Redazione

In Puglia a causa delle reti colabrodo va perso 1 litro di acqua su 2, un lusso che non ci si può permettere in una situazione in cui con l’emergenza Covid l’acqua è centrale per garantire l’approvvigionamento alimentare in uno scenario globale di riduzione degli scambi commerciali, accaparramenti e speculazioni che spingono la corsa dei singoli Stati ai beni essenziali per garantire l’alimentazione delle popolazione. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in riferimento all’Osservatori dell’ANBI sulle risorse idriche che segnala la condizione dei grandi serbatoi di Puglia e Basilicata a fine d’anno, dove pur con l’incremento dei volumi idrici trattenuti rispettivamente di 9 milioni e  3  milioni di metri cubi, si registra la riduzione del pur ampio surplus sul 2020 in conseguenza di precipitazioni autunnali, inferiori a quelle dell'anno passato.

In 6 anni dal 2013 al 2019 il conto del dissesto idrico in Puglia ha raggiunto quasi 1 miliardo di euro di richieste di risarcimento danni – aggiunge Coldiretti Puglia - per gli eventi climatici estremi con siccità, nubifragi e piogge torrenziali che hanno indebolito un territorio già fragile.

“Vanno sfruttate al meglio tutte le risorse messe a disposizione della programmazione degli interventi idrici e di riassetto del territorio nei prossimi anni, perché è andata persa finora l’opportunità di ridisegnare la bonifica integrale in Puglia, dove sono drammatici gli effetti dell’incuria e delle mancate opere di bonifica sul territorio, tanto tangibili che siamo riusciti a documentarli. Si sono consolidate nel tempo nuove e inevitabili esigenze di manutenzioni straordinarie delle opere pubbliche di bonifica che non possono e non devono essere scaricate sull’incolpevole platea di utenti, i quali hanno, loro malgrado, già subito nell’ultimo ventennio innumerevoli danni per mancata manutenzione”, afferma il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.

Coldiretti Puglia e ANBI chiedono la determinazione dell’ammontare complessivo per ciascun Consorzio commissariato delle passività per  opere e servizi strettamente connessi alla bonifica, delle esposizioni debitorie per prestiti e mutui e dei crediti effettivamente esigibili, perché solo dalla fotografia reale della situazione si deve ripartire per consentire alla Giunta regionale di predisporre un piano di intervento finanziario da parte della Regione Puglia diretto all'azzeramento della massa passiva netta gravante sul bilancio di ciascun Consorzio, articolato in più misure e graduato nel tempo.

“Ribadiamo la necessità di cristallizzare il pagamento degli oneri di contribuenza – aggiunge Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia - in attesa che sia rideterminata una misura equa dei contributi di bonifica, vincolati alla sola manutenzione ordinaria, La mancanza di una organica politica di bonifica e irrigazione comporta che lo stesso costo dell’acqua sia stato e continui ad essere caratterizzato da profonde ingiustizie. Per questo vanno rivisti gli accordi fatti con la Regione Basilicata, circa il ristoro del danno ambientale”.

La Regione Puglia, l'assessore regionale all’Agricoltura Pentassuglia, dovranno assicurare ai cittadini sicurezza ambientale, contrasto al dissesto idrogeologico e acqua per l'agricoltura, tramite risorse economiche adeguate dovrà assicurare al Consorzio risorse economiche adeguate – incalzano Coldiretti Puglia e ANBI - per poter iniziare un necessario, serio, preventivo, concreto, programma di manutenzione delle opere di bonifica idraulica, solo in questo modo infatti sarà possibile riprendere appieno l’attività istituzionale con l’esercizio e la manutenzione delle opere pubbliche che giustificherà l’imposizione della contribuenza consortile, imposizione attraverso l’applicazione del nuovo piano di classifica, come sopra definito.

L’ANBI resta disponibile ad assicurare la propria collaborazione – conclude Coldiretti Puglia - al fine di consentire finalmente ai Consorzi da anni commissariati di tornare a svolgere il proprio ruolo insostituibile di ente pubblico economico ad autonomia funzionale e di autogoverno delle categorie interessate, alla luce del principio di sussidiarietà e nel rispetto dell’accordo Stato-Regioni stipulato il 18 settembre 2008 e quale punto di riferimento rispetto alle opportunità offerte dai finanziamenti pubblici per la bonifica e l’infrastrutturazione irrigua.

Il 17 gennaio 2022, si svolgerà la decima edizione della “Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali” istituita dall’Unione Nazionale delle Pro Loco per sensibilizzare istituzioni e comunità locali sull’importanza di tutelare questo notevole patrimonio culturale.
 
La Pro Loco Ostuni Marina-nell’aderire alla iniziativa organizza in collaborazione con l’Università delle Tre Età di Ostuni la seconda edizione locale e invita i concittadini, gli istituti scolastici, le associazioni e gli appassionati al dialetto locale a partecipare all’edizione 2022.
 
