Redazione
Mesagne. Indagini a 360 gradi per la bomba carta
Un boato nella notte di sabato ha squarciato a Mesagne il silenzio imposto dalle misure di prevenzione per la pandemia. Uno scoppio che è stato udito in mezza città. Poco prima delle ore 22, infatti, una bomba carta è stata posizionata da ignoti, a scopo intimidatorio, davanti al portone di uno stabile ed è stata fatta scoppiare. La deflagrazione ha mandato in frantumi i marmi del portone d’ingresso e parte di esso. È stato lanciato l’allarme e sul posto sono giunti gli agenti del locale commissariato e una squadra dei vigili del fuoco di Brindisi. Fortunatamente non c’è stato nessun pericolo, ma solo lo shock per uno scoppio fortissimo. I poliziotti hanno avviato le indagini che spaziano a trecentosessanta gradi. L’episodio si è verificato alle ore 21,50 in via Giuseppe di Vittorio, rione Seta, zona residenziale periferica di Mesagne. La gente è quasi tutta in casa per le norme imposte dal decreto anti Covid. Al civico 14 c’è uno stabile in cui abitano, al primo piano, due famiglie. È qui che alcuni individui hanno agito, dopo aver scavalcato l’inferriata del cortile hanno posato una bomba carta davanti al portone d’ingresso, hanno acceso la miccia e sono fuggiti coperti dal buio. Con le strade deserte è stato facile dileguarsi. Dopo pochi minuti l’ordigno è esploso facendo sobbalzare tutti i residenti della zona, e non solo. Molti di loro sono corsi in strada, alcuni anche in pigiama per verificare di cosa si fosse trattato. Lo scenario che si è presentato alle prime persone è stato quello di una nuvola di fumo e polvere che ha avvolto la zona. Poco dopo anche gli occupanti dello stabile sono scesi in strada increduli di essere stati l’obiettivo degli uomini della criminalità. Si sono guardati intorno, con facce segnate dalla paura, tremanti.
Uno di loro, che non riusciva nemmeno a rendersi conto di ciò che era accaduto, ha chiesto a qualche residente di chiamare la polizia. Poco dopo sul posto è giunta una volante del commissariato mesagnese. I polizotti hanno constatato i fatti e diramato un avviso di ricerca per gli autori dell’atto intimidatorio. Poi hanno ascoltato i residenti. Nella mattinata di ieri gli agenti sono ritornati sul luogo dei fatti accaduti la notte precedente e hanno bussato ad alcune abitazioni per cercare qualche testimone. Soprattutto sono alla ricerca di immagini di telecamere di video sorveglianza che possano aver ripreso gli attentatori. E siamo alle indagini. Come abbiamo scritto i poliziotti stanno seguendo varie piste con una certezza: l’episodio è avvenuto a Mesagne ed è qui che bisogna cercare il movente. Già la causa, più facile a dirsi che a farsi. Inoltre, c’è da inquadrare se il gesto è da catalogarsi nella criminalità diffusa oppure nelle criminalità organizzata. In quest’ultimo caso da inserire nel filone degli eventi targati Sacra corona unita. In ogni modo, qualunque sia l’attribuzione resta il fatto di un gesto gravissimo che solo per fortuna non ha avuto esiti nefasti. Grave, al contrario, è l’episodio per la città e la società civile che sta constatando che Mesagne non è un’isola felice e, come è stato sottolineato nell’ultima seduta dell’Osservatorio della legalità, “sotto la cenere il fuoco arde”. Sulla vicenda è intervenuto il sindaco Toni Matarrelli: “Assicurare i responsabili alla giustizia e farlo con prontezza sono risultati entrambi importanti per la storia di riscatto che la città si è guadagnata e che non consente margini di ritorno agli anni bui. L'impegno delle forze dell'ordine, che stanno lavorando con puntualità alla ricostruzione e risoluzione dell'accaduto, potrebbe portare a breve all'individuazione degli autori del reato”. Il sindaco ha, quindi, concluso: “L'azione congiunta di istituzioni, presidi di legalità e cittadini è garanzia di strumenti ideali e concreti per continuare ad affermare a Mesagne gli irrinunciabili valori di legalità e sicurezza”.
