Redazione
Trapianti di staminali: gli interventi effettuati al Perrino nel 2022. Nel 2022 nell’ospedale Perrino di Brindisi sono stati effettuati 47 trapianti di cellule staminali. Gli interventi sono stati eseguiti dal reparto di Ematologia in collaborazione con il Servizio di Medicina Trasfusionale. L’attività evidenzia un’ottima performance che attesta elevati livelli di assistenza e di cura per i pazienti.
Su 47 trapianti complessivi, 16 sono stati di tipo allogenico, le cellule cioè provenivano da un donatore esterno: 5 da un familiare compatibile, 5 da un familiare semicompatibile e 6 da un donatore non familiare. I pazienti che ne hanno beneficiato erano affetti da leucemie acute (12), linfomi (3), mielodisplasia (1). Gli altri 31 trapianti, invece, sono stati di tipo autologo: le cellule vengono prelevate dallo stesso soggetto che poi le riceve. In questo caso, le patologie curate sono state mielomi (24) e linfomi (7). Cinque pazienti, provenienti da nosocomi di altre province, sono stati sottoposti ad irradiazione corporea totale, una tecnica che prevede l'irradiazione completa in modo uniforme. Il trattamento è stato effettuato in collaborazione con il Servizio di Radioterapia.
I numeri del 2022 sono sostanzialmente analoghi a quelli del 2021, in cui si erano registrati 50 trapianti di cui 23 allogenici (11 compatibili, 11 semicompatibili ed uno non familiare) e 27 autologhi. I pazienti erano affetti da leucemie acute (17), linfomi (15), mielomi (15), mielofibrosi (2), mielodisplasia (1).
“Effettuare un trapianto di staminali - ha dichiarato Maurizio Portaluri, direttore del Dipartimento Oncoematologico-Radiodiagnostico-Radioterapico a cui fa capo il Centro - è un’attività estremamente complessa. Per questo il Programma trapianto della Asl Brindisi si avvale di competenze specialistiche diverse, in un’ottica interdisciplinare. Ne prendono parte il Centro trapianto di Ematologia, diretto da Domenico Pastore, la Sezione Aferesi cellule staminali periferiche e il Laboratorio di manipolazione/crioconservazione del servizio di Medicina Trasfusionale, diretto da Antonella Miccoli”.
Il Perrino è dal 2022 Centro certificato per il trapianto di staminali riconosciuto dal Ministero della Salute: il reparto di Ematologia e il servizio di Medicina trasfusionale avevano ottenuto l’accreditamento dal Centro nazionale trapianto e dal Centro nazionale sangue, sia per i trapianti di tipo autologo sia per quelli di tipo allogenico.
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L’URBANISTICA DI MESAGNE IN ETA’ MESSAPICA E ROMANA
L’URBANISTICA DI MESAGNE IN ETA’ MESSAPICA E ROMANA.
PRESENTAZIONE DEL TERZO VOLUME E INAGURAZIONE DELLA MOSTRA A TEMA.
Mercoledì 22 marzo, presso l’Auditorium del Castello comunale di Mesagne alle ore 18, si terrà la presentazione dei risultati del progetto “Forma urbana e necropoli dell’abitato di Mesagne in età messapica e romana”. Il lavoro di ricerca, promosso dal Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università del Salento, è finanziato nell’ambito del Bando che ogni anno il Consorzio Universitario Interprovinciale Salentino rivolge ai Comuni a sostegno di iniziative locali da realizzarsi sul territorio. Grazie alla ricerca, oltre a sistematizzare gli studi precedenti e ad individuare numerose notizie e documenti inediti, si propongono nuovi dati e ipotesi ricostruttive che riguardano tre aspetti principali: la cinta muraria, le necropoli e la viabilità della città di Mesagne in età messapia. L’approfondimento scientifico ha coinvolto quattro ricercatori, gli studiosi hanno coadiuvato il referente scientifico del Dipartimento, la prof.ssa Flavia Frisone, e sostenuto la ricerca pluriennale condotta dalla prof.ssa Liliana Giardino, già titolare della Cattedra di urbanistica del mondo antico dello stesso Dipartimento e cittadina onoraria di Mesagne dal 2015. Degli importanti risultati si dà traccia nel terzo numero della collana “Città e territorio”, la pubblicazione dà seguito allo studio sulla storia dei vicinati di Mesagne tra XVI e XVIII secolo.
