Redazione
Atletica Mesagne, al via la stagione del più importante campionato regionale. Diciotto gare, coinvolte tutte le province pugliesi.
Fervono i preparativi per l’edizione numero 36 del CORRIPUGLIA, il grand prix pugliese di corsa su strada, proprio mentre un gruppo di masters athlete raggiunge la capitale per la Rome Marathon 2023. È da poco concluso il Campionato provinciale 2022, importante occasione per la storia associativa dell’Atletica Mesagne, la prima volta infatti che la squadra vince la competizione classificandosi al primo posto, ed ecco, già pronte, gare e date che comporranno l’edizione del Trofeo Corripuglia, un torneo in linea con il calendario 2023 della Federazione Italiana di Atletica Leggera – Comitato regionale pugliese. Ricco il calendario, tra entusiasmo e soddisfazione del gruppo dirigente locale che da poco ha visto l’ingresso dei tre nuovi consiglieri Valeria Perrucci, Angelo Epifani e Gianluca Aresta.
“Un anno importante per l’atletica mesagnese – spiega Lorena Chezzi, Presidente Asd Atletica Mesagne –, obiettivi societari ben definiti per il raggiungimento di risultati di successo e soprattutto maggiore attenzione per le nostre atlete e i nostri atleti. L’avvio dell’attività dilettantistica di un campionato importante come quello regionale - sottolinea Chezzi - è un po’ come il ritorno a scuola dopo le vacanze, porta con sé sensazioni e aspettative diverse, tra interesse e sano ottimismo per un nuovo capitolo che sta per aprirsi. La partita più importante da giocare. A tutti i protagonisti di questa stagione buon Corripuglia e buon divertimento!”, conclude.
Il Corripuglia 2023 contemplerà 18 gare (saranno rappresentate quasi tutte le province con almeno una prova), tappa il prossimo novembre anche a Mesagne. Un calendario impegnativo, dove la qualità dovrà e sarà sempre messa in primo piano.
Scopriamo dunque gare e date della 36ma Edizione del Corripuglia 2023.
Start la prossima domenica 19 marzo da Putignano con la storica Marcialonga di San Giuseppe, a seguire il 26 marzo – Canosa di Puglia, 30 aprile – Casamassima, 7 maggio – Gioia del Colle, 28 maggio – Barletta, 4 giugno – Laterza, 11 giugno – Fasano, 17 settembre – Santeramo in Colle, 24 settembre – Trani, 1 ottobre – Putignano, 8 ottobre – Palagianello, 15 ottobre – Molfetta, 22 ottobre – Taranto, 5 novembre – Massafra, 12 novembre – Mesagne, 19 novembre – Altamura, 3 dicembre – Monopoli, e infine con data de definire – Noci.
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CONSUMO SUOLO: COLDIRETTI PUGLIA, SPECULAZIONI DA FOTOVOLTAICO A TERRA; IN PUGLIA COSÌ 75% IMPIANTI.
Il 75% degli impianti fotovoltaici in Puglia è a terra, contro una media nazionale del 42%, con effetti negativi sul consumo di suolo, con la percentuale di terreni coperti artificialmente dai pannelli pari al 2,5% rispetto a una media nazionale che non raggiunge l’1%. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dei dati dalla Cassa Depositi e Prestiti, con l’analisi diffusa in occasione dell’incontro del presidente nazionale Ettore Prandini con il Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto, per ribadire la necessità di salvaguardare le campagne per garantire la sovranità alimentare nazionale fermando le speculazioni ed il consumo di suolo con impianti fotovoltaici a terra che sono incompatibili con l’attività agricola.
E’ da rilevare che, nonostante la Puglia produca il 25% dell’energia eolica italiana e il 14% di quella solare, posizionandosi al primo posto per numero di impianti e per potenza installata di “nuove rinnovabili” – aggiunge Coldiretti Puglia - la quota di autoconsumo resta bassa, pari al 26%.
Ipotizzando che sul 10% dei tetti sia già installato un impianto, il semplice utilizzo degli edifici disponibili, secondo le elaborazioni del Centro Studi Divulga, potrebbe generare una potenza fotovoltaica compresa fra 59 e 77 GW un quantitativo sufficiente a coprire l’aumento di energia rinnovabile previsto dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) al 2030.
Con gli aumenti di elettricità e gas, la promozione di rete energetiche alternative rappresenterebbe un contributo determinante alla transizione green ma anche per contrastare l’aumento dei costi per famiglie e imprese. In questo senso l’agricoltura gioca un ruolo strategico. Partendo, ad esempio, dall’utilizzo degli scarti delle coltivazioni e degli allevamenti – sottolinea la Coldiretti – è possibile arrivare alla realizzazione di impianti per la distribuzione del biometano a livello nazionale per alimentare le flotte del trasporto pubblico come autobus, camion e navi oltre alle stesse auto dei cittadini. In questo modo sarà possibile generare un ciclo virtuoso di gestione delle risorse, taglio degli sprechi, riduzione delle emissioni inquinanti, creazione di nuovi posti di lavoro e sviluppo della ricerca scientifica in materia di carburanti green.
