Redazione
Furto di rame con i carrelli della spesa
Furto di rame con i carrelli della spesa. I Carabinieri arrestano 3 francavillesi. Nel pomeriggio del 26 luglio, i Carabinieri della Compagnia di Francavilla Fontana hanno arrestato in flagranza di reato per furto aggravato in concorso 3 francavillesi, in seguito a una richiesta d’intervento pervenuta sul numero di emergenza 112 che segnalava la presenza di un gruppo di persone all’interno dell’area ex Ente Fiera di proprietà comunale. In particolare, una pattuglia della locale Stazione Carabinieri e una dell’Aliquota Radiomobile sono giunte rapidamente sul luogo della segnalazione, constatando effettivamente la presenza di un gruppo di individui che, alla vista dei militari dell’Arma, hanno tentato di nascondersi e di fuggire in più direzioni. Ne è così scaturito un breve inseguimento a piedi all’esito del quale sono stati bloccati sul posto due 40enni (un uomo e una donna) e un 48enne, tutti con precedenti. Secondo la ricostruzione dei fatti, il gruppo si sarebbe reso responsabile del tentato furto di numerosi cavi in rame, nonché vari scaffali e attrezzi in ferro e alluminio. Sul luogo, i Carabinieri hanno anche rinvenuto un seghetto e diversi altri strumenti atti allo scasso, tra cui cacciaviti e una tenaglia. Particolarmente ingente la refurtiva, al punto che erano addirittura presenti due carrelli, di cui uno già pieno di materiale tranciato e asportato. Solo il tempestivo intervento delle pattuglie, grazie anche alla preziosa segnalazione di un cittadino, hanno consentito di interrompere l’azione delittuosa che sarebbe stata commessa dai presunti malfattori, i quali su disposizione dell’Autorità Giudiziaria sono stati condotti rispettivamente al carcere di Brindisi e al carcere femminile di Taranto.
Continua incessante la capillare attività preventiva di controllo del territorio da parte dell’Arma, soprattutto nel periodo estivo, al fine di contrastare eventi in danno del patrimonio dei cittadini.
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
Le difficoltà della Protezione civile regionale
Criticità nella Protezione Civile regionale. Bruno: “Struttura descritta come sgangherata e al collasso. Ma è una descrizione falsata. Nessuno nega le difficoltà, ma ci sono enormi passi in avanti e soluzioni in atto”. |
||
Maurizio Bruno, presidente del Comitato regionale di Protezione Civile, replica ad un servizio andato in onda su Telenorba "Non nascondo di essere rimasto davvero sorpreso e amareggiato dal servizio mandato in onda oggi da Tg Norba sulla protezione civile regionale, descritta come una sgangherata struttura al collasso senza mezzi, uomini e che “non risponde più ai comandi”. "La Protezione Civile pugliese non è ciò che emerge da quel servizio, ma un insieme di donne e di uomini che anche questa estate stanno dando l’anima per tenere sotto controllo gli incendi che divampano in tutta la regione, e tenere in sicurezza cittadini e territorio. "Ovvio che le criticità ci sono, siamo in un’emergenza che sta riguardando in modi e tempi diversi tutto il Paese. E adeguare la macchina dei soccorsi alle crescenti sfide non è facile. Né può dipendere dalla Protezione civile stessa. "Si parla di problemi di formazione, quando proprio sotto la mia gestione e su mia spinta la Regione si è dotata di una scuola per la formazione completamente gratuita. "Abbiamo inaugurato nuovo Presidi logistici operativi territoriali in tutte le Province proprio per rafforzare la rete di intervento. E stiamo rafforzando la comunicazione e le campagne nelle città e nelle scuole sia per la formazione dei cittadini di domani, sia per trovare nuovi volontari. "E potrei continuare. Inutile dire che certe accuse sono poi pretestuose e poco logiche: fosse per me raddoppierei uomini, mezzi, velivoli, tutto. Ma non è di certo il presidente del comitato regionale ad aver il potere di smuovere i finanziamenti necessari e le procedure del caso. "Difficoltà ci sono come sempre ci sono state. Il nostro compito è risolverle ed è quello che stiamo facendo e faremo." --------------- |
Domani sera alle 21, il chiostro di Palazzo San Francesco a Ostuni sarà – come dire? - … “d'azzurro, alle croci decussate di Sant'Andrea e San Patrizio, inquartate per decusse d'argento e di rosso, l'ultima bordata della seconda, sormontate dalla croce di San Giorgio come terza, bordata come i decussi”. L’Unione Flag sarà idealmente presente in questa tappa della 27esima edizione della kermesse letteraria “Un’emozione chiamata libro” organizzata dall’associazione Una Valle di Libri con il supporto di New Music Promotion, Bottega del Libro e Comune di Ostuni. Il motivo è presto detto: il giornalista e scrittore Antonio Caprarica dialogherà con Annamaria Romano sul suo ultimo libro: “RE CARLO III - Il destino della corona” (Sperling & Kupfer).
