Redazione

 Individuati e denunciati dai Carabinieri gli otto minorenni coinvolti nella rissa avvenuta nella tarda serata del 31 ottobre scorso a Ceglie Messapica. I Carabinieri della Stazione di Ceglie Messapica, a conclusione di specifica attività di indagine iniziata a seguito di una rissa tra minorenni avvenuta in quel centro nella tarda serata del 31 ottobre scorso, hanno denunciato in stato di libertà 8 minorenni di età compresa fra i 15 e 16 anni, con l’accusa di rissa aggravata. Nella tarda serata del 31 ottobre, i Carabinieri di Ceglie Messapica furono allertati poiché poco prima si erano recati presso il pronto soccorso dell’ospedale del luogo alcuni ragazzi minorenni, uno dei quali aveva una ferita da taglio ad un dito della mano, giudicata guaribile con 10 giorni di prognosi. I successivi accertamenti, consistiti nell’esame dei testimoni e nell’acquisizione e visione dei filmati degli impianti di video sorveglianza presenti sul posto, hanno consentito di accertare che alla Piazza Sant’Antonio gli otto minorenni avrebbero partecipato attivamente ad una rissa, affrontandosi, secondo la ricostruzione degli inquirenti, a più riprese per le vie del paese. Gli otto giovani sono stati quindi denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minori di Lecce.

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"Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada", un momento di ricordo e riflessione che viene dedicato, ogni anno, alle vittime di incidenti stradali ed ai loro familiari.

Sono numerose le iniziative che riflettono l’impegno sotto il profilo comunicativo, informativo e gli accordi con enti ed istituzioni con cui la Polizia di Stato condivide obiettivi di riduzione della mortalità stradale.

Anche quest’anno, nell’ambito della XI manifestazione “La vita spezzata” organizzata dall’Associazione A.T.O. di Martina Franca, fanno tappa nella provincia di Taranto Brindisi e Bari il Pullman Azzurro della Polizia di Stato e la vettura Lamborghini con livrea Polizia di Stato che, con operatori specializzati, fornirà utili indicazioni sul rispetto delle regole del Codice della Strada e sulle dirette conseguenze dei comportamenti errati assunti alla guida dei veicoli.

Il pullman azzurro, vera e propria aula multimediale itinerante, consente ai visitatori di entrare in contatto con un team di esperti poliziotti anche per simulare le sensazioni che proverebbe un uomo che si pone alla guida di un veicolo sotto effetto di sostanze stupefacenti e/o alcoliche.

Il pullman azzurro e la Lamborghini faranno le seguenti tappe:

  • 15 novembre Locorotondo (Ba)
  • 16 novembre Cisternino (Br)
  • 17 novembre Montemesola (Ta)
  • 18 novembre Martina Franca (Ta)
  • 19 novembre Monopoli (Ba)

L’educazione stradale non è rivolta solo agli automobilisti, ma anche ai giovani, attraverso la diffusione nelle scuole, negli incontri con i poliziotti della Stradale, della cultura della legalità, della prevenzione e la promozione dei corretti stili di vita, per stimolare in loro, futuri conducenti, una maggiore responsabilità nei comportamenti alla guida.

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ANCE E UIL BRINDISI – SUBITO PIANI DI COMMITTENZA PER DEBELLARE I SUBAPPALTI E PER ATTUARE LA RIPRESA L’ASI RIPARTA DALLO STUDIO SULLE AREE EFFETTIVAMENTE DISPONIBILI.

Un piglio nuovo per entrare nel merito delle tante questioni in sospeso nel territorio ed individuare una strada da percorrere insieme, nel rispetto dei ruoli e delle competenze.

Questo, in sintesi, quanto emerso dall’incontro tra il Presidente di ANCE Brindisi, Angelo Contessa e il Coordinatore della Uil Brindisi, Fabrizio Caliolo.

Una riunione densa di spunti interessanti e che ha evidenziato tante convergenze tra mondo datoriale e mondo sindacale per ciò che riguarda il comune interesse, ovvero quello di favorire lo sviluppo della provincia di Brindisi, partendo in primis da una sorta di “rivoluzione culturale”.