Per partecipare occorrerà pubblicare entro il giorno 23 gennaio 2022 sulla pagina Facebook "Pro Loco Ostuni Marina. Giornata nazionale del dialetto" una poesia scritta in lingua locale.
 
Le poesie saranno valutate oltre che dai cittadini che esprimeranno il loro voto, entro il 6 febbraio, mettendo un "MI PIACE" sulla poesia scelta e pubblicata sulla pagina Facebook, anche da una giuria tecnica composta da esperti della lingua locale.
 
I punti a disposizione saranno 10: 5 riservati alla giuria tecnica e 5 a quella popolare.
 
Il voto popolare sarà rappresentato dal numero dei Likes conseguiti da ciascun componimento secondo questa graduatoria:
 
1 punto fino a 50 like
2 punti fino 100
3 punti fino a 200
4 punti fino a 400
5 punti da 400 in sù
 
La giuria tecnica assegnerà il punteggio da 1 a 5 in base ai criteri di buona conoscenza ortografica e grammaticale della lingua ma anche della metrica e della creatività artistica e della originalità del tema trattato.
 
E' possibile partecipare con più poesie fino ad un massimo di tre
 
La pubblicazione sarà possibile fino al 23 gennaio e i like saranno validi se espressi entro il 6 febbraio
 
Tre i premi in palio per le poesie che avranno conseguito il maggior punteggio

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San Michele Salentino. Controlli finalizzati al contrasto e alla prevenzione del fenomeno epidemico da Covid-19. Sanzionati 2 titolari di esercizi commerciali. A San Michele Salentino, a conclusione degli accertamenti, i Carabinieri della locale Stazione hanno sanzionato due commercianti del luogo per la violazione delle misure sull’emergenza epidemiologica da Covid–19. In particolare, i medesimi sono stati sorpresi intenti a svolgere l’attività lavorativa all’interno dei rispettivi esercizi commerciali privi di certificazione “green pass” e pertanto sono stati segnalati per l’irrogazione della sanzione amministrativa definitiva e proposti all’Autorità Amministrativa per la sospensione delle attività.

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La Uil pensionati STU Appia e STU Messapia chiedono alla direzione dell’Asl di Brindisi un tavolo d’incontro, al più presto. Il sindacato non riesce a capire il perché vi è un ritardo d’incontri con le parti sociali quando si vive una situazione di emergenza pandemica. La normalità, però, in provincia ritarda. La realtà del picco di pandemia ci presenta 514 nuovi casi di contagio a Brindisi, mentre le persone in questo periodo che hanno contratto il covid in tutta la Puglia sono 339.499 persone, di cui oltre 280 mila guarite. I tamponi eseguiti sono, fino ad oggi, oltre 6 milioni.

Per gli imprenditori e le associazioni di categoria è importante non avere ripercussioni economiche causate dai ritardi nell’esecuzione dei controlli sanitari sulla comunicazione per gli esiti dei tamponi, che costringe gli operatori a tenere chiuse le proprie attività, pure per giorni interi, anche e spesso all’esistenza di una certa e sicura presenza di una negatività al Virus Covid-19. È visibile, e quindi di reale evidenza, che il problema debba essere risolto coinvolgendo anche la presenza delle altre strutture sanitarie del territorio (e in Provincia di Brindisi ve ne sono 9 strutture ospedaliere che fanno parte della Stessa Asl Brindisina). Il sindacato chiede al direttore dell’Asl il perché, in questi giorni, non si convocano le parti sociali? Il perché i pensionati non sono convocati ?

È necessario aspettare Godot, citando il filosofo Ionesco, mentre il cittadino vive in un picco pandemico e i pensionati trascorrono il perdurare della loro vita in uno stato di paura e d’incertezza?

La Uil pensionati vuole conoscere cosa il direttore sta programmando per la tutela della salute del cittadino? Come e in che modo procede la rete gestionale delle strutture? Perché ancora vi sono una lista di attesa molto lunga e una spola di centinaia di cittadini, com’è accaduto a fine dicembre scorso, per fare il tampone, segno di certificazione o no di contagio da Covid-19.  Ci si chiede ancora del perché non sono attivate tutte le potenzialità disponibili negli altri centri in provincia?

Vista la situazione pandemica del territorio brindisino, e in particolare in alcuni comuni della provincia, occorre sapere che Omicron, però, non è “un’influenza”, ma una brutta bestia nella “trasmissibilità”, destinata a infettare un numero di persone molto superiore nello stesso intervallo di tempo, dove sono inclusi tantissimi vaccinati.

