Redazione

  • Positivi e tamponi nella provincia di Brindisi, il report aggiornato al 6 dicembre. Aggiornamento settimanale dei dati sull’emergenza Covid-19 nell’ultimo report a cura dell’Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl. Alla data del 6 dicembre 2020 in provincia di Brindisi risultano positivi 1.453 soggetti, di cui 733 donne (50,5%), e 720 uomini (49,5) con età mediana di 46 anni.

I fattori di rischio per cui è stato predisposto il tampone sono: “sospetto di caso” 694 (47,8%), “contatto con caso accertato” 480 (33%), “screening” 128 casi (8,8%), “rientro da area a rischio” 12 (0,8%) e soggetto in Rssa 7 (0,5%). In 132 casi (9,1%) il fattore di rischio non è definito.

L’ultimo aggiornamento sullo stato di salute dei positivi attuali descrive 963 (66,3%) soggetti asintomatici, 297 (20,4%) paucisintomatici, 81 (5,6%) con sintomatologia lieve, 24 (1,7%) con quadro severo, 2 (0,1%) critici e 70 (4,9%) in fase di guarigione. Per 16 soggetti (1,0%) il dato non è noto.

  • Per quanto riguarda la distribuzione per Comune i positivi sono 342 a Brindisi, 252 a Francavilla Fontana, 112 a Mesagne, 98 a Oria, 82 a Ceglie Messapica, 77 a Latiano, 67 a Fasano, 67 a Torre Santa Susanna, 63 a Ostuni, 56 a Villa Castelli, 47 a San Pietro Vernotico, 44 a San Vito dei Normanni, 40 a Carovigno, 33 a Erchie, 22 a San Michele Salentino, 21 a San Pancrazio Salentino, 14 a Cisternino, 7 a Cellino San Marco, 5 a San Donaci, 4 a Torchiarolo. I Comuni della provincia di Brindisi con i maggiori valori di incidenza cumulativa sono, nell’ordine, Villa Castelli, San Michele Salentino e Francavilla Fontana.
  • Nel periodo compreso tra il 24 febbraio e il 6 dicembre, sono stati sottoposti a tampone molecolare per la ricerca di Sars-CoV-2 in totale 56.620 residenti nella provincia di Brindisi, 145 soggetti ogni 1.000 residenti, 2.610 nell’ultima settimana. Per 49.465 soggetti sottoposti a test (87,4%) è definito il fattore di rischio per cui è stato predisposto il tampone; si osserva come il test effettuato per “caso sospetto” rappresenti la motivazione di esecuzione del tampone in circa la metà dei casi.
  • Complessivamente, nel periodo di riferimento, sono stati eseguiti 93.522 tamponi molecolari (in media 1,65 tamponi per soggetto sottoposto a test), pari al 10,9% dei tamponi eseguiti in Puglia.
  • Dei 56.620 residenti sottoposti a tampone, 4.886 (8,6%) sono risultati positivi al test, con una incidenza cumulativa stimata pari a 125,1 casi x 10.000 residenti. Di questi sono 2.482 donne (50,8%) e 2.404 uomini (49,2%) con età mediana intorno ai 46 anni. Si osserva da sei settimane un assestamento dei valori dell’età mediana intorno ai 45 anni, con la metà dei casi anagraficamente riconducibili alla fascia produttiva della popolazione.
  • Per 4.215 (86,3%) dei casi accertati è noto il provvedimento adottato, con 3.950 (93,7%) posti in “sorveglianza e isolamento fiduciario” mentre per 265 (6,3%) si è provveduto al “ricovero in isolamento”. Il tasso di letalità è pari al 2,4%, si registra un incremento con l’aumentare dell’età. Sono 119 i decessi totali: 91 casi tra persone che hanno tra i 70 e 90 anni e più; 17 tra i 60 e 69 anni, 10 casi tra i 50 e i 59 e 1 nella fascia 30-39.
  • Si sottolinea che i dati analizzati sono in continua fase di consolidamento e alcune informazioni possono, quindi, risultare incomplete o essere oggetto di modifiche.
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Brindisi. Proseguono i controlli straordinari di controllo del territorio in città, soprattutto in questo periodo di festività natalizie.