“Per questo sforzo pluriennale è doveroso ringraziare tutti coloro che, guidati con competenza e dedizione dalla nostra concittadina onoraria, prof.ssa Liliana Giardino, hanno partecipato al progetto di ricerca. Il progetto – ha spiegato il sindaco della città di Mesagne, on. Antonio Matarrelli - è il risultato di una felice collaborazione tra Enti, Istituzioni e lo stesso Comune che mi onoro di rappresentare. In tanti anni si è potuto contare sul sostegno, non solo finanziario, del Consorzio Universitario Interprovinciale Salentino, cui il nostro Comune aderisce sin dalla sua fondazione, e in cui, da anni, svolge con responsabile impegno ruolo di rappresentanza per gli enti il prof. Fortunato Sconosciuto. Determinante è stato, negli anni, l’apporto scientifico del Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università del Salento, che ha aderito convintamente al progetto elaborato a più riprese dalla dott.ssa Alessia Galiano”.
Nel corso della serata, verrà presentato il volume e inaugurata la mostra “Mesagne messapica. La città svelata”, il cui allestimento, a cura della dott.ssa Giuliana Carluccio, offre in tre sezioni i temi ricostruttivi della forma urbana e delle necropoli in età messapica. La mostra sarà visitabile fino al 16 aprile 2023 dal lunedì al venerdì dalle ore 16 alle ore 19, da martedì a domenica dalle ore 9 alle ore 12.30. Ingresso gratuito, per info: 0831.732289/282 – 3425886581 - Sala Nobile al 1° piano del Castello Comunale. Partecipano all’incontro: avv. Giuseppe Semeraro, vicesindaco della città di Mesagne con delega all’Urbanistica e al Patrimonio; prof. Raffaele Casciaro, direttore del dipartimento dei Beni Culturali dell’Università del Salento; arch. Francesca Riccio, soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce; dott. Stefano Minerva, presidente CUIS. Intervengono: dott.ssa Alessia Galiano, direttore del Mater - Museo Archeologico “Ugo Granafei di Mesagne”; prof.ssa Flavia Frisone, referente scientifico “Forma urbana e necropoli”; prof. Fortunato Sconosciuto, componente CUIS. L'ingresso all'iniziativa è libero e gratuito.
Finalmente dopo anni di attesa è stato ristrutturato il campo di basket presente al centro della villa comunale di Mesagne. La ristrutturazione si è resa possibile grazie a un finanziamento, assegnato al Comune nell’ambito del Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020, che ha permesso di ristrutturare il campo di pallacanestro costruito nel cuore dell’antico giardino comunale nel 1975. L’area di gioco, uno spazio di memoria collettiva con una storia lunga mezzo secolo, resterà aperta a tutti e potrà accogliere anche le gare di pallavolo che, come per le partite di basket, potranno essere disputate all’aria aperta in uno dei luoghi cittadini più rappresentativi e accoglienti. Soddisfatto il sindaco Matarrelli che ha spiegato: “Questo campo ha una storia importante, negli anni passati si sono svolti tantissimi tornei, tra cui il torneo Bob Kennedy. Ormai da tempo il campo era inagibile e per questo motivo abbiamo fatto un investimento importante per lo sport. Lo avevamo dichiarato al momento del nostro insediamento e stiamo mantenendo quanto promesso. Ovviamente un po' alla volta. Per ciò che riguarda questa struttura sportiva devo dire che è stato fatto un buon lavoro utilizzando i migliori materiali. Tuttavia, voglio ben chiarire che non tollereremo atti di vandalismo e per questo motivo la zona sarà tele vigilata”. Il primo cittadino ha, quindi, concluso: “Sono ancora tante le novità che riguarderanno la città grazie ad agli interventi migliorativi su altre strutture, sportive e non solo, e alle ulteriori realizzazioni in programma, soprattutto nelle periferie”. L’assessore allo Sport, Roberto D’Ancona, ha tenuto a precisare che il restyling è stato “possibile grazie a un contributo di coesione sociale che siamo riusciti a intercettare, in cui i cittadini mesagnesi non hanno pagato nulla. A breve lavoreremo sui giochini della villa che saranno sostituiti insieme ai tappetini che ormai sono logorati. Seguirà il rinnovamento del campetto polifunzionale dell’ex scuola Marconi, del parco Potì, e di altre zone periferiche in cui i ragazzi potranno giocare. Infine, sarà ristrutturato lo stadio comunale con l’agibilità delle strade, del manto erbose e dell’illuminazione”.
