Redazione
Cantine Due Palme inaugura il suo Kelina Charme Hotel
Non solo ricerca della qualità e sostenibilità, Due Palme continua ad investire sul territorio salentino anche nell’ enoturismo d’eccellenza. Gli investimenti in questo senso erano cominciati già nel 2020, in piena pandemia, sotto la guida del Fondatore Angelo Maci, con l’acquisto, da parte della cooperativa di Cellino San Marco, della prestigiosa Villa Neviera, un antico maniero dell’Ottocento immerso in otto ettari di Foresta Oritana, che nei prossimi mesi sarà presentato nella sua nuova veste di Wine Resort con 8 suite, un centro benessere, un ristorante dal gusto ricercato e molti altri plus che la Due Palme oggi riserva come sorprese. «Abbiamo restituito a tutti un posto unico nel cuore del Salento – ha detto Angelo Maci, che ha continuato – dobbiamo tantissimo a questa terra, nella quale abbiamo costruito un sogno per tanti viticultori, oggi quei sacrifici e quella perseveranza potranno essere apprezzati da tutti gli enoturisti, per capirne appieno il senso e la grandezza».
Oggi, al programma enoturistico in atto sotto la guida del Presidente Melissa Maci, si aggiunge anche il lussuoso Kelina Charme Hotel, collocato nel cuore del centro storico di Cellino San Marco e realizzato all’interno di un palazzo nobiliare del XVIII secolo. Un altro tassello che va a comporre un quadro più ampio nel progetto esperienziale che la Due Palme ha posto in essere: conquistare gli wine lovers attraverso percorsi territoriali e di gusto che certifichino l’imprescindibile legame che questo territorio ha con le proprie produzioni d’eccellenza. «Dopo tanti anni – ha detto Melissa Maci - passati a promuovere il carattere unico dei nostri vitigni autoctoni in giro per il mondo, abbiamo fortemente voluto creare i presupposti affinché il mondo potesse conoscere i luoghi e soprattutto le condizioni pedoclimatiche che rendono unici i nostri vini. Questa terra è uno scrigno all’interno del quale coesistono, dalla notte dei tempi, bellezze artistiche, territorio, gastronomia, eccellenze enoiche e soprattutto patrimonio umano, quest’ultimo, elemento che fa la differenza nella scelta, da parte di un turista, del nostro territorio».
Otto le camere, tra cui tre suite superior, tre suite classic e due economy munite di tutte le comodità, rappresentano l’offerta del Kelina Charme Hotel che il Consiglio di Amministrazione Due Palme ha voluto affidare alla competenza della vulcanica Antonella Maci, diventata nel corso degli anni una vera e propria icona della promozione di vino e territorio attraverso la creazione di eventi che sono riusciti ad unire e raccontare, convincere ed entusiasmare. «Un posto che saprà conquistare anche i turisti più esigenti – ha affermato Antonella, la quale ha continuato – ci troviamo nel cuore di quel Salento che è ormai diventato un vero e proprio brand conosciuto in tutto il mondo. A metà strada tra le province di Lecce e Brindisi, del loro patrimonio artistico e delle loro marine da sogno. Chi sceglie di venire a Cellino San Marco sa bene che il nostro territorio negli anni ha saputo costruire un’offerta turistica unica e soprattutto all’altezza delle richieste. Qui da noi sarà possibile scoprire la bellezza della nostra campagna con passeggiate in bicicletta attraverso i vigneti, assaggiare le nostre produzioni e poter scegliere di visitare posti indimenticabili a pochissimi km di distanza. Questo è quello che stiamo costruendo, un’esperienza unica che riesca a coniugare le richieste dei più esigenti con una vacanza indimenticabile in una terra che affonda le proprie radici storiche nella notte dei tempi».
Per festeggiare la nuova apertura, nel classico stile Due Palme, un party trendy con tantissimi invitati tra amici e volti noti del vino, del turismo e del territorio, proprio a sancire la volontà della cooperativa di attivare nuove sinergie attraverso le quali il Salento possa continuare ad affermare il suo status di terra unica al mondo, così come nell’accezione lusinghiera del National Geographic.