Anche questa mattina, per le vie del centro cittadino, sono state dislocati due equipaggi aggiuntivi della Sezione Volanti, in servizio specifico per le vie del centro, nonché tre equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Lecce, i quali hanno curato anche le zone interessate dalla presenza dei maggiori centri commerciali.

Il potenziamento dei servizi, già attivo da qualche settimana, è stato articolato secondo due direttrici: la prima, quella preventiva, dedicata ad assicurare serenità nel periodo natalizio e la pacifica convivenza sociale – associata anche al controllo del rispetto delle norme anticovid; la seconda, quella repressiva, a drenare sacche criminali e contrastarne ogni tentativo di rigurgito, con l’ausilio degli uffici investigativi.

Gli equipaggi impegnati, oltre a presidiare i quartieri ad alta densità commerciale, eseguono mirati controlli su soggetti con precedenti di polizia criminale ed esercitano pressione nei luoghi ad elevata densità criminale.

Nel fine settimana sono stati sviluppati, poi, articolati servizi anti assembramento, riscontrando un numero esiguo di violazioni.

I funzionari della Squadra Mobile e dell’U.P.G.S.P., continuano a mantenere contatti con gli esercenti commerciali e i rappresentanti di categoria così come disposto dal Questore.

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Aree pubbliche, in punti strategici e nevralgici, utilizzate come posteggi. Peraltro gratuiti. E’ quanto accade da anni in via Fratelli Bandiera e via Carlo Pisacane, prospicenti al plesso scolastico “G. Carducci”, dove ripetutamente in tutte le ore del giorno e della notte vi sono posteggiate delle auto che inibiscono una possibilità di transito più snella e veloce in una zona piuttosto vivace sotto l’aspetto della viabilità. Le strade sono pubbliche e insistono in un’area di edilizia popolare.

Questa sera, a seguito della segnalazione dei cittadini, gli agenti della polizia locale sono intervenuti elevando 4 contravvenzioni in via Fratelli bandera e 3 cotravvenzioni in via Pisacane.

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi mercoledì 9 dicembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 2.758 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 917 casi positivi: 323 in provincia di Bari, 190 in provincia di Brindisi, 35 nella provincia BAT, 236 in provincia di Foggia, 97 in provincia di Lecce, 33 in provincia di Taranto, 5 residenti fuori regione, 2 casi di provincia di residenza non nota sono stati riclassificati e riattribuiti. (La Asl Bat – lab “Dimiccoli”) non ha comunicato i dati relativi alle ultime 24 ore per problemi tecnici).

Sono stati registrati 20 decessi: 7 in provincia di Bari, 1 in provincia di Brindisi, 3 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Lecce,7 in provincia di Taranto, 1 residente fuori regione.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 855.898 test.

17.325 sono i pazienti guariti.

48.070 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 67.174 , così suddivisi:

25.984 nella Provincia di Bari;

7.490 nella Provincia di Bat;

4.926 nella Provincia di Brindisi;

15.195 nella Provincia di Foggia;

5.153 nella Provincia di Lecce;

7.976 nella Provincia di Taranto;

421 attribuiti a residenti fuori regione;

29 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

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Questa mattina in Consiglio Regionale si sono insediate le Commissioni. "Pochi minuti fa sono stato eletto presidente della III Commissione Sanità. Un compito difficile soprattutto in questo periodo complicato della vita di tutti noi. Cercherò di fare del  mio meglio per essere all’altezza del ruolo che mi è stato affidato", ha dichiarato Vizzino.

"RIPENSARE IL SISTEMA SANITARIO PER LA LOTTA AL COVID", le prime parole del neo presidente. 
 