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Il comune di Fasano intende partecipare al finanziamento pubblico per la selezione di proposte volte alla riduzione del rischio incendi. POC Puglia 2014-2020 Azione 5.2.
Il sindaco Francesco Zaccaria e l’assessore con delega alla Protezione Civile, Gianluca Cisternino, stanno seguendo da vicino questa fase del procedimento in quanto è preciso intendimento di questa amministrazione, mettere in sicurezza le zone del territorio particolarmente vulnerabili in relazione agli incendi boschivi oltre che in relazione a tutti i rischi di protezione civile.
La struttura comunale di protezione civile, nella persona del tecnico responsabile Angelo Decarolis – Emergency Manager comunale, ha preparato una specifica progettualità per partecipare alla selezione. Il bando per la selezione di proposte volte alla riduzione del rischio incendi - POC Puglia 2014-2020 Azione 5.2., prevede tra le altre procedure, l’obbligo di coinvolgere il Partenariato Economico e Sociale PES della Regione Puglia in relazione al protocollo d’intesa del 22 ottobre 2015 sottoscritto dal PES con ANCI Puglia (punto 3.2 del bando).
Il 20 marzo 2023 si è svolta, a seguito di apposita convocazione a tutte le parti interessate, una riunione in cui è stato illustrato il progetto e sono stati acquisiti suggerimenti e proposte. Il Comune di Fasano partecipa per un finanziamento che può raggiungere i 75.000 euro e in questa fase la collaborazione con le parti interessate della società civile, è passaggio utile, costruttivo e necessario per la completezza della domanda di partecipazione alla selezione e per il concreto raggiungimento dell’obiettivo di sicurezza per la popolazione e per i cittadini.
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Costruire una larga alleanza democratica e progressista, alternativa alla destra e capace di proiettare Brindisi verso il futuro
Costruire una larga alleanza democratica e progressista, alternativa alla destra e capace di proiettare Brindisi verso un futuro all’altezza delle sue enormi potenzialità. E’ questo l’obiettivo per il quale abbiamo lavorato nelle ultime settimane, confrontandoci e dialogando in vista delle elezioni amministrative del 14 e 15 maggio.
Abbiamo profuso ogni sforzo possibile per presentare alle elezioni amministrative una coalizione che includesse tutti i partiti, i movimenti, le liste civiche del centrosinistra e il Movimento 5 Stelle, non perché ce lo chiedesse qualcuno a Bari o a Roma, ma perché, in qualità di espressioni locali delle suddette formazioni politiche e civiche, consideriamo di cruciale importanza, per Brindisi, questa scelta unitaria.
Ci rammarica che Brindisi Bene Comune, Sinistra Italiana e Europa Verde abbiano scelto un’altra strada, rompendo l’unità del fronte progressista, pur constatando una sostanziale unità di intenti sulle politiche e sulle scelte amministrative di cui Brindisi necessita.
Andiamo avanti, certi che lo sforzo fatto per unire e aggregare non solo sia stato giusto ma debba essere protratto da qui in avanti per continuare a coinvolgere e a chiamare all’impegno cittadini, singoli e associati, che vogliano dare un loro contributo affinché Brindisi progredisca e determini autonomamente il suo sviluppo economico, sociale e culturale.
La nostra città rappresenta in sé un paradigma di tutti i cambiamenti che investono oggi l’Italia e l’Europa: la conversione ecologica del sistema produttivo; la transizione energetica; le trasformazioni del sistema logistico e infrastrutturale che ne conseguono; le scelte da compiere in materia di welfare e di difesa del diritto alla salute, di fronte al quale non sono tollerabili disuguaglianze e disparità tra cittadini abbienti e cittadini meno abbienti; l’indispensabile investimento sulla cultura, la ricerca e la conoscenza, che le trasformazioni in atto richiedono, unito alla necessità di valorizzare le nostre migliori risorse, i nostri giovani, che anziché costretti a scappare devono essere messi al centro di un progetto politico di sviluppo e di valorizzazione di Brindisi e del suo territorio.
