Redazione
XYLELLA: COLDIRETTI PUGLIA, VIA LIBERA DEFINITIVO A MANDORLI, CILIEGI, AGRUMI E ALBICOCCHI IN AREA INFETTA
Via libera definitivo all’impianto in zona infetta di mandorlo e ciliegio, di tutti i citrus e prunus per iniziare a programmare la diversificazione colturale in Salento, dopo il disastro causato dalla Xylella Fastidiosa che ha colpito 21 milioni di ulivi. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in relazione alla determina dell’assessorato all’Agricoltura della Regione Puglia che autorizza l’impianto di piante ‘specificate’ in zona infetta, vietato fino al 3 agosto scorso nel 40% del territorio regionale pugliese.
“E’ possibile l’impianto delle piante specificate che si sono dimostrate resistenti o immuni all’organismo nocivo nelle zone infette in cui si opera l’eradicazione, e ciò riguarda agrumi, il pesco, l’albicocco, il susino, il mandorlo”, esulta il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.
In uno scenario lunare fatto di migliaia di ulivi secchi ancora da eradicare, si stagliano rigogliosi i mandorli, ma anche gli albicocchi, esempi di ‘resilienza’ alla Xylella fastidiosa in area infetta, testimoni che la diversificazione colturale è possibile e opportuna, per non condannare le province di Lecce, Brindisi e Taranto a una monocoltura, con il rischio che un organismo alieno azzeri il patrimonio produttivo del territorio, come già avvenuto con la Xylella che ha compromesso il 40% del patrimonio olivicolo della regione Puglia.
Le indagini diagnostiche sulle piante delle varietà di ciliegio dolce e mandorlo selezionate per esempio, a seguito dell’esposizione sia all’inoculo artificiale sia ad adulti di sputacchina con elevata incidenza di infezioni di Xylella fastidiosa, hanno dimostrato – rileva Coldiretti Puglia sulla scorta dello studio scientifico dell’IPSP del CNR di Bari – che la presenza del batterio risulta in media inferiore all’11% su mandorli e ciliegi. Questo dato confrontato con quanto ottenuto nelle tesi con piante di olivo, con la media di piante infette del 74,43%, indica una percentuale significativamente più bassa di infezione di mandorlo e ciliegio.
“Vitale aprire all’impianto anche di altre specie arboree per poter utilizzare al meglio i 25 milioni di euro messi a disposizione verso altre colture – insiste il presidente Muraglia - dal Piano anti Xylella dei 300 milioni di euro e dare una iniezione di risorse alla ricerca con i 20 milioni di euro da destinare agli studi scientifici e alla sperimentazione per ricostruire al meglio il patrimonio produttivo e paesaggistico della Puglia”.
Il mandorlo è da tempo considerato resistente e tollerante – riferisce Coldiretti Puglia - in una misura almeno uguale, se non superiore, alle varietà di olivo resistenti, per le quali è autorizzato l’impianto, secondo gli studi del CNR di Bari, mentre gli agrumi, il pesco, l’albicocco ed il susino sono risultate immuni alla Xylella fastidiosa sottospecie pauca da prove scientifiche del CNR di Bari, già ampiamente validate nel 2016 e quindi anche prima dei due anni richiesti dal regolamento. E’ indispensabile liberalizzare i reimpianti – insiste Coldiretti Puglia - con l'adeguata diversificazione colturale per una ricostruzione efficace dal punto di vista economico e paesaggistico, perché la ricerca ha dimostrato che altre varietà hanno caratteri di resistenza non dissimili da quelle delle varietà di olivo resistenti.
“E’ indispensabile liberalizzare i reimpianti – insiste Muraglia - con un intervento risolutivo del Ministero dei Beni Culturali, in collaborazione con la Regione Puglia, per le necessarie deroghe ai vincoli paesaggistici per l’espianto di ulivi ed il reimpianto di culture arboree diverse dai soli ulivi resistenti”.