"Ringrazio i colleghi per il prestigioso e gravoso incarico affidatomi che intendo ricoprire con dedizione e profitto, come già fatto in precedenza, nell'esclusivo interesse dei cittadini pugliesi in questa fase così difficile per la vita di tutti noi". 
Così Mauro Vizzino, appena eletto presidente della commissione sanità del consiglio regionale pugliese. Al suo secondo mandato, dopo l'esperienza di presidente della commissione ambiente, il consigliere regionale mesagnese del gruppo dei Popolari mette in evidenza "la necessità di  ripensare l'intero sistema sanitario messo a dura prova dalla pandemia per poter assicurare le cure a tutte le patologie". Vizzino rivolge poi "un pensiero alle famiglie che hanno perso i loro cari per il covid e a tutti gli operatori sanitari che, anche a costo della loro stessa vita, si stanno sacrificando senza sosta per garantire assistenza non solo ai pazienti colpiti dal virus". Nei prossimi giorni sarà calendarizzata la prima seduta della nuova consiliatura. 
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Brindisi. Sorpreso con un coltello del genere proibito, denunciato. I Carabinieri della sezione Radiomobile della Compagnia di Brindisi hanno denunciato in stato di libertà un 30enne del luogo, per porto di armi od oggetti atti a offendere. L’uomo, nella mattinata dell’8 dicembre, è stato controllato a piedi in una via del centro abitato e, sottoposto a perquisizione personale, è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico della lunghezza di 16,5 cm, occultato nel del giubbotto indossato. L’arma bianca è stata sottoposta a sequestro.

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La perdurante chiusura di via Tancredi Normanno, arteria stradale nevralgica, per la ristrutturazione del tronco idrico-fognante ha mandato letteralmente in tilt la città di Mesagne. A protestare sono in tantissimi: dai pedoni agli automobilisti, dai residenti ai commercianti. Un coro di lamentele contro coloro che hanno organizzato la discutibile logistica che sta causando disagi oggettivi e una significativa perdita economica, per mancati incassi, per le attività presenti. Il tutto nel periodo natalizio in cui gli operatori commerciali speravano di poter recuperare parte dei mancati incassi dei mesi scorsi. I lavori dovevano svolgersi in quindici giorni lavorativi e invece i giorni si sono trasformati in diverse settimane.

Intanto, il comando della polizia locale ha inviato una nota di sollecito all’azienda che sta effettuando i lavori per inchiodarla alle sue responsabilità. Contestualmente sta cercando di mettere in atto una viabilità alternativa che possa decongestionare il tutto nel più breve tempo possibile. Tra le varie ipotesi in cantiere c’è quella di svolgere i lavori in notturna. Dunque, la chiusura del primo tratto di via Tancredi Normanno sta comportando una serie di disagi non solo ai residenti del quartiere S. Rosa e delle zone Torretta e Manfredonia, al traffico veicolare che da via S. Vito dei Normanni entra in città per diramarsi in varie direzioni, ma all’intera città. A risentirne sono, soprattutto, le attività commerciali della zona, ma anche i residenti del quartiere Zecchino sommerso dall’inquinamento atmosferico, prodotto dai gas di scarico dall’abnorme traffico presente in zona. Via Merano, ad esempio, è percorsa giornalmente da centinaia di auto, in via Diego Ferdinando le colonne di auto sono chilometriche e su via Brindisi, strada già di per sé spesso congestionata, è difficile immettersi.