E’ importante cogliere le opportunità che vengono dall’economia circolare dotando il Paese di una riserva energetica sostenibile attraverso un fotovoltaico “intelligente” che non consuma suolo fertile e una rete per il biometano, conclude Coldiretti nel sottolineare peraltro l’importanza in tale ottica di sbloccare la proroga degli incentivi al biogas e finanziamento degli impianti che hanno presentato domanda al Gestore dei Servizi energetici (Gse) per favorire la transizione ecologica, trasformando gli sprechi in energia, e di dire sì al digestato come fertilizzante per evitare di fare un favore alle multinazionali straniere.
La Coldiretti sostiene un modello di transizione energetica che vede le imprese agricole protagoniste, come ad esempio con le comunità energetiche, gli impianti solari sui tetti e l’agrivoltaico sostenibile e sospeso da terra che consentono di integrare il reddito degli agricoltori con la produzione energetica rinnovabile, con una ricaduta positiva sulle colture e sul territorio. Occorre anche considerare la produzione di crediti di carbonio da parte delle imprese agricole e la loro potenziale vendita ad altre aziende, in un’ottica di economia circolare e di sostenibilità del Paese. Il carbon farming, infatti, rappresenta – conclude Coldiretti - un’altra voce di reddito potenziale per gli agricoltori che deve essere resa disponibili attraverso scelte amministrative chiare e semplici.
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10eLotto, Puglia protagonista: vincite per 60mila euro
10eLotto, Puglia protagonista: vincite per 60mila euro. Festa al 10eLotto in Puglia: come riporta Agipronews, a San Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia, è stato centrato un 6 da 50mila euro, a cui si aggiunge un 7 Oro da 10mila euro indovinato a Locorotondo, in provincia di Bari. L'ultimo concorso del 10eLotto ha distribuito 24,6 milioni di euro in tutta Italia, per un totale di 839,3 milioni dall'inizio dell'anno.
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Mesagne. Morte su lavoro, 4 indagati
Dopo la morte di Andrea Santorsola, l'operaio elettricista dipendente di un'azienda edile di Mesagne, la procura della Repubblica di Brindisi ha emesso 4 avvisi di garanzia nei confronti di altrettanti soggetti dell'azienda appalatrice dei lavori. Tutti e quattro sono assistiti dall'avvocato Massimo Manfreda. Le indagini sono indirizzate anche nella direzione di accertare se sul cantiere gli operai indossavano regolarmente gli strumenti antinfortunistici. Intanto prima di eseguire l'autopsia sul corpo del giovane sono stati prelevati alcuni organi, cuore, polmoni, reni e cornee, che saranno impiantati in altrettanti pazienti residenti a Palermo, Bergamo, in Toscana e nella stessa regione Puglia.
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Visita in Prefettura del Comandante Interregionale Marittimo Sud, Ammiraglio di Divisione Flavio Biaggi.
Visita in Prefettura del Comandante Interregionale Marittimo Sud, Ammiraglio di Divisione Flavio Biaggi. Il Comandante Interregionale Marittimo Sud, Ammiraglio di Divisione Flavio Biaggi accompagnato dal Comandante della Capitaneria di Porto di Brindisi, Capitano di Vascello, Luigi Amitrano, è stato oggi ricevuto dal Prefetto di Brindisi, Michela La Iacona.
Nel corso dell'incontro, il Prefetto ha espresso apprezzamento per la professionalità e la dedizione da sempre dimostrata nelle attività che il corpo delle Capitanerie di Porto quotidianamente svolge a tutela dell'ambiente, della sicurezza dei trasporti marittimi e per la salvaguardia della vita umana in mare.
La gradita visita è stata occasione per rinsaldare i proficui rapporti di collaborazione istituzionale, sui temi di comune interesse quali sicurezza portuale, pubblico soccorso e immigrazione.
Al termine dell’incontro è stato consegnato al Prefetto il tradizionale crest della Direzione Marittima.
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SICUREZZA SUL LAVORO DEVE ESSERE PRIORITÀ ASSOLUTA
SICUREZZA SUL LAVORO DEVE ESSERE PRIORITÀ ASSOLUTA. NECESSARI CONTROLLI E RISPETTO DELLE NORME ESISTENTI.
