Redazione
Visita Sottosegretario Generale ONU Khare
Il Sotto-Segretario Generale ONU per il Supporto Operativo, Atul Khare, è ospite del Centro Servizi Globale delle Nazioni Unite (UNGSC) di Brindisi. Ad accompagnarlo, il Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite, Ambasciatore Maurizio Massari. Questa mattina l'incontro con gli studenti, con il seminario “Sostenere la pace con nuove alleanze e competenze: un focus sul centro dell’Onu di Brindisi”: un momento di riflessione sul ruolo che da quasi trent'anni la struttura pugliese ONU svolge nel contesto globale, seguito da una tavola rotonda con, il Presidente della Provincia di Brindisi Toni Matarrelli, il sindaco Riccardo Rossi, il Presidente della Regione Michele Emiliano, il deputato Mauro D’Attis e il rettore dell'Università del Salento, Fabio Pollice, che ha moderato il dibattito.
“Esiste un legame importante fra il centro Servizi Globale delle Nazioni Unite e Brindisi, che io sento profondamente – ha detto nel corso del suo intervento il Presidente della Provincia Matarrelli. Dagli anni ‘90 ad oggi Brindisi ha visto crescere il proprio ruolo nell’ambito delle attività di peacekeeping svolte dall’ONU. Preservare la pace e la sicurezza collettiva non includono solo l’assenza di conflitti, ma anche l’affermazione e il rispetto dei diritti umani e la protezione dell’ambiente. La Provincia di Brindisi, che rappresenta venti comuni, condivide diversi e importanti punti di interesse collegate alle funzioni del polo logistico.
La Provincia di Brindisi - ha continuato - c’è e può esserci perché esistono le condizioni, la sensibilità, le competenze e le esperienze che vanno nella direzione comune della tutela e della valorizzazione del patrimonio ambientale da realizzare in linea con la strategia del dipartimento di supporto operativo delle Nazioni Unite.
La presenza della base ONU a Brindisi contribuisce a quel processo di internalizzazione a cui questo territorio continua ad ambire: la Provincia di Brindisi è tra gli attori del Piano di Sviluppo della Terra D’Otranto, un programma strategico di investimenti che coinvolge le province di Brindisi, Lecce e Taranto.
Rispetto al rapporto con l’ONU, la Provincia di Brindisi ha competenze in materia di pianificazione dei servizi di trasporto in ambito provinciale, autorizzazione e controllo in materia di trasporto privato, nonché costruzione e gestione delle strade provinciali: sono funzioni per le quali ci impegneremo per migliorare e potenziare la viabilità e il trasporto locale a beneficio di tutti tenendo conto delle esigenze del personale che opera all’interno della base logistica e delle loro famiglie.
Mi soffermo - ha concluso il Presidente della Provincia - sul valore della Scuola Europea presente a Brindisi: un’opportunità non solo per i figli del personale della base delle Nazioni Unite ma anche per l’intero territorio provinciale. Una realtà che ci impegniamo a supportare e a valorizzare: la sua presenza favorisce quella politica di internazionalizzazione che la Provincia di Brindisi sta intessendo attraverso un accurato lavoro di intesa tra diversi livelli istituzionali. L’ulteriore crescita della scuola offrirebbe a questa provincia la straordinaria opportunità di realizzare una politica culturale sempre più di respiro internazionale, in sintonia con un territorio che da sempre è crocevia di lingue e popoli diversi.
La scuola internazionale rappresenta un progetto ambizioso realizzabile solo grazie all’intesa tra le istituzioni locali e il Governo centrale. Questo risultato segnerebbe un passo in avanti verso un modello stabile di interculturalità a favore di quei processi dinamici di conoscenza e scambio che nel corso dei secoli hanno contribuito ad elevare i livelli di progresso della nostra civiltà e della qualità di vita della nostra comunità”.