Nel Salento gli agricoltori sono senza reddito da 7 anni, si contano milioni di ulivi secchi, i frantoi sono stati svenduti a pezzi in Grecia, Marocco e Tunisia, sono andati persi 5mila posti di lavoro nella filiera dell’olio extravergine di oliva, con un trend che rischia di diventare irreversibile – dice Coldiretti Puglia - se non si interviene con strumenti adeguati per affrontare dopo anni di tempo perduto inutilmente il ‘disastro colposo’ nel Salento. Tutto ciò – aggiunge la Coldiretti Puglia – è utile a permettere il ripristino e la nuova creazione di riforestazione al servizio degli operatori e dell’indotto turistico sull’area infetta da Xylella che in Puglia ha colpito 8mila chilometri quadrati di territorio. In questo modo sarà possibile mettere in atto una gestione forestale sostenibile e certificata di area vasta i cui attori potranno essere – conclude Coldiretti Puglia - se opportunamente incentivati, i consorzi forestali capaci di organizzare e coordinare le proprietà private, pubbliche nonché demaniali.
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Mesagne. Un centro di ascolto intitolato a Marcella Di Levrano
Nel corso della cerimonia che si è svolta stamattina, è stato inaugurato il Centro Ascolto Famiglie dedicato alla memoria di Marcella Di Levrano.
Abbandono dei rifiuti: assegnati al Comune di Mesagne 15 fototrappole per incastrare i trasgressori. Con determinazione n. 266 dello scorso 16 luglio di AGER, l'Agenzia territoriale della Regione Puglia per il servizio di gestione dei rifiuti, è stata approvata la graduatoria definitiva degli Enti Locali con cui il Comune di Mesagne è stato ammesso alla fornitura in comodato d’uso gratuito di15 fototrappole. La procedura per la partecipazione al bando è stata curata dall’ufficio Ambiente, che ha dato seguito all’impegno intrapreso dall’Amministrazione Comunale nelle azioni di contrasto del reato di abbandono dei rifiuti.
“Un fenomeno diffuso contro il quale il Comune di Mesagne continua l’azione di costante prevenzione e monitoraggio: da tempo non siamo più disposti a tollerare infrazioni ai danni dell’ambiente e dei contribuenti. Grazie ai sempre più efficaci sistemi di videosorveglianza, i trasgressori vengono individuati e multati”, spiega il sindaco della città di Mesagne, Antonio Matarrelli. Le criticità si accentuano soprattutto nel periodo estivo, sia nelle strade comunali che nelle campagne, senza che vengano risparmiate le aree ad alto valore ambientale, storico e paesaggistico, come la zona che include Muro Tenente. “La rimozione di queste microdiscariche, spesso colme di rifiuti che richiedono speciali procedure di smaltimento, comporta oneri elevati per il bilancio dell'Ente. In questo contesto appare evidente come l’impiego della videosorveglianza possa operare in una duplice direzione, scoraggiando l'abbandono dei rifiuti e sanzionando tale pratica”, dichiara Maria Teresa Saracino, assessore comunale all’Ecologia e Ambiente.
Il Comune di Mesagne predisporrà un progetto per la realizzazione e l’utilizzo di un sistema di videosorveglianza in ambito extraurbano, lungo tutta la rete viaria provinciale, finalizzato a:
• ridurre considerevolmente gli abbandoni di rifiuti sulle strade provinciali ed in ambito extraurbano;
• Utilizzare gli introiti delle sanzioni ambientali, che saranno prioritariamente destinati in attività di riqualificazione ambientale e di rafforzamento del sistema di prevenzione, attraverso l’acquisto di altre apparecchiature tecnologiche destinate allo scopo.
Il sistema di videosorveglianza sarà gestito dalla Polizia Locale e le riprese filmate di videosorveglianza, attraverso l’estrapolazione dei fotogrammi, potranno essere utilizzate anche ai fini dell’accertamento degli illeciti ambientali contemplati nel Testo Unico Ambientale, D.Lgs. 152/ 2006 (utilizzo abusivo di aree impiegate come discariche di materiali e di sostanze pericolose con riflessi penali e/o amministrativi a seconda delle norme violate e delle relative sanzioni stabilite: artt. 256, 255).
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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi giovedì 5 agosto 2021 in Puglia, sono stati registrati 10.492 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 243 casi positivi: 35 in provincia di Bari, 30 in provincia di Brindisi, 47 nella provincia BAT, 13 in provincia di Foggia, 92 in provincia di Lecce, 19 in provincia di Taranto, 2 casi di residenti fuori regione, 5 casi di provincia di residenza non nota.