Michele Placido in scena con “LA BOTTEGA DEL CAFFÈ"
Per le stagioni teatrali 2022/23 dei Comuni di Francavilla Fontana e Manfredonia organizzate in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, giovedì 2 e venerdì 3 marzo, Michele Placido sarà in scena in Puglia con “La Bottega del Caffè” di Carlo Goldoni.
Giovedì 2 marzo l'appuntamento è al Cinema Teatro Italia di Francavilla Fontana mentre venerdì 3 marzo al Teatro Comunale Lucio Dalla di Manfredonia. Sipario ore 21.00.
«Il luogo della scena, che non cambia mai, merita qualche attenzione: è una piazzetta nella città di Venezia. Di fronte vi sono tre botteghe: quella in mezzo è un caffè, quella a destra è occupata da un parrucchiere e l’altra a sinistra da un biscazziere. Da una parte, viè fra due calli, una casetta, abitata da una ballerina, dall’altra una locanda».
È lo stesso autore a descriverci nei Memoires la scena con perfetta unità di luogo, in cui si svolge La bottega del caffè: una commedia che da subito si annuncia corale, interessata a diverse figure e vicende, incentrata su un microcosmo attraverso cui Goldoni tratteggia uno sfaccettato affresco sociale e umano. Quante vanità, speranze, delusioni scorrono dunque davanti agli occhi di Ridolfo, il saggio proprietario della caffetteria e quante vicende arrivano all’orecchio malizioso di Don Marzio, nobile napoletano che sorseggiando il caffè osserva questo piccolo mondo e si diverte a manipolarne i destini. Al personaggio – che in questa nuova edizione firmata da Paolo Valerio sarà interpretato da Michele Placido, un grande e carismatico protagonista del mondo dello spettacolo italiano – Goldoni assicura una decisa e intrigante centralità.
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Mesagne. Due furti, indaga la polizia
Sono due i furti che sono stati riscontrati a Mesagne nelle ultime ore. Il primo si è verificato nel Palazzetto dello sport “Defrancesco”, dove alcuni individui hanno scassinato il distributore automatico di bevande rubando le monete contenute nella cassa automatica. La scoperta è stata fatta dal custode che aprendo la struttura per le gare sportive ha trovato il distributore rotto. I ladri sono entrati da una porta laterale di sicurezza. Non è la prima volta che il distributore di bevande e merendine è oggetto di scorribande di malviventi che si impadroniscono dell’incasso presente. Per scongiurare questi furti i gestori avevano messo un lucchetto che, in ogni modo, non ha fermato i ladri. Purtroppo nell’area non vi sono telecamere di video sorveglianza che possano aver ripreso il raid. Su questo episodio indaga la polizia. Il secondo episodio è relativo al ritrovamento di una Fiat Uno rubata circa due mesi addietro a Mesagne e data alle fiamme in contrada Simoni.
La scoperta è stata fatta dal proprietario del terreno che è andato in campagna e ha trovato la scocca della Fiat Uno completamente bruciata. Pertanto ha allertato il commissariato di polizia che ha inviato sul posto una volante. Gli agenti hanno avviato le indagini, in un primo momento difficoltose poiché il mezzo era privo di targhe e il numero del telaio era illeggibile, riuscendo a individuare il proprietario. Ancora oscuri i motivi per cui l’auto è stata incendiata. Secondo alcune indiscrezione potrebbe trattarsi di un mezzo con il quale potrebbe essere stato commesso qualche furto e i ladri hanno voluto cancellare con il fuoco le loro tracce. Meno credibile la pista estorsiva, riconducibile al così detto cavallo di ritorno, poiché la Fiat Uno aveva un valore commerciale molto basso. In ogni modo anche qui le indagini sono in corso per scoprire gli autori di tale gesto.
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Brindisi. Il sindaco Rossi incontra i lavoratori della DCM
- “Ho ricevuto a Palazzo di Città una delegazione dei lavoratori della DCM tuttora in cassa integrazione, accompagnata dal sindacato Cobas.
- Ho raccontato loro del vertice a cui ho partecipato il 10 febbraio scorso convocato dal Ministero dello Sviluppo economico in merito al futuro dei lavoratori nel nostro territorio del gruppo Dema e Dar.