IL LIBRO
Che tipo di re sarà Carlo? Camilla riuscirà a scrollarsi di dosso il fantasma di Diana? Qual è, oggi, il destino della monarchia?
Principe ribelle. Principe laureato. Principe impiccione. Il povero Carlo. Nel corso dei decenni di attesa che l'hanno reso anche l'«erede dei record», Carlo è stato chiamato in molti modi. Amato e odiato da stampa e sudditi a fasi alterne, tra picchi di straordinaria popolarità e abissi di ostilità e discredito, non si può certo dire che il suo percorso da principe a re sia stato lineare e privo di ostacoli. Dall'infanzia, bambino e poi adolescente timido e insicuro, bullizzato dal padre e trascurato dalla madre, alla giovinezza in giro per il mondo in cerca di se stesso, al matrimonio forzato con Diana e l'amore eterno e impossibile con Camilla - in uno dei triangoli amorosi più chiacchierati di sempre - fino alla tragedia che ha gettato l'ombra immortale di Lady Di sulla royal family e segnato per sempre la vita di Carlo e di William e Harry. Nel tempo, il principe si è trovato, suo malgrado, ad affrontare molte sfide: la gestione di una famiglia a dir poco disfunzionale, l'educazione dei figli, il duro attacco del secondogenito e della moglie Meghan a una monarchia già indebolita dagli scandali e poi dalla morte di Elisabetta, pilastro che l'ha tenuta in piedi per settant'anni. Pagina dopo pagina, Antonio Caprarica ci mostra un sovrano a due facce: il culto del passato e la lungimiranza sull'ambiente, una vita tra i lussi e l'attenzione ai più deboli, la determinazione di un uomo che, in barba a chi lo considera amletico e inconcludente, ha ottenuto il lieto fine salendo al trono al fianco della donna che ha sempre voluto come sua regina.
L'AUTORE
Antonio Caprarica è giornalista e scrittore. Dopo la laurea in Filosofia alla Sapienza di Roma con Lucio Colletti, ha iniziato la carriera giornalistica a «L'Unità» ed è stato in seguito condirettore di «Paese Sera». Tra il 1988 e il 1993 è stato corrispondente del Tg1 dal Medio Oriente. Dal 1993 al 2006 è stato a capo dell'ufficio di Corrispondenza della Rai prima a Mosca, poi a Londra e infine a Parigi. Dopo tre anni a Roma come direttore di Radio Uno e dei Giornali Radio Rai, è tornato a lavorare nella sua amata Londra. Con Sperling & Kupfer ha pubblicato molti titoli, tra i quali ricordiamo Dio ci salvi dagli inglesi... o no!? (2006), che ha ottenuto il Premio Gaeta per la letteratura di viaggio, La ragazza dei passi perduti (2006); Com'è dolce Parigi... o no!? (2007); Gli italiani la sanno lunga... o no!? (2008); Papaveri & papere. Breve storia universale delle gaffes dei potenti (2009); I Granduchi di Soldonia (2009); C'era una volta in Italia. In viaggio fra patrioti, briganti e principesse nei giorni dell'Unità (2010); Oro, argento e birra. Le Olimpiadi di Londra (2012); La classe non è acqua (2012); Ci vorrebbe una Thatcher (2012); Il romanzo dei Windsor. Amori, intrighi e tradimenti in trecento anni di favola reale (2013) e Il romanzo di Londra. Storie, segreti e misfatti di una capitale leggendaria (2014). Vincitore di numerosi premi di giornalismo tra i più prestigiosi (Ischia, Fregene, Val di Sole), collabora con vari quotidiani e periodici.