Questi processi di cambiamento producono effetti diretti su Brindisi e sul suo tessuto sociale e produttivo. Governarli per la parte che ci compete, far sì che le istituzioni, a tutti i livelli, i gruppi industriali che qui insistono considerino Brindisi e il suo territorio centrale nei loro progetti di sviluppo tesi alla compatibilità con l’ambiente, è la ragione per cui abbiamo scelto di stare insieme, costruendo una alleanza plurale ma forte nella sua identità, che abbia come minimo comune denominatore la impellente necessità di mettere “l’essere umano”, i suoi diritti e i suoi bisogni, al centro di tali trasformazioni, dando voce a chi è più esposto agli effetti di queste ultime.
Un’alleanza, quella con la quale ci presentiamo alle elezioni amministrative, nettamente alternativa rispetto a chi propone l’autonomia differenziata: un progetto di disgregazione dell’Italia; che indebolisce ulteriormente territori e cittadini già deboli, allargando e cristallizzando insopportabili diseguaglianze.
Su tutti questi temi pensiamo che Brindisi possa dare un importante contributo al Paese e al mezzogiorno in particolare, tornando a crescere e a garantire un miglioramento delle condizioni di vita, morali e materiali, dei suoi cittadini. E’ sulla base di questi obbiettivi che abbiamo inteso mettere insieme diverse esperienze politiche e civiche unite da una comune matrice culturale. E’ sempre insieme che abbiamo chiesto all’Avv. Roberto Fusco la disponibilità a svolgere il ruolo di guida della coalizione democratica e progressista di Brindisi, rappresentandola in qualità di candidato Sindaco della città alle prossime elezioni amministrative.
Nelle settimane che verranno, saremo impegnati a completare la stesura del nostro programma amministrativo, che sarà certamente arricchito da un confronto con parti sociali, realtà associative, cittadine e cittadini che vorranno impegnarsi per il bene comune e per la nostra città. Con la stessa apertura costruiremo le nostre liste, mettendo a disposizione della comunità cittadine e cittadini spinti alla politica dalla voglia di dare un contributo al cambiamento e allo sviluppo di Brindisi, avendo dell’impegno un’idea non dissimile da quella che portò Don Milani ad affermare che “il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne insieme è politica. Sortirne da soli è avarizia”.
F.to
Partito Democratico
Movimento Cinque Stelle
Con
Partito Socialista
Fusco Sindaco
Puglia Popolare
Ora Tocca a Noi
Impegno Per Brindisi
EXPORT: COLDIRETTI PUGLIA, CRESCE ‘MADE IN PUGLIA’ ALL’ESTERO (+16%); AUMENTI A DOPPIA CIFRA PER L’OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA (+30,4%), PASTA (+37,1%) E VINO (+10,4%).
Con un aumento del 16% è record delle vendite all’estero dei prodotti agricoli made in Puglia nel 2022, trainato dai prodotti simbolo della Dieta Mediterranea come vino, pasta, olio e ortofrutta che salgono sul podio dei prodotti pugliesi più venduti all’estero. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia sui dati Istat Coeweb sul commercio estero relativi al quarto trimestre del 2022 dei prodotti agricoli, con le performance straordinarie dell’agroalimentare come pasta, olio extravergine di oliva e vino pugliesi.
All’estero le vendite del Made in Italy sono sostenute soprattutto dai prodotti base della dieta mediterranea come l’olio che svetta sul podio con un aumento del 30,4%, la pasta che fa un balzo del 37,1%, il vino con una crescita del 10,4% nei primi mesi, davanti a frutta e verdura trasformata e conservata dell’11,5%, anche se resta da colmare il pesante deficit produttivo in molti settori importanti dalla carne ai cereali fino alle colture proteiche necessarie per l’alimentazione degli animali negli allevamenti.
Diffondere la cultura dell’olio extravergine di oliva fra i turisti e i consumatori e supportare la crescita continua della filiera dell’olio in Italia e all’estero è il nostro obiettivo perché i consumatori sono affamati di informazioni e conoscenza sul mondo dell’olio, commenta Coldiretti Puglia che ricorda come l’ulivo in Puglia sia presente su oltre 370mila ettari di terreno coltivato, con 5 oli extravergine DOP e 1 IGP Olio di Puglia, con l’olivicoltura pugliese che è la più grande fabbrica green del Mezzogiorno d’Italia con 60 milioni di ulivi, il 40% della superficie del Sud, quasi il 32% nazionale e l’8% comunitaria ed un valore di 1 miliardo di euro di PLV (Produzione Lorda Vendibile) di olio extravergine di oliva.