- In quell’occasione ho espresso la forte preoccupazione perché non c’è stata chiarezza durante l’incontro, non è chiaro il piano industriale della società e rispetto alla comunicazione che ci è stata fatta di due manifestazioni d’interesse da parte di altre aziende che vorrebbero rilevare le proprietà, non si conoscono le intenzioni del gruppo sulla vendita e la natura delle proposte dei potenziali acquirenti. Questa situazione di incertezza si protrae da troppo tempo.
Ho ribadito che per noi devono essere inclusi nella discussione i lavoratori DCM perché anche le loro difficoltà emergono dalla stessa condizione originaria, l’ex GSE.
Porre i circa 60 lavoratori con le loro famiglie fuori da questo perimetro di discussione per noi è inammissibile.
Non si possono continuare a dare soldi pubblici senza tenere dentro tutti.
Chiediamo al Governo di convocare un tavolo più concreto in cui siano presentate strategie e piani industriali”, dichiara il sindaco Riccardo Rossi.
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A SCUOLA SI PARLA DI «SICUREZZA SUL LAVORO» CON LA UIL BRINDISI
Domani, mercoledì 1 marzo, alle 10.00 presso l’Istituto Alberghiero Sandro Pertini in via Appia a Brindisi il Coordinamento territoriale della UIL e la UIL Scuola di Brindisi animeranno un Seminario formativo sui temi della «Sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro» rivolto agli studenti dell’Istituto.
L’iniziativa vuole essere la prima occasione attraverso cui la UIL, il «Sindacato delle persone», entra nelle Scuole del territorio per diffondere temi e questioni determinanti per la Sicurezza e la prevenzione. Per l'occasione sarà presente a Brindisi il Segretario Nazionale della Uil Scuola Giuseppe D’Aprile, testimonianza chiara del rilievo e della novità che assume l’appuntamento per la città ed il territorio.
L’intera UIL è da tempo impegnata nella promozione della campagna #zeromortisullavoro la quale riveste un grande rilievo anche nel mondo delle scuole in considerazione dei periodi e di progetti di Alternanza Scuola-Lavoro, opportunità formativa preziosa ma in alcuni casi teatro di inaccettabili incidenti, a volte mortali, per gli studenti-tirocinanti impegnati.
Quella del 1° marzo è una iniziativa pilota, la prima di una serie di incontri che nella visione della UIL saranno proposte come occasioni sistematiche di formazione e crescita.
Relatore dell’incontro di domani sarà il brindisino Angelo D'Errico, Responsabile nazionale Uiltec per la Salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro. Interverranno all’incontro il Dirigente Scolastico dell’Istituto Alberghiero di Brindisi Cosimo Marcello Castellano, il Segretario Territoriale della UIL Scuola di Brindisi Emiliano Caliolo, il Segretario Generale della Federazione Uil Scuola RUA Puglia Giovanni Verga ed il Coordinatore della UIL Puglia sede di Brindisi Fabrizio Caliolo. Le conclusioni saranno affidate al Segretario Generale Nazionale della Federazione Uil Scuola Rua Giuseppe D'Aprile.
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Una coppia riceve 500 euro per volo in ritardo Ryanair Brindisi Bergamo
Il volo Brindisi Bergamo ha portato un ritardo di quasi 4 ore, cambiando tutti i piani previsti in precedenza. Anziché atterrare alle 21:40, come previsto, il volo è giunto all’aeroporto di Bergamo solamente alle 01:29 dell’indomani. Un ritardo di quasi 4 ore per una coppia di Bergamo, ma con origini pugliesi, avvenuto l’1 marzo scorso, che ha portato non pochi disagi ai due viaggiatori e ad altri passeggeri del volo.
Sulla questione è intervenuto il Giudice di Pace di Bergamo, che, pochi giorni fa, ha condannato Ryanair al pagamento di 500 euro nei confronti dei due passeggeri.
«Il Giudice di Pace di Bergamo – commentano da ItaliaRimborso, che ha assistito i passeggeri - , ha applicato il Regolamento Comunitario 261/2004, che tutela i passeggeri aerei anche in casi di ritardo aereo. Oltre le tre ore di ritardo, infatti, i passeggeri possono richiedere la compensazione pecuniaria. Nella fattispecie non vi erano circostanze di sciopero o di condizioni meteo avverse che incidessero sulla rotta aerea».
