Redazione

SOTTRATTI ONLINE 3.500 EURO DAL CONTO CORRENTE – ISTITUTO DI CREDITO CONDANNATO AL RIMBORSO. Un correntista della provincia di Brindisi ha richiesto la restituzione di circa 3.500 euro sottratti da ignoti dal proprio conto corrente online, dal quale era stato effettuato un pagamento mai autorizzato.

A seguito del rifiuto espresso, da parte dell'Istituto di credito, di rimborsare la somma fraudolentemente sottratta, il consumatore si è rivolto all'Associazione Federconsumatori di Brindisi che tramite l'avv. Mario Presta ha presentato ricorso all'Arbitro Bancario Finanziario.

L'Arbitro Bancario Finanziario, con la decisione pubblicata il 17 novembre 2022, ha disposto il rimborso dell'intera somma in favore del ricorrente, poiché non è stata fornita alcuna prova da parte dell'Istituto di credito di aver adottato un sistema di autenticazione forte a due fattori, il cosiddetto SCA, tale da impedire al truffatore di installare l'applicazione sul proprio dispositivo e di ricevere i codici per l'accesso al conto.

In questo caso, quindi, non sono stati garantiti standard di sicurezza adeguati tali da escludere l’accesso al conto corrente a soggetti non abilitati al sistema.

Chiunque sia stato vittima del cosiddetto phishing può rivolgersi a Federconsumatori Brindisi chiamando al 3272441534 o scrivendo a  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

Il 20 novembre si celebra la giornata dei diritti dei bambini e delle bambine, la data coincide con il giorno in cui l’Assemblea generale dell’ONU adottò la dichiarazione dei diritti del fanciullo. I bambini non solo godono dei diritti fondamentali, ma sono protetti e tutelati. L’Italia non è un paese per bambini. Nella nostra nazione, quasi un milione e quattrocentomila  vivono in povertà assoluta, la pandemia ha amplificato l’intreccio tra disuguaglianze e salute, dalla nascita all’adolescenza. A questo si aggiungono i tagli all’istruzione, ai servizi di prima infanzia, e molto altro con un peggioramento della situazione con la pandemia. Si dice che la civiltà di un popolo si misura dall’attenzione delle istituzioni verso l’infanzia… bisogna riconoscere e ammettere che siamo messi male.
Per tornare nella nostra cittadina, candidata a capitale della cultura, ci saremmo aspettati che il 20 novembre fosse ricordata con delle iniziative (mostre, lavori fatti dai bambini, giochi ecc.. ma …. ..niente); per la verità è da parecchi anni che non si celebra questa giornata. Come sono lontani i tempi in cui Mesagne era sulla bocca di tutti per le attenzioni verso l’infanzia, tanto da essere chiamata la Bologna del sud per i servizi verso i minori che offriva, con i servizi socio-educativi per l’infanzia coordinati dall’indimenticabile prof. Lorenzo Caiolo dislocati in ogni quartiere della nostra cittadina, dalla  “Città dei Sogni “, alla  “Freccia Azzurra “ , al  “Semaforo Blu” poi chiamato  “Isola felice” alla  “Biblioteca ragazzi”  alla ”Ludoteca”  a “Trovamici”,  e come dimenticare le molteplici iniziative come “La città dei ragazzi” le iniziative con gli anziani, i centri estivi ecc ecc..Diritti_bambini_2022.jpg
Grave anche l’assordante silenzio del cosiddetto terzo settore con i vari enti, cooperative che si occupano dell’infanzia, che avrebbero potuto fare “rete”   e organizzare qualcosa. E’ deprimente dirlo, ma ormai si fa tutto sui social, si vive ormai in modo virtuale, facendo mancare ai ragazzi momenti di convivialità, di incontri, di scontri, confronti per scambiarsi  esperienze diverse che avrebbero contribuito a far crescere i nostri ragazzi. Peccato, un’occasione persa, si spera l’anno prossimo si possa far vivere la  giornata dedicata all’infanzia, magari nell’atrio del Comune, in modo da ricordare a tutti, in modo particolare ai politici che ci sono anche loro, i ragazzi, e che hanno bisogno di attenzioni, di risorse, oppure  in  piazza Iqbal Masik per ricordare un bambino simbolo della lotta contro lo sfruttamento del lavoro minorile. Iqbal fu  colpito a morte dalla "Mafia dei Tappeti"all'eta' di 12 anni. 
Gino Stasi
 Educatore

