Redazione
Il direttore dell'Asl Br1, Roseto, e i medici di famiglia
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Radiologia del PTA di Ceglie Messapica inagibile, soprallugo con il Direttore Generale dell'Asl Flavio Roseto
La Radiologia del PTA di Ceglie deve ritornare Agibile. Sopralluogo di Tommaso Gioia con il Direttore Generale dell'Asl Flavio Roseto e il Capo Dipartimento Angelo Greco.
Nella scorsa settimana, precisamente lunedì 28 settembre, ho incontrato alcuni tecnici della radiologia del PTA di Ceglie Messapica che mi avevano in precedenza contattato per mettermi a conoscenza della situazione di precarietà del loro reparto.
La situazione che mi hanno mostrato è davvero preoccupante, la struttura è al limite dell’agibilità, una circostanza già nota sin dal 2019, tant’è che la dirigenza ASL del tempo aveva provveduto a programmare degli interventi strutturali ed all’acquisto di nuove attrezzature per sostituire le vecchie.
Purtroppo nonostante la programmazione e gli impegni assunti nel 2020/2021 con apposite delibere, gli interventi strutturali non sono mai stati avviati, mentre si è provveduto all’acquisto delle nuove attrezzature.
La situazione è paradossale perché le nuove attrezzature acquistate non possono essere allocate all’interno del reparto proprio perché i locali non sono a norma.
Oggi ho chiesto al direttore della ASL di Brindisi, Flavio Roseto, e al Capo dipartimento delle cure primarie, Dott. Angelo Greco, presenti a Ceglie Messapica ad un convegno presso il neurolesi motulesi, di rendersi conto di persona della situazione della radiologia del PTA di Ceglie.
Il direttore generale insieme al Capo dipartimento hanno potuto verificare che la radiologia di Ceglie necessita effettivamente di interventi importanti e si impegnato a cercare soluzioni per far ripartire appieno il servizio di radiologia.
Noi saremo vigili sul funzionamento dei servizi, quando le cose vanno bene li diremo, ma quando non funzionano faremo altrettanto con spirito costruttivo.
Tommaso Gioia
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Mesagne. Vandalizzata la Casetta dei libri del parco Potì
Ennesimo atto di teppismo allo stupendo parco urbano Potì, meta di tante famiglie anche dei paesi limitrofi; l’altro giorno è stata di nuovo (ed la terza volta) vandalizzata la casetta (little free library), un punto lettura preparata ad arte dal personale della biblioteca comunale, dove si raccolgono i libri e si invita alla lettura immersi nell’oasi di pace quale dovrebbe essere il parco. Ormai non ci si meraviglia più, il grosso pericolo che si corre è quello di assuefarsi a questa deprecabile situazione, che si verifica ormai con cadenza giornaliera. Quello che da fastidio alla comunità onesta (che è la maggior parte), invece è l’immobilismo di chi dovrebbe intervenire per fermare questo scempio cronico e non lo fa. Lo abbiamo detto in altre circostanze, bisogna intervenire con le sanzioni (chi rompe paga); basta far riverberare sulla intera comunità onesta gli atti di vandalismo di pochi stolti. Bisogna agire anche dal punto di vista della prevenzione, rendere più accogliente il parco, attivando per esempio il campo di bocce, il distributore dell’acqua, le colonnine per la ricarica delle auto elettriche (presenti ma inutilizzate da sei anni ). Più persone serie presenti al parco vuol dire più presidi di persone, maggiore controllo, vuol dire anche più attenzione e vigilanza da parte di gente che ha a cuore il rispetto dei beni collettivi. A giorni il gruppo numeroso di cittadini che scrive, oltre a mettere in risalto le problematiche riportate, farà delle proposte per implementare e rendere ancora più bello il nostro parco, fiore all’occhiello dell’intera nostra comunità. A breve questo gruppo di cittadini indirà una riunione pubblica aperta a tutti i cittadini che volessero dire la propria per migliorare la situazione,convinti che la vera democrazia parte dal basso, con la speranza che si formi quanto prima un comitato pro parco che sia di aiuto a tutti, amministratori, dirigenti, tenendo sempre presente che questo numeroso gruppo di cittadini vuole il bene della città, cooperando con persone di buona volontà senza astio o rancore nei confronti di chicchessia; ma per favore - ci rivolgiamo a chi ha il potere di farlo - fermiamo questo scempio giornaliero con provvedimenti che servano da esempio per tutti.