ItaliaRimborso punta a far valere i diritti dei viaggiatori ed ancora una volta ha ricevuto una sentenza accolta, accaduto come il 98,1% dei casi. Per attivare l’assistenza, senza alcun prezzo per il passeggero, è possibile farlo agevolmente, compilando il form presente nell’homepage del sito italiarimborso.it.
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COLDIRETTI PUGLIA, AUMENTANO ALBERI IN CITTÀ (+24%); ANCORA POCHI CONTRO INQUINAMENTO ED EVENTI ESTREMI
Cresce il numero degli alberi nelle città capoluogo della Puglia con un aumento del 24%, ma sono ancora pochi per contrastare l’inquinamento ambientale e i cambiamenti climatici dagli effetti sempre più dirompenti. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dei dati Istat sull’ambiente urbano aggiornati al 2021 relativi alle città capoluogo.
Nelle città capoluogo sono stati censiti quasi 142mila alberi in Puglia, dove a guidare la classifica c’è Bari con quasi 30mila alberi – continua Coldiretti Puglia – seguita da Foggia, Taranto, Lecce, Barletta, Brindisi e Andria, fanalino di coda con soli 15mila alberi. Differente la disponibilità di alberi per abitante, dove la classifica si inverta con Bari che conta solo 9 alberi per 100 abitanti, Taranto quasi 11, Foggia 14 e Andria 15 ogni 100 abitanti, con Barletta, Lecce e Brindisi che offrono oltre 20 alberi ogni 100 abitanti.
Per mantenere l’impegno a contrastare i cambiamenti climatici bisogna intervenire in modo strutturale sugli ambienti metropolitani – afferma Coldiretti Puglia - ripensando lo sviluppo delle città e favorendo la diffusione del verde pubblico e privato considerato che in Puglia la dotazione di verde urbano che nella maggior parte delle città non supera i 10 metri quadrati per abitante con una situazione preoccupante per i grandi centri dove si oscilla dai 9,2 di Bari ai 9 di Foggia, dai 14,4 metri quadrati di Taranto ai 9,6 di Lecce fino agli 11,9 metri quadrati a Brindisi, secondo l’Istat.
Pesa dunque la carenza di verde urbano quando si stima che una pianta adulta – evidenzia Coldiretti regionale – sia capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili mentre un ettaro di piante è in grado di aspirare dall’ambiente ben 20mila chili di anidride carbonica (CO2) all’anno. In Puglia però si dispone al massimo di scarsi 15 metri quadrati di vede urbano per abitante, con i valori peggiori proprio nelle metropoli secondo l’analisi della Coldiretti su dati istat. Grazie ai fondi del Pnrr però – sottolinea Coldiretti - sono in arrivo 6,6 milioni di nuove piante per creare corridoi verdi fra città e campagne, mitigare le isole di calore in estate, rafforzare il terreno contro le bombe d’acqua e ripulire l’aria inquinata dallo smog.
Anche in campagna negli ultimi venti anni è sparita quasi una pianta da frutto su quattro, fra pesche, arance, albicocche e altri frutti, per non parlare dei 21mila ulivi persi a causa della Xylella, con un gravissimo danno produttivo ed ambientale – aggiunge Coldiretti Puglia - per il ruolo che svolgono nella mitigazione del clima anche ripulendo l’aria dall’anidride carbonica e dalle sostanze inquinanti come le polveri PM10.
Un danno economico ed occupazionale rilevante – continua Coldiretti Puglia – ma che colpisce anche l’ambiente, poiché con la scomparsa dei frutteti viene a mancare il prezioso ruolo di contrasto dell’inquinamento e del cambiamento climatico svolto proprio dalle piante, capaci di ripulire l’aria da migliaia di chili di anidride carbonica e sostanze inquinanti come le polveri PM10. Non a caso recenti studi hanno sottolineato il ruolo positivo della frutticoltura nella tutela dell’ambiente – spiega Coldiretti – proprio per la capacità di catturare Co2, ruolo che potrebbe ulteriormente crescere con l’adozione di tecniche colturali finalizzate non solo alla produzione di frutta ma anche alla lotta all’inquinamento.
