Redazione
Mesagne. Al via il restauro della facciata di san Cosimo, ma l'interno resta non fruibile
Dopo la chiesa di Santa Maria in Betlemme adesso la curia Arcivescovile di Brindisi ha dato avvio al restauro della facciata della chiesa di San Cosimo e Damiano collocata nel cuore della città antica di Mesagne. È solo un maquillage della facciata possibile grazie al bonus facciate. La chiesa, infatti, avrebbe bisogno di un restauro conservativo complessivo poiché al momento non è agibile. Il tetto presenta alcune criticità che andrebbero colmate con un intervento importante. La chiesa dei santi Medici è databile al XVI secolo grazie a un atto di donazione che il proprietario, Luigi Caniglia fece al vescovo di Brindisi, monsignor Bernardino Figueroja. Il vescovo concesse il patronato della chiesa al Capitolo mesagnese. Con gli anni la chiesa fu ristrutturata e abbellita grazie all’omonima confraternita che in essa aveva la sua sede. La fabbrica cristiana ha una facciata singolare poiché è costruita su tre lati con due porte di ingresso e con l’effigie, affrescata, dei santi Medici. L’interno è ad unica navata con due altari laterali. Nel primo, a destra entrando, vi è una tela della Vergine del Carmelo mentre nell’altare a sinistra c’è un crocifisso ligneo. Al centro della navata c’è l’altare maggiore, barocco, dove è collocata la tela della Vergine Immacolata con i santi Medici.
Al di sopra della tela c’è uno stemma araldico, sormontato da una corona, con i simboli del martirio: la palma e l’ascia. Infine dal soffitto scende una colomba, simbolo dello Spirito santo. Questa una breve scheda storica della fabbrica cristiana che da alcune ore è stata impalcata per eseguire il restauro. Ad operare saranno le maestranze specializzate dell’azienda edile mesagnese “Cea construction Srl” dirette dall’amministratore unico, l’ingegnere Annachiara Contessa. La prima fase dei lavori sarà un diserbo delle infestanti presenti sulla facciata, poi si passerà alla disinfestazione con biocida e successiva rimozione manuale. Successivamente sarà scarificata la malta carbonatizzata e ci sarà la stilatura dei giunti con calce aerea o idraulica e piuma di tufo. A questo punto gli operai eseguiranno una pulitura meccanica con spazzole di saggina dei paramenti murarie la pulitura dei paramenti murari con acqua a bassa pressione. Infine, ci sarà passato uno strato protettivo eseguito con idrossido di calce. Naturalmente il restauro prevede la revisione ed integrazione dei pluviali e la spicconatura e successivo ripristino dell’intonaco ammalorato. Tuttavia, la chiesa dei santi Medici meriterebbe anche un restauro interno altrimenti le preziose opere pittoriche in essa contente potrebbero deteriorarsi irrimediabilmente.
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
Mesagne, con i vigili, festeggia San Sebastiano
San Sebastiano 2022. Se la pandemia a Mesagne ha messo da parte, almeno per ora, i festeggiamenti in onore di san Sebastiano, protettore della polizia locale, non ha fatto flettere le attività di servizio che in alcuni casi, complice i controlli anti Covid, sono stati intensificati. Anche con una pianta organica di sole 25 unità, di cui 2 andranno in pensione quest’anno. Il corpo della municipalità nel 2022 ha rilevato 140 incidenti, di cui 1 mortale. Sempre nel 2021 ha incassato circa 500 mila euro, da contravvenzioni varie, ed emesso ruoli di riscossione per circa 1 milione e 743mila euro. Per ringraziare del lavoro svolto ieri mattina il sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli, ha incontrato sul sagrato della Collegiata il comandante della polizia locale, Teodoro Nigro, una rappresentanza degli agenti e il vicario foraneo, don Gianluca Carriero. Durante tale incontro il sindaco Matarrelli ha tenuto a precisare che la polizia locale "rappresentate una struttura robusta con il più alto numero di unità sul territorio. Grazie per il lavoro che avete svolto”. La cerimonia di celebrazione della festa di san Sebastiano a Mesagne si è svolta all’esterno della chiesa Matrice, in piazza IV Novembre, cuore del centro cittadino e simbolo della vita sociale e religiosa della città. Onorando il consueto appuntamento con la ricorrenza del santo protettore della polizia municipale, per il secondo anno consecutivo nel rispetto della norme anticontagio, il sindaco Antonio Matarrelli, il comandante Teodoro Nigro e il presidente del Consiglio comunale, Omar Ture, hanno fatto simbolico dono di un mazzo di rose rosse al vicario foraneo, don Gianluca Carriero, che ha ringraziato per il “gesto di tenerezza” ricordando le parole di Papa Francesco.