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XYLELLA: COLDIRETTI PUGLIA, BATTERIO KILLER ‘MANGIA’ ALTRI 42 ULIVI
Il batterio killer ‘mangia’ altri 42 ulivi portando le piante infette da Xylella fastidiosa a 214, mentre continua la preoccupante avanzata non stop in area indenne con altri 6 ulivi malati a Polignano. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base del 10° monitoraggio con le analisi di laboratorio che hanno conclamato la malattia su 9 ulivi a Fasano, 14 a Martina Franca e 2 a Locorotondo, tutti in zona contenimento, mentre sono 17 gli ulivi infetti da Xylella a Polignano, di cui 11 in zona cuscinetto e 6 in zona indenne.
Per provare ad invertire la rotta, Coldiretti e Unaprol sono impegnati nel tentativo di salvare la piana degli ulivi monumentali dal batterio della Xylella che sta distruggendo l’olivicoltura pugliese, con gli innesti e sostenendo nuovi metodi di sorveglianza, come la task force cinofila, col supporto scientifico dei ricercatori dell'IPSP del CNR e con il supporto logistico ed organizzativo di Unaprol e Coldiretti che continueranno a collaborare con ENCI per le attività di addestramento dei cani che effettueranno nell’anno 15 controlli equamente suddivisi tra vivai/garden di piante ornamentali e/o officinali di specie non specificate (5 vivai in zona infetta), vivai/garden di piante appartenenti a specie specificate (5 vivai in area indenne) e lotti di piante importate da paesi terzi al loro arrivo al porto di Bari. Inoltre, attraverso il progetto di ricerca Redox (Remote Early Detection of Xylella), finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico e coordinato dal Distretto tecnologico aerospaziale (DTA), saranno elaborate immagini telerilevate da aereo acquisite con sensori iperspettrali e termici, delle piante infette prima ancora della manifestazione dei sintomi – conclude Coldiretti Puglia - per la identificazione precoce di focolai di Xylella attraverso rilievi aerei e droni con sensori iperspettrali e termici.
La diffusione della Xylella Fastidiosa potrebbe costare miliardi di euro nei prossimi 50 anni in Europa, mentre in Italia, se l’espansione della zona infetta non venisse arrestata, l’impatto economico potrà crescere fino a 5,2 miliardi di euro – insiste Coldiretti Puglia - sulla base dello studio della prestigiosa rivista americana PNAS (Atti della Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti d'America) sulla valutazione dell'impatto di Xylella fastidiosa pauca sull’olivicoltura in Italia, Grecia e Spagna, studio realizzato nell'ambito del Progetto H2020 POnTE da un team multinazionale di ricercatori guidato da economisti dell'Università di Wageningen (Olanda). Il contagio della Xyella ha già provocato oltre 21 milioni di piante infette una strage di ulivi – conclude Coldiretti Puglia - lasciando un panorama spettrale, con oltre 8mila chilometri quadrati di territorio colpito dalla fitopatologia, pari al 40% del territorio regionale.
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Maribrin, rischio di chiusura a dicembre
Maribrin, rischio di chiusura a dicembre. La Flai e la Cgil accanto ai lavoratori nel sit-in in prefettura per salvare l'occupazione.
