Redazione
Lunedì 9 ottobre, con la determina del Settore Lavori Pubblici, il Comune di Fasano ha indetto la gara d’appalto riguardante il dragaggio del porto di Savelletri, per un costo totale dell’opera di € 3.685.445,00, cofinanziati per €3.659.970,94 con fondi POR Puglia 2014-2020 (fondi FESR) e per € 25.474,06 con fondi comunali. La chiusura dei termini di presentazione delle offerte è fissata per il prossimo 26 ottobre.
«Questo è l’ultimo passo per l’avvio dei tanto attesi lavori di dragaggio del porto di Savelletri– dice il sindaco Francesco Zaccaria – parte così un'altra grande opera storica, attesa da vent'anni e che farà epoca. Il finanziamento, al quale il Comune di Fasano è stato ammesso durante lo scorso mandato sindacale, è di oltre tre milioni e mezzo di euro.Dragare il porto significa pulire e abbassare il fondale, facilitando in modo decisivo il lavoro dei pescatori che a lungo hanno atteso questa notizia e permettendo un accesso più agevole anche ai diportisti. Parallelamente continuiamo a lavorare per arrivare nel più breve tempo possibile alla redazione del piano regolatore del porto che ci consentirà di pianificare anche un ampliamento dei posti barca e dei servizi al servizio di pescatori e diportisti».
«Il dragaggio del porto di Savelletri può finalmente cominciare – dice l’assessore ai Lavori Pubblici Gianluca Cisternino -. Con la determina dirigenziale di oggi siamo infatti pronti per espletare la procedura di gara per un’opera finanziata per più di 3 milioni di euro con fondi FESR che permetterà di ripulire il fondale marino antistante il porto di Savelletri per migliorarne l’agibilità ma soprattutto la fruibilità. I lavori di dragaggio completeranno definitivamente le opere portuali di ampliamento e messa in sicurezza del Porto e aggiungono un altro tassello al completamento del calendario di opere pubbliche assunto come categorico impegno in campagna elettorale».
«Ringraziamo ancora una volta – dicono il sindaco Zaccaria e l’assessore Cisternino - tutto l’ufficio tecnico e la Responsabile del procedimento Rosa Belfiore che ha seguito con dovizia i necessari passaggi tecnici e burocratici. Un altro straordinario risultato frutto del gioco di squadra e della determinazione di tutti».
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Lo scorso settembre nel giro di sei giorni, il 22 e il 28 del mese, l’équipe dedicata alla gestione della lista trapianto di rene, formata dai nefrologi Massimo di Tullio e Lucia Argentiero e dall’infermiera Graziana d’Amone, ha visto concretizzarsi due trapianti di rene di propri pazienti emodializzati. L’équipe fa parte della Struttura complessa di Nefrologia dell’Asl Brindisi diretta dal dottor Luigi Vernaglione.
“Gli interventi - dice Vernaglione - sono stati eseguiti nel Policlinico Sant’Orsola di Bologna. Con la usuale determinazione i componenti dell’équipe hanno coordinato l’azione di un gruppo multidisciplinare di specialisti aziendali per l’esecuzione dei diversi esami clinico-laboratoristici e strumentali necessari per l’inserimento dei pazienti in lista d’attesa per trapianto, fornendo anche supporto psicologico e umano”.
Di Tullio sottolinea che “il primo trapianto ha interessato un uomo di 48 anni la cui precarietà della condizione vascolare nonché le numerose infezioni complicanti il quadro clinico rendevano estremamente difficoltosa sia la gestione emodialitica che il mantenimento in lista attiva di trapianto. L’inserimento nella lista urgente e la tempestiva chiamata da parte del Centro Trapianti completavano un iter coronato da successo”.
Il secondo trapianto, da donatore vivente, ha riguardato una ragazza di 29 anni.
