Redazione

Nell’ambito dei controlli in materia di sicurezza alimentare, svolti dai Carabinieri del N.A.S. di Taranto in sinergia con i Carabinieri del N.I.L. di Brindisi e del N.O.R.M. della locale Compagnia Carabinieri, è stato scoperto un ristorante “abusivo” della provincia.

Dall’attività di verifica, svolta anche con il supporto di personale del Dipartimento di Prevenzione dell’A.S.L. di Brindisi, emergeva che l’esercizio di ristorazione, pubblicizzato anche sui social network, era stato attivato all’interno di una villetta attrezzata con laboratorio cucina e sala di somministrazione interna ed esterna in assenza delle autorizzazioni amministrative e sanitarie necessarie e dei requisiti minimi d’igiene attinenti alle procedure di autocontrollo H.A.C.C.P.

Le irregolarità accertate hanno portato all’emanazione di un provvedimento di immediata sospensione dell’attività di ristorazione, compresa quella di informazione sui social. Al gestore sono state contestate violazioni pecuniarie per diverse migliaia di euro.

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Lanciamo un appello alle organizzazioni promotrici dell'iniziativa del 24 agosto di contrasto al progetto GNL Edison e a tutti i soggetti (partiti, sindacati, associazioni, movimenti, società civile) che hanno aderito a quella iniziativa per incontrarci al fine di organizzare  una  manifestazione  popolare. 

Questa urgenza e necessità è data dalla recente nota di Edison che è intenzionata ad iniziare i  lavori a Costa Morena entro i primi di Novembre   per usufruire dei fondi pubblici del PNRR.

Urge mobilitarsi per scongiurare la realizzazione di questo impianto che rappresenterebbe un serio problema per la crescita e sviluppo del nostro porto.

Brindisi Bene Comune

Alleanza Verdi-Sinistra

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La Asl Brindisi si costituisce parte civile nel procedimento penale avviato dalla Procura di Brindisi a seguito dell’aggressione avvenuta nei confronti di un medico e di un infermiere durante lo svolgimento delle proprie mansioni.
Il fatto era accaduto nei primi mesi del 2022 nel Pronto Soccorso dell’ospedale Perrino di Brindisi. La decisione è stata ufficializzata con deliberazione della direzione generale adottata nella giornata di oggi.
Il direttore generale, Maurizio De Nuccio, lo ritiene un atto doveroso “al fine di tutelare gli operatori sanitari nei luoghi di lavoro nonché diffondere una cultura di stigmatizzazione verso gli atti di violenza fisica e verbale contro tutto il personale”.
 

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Il C.T.“Dino De Guido” Mesagne campione Sud Italia Under 14 femminile a squadre di tennis.

Il Circolo Tennis “Dino De Guido” Mesagne si laurea, per il secondo anno consecutivo, campione del Sud Italia sui campi in terra rossa del sodalizio mesagnese. 
Infatti, dopo aver trionfato lo scorso anno con la squadra Under 12 femminile, questa volta si è imposto nella categoria Under 14 femminile. Le ragazze mesagnesi, Ludovica Casalino, Sofia Greco e Giorgia Margherita, capitanate dal Maestro Nazionale Armando Caforio, hanno avuto la meglio sulle pari categoria delle regioni della Macroarea Sud che comprende la Sicilia, la Calabria, il Molise, la Basilicata e la Puglia.
Le ragazze gialloblù hanno sconfitto, prima in semifinale le ragazze calabresi del C.T. “Rocco Polimeni” Reggio Calabria col punteggio di 2 a 0 e, nell’atto conclusivo le ragazze del T.C. Palermo 2 per 2 a 1.
Il primo singolare ha visto opposte le due numero 1 delle rispettive squadre: Ludovica Casalino per le mesagnesi e Alice Sclafani per le siciliane. L’incontro si è concluso con l’affermazione netta della giocatrice del C.T.“Dino De Guido” in due rapidi sets, 6-0 6-2.
Nel secondo incontro di singolare disputato tra Sofia Greco (Mesagne) e Giuditta Cocco (Palermo), invece, si è registrato grandissimo equilibrio sin dalle prime battute. Ad avere la meglio, alla fine, è stata la tennista siciliana che, dopo aver annullato un set point al tie break del primo set, ha portato a casa la partita col punteggio di 7-6 (6) 6-4.
Per decretare la squadra vincitrice, è stato necessario ricorrere al doppio decisivo. La coppia mesagnese, Casalino e Greco si sono ritrovate, dall’altra parte della rete, le palermitane Alice Sclafani e Adele Traina. L’affiatata formazione gialloblù si è imposta agevolmente col punteggio di 6-2 6-2.
Soddisfazione dello staff tecnico e della dirigenza del C.T.“Dino De Guido” con a capo il presidente Nicola De Guido che, dopo aver centrato una storica promozione in serie B1 maschile, continua a collezionare risultati lusinghieri.
Ora la squadra di Via Beato Bartolo Longo dovrà affrontare, dal 22 al 24 settembre 2023, la final eight nazionale che si terrà sui campi del C.T. Giussano (Monza e Brianza).