In questo contesto la piantumazione di nuovi alberi e la crescita del verde viene favorita dalla proroga del bonus verde che pone l’Italia all’avanguardia nella lotta allo smog e ai cambiamenti climatici. Saranno piantati 446mila alberi entro il 2024 nella città metropolitana di Bari – 41 comuni – spiega Coldiretti Puglia - in cui vivono più di 1.224.756 di abitanti – per contrastare l'inquinamento atmosferico, i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità, oltre alla necessità di far rifiorire in tutta la Puglia città, giardini, aree pubbliche e private per combattere lo smog e gli effetti dei cambiamenti climatici, finanziati con le risorse del PNRR.
Di fronte al cambiamento climatico è necessario realizzare un piano invasi per contrastare la siccità ed aumentare la raccolta di acqua piovana oggi ferma ad appena l’11%, sostiene Coldiretti nel precisare che insieme ad Anbi e soggetti pubblici e privati abbiamo pronti una serie di interventi immediatamente cantierabili che garantiscono acqua per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita. Un intervento necessario – conclude Coldiretti – anche per raggiungere l’obiettivo della sovranità alimentare con l’aumento della produzione Made in Italy, la riduzione della dipendenza dall’estero e la fornitura di prodotti alimentari di alta qualità e al giusto prezzo con l’irrigazione che può fare la differenza consentendo anche di triplicare le rese in campo.
COMUNI |
Ultimo anno di realizzazione del Censimento / aggiornamento |
Alberi conteggiati all'ultimo Censimento |
Alberi per ogni 100 abitanti risultanti dall'ultimo Censimento |
|||
Foggia |
2018 |
21.000 |
14,3 |
|||
Andria |
2010 |
15.000 |
15,4 |
|||
Barletta |
2016 |
18.593 |
20,0 |
|||
Bari |
2019 |
29.616 |
9,4 |
|||
Taranto |
2021 |
20.517 |
10,8 |
|||
Brindisi |
2008 |
17.451 |
20,9 |
|||
Lecce |
2019 |
19.539 |
20,6 |
|||
TOTALE |
2021 |
141.716 |
||||
Elaborazione Coldiretti Puglia su fonte dati ISTAT.
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Cgil. Stabilizzazione precari SanitaService Asl Brindisi
Stabilizzazione precari SanitaService Asl Brindisi, ex lavoratori con qualifica di ausiliari e amministrativi, richiesta tavolo di confronto per omogeneità di trattamento territoriale per quanto recentemente accaduto nella Asl Taranto.
Con la presente,
siamo a chiedere in data odierna un tavolo urgente di confronto alla Regione Puglia, alla luce della stabilizzazione avvenuta nella Asl Taranto per valutare sovrapponibilità territoriale del trattamento riservato ai lavoratori precari di SanitaService Asl Brindisi in omologazione territoriale nello stesso territorio regionale.
La vicenda ultima che ha riguardato la contrattualizzazione in “Sanitaservice ASL TA” dei 39 operatori che avevano affrontato in prima linea l’emergenza sanitaria da Covid 19 prima di essere licenziati, rappresenta il positivo epilogo di una vertenza che restituisce ai Lavoratori la tanto attesa stabilizzazione, firmando un contratto a tempo pieno e indeterminato.
Dunque, se da un lato si può sottolineare tale soddisfazione, dall’altro fa riemergere invece in modo dirompente la mancata definizione della vertenza che vede coinvolti circa 130 Lavoratori di “Sanitaservice” della ASL BR, tra personale
ausiliario ed amministrativo, a cui non è stata garantita la continuità di servizio, ovvero la stabilizzazione lavorativa, nonostante abbiano assicurato anch’essi la funzionalità dei servizi sanitari durante l’emergenza sanitaria, rischiando anche la propria vita atteso che molti di loro si sono infettati.
Le dinamiche della vertenza in questione hanno avuto una tempistica molto lunga durante la quale si sono cercate le giuste soluzioni tese a stabilizzare gli stessi lavoratori, ricorrendo anche a tavoli tecnici di confronto, studio e approfondimento sui reali fabbisogni del personale che hanno evidenziato una carenza strutturale di organico, propedeutica a ripristinare il rapporto di lavoro in modo stabile al personale di cui si discorre. Infatti, la conclusione dei suddetti tavoli tecnici hanno determinato l’urgenza della modifica del Business Plan, con la conseguente necessità di dover assumere il già più volte citato personale.