Non poteva chiaramente mancare un’analisi dell’attuale sistema industriale e dei possibili nuovi investimenti. Proprio relativamente a questo aspetto, Contessa e Caliolo hanno concordato che, per garantire rispetto e rispondere alle esigenze del territorio, è opportuno poter disporre preventivamente del cronoprogramma e dei piani di committenza in maniera tale da consentire alle imprese locali di verificare ogni possibile coinvolgimento diretto, senza il solito inaccettabile ricorso al sistema del subappalto che mortifica aziende e lavoratori.

Altro punto su cui ANCE e UIL hanno trovato condivisione è la necessità per gli Enti locali di dotarsi di strumenti urbanistici aggiornati ed immediatamente operativi.

Nel corso dell’incontro si è poi discusso delle problematiche che attanagliano il SIN di Brindisi e le zone ASI. Da quanto si apprende dalla stampa circa il “caso ACT Blade”, per esempio e senza voler entrare nel merito dello stesso, sembrerebbe che non ci siano aree disponibili per effettuare degnamente nuovi investimenti.

Risulta quindi evidente - e anche su questo Caliolo e Contessa sono stati concordi – che il punto di partenza deve essere un’analisi del contesto attuale su dati già disponibili come, ad esempio, quelli forniti dall’eccellente studio commissionato dall’ex Presidente dell’ ASI, Mimmo Bianco ormai due anni or sono, dal titolo “Adeguamento del piano regolatore territoriale consortile dell’agglomerato industriale di Brindisi al Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR)” che fornisce, appunto, l’analisi del quadro conoscitivo dell’agglomerato industriale e l’individuazione delle aree oggetto di analisi.

Sarebbe forse ora che elaborati, come quello succitato – magari realizzati anche con fondi pubblici - fossero tirati fuori dai cassetti in cui sono stati archiviati perché potrebbero rappresentare validi strumenti per garantire una ri – partenza, libera da vincoli.

Non c’è più spazio per “cattedrali nel deserto”! Occorre, invece, collaborare per creare concretamente le condizioni più adeguate a consentire una reale crescita economica e sociale.

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La Fratelli Ruggiero Antonio & c. srl, nell’azione di rilancio avviata nel corso degli ultimi due anni, è orgogliosa di ringraziare tutti i propri Partner. Lo farà mercoledì 16 novembre presso Tenuta Moreno. 

La Fratelli Ruggiero è una realtà produttiva di Mesagne che opera nel settore conserviero e  trasforma principalmente carciofi e pomodori locali. Tra attività diretta e indotto, da lavoro a centinaia di persone e l’azione di rilancio è motivo di grande orgoglio oltre a ricchezza per il territorio.
A fronte della crisi aziendale a cui si è aggiunto un difficile contesto generale, tra cui, prima  l’epidemia da COVID e attualmente la guerra in Ucraina, la scommessa o, meglio, la sfida che si poneva alla Fratelli Ruggiero portava ad una conclusione drammatica.
Tutti i principali fattori in gioco rappresentavano un quadro in cui la scelta più coerente appariva a prima vista la chiusura dell’attività.
L’energia e il coraggio di Mimmo, Stefania e la mamma Lucia Ruggiero si sono rivelati essenziali nell’affidare il timone dell’azienda alla primogenita Ivana a cui non è mancato il supporto dei fornitori, dei clienti e, non ultimo, delle maestranze.
Tra i principali fornitori non si può fare a meno di citare i fratelli Campana per i pomodori, Donatello Argentieri per i carciofi e Scatolificio Salernitano per gli imballaggi. Sempre a tale proposito, meritano tutta la nostra attenzione i produttori anche delle province di Foggia, Lecce e Taranto.
Ivana, si è fatta  carico della responsabilità di guidare un’azienda conserviera del sud, territorio tradizionalmente maschile.
La Fratelli Ruggiero ha ampliato la forza aziendale innestando nuove risorse umane ed intende continuare a rafforzare il management con nuove e preparate risorse e, soprattutto, è riuscita a difendere posti di lavoro che in questo contesto sono la soddisfazione maggiore. 
L’indotto che muove una realtà come la Fratelli Ruggiero permette a giovani e meno giovani di rimanere al Sud con prospettive positive.
Quanto fatto finora è solo l’inizio, eventuali investimenti e/o comunque azioni per aumentare la capacità produttiva si rendono necessarie per le opportunità commerciali che si rivelano ogni giorno.
La riconosciuta qualità dei prodotti Ruggiero ha aperto nuovi mercati e ampliato gli esistenti, la Fratelli Ruggiero esporta in Giappone, U.S.A., Germania, Corea del Sud, Israele e tanti altri.
L’avventura della Fratelli Ruggiero è nata nel 1983 su intuizione e saper fare del fondatore Antonio che ha saputo scegliersi i collaboratori migliori da una parte – uno per tutti il socio e amico Augusto Pisoni - e, non meno importante, anzi la più importante è il fatto che non gli è mai mancato il sostegno della moglie Lucia.
Si ringrazia l’amicizia e il sostegno morale del Consigliere Regionale Mauro Vizzino e del Sindaco di Mesagne Toni Matarrelli.
Da ultimo, ma come dicono gli inglesi, non per questo meno importante, si ringrazia il Prof. Pietro Santamaria del Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti della facoltà di Agraria dell’Università di Bari che si è reso disponibile per definire un Protocollo di Intesa per istituire una Borsa di Studio e contribuire ad un dottorato di ricerca in ricordo del fondatore Antonio Ruggiero. 
 