Come Uil pensionati della provincia di Brindisi STU Appia e STU Messapia noi ringraziamo la professionalità e il ruolo dell’Asl di Brindisi per quello che sta facendo per l’ospedalizzazione e ricoveri, ma il segno è in una nuova normalità con i vaccini, che vorremmo che fosse più vicina, poiché la stagione dei dolorosi compromessi non è ancora terminata. Vorremmo essere insieme per una “grande macchina organizzativa” di tutela per i nostri cittadini, particolarmente per gli over-65, che sono a maggior rischio di progressione verso forme severe di patologia. Esiste oggi la Pillola anti covid, domenica scorsa, 9 gennaio, nella nostra Asl di Brindisi è stato amministrato il farmaco antivirale Molnupiravic a un paziente di Ostuni a elevato rischio per l’evoluzione della malattia.

Noi della Uil pensionati di Brindisi, siamo sempre all’avanguardia non solo nelle vaccinazioni e nel potenziamento della rete ospedaliera, ma anche nel cogliere le sperimentazioni e le novità scientifiche per abbassare la pressione ospedaliera, a tutelare i rischi aumentando la prevenzione, ad avere servizi sanitari di qualità e (per la fattispecie curando domicilio i pazienti sintomatici).

Per la città e provincia di Brindisi, secondo la Uil pensionati Stu Appia e Stu Messapia, è doveroso rispettare la dignità dell’ammalato.  La Puglia, secondo il report Agenas, è fra le regioni in cui aumentano i tassi di occupazione dei reparti Covid e delle terapie intensive, nell’Asl di Brindisi sono ospitate 568 persone alle prese con il virus. La percentuale è pari al 13 per cento in area Covid e dell’8 per cento per il tasso di occupazione nelle terapie intensive. Il rispetto è in una macchina organizzativa che consideri anche il supporto degli Ospedali che sono nel territorio. È lodevole valutare oltre il Perrino di Brindisi e il Camberlingo di Francavilla, anche per evitare la pressione ospedaliera quotidiana dei Pronto Soccorso, gli Ospedali Di Summa a Brindisi, di San Pietro Vernotico, il San Camillo de Lellis di Mesagne, di Ostuni, di Ceglie e di Cisternino. L’interesse è, secondo Noi della Uil pensionati, di evitare la sospensione dei ricoveri programmati e le attività ambulatoriali che, sicuramente, ricadranno sulle persone ammalate.

Il riferimento va anche per i servizi sociali che sono “insieme di prestazioni a fornire risposte ai problemi di cura, di assistenza e aiuto a persone e famiglie in condizione di disagio per superare interventi atti ad attenuare o affrontare lo stato di bisogno fisico, economico e di emarginazione sociale”. In Italia il ruolo è affidato al Terzo Settore nel rispetto del dettato costituzionale della sussidiarietà, la cui erogazione dei servizi ai cittadini spetta all’Amministrazione comunale. Nel territorio brindisino vi è la quasi esistenza consortile in tutti i quattro ambiti. L’attenzione deve essere rivolta alla criticità assistenziale socio-sanitaria integrata in particolare all’assenza quasi continua dell’Asl nel consorzio, la cui presenza avrebbe costituito con l’ente un’autentica rete sociale risolvendo le criticità dell’assistenza domiciliare Adi e Sad. Un altro riferimento è nel rendere compatibile i costi per la gestione del consorzio con il piano di riequilibrio ed evitare che il consorzio diventi un dispendioso strumento di spesa.

Nei giorni scorsi per il Consorzio Ats Br/4, il sindacato ha voluto consolidare servizi già erogati, quali l’integrazione scolastica, l’assistenza domiciliare per anziani e disabile l’educativa domiciliare e l’offerta dei bisogni di accoglienza ai cittadini in condizione per le fragilità socio-economiche e rafforzare il centro ascolto famiglie integrato con il consultorio. Ai quattro ambiti del territorio la Uil pensionati Stu Appia e Stu Messapia chiedono a Tutti i direttori e presidenti degli ambiti a “cogliere l’occasione di fare squadra progettuale territoriale”.

L’esigenza è negli obiettivi programmati di condivisione sull’offerta di risposte adeguate alle esigenze, in particolare per l’assistenza domiciliare ADI (assistenza domiciliare integrata) e Sad (servizio a domicilio), Nuova procedura per il Polo (servizio alle famiglie e/o conflittuali e Servizio di mediazione familiare), che sono dovute all’invecchiamento della popolazione e che emergono sempre più numerose come esigenze sociali e sanitari sui singoli territori, ritenute esigibili in questo momento di sofferenza pandemica.

Le risorse finanziare del PNRR, date in prestito dall’Europa, sono delle risorse di opportunità per una ripartenza sociale ed economica, soprattutto per il nostro territorio, che chiede ripresa infrastrutturale, crescita economica e una sanità dignitosa, rispettosa e di qualità per i cittadini. L’Asl di Brindisi con l’opportunità per le risorse economiche di 70 milioni di euro potrebbe cogliere l’occasione per rivendicare un cambio di passo progettuale rispetto a oggi, sul recupero dei servizi e l’appropriatezza di una sanità e servizi sociali più appropriati per i cittadini, che chiedono servizi più dignitosi, evitare liste di Attesa e Viaggi della Speranza in altri territori.

