Redazione
Elio Quarta non è più l’allenatore dell’Aurora Volley Brindisi
Elio Quarta non è più l’allenatore dell’Aurora Volley Brindisi. L’esperto tecnico salentino ha comunicato nella giornata di ieri alla società brindisina la sua decisione di lasciare la squadra rassegnando le dimissioni per motivi esclusivamente personali.
L’Aurora Volley Brindisi è rammaricata per la prematura e inaspettata chiusura del rapporto con il proprio allenatore, ma per il grande rispetto che nutre nei suoi confronti ha comunque accettato le dimissioni del tecnico.
La società biancazzurra ringrazia Elio per aver creduto fin da subito nel progetto Aurora e per il lavoro che con passione ha svolto con la squadra alla quale ha fornito un grande apporto in termini di professionalità, competenza ed esperienza.
L’Aurora Volley Brindisi augura a Coach Quarta le migliori fortune personali e professionali con la speranza di potersi incontrare nuovamente in un altro momento.
La società brindisina comunica di aver affidato temporaneamente la guida tecnica della squadra al secondo allenatore Monica Casalino.
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Servizi finalizzati alla ricerca di armi ed esplosivi
San Pietro Vernotico e Cellino San Marco (BR). Servizi finalizzati alla ricerca di armi ed esplosivi dopo i gravi episodi di danneggiamenti dinamitardi. Un arresto e una denuncia.
In seguito ad alcuni gravi episodi di danneggiamenti dinamitardi in danno di un’attività commerciale che si sono verificati a San Pietro Vernotico (BR) nell’ultimo periodo, questa mattina è stato predisposto un servizio finalizzato alla ricerca di armi ed esplosivi, da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi. Congiuntamente i militari hanno eseguito una serie di perquisizioni locali che hanno interessato i Comuni di San Pietro Vernotico (BR) e Cellino San Marco (BR) che hanno permesso di arrestare un 20enne di San Pietro Vernotico, trovato in possesso di un ordigno esplosivo costituito da due candelotti con miccia, uniti con del nastro adesivo del peso di 60 gr cadauno nonché materiale per l’accensione dell'ordigno. Nella sua stanza sono stati trovati anche 500 gr. circa di marijuana e hashish nonché due pistole scacciacani, prive di tappo rosso. Nel corso dello stesso servizio è stato denunciato a piede libero un 46enne di Cellino San Marco, trovato in possesso di un ulteriore candelotto dello stesso tipo rinvenuto a San Pietro Vernotico e di una carabina alterata, priva di otturatore, con silenziatore. Sono in corso accertamenti da parte degli artificieri del Reparto Operativo del Nucleo investigativo di Lecce per stabilire possibili connessioni tra gli ordigni rinvenuti e gli eventi dinamitardi di questi mesi in San Pietro Vernotico. L'arrestato è stato portato a Brindisi presso la casa circondariale, a disposizione della Procura della Repubblica di Brindisi.
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Prefettura: il Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica approva i progetti di videosorveglianza
Prefettura: il Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica approva i progetti di videosorveglianza presentati da 9 Comuni della provincia.
COLDIRETTI PUGLIA, ASSEDIO AI FIORI MADE IN PUGLIA CON BOOM IMPORT +35%
Il florovivaismo Made in Puglia vale 160 milioni di euro ma è stretto d’assedio da piante e fiori stranieri con le importazioni balzate del 35% nell’ultimo anno toccando il massimo di sempre. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, in occasione dell’apertura di Myplant & Garden a Milano, la principale fiera internazionale di settore, con gli spazi allestiti da Assofloro, Affi, l’Associazione Leverano in Fiore e il Comune di Leverano.
Il settore florovivaistico in Puglia è leader in Italia con il distretto in provincia di Lecce di Taviano e Leverano che si estende anche ai comuni limitrofi di Alliste, Maglie, Melissano, Nardò, Porto Cesareo, Racale e Ugento e quello della provincia di Bari con al centro della produzione e degli scambi Terlizzi, Canosa, Bisceglie, Molfetta, Ruvo di Puglia e Giovinazzo, e altre realtà aziendali sparse nel resto della regione. Le serre e i vivai Made in Italy stanno subendo un attacco a tenaglia su due fronti. Da un lato ci sono i cambiamenti climatici con lunghi periodi di siccità, caldo anomalo intervallato da gelate improvvise, che stanno mettendo a dura prova le piante, dall’altro ci sono le conseguenze economiche e commerciali della guerra in Ucraina.