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Multe per abbandono di rifiuti grazie al lavoro della task force
Multe per abbandono di rifiuti grazie al lavoro della task force. Nella giornata di ieri, 8 novembre, sono stati segnalati rifiuti abbandonati a Brindisi in via Materdomini su cui è prontamente intervenuta la task force anti degrado. Il contenuto dei sacchi è stato analizzato e, in questo modo, è stato possibile risalire a coloro che avevano abbandonato rifiuti con errato conferimento sia rispetto al calendario sia rispetto alla separazione.
Sono stati multati un residente e due attività commerciali. “Continueremo ad intervenire, non solo utilizzando le fototrappole - spiega l’assessore alle Politiche ambientali Roberta Lopalco - ma puntando anche al lavoro della task force che, analizzando i rifiuti, molto spesso è in grado di risalire ai responsabili. Purtroppo è necessario agire anche in questo modo per contrastare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti che danneggia anche i cittadini che invece collaborano ed hanno rispetto delle regole”.
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ANPI Mesagne. L’antifascismo ad intermittenza
Videomessaggio del sindaco Toni Matarrelli dell'8 novembre 2020
Covid - 19. Oggi 766 casi positivi in Puglia, 65 in provincia di Brindisi con 2 decessi
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi domenica 8 novembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 6.723 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 766 casi positivi: 160 in provincia di Bari, 65 in provincia di Brindisi, 167 nella provincia BAT, 203 in provincia di Foggia, 63 in provincia di Lecce, 106 in provincia di Taranto, 2 residenti fuori regione.
Sono stati registrati 22 decessi: 4 in provincia di Bari, 9 in provincia BAT, 2 in provincia di Brindisi, 3 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Lecce, 2 in provincia di Taranto.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 601.253 test.
7.677 sono i pazienti guariti.
17.187 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 25.701, così suddivisi:
10.106 nella Provincia di Bari;
2.858 nella Provincia di Bat;
1.843 nella Provincia di Brindisi;
6.233 nella Provincia di Foggia;
1.855 nella Provincia di Lecce;
2.625 nella Provincia di Taranto;
181 attribuiti a residenti fuori regione.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzat
e a rintracciare i contatti stretti.
Tempo di funghi, il consiglio del micologo
Con l’arrivo dell’autunno nei brindisini arriva la passione per i funghi. È tradizione, infatti, in provincia di Brindisi di fare delle gite fuori in cerca di funghi da abbinare a castagne e al vino novello. In ogni modo per andare a funghi è bene avere un buon bagaglio di conoscenza micologica oppure affidarsi a gente esperta. Evitare, quindi, di raccogliere funghi quando non si conoscono. Purtroppo, ogni anno si ripetono molti casi di intossicazioni legate al consumo di funghi, alcune di queste anche molto gravi: “con i funghi non si scherza e qualsiasi distrazione o leggerezza può trasformare una bella giornata all’aria aperta in un incubo”, ha esordito Carlo Agnello, micologo di fama internazionale. I funghi vanno raccolti da mani esperte e i principianti si devono sempre accompagnare a persone con esperienza. Insomma “fungiari” non ci si improvvisa. “Occorrono anni ed anni di bosco, imparare a raccogliere solo le specie che si è imparato a riconoscere perfettamente e che siano state identificate sul terreno con assoluta certezza”, ha consigliato l’esperto. Oramai in tutte le regioni d’Italia la raccolta è disciplinata da leggi e non fa eccezione la Puglia. Nella nostra regione bisogna farsi rilasciare dal proprio comune di residenza il “Permesso di raccolta” della durata triennale, presentando un “Attestato di idoneità alla raccolta dei funghi epigei” che si ottiene frequentando un corso della durata di 12 ore con esame finale. Il permesso, così ottenuto dal proprio Comune, da diritto alla raccolta fino a 3 chili sull’intero territorio regionale: ovviamente bisogna stare molto attenti a non accedere anche accidentalmente in boschi, parchi, riserve tutelate da leggi, dove si rischiano pesanti conseguenze. “La prima delle raccomandazioni – ha proseguito Carlo Agnello - è di accettare regalie solo da chi si conosce essere un bravo e coscienzioso raccoglitore: lo scorso anno ci sono stati diversi casi di avvelenamento con ricorso alle cure ospedaliere per funghi regalati a vicini e parenti da raccoglitori incoscienti. Per acquistare il prodotto spontaneo è buona abitudine richiedere la certificazione delle specie poste in vendita, rilasciata a questi dal Centro di Controllo Micologico dell’Asl”. In assenza di funghi spontanei in vendita o in alternativa, esistono dei buoni prodotti provenienti da coltivazioni, primo tra tutti per qualità il cardoncello di ferula.”