Entusiasmanti anche i risultati del vino pugliese che testimonia un processo di rigenerazione realizzato da un sistema di imprese che si è posto l’obiettivo – afferma Coldiretti Puglia - di offrire nel bicchiere un intero territorio fatto del patrimonio genetico dei suoi vitigni, delle sue ricchezze endogene, del clima, di paesaggio, di testimonianze artistiche e naturali con i marchi di qualità che sono riusciti a penetrare il mercato estero facendo un salto in avanti tangibile in pochi anni.
Con un totale di 38 vini DOP e IGP la Puglia si posiziona al quinto posto della classifica nazionale dei prodotti certificati – aggiunge Coldiretti Puglia su Dati Ismea-Qualivita – con il comparto dei prodotti agroalimentari che pesa per il 7,3% e quello vitivinicolo per il 92,7%. Un vero boom – precisa la Coldiretti Puglia – si è verificato nel Regno Unito con un +68% che evidenzia come l’export pugliese si sia rivelato più forte della Brexit, dopo le difficoltà iniziali legate all’uscita dalla Ue, seguito dalla crescita del +24% delle vendite negli Stati Uniti.
Per sostenere il trend di crescita dell’enogastronomia Made in Italy serve ora agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo, sottolinea Coldiretti Puglia nel sottolineare l’importanza di cogliere l’opportunità del Pnrr per modernizzare la logistica nazionale che ogni anno rappresenta per il nostro Paese un danno in termini di minor opportunità di export. Ma è importante lavorare anche sull’internazionalizzazione per sostenere le imprese che vogliono conquistare nuovi mercati e rafforzare quelli consolidati – insiste Coldiretti Puglia - valorizzando il ruolo strategico dell’ICE e con il sostegno delle ambasciate.
L’andamento sui mercati internazionali potrebbe però ulteriormente migliorare – sottolinea la Coldiretti – con una più efficace tutela nei confronti della “agropirateria” internazionale il cui valore è salito a 120 miliardi, anche sulla spinta della guerra che frena gli scambi commerciali con sanzioni ed embarghi, favorisce il protezionismo e moltiplica la diffusione di alimenti taroccati che non hanno nulla a che fare con il sistema produttivo nazionale. A pesare sul Made in Italy a tavola nel mondo ci sono anche il probabile arrivo delle prime richieste di autorizzazione alla messa in commercio di carne, pesce e latte sintetici alla minaccia delle etichette allarmistiche sul vino fino al semaforo ingannevole del Nutriscore che boccia le eccellenze tricolori. Si tratta di un sistema di etichettatura fuorviante, discriminatorio ed incompleto che – aggiunge la Coldiretti – finisce paradossalmente per escludere dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle tavole per favorire prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta. I sistemi allarmistici di etichettatura a semaforo – continua la Coldiretti – si concentrano esclusivamente su un numero molto limitato di sostanze nutritive (ad esempio zucchero, grassi e sale) e sull’assunzione di energia senza tenere conto delle porzioni, escludendo paradossalmente dalla dieta ben l’85% in valore del Made in Italy a denominazione di origine.
Il contributo della produzione agroalimentare Made in Italy alle esportazioni e alla crescita del Paese potrebbe essere nettamente superiore con un chiaro stop alla contraffazione alimentare internazionale, conclude Coldiretti nel sottolineare che serve cogliere l’opportunità del Pnrr per modernizzare la logistica nazionale ed agire sui ritardi strutturali dell’Italia sbloccando tutte le infrastrutture per migliorare i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo.
PUGLIA |
|||
Export 2021 |
Export 2022 provv. |
||
Foggia |
91.634.391 |
81.382.197 |
|
Bari |
575.072.679 |
714.767.657 |
|
Taranto |
73.790.687 |
67.538.794 |
|
Brindisi |
18.922.526 |
21.672.647 |
|
Lecce |
27.480.054 |
29.660.616 |
|
Barletta-Andria-Trani |
75.914.664 |
82.825.397 |
|
Puglia |
862.815.001 |
997.847.308 |
|
* Elaborazioni Coldiretti Puglia su dati ISTAT Coeweb.