Servizio straordinario di controllo del territorio. Tre denunce per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, omessa denuncia di arma e guida in stato di ebbrezza. Nel fine settimana, i Carabinieri dei reparti dipendenti dalla Compagnia di Brindisi, coadiuvati dai militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Puglia, hanno eseguito un servizio straordinario di controllo del territorio eseguito nel Comune di san Pietro Vernotico con l’impiego di numerose pattuglie che hanno intensificato i controlli lungo le vie del centro storico, nelle piazze più frequentate dai cittadini e dai turisti, nonché in prossimità dei luoghi della movida. Questi servizi, finalizzati al potenziamento delle attività di prevenzione e repressione dei reati predatori, nonché ad assicurare una cornice di serenità ai cittadini che, in considerazione della stagione estiva, si sono riversati sui luoghi di aggregazione, nei locali pubblici e di intrattenimento e nelle piazze per seguire le varie manifestazioni, sono compresi in una serie di più ampi dispositivi eseguiti durante tutto l’arco estivo sia nel territorio del Comune di San Pietro Vernotico che in quelli limitrofi. I controlli hanno portato al deferimento in stato di libertà di tre persone del luogo, in particolare: una è stata trovata in possesso di 0,4 grammi di cocaina, una in possesso di un fucile ad aria compressa di potenza superiore ai 7,5 joule e l’altra è stata fermata alla guida della sua auto con un tasso alcolemico di 2,62 g/L. Lo stupefacente e l’arma sono stati sequestrati, la patente di guida è stata ritirata e il veicolo sottoposto a sequestro. Complessivamente sono stati controllati 75 automezzi e identificate 93 persone, eseguite diverse perquisizioni, nonché controllati alcuni esercizi pubblici ed elevate contravvenzioni al Codice della Strada. Durante tutto l’arco estivo, i Carabinieri della locale Stazione, supportati anche dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Brindisi, hanno eseguito diverse perquisizioni personali e domiciliari, controllato circa 750 veicoli, identificato più di 1000 persone, ispezionato numerosi esercizi pubblici ed elevato numerose contravvenzioni al Codice della Strada. Proseguiranno anche nelle prossime settimane ulteriori servizi ad alto impatto, per continuare a incrementare il livello di sicurezza nelle cittadine del circondario.

Si terrà mercoledì 20 settembre alle ore 16,00 presso l’aula consiliare del Comune di Mesagne, la riunione della commissione consiliare speciale “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”, istituita con delibera di consiglio comunale – la n.4 del 17 gennaio 2022. La riunione, convocata dalla Presidente della Commissione Avv. Rosanna Saracino, avrà lo scopo di fare  il punto della situazione sui progetti finanziati dal PNRR e di valutare le conseguenze che il taglio di 16 miliardi effettuato dal governo avrà sui progetti del comune di Mesagne già finanziati con il PNRR. “Ho ritenuto opportuno convocare la commissione consiliare speciale “PNRR” in seguito alla revisione del piano varata ad agosto dal Governo Meloni – ha dichiarato la Presidente Rosanna Saracino -, revisione che purtroppo ha determinato un clima di incertezza per i Comuni e che, nella migliore delle ipotesi, sarà causa di ritardi nella realizzazione di progetti già finanziati e ora stralciati dal PNRR senza che vi sia certezza sulle fonti alternative di finanziamento, come si evidenzia nella relazione del servizio studi del Parlamento, dove si legge: «Si sottolinea come il rapporto del governo non specifichi quali saranno gli strumenti e le modalità attraverso i quali sarà mutata la fonte di finanziamento delle risorse definanziate dal Pnrr». Per diversi progetti appartenenti a rilevanti linee di intervento del PNRR, come il potenziamento di servizi e delle infrastrutture sociali di comunità, la rigenerazione urbana, la riduzione dell’emarginazione e del degrado sociale, la valorizzazione dei beni confiscati alle mafie, la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei comuni siamo in attesa di capire come saranno rifinanziati. Al fine di fare un approfondimento specifico sui singoli progetti e sull’ammontare delle risorse da rideterminare abbiamo fissato una riunione della commissione alla quale parteciperanno il Sindaco e l’Assessore ai lavori pubblici con delega al PNRR”.