 

 Presentazione del libro “La verità di Iago” di Ettore Catalano.

Presso il Museo Ribezzo di Brindisi, in piazza Duomo, venerdì 18 novembre, alle ore 18.00, nell’ambito della rassegna culturale “Il mio libro va in biblioteca. Dialogo dell’autore con l’altro da sé”, organizzata dal Polo Bibliomuseale di Brindisi, sarà presentato il libro del Prof. Ettore Catalano “La verità di Iago”, un noir ambientato a  Brindisi. Dialogherà con l’autore il Prof. Mimmo Tardio. Modera Renato Rubino.
La rassegna, voluta dal Direttore Arch. Emilia Mannozzi e avviata già nel 2019, propone percorsi di approfondimento fra arte, letteratura, saggistica e attualità, in cui gli Autori conversano sui contenuti della propria opera con un “Altro da sé” alla ricerca del proprio vero "volto”.
 
Il libro
“La verità di Iago” ha come tema un’indagine su un disegno criminale raffinato. Il commissario Donato Tanzarella viene promosso e trasferito a Brindisi a dirigere pro tempore la Squadra Mobile in qualità di vice questore aggiunto. In una città un po’ dimenticata dai grandi interessi, ma ricca di bellezze artistiche e di sortilegi regalati dalla generosità della natura, il vice questore si trova alle prese con un delitto apparentemente indecifrabile, nel quale è coinvolta una giovane e affermata giornalista di moda, il cui cadavere viene ritrovato tra i ruderi di Villa Skirmunt, conosciuta da tutti i brindisini come la “Casa dei fantasmi”. Stretto tra la necessità di chiudere al più presto una indagine che ha sconvolto l’opinione pubblica e la coscienza di procedere senza lasciare inesplorata alcuna pista, Tanzarella si trova immerso in un disegno criminale raffinato, le cui articolazioni riuscirà a scoprire soltanto facendo ricorso allo straordinario potere ermeneutico di un grande testo teatrale.
L’autore
Ettore Catalano ha insegnato Letteratura Italiana nelle Università degli Studi di Bari e del Salento, in cui è ora professore onorario. Si è occupato della letteratura italiana dell’Ottocento e del Novecento, non trascurando i contemporanei e la letteratura regionale. Molti suoi contributi sono dedicati all’analisi delle problematiche legate alla messinscena teatrale e alla drammaturgia otto-novecentesca. Tra le ultime opere dell’autore, ricordiamo, per Progedit, La metafora e l’iperbole. Studi su Vittorini (2007), la cura di Letteratura del Novecento in Puglia. 1970-2008 (2010, II ed.), Le caverne dell’istinto (2011), Per altre terre. Il viaggio di Ulisse (2012), la cura di Elotro, elmismo. Proiezioni autobiografiche nella letteratura italiana (2012), Strategie di scrittura nella letteratura italiana (2013, Premio “Carlo Levi” 2014), I cieli dell’avventura. Forme della letteratura in Puglia (2014). Per lo stesso editore ha esordito nella narrativa con Rosso Adriatico. Il delitto della lamia (2018), seguito da Un mare di follia (2019).

Una brutta New Virtus Mesagne cede in casa contro l'Adria Bari. Ferma ancora al palo la Apulia Diagnostic Mesagne apparsa sfilacciata e quasi mai in partita.

