Redazione

150 LE TAPPE PREVISTE QUEST’ANNO PER L’EDIZIONE 2024 DELLA PIÙ IMPORTANTE MANIFESTAZIONE ITINERANTE DI CIBO DI STRADA D'ITALIA

ORGANIZZATA DA ALFREDO OROFINO

“IL RE DELLO STREET FOOD”

     OLTRE DODICI MILIONI DI VISITATORI NEL 2023
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La 129° tappa dell’8° Edizione dell’International Street Food 2024 la più importante manifestazione di street food esistente in Italia, organizzata da Alfredo Orofino, Presidente di A.I.R.S. (Associazione Italiana Ristoratori di Strada) in collaborazione con la Confartigianato Imprese Bat-Brindisi-Bari.

Sarà a Brindisi in Viale Regina Margherita-Zona Porto, da  venerdì  31 ottobre   a  domenica 3 novembre 2024 (venerdì  ore 18-24,  sabato e domenica ore 12-24) e vanta il patrocinio del Comune di Brindisi.

L’iniziativa dedicata al cibo di strada di qualità, ha ormai conquistato il grande pubblico e conterà ben 150 tappe, distribuite lungo tutto lo stivale, fino alla fine di novembre 2024. 

Un calendario intenso di eventi, che sta toccando tutti gli angoli del Paese  e permettendo al numeroso pubblico di assaporare le migliori specialità italiane e straniere, all’insegna della qualità, della passione per il buon cibo e della convivialità.

I truck e gli stand più importanti d’Italia con dell’eccellente cibo di strada stanno accogliendo i visitatori. Un appuntamento di grande originalità per le cucine internazionali presenti, che non dimentica le realtà gastronomiche regionali provenienti       da     tutta Italia.

A Brindisi  sarà possibile gustare tra le molte specialità la pasta mantecata, la porchetta di Ariccia, le bpmbette Pugliesi, il caciocavallo impiccato, la paella, gli arrosticini, la cucina messicana, l'Angus argentino, il pulled pork, gli hamburger di Chianina, la cucina argentina, il kurtos ungherese.  Saranno anche presenti birrifici artigianali di eccellenza italiani, europei e internazionali.

Nello stesso posto si potranno gustare prodotti di paesi diversi e posti lontani ed essere avvolti da tanti profumi e sapori.

La nuova edizione è ripartita grandiosamente, forte del successo riscosso lo scorso anno. Il pubblico sta accorrendo numeroso e con molto entusiasmo in ogni tappa per gustare le prelibatezze cucinate dai protagonisti di questo festival, gli chef su strada, che hanno difeso con caparbietà e orgoglio i loro Street Food. Ancora una volta, anche in questa tappa, saranno tanti i ristoranti itineranti e gli chef qualificati pronti a stupire con le particolarità e la qualità della loro cucina. Eccellenza, originalità, tradizione e rispetto delle norme igieniche e sanitarie, sono le parole d’ordine per ogni tappa di questo festival.

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“Siamo giunti all’8° anno di una manifestazione che anima il cuore di paesi e città di tutta Italia e conta ormai su un pubblico affezionato. Anche in questa edizione ci stiamo rimettendo in gioco con nuove proposte per i visitatori. L’ International Street Food è tutto questo e molto altro ancora. Con i nostri eventi intendiamo valorizzare la tipicità e le tradizioni, che sono la grande ricchezza dei nostri territori. L'entusiasmo con cui siamo stati sempre accolti ci spinge a continuare con rinnovata energia. Siamo molto felici del grande successo che sta riscuotendo l’edizione 2024”. - dichiara - Alfredo Orofino, organizzatore dell’International Street Food, soprannominato il “Re dello Street Food”, presidente di A.I.R.S. (Associazione Italiana Ristoratori di Strada).

Contemporaneamente a Brindisi  la manifestazione sarà dal 31 ottobre al 3 novembre ad  Osimo.piadina_farcita.jpg

L’International Street Food toccherà anche molte altre città, viaggiando per lo stivale in lungo e in largo fino alla fine del mese di novembre. Sarà presente ad  Urbino, Terni, Teramo, Macerata, Cosenza, Montecatini, San Benedetto del Tronto, Lecco, Napoli, Giulianova, Rieti, Bergamo, Cassino, Ariccia, Biella, Sutri, Cornadero, Potenza, Como, Chioggia. Queste sono alcune delle tante città d’Italia        che   ospiteranno                 questa        manifestazione.pizza_pistacchio_salame_e_basilico.jpg