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Mesagne. Presentati gli atleti Under 13 Volley
In una splendida cornice di pubblico si e' svolta Domenica sera presso il Palestrone del Liceo Scientifico "Francesco Moscogiuri" di Mesagne la presentazione dei giovanissimi e giovanissime atleti e atlete della Polisportiva SS. Annunziata Volley che parteciperanno ai Campionati Under 13 Maschili e Femminili FIPAV e CSI. Ospiti d'onore della serata le bravissime atlete dell'Under 13 e Under 16 della Societa "Eurovolley Brindisi" di Antonio Mangione con cui si e' instaurato un proficuo rapporto di collaborazione sportiva. La manifestazione si e' articolata con incontri tra rappresentative femminili Mesagnesi e Brindisine per poi concludersi con una sfida inedita tra una Mista Femminile che ha affrontato gli Under 15 Maschili della SS. Annunziata.Il tutto sotto gli occhi dei tanti entusiasti genitori e sostenitori presenti anche da Brindisi e S.Pietro Vernotico. "Sono veramente contenta di come sia riuscita questa manifestazione" ha chiosato Coach sigra Valentina Pinto ,sotto gli occhi lucidi della Dirigente Mesagnese Mariangela Caropreso anima della kermesse." Contenta per come il tutto si sia svolto e per come si stia pianificando quel rapporto sinergico tra Brindisi, Mesagne e S.PietroV. che spero diventi semenza ,quanto prima,, di crescita per i tanti giovani che amano il nostro bellissimo Sport." Il tutto si e' svolto sotto l'egida del CSI Provinciale BR.
Martedì 28 febbraio dalle 16.00 “Tante voci al museo”
Martedì 28 febbraio alle 16.00 il Museo Archeologico di Francavilla Fontana accoglierà “tante voci” di ragazze e ragazzi che frequentano la sede cittadina del Centro Provinciale Istruzione per Adulti.
L’iniziativa, a cura della sede francavillese del CPIA di Brindisi in collaborazione con il MAFF e con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale, è nata con lo scopo di condividere e includere culture differenti contaminando il racconto del patrimonio storico e artistico cittadino.
Ragazze e ragazzi, giunti in Italia da angoli diversi del mondo, in queste settimane hanno avuto modo di apprendere e conoscere da vicino la storia, le tradizioni e l’arte di Francavilla Fontana. Conclusa la fase di studio, hanno ora l’occasione di svestire per un giorno i panni degli allievi per guidare il pubblico in una visita guidata gratuita all’interno del museo.
In contemporanea, nell’atrio del Castello ci saranno i confetti ricci di Giovanni Tardio. Il racconto della cultura e delle tradizioni non poteva che comprendere anche la gastronomia. Per questo Tardio ha incontrato le ragazze e i ragazzi per illustrare la storia di questo prodotto d’eccellenza francavillese recentemente diventato presidio Slow Food e mostrarne la produzione.
All’evento interverranno il Sindaco Antonello Denuzzo, l’Assessore Sergio Tatarano, la Dirigente Scolastica Rosetta Carlino, la referente della sede francavillese Antonella D’Ippolito, il Direttore Scientifico del MAFF Gert-Jan Burgers, l’archeologo Arturo Clavica e il docente Francesco Soleti.
Il CPIA, Centro Provinciale Istruzione per Adulti, è una Istituzione Scolastica Statale che si rivolge alla popolazione adulta per favorire l’innalzamento dei livelli di istruzione, svolgendo anche attività di Ricerca, Sperimentazione e Sviluppo.
“Siamo particolarmente fieri – dichiara l’Assessore Sergio Tatarano – di questa iniziativa che contiene un messaggio di accoglienza straordinario ed è un concreto segnale di apertura a chi proviene da luoghi lontani, segnale particolarmente importante in un momento storico che ci racconta eventi drammatici che ognuno di noi deve con tutte le proprie forze scongiurare.”
La partecipazione all’evento è libera e gratuita.
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PREZZI: COLDIRETTI PUGLIA, DA GRANO A PANE AUMENTANO FINO A 13 VOLTE
PREZZI: COLDIRETTI PUGLIA, DA GRANO A PANE AUMENTANO FINO A 13 VOLTE.
Dal grano al pane il prezzo aumenta di 13 volte per effetto delle speculazioni e delle importazioni selvagge di prodotto dall’estero con pagnotte e panini spacciati come italiani all’insaputa dei consumatori. A denunciarlo è la Coldiretti Puglia, quando il grano tenero non è stato quotato ad Altamura e a Foggia, ma si registrano tensioni al ribasso anche per il grano duro per fare pane e pasta.