 

 

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

 

Dati del giorno: 20 novembre 2022

1.121
Nuovi casi
7.645
Test giornalieri
1
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 314
Provincia di Bat: 68
Provincia di Brindisi: 96
Provincia di Foggia: 118
Provincia di Lecce: 384
Provincia di Taranto: 119
Residenti fuori regione: 16
Provincia in definizione: 6
14.822
Persone attualmente positive
211
Persone ricoverate in area non critica
12
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.542.244
Casi totali
13.150.190
Test eseguiti
1.518.189
Persone guarite
9.233
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 496.272
Provincia di Bat: 130.663
Provincia di Brindisi: 147.260
Provincia di Foggia: 215.526
Provincia di Lecce: 322.610
Provincia di Taranto: 208.475
Residenti fuori regione: 16.225
Provincia in definizione: 5.213

MENS SANA MESAGNE – FORTITUDO FRANCAVILLA = 63 – 78

Mens Sana Mesagne: Piliego 16, Pesce 2, Ciccarese 10, Scalera D., Campana,
Giorgio 7, De Vincentis 6, Callari, Malvindi 6, Lamaj 2, Rollo 4, Colucci
23. Allenatore: Angelo Capodieci.
Fortitudo Francavilla: Martinelli 14, Napolitano 13, Caramia, Bourgarel 8,
Piscitelli 17, Laino, Berdychevskyi 4, Olive, Gaeta 1, Argentiero, Calò 4,
Cannalire 2. Allenatore: A. Monaco.
Parziali: 19-14 19-20 11-20 14-24
Arbitri: Menna e Manaresi.

Vince in trasferta e aggancia, anche se momentaneamente, la testa della
classifica la Mens Sana Mesagne. Ancora una prova positiva dei mensanini
anche se per tre quarti la gara è stata in equilibrio tra le due
contendenti. Coach Capodieci, oltre al noto infortunio a Scalera, ha dovuto
rinunciare anche a Rollo reduce da un infortunio della scorsa settimana e in
campo solo per pochi minuti. Per il Francavilla coach Monaco manda in campo
Martinelli, Napolitano, Piscitelli, Berdychevskyi e Gaeta, mentre coach
Capodieci schiera Rollo, Ciccarese, Giorgio, Malvindi e Colucci. Partono
subito forte i padroni di casa con attacchi veloci in transizione,
Piscitelli e Napolitano battono facilmente i diretti avversari approfittando
di una difesa disattenta. Colucci e Ciccarese per gli ospiti inseguono nel
punteggio, poi la tripla di Piliego, entrato al posto di Giorgio, chiude il
primo quarto con il Francavilla in vantaggio 19-14. Al rientro in campo la
Mens Sana raggiunge il primo vantaggio con un parziale di 0-6 (19-20) frutto
dei canestri di Lamaj, Malvindi e Ciccarese, poi la partita viaggia in
perfetto equilibrio con Martinelli, dieci punti nel parziale, in evidenza
tra i padroni di casa, imitato da Piliego che mette a referto due triple. Al
riposo lungo la Fortitudo conduce 38-34. Nel terzo periodo viene fuori la
Mens Sana Mesagne. Coach Capodieci registra la difesa, Martinelli e
Napolitano diventano sorvegliati speciali e per il Francavilla diventa più
difficil trovare la via del canestro. La tripla di Piscitelli sul 45-42
porta ossigeno puro ai padroni di casa in difficoltà, ma un parziale di 0-8
con due triple di Colucci (23) riportano gli ospiti in vantaggio (45-50).
Il play brindisino, il migliore in campo, prende per mano la squadra e
realizza canestri importanti per i biancoverdi. De Vincentis recupera
palloni decisivi, mentre Malvindi con i suoi 12 rimbalzi, domina la zona
pitturata. Ciccarese cade in alcune provocazioni e lascia il campo per somma
di falli tecnici, ma alla fine del terzo periodo il Mesagne è in vantaggio
49-54. Nell’ultimo quarto viene fuori definitivamente la formazione ospite.
Ancora Colucci prova a chiudere l’incontro, ma il Francavilla non molla con
il trio Napolitano, Piscitelli e Martinelli, 44 punti in tre. Giorgio e De
Vincentis muovono il punteggio, ma è ancora Colucci (5/10 da tre) che scrive
gli ultimi sette punti a referto e chiude l’incontro. Vince meritatamente
la Mens sana Mesagne che ha avuto la pazienza di gestire una gara difficile
e in alcuni momenti complicata per gli infortuni e la perdita di Ciccarese
nel momento più importante. La lucidità e la freschezza atletica venuta
fuori nell’ultima parte dell’incontro, hanno agevolato la vittoria finale
dei mensanini che nel prossimo turno li vedrà impegnati in casa, sabato 26
novembre ore 18:30, con il Carovigno Basket.