 Partono con un velato ottimismo i mesagnesi che riescono a recuperare Crovace, Risolo e Renna rispetto alla gara di Mola. Finalmente una rotazione accettabile per coach Romano che conferma nel primo quintetto il forte Hazners, al fianco di Ranitovic, Gallo e Gualano con Pellecchia in cabina di regia.
Risponde presente coach Cazzorla col folletto Rodriguez a dirigere Buzzo, Pugliese, Ferraretti e Lupo.
 
Un inizio equilibrato illude i tanti tifosi presenti nello scatolone di Via Udine: le due squadre si affrontano a viso aperto, correndo il campo a ritmi elevatissimi. Il piano partita di Bari è quello di mantenere il ritmo quanto più sostenuto possibile alla ricerca di punti rapidi e facili. Finisce fuori giri invece la New Virtus nel tentativo di rincorrere i baresi: le idee finiscono per appannarsi e la circolazione palla in attacco rallenta; iniziano le forzature a difesa schierata e sprofondano di colpo le percentuali realizzative. Il lungo parziale barese si chiude dopo quasi 4 minuti su 11-16 grazie ai liberi di Risolo. Nel frattempo, lo staff mesagnese manda in campo Crovace per uno spaesato Pellecchia nel tentativo di dare ordine alla manovra. Cazzorla ne approfitta per mischiare la difesa e congela il primo quarto sul 12-16. Resta a galla la New Virtus grazie alle invenzioni di un ispirato quanto isolato Hazners che inventa canestri su canestri in side step.
 
Nel secondo quarto, Hazners (ancora lui) e Risolo suonano la carica fino all'unico vantaggio interno del match sul 23-22 dopo l'ennesima prodezza balistica del lettone. Bellissimo spezzone di gara per il capitano, stimolato dalla dura e serrata lotta contro i pari ruolo baresi.
Bari si rifugia in timeout, la panchina scuote i propri atleti che rientrano in campo col desiderio di azzannare la partita: i ritmi già alti diventano frenetici, i baresi innalzano anche l'impatto fisico della partita e trovano i mesagnesi impreparati; un parziale di 0-10 spegne definitivamente la luce dei padroni di casa.
Ranitovic e compagni litigano col ferro, ma è soprattutto la metà campo difensiva ad essere deficitaria: i baresi arrivano prima su ogni pallone e coprono il campo in un batter d'occhio. Si chiude la prima metà di gara sul 32 - 41, con una New Virtus che appare quasi impaurita dall'energia messa in campo dagli avversari.
 
Al rientro coach Romano prova a rendere pan per focaccia mischiando la propria difesa e passando a zona 3-2: troppe le amnesie dal lato debole e la supremazia a rimbalzo offensivo dei baresi per continuare nell'esperimento. Nel frattempo Bari cambia fronte difensivo ad ogni possesso e finisce per allungare sul 36-48. La panchina gialloblù ha visto troppo: ferma la contesa ed al rientro restituisce con le ultime forze in corpo un parziale di 8 punti con Risolo e Gallo sugli scudi, per il momentaneo meno 4. Lo sforzo profuso pretende presto il suo obolo, con i virtussini che finiscono per sbagliare un paio di conclusioni semplici da sotto dando la possibilità a Bari di correre in campo aperto. Finisce il terzo parziale sul 45-59.
L'ultimo quarto si apre col disperato tentativo di limitare i tiri dall'arco baresi ricorrendo nuovamente alla zona dispari: gli ospiti anticipano costantemente la difesa avversaria sul rovesciamento di fronte riuscendo a liberare un tiratore sull'arco o l'uomo libero sotto canestro (sistematicamente dimenticato dal terzo sul lato debole).
Scappano via gli ospiti e la partita finisce sul +20 a 3 minuti e mezzo dalla fine. Si registra, per dovere di cronaca, un inutile e tardivo parziale di 6 punti targato Ranitovic (lontano parente dell'ottimo giocatore visto negli scorsi match) e si va sotto la doccia sul 60-77 di fine partita.
 
Brutta sconfitta di una squadra apparsa sfilacciata ed alla ricerca di una chimica che metta assieme le individualità presenti. Pesano come macigni le tante settimane perse in cui la squadra non ha potuto lavorare assieme per i tanti infortuni: il calendario corre ed è tempo di lavoro duro in palestra per recuperare il terreno perduto.
 