Un chilo di grano tenero in Puglia è venduto a circa 32 centesimi mentre un chilo di pane costa in media 4 euro al chilogrammo. Peraltro i prezzi al consumo – continua la Coldiretti regionale – non sono mai calati negli ultimi anni nonostante la forte variabilità delle quotazioni del grano che per lungo tempo sono state al di sotto dei costi di produzione. Una dimostrazione che a pesare sul prezzo finale del pane per oltre il 90% sono altri fattori come l’energia, l’affitto degli immobili ed il costo del lavoro piuttosto che la materia prima agricola.
Una situazione che evidenzia le difficoltà delle aziende agricole costrette a fare i conti – sottolinea la Coldiretti regionale – con compensi in calo e alle prese con i problemi causati alle produzioni dalla siccità e dagli sbalzi termici estremi legati ai cambiamenti climatici.
Ai danni alle colture si sommano poi gli aumenti dei costi, a partire dal riscaldamento delle serre, ma anche dei carburanti, dell’energia, i fitofarmaci e i fertilizzanti, fino agli imballaggi, con gli incrementi che colpiscono dalla plastica per le vaschette, le retine e le buste, alla carta per bollini ed etichette fino al legno o al cartone ondulato per le cassette.
Le superfici seminate – aggiunge Coldiretti Puglia - potrebbero raddoppiare con la produzione di grano che deve puntare sull’aggregazione, essere sostenuta da servizi adeguati e tendere ad una sempre più alta qualità, scommettendo esclusivamente su varietà pregiate, riconosciute ormai a livello mondiale. Con gli interventi straordinari decisi dalla Commissione Ue può essere garantita anche in Puglia la messa a coltura di oltre 100mila ettari lasciati incolti per la insufficiente redditività, per gli attacchi della fauna selvatica e a causa della siccità che va combattuta con investimenti strutturali per realizzare piccoli invasi che consentano di conservare e ridistribuire l’acqua per aumentare la produzione aggiuntiva di grano duro per la pasta, di tenero per fare il pane e di mais per gli allevamenti.
Per ridurre la volatilità e stabilizzare i prezzi occorre – afferma la Coldiretti regionale - realizzare rapporti di filiera virtuosi con accordi che valorizzino i primati del Made in Italy e garantiscano la sostenibilità della produzione in Italia con impegni pluriennali e il riconoscimento di un prezzo di acquisto “equo”, basato sugli effettivi costi sostenuti. Una necessità – conclude la Coldiretti - per ridurre la dipendenza dall’estero da dove oggi arrivano oltre 6 chicchi di grano su 10 consumati in Italia.
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La maggioranza delle persone non vuole che sia risolto con il sangue il problema della presenza dei cinghiali
La maggioranza delle persone non vuole che sia risolto con il sangue il problema della presenza dei cinghiali nei centri abitati, sulle strade e nelle campagne causato dall’emergenza rifiuti e dall’avere introdotto negli scorsi decenni i cinghiali alloctoni, più prolifici, a uso e consumo dei cacciatori. Così l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) a commento del vertice di venerdì scorso tra il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, e i presidenti di Coldiretti, Federparchi, Fondazione Una e Agrivenatoria Biodiversitalia.
I cinghiali sono ormai anche una carta da giocare per le pretese di alcune categorie, da ultimo gli agricoltori e allevatori, assecondate per motivi elettorali e risarcite a caro prezzo con denaro pubblico laddove non adottano, spesso, gli opportuni strumenti di prevenzione.
«Il ministro Lollobrigida organizza vertici con agricoltori e cacciatori, aspettiamo anche noi il nostro turno», dichiara il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «Come associazione a tutela degli animali chiederemo di essere ascoltati, vedremo se accoglierà il nostro invito, posto che la maggioranza degli italiani ama gli animali e non vuole cacce e braccate, sangue e morte».
L’Oipa ricorda come il responsabile dell'Area Ambiente e territorio della Coldiretti, Stefano Masini, nel giugno del 2021 arrivò a chiedere una normativa nazionale in grado di permettere l'abbattimento dei cinghiali con semplici ordinanze dei Sindaci, evitando gestioni differenti tra le Amministrazioni regionali e comunali. «Per arginare il fenomeno basterebbe che gli agricoltori dotassero le piantagioni di strumenti protettivi e di dissuasione e che si smettesse di fare strage degli ungulati quando è attestato da studi scientifici che più se ne abbattono più di moltiplicano», spiega Comparotto.