Il segretario responsabile                                                                       Il segretario responsabile

Della Uil pensionati Stu Appia                                                             Della Uil pensionati Stu Messapia                                            Tindaro Giunta                                                                                           Nicolazzo Cosimo

Emergenza Covid-19 e attività di sorveglianza nella provincia di Brindisi, il report aggiornato al 9 gennaio

Aggiornamento settimanale dei dati sull’emergenza sanitaria nell’ultimo report a cura dell’Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl, elaborato su fonte dati Sorveglianza integrata dei casi di Coronavirus Covid-19 in Italia - Istituto Superiore di Sanità. I casi comprendono i positivi accertati con tamponi molecolari e antigenici di terza generazione. 
Alla data del 9 gennaio 2022 risultano positivi 7.029 soggetti, il 48% uomini e il 52% donne, con età media di 34 anni. I positivi sono così suddivisi per fasce di età: 1.535 nella fascia 0-18 anni, 4.849 tra 19-64 anni, 500 tra 65-79 anni, 145 negli 80 e oltre. L’ultimo aggiornamento sullo stato di salute degli attualmente positivi descrive il 77% dei soggetti asintomatici, il 19,5% paucisintomatici, il 3% con sintomatologia lieve, lo 0,4% severi e lo 0,1% critici.
Per quanto riguarda la distribuzione per Comune i positivi sono 2.031 a Brindisi, 818 a Ostuni, 612 a Mesagne, 606 a Francavilla Fontana, 603 a Fasano, 352 a San Vito dei Normanni, 257 a Carovigno, 214 a Ceglie Messapica, 213 a Latiano, 185 a San Pancrazio Salentino, 178 a Torre Santa Susanna, 167 a San Pietro Vernotico, 158 a Oria, 134 a Erchie, 125 a Cisternino, 115 a Villa Castelli, 100 a Cellino San Marco, 70 a San Donaci, 48 a Torchiarolo, 43 a San Michele Salentino. I Comuni della provincia di Brindisi con i maggiori valori di incidenza cumulativa sono, nell’ordine, Brindisi, Torre Santa Susanna, Francavilla Fontana, Torchiarolo. 
Nel periodo compreso tra il 24 febbraio 2020 e il 9 gennaio 2022, i soggetti risultati positivi al test sono stati 31.258, con una incidenza cumulativa stimata pari a 800,6 casi x10.000 residenti; si conferma il trend in aumento dei casi. Dei 31.258 soggetti risultati positivi al test, il 52,4% sono donne e il 47,6% sono uomini e l’età media è pari a 41 anni.
Il tasso di letalità è pari all'1,4%. All’aumentare dell’età si osserva un incremento di tale tasso, mentre nella fascia 0-29 anni non si registrano decessi. Sono 431 i decessi totali: 346 casi tra persone che hanno tra 70 e 90 anni e più; 56 tra i 60 e i 69 anni, 23 casi tra i 50 e i 59, 8 casi tra i 40 e i 49, e 2 nella fascia 30-39.
Pubblicato il Bando "CISL: COMPETENZE PER L'INCLUSIONE SOCIALE E LAVORATIVA NEI MIGRANTI" del CNCA per la selezione di 5 operatori volontari da impiegare in progetti di Servizio civile universale nelle sedi SAI (Sistema Accoglienza Integrazione) di Brindisi ed Ostuni gestite della Cooperativa Solidarietà e Rinnovamento – Scadenza per invio domanda: 26 gennaio 2022 Ore 14:00.
Il progetto si avvierà, indicativamente tra aprile e luglio 2022, con durata di 12 mesi ed ai volontari di servizio civile percepiranno un assegno mensile di 439,50 euro. In alcuni casi sono previsti dei crediti formativi.
Il servizio presso il SAI riguarderà l'affiancamento supervisionato di alcune fasi all'accoglienza di nuclei familiari di richiedenti asilo e titolari di protezione nazionale o internazionale ospiti.
REQUISITI DI PARTECIPAZIONE
- Cittadinanza italiana, oppure di uno degli altri Stati membri dell’Unione Europea, oppure di un Paese extra Unione Europea purché il candidato sia regolarmente soggiornante in Italia;
- Aver compiuto il diciottesimo anno di età e non aver superato il ventottesimo anno di età (28 anni e 364 giorni) alla data di presentazione della domanda;
- Non aver riportato condanna, anche non definitiva, alla pena della reclusione superiore ad un anno per i motivi definiti all’Art. 2 del bando.
COME CANDIDARSI
Gli aspiranti operatori volontari devono presentare la domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma Domanda on Line (DOL) raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone all'indirizzo undefined
PRIMA DI CANDIDARTI PER UN PROGETTO LEGGI ATTENTAMENTE:
- Bando ordinario 2021 --> undefined
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PER MAGGIORI INFORMAZIONI:
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- Telefono --> 0831.518460 (dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 12:00).
 