“La sua presa in carico da parte della équipe - spiega Lucia Argentiero - era iniziata a giugno, contestualmente allo studio della sua mamma la quale, tuttavia, al termine delle indagini non era risultata compatibile. Senza far perdere alcuna speranza alla paziente, si provvedeva a verificare anche la compatibilità del papà, che risultava idoneo circa 15 giorni dopo l’inizio degli accertamenti multidisciplinari. Contattato quindi il centro Trapianti di Bologna si organizzava il trasferimento per realizzare il trapianto padre-figlia. Sono storie di buona sanità multidisciplinare e di amore a lieto fine: in una settimana è stata ridata nuova vita a due pazienti”.
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CRIMINALITÀ: COLDIRETTI PUGLIA, GPS SU CISTERNE DI OLIO ED ELICOTTERI IN VOLO PER INTENSIFICARE I CONTROLLI
CRIMINALITÀ: COLDIRETTI PUGLIA, GPS SU CISTERNE DI OLIO ED ELICOTTERI IN VOLO PER INTENSIFICARE I CONTROLLI; CRESCE ALLERTA ROSSA ALLE PORTE DELLA CAMPAGNA OLIVICOLA E OLEARIA
Montare i GPS sulle cisterne di olio extravergine in partenza dai frantoi, elicotteri in volo per intensificare i controlli, sensibilizzare gli agricoltori circa l’importanza di denunciare anche in forma anonima per monitorare orari e luoghi maggiormente interessati dai fenomeni criminali e cabina di regia interforze anche con le altre Prefetture del territorio pugliese. E’ in sintesi quanto emerso nel corso del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, convocato dal Prefetto di Bari, Francesco Russo, a cui ha partecipato il direttore di Coldiretti Puglia, Pietro Piccioni.
“Nel periodo della raccolta delle olive, i predoni delle campagne fanno razzia di olive che come diamanti vanno sorvegliate di notte e scortate durante i trasferimenti nei frantoi. I frantoi, poi, sono costretti ad avvisare la Questura prima di far partire i camion di olio extravergine – ha detto il direttore Piccioni - alla volta delle varie destinazioni italiane per farli scortare fino all’imbocco dell’autostrada, eppure questa è la situazione in provincia di Bari, ma anche nella BAT, che sono le culle dell’olivicoltura pugliese. Il fenomeno che si ripete ogni anno mette a repentaglio l’incolumità stessa degli olivicoltori, costretti a fare ronde diurne e notturne”, ha insistito Piccioni.
I mandanti dei gruppi criminali depredano gli oliveti nelle province di Bari e della BAT. In 2/3 minuti riescono a portare via oltre 30 kg di olive ad albero, battendo gli ulivi con mazze anche di ferro per far crollare il maggior numero di prodotto, danneggiando al contempo le piante. Le squadre di malfattori trascinano le reti sotto gli olivi a mano a mano che i complici percuotono i rami, per raccogliere il maggiore numero possibile di olive in caduta. Oltre alla perdita di reddito per il furto di olive e al danneggiamento delle piante, gli agricoltori sono costretti ad impiegare più manodopera per recuperare dal terreno parte della ‘refurtiva’ che i ladri, trascinando velocemente le reti di raccolta, non riescono a portare via. Gli agricoltori, ormai per il terzo anno consecutivo, sono vittime di un fenomeno che si sta consolidando e aggravando nel tempo.
Intanto, nn si arresta la strage di ulivi nelle campagne con piante produttive selvaggiamente danneggiate, atti vandalici, danni, oltre ai furti di olivi secolari, una mattanza di ulivi in provincia di Bari che si sta perpetrando da mesi, proprio quando è alle porte la raccolta delle olive in una campagna che si prospetta ottima per quantità e qualità.
Dai furti di animali a fini estorsivi fino ad arrivare all’uccisione degli stessi, la criminalità strisciante nelle campagne di Bari e BAT minaccia di aggravarsi con i furti di tubi e idratanti, fino al saccheggio o al danneggiamento dei pozzi artesiani. Necessarie le denunce, anche anonime, per analizzare dove si registrano in più larga misura i fenomeni criminosi, quando avvengono i furti, quali sono mezzi e prodotti maggiormente appetibili e come è strutturata la ‘filiera’ della ricettazione per ‘economizzare’ e rendere più sinergiche – conclude Coldiretti Puglia - le attività di polizia, rassicurando le vittime circa l’anonimato della denuncia non restando isolati.