L’incidente sul lavoro in un cantiere a Mesagne dei giorni scorsi - di cui in queste ore abbiamo appreso il tragico epilogo - deve ancora una volta interrogare tutti gli attori sociali a tutti i livelli. Non è sufficiente ed accettabile archiviare l’episodio semplicemente esprimendo in modo solenne e pubblico il cordoglio alla famiglia dell’operaio scomparso – cordoglio che la UIL di Puglia ed il Coordinamento UIL di Brindisi esprimono sentitamente alla famiglia. Denunciare pubblicamente l’amarezza di un’altra, ennesima, morte sul lavoro è dovere del Sindacato ma da sola non basta. Occorre fare di più, sempre di più, incessantemente e concretamente a tutti i livelli.
La Normativa di settore, in ogni categoria, è già molto severa così come è cresciuta molto la sensibilità alla promozione attiva della Sicurezza sul Lavoro da parte di Sindacati ed Associazioni datoriali. La Uil porta avanti da tempo la Campagna #ZeroMortisulLavoro e solo pochi giorni fa un evento pubblico a Brindisi ha voluto sensibilizzare le nuove generazioni sull'importanza cruciale del tema già a partire dal mondo delle scuole. Tuttavia davanti al perpetuarsi di incidenti e morti anche la importate opera di sensibilizzazione è da sola insufficiente.
Se si considera la Salute in senso ampio nessun lavoro, anche il più semplice lavoro d’ufficio, è totalmente esente da rischi. Di certo i cantieri ed i lavori ad alto uso di macchinari, attrezzature e condizioni complesse richiedono una attenzione in più per la tragicità che un incidente può avere per l’incolumità fisica del lavoratore.
Occorre fare un ulteriore e concreto sforzo tutti assieme per la salvaguardia e la tutela delle vite umane durante lo svolgimento di ogni attività produttiva: è necessaria una rinnovata attenzione e una rinforzata frequenza dei controlli e delle ispezioni per verificare la corretta osservanza «sul posto» delle Norme e Buone pratiche per la Sicurezza.
La Uil di Puglia e di Brindisi invitano tutte le Istituzioni preposte a far rispettare le Normative vigenti sulla Sicurezza sui luoghi di lavoro a prevedere ogni azione possibile per aumentare con capillarità la frequenza e la tipologia di controlli. La consapevolezza che le Norme esistenti siano oggetto di frequente controllo possa diventare una ragione in più perché ogni datore di lavoro, ogni singolo Responsabile alla Sicurezza aziendale ed ogni singolo lavoratore nello svolgimento delle sue mansioni possa porre sempre, in ogni atto, la massima attenzione all’uso dei Dispositivi e dei comportamenti prescritti per la propria ed altrui tutela.
Il lavoro deve essere sempre occasione di dignità e promozione umana e mai più l’occasione con cui una vita venga deturpata o interrotta. Il lavoro è e deve essere sempre vita.
Il Coordinatore Provinciale UIL Brindisi
Fabrizio Caliolo
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Prelievo multiorgano all'ospedale Perrino di Brindisi
Prelievo multiorgano allospedale Perrino di Brindisi.
XYLELLA: COLDIRETTI PUGLIA, SELEZIONATI 40 GENOTIPI E 35MILA SEMENZALI SPONTANEI CONTRO PANDEMIA DEGLI ULIVI
XYLELLA: COLDIRETTI PUGLIA, SELEZIONATI 40 GENOTIPI E 35MILA SEMENZALI SPONTANEI CONTRO PANDEMIA DEGLI ULIVI.
Granieri (UNAPROL): “Velocizzare l’iter di autorizzazione per l’utilizzo delle nuove cultivar, assicurando la liberalizzazione del “brevetto” FS 17 nei tempi previsti”.
La sperimentazione, gli innesti per salvare gli olivi monumentali e lo studio della biodiversità rappresentata dalle piante selvatiche nate da incroci spontanei sono temi di sicuro interesse e di concreta speranza che vanno supportati perché unica speranza contro la Xylella la pandemia degli ulivi, così come i progetti di rinaturalizzazione. E’ quanto affermano Coldiretti Puglia e UNAPROL, in occasione delle celebrazioni per il centenario del CNR a Bari, quando sono stati selezioni altri 40 genotipi di olivo su una popolazione di 4000 totali, frutto di incroci controllati di cultivar italiane.
Proseguono inoltre gli studi in Puglia, dove sono già oltre 35.000 i semenzali spontanei osservati, numerosi semenzali già a frutto che hanno superato la fase giovanile, di cui 190 asintomatici selezionati ed analizzati con PCR quantitativa, 33 semenzali risultati privi del batterio a 3/4 successive analisi, di cui 23 già riprodotti e pronti per essere sottoposti ai test di patogenicità, dove i risultati attesi – aggiunge Coldiretti Puglia - riguardano nuove fonti di resistenza nuove varietà, uniche e nate in loco da genitori autoctoni, nuovi genitori locali per attività di incrocio, alla base del progetto di ricerca e sperimentazione ‘Resixo’ condotto dal CNR-Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante (IPSP Bari).