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La banda delle gioiellerie in azione a Mesagne. Il raid la notte scorsa in due attività commerciali: fallito il raid nel primo caso riuscito nel secondo. I ladri sono fuggiti con una cassetta blindata con all’interno una modica quantità di oro e denaro. L’ammontare del furto è in fase di quantificazione. Sul posto sono giunti i poliziotti del locale commissariato e gli agenti della scientifica che hanno lavorato a lungo per rilevare le tracce lasciate dai malviventi. In aiuto alle indagini vi sono alcune immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti in zona. Potrebbe trattarsi, presumibilmente, della banda che da alcune settimane si è resa protagonista di alcuni furti portati a segno a Francavilla Fontana, Grottaglie e altre realtà del tarantino. Il primo raid si è verificato nel cuore della notte, intorno alle ore 3, quando in via Gualtiero D’Ocra, sono giunti alcuni individui che hanno iniziato ad armeggiare con la saracinesca al fine di alzarla e probabilmente di rompere la vetrina e portare via i preziosi presenti. Ma la saracinesca non solo ha resistito all’assalto ha anche attivato il sistema di allarme che ha infastidito i malviventi e li ha costretti a fuggire.

La tentata effrazione è stata scoperta solo al mattino dal titolare una volta arrivato davanti alla sua gioielleria. Tuttavia, la notte brava dei ladri non era ancora terminata. Poco dopo, infatti, sono giunti in piazza Vittorio Emanuele e hanno fermato la loro auto nei pressi del negozio di “Oro Cash”. Si sono portati davanti alla saracinesca, hanno rotto la cassettina contenente il nottolino che inserendo la chiave permette di alzare l’avvolgibile, hanno unito i fili di corrente e alzato la serranda. Hanno forzato la vetrina di ingresso, un’altra porta presente all’interno della gioielleria e sono andati nel retrobottega. Nel frattempo il sistema di allarme ha intercettato una presenza all’interno del locale ed ha lanciato l’allarme. I ladri hanno arraffato una cassettina presente in un armadio non blindato e sono fuggiti. Poco dopo sul posto è giunta una volante della polizia, ma dei malviventi non c’era più traccia. Gli agenti hanno avvisato dell’effrazione il proprietario e poi hanno avviato le indagini. Sul posto è giunta la polizia scientifica che ha eseguito dei rilievi per cercare utili tracce per individuare i malviventi. Interessanti per le indagini potrebbero essere i frame delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona.

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Festa grande a Bari grazie al gioco del Lotto. Nel concorso di martedì 22 ottobre, come riporta Agipronews, vinti 47.500 euro in seguito ai numeri 7-17-77 sulla ruota Nazionale. L'ultimo concorso del Lotto ha distribuito 16 milioni di euro, per un totale di oltre un miliardo da inizio anno.

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Organizzare una rete sociale con l'intento di rafforzare i presidi territoriali di assistenza sanitaria collegati alle malattie oncologiche: con questo obiettivo, ambizioso ma che può contare su buone pratiche già realizzate in via sperimentale nei 9 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale  per la realizzazione del sistema integrato di welfare, il Consorzio BR4 di Mesagne ha pubblicato l’avviso pubblico che apre al coinvolgimento delle organizzazioni del Terzo Settore, puntando ad un’azione condivisa di co-progettazione incentrata sull’esigenza di sostenere i malati di tumore e le loro famiglie. I contenuti della manifestazione di interesse sono stati presentati nel corso della conferenza stampa aperta al pubblico che si è svolta stamattina nell’aula consiliare di palazzo dei Celestini a Mesagne e alla quale sono intervenuti i rappresentati del Consorzio BR4, il presidente Antonio Calabrese e il direttore Pierpaolo Budano, il presidente della Provincia di Brindisi Antonio Matarrelli e Rino Spedicato del “CSV Brindisi Lecce Volontariato nel Salento”.