C’è chi ha proposto di aprire temporaneamente al doppio senso di marcia via Tenente Roberto Antonucci sino all’incrocio con via Vittorio Veneto ed invertire, come era una volta, il senso di marcia di quest’ultima via. Soluzione che, al momento, non è stata presa in considerazione. Per cercare di lenire i disagi nella giornata di lunedì sono stati impegnati quattro vigili in servizio di viabilità. “I cittadini e gli automobilisti devono convincersi che c’è la possibilità di evitare la zona caotica che inizia da via Boemondo Normanno incanalandosi verso direttrici alternative”, ha spiegato il comandante della polizia locale, Teodoro Nigro -. Certo, bisogna fare una riflessione con i tecnici e gli organi politici per cercare, nell’ambito del nuovo programma di viabilità urbana, di evitare l’uscita su via Brindisi dove, al contrario, si potrà solo entrare per raggiungere i vari quartieri.  Insomma, secondo me bisognerebbe invertire il senso di marcia”. Tuttavia, questo provvedimento avrebbe una logica “quando l’intero sistema viario funziona ad orologio. Cosa che, ad oggi, non è così a causa di questi lavori stradali certamente importanti, ma nello stesso tempo invasivi, di lungo periodo che interessano più strade dell’intero quartiere Carmine”, ha concluso il comandante. Solo alcuni giorni fa a protestare erano stati i residenti e gli automobilisti di via Udine a causa della lungaggine dei medesimi lavori di ristrutturazione del tronco idrico-fognante. In quella via, dopo una copiosa pioggia, il canale di posa era franato trascinandosi dentro alcune auto in sosta.

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Sono oltre 9mila i bar, i ristoranti, le pizzerie e quasi 200 gli agriturismi chiusi in provincia di Foggia, BAT e nei 2 comuni di Altamura e Gravina in provincia di Bari, rientrate con una ordinanza regionale in zona arancione, con una perdita di fatturato mensile di quasi 170 milioni di euro ed un drammatico effetto a valanga sull’intera filiera per il mancato acquisto di alimenti e vino. E’ quanto emerge da una analisi di Coldiretti Puglia sulle conseguenze della ordinanza della Regione Puglia con la serrata imposta dalle misure anti contagio in aree provinciali della regione dove molto diffuso è il consumo alimentare fuori casa.

In zona arancione, caratterizzata da ‘uno scenario di elevata gravità e da un livello di rischio alto’, è consentita la sola consegna a domicilio, nonché fino alle ore 22 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle vicinanze dei locali.

Gli effetti della chiusura delle attività di ristorazione – continua Coldiretti Puglia - si fanno sentire a cascata sull’intera filiera agroalimentare con disdette di ordini per le forniture di molti prodotti agroalimentari, dal vino all’olio, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco.

“In alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo la ristorazione e l’agriturismo rappresentano addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato. Le limitazioni alle attività di impresa devono dunque prevedere un adeguato e immediato sostegno economico lungo tutta la filiera per salvare l’economia e l’occupazione in un settore chiave del Made in Italy”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Lo scenario è reso anche più drammatico dalla decisione di impedire gli spostamenti tra i comuni, senza alcuna distinzione nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno che colpisce duramente le 876 strutture agrituristiche regionali, principalmente situate in piccoli centri rurali con una clientela proveniente dalle grandi città e dai paesi limitrofi, con la necessità di adeguare le misure dell’ultimo DPCM per le feste di fine anno, al fine di evitare di favorire gli assembramenti in città con lo stop agli spostamenti nelle campagne.

“La possibilità per le strutture della ristorazione di rimanere aperti a pranzo durante le festività a pranzo – denuncia Filippo De Miccolis, presidente di Terranostra Puglia, associazione agrituristica di Coldiretti - è vanificata dai limiti agli spostamenti tra comuni che impedisce agli ospiti di raggiungere le campagne, riducendo peraltro la pressione e gli assembramenti nelle città. Un vero paradosso se si considera che gli agriturismi spesso situati in zone isolate in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, che sono forse i luoghi più sicuri perché è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche. Si tratta dunque di una misura illogica ed insostenibile che colpisce anche gli agriturismi pugliesi che per la crisi generata dalla pandemia hanno giù perso oltre 150 milioni di euro”, insiste il presidente De Miccolis.

I limiti imposti per le festività di fine anno – precisa la Coldiretti – arrivano dopo che il primo lockdown ha azzerato le visite in campagna nei tradizionali weekend di primavera e di Pasqua mentre durante l’estate ha pesato l’assenza praticamente totale degli stranieri che in Puglia rappresenta la maggioranza degli ospiti degli agriturismi.

