Redazione

Continua a prendere forma il nuovo quartiere San Lorenzo. Qui l’Amministrazione Comunale di Francavilla Fontana è al lavoro con due distinti progetti che prevedono investimenti per 6,25 milioni di euro, somme frutto di due finanziamenti pubblici. Con il primo, la Rigenerazione Urbana Sostenibile 3.0, al centro delle attenzioni ci sono gli aspetti relativi alla viabilità, al verde, ai servizi, alla sicurezza e all’efficientamento energetico.

“La rigenerazione – spiega il Sindaco Denuzzo – ha l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei residenti dotando l’area di infrastrutture oggi assenti. Abbiamo creduto insieme all’Assessore Lonoce sin da subito in questo progetto che darà una nuova centralità al quartiere con servizi innovativi a disposizione dell’intera cittadinanza.”

Gli operai in questi mesi stanno lavorando sulla nuova viabilità dell’area che sarà ridisegnata con una rotatoria in corrispondenza dell’incrocio tra viale Abbadessa e via Carlo Alberto Dalla Chiesa, un ampio spartitraffico, attraversamenti pedonali rialzati, nuovi marciapiedi e una pista ciclabile che si congiungerà con quella esistente in via Dalla Chiesa. Sul fronte del verde pubblico nei prossimi giorni comincerà la piantumazione di 3 ulivi, 73 tra platani, tigli e albizia e più di 900 piante autoctone come mirto e ligustro. Il tutto distribuito su una superficie dedicata esclusivamente al verde di oltre 2500 mq che sarà attrezzata con un sistema di irrigazione che riutilizzerà le acque piovane. In via Almirante, inoltre, sarà realizzato un dog park e, in tutta l’area, non mancheranno percorsi pedonali con panchine, cestini, una fontana e un nuovo impianto di pubblica illuminazione.

Il secondo cantiere riguarda il Plesso De Amicis del Terzo Istituto Comprensivo. Qui sono in corso interventi di consolidamento delle strutture portanti per aumentare la resistenza dell’immobile, l’adeguamento dell’impianto di riscaldamento, la realizzazione di un “cappotto” isolante e la sostituzione degli infissi. L’ammontare complessivo dei lavori è di circa 2,75 milioni di euro che, in questo caso, risultano essere totalmente finanziati con fondi derivanti dal piano Regionale Triennale di Edilizia Scolastica 2018/20.

“Gli interventi strutturali sul Plesso De Amicis – conclude il Sindaco – costituiscono un tassello dell’attenzione che in questi anni abbiamo riservato alle scuole cittadine con la sistemazione delle palestre, interventi di messa in sicurezza e di efficientamento energetico. Grazie a questi lavori il quartiere avrà una scuola più sicura e moderna al servizio dei nostri giovani concittadini e di tutto il personale che ogni giorno vi opera all’interno.”

La rigenerazione urbana 3.0, per la cui realizzazione l’Amministrazione Comunale ha ottenuto un finanziamento di 3,5 milioni di euro, proseguirà con il recupero della scuola di via Parri, ulteriori interventi di efficientamento energetico della Scuola De Amicis e la creazione di un avanzato sistema di videosorveglianza.

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Domenica 20 novembre il Vespa Club di San Vito dei Normanni in visita al Castello di Terra di BrindisiDomenica 20 novembre il Vespa Club Italia sede di San Vito dei Normanni con i vespisti della provincia di Brindisi si danno appuntamento all’interno del Castello di Terra a Brindisi per riscoprire la storia della città e della provincia.

Il Vespa Club San Vito dei Normanni, a cui si sono aggiunti appassionati di Mesagne, è stato fondato nel 2010 da un gruppo di amici con la passione per la mitica vespa. Nel tempo, macinando chilometri insieme, è nata l’attenzione per il territorio e la sua storia, tanto da creare una associazione. La Vespa Piaggio è un’icona che ha attraversato la storia del nostro Paese, protagonista nel grande cinema fino ai grandi musicisti: una passione senza tempo che unisce l’Italia. Sono passati 76 anni da quando la Vespa fu progettata e ben 73 da quando fu fondato il primo storico Vespa Club Italia, a Viareggio.