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Una nuova viabilità, che dimezzerà il traffico in una zona in grande espansione abitativa e commerciale di Fasano. Questo grazie alla nuova bretella stradale che collega via Valerio Gentile a via Roma, inaugurata oggi, lunedì 18 settembre dal sindaco Francesco Zaccaria e dall'assessore ai Lavori Pubblici Gianluca Cisternino.

La prima strada del nuovo piano regolatore generale approvato nel 2001, è un'arteria fondamentale per decongestionare il traffico cittadino e in particolare in via Roma, via Nazionale dei Trulli, via dell'Artigianato, via Santa Margherita.

La pista ciclabile, insieme ad una adeguata illuminazione e agli attraversamenti pedonali in rialzo, favorirà una mobilità che integra sicurezza, rispetto dell'ambiente e propone l'uso di mezzi alternativi all'auto con indubbi vantaggi per la viabilità di tutto il territorio.

La nuova strada, inoltre, completerà un’idea di viabilità più moderna e sostenibile, iniziato con un'altra importante opra realizzata nel 2019, la messa in sicurezza di via Attoma e la rotatoria che la collega a via Valerio Gentile.

Nei prossimi anni la nuova strada arriverà fino al Palazzetto dello Sport, e terminerà in Corso Garibaldi, così da creare un’ottima alternativa la transito veicolare nel centro cittadino, oltre a diventare un grande circuito ciclo pedonale per cittadini e turisti. 

 «Oggi abbiamo inaugurato la nuova strada – commenta il sindaco Zaccaria - che permetterà di andare dalle colline al mare, e viceversa, senza passare per il centro città. È un viale anche per chi entra a Fasano da Montalbano, Pozzo, Speziale e Pezze e non deve andare in centro: ora potrà arrivare a destinazione senza attraversare né via Roma né via Nazionale dei Trulli. È una svolta per il decongestionamento del traffico, un sensibile miglioramento per la viabilità della nostra città: la doppia carreggiata è un presidio di sicurezza, le due ciclabili in sede un esplicito invito ai residenti a lasciare le auto e vivere il quartiere in modo salutare, economico ed ecologico. Il viale proseguirà verso il Palazzetto dello Sport, appena inaugurato: venerdì abbiamo depositato il progetto esecutivo del prolungamento del viale e del grande parcheggio a servizio del Palazzetto. La nuova Fasano prende forma sotto i vostri occhi. Ringrazio gli assessori Cisternino e Pagnelli e il servizio Lavori Pubblici guidato da Rosa Belfiore, per il costante sostegno che ha reso possibile la realizzazione di questa importante opera».

«La nuova strada, snodo fondamentale per il territorio e attesa dal lontano 2001 – dice l’assessore ai Lavori Pubblici Gianluca Cisternino -, collegando via Gentile a via Roma, alleggerirà il traffico in via Nazionale dei Trulli, via dell'Artigianato e via Santa Margherita.  Un’altra opera pubblica lungamente attesa che trova compimento. Ora sarà possibile attraversare il paese senza passare dal centro, percorrendo una zona che in questi anni si è già arricchita di nuove abitazioni e dunque con un notevole beneficio in termini di viabilità e servizi oltre che di tempo per i tanti studenti che si recano negli istituti scolastici di secondo grado».

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Aeroporto di Brindisi sotto shock: il taglio dei voli provoca la rabbia della Fenailp e degli imprenditori locali. L'aeroporto di Brindisi è stato scosso da una decisione che ha suscitato l'indignazione delle Associazioni e dei titolari di aziende locali: il taglio dei voli nel sistema aereoportuale. Questo drastico taglio nei collegamenti aerei mette in pericolo non solo la comodità dei viaggiatori, ma anche gli investimenti cruciali per la crescita economica della regione.

Gli imprenditori locali, che dipendono fortemente da un adeguato trasporto aereo, hanno dichiarato che è giunto il momento di farsi sentire. Non intendono più subire i ricatti delle compagnie aeree, che sembrano tagliare i voli senza tener conto delle esigenze della comunità e del tessuto imprenditoriale locale.

"I tagli ai voli non possono essere presi alla leggera. Stiamo parlando del futuro delle nostre aziende e degli investimenti che abbiamo fatto in questa regione" afferma Cosimo Lubes, Vice Presidente Nazionale Fenailp "Senza un trasporto adeguato, siamo a rischio di perdere non solo clienti ma anche opportunità di sviluppo e crescita".