«Un progetto sperimentale al quale guardiamo con attenzione, immaginando che possa replicato anche da altri consorzi della provincia di Brindisi», ha dichiarato il presidente Matarrelli. Nello specifico, si tratterà di fornire supporto informativo e orientamento per richieste relative ai rapporti con enti e strutture sanitarie; e ancora, aiuto per la richiesta di attivazione dei servizi e per spostamenti, sostegno psicologico e per ogni attività ricreativa e complementare, utile al miglioramento della qualità della vita dei malati e dei loro familiari. «L’iniziativa nasce dall’esigenza di sostenere i malati oncologici nella gestione dei molteplici aspetti legati alla patologia. I bisogni esistenti sono stati intercettati con particolare attenzione e sensibilità dalle organizzazioni di volontariato presenti sul territorio, alle quali rivolgo il mio ringraziamento per quanto hanno saputo esprimere e per ciò che insieme si potrà fare», ha spiegato il presidente Calabrese. Sulle modalità di partecipazione si è soffermato il direttore Pierpaolo Budano, che per i dettagli ha rimandato alle informazioni disponibili sul sito istituzionale del Consorzio Br4. Le proposte progettuali dovranno pervenire entro il prossimo 15 novembre, tramite posta elettronica certificata all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.Rino Spedicato del “CSV Brindisi Lecce Volontariato nel Salento” ha indicato il Consorzio BR4 come un modello all’interno del quale si sta realizzando in modo concreto il principio di pari dignità tra enti pubblici e soggetti del terzo, nello spirito della legge di riforma del Terzo Settore che promuove cooperazione e cittadinanza attiva.

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Tanta apprensione lunedì sera a Mesagne a causa di un anziano che nel pomeriggio si era recato in campagna e non aveva fatto rientro a casa. I familiari preoccupati avevano avvisato il locale commissariato che aveva fatto scattare le ricerche con l’ausilio dei vigili del fuoco e della protezione civile. Dopo alcune ore l’uomo è stato trovato che vagava per le campagne poiché aveva perso l’orientamento. Gli agenti lo hanno condotto in commissariato dove è stato affidato alle cure dei soccorritori del 118. Sta bene nonostante la disavventura. Tutto è iniziato nel pomeriggio di lunedì, quando un anziano agricoltore poco dopo le ore 17 è uscito di casa in auto per andare in campagna per trascorrere un po' di tempo. Dopo un po' è risalito in auto per fare ritorno a casa. Ha cercato di mettere in moto l’auto, ma la batteria si era scaricata. Ha provato e riprovato, ma nulla. Intanto le prime tenebre della sera sono giunte.

L’anziano ha lasciato l’auto in campagna e si è incamminato per cercare di trovare qualcuno che gli potesse dare un passaggio per ritornare a Mesagne. Ma ha perso l’orientamento. Ha iniziato a vagare da una parte e dall’altra fino a quando si è perso. Intanto i familiari preoccupati perché non l’hanno visto rientrare hanno lanciato l’allarme. Immediatamente sono scattati i soccorsi con polizia, carabinieri, vigili del fuoco e volontari della protezione civile. Il nonnino, che fortunatamente aveva con sé il telefonino, è stato raggiunto telefonicamente dai parenti e dalla polizia che gli hanno chiesto dove si trovasse. Ha potuto esprimere solo qualche parola e poi anche la batteria del cellulare si è scaricata. Le forze dell’ordine hanno concentrato le ricerche sulle indicazioni dell’anziano e riscontrando l’ultimo contatto lo hanno geolocalizzato e concentrato le ricerche lungo le contrade che si trovano tra le vie San Pancrazio e San Donaci. Finalmente intorno all’una di ieri notte una pattuglia della polizia ha intravisto una sagoma che camminava in un terreno. Lo hanno raggiunto e verificato che si trattava proprio dell’uomo che stavano cercando. Lo hanno preso e condotto in commissariato, dove ha potuto riabbracciare i suoi cari.

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Pit stop a Bari della campagna ‘Buon Cibo fa Buon Sangue’ con una intesa tra Coldiretti Puglia e AVIS Puglia per prevenire le malattie ma anche per garantire gesti di solidarietà come la donazione del sangue che in Puglia conta 55mila cittadini, una platea che va educata ad alimentarsi al meglio. A darne notizia Coldiretti Puglia, in occasione dell’iniziativa di informazione e sensibilizzazione sulla raccolta del sangue in Piazza Prefettura a Bari, con il sindaco di Bari Vito Leccese.

Il programma di attività prevede – spiega Coldiretti Puglia – strategie condivise per i servizi alla persona, percorsi preferenziali di acquisto del cibo locale per i donatori di Avis nei mercati di Campagna Amica attraverso una ‘social card’, ma anche l'educazione alla salute, promuovendo nelle scuole una adeguata consapevolezza dell'importanza del dono del sangue e dell’educazione alimentare nelle per sensibilizzare sul valore della solidarietà, della corretta alimentazione e di uno stile di vita sani ed equilibrati per la salute fisica e psicologica, valorizzando nelle mense scolastiche il cibo locale, per trasmettere alle giovani generazioni la conoscenza e l'importanza dei prodotti tipici locali e della tradizione unitamente ai bisogni di salute dei cittadini.