Si è conclusa nei giorni scorsi la campagna del pomodoro presso il conservificio Conserve Italia di Mesagne, con un calo di produzione del 17 per cento. Una campagna del pomodoro difficile, che ha risentito del contesto economico attuale con forti aumenti dei costi produttivi e delle condizioni meteorologiche caratterizzate da caldo torrido prolungato e poche precipitazioni. Allo stabilimento mesagnese di Conserve Italia, l’unico presente nel Mezzogiorno per il gruppo cooperativo bolognese, che qui produce soprattutto i pelati a marchio Cirio e Valfrutta, si sono da pochi giorni concluse le fasi di lavorazione del pomodoro conferito dai soci agricoltori pugliesi e le prime stime fornite dall’azienda parlano di una riduzione del 17% dei volumi.
“Premesso che il 2021 è stato un anno particolarmente favorevole che ci ha portato a sfiorare le 60mila tonnellate di pomodoro lavorato tra lungo, tondo, pomodorino e datterino - spiega il direttore del sito di Mesagne, Roberto Savioli -, quest’anno ci siamo attestati poco al di sotto delle 50 mila tonnellate, circa 10 mila in meno rispetto all’anno scorso, con rese inferiori in stabilimento e ripercussioni anche sulle giornate di lavoro degli oltre 400 addetti stagionali impiegati per il periodo della campagna”.
Nessun dubbio, comunque, sulla “buona qualità della materia prima, che ci ha permesso di realizzare anche quest’anno prodotti di fascia medio-alta valorizzando al meglio la filiera agricola pugliese”, sottolinea Savioli. Negli ultimi anni infatti Conserve Italia ha allargato la gamma dei prodotti a base pomodoro dedicati alle eccellenze regionali, a partire dalla linea “Le Selezioni di Cirio” focalizzata in particolare sulle tipicità della Puglia. “La riduzione dei quantitativi conferiti allo stabilimento di Mesagne è stata determinata da diversi fattori, a partire dalle minori superfici dedicate alla coltivazione del pomodoro lungo in tutta la Puglia – spiega Daniele Piva, direttore Produzioni Agricole di Conserve Italia -. Complici gli squilibri geopolitici internazionali, molti agricoltori hanno preferito optare per altre colture che presentavano minori costi di produzione e quotazioni di mercato più favorevoli dovute alla situazione internazionale”.
A questo, continua Piva, “vanno aggiunte le rese inferiori registrate in campo soprattutto per le alte temperature nelle fasi fenologiche più delicate, in particolare nell’areale di Mesagne e Brindisi dove stiamo allargando la base sociale, essendo arrivati a coltivare qui quasi il 25% del pomodoro conferito in stabilimento”. “Al di là della riduzione di pomodoro lavorato, che rientra nelle oscillazioni che ogni anno si possono registrare – conclude Savioli –, ciò che ad oggi più ci preoccupa è l’aumento incontrollato dei costi produttivi che registriamo a tutti i livelli, dai rincari energetici agli imballi fino ai pezzi di ricambio per i macchinari. Parliamo di oltre 100 milioni di euro in più di costi per Conserve Italia, di cui oltre la metà dovuti ad aumenti nelle bollette”. L’azienda continua a investire sulle energie rinnovabili e a portare avanti processi di efficientamento energetico: a Mesagne, ad esempio, sono entrate in funzione per questa campagna le nuove centrali termiche ad alta efficienza che consentono di risparmiare 50mila metri cubi di metano all’anno, pari a 100 tonnellate in meno di Co2 immessa in atmosfera.
“Tuttavia ciò non basta per affrontare l’emergenza energetica – conclude Savioli – per questo tramite i nostri vertici abbiamo chiesto di essere riconosciuti come azienda energivora e che siano previsti interventi a sostegno di tutta la filiera agroalimentare”.
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PRESENTATA A BRINDISI LA 18^ EDIZIONE DELLO SNIM
PRESENTATA A BRINDISI LA 18^ EDIZIONE DELLO SNIM (SALONE NAUTICO DI PUGLIA CHE SI SVOLGERA’ DAL 12 AL 16 OTTOBRE 2022.