L’altro fronte aperto – evidenzia Coldiretti – è quello dell’esplosione dei costi di produzione a causa della guerra in Ucraina che pesa su ogni cosa, dai fertilizzanti agli imballaggi, dalla plastica dei vasetti alla carta delle confezioni fino al gasolio per il riscaldamento delle serre. E – sottolinea Coldiretti – sono esplose anche le spese di trasporto in un paese come l’Italia dove l’85% delle merci viaggia su gomma.
Con una differente politica del verde pubblico sarebbe possibile affrontare meglio anche l’aumento esponenziale dei costi dell’energia, spiega Coldiretti nel sottolineare che “dobbiamo agire come sistema per creare un Paese diverso e migliore rispetto al passato usando i fondi per gli accordi di filiere con l’utilizzo di piante italiane per creare valore e bellezza sui territori, nelle grandi città come nei piccoli comuni.
La messa a dimora di nuovi alberi è importante – sostiene la Coldiretti Puglia – per affrontare il problema delle città dove si dispone di appena 14 metri quadrati di verde urbano per abitante in Puglia, puntando su un grande piano di riqualificazione di parchi e giardini che migliori la vita della popolazione e la qualità dell’aria. Una pianta adulta è infatti capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili mentre un ettaro di piante è in grado di aspirare dall’ambiente ben 20mila chili di anidride carbonica (CO2) all’anno. Senza dimenticare – conclude Coldiretti – gli effetti di mitigazione sui microclimi metropolitani visto che differenza di temperatura estiva delle aree urbane rispetto a quelle rurali raggiunge spesso valori superiori a 2°C nelle città più grandi, secondo uno studio Ispra.
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Fruizione del castello di Carovigno gestito dall'associazione Le Colonne
8411 visitatori e 1115 studenti sono i numeri resi noti dal piano strategico di gestione del Castello Dentice di Frasso di Carovigno promosso dall’Ets Le Colonne Arte Antica e Contemporanea, in collaborazione con il Comune di Carovigno. Nel corso del periodo di riferimento marzo 2022 – febbraio 2023 si sono registrati visitatori di età compresa tra i 18 e 60 anni provenienti per lo più dal sud Italia (47%) e dal nord Italia (25%), una percentuale più bassa si è registrata invece per gli italiani provenienti dal centro (17%) e per gli stranieri (11%). Da indagini qualitative e quantitative è stato possibile comprendere non solo il profilo socio-demografico, ma anche la motivazione che li ha condotti al Castello (svago 49% e arricchimento culturale 47%) e la valutazione della visita (il 56% dei visitatori si ritiene molto soddisfatto). Gli studenti, invece, di età compresa tra i 6 e i 14 anni, hanno aderito alle proposte didattiche e ai progetti di Educazione al Patrimonio, quali laboratori didattici e visite guidate a tema.
Con gli studenti degli istituti superiori sono stati realizzati progetti strutturati in base alla loro maturità, il più importante quello sulla Legalità. Il progetto è nato dalla consapevolezza che la scuola ha un ruolo fondamentale nel diffondere tra "i cittadini di domani" la cultura della legalità e della cittadinanza attiva e consapevole con l’obiettivo di educare i ragazzi all’ascolto e al rispetto delle regole gettando le basi per una sana e civile convivenza. Successivamente, è stato avviato un PTCO con il Liceo "Ettore Palumbo: Scienze umane, Economico sociale e Linguistico" di Brindisi, un percorso trasversale per avvicinare gli studenti al mondo del lavoro acquisendo competenze e conoscenze che torneranno loro utili in futuro. Per quanto concerne il pubblico generico, sono state condotte visite guidate in italiano e in lingua, organizzate secondo percorsi tematici (“Il Castello di Carovigno: da fortezza a residenza nobiliare”, “Le donne del Castello: da Maria d'Enghien a Elisabetta Schlippenbach”, “Antiche tradizioni: le stoffe di Carovigno”) che hanno incluso non solo il Castello, ma anche il centro storico e il Parco della Contessate. Sono state realizzate anche mostre, conferenze e convegni, incontri formativi, laboratori didattici, presentazioni di libri, concerti, spettacoli e manifestazioni. Notevole successo ha avuto la mostra di Uccio Biondi e curata dal Prof. Massimo Guastella dl titolo: “Durch den Kamin.
L’arte per mai più” un’installazione intermediale in memoria delle vittime di tutte le violenze, presente nelle sale storiche dal 17.07.2022 al 17.03.2023. La mostra ha voluto essere una riflessione concreta, realizzata tramite video e sculture, per riaccendere la memoria collettiva su argomenti dolorosi. La promozione è avvenuta attraverso il sito www.castellodicarovigno.it e i profili social delle maggiori piattaforme, quali Facebook, Twitter e Instagram, sui quali sono stati pubblicati non solo contenuti volti a promuovere gli eventi in programma, ma anche ricerche storiche, immagini d'epoca e curiosità finalizzate alla storia del territorio. Il Castello è aperto al pubblico dal martedì alla domenica secondo i seguenti orari: dal martedì al venerdì: 9:30 – 12:30 / 15:30 – 17:30 sabato e domenica: 9:30 – 12:30 / 16:00 – 18:00.