Non sono stati registrati decessi.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.946.886 test.
247389 sono i pazienti guariti.
2887 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 256.947, così suddivisi:
96.015 nella Provincia di Bari;
25.977 nella Provincia di Bat;
20.218 nella Provincia di Brindisi;
45.625 nella Provincia di Foggia;
27.932 nella Provincia di Lecce;
39.892 nella Provincia di Taranto;
865 attribuiti a residenti fuori regione;
423 provincia di residenza non nota.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
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48enne denunciato perché brillo alla guida
Brindisi. 48enne denunciato per guida sotto l’influenza dell’alcol. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Brindisi, al termine degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 48enne del luogo per guida sotto l’influenza dell’alcol. In particolare, l’uomo nel corso di un controllo alla circolazione stradale è stato controllato in una via del centro abitato alla guida della sua autovettura in evidente stato di alterazione psicofisica, accertato mediante la doppia prova spirometrica con l’apparecchiatura alcoltest in dotazione. La patente di guida è stata ritirata.
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Carovigno. Detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, denunciato un 24enne. A Carovigno, nell’ambito di specifico servizio finalizzato al contrasto ed alla repressione dei reati in materia di stupefacenti, i Carabinieri del Nucleo operativo e Radiomobile della Compagnia di San Vito dei Normanni hanno denunciato in stato di libertà un 24enne del luogo per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e porto abusivo di armi. Il giovane nel corso di una perquisizione personale e veicolare è stato trovato in possesso di 3,8 grammi di marijuana suddivisi in dosi, 0,2 grammi di hashish, 0,5 grammi di ketamina, un coltello a serramanico della lunghezza di 15 cm e lama di 7 cm intriso di residui di sostanza stupefacente del tipo hashish, un telefono cellulare contenente prove digitali relative all’attività di produzione e coltivazione di canapa indiana, condotta dal 24enne. Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro.
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Saranno 3 su 10 i pugliesi costretti a rinunciare a sedersi al tavolo in bar e ristoranti al chiuso dove possono trovare posto solo le persone che hanno avuto almeno una somministrazione di vaccino, sono guarite dal Covid nei sei mesi precedenti o hanno un tampone negativo. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, diffusa in occasione dell’entrata in vigore dell’obbligo del green pass per ristoranti al chiuso, bar (ma non al bancone), cinema, teatro, musei, palestre, sagre, stadi, congressi e grandi eventi.
La percentuale dei pugliesi che hanno ricevuto almeno una dose è del 68%, mentre il 55% ha ricevuto anche la seconda dose, ricorda Coldiretti Puglia sulla base dei dati della Regione Puglia.
La misura del Governo – sottolinea la Coldiretti Puglia - interessa circa 20mila ristoranti, trattorie, pizzerie e i 900 agriturismi pugliesi dei quali solo poco più della metà dispone di spazi all’aperto dove tuttavia sono notevolmente aumentati i coperti grazie alle flessibilità concessa sull’utilizzo degli spazi pubblici. In difficoltà – continua la Coldiretti regionale – sono soprattutto gli esercizi situati nei centri urbani stretti tra traffico ed asfalto mentre al contrario gli agriturismi godono della disponibilità di grandi aree all’estero che consentano di garantire al meglio le distanze.
Gli agriturismi spesso situati in zone isolate in strutture familiari, dove le distanze si misurano in ettari – aggiunge Coldiretti Puglia - con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse i luoghi più sicuri dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche. Molte aziende agrituristiche quindi – continua la Coldiretti regionale – si sono attrezzate con l’offerta di alloggio e di pasti completi ma anche di colazioni al sacco o con la semplice messa a disposizione di spazi per picnic, tende, roulotte e camper per rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia ricorrendo eventualmente solo all’acquisto dei prodotti aziendali di Campagna Amica.
Il turismo in Puglia impatta per 6,5 miliardi sui consumi finali, pari al 12,3% sui consumi totali – insiste Coldiretti Puglia – una ricchezza straordinaria a cui contribuisce il turismo esperienziale negli agriturismi, come dimostrato dalla quota percentuale di soddisfazione nel rapporto con il territorio. Ai primi posti di gradimento c’è l’offerta di olio di qualità all’85%, di prodotti agroalimentari all’83%, paesaggi e colori per il 75%, l’ospitalità al 72% e l’offerta vitivinicola al 70%, continua Coldiretti Puglia.