 

Nella Masseria Traetta Exclusive di Ostuni di scena, sabato scorso, la cerimonia di premiazione dell’eccellenza enoica pugliese riconosciuta dalla guida Bibenda 2022. Fra i 10 migliori vini d’Italia anche un pugliese: “Donna Augusta” di Bruno Vespa.

 Brinda la Puglia nell’edizione 2022 della guida Bibenda, l’opera editoriale di riferimento per i prodotti d’eccellenza redatta da Fondazione Italiana Sommelier, che quest’anno conta ben 33 etichette di 31 aziende, premiate con il massimo riconoscimento de I 5 Grappoli di Puglia durante il Dinner Gala realizzato con il contributo della Regione Puglia, Dipartimento Agricoltura Sviluppo Rurale ed Ambientale. L’azienda vinicola Cantine Due Palme bissa il successo con due bottiglie premiate: il rosso 1943 e il Salice Salentino Selvarossa Riserva del Fondatore 2010. Fra le aziende salentine premiate anche Apollonio, Cantele Winery, Conti Zecca, Vallone, Gianfranco Fino, Tenute Rubino, Cosimo Taurino, Garofano, Leone De Castris, Menhir Salento, Schola Sarmenti, Albano Carrisi, Masseria Li Veli e Cantine Risveglio. Premio speciale per la prima annata di Donna Augusta 2019, il vino bianco di Bruno Vespa, quest’anno fra i migliori 10 vini italiani premiati da Bibenda. I 5 Grappoli di Puglia hanno reso omaggio, per la seconda volta, al Tacco Rosa di Dario Stefano.

I vini premiati con I 5 Grappoli:

AGRICOLE VALLONE Graticciaia 2016

ALBANO CARRISI Bacchus 2017

ANTICO PALMENTO Primitivo di Manduria Acini Spargoli 2016

APOLLONIO Copertino Rosso Divoto Riserva 2012

CANTELE Chardonnay Teresa Manara 18 Settembre 2020,  

CANTINE DUE PALME Rosso 1943 2018

CANTINE DUE PALME Salice Salentino Selvarossa Riserva del Fondatore 2010

CANTINE RISVEGLIO Susumaniello Susù 2019

CANTINE SAN MARZANO Primitivo di Manduria Sessantanni 2017

CARVINEA Brut Rosé 72 mesi

CONTI ZECCA Nero 2018

COPPI Gioia del Colle Primitivo Senatore 2018

COSIMO TAURINO Patriglione 2016

D’ARAPRI’ La Dama Forestiera di d’Araprì 2015

DARIO STEFANO Tacco Rosa 2020

FEUDI DI GUAGNANO Nero di Velluto 2018

GAROFANO Le Braci 2014

GIANFRANCO FINO Es 2019

L’ARCHETIPO Spumante Brut Nature Marasco 2018

LEONE DE CASTRIS Primitivo Per Lui 2017

MASCA DEL TACCO Primitivo di Manduria Piano Chiuso Riserva 2018

MASSERIA LI VELI Salice Salentino Rosso Pezzo Morgana Riserva 2018

MENHIR SALENTO Negroamaro Filo 2019

PAOLOLEO Primitivo di Manduria Giunonico Riserva 2016

PETRA NEVARA Pavone Rosso 2019

POLVANERA Gioia del Colle Primitivo Polvanera 16 Vigneto San Benedetto 2018

SCHOLA SARMENTI Diciotto 2019

TENUTE RUBINO Visellio Quindicesima Vendemmia 2016

TERRE DEI VAAZ Onirico 2019

TORMARESCA Castel del Monte Aglianico Bocca di Lupo 2017

VARVAGLIONE Negroamaro Cosimo Varvaglione Collezione Privata 2019

VESPA VIGNAIOLI PER PASSIONE Primitivo di Manduria Raccontami 2019

VESPA VIGNAIOLI PER PASSIONE Donna Augusta 2019 (Premio speciale 10 migliori vini Italiani 2022)

Premi speciali ai tre Personaggi dell’Anno per l’impegno profuso sul territorio: Pamela Raeli, editore di Food and Travel Italia per la Comunicazione; Donato Pentassuglia, assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, per la politica e Francesco Pomarico, direttore operativo del Gruppo Megamark per l’imprenditoria.