Oltre al danno economico diretto causato dai tagli dei voli, c'è una preoccupazione diffusa riguardo al futuro programma di destagionalizzazione. Molti sindaci e imprenditori della regione si sono impegnati ad attuare questa importante strategia, vista come un passo fondamentale verso la sostenibilità a lungo termine del settore turistico.

Il programma di destagionalizzazione mira a diffondere l'arrivo dei turisti durante tutto l'anno, riducendo la dipendenza da un'unica stagione turistica. Tuttavia, senza una connettività aerea affidabile, questo obiettivo rischia di rimanere un sogno irrealizzabile.

Di fronte a questa situazione critica, la Fenailp insieme alle Associazioni e gli imprenditori chiedono un dialogo aperto e costruttivo con le compagnie aeree al fine di trovare soluzioni che garantiscano una connettività adeguata per Brindisi e provincia. La comunità imprenditoriale è pronta a collaborare con le autorità aeroportuali e le compagnie aeree per garantire il mantenimento dei collegamenti vitali per la regione.

In conclusione, il taglio dei voli ha scatenato una reazione di rabbia e preoccupazione tra le Associazioni e gli imprenditori locali. La situazione attuale mette in pericolo gli investimenti e il programma di destagionalizzazione, minacciando la sostenibilità del settore turistico nella regione. È ora urgente un dialogo costruttivo per trovare soluzioni e garantire un futuro prospero per Brindisi e le sue imprese.aeroporto_del_salento_brindisi_2.jpg

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Tartufo nuovo oro di Puglia: 7 aree e 58 località vocate, un potenziale enorme. Esito e dati del workshop con esperti e ricercatori tenutosi presso l’Assessorato regionale all’Agricoltura. Le zone più vocate si trovano tra Monti Dauni, Gargano, Murge, Valle d’Itria, Arco Jonico e Salento. Peppe Zullo: “In cucina, e non solo, il tartufo come nuova chiave per svelare il tesoro della Puglia”. Gennaro Sicolo (Cia Puglia): “La ricerca è fondamentale, avviare percorso di sinergia e concertazione”. Giuliano Borgia (Ass. Pugliese Tartufo): “Ricca vocazione della Puglia, enorme indotto da sviluppare”.tartufo_sui_Monti_Dauni_1.JPG

Sette ricchissime aree tartufigene dal nord al sud della Puglia, ben 58 località pugliesi in cui insistono insediamenti naturali e aree tartuficole coltivate, un’intera economia, quella della tartuficoltura, da poter sviluppare, con un potenziale per certi aspetti sorprendente e di certo ancora sottoutilizzato: sono questi alcuni dei temi e dei dati emersi dal workshop sugli “Elementi per una tartuficoltura razionale”, che si è tenuto il 15 settembre a Bari, nella sala conferenze dell’Assessorato regionale all’Agricoltura. In realtà, si può ben dire che questo appuntamento si sia caratterizzato come il primo di una serie di workshop attraverso i quali lanciare in modo strutturato e definitivo una nuova economia colturale. “La Puglia ha una straordinaria vocazione naturale alla tartuficoltura”, conferma Giuliano Borgia, vicepresidente dell’ARPT Associazione Regionale Pugliese Tartufo. “Occorre, però, che quella dei tartufi sia considerata una coltura vera e propria, regolata e promossa con normative e misure regionali specifiche, non solo qualcosa che ha a che fare col rimboschimento”, aggiunge Borgia, che è il primo imprenditore pugliese ad aver creato un’azienda tartuficola con filiera completa, dalla coltivazione al prodotto trasformato. “C’è un enorme indotto ancora da sviluppare”, spiega Borgia, “e comprende anche il turismo, i tour tra boschi, pinete e tartufaie”.tartufo_in_Puglia.jpg

“CIA Agricoltori Italiani di Puglia crede moltissimo nello sviluppo di questa vocazione dal potenziale davvero notevole”, dichiara Gennaro Sicolo, presidente regionale e vicepresidente nazionale dell’organizzazione che unisce e tutela gli agricoltori. “La ricerca, come ha messo bene in evidenza il workshop, è fondamentale”, aggiunge Sicolo, “ed è uno degli strumenti che potranno essere attivati in un percorso di concertazione e sinergia tra organizzazioni agricole, università, realtà associative e Regione Puglia”. Il workshop organizzato da CIA Puglia, ARPT e FODAF Puglia, col patrocinio e la collaborazione della Regione Puglia, è stato aperto dai saluti di Oronzo Antonio Milillo (presidente Fodaf Puglia), Carlo Sacco (presidente ARPT) e Gennaro Sicolo. Per la Regione Puglia, è intervenuto il direttore del Dipartimento Agricoltura Gianluca Nardone. Di assoluto livello scientifico gli interventi dei professori ed esperti Gian Luigi Rana e Gianluigi Gregori. In Puglia, le 7 aree tartufigene, da nord a sud, sono state individuate in: Monti della Daunia, Gargano, Murge Nord-Ovest, Murge Sud-Est, Valle d’Itria, Arco Jonico, Salento. Proprio nel Salento e dove più drammatici sono stati i danni arrecati all’olivicoltura dalla Xylella, la tartuficoltura potrebbe rappresentare una delle strade più percorribili per una parziale rigenerazione e riconversione colturale.