Servono dunque ristori immediati e un piano nazionale – conclude Coldiretti Puglia - che metta in campo tutte le azioni necessarie per non far chiudere per sempre attività come gli agriturismi che rappresentano un modello di turismo sostenibile grazie ai primati nazionali sul piano ambientale ed enogastronomico.

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Questa mattina, i Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Brindisi, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo antimafia, finalizzato alla confisca, nei confronti di un  brindisino, gravato da precedenti penali per contrabbando di tabacchi lavorati esteri e traffico di sostanze stupefacenti. 

Durante la lunga carriera criminale, l'uomo (attualmente detenuto all’estero per traffico internazionale di sostanze stupefacenti) è già stato destinatario di una misura di prevenzione personale.

Le Fiamme Gialle brindisine, all’esito di approfonditi e mirarti accertamenti, hanno ricostruito il patrimonio accumulato nel tempo dal soggetto, la relativa  sproporzione rispetto ai redditi dichiarati, ottenendo dalla competente Autorità Giudiziaria l’emissione del provvedimento ablativo. A nulla è valso il tentativo di mascherare il proprio patrimonio attraverso la fittizia interposizione di prestanome e stretti familiari.

L’attività ha consentito, nel complesso, di sequestrare 5 società, 16 unità immobiliari (tra fabbricati e terreni), conti correnti, 9 autovetture, 2 moto di grossa cilindrata per un valore stimato di circa 2 milioni di euro.

Il sequestro odierno conferma come l’azione del Corpo sia costantemente diretta a ostacolare l’ingresso, sotto qualsiasi forma, degli interessi criminali nell’economia legale e tutelare, al contempo, la correttezza del mercato.

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Verso il recupero dell'ex Piazza Coperta. Dopo decenni di attese, ipotesi e promesse, si chiude il cerchio intorno al recupero dell’ex Piazza Coperta di Francavilla Fontana.

Nei giorni scorsi l’Amministrazione Comunale ha approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica relativo al primo lotto di lavori per 480 mila euro, avviando, di fatto, la riqualificazione e il recupero dell’immobile.

“Il recupero dell’ex Piazza Coperta rappresenta un obiettivo strategico per la Città – dichiara il Sindaco Antonello Denuzzo – qui, sono custodite importanti testimonianze del nostro patrimonio archeologico che da troppi anni sono abbandonate al loro destino.”

La suggestiva ipotesi progettuale promossa dall’Amministrazione Denuzzo, approvata dalla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Brindisi, Lecce e Taranto, prevede la creazione di una piazza scoperta all’interno dell’edificio, perimetrata da un porticato, che lascerà al centro della scena l’area archeologica, in un percorso di valorizzazione coerente con la configurazione originaria dell’immobile.

“L’idea è quella di creare uno spazio pubblico capace di far vivere il senso della piazza, mettendo sotto i riflettori le testimonianze del nostro passato – prosegue il Sindaco – quel luogo è stato al centro della vita della civiltà contadina che ci ha preceduto. Ripristinare la centralità di questo monumento, restituisce dignità a dei beni archeologici sinora oggettivamente maltrattati.”

Se il contenitore riprodurrà la piazza, il contenuto farà rivivere, in chiave moderna, il mercato. Gli ambienti fisici interni recuperati, oltre ad ospitare un ufficio per le informazioni turistiche e una sala polifunzionale con 137 posti a sedere, saranno affidati alle attività commerciali.

“La piazza, il mercato, le radici storiche. L’ex piazza coperta diventerà un luogo di sintesi tra il passato e il futuro – conclude il Sindaco – è un progetto ambizioso per una Città che non vuole dimenticare da dove viene, ma che guarda con ottimismo al domani.”

Gli interventi previsti da questo primo lotto di lavori, giunti dopo una lunga interlocuzione con la Soprintendenza e dopo accurati rilievi scientifici, prevedono l’eliminazione delle condizioni di insalubrità, la messa in sicurezza del patrimonio archeologico, il consolidamento strutturale dell’immobile, il ripristino della facciata e il recupero degli ambienti che ospitavano il Comando della Polizia Locale.

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