Tra gli interventi cruelty-free atti a contenere la presenza dei cinghiali l’Oipa ne ricorda alcuni: barriere lungo le strade, dissuasori acustici, dossi nella viabilità minore, corridoi ecologici, recinzioni, o “shelter”, a protezione di alcuni tipi di colture (come frutteti, uliveti, vigneti). Nei centri urbani il problema può e deve essere affrontato con una migliore gestione della raccolta rifiuti, possibilmente introducendo la raccolta porta a porta, e la chiusura di tutti i varchi dei parchi e delle riserve che insistono sugli abitati.
Da sottolineare infine che è stata avviata la sperimentazione di metodi contraccettivi per contenere il numero della fauna selvatica (v. la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del decreto del Ministero della Salute che l’autorizza), una nuova frontiera amica degli animali, esseri senzienti ora tutelati anche dalla Costituzione all’articolo 9.
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TURISMO ENOGASTRONOMICO: PUGLIA, ASSAPORA LA MERAVIGLIA
Puglia, il luogo ideale tutto l’anno per il turismo enogastronomico. Da oggi è disponibile on line cliccando su https://youtu.be/bzEwcvkqpMg il terzo spot in lingua inglese della campagna di comunicazione 2023: Puglia, assapora la meraviglia, a cura della Regione Puglia e dell’Agenzia Regionale del Turismo Pugliapromozione.
Nell’immaginario turistico collettivo, l’offerta eno-gastro-turistica pugliese si contraddistingue per genuinità, spontaneità ed approccio tradizionale alla produzione. La ricchezza e la varietà delle produzioni agroalimentari e vitivinicole della Puglia sono un ottimo punto di partenza per la costruzione di un prodotto turistico a tema enogastronomico.
La Puglia è ai primi posti in Italia per la produzione di vino e di olio di oliva. Inoltre, la Puglia possiede una fitta rete di ristoranti e trattorie di qualità che rappresentano una cucina tanto variegata quanto lo sono le diverse aree territoriali della Puglia, dai rilievi della Daunia fino al Capo di Leuca.
“Le nostre tipicità enogastronomiche e una tradizione culinaria affermata sono una garanzia di qualità per il brand Puglia, in Italia e nel mondo – afferma Gianfranco Lopane, assessore al Turismo della Regione Puglia - . Una grande opportunità per tante imprese ed operatori turistici che promuoviamo ora con un nuovo contenuto di comunicazione.
Dal Gargano al Salento, passando per i paesaggi naturali della Terra delle Gravine e per la Valle d’Itria, l’offerta enogastronomica pugliese può contare su oltre 10 mila ristoranti, quasi 200 masserie didattiche, 1.800 agriturismi e circa 50 mila aziende a superficie vitata, numerosi luoghi del gusto tra musei, frantoi e birrifici, oltre che sui DOP, Igp e più di 300 prodotti riconosciuti tradizionali. La Regione Puglia è accanto a queste importanti realtà per ampliare l’esperienza dei viaggiatori e per affrontare le sfide che arrivano dal mercato, penso in primis alla difficoltà nel reperimento di personale nel mondo della ristorazione e dell’accoglienza”.
“Il lavoro del prossimo futuro sarà, quindi, orientato alla qualificazione dell’offerta, anche in ottica di formazione professionale e ricerca dell’eccellenza – prosegue l’assessore Lopane - . Temi che hanno già animato diverse iniziative, come quella con Identità Golose negli Istituti alberghieri pugliesi, e che andremo a dettagliare nei tavoli di consultazione con i rappresentati di categoria e gli operatori economici nel contesto dell’aggiornamento del Piano strategico del Turismo”.
Sono due gli obiettivi generali per sviluppare il prodotto enogastronomico. Da un lato, valorizzare la componente enogastronomica a 360° verso il grande pubblico e rendere fruibile ai turisti che viaggiano con motivazioni differenti (mare, arte e cultura, natura, tradizione e folklore) la pluralità di esperienze enogastronomiche disponibili lungo tutto il territorio. Dall’altro, attivare azioni volte all’incremento delle presenze dei turisti che si muovono con motivazione enogastronomica pura. La forte propensione dimostrata nelle indagini di mercato verso la scelta della Puglia come meta eno-gastro-turistica dimostra quanto possa essere attrattivo il tema, anche per una domanda in crescita come quella del turista enogastronomico puro.