Se comprate lo champignon comunissimo nei supermercati, non consumatelo crudo in insalate o in carpaccio, ma cuocetelo sempre perché la cottura allontana delle sostanze tossiche per accumulo presenti nel fungo allo stato crudo”, ha aggiunto il micologo. Tuttavia, è giusto ricordare che i funghi non vanno consumati in quantità abbondanti e in pasti ravvicinati, crudi o non adeguatamente cotti, dai bambini, dalle donne in gravidanza o in allattamento e dalle persone non in buono stato di salute”. “I funghi vanno consumati freschi e ben integri: mai sovramaturi, vermati, intrisi d’acqua, quando presentano anche piccole parti ammuffite”, ha concluso Agnello. Se dovessero insorgere disturbi dopo il consumo è necessario recarsi immediatamente al pronto soccorso, possibilmente portando i residui prelevati dal cestino dell’immondizia o gli avanzi del pasto e cercando di fornire quante più notizie possibili, utili agli ispettori micologici ed ai medici.
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La pandemia da Xylella sconvolge la provincia di Brindisi
Il panorama olivicolo della provincia di Brindisi inizia ad assomigliare al desolante deserto creatosi, già da tempo, in provincia di Lecce con gli olivi essiccati dalla xylella e il comparto distrutto. Per cercare di arginare questa pandemia olivicola la Coldiretti ha chiesto a tutte le istituzioni interessate un maggiore coinvolgimento. Purtroppo, i dati sull'avanzata della xylella che giungono dai monitoraggi effettuati nel territorio a nord brindisino, da Ostuni a Fasano, sono il triste sintomo dell'avverarsi di una tragedia annunciata, sono anni che gli olivicoltori denunciamo questa strage silenziosa, che ogni giorno mangia chilometri di agricoltura e tradizione olivicola. “La burocrazia e la mancanza di decisioni a livello politico non fanno che agevolare questo percorso”, ha esordito il presidente provinciale di Coldiretti, Filippo De Miccolis Angelini -. Ormai attendiamo da anni fondi per rilanciare l'olivicoltura e per eseguire innesti e diversificazione colturale che, in ogni caso, non possono prescindere da un'adeguata informazione sul territorio da parte delle istituzioni. I ristori dei danni servono, ma non risolvono se non dando un temporaneo sollievo”. Secondo il presidente di Coldiretti è necessario che il “bando degli innesti dia attenzione prevalentemente agli ulivi con carattere di monumentalità ed a quelli che ricadono nella Piana, poiché senza di essi la Puglia non sarà più la stessa: oggi chi da Ostuni volge lo sguardo al suo magnificente panorama non può che rimanere incantato da questa distesa che trasuda storia e lavoro, in cui sapientemente per secoli il mondo agricolo è riuscito a disegnare un paesaggio produttivo”. Economie millenarie messe in crisi, non solo dalla xylella, bensì da una burocrazia incomprensibilmente lenta.