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
MesagnEstate, gli eventi di sabato 29 luglio
MesagnEstate sabato 29 luglio.
Sesta giornata del Messapica Film Festival
“La produzione cinematografica e televisiva”, seconda masterclass organizzata in collaborazione con il Centro sperimentale di cinematografia: si svolgerà dalle 17.30 alle 19 presso l’Auditorium del Castello di Mesagne. Interviene Giannandrea Pecorelli, produttore di “Notte prima degli esami”, “Arrivano i prof.”, “Il paradiso delle signore”.
Meff Presidio di umanità: alle ore 19 in Piazza Commestibili si terrà l’incontro con i docenti dell’Università “La Sapienza” di Roma Damiano Garofalo e Massimiliano Coviello sul tema “L’universo delle serie TV, presentazione del libro “Comunità seriali” di M. Coviello.
Meff Young: alle ore 20.45 nell’Atrio del Comune verrà proiettato il cortometraggio “Ciao User” realizzato nell’ambito del “Meff School Lab” dagli studenti dell’I.C. “La Giustiniana” di Roma. A seguire, proiezione del film “Una storia d’amore e di desiderio” di Leyla Bouzid (Tunisia 2021).
Ingresso gratuito
- Appuntamento con “La Palma d’Oro Mesagnese” XVIII edizione, Piazza Orsini del Balzo ore 21: cerimonia di premiazione delle personalità legate a Mesagne distintesi per l’impegno sociale, nelle arti, nell’economia e nella cultura, e che hanno dato lustro alla città. Ingresso gratuito.
- - “La sagra ti lu pani fattu a casa cu la murtatella” seconda edizione, si svolgerà a partire dalle ore 20.30 nei pressi della Parrocchia San Pio da Pietrelcina in piazza Caduti di via D’Amelio a Mesagne, pizzica salentina con gli “Aranee”.
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
Avvicinarsi alla fede a ogni età: 187 nuovi battezzati alla serie dei congressi dei Testimoni di Geova
Dopo 3 anni di attesa a motivo della pandemia, da venerdì 7 a domenica 23 luglio si sono svolti nuovamente in presenza alla Fiera del Levante di Bari i tre congressi dei Testimoni di Geova dal tema “Siate pazienti”. Agli eventi hanno partecipato gli oltre 22.000 fedeli e simpatizzanti delle diverse provincie di Bari, Lecce, Brindisi, Taranto, Foggia, Matera, Potenza e Chieti che si aggiungono ai circa 20 milioni di persone che partecipano allo stesso evento in tutto ilmondo. I Sabati 8, 15 e 22 sono stati fra i momenti più attesi con il battesimo di un totale di 187 nuovi fedeliper immersione completa in acqua, seguendo il modello descritto nei Vangeli del battesimo diGesù, che fu immerso nel fiume Giordano. Lo scorso anno i nuovi battezzati in Italia sono stati circa 3.200 e nel mondo oltre 145.000. Giuseppe Carbonara, portavoce dei Testimoni di Geova per la Puglia e Basilicata, spiega: “Ilbattesimo è una scelta personale. A battezzarsi non sono i bambini ma uomini e donne, giovani eanziani. Prima di prendere questa decisione, che comporta anche grandi cambiamenti, hanno studiatola Bibbia sicuramente per molti mesi, spesso per anni”. Maria, avvocato 55enne, dichiara: “Mi sono avvicinata allo studio della Bibbia per curiosità intellettuale e culturale, non immaginando la ricchezza di contenuti che avrei poi trovato. La Pazienza, tema del congresso di quest’anno, è una qualità introvabile nel mondo odierno ove tutti pretendonotutto e subito, spesso ignorando i prìncipi giuridici. Sapere che presto Dio ristabilirà la Giustiziasecondo i suoi prìncipi mi conforta e rassicura.”