“Bisogna velocizzare l’iter di autorizzazione per l’utilizzo delle nuove cultivar – ha detto David Granieri, presidente di UNAPROL - che, sulla base delle risultanze delle sperimentazioni del CNR, presentano caratteri di tolleranza alla Xylella, assicurando la liberalizzazione del “brevetto” FS 17 nei tempi previsti. Va anche reso operativo ed efficace il “Tavolo di coordinamento emergenza Xylella”, come previsto dal Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia, di fatto istituito sin dal giugno 2020, e convocato una sola volta a novembre 2021”, ha insistito Granieri.
Solo nell’area infetta risultano contaminati 183mila ettari e 21 milioni di alberi e contro il dilagare della Xylella che è arrivata ad Alberobello sono determinanti monitoraggio, campionamento, analisi di laboratorio e continua ricerca, considerato che non esiste ancora una cura per la batteriosi, per l’individuazione dei focolai nei primissimi stadi della infezione – ricorda Coldiretti Puglia - su piante sensibili e la successiva rimozione secondo legge, così come il controllo della presenza di potenziali vettori contaminati, restano l’unica soluzione per ridurre la velocità di avanzamento della infezione. L’efficacia e sistematicità è garanzia per le aree indenni della Puglia e delle regioni limitrofe, anche puntando sulle tecnologie innovative di monitoraggio remoto.
“Per la prevenzione indispensabile ad arginare l’avanzata della Xulella, vanno trasferiti subito i 5 milioni di euro agli enti pubblici per dare corso alle pratiche fitosanitarie obbligatorie sulle superfici agricole non coltivate, aree a verde pubblico, bordi delle strade, canali, aree demaniali, per arrestare l’avanzata del batterio killer che interessa 8mila chilometri quadrati di territorio, il 40% della Puglia”, ha aggiunto il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.
La diffusione della Xylella Fastidiosa potrebbe costare miliardi di euro nei prossimi 50 anni in Europa, mentre in Italia, se l’espansione della zona infetta non venisse arrestata, l’impatto economico potrà crescere fino a 5,2 miliardi di euro – insiste Coldiretti Puglia - sulla base dello studio della prestigiosa rivista americana PNAS (Atti della Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti d'America) sulla valutazione dell'impatto di Xylella fastidiosa pauca sull’olivicoltura in Italia, Grecia e Spagna, studio realizzato nell'ambito del Progetto H2020 POnTE da un team multinazionale di ricercatori guidato da economisti dell'Università di Wageningen (Olanda).
La ricerca ha un ruolo determinante – conclude Coldiretti Puglia - perché fino al 2013 in Europa non c’era traccia di Xylella ed era conosciuta (da 130 anni) solo nelle Americhe e Taiwan.
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Al via Adotta un Monumento, giunto alla settima edizione
Al via Adotta un Monumento, giunto alla settima edizione. Ritorna, anche quest’anno, la settima edizione di “Adotta un Monumento”. Il progetto, promosso dalla Associazione Le Colonne in collaborazione con il Comune di Brindisi, è nato per sensibilizzare le giovani generazioni al rispetto, alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale della città di Brindisi. Il progetto prevede tre fasi distinte, a partire dalla ricerca storica ed artistica, alla conoscenza del sito e alla elaborazione di strumenti e sussidi per la divulgazione, valorizzazione e fruizione del monumento adottato. I luoghi della città contribuiscono così ad educare, siano essi musei, strade, teatri o piazze, attraverso una narrazione che parte dal passato fino alle culture d’oggi.
Dal prossimo 17 marzo partirà la seconda fase del progetto che prevede la conoscenza del sito prescelto attraverso visite guidate condotte dalle guide abilitate della Associazione Le Colonne, per poi proseguire con i propri docenti all’attività di studio e approfondimento storico ed artistico del monumento adottato, in proposte di tutela, recupero e valorizzazione del bene. Le Scuole coinvolte: Istituto Comprensivo Bozzano-Centro, plesso “Perasso”, “Virgilio”, “Marzabotto”, Istituto Comprensivo Centro, plesso “Livio Tempesta”, plesso “San Lorenzo”, plesso “Salvemini”, Istituto Comprensivo Sant’Elia-Commenda, plessi ”Mantegna-Crudomonte”, Scuola Media Statale “Kennedy”, I.I.S.S. Ferraris, De Marco, Valzani, Istituto Tecnico “Carnaro-MarconiFlacco-Belluzzi”, Liceo Artistico “E. Simone”, Liceo delle Scienze Umane e Liceo Linguistico “Palumbo”. Per info Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
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