funzione della fabbrica regionale delle mascherine.
L’analisi dei costi sostenuti per fronteggiare l’emergenza Covid tornerà ad essere argomento di disamina da parte delle Commissioni bilancio e sanità in seduta congiunta.
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Covid - 19. Oggi sono complessivamente 2638 i casi positivi in Puglia di cui 311 in provincia di Brindisi
Dati del giorno: 31 gennaio 2022
Dati complessivi
In prevendita "Arpeggi d'autunno", prima silloge del poeta mesagnese Damiano Andriolo
In prevendita la prima silloge del poeta mesagnese Damiano Andriolo, "Arpeggi d'autunno" edita da Interno Libri di Andrea Cati di Latiano. Una poesia pacata, onesta, come nella migliore tradizione lirica novecentesca, nelle poesie di Damiano Andriolo, come Tranquillino Cavallo riporta nella postfazione, “si cela l’essenzialità di un pensiero, narrato con parole semplici, ma mai banali. Un pensiero profondo del poeta che ritroviamo spesso nelle sue liriche. L’espressione di un pessimismo non solo della propria condizione, ma della stessa natura umana, indifesa di fronte ad un fato sempre presente e ineluttabile”.
Fino al 7 febbraio il libro sarà disponibile in prevendita sul sito di Interno Libri, poi sarà ufficialmente disponibile in libreria online e in quelle fisiche tramite Messaggerie e Fastbook, i principali player del settore editoriale.
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Mesagne è nella top ten delle candidature a Capitale italiana della Cultura. La deciusione è stata assunta dalla commissione esaminatrice, delle candidature delle 23 città italiane candidate a divenire “Capitale italiana della cultura 2024”. Grande gioia a Mesagne dove l'obiettivo di entrare nelle prime 10 città selezionate è già una vittoria.
"#MESAGNE2024, SIAMO IN FINALE! Che giois - le prime parole del sindaco Toni Matarrelli -. Ci abbiamo sperato e creduto, in tanti, tantissimi, mettendoci anima e cuore. Da qualche minuto il sogno è ancora più vicino: il MiC ci ha appena comunicato che siamo tra le città finaliste per il titolo di Capitale italiana della Cultura'.
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Francavilla Fontana si conferma Comune ciclabile
Francavilla Fontana conferma per il secondo anno consecutivo la bandiera gialla attribuita dalla Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta (FIAB) agli Enti locali che promuovono politiche orientate a favorire l’uso della bici.
Il riconoscimento, consegnato virtualmente nelle mani dell’Assessore Sergio Tatarano, è stato ufficializzato nel corso dell’annuale cerimonia tenutasi lo scorso 28 gennaio in diretta streaming. Il premio è il frutto del lavoro portato avanti dall’Amministrazione Comunale in tema di mobilità sostenibile.
“Sin dal nostro insediamento abbiamo portato al centro dell’azione amministrativa il tema della mobilità sostenibile. Si tratta di un percorso – spiega l’Assessore alla Mobilità Sostenibile Sergio Tatarano – avviato con l’adozione di strumenti urbanistici orientati a innovare la viabilità cittadina partendo dagli utenti deboli della strada, in primis ciclisti e pedoni.”
A pochi mesi dall’adozione del PUMS, la nuova sfida intrapresa dall’Amministrazione Comunale si chiama Piano Urbano della Mobilità Ciclistica (PUMC) che ha lo scopo di delineare una ridistribuzione dei flussi di viabilità per permettere il transito in sicurezza delle biciclette con la creazione di nuovi percorsi o con la rifunzionalizzazione degli esistenti.
Intanto, sempre in materia di mobilità, a breve avrà inizio la creazione della “Zona 30” del quartiere Peraro che consentirà di contenere la velocità dei veicoli e impedire la sosta selvaggia delle auto per aumentare la sicurezza e garantire la compresenza “pacifica” di biciclette e mezzi a motore. Tra gli interventi è prevista anche la creazione di una pista ciclabile in via Caniglia che si collegherà con il percorso esistente nel quartiere San Lorenzo. La rete qui presente, inoltre, sarà ulteriormente potenziata grazie alla Rigenerazione Urbana Sostenibile. Recentemente, infine, il Ministero delle Infrastrutture ha finanziato il progetto da 853 mila euro per la realizzazione di percorsi ciclopedonali legati ai luoghi storici cittadini.