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FORTITUDO APRICENA – MENS SANA MESAGNE = 72-73
La Mens Sana Mesagne si aggiudica gara uno dei playoff per l’accesso al campionato di serie C. La partita la risolve Piliego, a fil di sirena, con una magia da quasi metà campo. In un palasport gremito in ogni ordine di posti e con un tifo assordante, ma corretto per tutta la gara, il Mesagne si presenta senza il suo capo allenatore Angelo Capodieci fuori sede per motivi di lavoro, sostituito da Alfredo Grasso con la collaborazione di Fabio Mellone. Coach Marra nel quintetto iniziale schiera Pistillo, Minutello, D’Uffizi, Carriera e l’argentino Velardo terzo migliore realizzatore del campionato, mentre la Mens Sana manda in campo Colucci, Rollo, Ciccarese, Malvindi e Scalera. Parte subito forte la Fortitudo con D’Uffizzi che realizza due tiri liberi e una tripla che fanno 5-0. Gli ospiti stentano a ingranare concedendo ampi spazi ai padroni di casa che tentano il primo allungo con le triple del sanseverino Carriera (17-10), vecchia conoscenza nei campionati giovanili. Ciccarese e Rollo cercano di limitare i danni, ma i mensanini difendono male e spesso attaccano peggio. Minutello e D’Uffizi per i locali chiudono il primo quarto sul 23-12. Nel secondo periodo aumenta la pressione difensiva degli ospiti, ma l’Apricena continua a realizzare con ottime percentuali mettendo a referto sei tiri da tre punti nei primi due quarti di gioco. Il secondo periodo si apre con una tripla del sud americano Velardo subito imitato da Carriera che porta i padroni di casa al massimo vantaggio (29-17). Scalera e compagni non demordono facilmente e cominciano una lenta e costante risalita. Piliego e Colucci colpiscono dalla lunga distanza, Prisciano e De Vincentis trovano punti importanti e con Malvindi tentano l’aggancio alla fine del secondo periodo che si chiude sul 42-37. Ancora De Vincentis apre il quarto di gioco (39-42), poi la partita procede con un sostanziale equilibrio. La Fortitudo comincia a subire la difesa degli ospiti e cala vistosamente nelle percentuali di realizzazione. Al quinto minuto del parziale la Mens Sana con la tripla di Ciccarese mette per la prima volta il naso avanti nel punteggio (49-51), poi ancora equilibrio con alternanza di vantaggi tra le due squadre fino alla fine del terzo periodo che vede i foggiani in vantaggio 61-59. Nell’ultimo quarto prevale la stanchezza tra i giocatori in campo, una serie di errori condizionano entrambe le formazioni con rare realizzazioni. Rollo e Colucci portano i mensanini in vantaggio 61-65 in apertura di parziale, ma un terrificante 8-0 con sei punti consecutivi di Pistillo e un canestro di Minutello ribaltano il punteggio in favore dei padroni di casa. (69-65) La tripla di Piliego e una incursione di Rollo portano il tabellone sul 70 pari con ancora quattro minuti da giocare. Il canestro per le due squadre diventa piccolissimo, i tiri liberi di Pistillo mandano in vantaggio l’Apricena (72-70), Rollo invece sbaglia due tiri liberi imitato dal foggiano Pistillo. Piliego spara sul ferro la tripla del vantaggio, ma prende le giuste misure per il fine gara, anche Velardo fallisce un tiro dalla lunga distanza, poi sul ribaltamento di fronte Rollo tenta una penetrazione che non va a buon fine e sul possesso della Fortitudo la Mens Sana continua a difendere non scegliendo la possibilità del fallo personale per fermare il cronometro. Carriera fallisce il tiro al limite, mentre restano ancora cinque secondi da giocare, Turchiarulo cattura il rimbalzo e apre per Rollo che passa la palla a Piliego appena oltre la linea di metà campo. La guardia brindisina, quasi dalla panchina degli ospitanti, lascia partire un tiro che si adagia nella retina ammutolendo il pubblico locale. Delusione tra i giocatori foggiani, mentre i biancoverdi festeggiano per l’importante vittoria. Adesso tutto è rinviato alla gara di ritorno che si disputerà domenica alle ore 18:00 presso il palazzetto dello sport. La Fortitudo Apricena cercherà di riportare l’eventuale bella in terra foggiana, mentre la Mens Sana Mesagne tenterà di chiudere la mini serie, aspettando il pubblico delle grandi occasioni.