Sono quasi 80mila le donazioni di sangue in Puglia che vanno implementate, sostenendo i bisogni di salute dei cittadini, favorendo, in ambito regionale – aggiunge Coldiretti Puglia - il raggiungimento dell’autosufficienza di sangue e dei suoi derivati, dei massimi livelli di sicurezza trasfusionale possibili e la promozione per il buon utilizzo del sangue, ma anche stili di vita sani e positivi mediante una puntuale informazione ed educazione rivolta alla buona salute, realizzando realizzare, con particolare riferimento al mondo della scuola, del servizio civile universale e del volontariato, attività di formazione sul buon cibo e sui temi della sana e corretta alimentazione al fine di prevenire patologie metaboliche e degenerative, disseminando la cultura della prevenzione sanitaria e del corretto stile di vita come contrasto a fenomeni "deviati", quali dipendenze, comportamenti a rischio e bullismo al fine di migliorare gli apprendimenti ed il successo formativo.

Saranno favoriti attraverso i giovani e le donne di Coldiretti Puglia e la consulta giovani progetti ed iniziative di ampio respiro per una formazione puntuale e cosciente dei giovani sulle tematiche economico sociali    regionali, nazionali e internazionali nel campo sociosanitario e del volontariato, con particolare riguardo alle tematiche della cultura del dono del sangue e della solidarietà; promuove interventi volti alla formazione dei giovani all’esercizio della Cittadinanza attiva, quale fondamento di una Convivenza Civile basata sui valori della solidarietà, del dono e della partecipazione volontaria, responsabile, democratica e civica all’attività di volontariato, anche attraverso forme di associazionismo, per la crescita umana, civile e culturale delle nuove generazioni.

Il consiglio ai donatori che sono in buona salute – aggiunge Coldiretti Puglia -  è di prenotare la donazione, telefonando prima al centro di riferimenti, in modo da evitare affollamenti degli ambulatori dove vengono prese tutte le precauzioni per evitare contagi prima, durante e dopo la seduta trasfusionale. Per donare il sangue occorre averte fra i 18 e i 65 anni (si scende a 60 se lo si fa per la prima volta), pesare almeno 50 chili e aspettare almeno 90 giorni fra una donazione e l’altra. Quindi ogni donatore lo può fare al massimo per 4 volte l’anno ed è quindi necessario avere un continuo afflusso per garantire le scorte necessarie a livello nazionale. La sera prima della donazione del sangue effettuare un pasto normale, senza eccessi ed è indispensabile il digiuno da almeno 8 ore.

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L’associazione Emotivamente, che si occupa di epilessia, ha organizzato un corso di formazione per docenti della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo di Latiano.“Emotivamente “opera in sinergia con altre associazioni del territorio che si occupano dello stesso problema come l’AICE, e non ha mai fatto mancare il suo contributo in idee, proposte, il consorzio ATS BR/4, con cui le associazioni hanno sottoscritto un protocollo d’intesa. ” La scuola non ha paura delle crisi “ è il titolo del progetto che si propone nelle scuole, che gode del patrocinio dell’Amministrazione Provinciale di Brindisi, dell’Amministrazione Comunale di Mesagne e del CSV centro volontariato nel Salento e della collaborazione del reparto di Neurologia del Perrino di Brindisi, dell’IRCCS “ E. Medea “ di Brindisi e della Dott.ssa Elia Marisa neurologa pediatra. L’incontro si è tenuto nel centro Polifunzionale di Latiano, grazie alla sensibilità della Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo di Latiano la Prof.ssa Ornella Manco sempre attenta verso questi temi. L’incontro è stato illustrato dalla neurologa pediatra Elia Marisa, con una esperienza pluriennale verso questa patologia, ad un corpo docente attento e partecipe che ha rivolto numerose domande e osservazione alla relatrice, sulla corretta gestione delle emergenze che possono essere legate ad un attacco di convulsioni epilettiche, ma anche al riconoscimento dei sintomi meno tipici di questa patologia, per mettere così la scuola nella condizione di svolgere al meglio l’importantissima funzione di prevenzione e promozione, sia sotto il profilo della crescita psicologica sia sotto quello dell’assistenza e della vigilanza. La scuola rappresenta il luogo privilegiato in cui i bambini e i ragazzi passano gran parte del loro tempo, ma anche quello all’interno del quale, secondo gli studi, si possono manifestare per la prima volta alcuni dei disturbi neuropsichiatrici. Per questo occorre mettere le istituzioni scolastiche nelle condizioni di svolgere il suo doppio ruolo, educativo e di tutela. Uno dei compiti principali delle associazioni che si occupano di epilessia è quello di indirizzare i propri sforzi, insieme alle istituzioni scolastiche, affinchè sia garantita la salute e la sicurezza dei ragazzi, sia all’interno dell’ambito scolastico che nella vita quotidiana, per non lasciarsi indietro nessuno. Il prossimo appuntamento si svolgerà a S. Michele Salentino il 19 novembre con i docenti delle scuole di quella cittadina.