“In questi anni abbiamo intercettato finanziamenti e avviato progettualità che nel medio periodo cambieranno il volto della Città. Il riconoscimento della FIAB – conclude l’Assessore Tatarano – attesta la qualità del cammino che abbiamo intrapreso e ci spinge a fare ancora di più. Se lo scorso anno il progetto di bike sharing ci ha consentito di entrare in questa esclusiva graduatoria, ora dobbiamo pedalare per rafforzare il processo culturale che con fatica abbiamo avviato.”
FIAB ha confermato il suo “bike smile” per “l’impegno nella promozione e nella realizzazione di infrastrutture e politiche a favore della bicicletta” e ha preannunciato il conferimento di un secondo smile al completamento degli interventi già finanziati nel quartiere Peraro e l’adozione del PUMC.
La rete dei Comuni Ciclabili coinvolge 156 Enti locali ed è una iniziativa patrocinata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal Ministero dell’Ambiente.
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Il dossier 2021 dei Cicloamici sulle discariche abusive
È allarmante il dossier realizzato dai Cicloamici-Fiab relativo all’abbandono dei rifiuti nelle campagne della provincia di Brindisi. Un anno di attività, il 2021, durante il quale i volontari hanno fotografato e postato online i siti inquinati realizzando una mappa interattiva che mostra la capillarità delle discariche abusive presenti sul territorio. Ad esempio, il 76% dei rifiuti è abbandonato ai margini delle strade mentre quello maggiormente lasciato, con il 75%, è il domestico. Dunque, un anno è trascorso da quando i Cicloamici, in collaborazione con altre associazioni ambientaliste, hanno sviluppato una “buona pratica” ovvero raccolgono, studiano e segnalano i rifiuti abbandonati. Al 26 gennaio 2022 sono stati segnalati e mappati oltre 60 siti in tutta la Puglia. La gran parte dei siti segnalati versano in condizioni deplorevoli. Tuttavia, la documentazione fotografica dello stato delle discariche, prima e dopo le denunce, è monitorata nel tempo dai Cicloamici che aggiornano la mappa dei rifiuti.
Quando una amministrazione o un gruppo di cittadini effettua una bonifica ambientale su un sito questo cambia colore sulla mappa e da rosso si trasforma in verde. Le segnalazioni pervenute indicano che, principalmente, i rifiuti sono abbandonati a margine strada e in second’ordine su terreni non recintati. Tante sono le segnalazioni di materiale pericoloso, come l’eternit, gli elettrodomestici in disuso o i copertoni. “In oltre il 50% dei siti l’abbandono avviene da lungo tempo, con continuità, attestando un sostanziale disinteressamento degli enti di controllo”, hanno spigato i Cicloamici nel loro dossier -. Nel 30% dei casi l’abbandono è recente, nel 16%, invece, si tratta di abbandono datato”.
Quasi il 40% dei rifiuti risulta conferito in territori di alta rilevanza paesaggistica e naturalistica. “Questo dato – hanno spiegato gli ambientalisti - rivela l’impatto negativo non solo sull’ambiente, ma anche sul turismo e sull’economia locale”. Sono poco più del 27% coloro che hanno denunciato, “ma tengono a mantenere l’anonimato, in alcuni casi per timore di compromettersi con gli amministratori locali. In questi casi la nostra associazione ha sporto denuncia a proprio nome”, hanno tenuto a far notare i Cicloamici. Fortunatamente nel 72% dei casi chi ha segnalato non ha chiesto di mantenere l’anonimato e nella maggior parte dei casi i “segnalatori” hanno denunciato a titolo personale l’abbandono dei rifiuti. Tra i Comuni che hanno ripulito le discariche abusive in tempi brevi c’è Brindisi. “Enormi sono state le soddisfazioni per le denunce andate a buon fine in quanto le amministrazioni comunali di competenza nel giro di poche settimane dalla denuncia hanno provveduto a eseguire gli interventi di bonifica. Tra tutti i Comuni additiamo il Comune di Brindisi come quello più sensibile e meritevole di riconoscimento per le operazioni di ascolto e per gli interventi susseguenti”, hanno concluso i Cicloamici.
Per consultare il dossier o fare segnalazioni su discariche abusive basta cliccare sul sottostante link:
https://www.cicloamici.it/wp/2022/01/26/un-anno-di-denunce-ambientali/
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