“La Vespa è simbolo di emancipazione e libertà – dice il presidente del Vespa Club San Vito dei Normanni, Massimo Tanzarella -, icona di stile e dell’italianità nel mondo. Il Vespa Club Italia è molto più di una passione per un brand di mobilità, è anche una associazione con scopi sociali a cui possono aderire altre realtà con analoghe finalità”. All’evento di Brindisi hanno garantito la loro presenza il Sindaco di Brindisi ing. Riccardo Rossi, il presidente della Provincia dott. Antonio Matarrelli, l’onorevole Mauro D’Attis e l’on. Giovanni Luca Aresta, il sindaco di San Vito dei Normanni dott.ssa Silvana Errico e il presidente CSV dott. Rino Spedicato, il dott. Antonio Calabrese presidente ambito territoriale di Mesagne e il consigliere del Vespa club Puglia turismo Giuseppe Nacci.

Domenica prossima per tutta la giornata il Vespa Club di San Vito dei Normanni sarà protagonista per le strade del capoluogo. Le Vespe più antiche saranno esposte nel cortile interno del Comprensorio Difesa di Brindisi, sede di alcuni Comandi della Marina Militare e del Castello Svevo di Brindisi, detto anche Castello di Terra. Per tutti i partecipanti ci sarà l’occasione per una visita guidata al castello e poi una lunga passeggiata per le vie cittadine, con sosta in bella mostra sul lungomare Regina Margherita e Piazzale Lenio Flacco.  Si replica Domenica 4 Dicembre con visita al Castello Normanno Svevo di Mesagne.

Per la manifestazione di domenica 20 novembre il Vespa Club San Vito dei Normanni ringrazia l’onorevole Gianluca Aresta per essere stato da collante con le autorità militare preposte e la Marina Militare nelle persone del Contrammiraglio Massimiliano Giuseppe GRAZIOSO, comandante della Brigata Marina San Marco, al Capitano di Vascello Antonio ROSSETTI, comandante della Stazione Navale di Brindisi e del Tenente di Vascello Marco Mollica.

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I residenti di diverse zone residenziali di Mesagne hanno lanciato l’allarme rosso sul fronte dei furti. Una sequela di effrazioni che stanno preoccupando non poco i cittadini che hanno chiesto alle istituzioni un maggiore controllo del territorio. 

.Una sequela di effrazioni che stanno preoccupando non poco i cittadini che hanno chiesto alle istituzioni un maggiore controllo del territorio. Purtroppo già da un po' di anni la stazione dei carabinieri chiude la sera e non ha gazzelle sul territorio mesagnese h24. Ci sono solo le auto della compagnia di San Vito che, in ogni modo, devono coprire tutto il territorio di propria competenza che comprende diversi Comuni. Così, negli ultimi giorni sono state diverse le villette obiettivo dei raid di malviventi che, probabilmente, giungono a Mesagne da fuori città. In un caso i balordi hanno ammazzato il cane di una famiglia che è stata, poi, derubata.

Intanto, il consiglio degli operatori di polizia è di avere sempre attivati i sistemi di allarme nelle abitazioni e, in caso siano stati notati individui sospetti in zona, comporre il numero del 112 o 113 e chiedere l’intervento delle forze dell’ordine. Sempre che abbiano una pattuglia disponibile sul territorio. Una richiesta è stata rivolta anche ai vigilantes degli istituti di vigilanza, a cui molti residenti sono abbonati, al fine di rafforzare la loro presenza sul territorio. Dunque, c’è tanta preoccupazione da parte dei residenti nelle zone Manfredonia, Torretta, Simone, Palmitella, Canali che nelle ultime settimane sono state oggetto di scorribande delinquenziali da parte di individui che, con estrema spavalderia, forzano gli ingressi e mettono a soqquadro le abitazioni trafugando merce facilmente vendibile sul mercato nero, soldi e gioielli. Ad agire, probabilmente, sono malviventi che arrivano dall’hinterland. Intere squadre che arrivano a Mesagne, agiscono, e scappano facendo perdere le loro tracce.