Si è svolta stamane a Brindisi, nelle sale di Palazzo Nervegna, la conferenza stampa di presentazione della 18^ edizione dello SNIM (Salone Nautico di Puglia).
Erano presenti il Presidente dello SNIM Giuseppe Meo, il Sindaco di Brindisi Riccardo Rossi, il Presidente della Provincia Antonio Matarrelli, il parlamentare Mauro D’Attis, il Comandante della Capitaneria di Porto Fabrizio Coke, il Commissario della Camera di Commercio Antonio D’Amore, il Presidente del Distretto Nautico di Puglia Giuseppe Danese, la consigliera del Presidente della Regione Puglia per la Formazione Anna Cammalleri e l’Assessore al Turismo del Comune di Brindisi Emma Taveri.
Il Presidente Meo ha ribadito che il notevole successo di partecipazione fatto registrare nella scorsa edizione ha rappresentato la definitiva affermazione di questa rassegna, a tal punto che la stessa ormai rientra tra gli eventi di rilevanza internazionale che si svolgono in Puglia. Del resto, sulla pagina facebook ufficiale della Regione Puglia si afferma che “Brindisi sarà Capitala italiana della Nautica dal 12 al 16 ottobre”.
Saranno più di duecento le imbarcazioni in mare esposte sulle banchine del Marina di Brindisi durante il Salone, con un 30% in più rispetto allo scorso anno. Un dato che deve far riflettere sulla valenza che l’evento fieristico brindisino sta assumendo anno dopo anno.
Tra gli espositori, tra l’altro, è annunciata la presenza dei cantieri più prestigiosi a livello nazionale con le innovazioni produttive più importanti esposte a Genova e poi, a partire dal 12 ottobre, nel Salone di Brindisi.
Il Sindaco Rossi, invece, ha sottolineato l’importanza che il Comune di Brindisi attribuisce ad un evento che ormai è diventato insostituibile, anche in considerazione della rilevanza che questa città attribuisce alla Blue economy ed alle prospettive economiche ed occupazionali che il comparto può garantire a Brindisi.
Per il Presidente della Provincia Matarrelli lo Snim deve diventare sempre di più patrimonio dell’intera comunità brindisina e pugliese più in generale, perché solo in questo modo si potranno traguardare livelli di interesse a carattere nazionale.
L’on. D’Attis ha ricordato il percorso di crescita del Salone nel corso degli anni ed ha fatto un plauso agli organizzatori per i livelli raggiunti, garantendo la piena collaborazione per ulteriori affermazioni che richiedano un livello di coinvolgimento più ampio.
Il commissario dell’ente camerale D’Amore ha posto l’accento sui tanti ostacoli che lo Snim ha dovuto superare nel corso degli anni, mentre il Presidente Danese ha sottolineato la fase di crescita del comparto nautico pugliese, frutto anche del grande impegno nel percorso di internazionalizzazione svolto proprio dal Distretto, di concerto con l’Assessorato regionale e le Camera di Commercio.
Il Salone Nautico di Puglia ospiterà per la prima volta al suo interno – così come ha sottolineato la dott.ssa Cammalleri, un “villaggio della formazione” coordinato dall’Assessorato alla Formazione della Regione Puglia e con il coinvolgimento della Rete degli istituti nautici, della Rete degli istituti alberghieri (con cui sarà realizzato uno show coking sulla cucina del mare, con lezioni e degustazioni), dell’ITS Logistica, dell’Istituto De Marco/Valzani, dell’Università del Salento e del Politecnico di Bari.
Sempre nel corso dello SNIM sarà presentata la Rete dei porti di Puglia (a cura del Distretto della Nautica, dell’Assessorato al Turismo della Regione Puglia e di Puglia Promozione).