 
 
 
TABELLINI:
C GOLD - 5° GIORNATA: NEW VIRTUS MESAGNE 60 - 77 ADRIA BARI
 
New Virtus Mesagne: Bellanova n.e., Gualano 1, Pellecchia 5, Ranitovic 11, Risolo 12, Renna 1, Hazners 19, Crovace, Gallo 11, Zullo n.e.
 
Adria Bari: Ravelli A. 3, Ravelli M. n.e., Rodriguez 20, Buzzo 12, Ferraretti 15, Vorzillo 2, Callara 11, Lupo 5, Pugliese 9, Mezzina, Loprieno n.e.

Seduta della Terza Commissione, presidente  il consigliere Mauro Vizzino, dedicata alle audizioni.
La d.ssa  Liddo, della sezione Benessere sociale, innovazione e  sussidiarietà, ha relazionato sugli effetti prodotti dalle delibere di Giunta relative al "contributo erogato a sostegno di parrucche a favore di pazienti oncologici sottoposti a chemioterapia" ed alle" Norme per il sostegno del caregiver familiare".
E’ stata quindi  la volta di Antonio  Perugini, presidente “Welfare a Levante” sull’aggiornamento delle “tariffe regionali per l’assistenza in favore di soggetti non autosufficienti, disabili, persone con disturbi mentali, persone affette  da dipendenze patologiche, soggetti in età evolutiva, persone con disturbi dello spettro autistico, persone nella fase terminale della vita, persone cui sono applicate misure di sicurezza”, così come richiesto dal consigliere Gabellone.
Ha risposto l’assessore alla Salute, Rocco Palese, che ha  ricordato in premessa che le tariffe per le RSA non venivano modificate dal 2004 e che  molte di queste strutture, erogando LEA ( Livelli Essenziali di Assistenza) sono obbligate a  seguire gli  aggiornamenti tariffari   imposti in sede nazional  . Ha riferito quindi della delibera già approvata dalla Giunta regionale   che  applica tali aggiornamenti tariffari ai nuovi ingressi nelle strutture. Altre misure sono attualmente allo studio. L’assessore ha colto l’occasione per informare  di una proposta di delibera all’attenzione dell’esecutivo che  crea, all’interno del Dipartimento alla  Salute una apposita sezione dedicata alle tossicodipendenze. Previsto per il prossimo 25 novembre uno specifico incontro di “Welfare a Levante”,  l’organismo che riunisce  le Rsa per l’esame più esaustivo delle nuove tariffe in rapporto ai servizi ed al personale impiegato. Riproposta in Commissione  la necessità di istituire una sottocommissione  sull’autismo.
Sull’argomento il presidente Vizzino ha aggiornato  la seduta ad una data successiva al 25 novembre per la valutazione delle decisioni assunte da Welfare a Levante.
La  “ Sicurezza  sul posto di lavoro dei dipendenti  e situazione personale Sanitaservice ASL Brindisi” è stato  l’oggetto  della terza audizione odierna, argomento discusso a non concluso nella precedente riunione. Agli interventi delle Organizzazioni sindacali di categoria  e del Sindaco di Brindisi intervenuti, ha replicato l’assessore Palese, sottolineando che la Giunta ha terminato una ricognizione che ha riguardato  Asl e Sanitaservice e dalla quale emergerebbe, in un quadro  pluriennale, come  procedere  alle stabilizzazioni per tutti gli aventi diritto.
“Va da sé-ha concluso l’assessore- che ogni situazione esistente verrà risolta a norma di legge perché non esistono zone franche.  Fatto il piano industriale, la legge, finchè io  gestirò  questa delega, sarà seguita puntualmente”.  Si tornerà sulla questione  quando  potrà essere presente in Commissione di Dg dell’ASL di Brindisi, presumibilmente il prossimo lunedì.

Rinviata invece l'auidizione, richiesta dal capopgruppo di Fratelli d'Italia, Francesco Ventola, del Presidente dell'Associazione Italiana Fibrosi Cistica-Puglia, dell'Assessore e del Direttore del Dipartimento alla Salute  sulla  Fibrosi Cistica.

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Pesante sconfitta nel punteggio e sul piano del gioco quella subita domenica sera dall’Aurora Volley Brindisi sul campo del New Volley Torre nella gara che ha visto le due squadre brindisine affrontarsi per la quinta giornata di campionato. La formazione torrese, che occupa il secondo posto del girone, ha fatto della concentrazione e della determinazione le armi che gli hanno consentito di vincere il match con un netto 3-0 sulla squadra biancazzurra che ha evidenziato una certa sterilità offensiva e una ricezione non ottimale.