L’emozione è stata palpabile anche per le migliaia di presenti che hanno osservato i “nuovi fedeli”immergersi completamente nella piscina per il battesimo.“Avvicinarsi alla fede oggi è una scelta controcorrente, spesso coraggiosa, e la gioia dei nuovi fedeliche si sono battezzati ha avuto un notevole effetto sugli oltre 22.000 partecipanti”, conclude GiuseppeCarbonara. “Tutto il programma del congresso ‘Siate Pazienti’, presentato sotto forma di discorsi,video, interviste e musica, ha dato a tutti noi molti motivi di riflessione. La pazienza è una parola cosìpoco di moda in questi giorni frenetici, ma abbiamo compreso che può aiutarci ad avere fiducia in Dioe a migliorare la nostra vita”.Da oltre 100 anni i Testimoni di Geova tengono congressi in stadi, arene, centri fieristici e teatri in tuttoil mondo. Ad aprile 2020 erano stati sospesi gli eventi in presenza a causa della pandemia. Dopo averripreso le riunioni e il ministero pubblico nel 2022, l’estate 2023 segna la prima volta in cui i Testimonidi Geova si riuniscono in grandi eventi in tutto il mondo.Per ulteriori informazioni sul programma dell’evento o per trovare altre date e sedi dei congressi (sonoben 75 quelli organizzati in Italia, in altre 13 città oltre a Bari) visitate il sito jw.org e navigate nellascheda “Chi siamo”.
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
AIGA Brindisi, l'avvocato Cataldo Lolli è il nuovo Presidente
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
Ultim'ora. Vasto incendio a Mesagne
Un vasto incendio si è sprigionato in dei campi presenti lungo la circonvallazione nei pressi della via vecchia per Latiano. Sul posto diverse squadre di vigili del fuoco e protezione civile Ser per cercare di domarlo e mettere in sicurezza le villette presenti nell'area.
Vasto incendio si è sviluppato ieri pomeriggio nell’estrema periferia della città di Mesagne interessando diversi ettari di terra in cui erano presenti anche alcune abitazioni. Le fiamme sono arrivate fin sotto i muri perimetrali delle ville tanto che i residenti sono usciti in strada e si sono allontanati. Sul posto sono giunte le squadre della Protezione civile-Ser di Mesagne i cui volontari non riuscendo a domare la vastezza delle fiamme hanno richiesto l’intervento dei vigili del fuoco. Dopo alcune ore l’incendio è stato domato e le abitazioni messe in sicurezza. Solo allora la gente è rientrata in casa. L’episodio si è verificato intorno alle ore 14, quando in alcuni terreni ubicati tra la circonvallazione e la strada comunale per Latiano, per cause in fase di indagine, si sono elevate delle fiamme che ben presto alimentate dal forte vento di tramontana si sono propagate velocemente in tutto il circondario in cui sono presenti diverse abitazioni. La gente impaurita ha lanciato l’allarme e sul posto sono giunte le squadre della Protezione civile-Ser di Mesagne e la polizia locale. I volontari si sono messi a lavorare a ridosso dei muri perimetrali delle abitazioni poiché le fiamme erano giunte a pochi metri. Un lavoro duro su un fronte di fuoco abbastanza lungo e disarticolato.