Inoltre, il primo cittadino ha sottolineato la qualità del lavoro svolto dai vigili sul territorio. “Soprattutto – ha detto - nei momenti di maggiore difficoltà hanno saputo garantire il loro supporto, collaborando con tutte le istituzioni cittadine e prestando costante attenzione ai bisogni dei cittadini”. “Questo anche grazie ad una presenza numerica importante, la più alta sul territorio provinciale rispetto al numero di abitanti”, ha affermato. Il comandante Nigro, ha consegnato ai presenti una brochure con l’attività del corpo svolta nel 2021. “Il mio personale e sentito ringraziamento – ha spiegato Nigro - va a tutti gli agenti del corpo per aver operato con grande senso del dovere, assicurando i compiti istituzionali senza dimenticare di mettere al centro le persone, le famiglie della comunità mesagnese che insieme a noi condividono gioie e sacrifici”.
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
Covid - 19. Oggi sono complessivamente 8333 i casi positivi in Puglia di cui 761 in provincia di Brindisi
Dati del giorno: 20 gennaio 2022
Dati complessivi
False cure per debellare la Xylella
Xylella, false cure, Amati: "Come volevasi dimostrare. Ottenuti i risultati dello studio. NuovOlivo non cura batteri”. |
||
"Sono arrivati i risultati delle analisi, effettuate in due diversi laboratori, dei campioni prelevati il 30 novembre 2021, rilevando una elevata carica batterica in tutte le piante oggetto di campionamento, senza alcuna differenza tra piante trattate e non trattate con NuovOlivo, e le piante non soggette ad alcun intervento di gestione agronomica. Pertanto, i risultati non evidenziano alcuna azione antibatterica verso i patogeni, a partire da Xylella. Come non sono state confermate le indicazioni sulla potenziale attività antibatterica del prodotto ‘magico’, non è stata osservata nessuna riduzione della carica batterica. Tali piante, pertanto, continuano a rappresentare una importante fonte di inoculo.” Lo dichiara il Presidente della Commissione Bilancio e Programmazione Fabiano Amati commentando i risultati dei campioni prelevati e analizzati in laboratorio. "Qualche mese fa avevo denunciato la presenza di prodotti che, magicamente, avrebbero portato gli ulivi all’originale splendore, peraltro con la beffa di vedere sulla cartellonista il logo del Comune di Lecce e dell’Università di Bari (quest’ultimo senza autorizzazione alcuna), con l’evidente tentativo di dare a NuovOlivo il credito di enti autorevoli. Ovviamente si è trattato di raggiro per evocare indirettamente una fantomatica cura dalla Xylella, fitopatologia che provoca il disseccamento degli alberi, per la quale al momento purtroppo non esiste alcun rimedio ". |
Costituito a Mesagne il comitato rilanciamo il "Marco Cavallo"
È nato a Mesagne il Comitato "Rilanciamo Marco Cavallo". Mercoledì 19 gennaio presso la Sala Consigliare del Comune di Mesagne si è svolto un dibattito pubblico approfondito, sereno, proficuo e democratico sul futuro dell'esperienza straordinaria della cogestione, tra una Associazione di Cittadini e la Asl Brindisi, del Centro Diurno per la Salute Mentale di Comunità "Marco Cavallo".