“Abbiamo fortemente voluto riportare il Gala Dinner di Fondazione Italiana Sommelier di Puglia proprio perché per noi è fondamentale incontrare i produttori, celebrarli, e soprattutto dargli merito di quello che di grande hanno fatto e fanno”, ha dichiarato Giuseppe Cupertino, Presidente della Fondazione Italiana Sommelier di Puglia, che durante la serata ha letto il messaggio ai produttori di Franco Maria Ricci, Presidente di Fondazione Italiana Sommelier.

Il Gala Dinner è stato firmato da Solaika Marrocco, chef di Primo Restaurant a Lecce, nuova Stella Michelin di Puglia e Migliore Giovane Chef d’Italia 2022, alla sua prima uscita pubblica. Ad allietare la serata le performance del maestro tenore internazionale Cataldo Caputo e di Luciana Negroponte.

Consegnata all’attenzione della Commissione di indagine sulla criminalità del presidente Renato Perrini la relazione del responsabile dell’anticorruzione della Regione Puglia, Roberto Venneri, sul fenomeno corruttivo nella Regione Puglia.

Il presidente Perrini ha ritenuto opportuno, dopo l’audizione in Commissione, di aggiornare l’incontro per consentire ai consiglieri componenti un approfondimento sul contenuto della relazione.

Venneri ha sottolineato che la Giunta regionale ha un Piano anticorruzione in forza del quale la Regione si muove in un’ottica di controllo e monitoraggio costante.

Venneri ha ribadito che relativamente ai recenti fatti giudiziari che hanno coinvolto in particolare il responsabile della protezione civile, il Governo regionale ha adottato tempestivamente tutte le azioni volte a garantire lo svolgimento regolare delle attività, a partire dalla sostituzione immediata del suddetto dirigente.

La ratio del Piano regionale anticorruzione approvato dalla Giunta regionale può essere così di seguito sintetizzata.

Il Programma di governo dell'Amministrazione regionale include le dimensioni di partecipazione e trasparenza fra le priorità politiche regionali, definendole espressamente come "elementi indivisibili di una buona governance".

La nuova idea di governo della Puglia si ispira, infatti, ad una governance condivisa e collettiva dei territorio da parte di istituzioni, società civile, terzo settore ed imprese, che sia in grado di concertare le politiche territoriali e di co-progettare interventi, servizi e investimenti: la Puglia ha bisogno di amministratori competenti, ma anche di cittadini attivi e di corpi intermedi responsabili, autonomi, solidali. Al fine di garantire partecipazione e trasparenza risulta, inoltre, fondamentale II potenziamento delle nuove tecnologie al servizio dell'amministrazione e dei cittadini.

Da questo punto di vista, il Programma di governo regionale ha espressamente previsto che la trasparenza degli atti amministrativi sia garantita dal continuo miglioramento dell'accessibilità agli atti ed alle informazioni: andando oltre i livelli minimi previsti dalla normativa nazionale, si punta all’obiettivo di rendere tracciabile ogni singola fase del procedimento amministrativo", dando ampio risalto "allo strumento degli open data, per quanto riguarda la programmazione e il controllo delle prestazioni, le performance del sistema sanitario, la tracciabilità e i controlli in settori strategici come la produzione di energia" e proponendo, a tale fine, "un coordinamento funzionale e di controllo tra le strutture anticorruzione della Regione e il soggetto aggregatore InnovaPuglia".

Il programma di governo dell'amministrazione regionale ha indicato, dunque, una serie di rilevanti azioni da mettere in campo in materia di partecipazione e trasparenza, tra cui figurano:

Legge sulla partecipazione attiva e stanziamento di fondi regionali ed europei per attivare procedure partecipative a disposizione di enti locali, cittadini, associazioni, partiti.

Implementazione e rafforzamento del Network dei responsabili per la prevenzione della corruzione, già previsto dal Piano anticorruzione regionale ed attualmente costituito da Regione, Agenzie e Società partecipate (Ares - Arem - Arti - Adisu - Arif - Aqp - InnovaPuglia - PugliaSviluppo - Aeroporti - Puglia valore immobiliare), al fine di mettere in rete azioni, iniziative, prassi, programmi di formazione ed estenderle anche alle istituzioni sanitarie.

Adozione di una legge sull'attività dì lobbying, al fine di definire regole innovative in ambiti particolari (disciplina del conflitto dì interessi in ambito politico; disciplina dei rapporti tra politica e impresa; disciplina dei rapporti tra politica e dirigenza amministrativa).

Piano di rotazione degli incarichi della dirigenza regionale ed altre misure complementari relative al modello organizzativo. In tale direzione, tra le iniziative legislative della nuova Amministrazione regionale particolare rilievo assume la legge sulla partecipazione attiva,  volta a consentire a tutti i cittadini pugliesi di essere coinvolti nelle decisioni che riguardano il territorio e la comunità, affermando il riconoscimento della partecipazione come "diritto" che integra la democrazia rappresentativa, senza pretesa di sostituirsi ad essa, ma rafforzandone lo spirito pubblico e la missione per il bene comune nella elaborazione della decisione pubblica.