Tuttavia, i volontari sono riusciti a tenere sotto controllo queste fiamme mentre un altro fronte si apriva nel vasto terreno. A quel punto è stato richiesto l’intervento dei vigili del fuoco di Brindisi che sono giunti sul posto con un’autobotte. Ma anche i vigili si sono resi conto che il fronte era talmente vasto da non riuscire a coprirlo tutto, pertanto hanno richiesto l’intervento di un’altra autobotte. Intanto il fumo nero e acre ha invaso la carreggiata di marcia della circonvallazione. Qui sono intervenuti i vigili urbani che hanno regolamentato il traffico al fine di evitare sinistri stradali. Dalle villette presenti nei pressi dell’incendio i residenti sono usciti in strada e si sono allontanati temendo che le fiamme potessero inglobare le loro abitazioni. Il timore per la loro vita era piuttosto alto. Fortunatamente i volontari e vigili del fuoco, con grande abnegazione hanno aggirato le fiamme fino a stringerle a tenaglia e spegnerle del tutto. Un’operazione che è durata alcune ore. Solo al termine dell’intervento, quando è cessato l’allarme, le persone sono rientrate nelle loro abitazioni. Intanto, la polizia locale ha avviato le indagini per verificare se l’incendio è di natura accidentale o dolosa. Di certo questi incendi stanno causando la desertificazione del territorio. Per questi motivi andrebbe rafforzato il sistema antincendio del territorio che da tipo emergenziale dovrebbe trasformarsi in tipo preventivo.
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
“La Puglia è una torcia. É una tragedia che si ripete ogni anno. Così va in fumo il nostro futuro e avanza una devastante desertificazione del territorio. Vanno ripensati e rafforzati tutti gli elementi del sistema anti-incendio che da emergenziale va trasformato in preventivo”.
É Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani, a intervenire nel dibattito successivo alle giornate più drammatiche per la Puglia, con decine di incendi e migliaia di ettari di boschi, macchia mediterranea, campi e perfino zone urbane in fiamme. “Sul Gargano sono stati distrutti 900 ettari di alberi e vegetazione, l’Alta Murgia sta affrontando un’emergenza che non è da meno, a Ginosa si sono vissuti momenti drammatici, mentre ciò che è accaduto in Salento, dove è dovuto intervenire perfino l’esercito, deve farci prendere lucidamente coscienza di quanto si sia sfiorata la tragedia e di come il pericolo non sia affatto cessato. Donne e uomini dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civile regionale, di Arif e delle associazioni dei volontari di protezione civile e dei canadair meritano il nostro plauso: ogni anno, queste persone affrontano una lotta impari, non solo contro la follia criminale di chi appicca gli incendi ma anche con condizioni climatiche sempre più estreme che favoriscono lo scatenarsi del fuoco. Tra queste persone ci sono anche tantissimi agricoltori: spesso sono proprio loro a intervenire per primi, a dare una mano con trattori, mezzi per l’irrigazione e serbatoi d’acqua messi a disposizione per spezzare il fronte delle fiamme”, aggiunge Sicolo.
“Ci sono pochi canadair, i mezzi a disposizione sono insufficienti, non ci sono una rete e strutture logistiche adeguate a questo nuovo scenario ‘californiano’, in cui le temperature folli raggiunte ormai su tutta la Puglia, unite a forti venti di scirocco e all’azione sempre più criminale di piromani senza scrupoli, mettono a repentaglio la vita delle persone, con le fiamme che arrivano ad avvolgere edifici e case, come accaduto nel Salento, o a mandare in fumo 900 ettari di boschi e vegetazione in un solo giorno, che è quanto accaduto nel Parco Nazionale del Gargano”. “É una situazione nuova, almeno in parte, dunque per la scarsa prevenzione e l’insufficiente dotazione degli interventi non è il caso di additare nessuno, ma è chiaro che occorre una svolta. In questo senso, torniamo a ricordare e a ribadire che – se adeguatamente supportati e nell’ambito di un più vasto e articolato nuovo piano straordinario di prevenzione – anche le aziende agricole possono dispiegare i propri mezzi, la conoscenza del territorio e la propria esperienza al servizio di una vasta e capillare opera di difesa delle aree più a rischio. Facciamo qualcosa subito. Non possiamo permettere che la Puglia sia ridotta a un deserto di cenere”.