COLDIRETTI PUGLIA, E’ DONNA IL 70% DI CHI HA PERSO LAVORO
La manovra di bilancio contiene interventi significativi per le imprese agricole femminili, grazie anche alla proficua collaborazione tra Coldiretti e Ismea
A pagare il prezzo più alto sul fronte occupazionale sono state proprio le donne con il 70% dei posti di lavoro persi a causa della crisi economica e occupazionale per la pandemia da Covid 19, il tasso di occupazione sceso al 49%, per la prima volta dal 2013, una inversione di tendenza preoccupante anche in agricoltura dove va sostenuta con strumenti adeguati la voglia delle donne di impegnarsi nello sviluppo rurale. E’ il commento di Coldiretti Puglia, in riferimento ai dati del Bilancio di genere 2020, secondo cui nell’anno dello scoppio della pandemia è stato registrato un calo dell’occupazione femminile soprattutto al Sud e tra le donne più giovani.
“La manovra di bilancio contiene interventi significativi per le imprese agricole femminili, grazie anche alla proficua collaborazione tra Coldiretti e Ismea, che ha portato l'estensione alle imprese agricole femminili senza limiti di età delle agevolazioni finora previste solo per i giovani e un ulteriore stanziamento di 5 milioni di euro per il 2022 per incentivare con un fondo rotativo nuove attività imprenditoriali delle donne in agricoltura”, afferma la leader nazionale e pugliese di Coldiretti Donne Impresa, Floriana Fanizza.
Sono quasi 24mila le aziende agricole ‘rosa’ che stanno dando un volto multifunzionale e innovativo con professioni antiche riviste in chiave moderna, in agricoltura, silvicoltura e pesca in Puglia, dove quasi una azienda agricola su 3 è guidata da donne e cresce anche il numero di agriturismi in rosa (+ 3,7%), passati da 286 a 305 in Puglia, a dimostrazione di quanto le imprenditrici siano riuscite, aggiunge Coldiretti Puglia, a cogliere al massimo le opportunità offerte dalla multifunzionalità in agricoltura.
“Strategico supportare e incentivare l’imprenditoria femminile in agricoltura – insiste Fanizza - che offre notevoli potenzialità occupazionali, puntando sulle giovani donne, considerato che in Puglia per esempio il 54% delle domande per i nuovi insediamenti sono state presentante proprio dalle imprenditrici in erba. L’agroalimentare può offrire 100mila posti di lavoro green entro i prossimi 10 anni in Puglia con una decisa svolta dell’agricoltura verso la rivoluzione verde, la transizione ecologica e il digitale, ma anche un nuovo welfare in campagna”.
I progressi sono lenti e i divari di genere persistono nel mondo del lavoro e a livello di retribuzioni, assistenza e pensioni, per cui Coldiretti ha chiesto investimenti seri nelle infrastrutture di supporto alle imprenditrici femminili nelle aree rurali, rendendo fruibili e maggiormente rispondenti alle esigenze delle imprenditrici gli strumenti del PSR e della PAC.
“Sotto questo aspetto va sottolineata l’esigenza di rafforzare il nuovo welfare nelle aree interne per consentire di mettere un argine allo spopolamento. Pensiamo agli agriasilo per consentire alle donne di non rinunciare alla maternità e coniugarla con il lavoro – conclude Fanizza - alle fattorie didattiche e a quelle di agricoltura sociale, che in alcuni territori potrebbero rappresentare un presidio insostituibile. Crediamo che la multifunzionalità dell’impresa agricola possa essere una chiave da un lato di creazione di lavoro, dall’altro di risposta al tema dell’inclusione sociale”.
L’allarme globale provocato dal Covid ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico rappresentato dal cibo e dalle necessarie garanzie di qualità e sicurezza ma anche le fragilità presenti in Puglia – conclude Coldiretti Puglia - sulle quali occorre intervenire per creare nuovi posti di lavoro, difendere la sovranità alimentare, ridurre la dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento in un momento di grandi tensioni internazionali.
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
BOLLETTE: COLDIRETTI PUGLIA, 10% ENERGIA PER PRODURRE CIBO;
La produzione agricola e quella alimentare in Puglia assorbono oltre il 10,3% dei 5,578 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep) all’anno dei consumi totali. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia sulla base dei dati MISE/ENEA/Terna sugli effetti dei rincari della bolletta energetica sugli approvvigionamenti alimentari degli italiani.