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Alla presenza di un folto pubblico di appassionati, si è concluso domenica sera, sui campi in terra rossa del C.T. Mesagne, la 41^ edizione del trofeo “Dino De Guido”.
La manifestazione che ha visto ai nastri di partenza 90 atleti, ancora una volta ha voluto ricordare la figura di Dino De Guido al quale è intitolato il trofeo, ispiratore della costituzione del sodalizio mesagnese e socio fondatore insieme a sette amici appassionati del tennis.
E Dino De Guido fu il suo primo vice presidente; purtroppo una tragica fatalità interruppe la sua giovane esistenza, a soli 28 anni, impedendogli di gioire per la sua eccellente evoluzione sino all’ imminente traguardo dei 50 anni di vita che sarà raggiunto il 9 febbraio 2024.
I vincitori assoluti del trofeo sono stati due tennisti mesagnesi, il tennista ucraino Oleksandr Ovcharenko (tesserato con C.T. “Dino De Guido” Mesagne) e Ludovica Casalino.
Nel tabellone femminile di quarta categoria, vittoria di Giorgia Margherita (C.T. Mesagne) su Rosmery Gianfredi (C.T. Ostuni) per 6-2 6-2. Nella gara maschile, invece, Roberto Margherita, fratello gemello di Giorgia, non è riuscito a portare a casa il trofeo. È stato sconfitto da Andrea Pizzuto (T.C. S. Vito dei Normanni) col punteggio di 2-6 6-2 10/3.
Nella gara di terza categoria femminile, vittoria di Olga Di Bari (T.C. Fasano) sulla grottagliese del C.T. Mesagne, Sofia Greco con il punteggio di 6-3 6-2. La finale di terza categoria maschile è stata appannaggio di Giuseppe Gallone (C.T. Latiano) che si è imposto per 6-3 7-5 su Gianmaria Monopoli (C.T. Ostuni).
Infine, nelle gare del tabellone finale Open, nel femminile, vittoria della dodicenne Ludovica Casalino (C.T. “Dino De Guido” Mesagne) che si è imposta su Emanuela Alba (T.C. Giannoccaro Monopoli) per 6-1 1-1 ritiro. Invece, nella gara maschile, Oleksandr Ovcharenko ha prevalso su Andrea Massari (C.T. Brindisi) col punteggio di 6-2 6-3.
Impeccabile l’arbitraggio di Luciano Caforio coadiuvato dagli assistenti Marcello Morobianco e Deborah Volpe, come anche l’organizzazione del trofeo, nei suoi 12 giorni di svolgimento.
Durante la cerimonia di premiazione, il riconfermato presidente del circolo mesagnese Nicola De Guido, ha voluto presentare i nuovi componenti degli organi statutari, eletti nell’assemblea elettiva tenutasi domenica 1° ottobre. Il nuovo consiglio di amministrazione è così composto: Nicola De Guido (presidente), Vincenzo Asparra (vice presidente), Davide De Giuseppe (segretario), Carlo Epicoco (tesoriere), Francesco Arigliano (direttore sportivo), Antonio Macchitella (addetto al patrimonio) e Valerio De Punzio (maestro di casa).
Il collegio dei Revisori dei Conti è così composto: Giuseppe Antonio Colucci (presidente), Antonio De Leo e Francesco Ciracì. Infine il collegio dei Probiviri è costituito da: Luciano Caforio (presidente), Vito De Guido e Luigi Indolfi.
Nella stessa serata, alla presenza dei familiari, è stata consegnata, per la quinta edizione, la borsa di studio “Alberto Guarini” al giovane tennista Roberto Margherita.