Lo SNIM rientra fra gli eventi nautici patrocinati da Confindustria Nautica nazionale, dalla Lega Navale Italiana, da Aeroporti di Puglia e sostenuto dal Comune di Brindisi, dall’Autorita’ di Sistema portuale del Mare Adriatico Meridionale, dalla Camera di Commercio e dal Consorzio Asi di Brindisi. Confermata, inoltre, la presenza nello SNIM di rappresentanze della Marina Militare, della Capitaneria di Porto e della Guardia di Finanza con imbarcazioni che saranno ormeggiate nel Marina di Brindisi per rendere possibili le visite a bordo.
Un grazie il Presidente Meo lo ha rivolto anche ai main sponsor Banca Popolare Pugliese, Edison, TR Inox, GLS ed Emmeauto Group.
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Sarà Amedeo Greco a prendere il prosto del dimissionario Pompeo Molfetta nel Consiglio comunale di Mesagne. Il battesimo politico per Greco sarà venerdì giorno in cui è stata convocata l'assise.
Il sindaco Matarrelli questa mattina lo ha ricevuto in municipio e al termine dell'incontro il primocittadino ha detto: "Rivolgo ad Amedeo Greco il mio benvenuto in Consiglio Comunale, augurandogli buon lavoro, e saluto e ringrazio per l’impegno fin qui profuso il consigliere dimissionario dott. Pompeo Molfetta".
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Covid 19. Oggi sono complessivamente 1343 i casi positivi in Puglia di cui 149 in provincia di Brindisi
Dati del giorno: 05 ottobre 2022
Dati complessivi
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Carenza di medici, i Pronto Soccorso a rischio interruzione di servizio, l’Ordine dei Medici chiede un incontro con il prefetto. Sempre più esplosiva la situazione nei Pronto Soccorso degli ospedali della provincia di Brindisi, la mancanza di medici strutturati mette a rischio il servizio. A nulla sono valsi gli appelli e le richieste rivolte alla direzione generale della Asl e alla Regione Puglia, la mancanza cronica di medici strutturati all’interno dei Pronto Soccorso non garantiste l’efficienza di un servizio dovuto all’utenza. Gli ospedali di Ostuni, Francavilla Fontana e Brindisi sono in affanno da mesi oramai ma nessun provvedimento adottato ha sortito gli effetti sperati. Infatti la strategia di richiamare personale in quiescenza o di impiegare i medici specializzandi si è rivelata fallimentare. Solo alcuni medici, tra l’altro non Ospedalieri, hanno risposto all’appello. “Dai prossimi mesi- dice il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Brindisi, Arturo Oliva- avremo il Pronto Soccorso di Ostuni con un medico in organico, il solo direttore, quello di Francavilla Fontana con soli due medici ed infine il Perrino di Brindisi con tre medici strutturati. E’ una situazione inaccettabile, qui si rischia l’interruzione del pubblico servizio. Ed il fatto grave è che non si intravedono soluzioni. Non solo, in questa situazione non è neppure possibile contare sul soccorso di medici provenienti da altri reparti, già in affanno, che in quel caso resterebbero scoperti ”. L’Ordine dei Medici più volte ha portato all’attenzione della Asl di Brindisi e della Regione Puglia il problema. Gli stessi sindacati Aaroi-Emac, Federazione Cimo-Fesmed, Anaao-Assomed e Cgil, lo scorso 5 settembre , hanno proclamato lo stato d’agitazione, formalizzato tramite una nota inviata al prefetto di Brindisi, al presidente della Regione Puglia, all’assessore regionale alla Sanità e al direttore generale dell’Asl Brindisi. Una nota con la quale si contestava “gli ordini di servizio selvaggi distribuiti a pioggia senza alcuna programmazione, nelle more di far fronte proprio alla emergenza dei Pronto Soccorso, che hanno coinvolto ogni sorta di medico, senza criterio e senza alcuna forma di dialogo preventivo”.
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