LA PUGLIA DEI TARTUFI. In provincia di Foggia, le aree a più alta vocazione sono allocate a Celenza Valfortore, Biccari, Vieste e Vico del Gargano. Nella BAT, boschi e conifere attorno a Spinazzola e Minervino Murge. Nel Barese, i ‘giacimenti’ di Poggiorsini, Corato, Cassano delle Murge, Grumo Appula, Bitonto, Noci, Santeramo in Colle. Molto interessanti inoltre le zone di Taranto, Brindisi e Lecce, con Marina Franca (Ta); Ostuni, Cisternino, San Pancrazio Salentino e Ceglie nel Brindisino; Muro Leccese, Otranto, Scorrano, Vaste di Poggiardo, Torcito Cannole nel Leccese.

LE VARIETÁ E LA CUCINA. Le varietà maggiormente presenti in Puglia sono: scorzone, bianchetto, uncinato e mesenterico. Scorzone e bianchetto presentano ottime caratteristiche organolettiche molto apprezzate sia dagli chef che dai consumatori. Al workshop, è intervenuto lo chef Peppe Zullo, di Orsara (Fg), uno degli ambasciatori della cucina pugliese nel mondo: “Questa iniziativa sul tartufo è assolutamente da ripetere e implementare con incontri e seminari in tutta la Puglia”, dichiara Zullo. “Il tartufo può e deve essere una nuova chiave attraverso la quale far conoscere al palato e agli occhi di tutto il mondo i tesori naturali, culturali e colturali della nostra straordinaria e infinita regione”.

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Spesa Fondi Europei in Agricoltura. Pagliaro: “da report AGEA, la Puglia rischia di perdere 98 milioni. Fallimento di Pentassuglia”. Nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani.
“Altro che primo della classe! Altro che Regione Puglia in vetta nella spesa dei fondi comunitari! Dall’Agea arriva una sonora bocciatura per la Puglia e per il suo assessore all’agricoltura, in relazione alla capacità di spesa dei fondi europei per lo sviluppo rurale. Il rapporto diffuso dall’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura fotografa quanto hanno speso le Regioni al 31 agosto 2023 e quantifica, di conseguenza, la quota di finanziamento che verrà disimpegnata e dunque persa entro fine anno, sia del Psr (il Programma di Sviluppo Rurale) sia del Feasr (il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale).    
Mentre Calabria e Campania recuperano e raggiungono il 100% della spesa, come altre sedici Regioni e le province autonome di Bolzano e Trento, la Puglia rischia il disimpegno di quasi 98 milioni di euro, somma che include la quota Feasr di oltre 59 milioni.
Un risultato fallimentare che dovrebbe indurre al mea culpa l’assessore Pentassuglia, sempre sulla difensiva ed anzi pronto a rimarcare il suo impegno e i suoi risultati. Il report Agea è impietoso, e mette in discussione la capacità gestionale del settore agricolo, nevralgico per l’economia regionale ma disastrato su tanti fronti: la mancata rigenerazione agricola del Salento post xylella, la mala gestio dei consorzi di bonifica, il settore pesca allo sbando… Non possiamo permetterci di perdere quote di finanziamento, non possiamo non denunciare che le esigenze del mondo agricolo vengono ignorate o sottovalutate, che la burocrazia rallenta e blocca ogni intervento. Adesso, come sempre, verrà tirata in ballo la giustificazione della carenza di personale, che l’assessore lamenta fin dal suo insediamento. Sono passati quasi tre anni e nulla è cambiato, se non in peggio. È dunque legittimo mettere in dubbio l’effettiva capacità politica di scelte concrete e lungimiranti, è legittimo rilevare l’inadeguatezza rispetto a obiettivi che le altre Regioni hanno invece dimostrato di saper centrare.
Dall’assessore Pentassuglia ci aspettiamo dunque un’assunzione di responsabilità e un cambio di rotta deciso, per recuperare il tempo e il terreno perduti finora. Prima che sia troppo tardi”.

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