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Pd. Su centro anziani demagogia e sciacallaggio dei soliti noti
"Su centro anziani demagogia e sciacallaggio dei soliti noti. Si affronti la questione con serietà”. La facilità con cui certi rappresentanti istituzionali del Comune di Brindisi, e non solo, fomentano la violazione delle più elementari norme a tutela della sicurezza e dell’incolumità delle persone rappresenta una pericolosa deriva amministrativa che bisogna fermare. Non esistono e non possono essere tollerati qualsivoglia ‘scudi’ di esenzione dall’applicazione delle normative e regolamenti vigenti; a Brindisi non ci sono ambiti affrancati dalla legge.
In materia di sicurezza e di pubblico spettacolo ci sono leggi nazionali e regionali, decreti ministeriali, regolamenti regionali e locali che rendono l’organizzazione di ogni evento complessa ed articolata e da cui nessuno può ritenersi esente. Le responsabilità penali e amministrative per tali procedimenti sono chiare come lo sono le relative sanzioni.
Le condizioni poste nell’atto di concessione in comodato dell’immobile in via Spagna n.16, già centro anziani, ad avviso dello scrivente, non rispettano il vigente Regolamento per la gestione, la valorizzazione e alienazione dei beni immobili comunali, ed espongono i quattro sottoscrittori ad una serie di responsabilità personali di cui, forse, non hanno piena consapevolezza.
Scaricare, quindi, grosse responsabilità su coloro i quali desiderano concedersi qualche ora di svago tramite la gestione di servizi da programmare in un immobile non a norma per l’uso per cui è concesso, è da incoscienti.
Quanti in queste ore si affrettano a ricercare colpe sulla cancellazione della serata danzante di sabat, nascondendo con le menzogne le proprie colpe, spiegassero il motivo per cui una semplice richiesta di accesso agli atti abbia messo in allarme gli uffici comunali: l’applicazione della legge, per fortuna, non è per tutti un optional, se ne facciano una ragione. È gravissimo, poi, come si cerchi di manipolare la realtà facendo credere che tutto sia possibile e concesso senza rispettare le leggi additando e insultando coloro che le vogliono rispettare. Le pratiche nepotistiche degli inizi degli anni 2000 sono per fortuna archiviate e non permetteremo che ritornino.
Sull’argomento spero ci sarà un definitivo chiarimento in commissione consiliare per evitare così che il delirio da ‘eterogoverno’ di qualche sciacallo esterno all’amministrazione comunale si trasformi in tragedia per tanti incolpevoli anziani fuori dalle dinamiche del ‘potere’. Infine registriamo con amarezza la caduta di stile del Presidente del Consiglio comunale, particolarmente solerte sulle questioni che riguardano il centro anziani, da cui ci saremmo aspettati imparzialità e, soprattutto, un concreto impegno a garantire il rispetto delle leggi a tutela dei cittadini più deboli ed esposti, invece della solita ed inutile demagogia da campagna elettorale.
Intervenga il Sindaco Marchionna e fermi questo grave tentativo di attentare alla pubblica incolumità e faccia ripristinare le condizioni di legalità e sicurezza del centro anziani per poter far festeggiare gli utenti in totale tranquillità.
Francesco Cannalire, consigliere comunale Pd
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Al via lunedì 9 ottobre le riprese del primo lungometraggio diretto da Francesca Schirru, che ha scritto la sceneggiatura con Cesare Fragnelli. Le riprese, che si concluderanno il 18 novembre, si svolgeranno tra Roma, Brindisi e alcune incantevoli località dell’Alto Salento: Francavilla, Torre Santa Sabina, Carovigno, Ostuni.
Dopo aver esordito con il film breve Di Notte Sul Mare (disponibile su RaiPlay), selezionato al Bif&st e apprezzato da critica e pubblico, Francesca Schirru torna dietro la macchina da presa per il suo primo lungometraggio ‘MalAmore’, un viaggio in un mondo complesso in cui le emozioni più profonde e pure convivono con la violenza e le logiche di potere.