Il metodo e le forme di deliberative democracy tendono dunque ad elevarsi a regola della democrazia regionale, quale forma ordinarla di amministrazione e di governo della Regione, in tutti i suoi settori di azione e a tutti i livelli amministrativi.

L'estrema rilevanza assegnata dall'Amministrazione regionale ai temi della legalità e della responsabilità civica si evince, inoltre, dall'istituzione - nell'ambito del nuovo modello organizzativo regionale "MAIA" - della Sezione denominata "Sicurezza del Cittadino, Politiche per le migrazioni ed Anti-mafìa sociale", cui spettano, tra l'altro:  

la redazione dei Piano triennale di prevenzione della criminalità organizzata;

l'elaborazione, anche mediante il coinvolgimento degli Enti locali, dei sindacati e delle associazioni, delle misure atte ad un più efficace riutilizzo sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata; -

l'individuazione, anche di concerto con le associazioni di categoria, delle azioni da realizzare a tutela delle vittime dei reati mafiosi e delle vittime di usura ed estorsione.

Sul versante programmatico, con un decreto del presidente della Giunta è stato definito il Piano della Performance organizzativa della Regione Puglia - finalizzato alla misurazione e valutazione della performance dell'Amministrazione regionale da parte dell'Organismo Interno di Valutazione (OIV) - quale documento di integrazione tra Programma di governo, obiettivi strategici e risorse.

Fase propedeutica alla definizione di tale Piano della performance è l'assegnazione alle strutture amministrative degli obiettivi strategici" triennali che, nella logica dell'albero della performance, rappresentano il punto di avvio per la successiva declinazione degli obiettivi strategici annuali e degli obiettivi operativi.

Si è provveduto poi ad un aggiornamento degli obiettivi strategici individuando,  con riferimento alla priorità politica,  "trasparenza" e "partecipazione".

Migliorare il dialogo e la collaborazione fra istituzioni, società civile, terzo settore e imprese, al fine di concertare le politiche territoriali e di co-progettare interventi, servizi, investimenti.

Potenziare le nuove tecnologie al servizio dell'amministrazione e dei cittadini, che garantiscano la trasparenza e il miglioramento dell'accessibilità alle informazioni e agli atti amministrativi.

Promuovere misure organizzative volte a ridurre sensibilmente e sistematicamente il livello di esposizione a rischio corruzione del processi amministrativi e a potenziare la capacità di informazione pubblica e trasparenza dell'amministrazione regionale per innescare un diffuso cambiamento culturale.

Razionalizzare e semplificare la normativa e le procedure amministrative in materia di finanze regionali, spese di funzionamento e costi dell'amministrazione, gestione del personale, organizzazione regionale e valorizzazione del patrimonio, al fine del miglioramento dell'efficienza ed efficacia delle attività svolte.

Adottare sistemi di monitoraggio a garanzia del rispetto dei vincoli di finanza pubblica e degli equilibri di bilancio;

Implementare processi di informatizzazione delle procedure contabili, ai fini della razionalizzazione e dematerializzazione delle stesse nella fase di acquisizione e di impiego delle risorse del bilancio regionale e controllo della spesa;

Contrastare l'evasione tributaria e fiscale.

Valorizzare le risorse umane, con contestuale miglioramento delle condizioni di efficienza delle strutture regionali e razionalizzazione della loro allocazione.

Recuperare e valorizzare gli immobili dei patrimonio regionale, razionalizzare le spese di funzionamento e la spesa regionale per l'acquisto di beni, servizi e forniture nel rispetto della sostenibilità ambientale e attraverso una migliore governance.

Migliorare il supporto decisionale attraverso analisi di contesto aggiornate, elaborazione di scenari previsti sulla finanza regionale e di dati fiscali regionali, maggiore integrazione di sistemi informativi territoriali ai fini della attività di programmazione e loro più ampia diffusione.

In un simile quadro programmatico e nel convincimento che partecipazione, trasparenza e cultura della legalità siano strumenti cardine per prevenire forme di corruzione, il Piano triennale anticorruzione si propone In particolare di:

Favorire la diffusione di una cultura della legalità;

Ridurre i rischi di corruzione;

Far emergere eventuali fenomeni di corruzione, ivi comprese tutte le forme di cattiva amministrazione e quelle integranti situazioni dì frode nell'utilizzo di risorse pubbliche, sia regionali che nazionali e/o comunitarie;

Creare dinamiche di rete istituzionale per la condivisione di strategie, azioni e risultati.

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Incontro con Rete Imprese Villa Franca
sulla situazione della zona PIP. 