La partita – L’Aurora Volley Brindisi si presenta in campo con Mollica in regia,  Andreula centrale, Difronzo libero, Palumbo e De Maria laterali, Martino opposto e Galiulo primo cambio.

Il match è da subito molto equilibrato con le due squadre che non riescono a prendere un vantaggio consistente l’una sull’altra; un turno di battuta di Martino consente alle brindisine di prendere un leggero vantaggio (8-11), serie interrotta saggiamente dal coach torrese con un time-out. Al rientro le atlete di casa appaiono più determinate e ribaltano il punteggio fino al time-out Brindisi (17-15). Alla ripresa del gioco le giocatrici torresi continuano a macinare punti grazie ad un’attenta difesa che mette in seria difficoltà l’attacco avversario portandosi sul 22-16 e ponendo le basi per la vittoria del parziale. Solo a questo punto le biancazzurre capiscono che il set gli sta sfuggendo di mano e mettono in atto una appassionante rimonta fino al 24-23. Purtroppo per loro le giocatrici di casa mantengono i nervi saldi e si aggiudicano il set (25-23).

Il secondo set, contrariamente al primo vede la formazione di casa prendere subito il largo (6-1); la squadra di Coach Quarta non riesce a sfondare l’attento muro avversario e gli errori sono frequenti nel tentativo di trovare lo spiraglio giusto. La squadra di casa riesce a mantenere il vantaggio maturato fino alla metà del parziale quando le biancazzurre cominciano a farsi sotto (17-15) ma grazie alla loro concentrazione riescono a respingere il tentativo di rimonta avversario (21- 17) avviandosi a vincere il set. Come già accaduto nel parziale precedente le giocatrici dell’Aurora si destano dal torpore solo nel finale dando vita ad un avvincente  ultima parte di set che le vede comunque soccombere (25-23).

Nel terzo set ci si aspetta la veemente reazione delle giocatrici in maglia biancazzurra per rimanere aggrappate al match, invece sono le padrone di casa a mantenere alta la concentrazione e a giocare un’ottima pallavolo. Le ragazze dell’Aurora appaiono poco incisive in attacco, confusionarie in difesa e poco determinate. Il set questa volta viene condotto saggiamente in porto dalle giocatrici di casa che non rischiano nulla e vincono l’ultimo parziale per 25-18.

Coach Elio Quarta da buon condottiero ci mette la faccia: Abbiamo sbagliato l’approccio alla partita, ho visto una squadra senza fiducia nei propri mezzi che ha giocato a fasi alterne e commesso gravi errori in tutti i fondamentali. Nonostante tutto ciò siamo rimasti in partita nei primi due set. La prestazione nell’ultimo parziale è da dimenticare forse a causa di un crollo psicologico. Sono deluso perché in settimana le atlete avevano lavorato bene, ma adesso è importante ritrovare fiducia  nel nostro gioco a partire dalla prossima gara.

Il Presidente Ercole Saponaro all’indomani della gara non nasconde la sua amarezza: “Sono molto arrabbiato per questa sconfitta soprattutto per come è maturata. Non voglio togliere merito ai cugini torresi cui vanno i miei sinceri complimenti per aver dimostrato, in primis a noi, come con passione, sacrificio e tanta umiltà si possono ottenere grandi risultati. Come Società siamo molto delusi dall’atteggiamento tenuto dalla squadra e ci riserviamo di intraprendere azioni nei confronti di chi terrà comportamenti non consoni ai canoni societari di serietà e professionalità.” conclude il massimo dirigente biancazzurro.

TABELLINO: New Volley Torre – Aurora Volley Brindisi 3-0 ( 25-23, 25-23, 25-18)

New Volley Torre: De Pascalis K (10), Abbracciavento (1), Pasciulli L1, Mazzotta, Mucci (16), Ciriani (10),  Cannalire (6), Galasso (1), D’Ettorre (1), Nacci, Sternativo L2, Mercoledisanto, Cavallo. All D’Amicis.

Aurora Volley Brindisi: Palumbo K (12), Mollica (1), Martino (12), Andreula (7), Galiulo (6), De Maria (2), Difronzo L1, Mastrantonio, Moro, Fiore, Piperno, Maggio L2, Montanero, Palmisano Romano.  