Il film racconta una storia di oggi. Siamo nel cuore della Puglia. Mary, giovane amante pentita del pregiudicato Nunzio, vorrebbe troncare questa storia malata e asfissiante, ma ha paura delle conseguenze. Dall’incontro con Giulio, il nuovo insegnante di equitazione del maneggio che frequenta, nasce una relazione d’amore, che le dà la forza finale di iniziare un processo di distacco. Michele, amico d’infanzia di Mary, nonché sgherro di Nunzio, tenta di metterla in guardia e farle cambiare idea, ma Mary decide di vivere il suo amore con Giulio. Ferito nell’orgoglio, Nunzio, sposato con Carmela, che durante la reclusione ha gestito tutti suoi traffici, decide di vendicarsi… Una storia di amore e di sangue dove i veri elementi sovversivi e rinnovatori sembrano essere l’amore e l’amicizia.
Protagonisti principali del film sono Giulia Schiavo (Il patriarca, Skam Italia, Sotto il Sole di Riccione), Simone Susinna (365 giorni Adesso, Altri 365 giorni), Antonella Carone (Spaccapietre, il ruolo di Perfidia nei film dei Me contro te), Antonio Orlando (Il traditore, Il primo Re, Serie Esterno Notte), Simon Grechi (Scusate se esisto, Moana, Le Tre rose di Eva), Domenico Fortunato (Ferrari, Spectre, Gente di mare, Rex).
Il film è una produzione Altre Storie con Rai Cinema, prodotto da Cesare Fragnelli con il supporto di Alessandro Contessa, con il sostegno del MiC e il supporto di Regione Puglia|Apulia Film Commission. Il team creativo include il direttore della fotografia Filippo Silvestris, lo scenografo Walter Caprara e la costumista Magda Accolti Gil, il suono di Piero Parisi.
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COLDIRETTI PUGLIA, NATURA IN TILT, FRUTTA PIÙ DOLCE E FUORI STAGIONE
Ancora angurie, pesche e susine sulle tavole dei pugliesi, con il caldo anomalo che manda la natura in tilt e sconvolge le abitudini alimentari con frutta tipicamente estiva come angurie,m pesche e susine sui banconi di supermercati e negozi con il sole di autunno che ha alzato il grado zuccherino dando ai raccolti un ancora più dolce e piacevole. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, anche nei mercati di Campagna Amica sugli effetti delle temperature “bollenti” nel mese di ottobre dopo un settembre che si posiziona già come il secondo più caldo mai osservato, con una temperatura media superiore di 3,1 gradi la media climatica del periodo 1991-2020 secondo gli esperti dell’Osservatorio geofisico modenese Unimore.
Sulle tavole dei consumatori arrivano le susine tardive, le Angelerie, nonostante in questo periodo tradizionalmente i consumi propendono verso prodotti tipicamente autunnali (mele, pere, castagne, kaki, uva da tavola, fichi d’India), perché sono ancora ampiamente presenti sul mercato – rileva Coldiretti - prodotti tipicamente estivi come le albicocche, le pesche e le nettarine, le susine, i meloni (non solo quelli invernali, ma anche quelli lisci e retati), fino alle angurie.
Prodotti che, con il clima anomalo, sono molto ricercati dai consumatori proprio per spegnere la sete che “l’ottobrata” anomala continua ad alimentare. Frutta e verdura – spiega la Coldiretti – sono infatti alimenti che soddisfano molteplici esigenze del corpo stressato dal caldo: nutrono, dissetano, reintegrano i sali minerali persi con il sudore, riforniscono di vitamine, mantengono in efficienza l’apparato intestinale con il loro apporto di fibre e si oppongono all’azione dei radicali liberi prodotti nell’organismo dall’esposizione al sole, nel modo più naturale ed appetitoso possibile.
Per garantirsi prodotti freschi e di qualità il consiglio della Coldiretti è fare acquisti ripetuti in base alle esigenze giornaliere della famiglia in modo da tagliare gli sprechi senza accumulare prodotto che poi non si consuma, di verificare la provenienza italiana che deve essere riportata obbligatoriamente su etichette e cartellini, acquistare prodotti locali che non devono subire grandi spostamenti, comprare direttamente dagli agricoltori o nei mercati contadini e non cercare per forza il frutto perfetto perché piccoli problemi estetici non alterano le qualità organolettiche e nutrizionali.