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Cinghiale a Mesagne, tra caccia e fobia
Fobia a Mesagne per l’avvistamento di un cinghiale in una delle zone residenziali della città, le contrade Torretta e Palmitella. Alcuni cittadini hanno anche allertato la polizia locale che arrivata sul posto non è riuscita a trovare l’animale segnalato. D’altronde non poteva essere altrimenti poiché questi animali si avvicinano alle zone residenziali per cercare del cibo e dell’acqua e poi si allontano percorrendo diversi chilometri in poco tempo. Ieri mattina diversi residenti hanno monitorato decine e decine di ettari nelle contrade vicine all’avvistamento senza, tuttavia, trovare tracce del mammifero. Resta il dubbio che possa trattarsi di un maiale nero di Calabria fuggito da qualche allevamento domestico presente in zona.
A individuare il cinghiale è stata una signora che vive in contrada Palmitella che si è trovata faccia a faccia con l’ungulato. Pensando che si trattasse di un animale fuggito dal terreno di un residente vicino alla sua proprietà ha allertato la famiglia. Con suo stupore ha scoperto che l’animale non solo non era dei suoi vicini, ma nemmeno di tutti gli altri che vivono nel comprensorio. Pertanto è scattato l’allarme. È stata allertata la polizia locale che ha inviato sul posto una pattuglia. Gli agenti, giunti nella zona segnalata, non hanno notato la presenza dell’animale che nel frattempo, forse disturbato dalla presenza di tante persone, si è allontanato. Nelle ore successive diversa gente ha iniziato a monitorare il territorio interessato alla ricerca del cinghiale senza riuscire a trovarlo. Di lui è rimasta solo la paura tra la gente di trovarselo di fronte. I cinghiali sono generalmente animali notturni che si muovono alla ricerca di cibo. Di giorno riposano in anfratti o buche che scavano nel terreno. In ogni modo di questa inusuale vicenda lascia perplessi la presenza in zona di un solo animale poiché questi ungulati si spostano in gruppi piuttosto numerosi. Da qui la tesi che possa trattarsi di un animale domestico, cinghiale o maiale nero, sfuggito alla custodia dei proprietari.
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10eLotto, Puglia protagonista: vincite per 27 mila euro
10eLotto, Puglia protagonista: vincite per 27 mila euro. Il 10eLotto premia la Puglia con vincite complessive per 27mila euro: come riporta Agipronews, a Massafra, in provincia di Taranto, è stato realizzato un 6 Doppio Euro da 15mila euro, mentre ad Altamura, in provincia di Bari, è stato vinto un 6 Doppio Oro da 6mila euro, a cui si aggiunge un 8 da 6mila euro realizzato a Bari. L'ultimo concorso del 10eLotto ha distribuito premi per 26,5 milioni di euro in tutta Italia, per un totale di oltre 574 milioni dall'inizio dell'anno.
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Per la prima volta al Centro Trasfusionale dell'ospedale Perrino di Brindisi sono stati effettuati prelievi di sangue multicomponent in eritroplasma plt aferesi. Questa tecnica consente di ottenere in una sola seduta aferetica globuli rossi, plasma e piastrine, ottimizzando il processo della donazione che in questo modo da un singolo donatore ricava tre prodotti utilizzabili per diversi scopi.
L'eritroplasma plt aferesi si effettua usando separatori cellulari che, adeguatamente impostati, permettono la raccolta simultanea di emocomponenti da un singolo donatore. Antonella Miccoli, direttrice del Centro, ha spiegato che i potenziali donatori devono avere dei requisiti di idoneità specifici: età compresa tra 18 e 60 anni; emoglobina superiore ai 13.5 g/dl per gli uomini e ai 12.5 per le donne; peso maggiore di 60 kg. Il volume complessivo degli emocomponenti raccolti ammonta in 435 ml di plasma, 223 ml globuli rossi e 280 ml di piastrine.
“Questa nuova tecnica - spiega Miccoli - non è un'alternativa alla donazione tradizionale ma può rappresentare una strategia attraverso la quale raggiungere l'autosufficienza del sistema trasfusionale locale. Colgo l’occasione per ringraziare le forze armate che continuano a sostenerci con le donazioni, insieme ai cittadini che si presentano al Trasfusionale, anche a nome degli oltre 150 talassemici che hanno bisogno di quattro unità di sangue al mese”.