Eppure il presupposto di questo paesaggio è l'agricoltore, senza un'agricoltura che sia capace di dare reddito ed un futuro ai giovani, non ci sarà nessuno a tutelare il paesaggio esistente ed a curare il rilancio di questa terra. “Gli innesti – ha proseguito De Miccolis Angelini - possono essere una speranza, ma se fatti in tempo, quindi su piante non compromesse e, soprattutto, se eseguiti nei mesi giusti, quindi nel periodo tra marzo e maggio. Se i nostri governanti non si muovono subito rischiamo che anche quest'anno vada sprecato, anno in cui per questa misura è stato destinato solo 1 milione di euro”. Un contributo che i produttori hanno contestato. “Certamente – ha aggiunto il presidente - il contributo che viene proposto è stato da noi contestato perché esiguo, tanto più che per chi si accinge a praticare gli innesti si profilano anni di cure alle piante, ma senza alcun ritorno economico”. La realtà, nonostante le varie promesse istituzionali, è di solitudine. “Tutti sembrano essere estimatori e titolari del paesaggio olivicolo pugliese, ma nella battaglia per salvarlo gli agricoltori vengono lasciati tristemente soli, in quella che dovrebbe essere per tutto il popolo pugliese una sfida prioritaria”, ha tenuto a sottolineare il presidente De Miccolis -. La sveglia per destarci e salvare questo territorio è suonata da tempo, ma la xylella avanza nell'indifferenza dei più, alimentata dalla solita valanga di burocrazia”.
COVID: COLDIRETTI PUGLIA, +90% SPESA A DOMICILIO DA INIZIO EMERGENZA
COVID: COLDIRETTI PUGLIA, +90% SPESA A DOMICILIO DA INIZIO EMERGENZA. Dall’inizio dell’emergenza Covid c’è stato un balzo record in Puglia della spesa a domicilio con un aumento del 90% delle consegne nelle case soprattutto di chi come gli anziani hanno maggiore difficoltà ad affrontare le file dei supermercati. E’ quanto emerge da una analisi di Coldiretti Puglia relativi all’andamento della spesa a domicilio, garantita dalla rete di Campagna Amica da quando è iniziata l’emergenza Coronavirus, in occasione delle restrizioni imposte dal nuovo DPCM che ha classificato la Puglia tra le regioni in zona arancione con ‘uno scenario di elevata gravità e un livello di rischio alto’.
“E’ stato registrato un aumento delle consegne a domicilio effettuate direttamente dalla rete delle aziende agricole, della pesca e degli agriturismi di Campagna Amica in tutta la Puglia che garantiscono alle famiglie prodotti locali, a chilometri zero e a miglio zero, nel rispetto della stagionalità che non devono percorrere grandi distanze prima di giungere a tavola e sono quindi più freschi ed il servizio è divenuto indispensabile soprattutto per le fasce più deboli della popolazione, come gli anziani e i malati”, spiega Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
Una esigenza che è stata colta dalle aziende agricole che – precisa Coldiretti Puglia - hanno avviato appositamente la fornitura dei prodotti agricoli direttamente alle famiglie, senza intermediazioni. L’obiettivo della Coldiretti è garantire, soprattutto alle fasce più deboli della popolazione, a partire dagli anziani e dai malati, la spesa alimentare direttamente dai contadini con prodotti freschi e di qualità nell’ambito della campagna #MangiaItaliano a difesa del Made in Italy, del territorio, dell’economia e del lavoro.
L’approvvigionamento alimentare - sottolinea la Coldiretti - è assicurato in Puglia grazie al lavoro di oltre 100mila aziende agricole e stalle, più di 5mila imprese di lavorazione alimentare e una capillare rete di distribuzione tra negozi, supermercati, discount e mercati contadini di Campagna Amica, nonostante le preoccupazioni per la sicurezza, i vincoli, le difficoltà economiche e gli ostacoli oggettivi all’operatività, dalla ridotta disponibilità di manodopera.