Domani 21 novembre, alle ore 10.30, nella Cattedrale di Brindisi, avrà luogo la Santa Messa in onore della “VIRGO FIDELIS”, patrona dell’Arma dei Carabinieri. Verranno altresì ricordati l’81° Anniversario della “Battaglia di Culqualber” e la “Giornata dell’Orfano”. La funzione religiosa sarà officiata da Sua Eccellenza Monsignor Domenico CALIANDRO, Vescovo della Diocesi di Brindisi–Ostuni.

Al termine della celebrazione, il Comandante Provinciale, Colonnello Leonardo ACQUARO, illustrerà il significato della giornata e rievocherà il glorioso fatto d’armi, alla presenza delle Autorità civili e militari provinciali e delle vedove e degli orfani dei militari dell’Arma.

Mercatini natalizi a Mesagne - manifestazione di interesse per l’assegnazione degli spazi
In occasione delle festività natalizie, nel periodo compreso tra l'8 e il 23 dicembre 2022, l'Amministrazione comunale di Mesagne intende organizzare i mercatini natalizi.  A tale scopo l’ufficio comunale Suap – Sportello unico per le attività produttive ha pubblicato sul sito istituzionale dell’Ente - all’indirizzo www.comune.mesagne.br.it - l’avviso per l’assegnazione di spazi espositivi/casette da installare in Piazza Orsini del Balzo. Le domande dovranno pervenire entro il 30 novembre 2022 all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Contatti per richiedere ulteriori informazioni o chiarimenti: 0831.732234 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

 

La pubblicazione del Rapporto sui tumori 2022 della ASL Brindisi rappresenta un contributo importante per valutare lo stato di salute della popolazione e soprattutto per mettere in campo misure di prevenzione per quelle neoplasie che si mostrano in eccesso rispetto al resto della regione. Nel contempo il Rapporto dovrebbe guidare le scelte di organizzazione sanitaria. Diversamente sarebbe un esercizio fine a se stesso.

Riteniamo pertanto di fornire un contributo di interpretazione dei dati come auspicato dagli stessi estensori.

Implicazioni per la cura e la diagnosi

Per quanto concerne la cura,  un dato rilevante riguarda i pazienti residenti in provincia di Brindisi che, tuttavia, hanno scelto di curarsi fuori regione o in altre province pugliesi..

«Il 13% dei pazienti oncologici emigra fuori regione per la diagnosi e/o il trattamento, il 37% si rivolge a presidi di altre province pugliesi. Considerando l’età del paziente, quasi un paziente su quattro prima dei 50 anni emigra fuori regione, contro l'8% dei pazienti con 70 anni ed oltre. Il 38% dei pazienti con neoplasia tiroidea emigra fuori regione (in particolare in Toscana). Altre neoplasie correlate a maggiore migrazione sanitaria sono quelle del sistema nervoso centrale (29%) e del rene (21%)» Quindi il 50 % dei residenti in provincia di Brindisi si reca fuori provincia per diagnosi o cura. Se per la tiroide si tratta di 87 casi totali in cinque anni, sarebbe molto interessante sapere per quali patologie e per quali ragioni organizzative i malati non trovano risposta vicino casa. Solo così è possibile correggere eventuali carenze.