La Puglia è la regione più ortofrutticola d’Italia – ricorda Coldiretti Puglia – con 198mila ettari di superficie utilizzata, 23 milioni di quintali di prodotti e 1,2 miliardi di euro di Produzione Lorda Vendibile, più di 1/3 della PLV agricola totale regionale, con punte di eccellenza e di valore dell’uva da tavola negli areali di Bari e Taranto, degli agrumi dell’arco jonico-tarantino e degli ortaggi, con spinte forti dalle province di Foggia e Brindisi.
La specializzazione strutturale dell’ortofrutticoltura pugliese, legata alla spiccata vocazione pedoclimatica, flessibilità e tradizione imprenditoriale, consente – aggiunge Coldiretti Puglia - di proporre una amplissima gamma di prodotti e si manifesta anche in termini di performance produttive.
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“Parlare ai giovani di legalità senza mai stancarsi, l’obiettivo è di tenere sempre alta la guardia contro ogni tipo di illegalità”. Ad affermarlo, sempre e ovunque, è il commissario Giuseppe Massaro, alla guida del locale commissariato, nei vari incontri pubblici cui partecipa per infondere la cultura della legalità. Tra le varie iniziative promosse dai poliziotti mesagnesi c’è anche il progetto didattico “I giovedì della legalità” svolto da tre anni in collaborazione con gli istituti scolastici della città di Mesagne. Pertanto, anche nell’anno scolastico 2023/2024, tutti i giovedì, a partire da oggi e fino al 6 giugno 2024, il dirigente Giuseppe Massaro insieme agli uomini e alle donne del commissariato di pubblica sicurezza incontreranno gli studenti, e i docenti, tra i banchi di scuola. Infatti, è basilare per il progetto di legalità la collaborazione dei dirigenti scolastici e del personale degli istituti superiori, liceo e tecnico commerciale, “Epifanio Ferdinando”, della scuola secondaria di prima grado “Materdona - Moro”, del primo circolo didattico “Carducci” e del secondo circolo didattico “Giovanni XXIII” di Mesagne. Gli incontri verteranno sui temi della legalità e, nello specifico, sui pericoli della rete, sul corretto uso dei social network, sulla prevenzione di comportamenti a rischio legati all’abuso della rete Internet, sulla sensibilizzazione circa i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo, sull’educazione stradale, sui pericoli e reati connessi all’uso di alcol e sostanze stupefacenti, all’utilizzo improprio di fuochi pirotecnici, sulle tematiche dell’integrazione e sulla prevenzione del gioco d’azzardo. Proprio per contrastare questi fenomeni è stata emanata la legge 71 del 29 maggio 2017 che ha come obiettivo il contrasto del fenomeno del cyberbullismo in tutte le sue manifestazioni, con azioni a carattere preventivo e con una strategia di attenzione, tutela ed educazione nei confronti dei minori coinvolti, sia nella posizione di vittime sia in quella di responsabili di illeciti, assicurando l'attuazione degli interventi senza distinzione di età nell'ambito delle istituzioni scolastiche. Così, dopo la positiva sperimentazione del progetto avvenuta nella scorsa edizione, anche quest’anno alcuni incontri si svolgeranno presso i locali del commissariato di pubblica sicurezza, dove saranno affrontate tematiche legate alla legalità per acquisire consapevolezza sull’importanza di essere cittadini attivi. Inoltre, per l’occasione il commissariato avrà delle giornate “open day” con l’opportunità per gli studenti e i docenti di visitare i locali della squadra volante, della polizia scientifica e osservare la strumentazione in uso.
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Il Manduria batte il Mesagne calcio 1 - 0
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CERANO, CENTINAIA DI LAVORATORI IN «TRANSIZIONE» VERSO IL NULLA
CERANO, CENTINAIA DI LAVORATORI IN «TRANSIZIONE» VERSO IL NULLA. URGENTE UNA STRATEGIA PROGETTUALE DA GOVERNO, REGIONE ED AZIENDA.