In sostanza, non si comprende ora quali siano i motivi per cui ancora non si è proceduto a definire la vertenza denunciata, ma soprattutto si assiste ad un rimpallo di responsabilità tra la Regione e la ASL BR che disorienta i Lavoratori e che crea fibrillazioni i cui effetti saranno a breve difficilmente gestibili.
La Funzione Pubblica CGIL su tutta questa vicenda, così come in altre, ha sempre avuto una linea trasparente, evitando di cadere nella trappola di chi organizza kermesse inconcludenti, chiedendo la stabilizzazione del personale sulla base di una oggettiva analisi dei fabbisogni.
Pertanto, si chiede:
che la Regione, secondo un principio di equità territoriale in ambito Regionale, si attivi senza indugio per dare risposte concrete anche al nostro territorio, ovvero al sistema sanitario Brindisino così come avviene altrove;
che la ASL BR adotti nell’immediatezza, in quanto socio Unico di Sanitaservice, ogni urgente iniziativa amministrativa atta a risolvere il problema del precariato;
La scrivente O.S. non è più disponibile ad assistere a tali comportamenti che minano la qualità dei servizi offerti ai Cittadini/Utenti e che ledono il mondo del lavoro in un territorio come il nostro in cui si sta espandendo la piaga del lavoro precario o peggio ancora, come nel caso di specie, la Pubblica Amministrazione ovvero la ASL BR nelle sue articolazioni aziendali compresa la società in house, espelle i Lavoratori dal mercato del lavoro.
L’equità territoriale e le buone prassi in tema di lotta al precariato richiedono che ASL e Regione siano consequenziali, rispetto agli atti amministrativi prodotti ed agli intendimenti annunciati, stabilizzando tutti i LAVORATORI interessati.
Nell’attesa, si preannuncia una imminente iniziativa pubblica presso la Regione Puglia
Il Segretario Generale Cgil La Segretaria Provinciale
Quarta luciano Cleopazzo Chiara
Grano duro di Puglia, ricerca e innovazione per rilanciare la filiera
Grani duri di Puglia con qualità e proprietà nutrizionali più alte della media, una maggiore resilienza rispetto allo sviluppo di micotossine e, una volta trasformati, le semole da essi prodotte rendono più salubri e gustosi il pane e la pasta.
Sono questi i risultati definitivi di “Iperdurum”, progetto incentrato sulla “Filiera frumento duro: innovazione varietale, qualità e tracciabilità delle produzioni pugliesi”. Il workshop conclusivo si è tenuto a Cagnano Varano alla presenza di tutti i partner del progetto finanziato dal PSR PUGLIA 2014/2020, Misura 16 – Cooperazione – Sottomisura 16.2 “Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie”.
Al workshop finale è intervenuta la coordinatrice scientifica di “Iperdurum”, la professoressa Agata Gadaleta: “I risultati del progetto sono estremamente interessanti. Tutti i cerealicoltori hanno collaborato in modo esemplare. Abbiamo selezionato differenti varietà di cultivar. I produttori cerealicoli pugliesi aderenti al progetto, sotto la nostra guida e supervisione, hanno applicato tecniche innovative di coltivazione. I raccolti, poi, sono stati analizzati e, da essi, sono nate le diverse qualità di semola di grano duro con le quali pastifici e panifici partner di progetto hanno realizzato differenti tipologie di pane e di pasta. Sia i grani coltivati che i prodotti finiti hanno evidenziato caratteristiche qualitative molto rilevanti”. Importanti risultati sono stati raggiunti anche sulla sperimentazione di prodotti trasformati da semole ‘mono-varietali’, cioè realizzate dal grano di una sola cultivar specifica.
Il progetto Iperdurum nasce dalla ricerca condotta dall'Università degli Studi di Bari per una cerealicoltura pugliese più sostenibile. E’ iniziato più di due anni fa con un’attività di concertazione dal basso, coadiuvata dalla Vueffe Consulting, ed è proseguito attraverso la realizzazione di workshop tematici su tutto il territorio pugliese, da cui sono emersi i fabbisogni delle aziende agricole e di quelle di trasformazione. Capofila del progetto è l’azienda Coop La Piramide, referente scientifico la professoressa Agata Gadaleta docente di genetica vegetale nel Dipartimento di Scienze Agro Ambientali e Territoriali dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Tra i partner, ci sono la CIA Agricoltori Italiani di Puglia e 11 tra produttori cerealicoli, pastifici e panifici pugliesi.