Diverse sono le immagini riprese dai servizi di videosorveglianza privati che al momento non hanno sortito nessun effetto identificativo. I balordi, per sfuggire sia ai controlli degli agenti sia agli occhi del Grande fratello, aggirano l’obiettivo prescelto entrando dalle zone retrostanti, utilizzando terreni incolti o vecchi tratturi. Insomma, mettono in atto qualsiasi escamotage logistico per evitare di essere intercettati. Nei giorni scorsi un comitato spontaneo di residenti si è riunito per cercare di trovare strumenti che possano arginare questi furti che oltre al danno stanno causando una chiara apprensione nei residenti. Insomma, un allarme sociale che richiede un intervento immediato sia delle forze dell’ordine sia delle istituzioni locali. Un aiuto determinante potrebbe giungere anche da un rafforzamento dei servizi, con un prolungamento di orario e uomini, della polizia locale sui territori extraurbani.

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Nonostante la guerra, cresce la domanda dei prodotti base della dieta mediterranea Made in Italy nel mondo, con il record nel 2022 delle esportazioni della Puglia per la pasta con +44%, l’olio extravergine di oliva +40%, il vino +16%, la frutta e gli ortaggi conservati + 8,5%. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti Puglia, in occasione dell’anniversario del riconoscimento Unesco alla Dieta Mediterranea del 16 novembre 2010, sulla base dei dati Istat Coeweb relativi ai primi 6 mesi del 2022 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, confermati del rapporto congiunturale di Bankitalia sull’andamento dell’economia della Puglia che registra l’aumento del 49,7% delle vendite all’estero di prodotti agricoli e del 33,9% dell’agroalimentare e del vino.

Una ricchezza del Paese che – riferisce la Coldiretti – è stata eletta migliore dieta al mondo del 2022 sulla base del best diets ranking elaborato dal media statunitense U.S. News & World’s Report’s. Una vittoria ottenuta – rileva la Coldiretti – grazie agli effetti positivi sulla longevità e ai benefici per la salute, tra cui proprio la perdita e il controllo del peso, oltre a salute del cuore e del sistema nervoso, prevenzione del cancro e delle malattie croniche, prevenzione e controllo del diabete.

L’alimentazione all’italiana – precisa la Coldiretti – risulta dunque la migliore soprattutto dal punto di vista della salute dell’organismo è inoltre la dieta più facile da seguire e primeggia anche per quanto riguarda le diete a base vegetale e in quelle per chi vuole mangiare sano. Un primato che trova un riscontro pratico nel fatto – sottolinea la Coldiretti – che l’alimentazione degli italiani basata sui prodotti della dieta mediterranea come pane, pasta, frutta, verdura, carne, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari ha consentito – continua Coldiretti – una speranza di vita tra le più alte a livello mondiale pari a 80,1 anni per gli uomini e 84,7 per le donne, tornata a crescere dopo la brusca inversione di tendenza imposta dalla pandemia.

Un risultato importante spinto dall’iscrizione della dieta mediterranea nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità da parte dell’Unesco anche grazie agli studi dello scienziato americano Ancel Keys che per primo ne ha evidenziato gli effetti benefici dopo aver vissuto per oltre 40 anni ad Acciaroli in provincia di Salerno.