12.500 pazienti residenti in provincia di Brindisi convivono con una diagnosi di tumore. Questo dato rappresenta una varietà di condizioni che va da quella in cui la malattia richiede solo un controllo periodico dello stato di salute oncologico del paziente, a quella in cui la malattia è ancora presente o è riemersa e sono necessarie cure attive o di supporto. Entrambe le condizioni richiedono una capacità diagnostica che significa soprattutto la disponibilità di grandi macchine,  presenza e migliore organizzazione del personale. Tale offerta, purtroppo, non risulta esserci, considerando le lunghe liste di attesa. La seconda condizione richiede anche una organizzazione delle cure palliative. In questo senso, una struttura fondamentale come l'hospice è a tutt’oggi assente nella ASL Brindisi, l’unica in regione a non esserne dotata .

Implicazioni per la prevenzione e le terapie

Il Rapporto rileva che dal 2015 al 2019 « per il complesso dei tumori, in provincia di Brindisi si rileva un eccesso annuo di quasi 44 casi tra i maschi (cioè 4% di casi in più rispetto al dato medio regionale). Tra le femmine l'eccesso appare superiore, pari a 58 casi ogni anno (il 5% in più rispetto al dato medio regionale)»

Quindi quasi 100 pazienti in più rispetto all’atteso in base all’incidenza regionale. E’ giusto allora chiedersi a fronte della predetta fuga fuori ASL, cosa le istituzioni centrali, regionali e provinciali stiano facendo per fronteggiare questo eccesso di nuovi casi annuied in che misura le eventuali azioni intraprese siano efficaci, considerato che gli eccessi di tumori non sono una novita’ ma rappresentano oramai un dato cronico.

Il Rapporto inoltre indica quali tipi di tumori si sono presentati in eccesso nel quinquennio considerato

Per i maschi « le neoplasie della vescica (17 casi/anno in eccesso, corri- spondenti a +10% circa rispetto all'atteso regionale), quelle della prostata (10 casi/ anno in più e +5% rispetto all'atteso regionale) i mielomi (7 casi/anno oltre l'atteso, con +38% rispetto al dato atteso), i tumori del testicolo (6 casi/anno oltre l'atteso, con +34% rispetto all'atteso) e le malattie mieloproliferative croniche e sindromi mielodisplastiche (6 casi/anno oltre l'atteso, con quasi +16% rispetto al dato atteso) ».

Per le donne « i tumori mammari (31 casi/ anno, +10%), malattie mieloproliferative croniche e sindromi mielodisplastiche (9 casi/anno, +29%) e mielomi (7 casi/anno, +38%) »

Quando il Rapporto poi mette a fuoco l’area SIN (Sito di Interesse Nazionale per le bonifiche)*, cioè sostanzialmente il capoluogo, si rinvengono eccessi significativi nei maschi per tumori della vescica, tumori dell’encefalo, del polmone, della pelle (non melanomi) e nelle donne per tumori alla mammella, polmone e leucemie.

Si tratta di siti tumorali per i quali sarebbe necessario un approfondimento per comprendere quale sia la loro componente lavorativa e ambientale. Per il tumore al polmone è stato dimostrato che la TAC a basso dosaggio nei soggetti più a rischio, per abitudine tabagica o per esposizioni lavorative, è in grado di ridurre i decessi. Sarebbe quindi urgente chiederne l’applicazione a Brindisi. Nonostante, poi,  l’eccesso di tumori polmonari in entrambi i sessi, è noto che in ASL non è stata mai previsto un reparto di Chirurgia Toracica. Infine, per l’eccesso di leucemie è giusto chiedersi quanto incidano le emissioni di benzene che sono caratteristiche del polo industriale locale. Nella sua relazione del 21.3.2022 Arpa Puglia afferma che a Micorosa si è registrato « un netto aumento delle concentrazioni di benzene con picchi in alcuni casi anche molto significativi ».