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
Ci sembra di rivedere l’esilarante sketch di Totò nel film “Totò truffa” quando riuscì a vendere la fontana di Trevi ad un ingenuo italiano oriundo trasferitosi dall'America in Italia.
E così è la storiella delle compensazioni di Snam.
C’è qualcuno che con fastidiosa petulanza sta insistendo per far realizzare a Snam le opere di urbanizzazione in località Torre Rossa a Tuturano e far passare l'operazione come compensazione di Snam.
Probabilmente vorrebbe farla passare come una lodevole iniziativa da parte di Snam, magari farla passare come una gentile concessione che Snam ha voluto fare al territorio, quasi a lenire il “disturbo” arrecato nella realizzazione del gasdotto di interconnessione TAP/Snam.
La precedente amministrazione non ha mai preso sul serio una simile proposta, forse perché aveva validi motivi.
La precedente amministrazione avrà senz'altroesaminato la situazionein quella località, avrà senz’altro verificato lasussistenza o meno delle condizioni per sanare eventuali criticitàemerse dal punto di vista legale.
E se ha ritenuto di non dare corda a questa strana trovataè perché avrà avuto la paleseevidenza che non sussistono le condizioni per permettere a Snam di procedere a realizzare le opere di urbanizzazione a Torre Rossa.
Evidentemente laprecedente amministrazione si sarà guardata bene dal legittimare atti illegittimi e determinare un pericoloso precedente.
Anche noi auspichiamo di trovare in tempi rapidi la soluzione per gli abitanti di Torre Rossa ma riteniamo che la soluzione non potrà mai passare attraverso forzature e/o attraverso canali inappropriati e inopportuni come questo.
Seguiamo le vicissitudini di Snam su tutto il territorio nazionale e conosciamo queste sue dinamiche.
Per quel che ci risulta, in nessuna parte Snam ha elargito compensazioni al territorio, nemmeno dove gli impatti ambientali sono stati di una certa rilevanza.
Figuriamoci se Snam dovesse farlo proprio ora, proprio a Torre Rossa, dopo che durante i lavoridella posa in opera del gasdotto si è causato il prosciugamento della falda che alimenta il Canale Li Siedi che passa nel Sito di Interesse Comunitario (SIC), Riserva Naturale Regionale Orientata, del Bosco di Tramazzone.
L'interruzione del canale e il suo prosciugamento non solo hanno lasciato diverse aziende senz'acqua, ma rischiano di compromettere il delicato equilibrio del bosco di Cerano/Tramazzone, che proprio grazie alla presenza di quel canale ha un microclima umido che permette la presenza di piante che negli altri boschi salentini non si trovano.
In quella occasione Snamsi sarebbe potuta prontamente proporre per riparare il danno alla falda ma non ci risulta che l’abbia fatto.
Ha pensato bene di rendersi disponibile offrendosi a “sollecitazione stimolata” per elargire un’elemosina, ma di riparare il danno alla falda non se ne parla.
Immaginate se Snam dovesse dare compensazioni e/o ristori ovunque sia passata, ovunque le sue opere impattano sull’ambiente del territorio attraversato, vi pare che potrebbe continuare a fare gasdotti a costi così elevati?
Lo abbiamo visto di recente a Piombino quali sono state le compensazioni di Snam alla città che è costretta ad ospitarenel porto una sua nave rigassificatrice, la Golar Tundra, a poche centinaia di metri dal centro abitato con una procedura di autorizzazione che lascia molto perplessinon solo nella forma ma soprattutto nella sostanza: procedura che è tuttora oggetto di discussione nelle aule dei Tribunali.
Snam a Piombino non ha dato nulla, neppure un solo centesimo.
Ovunque le compensazioni ai territori sono sempre state sbandierate come annunci, come promesse buttate lì, con lo scopo di imbonire i cittadini e indurli ad accettare supinamente qualsiasi megarealizzazione sotto le proprie abitazioni.
E purtroppo questo non vale solo per Snam.