Un successo minacciato – afferma la Coldiretti – dalle difficoltà determinate dalla guerra e dai rincari energetici con i costi crescenti di produzione che non vengono coperti dai prezzi di vendita ma anche dai bollini allarmistici a semaforo che alcuni Paesi, dalla Gran Bretagna al Cile alla Francia, stanno applicando su diversi alimenti della dieta mediterranea sulla base dei contenuti in grassi, zuccheri o sale.

I sistemi di etichettatura nutriscore e a semaforo sono fuorvianti, discriminatori ed incompleti e finiscono per escludere paradossalmente dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle tavole per favorire prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta, conclude Coldiretti nel sottolineare che si rischia di promuovere cibi spazzatura con edulcoranti al posto dello zucchero e di sfavorire elisir di lunga vita come l’olio extravergine di oliva considerato il simbolo della dieta mediterranea.

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Dati del giorno: 16 novembre 2022

1.452
Nuovi casi
9.087
Test giornalieri
12
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 429
Provincia di Bat: 84
Provincia di Brindisi: 133
Provincia di Foggia: 141
Provincia di Lecce: 492
Provincia di Taranto: 157
Residenti fuori regione: 15
Provincia in definizione: 1
13.524
Persone attualmente positive
193
Persone ricoverate in area non critica
13
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.536.999
Casi totali
13.116.757
Test eseguiti
1.514.251
Persone guarite
9.224
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 494.795
Provincia di Bat: 130.342
Provincia di Brindisi: 146.754
Provincia di Foggia: 214.963
Provincia di Lecce: 320.882
Provincia di Taranto: 207.892
Residenti fuori regione: 16.166
Provincia in definizione: 5.205

L’ultimo recupero è di ieri a cura dei Vigili del Fuoco di Trieste che hanno portato una gattina di circa tre mesi, trovata nel vano motore di un’auto a Trieste, alla sezione Enpa di Trieste che ora se ne sta prendendo cura. Ma l’Ente Nazionale Protezione Animali sta ricevendo numerose segnalazioni da Nord a Sud di situazioni similari. Negli ultimi dieci giorni le Sezioni di Trieste, Pescara, Ruvo di Puglia, San Giovanni Valdarno, Lugo e Bassano del Grappa, per citarne alcune, hanno recuperato dei gatti che si erano nascosti nelle auto per cercare di scaldarsi. Purtroppo con l’arrivo di temperature più rigide sono numerosi i gatti randagi o quelli che hanno la possibilità di stare all’aperto che cercano fonti di calore e tantissimi sono attirati dal calore del motore spento e vanno a rifugiarsi sotto le macchine, infilandosi addirittura anche all’interno del passaruota, o nella marmitta o nel motore stesso. Un habitat che può rivelarsi anche mortale. 

Per questo l’Ente Nazionale Protezione Animali lancia un monito a tutti gli automobilisti: fate attenzione prima di accendere il motore e controllate sempre prima di salire in macchina se ci sono gatti nascosti nei dintorni del motore o sulle ruote. Prima di partire date due piccoli colpetti sul cofano delle auto, il rumore può convincerli ad uscire. Se invece non vi siete accorti di avere un gatto nel motore e siete partiti, potreste sentire dei miagolii provenire dall’interno dell’auto, fermatevi immediatamente, cercate di mettere in sicurezza il gatto e chiamate la Polizia Locale, Vigili del Fuoco e associazioni animaliste di zona. Se invece sentite un miagolio in una macchina parcheggiata ma non avete modo di intervenire o di attendere il proprietario dell’auto, lasciate almeno un biglietto sulla macchina per avvertire della presenza dell’animale. E ancora non gridate e non circondate le possibili vie di fuga del gatto con la presenza di più persone, infatti il micio, già spaventatissimo, potrebbe scattare e finire investito da un'altra vettura. Con delle piccole attenzioni spesso possiamo salvare la vita di un animale!