“Il turismo enogastronomico è strettamente legato al territorio – dice Luca Scandale, direttore generale dell’Agenzia Regionale del Turismo Pugliapromozione - essendo una delle più importanti espressioni di valori culturali e identitari. La finalità principale del nostro lavoro sarà quella di trasformare il prodotto enogastronomico pugliese in una componente chiave dell’offerta turistica regionale e far sì che, da mero elemento accessorio di viaggio, diventi motivazione principale, contribuendo a diffondere l’immagine della Puglia come destinazione enogastronomica”.
Il target al quale si rivolge lo spot è il potenziale turista enogastronomico con un’età che va mediamente dai 30-35 ai 65 anni e vuole vivere un ventaglio di esperienze: dal food truck al ristorante stellato. Insomma, il turista enogastronomico è un viaggiatore che desidera vivere un insieme variegato di esperienze e l’enogastronomia, già di per sé multisensoriale e culturale, soddisfa al meglio questo suo bisogno. Grande interesse suscitano i luoghi di produzione pugliesi, sempre più organizzati per l’accoglienza turistica in aziende vitivinicole, birrifici, frantoi, caseifici, pastifici come luogo in cui gustare e, soprattutto, poter conoscere origini e modalità di produzione dei prodotti tipici pugliesi.
Lo spot, on line da oggi e presentato in anteprima alla BIT di Milano, è a cura di Paolo Marchi, gastronomo, ideatore e curatore di “Identità Golose”, inviato di “Striscia la Notizia”, ed è stato realizzato da MagentaBUREAU srl, con il coordinamento di Pugliapromozione. Accoglienza, autenticità, sapori e tradizioni, bellezza della destinazione, produzioni locali di alta qualità/eccellenze, riconosciute su piano nazionale e internazionale sono racchiusi in questo spot che potrà stimolare un viaggio in Puglia. Sarà fruibile, oltre che su Youtube, anche sugli account Facebook e Instagram di Assessore Lopane, Regione Puglia, WeAreinPuglia, Puglia365 a partire dalle ore 11 in poi.
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Cgil. ASL BR: la situazione di stallo nella Governance sanitaria è ormai intollerabile
La Regione nomini subito un Direttore ASL BR: la situazione di stallo nella Governance sanitaria è ormai intollerabile. La Regione nomini subito un Direttore Generale per dare risposte celeri all’enorme bisogno di salute della popolazione Brindisina.Le dimissioni del Direttore Generale ASL hanno scatenato una querelle che rischia di disorientare i Cittadini/Utenti quando invece sarebbe auspicabile aprire un serio focus sul cattivo stato di salute in cui versa la sanità Brindisina.
Da tempo, per la verità, la FP CGIL Brindisi prova a rappresentare le numerose criticità che derivano da una insufficiente programmazione gestionale ed organizzativa. Una fotografia della situazione attuale che esprime anche il divario nellacapacità di fornire il livello standard di prestazioni a svantaggio della nostra provincia rispetto al resto del Paese e dellastessa regione. Un dato per tutti: il 50% dei residenti in Provincia di Brindisi affetti da neoplasia si reca fuori per diagnosie cura. E come categoria vorremmo poter discutere su come elaborare un piano gestionale che sappia traguardare il “benesserecollettivo” dei dipendenti sempre più stremati dai carichi di lavoro e soprattutto il diritto costituzionale, valevole ergaomnes (compresi i cittadini che non possono permettersi di ricorrere alle cure private ovvero all’intramoenia), dei cittadinialle cure migliori possibili.Pertantovorremmo capire come la ASL intende programmare l’attività sanitaria dopo lo scenario determinato dalla epidemia daSARS – CoV – 2 che ha comportato, negli ultimi tre anni e più, un drastico allentamento dell’attenzione sulle patologiecronico degenerative come la onco- ematologia.