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l Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento, in collaborazione con il DISTAR dell’Università di Napoli Federico II, è lieto di annunciare l’avvio del Master di II livello 2024/2025 in Geoarcheologia dei Paesaggi di Mare del Mediterraneo. Il Master, diretto dalla prof. Rita Auriemma (UniSalento) e dal prof. Leopoldo Repola (UniNapoli), rappresenta una proposta formativa unica, rivolta ad archeologi, architetti e geologi, e si inserisce in una prospettiva di valorizzazione e protezione dei paesaggi marini del Mediterraneo, mettendo al centro il patrimonio culturale sommerso.

“Rendere visibile l’invisibile, restituire alle comunità un patrimonio nascosto e riservato a pochi, farne bene e risorsa comune per uno sviluppo di qualità: ecco la sfida che abbiamo lanciato con questo master”, afferma la professoressa Auriemma. “Oggi sui fondali e sulle coste del Mediterraneo si sommano interessi diversi, non sempre positivi; occorre formare professionisti attenti, capaci di leggere l’eredità del passato grazie a solide conoscenze storico-archeologiche e a un uso sapiente delle nuove tecnologie ma anche di progettare soluzioni partecipate e consapevoli di valorizzazione, pianificazione e gestione dei paesaggi costieri e subacquei”.

“Conoscere il mare, le sue bellezze e i segni delle storie che custodisce, per immaginare nuovi modi di proteggerlo, di fruirlo, di sentirlo. Sono questi gli obiettivi del master”, dice il professor Repola. “che serve ad aprire nuovi scorci sulle sfide che i giovani dovranno affrontare attraverso i profondi cambiamenti che le tecnologie digitali stanno imponendo ai paradigmi della conoscenza. Il paesaggio sommerso e costiero se da un lato si offre come una possibile risorsa per lo sviluppo di politiche di sostegno per le comunità locali, dall’altro registra, per la sua fragilità, gli effetti del dissennato sfruttamento dell’ambiente che si consuma nella totale mancanza di visioni che permettano uno sviluppo sostenibile della società. Fornire ai giovani i metodi per la comprensione del patrimonio culturale, gli strumenti per conoscerlo profondamente, i linguaggi digitali per comunicarlo attraverso i modi che essi prediligono, permetterà di tracciare nuovi processi rivolti a possibili strategie di rimodulazione delle nostre idee di progresso”.

Obiettivi del Master: Conoscere il mare, le sue bellezze e i segreti storici che custodisce è fondamentale per poterlo proteggere, valorizzare e fruirne in modo responsabile. Il Master ha l’obiettivo di formare operatori scientifici subacquei, capaci di documentare, tutelare e gestire i beni culturali sommersi, con un approccio sistemico e multidisciplinare. I partecipanti impareranno a interpretare le tracce degli insediamenti antichi, approdi, porti e relitti, che il Mediterraneo ha custodito per secoli, come testimonianze preziose delle relazioni tra le culture che ne hanno fatto la storia.

Queste tracce, oltre a raccontare il passato, offrono spunti fondamentali per comprendere il cambiamento climatico e il futuro delle nostre coste. La protezione e la valorizzazione di tali patrimoni sono essenziali per promuovere una governance attenta, sostenibile e rispettosa dei valori espressi dalla Convenzione di Faro, in linea con le nuove sfide ambientali, sociali ed economiche che i paesaggi marini affrontano oggi.

Struttura e Contenuti del Master: Il percorso formativo del Master prevede un totale di 1500 ore, articolate in:

  • 343 ore di didattica frontale, con insegnamenti come la Metodologia della ricerca archeologica subacquea, la Geoarcheologia dei paesaggi costieri e subacquei, e la Storia della navigazione e delle relazioni transmediterranee.
  • 331 ore di addestramento pratico, che includono attività laboratoriali, esercitazioni sul campo e campagne didattiche di scavi archeologici in siti sommersi di rilevante interesse.
  • 50 ore dedicate alla prova finale, che culminerà con il rilascio della certificazione come Operatore Europeo Scientifico Subacqueo (ESD) e Operatore Europeo Scientifico Subacqueo Avanzato (AESD), secondo gli standard dell’European Scientific Diving Panel.