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CNA BRINDISI HA INCONTRATO LA STRUTTURA COMMISSARIALE DELLA ZES ADRIATICA, “AGEVOLAZIONI E SEMPLIFICAZIONE LE PAROLE CHIAVE: PRONTI A SUPPORTARE NUOVI INVESTIMENTI NEL BRINDISINO”.
Una delegazione della CNA di Brindisi, guidata dal Presidente Franco Gentile e composta da consulenti tecnici,  legali e fiscali, ha incontrato a Bari la struttura commissariale della ZES Adriatica guidata dal Commissario Manlio Guadagnuolo.
Nel corso dell’incontro sono state esaminate tutte le problematiche riguardanti le aree ZES della provincia di Brindisi (che si trovano nel capoluogo e nelle aree industriali di Ostuni e Fasano). Il tutto, con il chiaro intento di agevolare ogni possibile forma di investimento nelle aree interessate, utilizzando al meglio i benefici rivenienti dalle Zone Economiche Speciali, sia per quanto riguarda gli aspetti fiscali che per la tempistica riguardante gli iter autorizzativi.

Gi investimenti in zona ZES beneficiano, infatti, sia di agevolazioni per l'ampliamento, l'acquisto, ovvero la costruzione di capannoni, oltre l'acquisto di macchinari impianti e attrezzature, sia di un'importante semplificazione delle procedure autorizzative, che portano a 45 giorni il termine ultimo per il completamento dell'iter.  gentile_franco_nov_22.JPG

“Abbiamo riscontrato massima disponibilità da parte del Commissario Guadagnuolo – ha affermato al termine dell’incontro il Presidente Gentile – nel favorire l’utilizzo del nostro territorio per far nascere nuovi insediamenti produttivi, con indubbi benefici economici ed occupazionali. In questo contesto, la CNA ha voluto dar vita ad un gruppo di professionisti che sarà a disposizione di ogni possibile investitore, fornendo a titolo gratuito la consulenza informativa e di pre-fattibilita', affrontando problematiche tecniche e fiscali. Quello che stiamo vivendo – ha aggiunto Gentile – è un momento storico probabilmente irripetibile, in quanto offre nuove importanti opportunità alle imprese ed ai territori che dovranno ospitarle. Si tratta, pertanto, di creare le condizioni ideali perché il dialogo tra imprese e istituzioni diventi agevole e produttivo in maniera molto più incisiva rispetto al passato e nel solco dei percorsi agevolati introdotti con le ZES e ancor più valorizzati dal Commissario Guadagnuolo”.
CNA Brindisi e struttura commissariale della ZES, infine, hanno tracciato i margini di un confronto che dovrà essere costante ed efficace, anche sulla base delle proposte di investimenti che giungeranno al territorio brindisino.

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Festa al 10eLotto in Puglia con vincite complessive per 38mila euro: come riporta Agipronews, a Gioia del Colle, in provincia di Bari, e San Vito dei Normanni, in provincia di Brindisi, sono state messe a segno due vincite da 15mila euro l’una, rispettivamente con un 7 Doppio Oro e con un 8. Ad Altamura invece sono stati vinti 8mila euro con un 4 Doppio Oro. L’ultimo concorso del 10eLotto ha distribuito premi per 28,5 milioni di euro in tutta Italia, per un totale di oltre 3,2 miliardi da inizio anno.

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«Tempeste - Immagini, suoni, racconti dal Mediterraneo»: presentata la quarta edizione del Festival. Sono dodici gli appuntamenti del Festival, tutti gratuiti, che offriranno occasioni di riflessione e confronto sui temi della pace e del dialogo fra i popoli del Mediterraneo.

FASANO – Un mese ricco di eventi culturali, musicali, teatrali per educare alla pace e alla convivialità delle differenze: 12 appuntamenti tra immagini, suoni e racconti dal Mediterraneo. Questa è la 4ª edizione del festival Tempeste, presentata ieri sera in una conferenza stampa a Palazzo di Città dal sindaco di Fasano Francesco Zaccaria, dall’assessore alla Cultura Cinzia Caroli e dal consigliere comunale Donato Marino, delegato per il Coordinamento dell’accoglienza e la promozione della cultura dell’inclusione e della pace.