Tempi certi per la variante della zona PIP e cronoprogramma delle attività per la definizione e risoluzione delle esigenze espresse dalle imprese, sono queste le risposte fornite dall’Amministrazione Comunale alle richieste di chiarimenti sul futuro della zona PIP formulate da Rete Imprese Villa Franca.

Al confronto con i tecnici e gli imprenditori della Rete, che si è svolto lunedì 10 gennaio, sono intervenuti il Sindaco Antonello Denuzzo, l’Assessore all’Urbanistica Nicola Lonoce, il Consigliere Regionale Maurizio Bruno, il Consigliere Provinciale Mimmo Tardio e il dirigente del settore Urbanistica Ing. Leonardo Scatigna.

Da decenni le imprese attendono risposte definitive sull’assetto della zona PIP. Stiamo lavorando – spiega il Sindaco Antonello Denuzzo – per superare tutti gli ostacoli che negli anni non hanno consentito lo sviluppo dell’area. Siamo arrivati ad un momento di svolta. Entro il mese di aprile la variante, così come approvata dalla Regione, approderà in Consiglio Comunale per la sua definitiva adozione. È un passo determinante per poter affrontare tutte le criticità con cui si scontrano quotidianamente gli operatori.

La variante normativa al piano di fabbricazione della zona PIP, licenziata dal Consiglio Comunale lo scorso aprile e approvata dall’organo regionale, avvia un adeguamento dell’area degli insediamenti produttivi della Città degli Imperiali al rinnovato scenario economico e sociale. Grazie a questo provvedimento, infatti, si aprono le porte ad insediamenti di tipo commerciale e di servizi, superando le interpretazioni restrittive della norma istitutiva della stessa zona che imponevano la destinazione dei lotti prevalentemente ad attività industriali e artigianali.

L’introduzione della variante – prosegue l’Assessore all’Urbanistica e al Contenzioso Nicola Lonoce – è di fondamentale importanza anche per le casse comunali perché l’interpretazione restrittiva della norma è spesso stata oggetto di sentenze che hanno visto il Comune soccombente. Il passaggio in Consiglio Comunale, esattamente nella versione licenziata dalla Regione, ci consentirà di accelerare l’iter per la sua definitiva adozione, primo capitolo di una nuova stagione per l’area.

In subordine agli aspetti normativi, ci sono le criticità cristallizzate nel tempo che riguardano le modalità di esproprio, le difficoltà relative alla viabilità e alla creazione di nuove strade.

Le problematiche presenti nell’area si scontrano con l’obsolescenza di diversi strumenti regolatori, a cominciare dal piano particolareggiato sino a giungere al regolamento per gli espropri. Una volta adottata la variante alle norme tecniche di attuazione della zona Pip – conclude l’Assessore Lonoce – potremo lavorare celermente per adeguare questi strumenti al nuovo scenario, tenendo ben presenti le opportunità offerte dal PNRR e dalla ZES Jonica che finalmente sta per partire. Procederemo con decisione e attenzione per consentire alle imprese di insediarsi e creare nuova occupazione.”

 

 

Contrada Torre Rossa Br, Amati: "Strade impraticabili dopo maltempo. Non impedire evento equivale a cagionarlo. Lo dice il codice penale".

“Dopo l'intensa pioggia di ieri le strade della contrada di Brindisi, Torre Rossa, sono del tutto impraticabili. Gli amministratori e i tecnici devono solo sperare che non accada mai nulla che possa far scattare il codice penale, così da poter continuare a svolgere, indisturbati e senza morsi di coscienza, le mirabolanti peripezie ideologiche, infischiandosene completamente della sofferenza umana. Non capisco come gli abitanti di Torre Rossa stiano ancora in silenzio, accettando passivamente per buone tutte le giustificazioni elaborate dall'amministrazione comunale. Ci vuole più chiarezza”. 

Lo dichiara il presidente della Commissione bilancio e programmazione Fabiano Amati.

"Dovesse succedere qualcosa di serio alle persone sarebbe applicabile l’articolo 40 comma 2 del codice penale, sia per i dirigenti comunali che per gli amministratori comunali. La legge lo dice chiaramente: non impedire un evento che si ha l’obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo. Equipara, pertanto, la condotta omissiva a quella commissiva.
Non si può mettere a rischio la vita delle persone. Si assiste infatti a reiterata mancata adozione o esecuzione di vari atti amministrativi, sostenuta da inerzia ideologica e aggravata da due eclatanti scuse infondate: il rischio idraulico, quale ostacolo non contemplato dal PAI alla realizzazione delle opere di urbanizzazione offerte dalla Snam, giustificato peraltro da un insussistente, perché accertato, nesso causale tra danno ambientale alla falda e lavori di realizzazione della pipeline d’interconnessione alla rete Snam del gasdotto Tap. Non smetterò di denunciare questa situazione affinché non si trasformi in una emergenza continua, sperando che non scappi mai il morto”.