Le campagne di scavo, autorizzate dal Ministero della Cultura, si svolgeranno tra maggio e settembre in aree come l’Area Marina Protetta di Porto Cesareo e il Parco Sommerso di Baia. Questa esperienza sul campo rappresenta un valore aggiunto del Master, offrendo competenze operative concrete e altamente specialistiche.

Una Formazione Unica nel Panorama Nazionale: Il Master in Geoarcheologia dei Paesaggi di Mare del Mediterraneo si distingue nel panorama nazionale per la sua offerta formativa integrata, che prepara i partecipanti a intervenire nei complessi scenari della gestione del patrimonio sommerso, con un focus su innovazione tecnologica, tutela e valorizzazione sostenibile.

 

Si allega la locandina.

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Intitolazione del Centro Servizi Diocesano al Venerabile Matteo Farina

24 ottobre 2024, ore 18

 

Nell’ambito della prima convocazione per l’anno pastorale 2024-2025 dell’équipe del Progetto Policoro dell’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni, avrà luogo l’intitolazione del Centro Servizi Diocesano, sito in Via Giovanni Tarantini, 37, al Venerabile Matteo Farina, giovanissimo esempio di vita cristiana e impegno per il bene comune..

All’evento presenzieranno l’Arcivescovo di Brindisi-Ostuni, S.E. Rev.ma Mons. Giovanni Intini, l’équipe del Progetto Policoro, l’Associazione "Matteo Farina" e i genitori del ragazzo.

La cerimonia di intitolazione non rappresenta solo il riconoscimento dell’eredità di Matteo Farina, ma anche un momento di riflessione sui valori di servizio e dedizione che egli ha incarnato e di cui ha lasciato traccia nei suoi numerosi scritti.

Una scelta che sottolinea la volontà di promuovere un modello positivo per i giovani del nostro territorio, ispirandoli a impegnarsi attivamente nella comunità, affidando a Matteo il cammino di coloro che si rivolgono al Progetto Policoro per essere accompagnati nei propri progetti di vita.

L’evento è gratuito e aperto al pubblico.

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Piogge intense al Nord, in alcune regioni italiane ma in Puglia persisterebbe la siccità. Giovanna Amedei    (Presidente dell’Ordine dei Geologi della Puglia): “ In Puglia invece continua la siccità al punto che a partire dalla data odierna l'Acquedotto pugliese ha dovuto abbassare la pressione dell'acqua potabile.  Tale decisione si è resa necessaria poiché lo stesso Osservatorio permanente dell’Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino meridionale ha aumentato il livello di severità idrica per il potabile da basso a medio”. 

“Un'Italia divisa nettamente a metà. Attenzione perchè in Puglia continua la siccità! Se nel centro nord le piogge    che cadono in poche ore superano ogni media annuale, provocando alluvioni e dissesti, in Puglia invece continua la siccità al punto che a partire dalla data odierna l'Acquedotto pugliese ha dovuto abbassare la pressione dell'acqua potabile.  Tale decisione si è resa necessaria poiché lo stesso Osservatorio permanente dell’Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino meridionale ha aumentato il livello di severità idrica per il potabile da basso a medio. Purtroppo la mancanza di precipitazioni e le temperature elevate, nonostante la stagione autunnale, stanno mettendo in seria difficoltà sia le falde naturali che i bacini artificiali. Siamo ormai ai minimi storici e se continua questo trend a breve potrebbero essere a secco anche i rubinetti delle nostre case. Oggi è necessario ridurre o meglio eliminare ogni spreco sia da parte dell'utenza finale che a partire da 'monte' controllando tutte le tubazioni al fine di evitare inutili e dannose perdite di acqua. Bisogna considerare che i lavori di efficientamento delle reti idriche mediante la sostituzione delle condotte deteriorate, il monitoraggio delle pressioni in rete ed il loro controllo mediante valvole automatiche di controllo hanno consentito nei primi sei mesi di questo anno un risparmio di 15 milioni di metri cubi d’acqua. Valori di certo non trascurabili in un periodo di così lunga crisi idrica”. Lo ha dichiarato Giovanna Amedei, Presidente dell’Ordine dei Geologi della Puglia.

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