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Esattamente a 6 mesi dall’omicidio per accoltellamento di Carlo Giannini, avvenuto in Inghilterra il 12 maggio scorso, i familiari del giovane chef mesagnese hanno diffuso un appello ai residenti di Sheffield, nello Yorkshire meridionale dell’Inghilterra, la cittadina nel cui Manor Fields Park avvenne l’efferato accoltellamento, per chiedere nuove informazioni al fine di risolvere l’omicidio del giovane pizzaiolo. Poche parole, quelle dei parenti, cariche tuttavia di speranza per riuscire finalmente a dare un volto e un movente al killer, o ai killer, del loro congiunto. “Le informazioni - hanno scritto sui media inglesi i parenti - potrebbero aiutare a dare un po’ di dignità a Carlo”.

La polizia inglese su questa vicenda non ha ancora fatto nessuna luce, non ha dato le risposte di cui la famiglia, gli amici, ma l’intera Italia aspetta. Nei primi giorni aveva arrestato tre individui rilasciati nei giorni seguenti di cui due su cauzione. Poi più niente. “Carlo ha una famiglia a cui è stato spezzato il cuore. Carlo era un uomo pieno di vita e con tanta passione per il suo lavoro. Amava la sua famiglia, amava la vita, amava i suoi amici. Credeva e si fidava di persone che gli dimostravano amore e voleva cambiare la sua vita con il suo lavoro. Carlo merita di riposare in pace e, insieme alla giustizia, questo è il minimo che possiamo dargli dopo che gli è stata tolta la vita. Perché nessuno ha il diritto di uccidere”. Questo è l’appello disperato, ma dignitoso che i familiari hanno voluto consegnare ai residenti di Sheffield perché chi ha visto qualcosa parli.

Di certo c’è quanto hanno rivelato alcune telecamere di video sorveglianza presenti nel parco che hanno filmato, alle 23,06 dell’11 maggio scorso, Carlo entrare nel Manor Fields Park. Alle ore 5 del 12 maggio un passante aveva telefonato alla polizia, dicendo che un giovane era seduto su una panchina del parco e sembrava morto. L’arrivo della polizia, poco dopo, e la conferma della causa della morte di Carlo per omicidio. Dopo alcune settimane la polizia di Sheffield aveva arrestato un 27enne sospettato di aver ruotato intorno all’omicidio del Giannini. Prima di lui era stato tratto in arresto un ragazzo di 17 anni, rilasciato sotto inchiesta, e uno di 18 anni, anch’egli rilasciato poco dopo su pagamento della cauzione. Poi il nulla. Così, nella speranza di poter trovare qualche elemento che possa dare energia alle indagini dell’ispettore capo Becky Hodgman i parenti hanno concluso il loro appello: “Se qualcuno ha visto qualcosa nella notte tra l’11 e il 12 maggio 2022 è pregato di rivolgersi alla polizia per aiutare a dare un po’ di dignità a Carlo”.

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Giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana dei Vice Brigadieri neo promossi. Oggi 14 novembre, nella caserma “A. Lorusso” sede del Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi, ha avuto luogo la cerimonia di “Giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana” di 22 Vice Brigadieri neo promossi e assegnati ai reparti dipendenti. La cerimonia si è svolta alla presenza del Comandante della Legione “Puglia”, Generale di Divisione Stefano Spagnol, del Comandante Provinciale, Colonnello Leonardo Acquaro, e dei Comandanti delle Compagnie di Brindisi, Fasano, Francavilla Fontana e San Vito dei Normanni. Le fasi della cerimonia si sono articolate attraverso la presentazione dei neo Vice Brigadieri dinanzi al Generale, la lettura della formula del giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana e alla Costituzione. Il Generale Stefano Spagnol, in un momento di incontro con i neo promossi Vice Brigadieri, alcuni dei quali accompagnati dai familiari, ha formulato loro gli auguri personali per il grado conseguito, richiamandone la professionalità e le responsabilità derivanti, in linea con i valori etici fondanti dell’Arma dei Carabinieri, tra i quali la vicinanza, costantemente espressa dall’Istituzione, al cittadino e alle sue esigenze.CARABINIERI_SPAGNOL_STEFANO_GENERALE_DIVISIONE_2.jpgCARABINIERI_SPAGNOL_STEFANO_GENERALE_DIVISIONE_1.jpg

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