Fortitudo Apricena: Ferrara Ferrara A., Zecchino, Pistillo 14, Ferrara Ferrara L., Velardo 9, Fraccacreta, Minutello 19, Di Santo 1, D’Uffizi 14, Binetti 2, Carriera 13. Allenatore: A. Marra.
Mens Sana Mesagne: Rollo 12, Ciccarese 12, Scalera 7, Piliego 12, Campana, Prisciano 2, Turchiarulo 4, De Vincentis 6, Malvindi 6, Lamaj, Fanelli, Colucci 12. Allenatore: Alfredo Grasso.
Parziali: 23-12 19-25 19-22 11-14
Arbitri: Procacci e Lorusso.
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Sostituzione pavimentazione antitrauma nella Villa Comunale
Nelle scorse ore la ditta che si occuperà della sostituzione della pavimentazione antitrauma dell’area giochi della Villa Comunale ha delimitato il perimetro del cantiere con una recinzione che impedirà l’utilizzo delle giostrine sino al termine dei lavori.
“L’intervento – spiega il Sindaco Antonello Denuzzo – è un atto dovuto nei confronti dei bambini che utilizzano la Villa Comunale per divertirsi e socializzare. È importante che ognuno di noi abbia cura di questo luogo che facilita, tra le altre cose, l’incontro e il dialogo intergenerazionale. Passa anche da queste piccole cose la crescita di una comunità cittadina.”
A differenza di quella esistente, la nuova superficie sarà applicata sotto forma di un tappeto uniforme che, secondo le previsioni dei tecnici, garantirà una maggiore resistenza del materiale antitrauma.
Il miglioramento dell’area giochi è solo un tassello degli interventi previsti nei prossimi mesi nella Villa Comunale.
La società che si occupa della gestione della ex casa del custode, dell’anfiteatro, dei servizi di manutenzione e custodia del parco, nei prossimi giorni depositerà il progetto esecutivo per la ristrutturazione dei bagni.
Le opere, che prevedono un investimento di circa 80 mila euro, saranno realizzate a spese del gestore. In particolare, il rifacimento dei bagni rientra tra le proposte migliorative presentate in seduta di gara insieme alla manutenzione straordinaria della ringhiera e dei cancelli, alla realizzazione di un dog park, alla manutenzione delle giostrine e all’installazione di un impianto di videosorveglianza.
I lavori prevedono la sistemazione delle murature, la riorganizzazione degli spazi interni, la manutenzione e l’adeguamento degli impianti e l’installazione di nuovi infissi. Grazie a questo intervento sarà aumentato il numero di sanitari a disposizione dell’utenza e vedrà la luce un baby pit-stop per permettere ai genitori di cambiare i bambini in un luogo protetto e accogliente.
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Ripartyamo del WWF con pulizia delle spiagge
Sabato 18 marzo c'è stata la prima giornata in provincia di Brindisi del progetto Ripartyamo del WWF. L'evento ha avuto una grande partecipazione e le tantissime prenotazioni arrivate ci hanno indotto a organizzare due raccolte su due luoghi nella stessa mattina. Centinaia di studenti, famiglie e singoli cittadini si sono uniti a noi per ripulire due luoghi importanti, di grande fascino e di alta valenza naturalistica: il parco di Punta Penne/Punta del Serrone e l'isola di Sant'Andrea. Per quest’ultima abbiamo potuto agire solo su metà, quella di competenza comunale. Quella dove insistono il forte è il castello è sotto la competenza della soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per le province di Brindisi e Lecce ma, nonostante una richiesta di autorizzazione inviata mesi prima e poi diverse telefonate, dalla soprintendenza non è mai arrivata risposta, neanche negativa.
Le nostre coste sono sempre più martoriate dalla presenza di rifiuti di tutti i tipi ma quando così tante persone si uniscono insieme per raccoglierli, significa che la consapevolezza del problema sta aumentando.
Per questo evento abbiamo chiesto e ottenuto il patrocinio del Comune ed è stata molto gradita la presenza del Sindaco e dell'intera giunta dei ragazzi.