«Un Festival che quest’anno – ha dichiarato in conferenza stampa il sindaco Zaccaria – assume un significato particolarmente importante per il suo tema, l’accoglienza e l’integrazione, capisaldi della nostra cultura. Un vivo ringraziamento va all’assessore Cinzia Caroli e al consigliere comunale Donato Marino, che insieme in sinergia con gli uffici Comunali sono riusciti ad organizzare questo ricco e complesso cartellone di eventi».

Partner del progetto, cofinanziato dal Comune, sono il Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani, organizzatore della celebre Marcia della Pace Perugia-Assisi, Emergency, Terra! Onlus, la cooperativa Radici Future Produzioni di Bari, la casa editrice La Meridiana, le sezioni fasanesi del Centro italiano femminile, della Croce Rossa italiana e dell’Age, l’associazione Le Nove Muse e l’associazione Amici di Tonio Leone.

«Questa 4ª edizione del festival Tempeste – dice l’assessore Caroli – è cresciuta tantissimo, non solo dal punto di vista artistico, ma soprattutto dal punto di vista dell’implicazione sociale che ne consegue. Non bisogna avere paura di dire che nel nostro Paese, e non solo, spirano venti drammatici e pericolosi, e che appuntamenti come il festival Tempeste offrono l’opportunità di destarci dal torpore e prendere coscienza rispetto a quelle che sono tematiche forti, attualissime e soprattutto a noi geograficamente vincine, che accadono nel nostro mare, nei nostri porti»

«Il festival Tempeste vuole essere l’occasione - dichiara il consigliere comunale Marino - per riflettere su temi assai delicati troppo spesso relegati ai margini del dibattito pubblico e del dibattito politico. Viviamo tempi difficili: la guerra ha fatto ingresso nel cuore dell’Europa, aumentano le guerre dimenticate, aumenta il divario fra i tanti Nord e Sud del Mondo, il Mediterraneo continua ad essere un cimitero liquido e sempre meno un mare di salvezza e speranza. In questo scenario c’è l’urgenza di educare, soprattutto a partire dalle comunità locali, alla convivialità delle differenze e alla pace. È una sfida che interpella tutti, nessuno escluso. Anche la politica, che non può ridursi all’amministrazione dell’ordinario e che è chiamata, dunque, a volgere lo sguardo sul Mondo, a scrutare nuovi orizzonti, a tracciare sentieri di speranza per la costruzione di una nuova civiltà».

Questi gli eventi del Festival: primo appuntamento il prossimo 21 novembre al Chiostro dei Minori Osservanti con la mostra fotografica «Through Our Eyes», a cura di Still i Rise, organizzazione internazionale indipendente nata per assicurare istruzione e protezione a minori profughi e vulnerabili. Le foto esposte sono state realizzate dagli studenti e dalle studentesse delle scuole di Still I Rise e raccontano, da un punto di vista inedito, il campo profughi dell’isola greca di Samos, i campi per sfollati interni del Nord-Ovest della Siria e la baraccopoli di Mathare a Nairobi. Sempre il 21 novembre, al Laboratorio Urbano, ci sarà la presentazione del libro «Mediterranea. Un dialogo» di Dimitri Deliolanes e Leonardo Palmisano. Un dialogo fra due giornalisti, un italiano e un greco, sul Mediterraneo e sul suo ruolo nella geopolitica europea. Sarà presente l’autore Leonardo Palmisano.