Implicazioni politiche

Nonostante sia noto da decenni che Brindisi sia esposta ad un rischio oncologico superiore al resto della regione (così come Taranto), non è mai stato previsto un supplemento di risorse per fronteggiare il prevedibile incremento di patologie neoplastiche. Questo supplemento non sembra nell’agenda dei decisori politici locali e regionali e l’autonomia differenziata, se sarà approvata, renderà questo atto di giustizia ancora più improbabile. A ciò si aggiunga la necessità di ridurre le emissioni industriali: necessità che contrasta con la recente ripresa di produzione di energia da carbone e con gli ostacoli che vengono frapposti alla installazione di una rete di monitoraggio della qualità dell’aria intorno al polo chimico.

Alla luce dei dati offerti dal Rapporto Registro Tumori 2022, rimarcare queste necessità della popolazione brindisina rimane purtroppo ancora molto attuale.

                                           GINO STASI

                                                  Presidente di SALUTE PUBBLICA

A venti giorni dalla circolare dell’Asl di Brindisi che ha comunicato agli operatori sanitari le ristrettezze e le chiusure imposte al servizio di Primo intervento territoriale dei Comuni di Ceglie, Cisternino Mesagne e San Pietro Vernotico, a causa della carenza di medici la situazione è sempre più critica. Su tutte le criticità derivanti dalla chiusura del Ppit che, per mancanza di sanitari, costringe gli utenti a rivolgersi ad altri presidi funzionanti. Tra le cause della carenza di medici c’è anche quella che diversi medici negli ultimi mesi hanno chiesto il trasferimento dal Ppit-118 in altri servizi dell’Asl. Non solo. L’Asl, con questa politica, anziché abbattere i costi di gestione, paga servizi esternalizzati senza utilizzarli.

Un esempio di tale criticità la si può leggere nella circolare del 29 ottobre scorso a firma del direttore del 118 di Brindisi che al termine della nota ha scritto: “Al fine di garantire i criteri operativi – descritti in predetta circolare – l’infermiere della postazione fossa 118-Ppit, supportato da due soccorritori della postazione Victor dedicata, svolge il ruolo prioritario di garantire le informazioni cliniche-parametri vitali al medico di centrale”. In poche parole significa che l’equipe di soccorritori della Victor, cioè l’ambulanza, composta dal mezzo e da tre persone resta bloccata e privata della sua funzionalità sul territorio poiché solo un infermiere, dei tre presenti, deve essere disponibile nella postazione per comunicare con la centrale operativa. Pertanto oltre a essere bloccata in sede l’Asl paga due soccorritori e un’ambulanza alla ditta convenzionata senza poter usufruire del servizio. Se si moltiplica il dato per i vari Ppit, che si trovano nella medesima situazione, si ha un’idea dei costi giornalieri che l’Asl supporta senza usufruire del relativo servizio di soccorso.

A tutto questo pot-pourri si aggiunge il disagio vissuto dagli utenti che si interfacciano con un Ppit inoperativo perché sono dirottai sugli ospedali di riferimento, che siano Brindisi, Francavilla, Ostuni o Fasano. Con la conseguenza di intasare tali ospedali con un carico di lavoro aggiuntivo che potrebbe essere svolto con maggior celerità, e minor disagio per gli utenti, nei Ppit territoriali. Il 29 ottobre scorso L’Asl di Brindisi ha emesso una circolare operativa dal titolo: “Rimodulazione organizzativa delle postazioni 118 fisse – Ppit”. La circolare in questione ha, quindi, precisato agli operatori le nuove disposizioni. “Nelle more dell’imminente programmazione regionale in tema di riorganizzazione del sistema di emergenza-urgenza territoriale del 118 e tenuto conto della gravissima carenza di personale medico territoriale, 45 medici in servizio a fronte di una dotazione organica prevista di 85, e della priorità organizzativa di garantire la medicalizzazione H24 della centrale operativa e delle 5 postazioni di automedica di Brindisi centro, Mesagne, Francavilla, Ostuni e Fasano, con un fabbisogno complessivo di 30 medici, si rende necessaria la rimodulazione organizzativa delle postazioni 118-Ppit di Ceglie, Cisternino, San Pietro e Mesagne”.