Insieme a noi hanno raccolto le associazioni ASD Scuba Dive e Le Sciabiche che con i loro sub hanno tolto copertoni e altri rifiuti dai fondali, Puliamo il mare, sempre presenti a difesa delle nostre coste, l’associazione Cambiamoci, tante famiglie e singoli cittadini. Con nostro grande piacere sono stati con noi anche 60 studenti entusiasti dell'ITT Giorgi di Brindisi e 80 del liceo Epifanio Ferdinando di Mesagne. Menzione speciale a questi ultimi che hanno pagato personalmente 10 euro a testa (!!!) per il trasporto dalla loro scuola a Punta Penne.
Nelle primissime ore del pomeriggio, gli addetti della azienda Ecotecnica avevano già provveduto a ritirare i sacchi di rifiuti raccolti: un grazie anche a loro per la disponibilità e l'efficienza!
Un ringraziamento particolare anche al presidente della cooperativa Amani e alla diocesi di Brindisi Ostuni per il supporto logistico.
Tanto lavoro di preparazione alle spalle, già da novembre, ma tanta soddisfazione per la grande partecipazione e la quantità di rifiuti raccolti. In molti ci hanno ringraziato per quello che facciamo ma il ringraziamento va a tutti coloro che si sono uniti a noi! GRAZIE!!!
Fra l’altro sabato era una bella giornata ed è stato anche commovente vedere che tante famiglie hanno rinunciato a fare una passeggiata per stare con noi in questa grande dimostrazione di educazione civica.
Questa giornata, organizzata nel progetto Ripartyamo, fa parte del programma di sensibilizzazione del WWF GenerAzioneMare, che mira a salvaguardare il nostro amato capitale blu! Nel Mediterraneo finiscono circa 230 mila tonnellate di plastica ogni anno: è come se ogni giorno 500 container vi scaricassero il proprio contenuto. 116 specie animali che vivono nel nostro mare hanno ingerito plastica che, ridotta a frazioni infinitesimali ma indistruttibili, entrano a fare parte della alimentazione umana, finendo nei polmoni, nel sangue e nella placenta.
Per questo non ci fermiamo e invitiamo tutti a partecipare ai nostri prossimi eventi che, come quello di sabato, saranno momenti non solo di pulizia, ma anche di festa e socialità all’insegna della tutela ambientale.
WWF BRINDISI
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Cobas: corteo a bari per Dcm il 21 Marzo
Il Sindacato Cobas organizza un corteo a Bari Martedì 21 Marzo con partenza alle ore 11,00 da Piazza Eroi del Mare con i lavoratori DCM che si concluderà in un sit in su Lungomare Nazario Sauro davanti la Presidenza della Regione Puglia .
La manifestazione è organizzata in concomitanza del tavolo di monitoraggio convocata dal Presidente della Task Force Regionale sulla Occupazione,Leo Caroli, sulla vertenza relativa ai 66 rimasti lavoratori DCM che ad Aprile finiranno la cassa integrazione e saranno licenziati .
In queste settimane il Cobas unitamente ai lavoratori DCM ha incontrato il Prefetto Michela La Iacona, successivamente il Sindaco di Brindisi Riccardo Rossi e per ultimi il Ministro Raffaele Fitto,l’Onorevole Mauro D’Attis , il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, a cui ha chiesto sostegno ad evitare questi licenziamenti.
In particolare sia il Ministro Fitto che il Presidente Emiliano hanno preso l’impegno di interessare il Ministro Urso per 2motivi;primo per la convocazione di un tavolo ministeriale dove trovare il modo di prendere tempo per evitare il licenziamento previsto per la fine di Aprile per i 66 lavoratori; secondo quello di cercare di legare i dipendenti DCM alla vertenza che comprende i lavoratori DEMA e DAR di Brindisi di cui il fondo americano proprietario degli stabilimenti ha chiesto la chiusura nella presentazione del piano di ristrutturazione, cercando interlocuzioni nazionali con le società del settore per un possibile acquisto.
La riunione del 21 Marzo a Bari non deve quindi rappresentare il saluto di commiato per questi lavoratori ma l’inizio di un percorso di salvataggio, visto che sono anche aumentate le proposte di acquisto dei due stabilimenti brindisini destinati alla chiusura .
Una terza proposta , ci riferiva il Presidente Emiliano nel corso della riunione di Lunedì scorso avuta con lui, è arrivata direttamente alla Regione Puglia dopo le due riscontrate nell’ultima riunione Romana al Ministero.
La speranza è l’ultima a morire e la cercheremo fino alla fine.
Per il Cobas Roberto Aprile
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