Il 23 novembre al Teatro Sociale sarà la volta dello spettacolo di narrazione musicale «Iliade», con Giuseppe Ciciriello e Piero Santoro. Al Laboratorio Urbano, il 28 novembre si svolgerà un laboratorio per bambini (6-10 anni) a cura de La Città incantata dal titolo «La guerra raccontata ai bambini». Ancora due appuntamenti al Teatro Sociale: il 29 novembre con «Pia e Damasco», una riflessione sulle conseguenze che accompagnano le guerre di ogni epoca, spettacolo teatrale prodotto da Il teatro di Emergency con Silvia napoletano e Matteo Palazzo, e il 2 dicembre con lo spettacolo di danza «Plenilunio» a cura della compagnia Equilibrio Dinamico, a cui seguirà la proiezione di un documentario «Storie di un evento straordinario. La Vlora, il volto dell’accoglienza». Sempre al Teatro Sociale, il 3 dicembre, si svolgerà l’incontro con l’On. Pietro Bartolo, autore di «Le stelle di Lampedusa» e «Lacrime di sale», che offrirà la testimonianza della sua attività di medico a Lampedusa.

Il 5 dicembre un evento imperdibile, il gruppo musicale Lo Stato Sociale si esibirà in uno speciale spettacolo dal titolo «Musica e parole per Mediterranea Saving Humans». Il 7 dicembre sarà la volta dello spettacolo teatrale a cura del’I.I.S.S «da Vinci», «Lucciole e Stelle nel Nero della Notte», mentre il 10 dicembre Annalisa Cervellera si esibirà nel monologo «Malala» a cura dell’associazione Senzaconfine.

Il 15 dicembre al Cinema Teatro Kennedy, toccherà alle scuole fasanesi partecipare alla proiezione del documentario «One Day One Day» di Will Ita, che mostra le vite delle persone all’interno dei ghetti e delle baraccopoli sparse nel nord della Puglia. Sempre il 15 dicembre, si chiude il Festival a Palazzo di Città con la presentazione del libro di Giuliana Sgrena «Donne ingannate».

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Come Sindacato Cobas, abbiamo già detto, che non ci interessano le dispute politiche sulla composizione del CdA del Consorzio. Ci preoccupa invece la situazione di stallo che sta gravando ulteriormente sulle condizioni di lavoro e salariali delle lavoratrici e dei lavoratori.

Ci preoccupa ancor di più il fatto che questo ritardo possa continuare ad incidere negativamente sulla qualità dei servizi resi ai cittadini utenti.

C’è la necessità, non più rinviabile, di aggiustare tutti gli strafalcioni dei bandi di gara.

Non può essere che questi strafalcioni diventino “furbescamente” strutturali dal momento in cui hanno inciso in maniera negativa sulle condizioni economiche degli operatori.

Ecco perché abbiamo bisogno che il Consorzio quanto prima possibile entri in possesso delle proprie prerogative istituzionali, politiche ed economiche per ridefinire i confini di partenza dei bandi che non potevano mai e poi mai essere peggiorativi rispetto ai bandi precedenti fatti per le stesse attività.

Abbiamo bisogno del Consorzio affinché intervenga quanto prima per ristabilire i principi del confronto sindacale con alcune cooperative aggiudicatarie dei servizi che nel passaggio degli affidamenti non hanno brillato di luce propria in quanto al rispetto delle relazioni sindacali.

Principalmente perché le liste di attesa dei servizi di assistenza alla persona sono lunghe chilometri abbiamo bisogno del Consorzio per definire le strategie che devono portare all'azzeramento di queste liste di attesa.

E dovrà essere necessariamente il Consorzio a rivedere le regole della compartecipazione economica perché così come sono state impostate stanno creando non poche difficoltà ai cittadini utenti.

Quindi ci aspettiamo che entro l’anno il Consorzio definisca tutti i percorsi procedurali e finanziari affinché possa già partire per l’anno nuovo con il primo bilancio che gli consentirà di camminare con le proprie gambe.

Speriamo che il tempo delle diatribe sia finito e che sia giunto finalmente il momento che il Consorzio dia un senso alla propria esistenza.

per il Cobas Brindisi - Cosimo Quaranta

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