È bene evidenziare che, ogni anno, nella nostra Provincia oltre 2400 persone ricevono la diagnosi di cancro e 1000 sono i decessi a causa di tale malattia, ed in tutto nella nostra provinciavivono 12.500 pazienti con diagnosi di tumore, su un totale di 393.000 abitanti; vorremmo capire come si potenzia l’attività di prevenzione e quali investimenti si intendono adottare considerato che itassi di incidenza dei tumori potrebbero avere una drastica impennata nei prossimi anni tenuto conto che la crisi energeticain atto e la carenza di gas ha comportato un notevole aumento dell’uso del carbone: i dati forniti nella relazione dell’ARPA Puglia sulla qualità dell’aria del dicembre 2022 vengono riportati in modo inequivocabile gli sforamenti dei valori soglia dei principali inquinanti che ci inducono purtroppo a pensare che ci sarà il danno sanitario così come avvenuto in passato; vorremmo capire come si vuole affrontare il dramma della mobilità passiva nazionale e infraregionale.
Sono troppi i viaggi della speranza dei Brindisini in altre strutture, fino ad arrivare - come già detto - a registrare il dato più eclatantedel 50% dei residenti nella nostra provincia affetti da neoplasia che si reca fuori per diagnosi o cura;vorremmo capire come si intende definire e risolvere concretamente la vergogna delle lunghe liste d’attesa con esamiaddirittura non prenotabili. Molti sono ormai i processi di autoesclusione dalle cure di chi non ha possibilità di ricorrerealle cure private e questo lo riteniamo non solo insopportabile ma non degno di un Paese civile che all’art 32 della nostraCostituzione antifascista, nata dalla lotta di resistenza, prevede il DIRITTO ALLA SALUTE;
Vorremmo capire quando si vuole applicare il Piano di Riordino Ospedaliero tenuto conto che ad oggi si sono soprattutto soppressi servizi e posti letto senza attivare tutto ciò che era previsto dallo stesso piano. Ormai si chiude tutto. Si è appresoin queste ore che chiuderà pure l’ostetricia/ginecologia dell’ospedale Camberlingo di Francavilla Fontana. A tal riguardo, è importante osservare che la ristrutturazione della rete ospedaliera e territoriale della provincia di Brindisi ha avuto unforte ridimensionamento con una media posti-letto/per mille abitanti teorico – mai raggiunto - del 2,7 (tra chiusure emancate attivazioni ora siamo al misero 2,3 – 2,4 ) contro una media nazionale del 3,7 per mille abitanti e regionale del3,4. A ciò non è corrisposto nemmeno un adeguato potenziamento dei servizi territoriali; vorremmo capire quando si rivedranno i meccanismi di determinazione del fabbisogno di personale e individuare,nell’immediatezza, una risposta all’urgenza di risolvere o almeno mitigare le attuali gravi carenze d’organico. Tale drammatica carenza riviene in ragione del fatto che la ASL BR è tra quelle che più ha risentito delle restrizioni degliultimi anni dovuto al piano di rientro. E probabilmente, il deficitario Piano di Riordino della ASL BR è scaturito non dauno studio epidemiologico bensì è stato verosimilmente calibrato in base alla dotazione organica esistente; vorremmo capire cosa si intende fare per bloccare l’emorragia di professionisti (medici, infermieri, fisioterapisti, ecc.)che abbandonano la ASL BR per andare a lavorare altrove. Segno evidente di una mancata fidelizzazione dei lavoratorialla propria Azienda dovuto al fatto che si “lavora in cattività” a causa di uno stress psico-fisico insostenibile;vorremmo capire, pure, perché codesta Azienda si applica in modo anche eccessivo su aspetti “carrieristici” (molte volte- a nostro avviso - anche sbagliando gli atti) e molto meno nella gestione sanitaria che mostra tutte le sue criticità comedel resto evidenziate anche dalle cronache dei giornali; vorremmo capire quando si affronterà il tema dell’edilizia sanitaria o quando si aprirà un CANTIERE (uno) previsto daiprogetti finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza;vorremmo capire quando si risolveranno le vertenze in atto a cominciare da quella di sanitaservice (la ASL BR è sociounico ) che vede ancora non stabilizzati i Lavoratori che hanno prestato servizio e rischiato la propria vita per assicurarela corretta gestione dell’emergenza sanitaria da Covid 19. È grave anche dal punto di vista Etico non aver ancora risoltoil problema e questo vale per tutte le istituzioni responsabili (ASL, Sanitaservie e Regione);vorremmo, in definitiva, avere risposte e tavoli di confronto proficui su tutto questo e su tanto altro, per contribuirefattivamente a costruire condivise battaglie di sistema a tutela del nostro servizio sanitario pubblico e universale.