Sono state utilizzate quattro diverse varietà di grani autoctoni: “Maciste”, “Saragolla”, “Marco Aurelio” e “Iride”. Con un grano e una semola più proteici, anche la pasta e il pane prodotti nell’ambito di Iperdurum possiedono valori energetici e nutrizionali maggiori, ma non solo. Anche il gusto di quei prodotti, a detta dei partecipanti ai vari workshop in cui le produzioni sono state al centro di piccole degustazioni dimostrative, è di altissimo gradimento.
I valori proteici superiori hanno un’incidenza anche sul fabbisogno nutritivo-alimentare: quantità più moderate di pane e di pasta saranno sufficienti a garantire lo stesso apporto nutritivo assicurato oggi da fette e porzioni più grandi. Una vera e propria ‘rivoluzione’ in campo agricolo e agroalimentare nel segno della salubrità degli stili di vita alimentari, della sostenibilità e redditività per le aziende del comparto alimentare. Iperdurum ha interessato tutta la Puglia, con riguardo particolare all’area di Altamura e a quella di Foggia e di tutta la Capitanata, vale a dire le zone con più forte vocazione alla produzioni di grano duro, pasta e pane. Tra gli obiettivi di IPERDURUM, infatti, c’è soprattutto la valorizzazione dell’intera filiera delle spighe dorate pugliesi.
La mission di Iperdurum è quella di soddisfare il bisogno di innovazione varietale per coltivazioni di frumento duro, strumento indispensabile per offrire produzioni ad elevato valore aggiunto, assicurare la salubrità del prodotto e prevenire il rischio dello sviluppo di micotossine. E’ volto, quindi, alla valutazione di varietà di frumento duro nuove e tradizionali da impiegare nella trasformazione per la produzione di pane e pasta top di gamma.
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Avviso Renaissance, percorso gratuito per persone a rischio di emarginazione sociale
Avviso Renaissance, percorso gratuito per persone a rischio di emarginazione sociale. Il Consorzio BR4 informa che è possibile partecipare al progetto gratuito “Renaissance”, un percorso integrato di orientamento, formazione, sostegno all’autoimprenditorialità e autoimpiego individuale che potrà includere 18 persone a rischio di emarginazione sociale (le categorie sono indicate nel modello di domanda allegato).
Misura di finanziamento e soggetti promotori: Avviso Renaissance-Sezione Sicurezza Cittadino, Politiche per le Migrazioni, Antimafia Sociale, P.O.R. Puglia FESR FSE 2014-2020 - Asse IX – Azione 9.5. Il Progetto “Renaissance” – Idea Impresa ha come Ente capofila l’“AFG Formazione” di San Pietro Vernotico, sono partner di progetto il Consorzio ATS BR4, l’associazione “Fiorediloto”, l’APS “Puglia in itinere”, l’ass. “Adepo”, APS “Greenlife”.
La richiesta di partecipazione dovrà essere inoltrata entro il 4 marzo 2023 utilizzando l’allegato disponibile sul sito www.ambitomesagne.it e sui siti istituzionali dei comuni consorziati. Il modello di domanda può essere ritirato anche presso:
- l’ufficio di piano del Consorzio sito in via Eugenio Santacesaria,7 a Mesagne
- le sedi dei servizi sociali dei comuni consorziati
- presso l’ufficio di "AFG formazione" sito in Via Spani, 28 a San Pietro Vernotico.
La richiesta di iscrizione, compilata in ogni sua parte e corredata dalle copie dei documenti indicati, potrà essere inviata all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o consegnata a mano presso la sede del Consorzio BR4 in via Eugenio Santacesaria, 7 a Mesagne.
Il percorso prevede un’indennità di frequenza fino ad un massimo di € 768,00 da corrispondere ai partecipanti in possesso, alternativamente, dei seguenti requisiti:
- lavoratori in cerca di prima occupazione;
- disoccupati iscritti da più di due anni ai CPI;
- iscritti nelle liste di mobilità che non percepiscono l'indennità.
Info e contatti:
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