Oltre al taglio della clientela nazionale a preoccupare è anche la mancanza del turismo straniero che, dopo le positive aspettative iniziali, ha registrato una brusca frenata a causa – precisa la Coldiretti - della ripresa dei contagi in tutta Europa. La ristorazione – sottolinea la Coldiretti - è tra i settori più colpiti dalla pandemia con i consumi alimentari degli italiani fuori casa che nel 2020 sono scesi al minimo da almeno un decennio con un crack senza precedenti per bar, ristoranti, trattorie e agriturismi che hanno dimezzato il fatturato (-48%) nel 2020. Una situazione che si ripercuote a cascata – continua la Coldiretti Puglia – sull’intero sistema agroalimentare pugliese con oltre 80mila tonnellate di vino e cibi invenduti nell’anno della pandemia. La drastica riduzione dell’attività – conclude la Coldiretti Puglia – pesa infatti sulla vendita di molti prodotti agroalimentari, dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco.
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Riapre il bando per “Nuovi Servizi al turismo sostenibile” in Terra dei Messapi, fino a 80 mila euro
A partire da oggi giovedì 5 agosto 2021 e fino al 30 settembre sono riaperti i termini per presentare la richiesta di contributo al Gruppo di Azione Locale Terra dei Messapi per il bando intervento 2.1 "Incentivare lo sviluppo e l’avviamento di PMI legate alla fruibilità turistica innovativa del territorio".
Massimale progetto ammissibile € 80.000
Aliquota di cofinanziamento a fondo perduto 50%
Ad esempio: per un progetto di investimento di importo pari a € 50.000 e valutato ammissibile secondo le regole del bando, sarà erogato un contributo a fondo perduto sugli investimenti pari a € 25.000.
Scopri quali attività possono essere finanziate cliccando sul pulsante.
Clicca sul link per le informazioni. http://terradeimessapi.it/eventi/2-1-servizi-al-turismo-sostenibile/
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INCENDI: COLDIRETTI PUGLIA, ROGHI TRIPLICATI IN ESTATE 2021; IN FUMO ALTRI 1000 ALBERI
Incendi triplicati in Puglia nell’estate 2021 con danni per milioni di euro all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo, con le fiamme che hanno già mandato in fumo migliaia di ulivi secchi per la Xylella in Salento, boschi e aree naturali nel tarantino, il bosco e la pineta a Gravina, decine di campi di grano nel foggiano, oltre a case rurali e trulli. E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Puglia, con roghi più o meno violenti che stanno devastando ampie aree naturali, ma anche aziende agricole come ad Andria, dove sono andati in fumo oltre 1000 alberi di ciliege, prugne e olivi, radendo al suolo in poche ore l’intero patrimonio produttivo.
E’ una vera e propria emergenza per la sicurezza delle popolazioni e per l’economia in un momento in cui – sottolinea la Coldiretti regionale - con l’avanzare della campagna vaccinale tutti gli sforzi sono concentrati sulla guerra al Covid e sulla ripresa economica con la stagione turistica in pieno svolgimento.
Con il 60% degli incendi che si stima essere di natura dolosa occorre aumentare l’opera di prevenzione, sorveglianza e soprattutto di educazione ambientale – aggiunge Coldiretti Puglia - sul valore inestimabile di un patrimonio determinate per la biodiversità e per la stabilità idrogeologica del territorio.
Le temperature tropicali e l’assenza di precipitazioni in Puglia – denuncia la Coldiretti regionale - favoriscono il propagarsi delle fiamme e aiutano chi appicca volontariamente il fuoco, con migliaia di ettari di macchia mediterranea, pinete, boschi e ulivi andati in fumo spesso con l’obiettivo di utilizzare i terreni per speculazioni edilizie o per l’installazione di pannelli fotovoltaici.
Nelle aree bruciate – conclude la Coldiretti Puglia – saranno impedite anche tutte le attività umane tradizionali e la scoperta del territorio da parte di decine di migliaia di appassionati. Per ricostituire i boschi ridotti in cenere dal fuoco ci vorranno fino a 15 anni con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo.
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