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Fondazione dieta Mediterranea, ecco le nostre attività
In data 20 Febbraio, il Consiglio di Amministrazione ed il Comitato Scientifico della Fondazione Dieta Mediterranea hanno formalmente preso atto della decisione unilaterale del Comune di Ostuni di rescindere il contratto di locazione per Palazzo Tanzarella, sede della Fondazione Dieta Mediterranea e di recedere dalla Fondazione “Dieta Mediterranea.
Non spetta certo a me discutere o dubitare del fatto che il Comune possa far miglior uso degli spazi ora occupati dalla Fondazione. ”Ad majora semper” dovrebbe essere il motto di tutte le Amministrazioni. Ma che nella delibera del Comune si affermi che “non risulta che la Fondazione abbia recentemente assunto iniziative significative” è dimostrazione di colpevole superficialità, quando sarebbe opportuno fornire le fonti di informazione utilizzate per arrivare a tale conclusione.
Non è questa la sede per elencare tutte le attività della Fondazione , che riguardano, solo per fare alcuni esempi, la partecipazione ad iniziative europee (Switchtohealthy, statunitensi e nazionali, che comprendono quelle in collaborazione con l’Università di Padova ,, con il Consiglio nazionale delle Ricerche, con l’Associazione Happy Ageing, la partecipazione alla Whole Grain Initiative , si aggiungano le iniziative in collaborazione con gli Istituti di Cultura Italiana di vari paesi nell’ambito del programma “Settimana della Cucina italiana nel Mondo” promosso dal Ministero degli Esteri, nonché interazioni continue con le scuole di ogni ordine e grado, in cui la Fondazione svolge formazione e ricerca. Innumerevoli sono poi le attività congressuali in cui ogni anno gli autorevoli membri del Comitato Scientifico partecipano in rappresentanza della Fondazione (Società Italiana per la Prevenzione cardiovascolare-SIPREC, Società Italiana di Scienze dell'Alimentazione-S.I.S.A., Società Italiana di Gerontologia e Geriatria-SIGG e numerose altre), nonché le pubblicazioni scientifiche, su riviste nazionali ed internazionali, su volumi e trattati, di cui ricordo, come esempio emblematico, il volume pubblicato dall’editore internazionale Springer e intitolato “Benefit of the Mediterranean Diet in the Elderly patient” ad opera del Coordinatore del Comitato Scientifico, Prof. Antonio Capurso, che riporta in copertina il logo della Fondazione Dieta Mediterranea. L’ironia della sorte, per chi afferma che la Fondazione non ha iniziative significative recenti, vuole che proprio nelle scorse settimane sia stata data alla stampa una versione italiana, semplificata per raggiungere un pubblico generalista, di un volume dello stesso autore, patrocinato dalla Fondazione stessa.
Da ricordare, in ambito territoriale, le attività di collaborazione con i rappresentanti istituzionali in Parlamento nel tentativo di istituire un Disegno di Legge sulla Dieta Mediterranea, la stesura del dossier di candidatura della città di Ostuni a capitale della cultura italiana per il 2018, una raccolta fondi per l’acquisto di tablet per favorire la didattica digitale a distanza nel periodo pandemico, quindi la costante partecipazione a numerose iniziative pubbliche di divulgazione e promozione della dieta mediterranea in collaborazione con enti, imprese ed istituzioni.
In sintesi, le attività scientifiche, culturali e divulgative della Fondazione Dieta Mediterranea sono state continuative, attuate con modalità diverse (anche a causa della pandemia degli ultimi anni), e senz’altro continueranno nel prossimo futuro, secondo quanto fortemente voluto e tracciato dai Presidenti che mi hanno preceduto, il Prof. Gaetano Crepaldi e il Prof. Renato Guerriero. La Puglia resterà il perno delle attività culturali e divulgative, perché questo mi è stato chiesto all’unisono dal Consiglio di Amministrazione e dal Comitato Scientifico e, anche per questa ragione, il Segretario Generale, Dr. Domenico Rogoli e il Vice Presidente, Dr. Angelo Faggiano, mi affiancheranno nel futuro con l’usuale competenza e dedizione. Il carattere nazionale della Fondazione, d’altro canto, continuerà ad esprimersi con attività di collaborazione ed interazione con organi ed istituzioni su tutto il territorio italiano. Ringrazio tutti coloro che in questi giorni hanno espresso solidarietà e supporto, dimostrando di credere nella Fondazione Dieta Mediterranea; con loro continueremo la nostra strada per affermare i valori in cui abbiamo sempre creduto.
Stefania Maggi, Presidente
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