E infine ha avanzato varie ipotesi di gestione dell’utente tra cui quella che in caso “di indisponibilità sia del medico sia della postazione fissa che della postazione mobile il medico della centrale operativa, sulla base delle informazioni cliniche-parametri vitali comunicati dall’infermiere della postazione fissa del Ppit, garantirà la presa in carico dell’accesso diretto con tutte le risorse disponibili in ambito provinciale”. 

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

Una serata all'insegna della gioia e dell'entusiasmo quella vissuta
giovedì 17 al Teatro dell'ExFadda di San Vito dei Normanni, dedicata ai
ragazzi dell'associazione sportiva Wushu Club reduci dall'impresa
sportiva ottenuta al Ju-Jitsu World Championship di Abu Dhabi,
organizzato dalla Federazione Internazionale di Ju-Jitsu (JJIF).
 
Un evento sportivo, giunto alla sua 27esima edizione che ha visto circa
2 mila concorrenti provenienti da 70 paesi nel mondo.
 
Il Sindaco, prof. Silvana Errico ha così commentato la serata:
"L'Amministrazione comunale ha voluto fortemente festeggiare i 13 atleti
medagliati e il maestro Vittorio Carlucci, cintura nera 6 dan - coach
Nazionale Italiana di Duo, che con i loro successi hanno portato il nome
della Città di San Vito dei Normanni alla ribalta sportiva. Siamo
orgogliosi del risultato ottenuto dai nostri ragazzi, un evento storico
per la nostra città, un successo che può solo fare bene agli atleti del
Wushu Club ma anche a tutti gli altri ragazzi che da oggi avranno un
ulteriore stimolo a fare sempre meglio."SAN_VITO_ACCOGLIE_I_SUOI_CAMPIONI_DI_JU_JITSU_2022_2.jpeg
 
Alle parole del Sindaco si sono aggiunte quelle del Consigliere Comunale
delegato allo Sport, dott. Luciano Cavaliere: "Quando una ragazzo si
avvicina allo sport bisogna essere felici, ha scelto di crescere con
valori importanti, quando poi lo stesso si trova a portare il nome della
tua città fuori dai confini nazionali, bisogna essere grati per la
passione che ci metterà per fare il massimo, se poi a questo seguiranno
medaglie e riconoscimenti allora bisogna solo applaudire."
 
Raganato Arianna 3 medaglie d'oro;
Ruggiero Desirè 3 medaglie d'oro;
Cipulli Paolo 2 medaglie d'oro e 1 argento;
Raganato Andrea 2 medaglie d'oro e 1 argento;
Roma Angelo 1 medaglia d'argento e 1 bronzo;
Ardone Sara 1 medaglia d'argento;
Cipulli Davide 1 medaglia d'argento;
Ligorio Marco 1 medaglia d'argento;
Tedesco Samuele 1 medaglia d'argento;
Tinella Melissa 1 medaglia d'argento;
Moliterni Francesca 1 medaglia di bronzo;
Roma Silvia 1 medaglia di bronzo;
Vitale Giada 1 medaglia di bronzo;
 
Maestro Vittorio Carlucci - Trofeo miglior Team Duo Under 21 e miglior
Team Duo Under 18.

Nelle edicole il nuovo numero di “Buone Nuove – l’altra informazione”, il periodico edito dalla Km707 Smart srls che porta le firme di due giornalisti di Mesagne: Cosimo Saracino e Tranquillino Cavallo.
Stralcio dell'Editoriale che potrete leggere nel nuovo numero:

Un'Amministrazione comunale che investe più in periferia che in Centro
Ma ve li ricordate gli articoli sui blog locali per il cattivo odore nel Centro storico e l’invasione delle blatte? Sono stati consumati chili di giga byte per raccogliere le lamentele dei residenti e dei ristoratori su queste giuste problematiche. Poi con l’avvento delle Amministrazioni comunali guidate rispettivamente dai sindaci...

----------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione
contattaci