Un impegno quotidiano senza sosta che deve fare i conti con la chiusura forzata di bar, trattorie, ristoranti, pizzerie e agriturismi con una perdita di fatturato nel solo mese di novembre di oltre 400 milioni di euro e un effetto a valanga sull’agroalimentare con il valore dei mancati acquisti in cibi e bevande per la preparazione dei menu.
E proprio per aiutare a combattere la nuova crisi alimentare con oltre 200mila poveri che hanno bisogno di cibo in Puglia, gli agricoltori di Campagna Amica portano avanti l’iniziativa “Spesa sospesa del contadino a domicilio” che mutua l’usanza campana del “caffè sospeso”, quando al bar si lascia pagato un caffè per il cliente che verrà dopo e che non ha i mezzi per saldare il conto. In questo caso i cittadini che ricevono la spesa a casa attraverso i mercati e le fattorie di Campagna Amica possono decidere di donare un pacco alimentare alle famiglie più bisognose che potranno portare in tavola frutta, verdura, farina, formaggi, salumi o altri generi alimentare Made in Italy, di qualità e a km zero che gli agricoltori di Campagna Amica, in accordo con i Comuni.
La scelta – conclude Coldiretti Puglia - è stata quella di privilegiare alimenti semplici alla base della dieta mediterranea con una grande attenzione però alla conservabilità che ha favorito gli acquisti di prodotti in scatola.
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Legalitria a Fasano: appuntamenti e prospettive
L’Amministrazione comunale di FASANO, nella persona dell’assessore alla Cultura Cinzia Caroli informa che dal 9 al 14 novembre si svolgerà “Legalitria – Festival Nazionale della Legalità”, che quest’anno vede protagonisti oltre che Fasano, anche ai Comuni di Alberobello, Cisternino, Locorotondo, Manduria, Martina Franca e Noci.
La terza edizione del Festival della legalità partirà quest’anno in una veste nuova dato il momento contingente, con gli eventi che saranno tutti fruibili a distanza.
Restano in piedi le attività di studio e lettura che hanno riguardato i ragazzi dei nostri istituti di Scuola Secondaria Superiore, così come gli incontri con gli autori seppure non in presenza, ma da remoto, come anche tutta la parte relativa alle tavole rotonde sui singoli argomenti di seguito riportati.
«Il festival della legalità – afferma l’assessore Caroli - quest’anno diventa più corposo e si allarga anche ad altri Comuni, non solo pugliesi. Sempre maggiore è l’interesse che registriamo dal mondo della cultura, dal mondo del giornalismo e ovviamente dal comparto scuola, ed anzi abbiamo intenzione per le prossime edizioni di aprire anche alle classi di Scuola Primaria.
Il festival è andato sempre più crescendo fino a prendere la forma che oggi possiede. Ma veniamo specificatamente a Fasano che, con orgoglio posso dire essere è uno dei comuni fondatori di questa bellissima ed importante iniziativa territoriale.
Innanzitutto mi fa piacere comunicare che a Fasano sono stati consegnati 200 libri ad altrettanti ragazzi delle scuole superiori. In particolare, i ragazzi del “Da Vinci” si sono cimentati nella lettura del libro di Paolo Borrometi “Un morto ogni tanto”; i ragazzi dell’ITC ”Salvemini” hanno approfondito il testo di Marisa Ingrosso “Sud atomico”; i ragazzi dell’IPSEOA e alberghiero e dell’IPSIA hanno letto il libro di Domenico Mortellaro “Bari calibro 9”.
I libri sono stati donati ai ragazzi, molti dei quali stanno anche producendo dei lavori. Gli studenti avranno la possibilità di incontrare i rispettivi autori da remoto, potranno altresì interagire con questi attraverso delle domande o osservazioni grazie anche alla preziosa collaborazione delle professoresse che guidano i nostri ragazzi e che vorrei citare anche per ringraziarle: la prof.ssa Mariella Muzzupappa per il liceo “Da Vinci”, la prof.ssa Daniela Bianco per l’IPSSS “Da Vinci”, la prof.ssa Cinzia Cupertino per l’ITET “Salvemini”, la prof.ssa Dora Di Bari per l’IPSEOA “Salvemini”, la prof.ssa Sarcinella Palma per l’IPSIA “Salvemini”.