Per tutte le ragioni qui rappresentate e per tante altre non ancora affrontate, è opportuno che la Regione si decida anominare, senza indugio, il nuovo Direttore Generale allo scopo di assicurare in questo delicato momento la governance del sistema sanitario provinciale, indispensabile per imprimere un cambio di rotta utile a garantire il DIRITTO ALLA SALUTE dei Cittadini del nostro territorio. La FP CGIL vuole discutere di buone pratiche, di merito, di come traguardare risposte collettive evitando di sconfinare in considerazioni o appelli che nulla hanno a che fare con le prerogative dell’attività sindacale.
La Segretaria Provinciale
Chiara Cleopazzo
Rsa Ostuni. No alla riduzione dei contratti
La FpCgilBrindisi dichiara lo stato di agitazione per quanto accade in questi giorni in danno del personale in forze pressoLa FpCgil Brindisi dichiara lo stato di agitazione per quanto accade in questi giorni in danno del personale in forze pressoMedihospes Ostuni. La FpCgil Brindisi non firma esubero perché di fatto , rispetto alle figure del nuovo setting regionale, non ci sonoesuberi in termini di personale presente in servizio. Il centro e' attualmente a 50 ospiti, le fisioterapiste presenti sono solo 2 poiché una in congedo, gli oss sono 19 di cui 16 full time e 3 part time e 5 operatori con legge 104, quindi insufficienti per garantire h. 24 previsto nel nuovosetting.
Cio' e' avvalorato, infatti, dal minimo assistenziale garantito in questi giorni per le sostituzioni causa malattia chesi sono verificate. Gli educatori sono solo 2 nel centro per 50 ospiti.In ragione di cio, ' a nostro parere, ma soprattutto alla luce delle risultanze fattuali, non consta di nessun esuberoeffettivo e quindi vi comunichiamo lo stato di agitazione di tutto il personale presente e chiediamo alla ASL Brindisi diintervenire a tutela di lavoratori ed utenza prima che la coop. proceda a ridimensionare contratti e orari di servizionecessari per garantire i Lea nella RSA di Ostuni. Intimiamo inoltre ad ogni opportunità di ulteriori assunzioni o di straordinario o lavoro supplementare sucontratti da ridimensionare con intendimento unilaterale datoriale, ma senza effettiva necessità del centro, rispetto alleeffettive esigenze del personale abbinato ai turni di servizio da coprire.La FpCgil Brindisi non restera' a guardare dinanzi a tali scellerate scelte che non guardano al benessere organizzativo -gestionale dell' unica RSA attiva nella provincia di Brindisi.
Chiediamo alla ASL Brindisi di intervenire a tutela di lavoratori e dell’ utenza prima che la coop. proceda aridimensionare contratti e orari di servizio, ad oggi appena sufficienti a garantire i Lea all’interno della RSA. Parlando poi del personale di pulizia che consta di 5 ausiliari di supporto con 3 a 4 ore contrattuali giornaliereper un totale di 16 ore settimanali. Questi lavoratori da soli si occupano sia della pulizia che della sanificazione deilocali per piu' di 800 mt.di struttura , con operatività h. 2, e spesso sono costretti anche a coprire turni pomeridianiscoperti. Insomma carichi di lavoro insostenibili con un solo operatore in turno per tutta la struttura. Dal quadro innanzi prospettato, puittosto che ragioneristiche contrazioni della forza lavoro, sarebbe necessarioimplementare le ore al personale già in forze e/o provvedere a nuove assunzioni al fine di non giungere ai nuovi turnisempre con difficoltà. La FPCGIL non si pieghera' ad alcuna scelta datoriale in accettazione di contratti ridotti di giovani madrilavoratrici gia' in regime di part time, le quali vedranno decurtata la loro retribuzione in regime da fame per loro e i lorofigli dopo tanti anni di impegno e lavoro da valorizzare in continuità assistenziale per l' utenza fragile e bisognosa della Rsa di Ostuni Medhiospes. Il loro, attesa la assoluta carenza nei fatti di esigenza organizzativa, è un diritto acquisto che non può esseredecurtato senza il necessario consenso scritto del lavoratore.
La Segretaria Provinciale FP CGIL Brindisi
CHIARA CLEOPAZZO
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Ancora podio per la New Marzial Mesagne
LA NEW MARZIAL COLPISCE ANCORA.