Va chiaramentedetto e ricordato che oggi TAP è sotto processo per i gravissimi danni ambientali correlatialla realizzazione del gasdotto a Melendugno.
Il gasdotto Snam, quello durante i cui lavori si è prosciugata la falda che alimenta il Canale Li Siedi, è la diretta conseguenza di quel danno ambientale fatto all'origine.
Stiamo parlando ovviamente del gasdotto di interconnessione TAP/Snam che è lo stesso tubo che parte da San Basilio a Melendugno e arriva a Matagiola a Brindisi.
E’ certo che se Snam, oggi dovesse dare un solo centesimo e farlo passare implicitamente come “compensazione” trovando un accordo con la Pubblica Amministrazione, non farebbe altro che dare una buona immagine di sé nell’ipotesi di futuri contestazioni e contenziosi.
E se per assurdo dovessimo parlare di compensazioni piuttosto di ristori vorrà dire come minimo che le stesse dovranno essere estese a tutti i comuni, da Melendugno a Brindisi, in cui il gasdotto di interconnessione TAP/SNAM passa.
Di certo questa “provvidenza” di SNAM non potrà mai valere solo per Torre Rossa per le evidenti ragioni che non stiamo qui a spiegare.
Non vorremmo, a questo punto, che quello che era uscito dalla porta della precedente amministrazione possa rientrare dalla finestra della nuova amministrazione.
Non vorremmo cheil Sindaco di Brindisi si faccia condizionare da chi ora sta cavalcando l’onda della nuova configurazione politica del Consiglio Comunale e ne vuole approfittare per indurre la nuova amministrazione comunale a legittimare atti illegittimi.
Altrimenti diremo al Sindaco non sarà più credibile quando in città, nel Consiglio Comunale e in ogni luogo, sarà chiamato a parlare di rispetto della legalità.
Movimento NO TAP/Snam Brindisi
WWF Brindisi
Medicina Democratica Brindisi
Salute Pubblica Brindisi
Italia Nostra Brindisi
NO al Carbone Brindisi
Forum Ambiente e Salute Brindisi
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
Proposta di Otan valida alternativa da valutare. "O nuova ordinanza o regolamento, ma si faccia in fretta”
Proposta di Otan valida alternativa da valutare. O nuova ordinanza o regolamento, ma si faccia in fretta”. Alla luce della decisione, viste le premesse ampiamente prevedibile, del TAR di non anticipare la camera di consiglio per la discussione nel merito del ricorso del comitato cittadino “Civilmente in centro” che ha portato alla sospensiva dell’ordinanza del Sindaco per la deroga alle emissioni sonore, urge una decisione che tenga conto delle esigenze dei residenti e delle attività di somministrazione. Seppure resta tuttora incomprensibile il motivo per il quale non si è inteso utilizzare l’ordinanza dello scorso anno, partorendone invece una differente che, come era facilmente pronosticabile, è stata poi sospesa dal TAR ed il cui successivo ricorso d'urgenza non ha sortito gli effetti sperati confermando a settembre la discussione, a nostro avviso la proposta lanciata dal movimento Ora tocca a noi può essere un’ulteriore soluzione da valutare. Definire mediante un regolamento le modalità di svolgimento e l’esercizio di attività accessorie come previsto dall’articolo 42 della legge regionale 24 del 2015, Codice del Commercio, pensiamo possa rappresentare un altro percorso amministrativo da approfondire con estrema attenzione anche convocando un consiglio comunale d’urgenza, nel giro di pochi giorni, per la sua adozione. Auspichiamo che l’amministrazione comunale possa dare immediato riscontro a queste sollecitazioni. Qualunque sarà la decisione e lo strumento utilizzato, nuova ordinanza sulla scorta delle decisioni assunte lo scorso anno, che rimane la più immediata, o regolamento, è fondamentale che si faccia in fretta. L’estate è già nel pieno, e forse compromessa, e con un cartellone estivo carente si rischia di danneggiare ulteriormente le attività del centro.
Partito Democratico Brindisi