Inoltre su Fasano, come Assessorato alla Cultura, ho voluto fortemente che fosse possibile per i ragazzi coinvolti nel progetto Legalitria, poter fruire (sempre gratuitamente) di un monologo sulla persona del giudice Paolo Borsellino. Il monologo è curato del Collettivo Prisma per la regia di Giovanni Gentile. Per ovvie ragioni questo monologo non potrà andare in scena in questo periodo, ma ci riserviamo di portarlo a teatro appena le condizioni lo permetteranno. Per l’occasione a teatro sarà anche organizzato l’incontro sul tema assegnato al comune di Fasano ovvero “Sport e legalità”, in cui interverranno alcuni personaggi del mondo del calcio e l’Assessore allo Sport del Comune di Padova, oltre naturalmente al nostro Assessore allo Sport Giuseppe Galeota che ringrazio per la collaborazione.
L’occasione sarà altresì propizia per procedere alla premiazione di un giovane sportivo fasanese che si è distinto per il suo impegno nel sociale a favore dei bambini ammalati, mettendo su un sistema di mutuo aiuto, che in poco tempo ha saputo offrire in città supporto a quanti sono in condizione di sofferenza» .
Questo il programma degli appuntamenti, che sarà possibile seguire alle ore 18:00, in diretta streaming sui canali YouTube, Facebook e Twitter:
- 9 novembre Inaugurazione
- 10 novembre tavola rotonda sul tema “Antimafia istituzionale”
- 11 novembre tavola rotonda sul tema “Spazi di legalità”
- 12 novembre tavola rotonda sul tema “ Economia legale”
- 13 novembre tavola rotonda sul tema “ Mafie vecchie e nuove “.
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Didattica a Distanza. Il Polo Messapia vincitore del European prize 2020 ETwinning
Dopo il National Quality Label riconosciuto all’IISS Ferraris De Marco Valzani di Brindisi giunge la seconda e più gradita attestazione di successo, il premio europeo…
Etwinning Prizes 2020!
Tale premio è stato rattribuito per il lavoro prodotto dalle classi del biennio dell’Istruzione Professionale Ferraris-De Marco in tempo di Covid nei primi mesi del 2020, quando i nostri studenti, costretti per la prima volta a confrontarsi con la didattica a distanza, hanno messo in atto strategie e sviluppato competenze che potessero aiutarli in un momento così difficile da un punto di vista psicologico.
“La didattica a distanza – afferma il Dirigente scolastico Rita Ortenzia DE VITO – che toglie tanto pathos e sentimento al fare scuola in presenza, può avere il suo fascino, il suo valore aggiunto ad un semplice collegamento informatico, se docenti creativi, passionali, intraprendenti sono capaci di cogliere il bello e il buono dove i più vedono solo disorientamento e desolazione. E il Polo Messapia forma docenti capaci di…volare alto”.
Tale progetto denominato “Our earth, our responsability” in collaborazione con scuole della Armenia, Turchia, Spagna, Grecia, Bulgaria, Romania, Serbia, ha avuto lo scopo di suscitare la consapevolezza degli studenti riguardo all’ importante ruolo della salvaguardia dell’ambiente e spiegare il cambiamento del climatico ed il suo impatto sulla biodiversità.
Attraverso la piattaforma online “Etwinning e meeting online” insegnanti ed alunni si sono incontrati per conoscersi e confrontarsi in tale comunità virtuale, sviluppando insieme percorsi trasversali sull’ integrazione, l’interculturalità, le politiche giovanili, fino a contenuti di elevato valore quale il rispetto della vita nelle sue molteplici forme.
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