I rincari dell’energia – sottolinea la Coldiretti regionale - hanno dunque un impatto devastante sulla filiera, dal campo alla tavola, in un momento in cui con la pandemia da Covid si è aperto uno scenario di, accaparramenti, speculazioni e aumenti dei prezzi di beni essenziali che deve spingere il Paese a difendere la propria sovranità alimentare.
Nel sistema agricolo i consumi diretti di energia includono i combustibili per trattori, serre e i trasporti mentre i consumi indiretti ci sono quelli che derivano da fitosanitari, fertilizzanti e impiego di materiali come la plastica. Il comparto alimentare richiede invece – continua la Coldiretti regionale – ingenti quantità di energia, soprattutto calore ed energia elettrica, per i processi di produzione, trasformazione, conservazione dei prodotti di origine animale e vegetale, funzionamento delle macchine e climatizzazione degli ambienti produttivi e di lavoro.
Per le operazioni colturali gli agricoltori – spiega la Coldiretti Puglia – sono stati costretti ad affrontare rincari dei prezzi fino al 50% per il gasolio necessario per le lavorazioni dei terreni, senza dimenticare che l’impennata del costo del gas, utilizzato nel processo di produzione dei fertilizzanti, ha fatto schizzare verso l’alto i prezzi dei concimi, con l’urea passata da 350 euro a 850 euro a tonnellata (+143%). L’aumento dei costi – continua la Coldiretti regionale – riguarda anche l’alimentazione del bestiame, il riscaldamento delle serre per ortaggi e fiori che molti sono stati costretti a spegnere mettendo a rischio il futuro di alcune delle produzioni più tipiche del florovivaismo nazionale come tra gli altri il ciclamino, il lilium o il ranuncolo. Il rincaro dell’energia – continua la Coldiretti regionale - si abbatte poi sui costi di produzione come quello per gli imballaggi, dalla plastica (+72%) per i vasetti dei fiori alla banda stagnata per i barattoli (+60%), dal vetro (+40%) per i vasetti fino alla carta (+31%) per le etichette dei prodotti che incidono su diverse filiere, dalle confezioni di latte, alle bottiglie per olio, succhi e passate, alle retine per gli agrumi ai barattoli smaltati per i legumi.
Anche per far fronte alla necessità di aiutare famiglie e imprese durante l’emergenza sanitaria e sociale causata dal Covid è nata la prima comunità agro energetica 100% rinnovabile con il contributo essenziale della Puglia, una delle regioni più green d’Italia, che produce, raccoglie e ridistribuisce energia agricola a Km0, grazie all’intesa sottoscritta tra Coldiretti Puglia e ForGreen Società Benefit.
In Puglia le imprese agricole socie della Coldiretti, con più di 700 impianti a fonte rinnovabile, producono energia rinnovabile soddisfacendo il bisogno annuo di oltre 15 mila famiglie, scongiurando l’immissione in atmosfera di circa 8 milioni di kg di CO2 equivalente ogni anno.
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
“Allo stato attuale sono coinvolti 200 produttori di energia agricola per un totale di 283 impianti superiori ai 20 KW. L’agricoltura pugliese è una risorsa strategica per avviare una nuova stagione di sviluppo economico e occupazionale. La nostra agricoltura è la più green d’Europa ed è all’avanguardia di un nuovo modello economico circolare in cui si produce valorizzando anche gli scarti con una evoluzione energetica che possa rappresentare una parte significativa degli sforzi per modernizzare e trasformare l’economia pugliese ed italiana. L’iniziativa, non è solo occasione per risparmiare sulla bolletta elettrica e condividere un’energia a km0, ma uno stimolo a tutto il Paese che questa nostra grande forza di Comunità diventi di tutti”, commenta il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.
Coldiretti Puglia ritiene indispensabile il contributo del settore al percorso di transizione energetica della regione, orientato alla sostenibilità ambientale con la produzione di energia green, la tutela del suolo, dell’acqua e dell’aria e del corretto consumo energetico di matrice agricola, quale leva di competitività e nel contempo di presidio e salvaguardia dei territori, in particolare nelle aree più a rischio del Paese.
La pandemia da Coronavirus ha rivoluzionato le priorità dei mercati e dei consumatori – conclude Coldiretti Puglia - con le produzioni agricole, dalle quali dipendono le forniture alimentari, diventate più preziose e richieste del petrolio, con l’emergenza che ha ribaltato la geografia del valore della terra che è devenuta una ‘riserva naturale’ strategica da tutelare e proteggere.
Si tratta di una bolletta energetica pesante nonostante nel tempo si sia verificato un contenimento dei consumi energetici grazie alle nuove tecniche e all’impegno degli agricoltori per la maggiore sostenibilità delle produzioni anche con l’adozione di tecnologie 4.0 per ottimizzare l’impiego dei fattori della produzione. Senza dimenticare che a migliorare il bilancio energetico della filiera ci sono gli investimenti nell’economia circolare con la produzione di bioenergie, dal fotovoltaico sui tetti di stalle e capannoni rurali fino alla valorizzazione dei reflui degli allevamenti con il biometano che va sostenuto adeguatamente.
Richiesta di sangue dal centro trasfusionale di Brindisi
Nellultimo periodo, a causa della considerevole e improvvisa ondata di contagi per Covid-19, si è registrata una presenza ridotta di volontari nei centri dedicati alla donazione sangue in tutta la provincia. Serve sangue di tutti i gruppi, ma la necessità prioritaria è per i gruppi Zero e A, come fa sapere la dottoressa Antonella Miccoli, responsabile del Centro Trasfusionale dellospedale Perrino di Brindisi.
Nominato il nuovo capo Delegazione del FAI a Brindisi
Nelle scorse settimane, è stata formalizzata la nomina del nuovo capo Delegazione del Fondo Ambiente Italiano per la provincia di Brindisi. A Beniamino Attoma Pepe succede Marialucrezia Colucci, biologa, esperta in restauro e riqualificazione ambientale, guida turistica, già vicecapo Delegazione dalla costituzione della rappresentanza del FAI a Brindisi nel 2015 e delegata regionale FAI per il settore ambiente e paesaggio dal 2017.
Marialucrezia Colucci, in questi giorni impegnata nella definizione dei ruoli all’interno della Delegazione, ha voluto ringraziare Beniamino Attoma Pepe e ha dichiarato: “Quando i vertici nazionali del Fondo Ambiente Italiano mi hanno proposto di assumere il ruolo di capo Delegazione, ho accettato con grande emozione: in questi anni abbiamo svolto un importante lavoro per la diffusione dei valori della Fondazione a Brindisi così come in provincia e sono contenta di poter proseguire l’impegno che ha contraddistinto l’attività della nostra giovane Delegazione. Proprio come suggerito dal nuovo presidente Marco Magnifico, cercheremo sempre più di affiancare le comunità e le istituzioni pubbliche «nella cura e nella valorizzazione dell'"ambiente", inteso come meravigliosa e inscindibile unione di Natura e Storia».
Beniamino Attoma Pepe traccia un bilancio degli ultimi anni: “Ringrazio Marialucrezia per aver assunto questo ruolo e tutti i Delegati, il Gruppo FAI Giovani e tutti i volontari che hanno sostenuto e condiviso le nostre attività in provincia. La successione arriva naturalmente alla scadenza del mio secondo mandato triennale e per l’affiatamento raggiunto in questi anni la soluzione della continuità è sembrata la migliore per consentirci di conservare l’entusiasmo originario e rilanciare le attività della nostra Delegazione. La nostra capacità di diffusione nel territorio brindisino ha portato risultati straordinari, rallentati solo dalla situazione generale che tutti attraversiamo da quasi 2 anni. Vorrei cogliere l’occasione per dedicare un pensiero riconoscente a tutte le amministrazioni comunali del territorio, l’amministrazione provinciale di Brindisi, la Prefettura di Brindisi e tutte le associazioni con le quali abbiamo collaborato e tutti i volontari che hanno contribuito allo sviluppo e alla crescita del Fondo Ambiente Italiano a Brindisi e in provincia.”
Covid - 19. Oggi sono complessivamente 9433 i casi positivi in Puglia, di cui 837 in provincia di Brindisi, con 10 decessi
Dati del giorno: 19 gennaio 2022
Dati complessivi
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci