Redazione

CALDO: COLDIRETTI PUGLIA, CON TEMPERATURE BOLLENTI +25% ACQUISTI FRUTTA; DOPO CROLLO DELL’8%.

Il balzo delle temperature fino a quasi 40 gradi che stringe d’assedio città e campagne in Puglia ha fatto esplodere i consumi di frutta e verdura del 25%, dopo il crollo dell’8% nel primo trimestre. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, sulla base delle rilevazioni nei mercati contadini di Campagna Amica, con il brusco cambiamento del clima che influenza anche gli acquisti.

Angurie, meloni, albicocche, pesche, nettarine, ciliegie, nespole e susine – sottolinea la Coldiretti - aiutano a combattere l’afa, a idratarsi e a fare il pieno naturale di vitamine. Frutta e verdura – spiega la Coldiretti – sono infatti alimenti che soddisfano molteplici esigenze del corpo: nutrono, dissetano, reintegrano i sali minerali persi con il sudore, riforniscono di vitamine, mantengono in efficienza l’apparato intestinale con il loro apporto di fibre e si oppongono all’azione dei radicali liberi prodotti nell’organismo dall’esposizione al sole, nel modo più naturale ed appetitoso possibile.

La ripresa dei consumi è importante dopo che nel 2022 il consumo di frutta e verdura degli italiani – precisa la Coldiretti – è risultato di mezzo miliardo di chili inferiore a quello dell’anno per un totale di appena 5,5 miliardi di chili con preoccupanti effetti sulla salute dei cittadini. Il brusco calo – sottolinea la Coldiretti – ha fatto scendere il consumo individuale sotto la soglia minima di 400 grammi di frutta e verdure fresche per persona, da mangiare in più volte al giorno, raccomandato dal Consiglio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) per una dieta sana. Un dato ancora più allarmante, siamo intorno ai 250 grammi di consumo medio pro capite – denuncia Coldiretti – se si considera che a consumare meno frutta e verdura sono soprattutto i bambini e gli adolescenti, con quantità che sono addirittura sotto la metà del fabbisogno giornaliero, aumentando così i rischi legati all’obesità e alle malattie ad essa collegate, con una potenziale esplosione della spesa sanitaria.

L’80% dei pugliesi che ritiene i prodotti a Km0 gli unici a poter salvare le tasche in questo momento di difficoltà, secondo il sondaggio condotto sul sito puglia.coldiretti.it, secondo cui il km0 è l’unica salvezza perché i prodotti provengono dal territorio regionale e non subiscono eccesivi rincari per il trasporto a causa del caro gasolio (36%), per il rapporto qualità prezzo (28%), perché la stagionalità e la biodiversità garantiscono che i prodotti non siano importati con l’effetto a valanga del caro prezzi a causa della guerra in Ucraina.

Per garantirsi prodotti freschi e di qualità ma anche per sostenere il sistema produttivo nazionale duramente colpito dal clima per ottimizzare la spesa e non cadere negli inganni il consiglio della Coldiretti è di verificare la provenienza italiana, acquistare prodotti locali che non devono subire grandi spostamenti, comprare direttamente dagli agricoltori o nei mercati di Campagna Amica e non cercare per forza il frutto perfetto perché piccoli problemi estetici non alterano le qualità organolettiche e nutrizionali.

Il risultato è che il valore della vendita diretta dagli agricoltori è salito in Puglia ad oltre 800 milioni di euro e coinvolge ormai oltre un’azienda agricola su cinque. Un fenomeno reso possibile dal fatto che l’Italia – spiega Coldiretti – è il Paese della Ue con la più estesa rete organizzata di mercati contadini con 12.000 agricoltori coinvolti in circa 1.200 farmers market di Campagna Amica. Grazie al progetto economico di filiera corta di ‘Campagna Amica’, in Puglia è stata data una risposta alla grande attenzione dei consumatori alla tutela della salute e dell’ambiente attraverso scelte agroalimentari consapevoli, testimoniata quotidianamente dall’affluenza nei mercati contadini che contano 1.500 giornate di apertura e circa 750 produttori coinvolti.

I cittadini scelgono la vendita diretta perché questo modello risponde in pieno alle loro esigenze di sicurezza alimentare, di gusto e di contatto con la realtà. Ciò che guida la spesa del consumatore – insiste Coldiretti Puglia - non è tanto il prezzo quanto piuttosto fattori qualitativi, come ad esempio la trasparenza su provenienza e ingredienti, la tutela della salute (94%), l’eticità (83%).

L’affermazione dei mercati degli agricoltori nelle città capoluogo della Puglia ha consentito di ridurre la distanza tra produttore e consumatore rafforzando il legame tra aree rurali e aree urbane con un importante patrimonio di biodiversità che dalle campagne si trasferisce in città. Anche nei pesanti tempi del Covid e della guerra in Ucraina i mercati contadini – conclude Coldiretti Puglia – hanno offerto un contributo fondamentale, garantendo alla popolazione cibo sicuro e approvvigionamenti costanti nonostante le difficoltà legate alla pandemia riuscendo anche a rendere più trasparente per il consumatore il prodotto acquistato, tutelando la biodiversità, le specificità locali e valorizzando la custodia dei territori.

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Polizia Postale e Airbnb, portale online di case vacanza, rinnovano la loro collaborazione per gli utenti che scelgono la prenotazione delle vacanze online. Testimonial dell’iniziativa Marco Camisani Calzolari

Sempre più persone scelgono di organizzare in totale autonomia le vacanze, e questa tendenza ha attirato purtroppo l’attenzione dei malintenzionati, facendo aumentare il rischio di imbattersi in tentativi di truffa. Per stare più tranquilli, Polizia Postale e delle Comunicazioni e Airbnb hanno avviato una campagna per aiutare i meno esperti a riconoscere e stare alla larga dai tentativi di raggiro più diffusi, individuando i profili più comuni dei truffatori e i consigli per smascherarli.
Il Testimonial della campagna è Marco Camisani Calzolari, che si e’ messo a disposizione gratuitamente, in quanto collabora già con la Polizia di Stato sul tema delle truffe online.

I tentativi di truffa su Airbnb sono estremamente rari grazie anche alla nostra scelta di trattenere i pagamenti per l’host fino a check-in avvenuto. Inoltre, comunicando solamente attraverso la piattaforma gli ospiti sono tutelati lungo tutto il percorso. La collaborazione con la Polizia Postale è un’ulteriore iniziativa pensata per i meno esperti che si misurano per la prima volta con l’acquisto online: bastano davvero pochi accorgimenti per prenotare le proprie vacanze in tutta sicurezza”, ha spiegato Giacomo Trovato, Country Manager di Airbnb Italia.

Attenzione ai seguenti annunci:

 

  1. Proprietario all’estero: secondo questo schema, il finto proprietario si è appena trasferito all’estero e perciò non può accogliere di persona l’affittuario. La trattativa viene condotta a distanza ed è il preludio di una richiesta di bonifico internazionale. Il malintenzionato, durante la trattativa, comincerà subito a chiedere documenti (che utilizzerà poi per costruire la sua prossima falsa identità), a condividere non meno di 2-3 bozze di contratto, in un crescendo di zelo che culminerà nella necessità di concludere l’affare entro 24 ore. Il tutto seguito da una finta pagina di prenotazione, una finta fattura e… una vera scomparsa dopo aver ricevuto una caparra importante.
  1. Il problema informatico: L’host ha creato un annuncio su un sito di seconda mano o immobiliare, ma appena gli vengono chieste ulteriori informazioni, anche tramite l’app ufficiale, propone di continuare la conversazione per posta elettronica o messaggistica. Nelle successive immediate interlocuzioni, invierà una mail nella quale informerà che, per un problema con l’aggiornamento del calendario, l’annuncio non è in quel momento visibile nella ricerca (in realtà lo ha rimosso) e fornirà per comodità il link diretto all’annuncio sul portale, che in realtà non è altro che un sito clone.
  1. L’amico: In questo caso l’host ha creato (da poco, troppo poco) un annuncio, sprovvisto di recensioni. La proposta è allettante, e si passa alla prenotazione. Il truffatore è amichevole, gentilissimo e lieto che sia stata scelta la sua abitazione, e proporrà addirittura un bello sconto. Come? annullando la prenotazione e passando a trattare privatamente, così da risparmiare entrambi la commissione del portale. Una volta incassato il bonifico, l’amichevole complicità lascerà il posto ad un assordante silenzio: l’”amicone” è già a caccia di un’altra vittima.

I consigli per non farsi ingannare

 

  1. Occhio a link condivisi via email o da altri siti. Bisogna diffidare da chi propone affitti sui social, su siti di annunci di seconda mano o portali immobiliari e poi chiede di trasferire la trattativa su un altro portale come Airbnb. C’è il rischio, infatti, che venga condiviso un link ad un sito fasullo. Occhio anche alle email con il logo della piattaforma: non è detto che siano autentiche, ed è sempre bene non aprire i link allegati, ma accedere al servizio richiesto digitando direttamente la url nella barra degli indirizzi del browser. Infine, le prenotazioni si concludono solamente dal sito o dall’app: se l’email include la richiesta di un bonifico bancario, si tratta di una truffa.
  1. Occhio ai siti-clone. Per prenotare dal telefonino è consigliato usare l'applicazione, scaricandola dallo store ufficiale, e non la navigazione internet. Dal computer, bisogna assicurarsi che le pagine consultate non abbiano un indirizzo sospetto e prestando attenzione che sia presente l'icona del lucchetto accanto all’indirizzo della pagina web.
  1. Nessuna trattativa fuori dal sito. Se le comunicazioni avvengono via email oppure WhatsApp, qualcosa non torna. Bisogna diffidare da chi propone di lasciare il portale per accordarsi privatamente con la promessa di uno sconto: è il preludio ad una richiesta di bonifico. Inoltre, uscendo dalla piattaforma ufficiale, l’utente non sarà tutelato dalle garanzie della stessa. In ogni caso, restando nella chat dell’applicazione, segnalare sempre i comportamenti sospetti al servizio clienti.
  1. Attenzione alla lettura dell’annuncio. Un annuncio ben curato è di solito indice di un host e di una casa altrettanto in ordine. Dovrebbero invece mettere in allarme: un prezzo troppo competitivo per la settimana di Ferragosto, descrizioni particolarmente vaghe, la totale mancanza di recensioni o un profilo utente creato da pochi giorni.
  1. Airbnb non è un’agenzia immobiliare. Bisogna diffidare di chi dice di aver dato incarico al sito per mostrare la casa. Il sito infatti è solamente un portale di intermediazione, equidistante da host e guest. Non esiste “personale Airbnb con le chiavi”, come se si trattasse di agenti immobiliari.
  1. Nessun bonifico per pagare. Se viene proposto di inviare una caparra, non bisogna fidarsi: è contrario ai termini del servizio della piattaforma. I pagamenti devono avvenire esclusivamente attraverso carta di credito sul sito, e in nessun altro modo. Airbnb trattiene l’intera somma dalla carta e la inoltra all’host solamente 24 ore dopo l’avvenuto check-in, dando il tempo di arrivare a destinazione e verificare che la casa sia esattamente come pubblicizzata.
  1. Attenzione agli alloggi ‘esca’. Arrivato a destinazione, viene chiesto all’utente un cambio di sistemazione, ovviamente non all’altezza di quella prenotata, usando come scusa un problema improvviso sorto nell’appartamento originario, che lo ha reso momentaneamente inagibile. La cosa migliore è documentare tutto e contattare subito la piattaforma per avere un rimborso totale.

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Nella tarda serata di ieri, al culmine di intense ed accurate attività d’indagine, il Commissariato di P.S. di Mesagne ha eseguito un’Ordinanza di applicazione di misura cautelare personale emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Ordinario di Brindisi su richiesta della Procura della Repubblica di Brindisi, a carico di due persone, una donna e un uomo residenti in provincia di Salerno, ritenuti responsabili del reato di furto aggravato commesso ai danni di una gioielleria della provincia di Brindisi, nello scorso mese di marzo. Nella tarda serata di ieri, al culmine di intense ed accurate attività d’indagine, il Commissariato di P.S. di Mesagne ha eseguito un’Ordinanza di applicazione di misura cautelare personale emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Ordinario di Brindisi su richiesta della Procura della Repubblica di Brindisi, a carico di due persone, una donna e un uomo residenti in provincia di Salerno, ritenuti responsabili del reato di furto aggravato commesso ai danni di una gioielleria della provincia di Brindisi, nello scorso mese di marzo.

In particolare, l’attività d’indagine, avviata nell’immediatezza dagli investigatori di quel Commissariato di P.S. sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Brindisi, permetteva di ricostruire come con più azioni criminose del medesimo disegna criminoso e con destrezza, gli arrestati erano riusciti a sottrare numerosi monili in oro e pietre preziose per un valore di circa 80 mila euro. Dagli accertamenti è emerso che, in passato, la donna si era già resa responsabile di numerosissimi furti, sempre con lo stesso modus operandi, in altre gioiellerie, come risulta dal casellario in atti. Le risultanze degli accertamenti venivano rassegnate all’A.G. titolare delle indagini che, facendole proprie, richiedeva ed otteneva dal Giudice per le Indagini Preliminari l’emissione delle misure cautelari coercitive personale de quo, eseguite in provincia di Salerno dagli operatori del Commissariato di P.S. di Mesagne in collaborazione con personale del Commissariato di P.S. di Battipaglia. A seguito delle perquisizioni eseguite durante l’esecuzione delle misure cautelari, venivano rinvenuti e debitamente sequestrati alcuni monili in oro, denaro in contanti e gli indumenti che la donna indossava durante i furti.Al termine delle formalità di rito, la donna veniva sottoposta al regime di custodia cautelare in carcere presso la Casa Circondariale di Salerno, mentre l’uomo alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza.

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Il Sindacato Cobas ed i precari Sanitaservice, disoccupati da diversi mesi, dopo aver vissuto una lunga mattinata davanti la Regione sono riusciti ad incontrare  l’Assessore Palese a cui hanno chiesto lo stato della loro vertenza  alla luce delle nuove procedure chieste dalla Regione Puglia in tema di nuove assunzioni, che li dovrebbero riguardare direttamente.

La manifestazione era organizzata in concomitanza della riunione Regione ed Asl Brindisi per discutere delle grandi criticità emerse nella sanità Brindisina.

La manifestazione ha avuto un forte  strascico polemico del Cobas nei confronti del Questore di Bari,Giovanni Signer, che aveva autorizzato il corteo sì…..ma sul marciapiede che tra l’altro era anche impraticabile.

Il diritto a manifestare completamente cancellato, alla faccia della democrazia.

I lavoratori e le lavoratrici hanno quindi sostenuto fin dal primo mattino un  sit in davanti la sede del Consiglio Regionale di via Gentile perché fortemente preoccupati dalle voci incontrollate che circolavano in questi giorni negli ambienti regionali sullo stop alle nuove assunzioni.

Una delegazione nella tarda mattinata è riuscita a salire  sopra nell’ufficio dell’Assessore Rocco Palese e ad incontrarlo;mentre gli altri continuavano a rimanere fuori l’ingresso della Regione Puglia in via Gentile in sit in,con una giornata di caldo a dir poco incredibile.

Il Sindacalista Cobas Roberto Aprile ha quindi chiesto all’Assessore Regionale alla Sanità Rocco Palese informazioni su come stesse procedendo la istruttoria regionale  al piano presentato dall’Asl di Brindisi  per i bisogni di nuove assunzioni per ausiliari ed amministrativi di Sanitaservice.

Ampia documentazione è stata infatti inviata nelle settimane scorse   in Regione  alla luce delle nuove disposizioni  , che assegna al Consiglio Regionale l’ultima parola per autorizzare le nuove assunzioni.

L’Assessore Rocco Palese ha assicurato che l’istruttoria per Brindisi è finita salvo piccoli particolari, che si dovrà aspettare la conclusione delle relative istruttorie  nei prossimi giorni per alcune altre Sanitaservice .

L’Assessore vuole  portare  le decisioni relative  alle nuove assunzioni per le Sanitaservice Pugliesi in una delibera unica in Consiglio Regionale per la prima metà di Luglio.

Aggiungendo anche per rasserenare gli animi che la Sanità ha bisogno di nuovo personale.

Dall’altra i numeri presentati alla Regione  dalla Asl nel piano delle nuove assunzioni realizzato con la Sanitaservice , passati al vaglio dei Dirigenti Baresi,  portano a sperare a breve nella assunzione per questi giovani .

 Roberto Aprile ha riportato a tutti i partecipanti al sit in i contenuti della riunione che portava a dare   un segno positivo alla giornata , pronti  a sostenere successivi impegni per il raggiungimento del risultato .

Si è tornati quindi nei diversi paesi dei partecipanti al sit in con maggiore fiducia ed anche con maggiore determinazione a non mollare , il tutto per conseguire quel posto di lavoro che era già loro.

Per il Cobas Roberto Aprile

“L’amministratore unico dimissionario di Santa Teresa Spa, Giuseppe
Marchionna, mi ha comunicato nel pomeriggio di oggi di aver firmato una
determina con cui, dando seguito alla sospensione disposta l’1 giugno
scorso, ha deciso di revocare i nuovi inquadramenti al livello superiore
per alcuni dipendenti della società partecipata e di darne
immediatamente comunicazione ai lavoratori interessati”: è quanto
dichiara il presidente dell’Amministrazione provinciale di Brindisi,
Toni Matarrelli.
“Apprezzo la tempestività con cui l’amministratore unico ha colto il mio
invito odierno a esprimersi, in un senso o nell’altro, in maniera
definitiva su quella determina rimasta in sospeso e, mantenendo
l’impegno assunto, all’inizio della prossima settimana nominerò il nuovo
amministratore di Santa Teresa Spa”, conclude Matarrelli.

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Trasporto pubblico urbano, attivo il servizio verso le marine. Da domani, sabato 24 giugno, nuove corse per tutta l’estate nei weekend e festivi.

Il sabato sette corse, la domenica e i festivi sei. Per tutta l’estate, a partire da domani, sabato 24 giugno, e sino alla prima settimana di settembre, sarà implementato il servizio di trasporto pubblico urbano da Fasano verso le marine di Savelletri e Torre Canne nelle giornate di sabato, domenica e festivi, garantendo partenze e arrivi oltre che da Fasano anche dalle frazioni di Pezze di Greco, Montalbano e Speziale. I mezzi si muoveranno come una “navetta” ed effettueranno fermate ai principali lidi presenti sul litorale che va da Savelletri a Torre Canne, per tutti i 20 chilometri della costa fasanese.

La domenica, inoltre, ci saranno 4 corse che raggiungeranno la costa passando per le frazioni di Montalbano, Pezze di Greco e Speziale, già servite nei giorni feriali dal piano degli autobus del trasporto pubblico locale vigente.

E ancora: per meglio collegare la stazione ferroviaria alla città, sono state aggiunte ulteriori tre corse per domenica e i festivi, che si sommano alle quattro corse già esistenti. In questo caso il percorso, con partenza da Fasano centro, passando per la stazione prima e Savelletri poi, conduce fino all’acquapark di Egnazia.

«La nostra priorità è – dice l’assessore alla Viabilità e Mobilità Donatella Martucci - garantire la fruizione del mare e della costa anche con mezzi alternativi alle auto private. I pullman del trasporto pubblico locale rappresentano una soluzione meno inquinante e anche più sicura per tanti ragazzi che vogliono raggiungere il mare nel fine settimana. Le linee in servizio lungo la costa consentiranno di raggiungere tutti i principali luoghi di interesse, con possibilità di fermate intermedie “a richiesta” ai principali stabilimenti balneari presenti sul litorale tra Torre Canne e Savelletri. Il servizio va a beneficio dei cittadini fasanesi, ma anche dei tanti turisti già presenti sul nostro territorio, con positive ricadute per le attività commerciali e per il turismo locale».

Il servizio di implementazione, sperimentato lo scorso agosto ha l’obiettivo di soddisfare la domanda di mobilità non solo dei cittadini ma anche dei tanti turisti presenti sul nostro territorio.

I servizi aggiuntivi si svolgeranno secondo gli orari allegati.

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E' stato inaugurato oggi pomeriggio alle ore 18,20 il Museo Militare. A settantotto anni dal termine del secondo conflitto mondiale a Mesagne nasce il “Museo militare” ricco di moltissimi cimeli storici, testimonianze del valore di intere generazioni di mesagnesi, utilizzati durante i due conflitti mondiali. Ad organizzarlo è stata l’associazione “Combattenti e reduci” nella loro sede di piazza Orsini del Balzo. A tutti gli effetti è un unicum storico della nostra regione Puglia. Al suo interno vi è un bagaglio di emozioni, frutto di memorie e tradizioni che meritano di essere tramandate alle future generazioni. Oggetti curiosi e inconsueti, risultato di un certosino e appassionato lavoro di ricerca e di cernita.museo_militare_con_matarrelli_ture_massaro_e_capitano_cc.jpg

Negli scaffali, infatti, sono conservati elmetti appartenuti ai nostri combattenti, ma anche ad eserciti belligeranti stranieri. Ed ancora baionette, casse di materiale medico e da combattimento, radio, spade, borracce. E poi antiche pubblicazioni, attestati di merito consegnati a mesagnesi che si sono distinti in particolari operazioni belliche e una nutrita collezione fotografica. È come calarsi con una telecamera nei campi di battaglia, nelle trincee e assistere alle preoccupazioni e al valore dei nostri soldati, l’essenza delle due Grandi guerre, custodite in una memoria collettiva. Alla presidenza dell’associazione “Combattenti e reduci” c’è Giovanni D’Aloisio, ispettore di polizia in quiescenza. “La realizzazione di questo piccolo museo è il sogno di chi ci ha preceduto, dei reduci dei combattenti che oggi, purtroppo, non ci sono più. Il loro messaggio era di divulgare il dramma della guerra affinché si parlasse di pace, si comprendesse a pieno questo inestimabile valore”, ha spiegato il presidente.museo_militare_dellassociazione_combattenti_e_reduci_3.jpg

Ed ancora D’Aloisio ha tenuto a sottolineare che “oggi ricordiamo questi nostri eroi attraverso i loro strumenti utilizzati nei conflitti per difendersi, strumenti di sofferenza, ma anche di sopravvivenza nelle trincee, nel pericolo, nel buio, nell’incertezza della loro vita e del loro rientro a casa. Oggetti che attraverso un progetto del ministero per i Beni culturali, sposato dalla nostra amministrazione comunale, siamo riusciti a musealizzare per un giusto decorro e valore. Oggetti che, come ho detto, sono dei nostri concittadini e da loro sono stati a noi donati”. Attualmente le piccole dimensioni del museo non hanno permesso la collocazione dell’intera collezione di cimeli. Tuttavia, anche se il museo è piccolo ha delle enormi potenzialità di ampliamento se l’amministrazione comunale continuerà a sostenere il progetto dell’associazione. Per divulgare alle future generazioni il “sogno” di coloro che hanno combattuto questi drammatici conflitti il prossimo anno scolastico i soci dell’associazione hanno stilato un programma di visite guidate con le scuole del territorio.  Infine, la collezione museale sarà aperta ogni giorno, dalle ore 17 alle ore 20.museo_militare_dellassociazione_combattenti_e_reduci_1.jpg

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Amati: “Sette reparti in situazione critica. Difendere il Perrino e costituire AziendaZero. Non ci sono altre soluzioni” 

“Sette reparti in situazione critica nella Asl di Brindisi: chirurgia, ginecologia, ortopedia, radiodiagnostica, emergenza-urgenza, terapia intensiva neo-natale e cardiologia. E gli anche gli altri reparti hanno problemi. “Abbiamo il dovere di difendere prioritariamente il Perrino e per migliorare qualcosa sugli altri ospedali c’è da costituire da subito AziendaZero. Occorre gestire il personale come se ci fosse un unico ospedale regionale, nel rispetto ovvio del CCNL. 

“E sia chiaro: per fare l’interesse dei propri comuni in ambito sanitario bisogna guardare la questione su scala regionale e con proposte chiare, altrimenti si finisce per rappresentare la protesta solo come dovere d’ufficio o come finzione: In questo senso bisogna evitare di alimentare illusione, dicendo che AziendaZero è l’unica risposta possibile.” 

Lo dichiara il presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati.

“Il quadro delle criticità è così composto. 

Chirurgia generale ha 33 medici in sevizio (su 33 del Piano del fabbisogno), di cui 1 con limitazioni o esonero dai turni notturni, ma 14 non sono disponibili, perché impiegati in senologia (5), prossimo pensionamento (1), aspettativa (2), ferie pre-pensionamento (1), gravidanza (3) e malattia lunga (2). 

“Ginecologia ha 26 medici in sevizio (su 26 del Piano del fabbisogno), di cui 3 con limitazioni o esonero dai turni notturni, ma 11 non sono disponibili, perché impiegati presso i consultori (4), impiegati presso la Breast unit (1), prossimo pensionamento (4), sospensione disciplinare (1) e malattia lunga (1). 

“Ortopedia ha 22 medici in sevizio (su 23 del Piano del fabbisogno), di cui 2 con limitazioni o esonero dai turni notturni, ma 5 non sono disponibili, perché impiegati in aspettativa (1),  territorio (3) e malattia lunga (1). 

Radiodiagnostica ha 44 medici in sevizio (su 45 del Piano del fabbisogno), di cui 5 con limitazioni o esonero dai turni notturni, ma 15 non sono disponibili perché impiegati in senologia (13) e prossimo pensionamento (2). 

“Medicina emergenza-urgenza ha 16 medici in sevizio (su 50 del Piano di fabbisogno), di cui 1 con limitazioni o esonero dai turni notturni, ma 16 non sono disponibili, perché impiegati in centrale operativa 118 (4), territorio (4), pronto soccorso di Francavilla (2) e pronto soccorso Perrino (6).

“Unità di terapia intensiva neo-natale ha 8 medici in sevizio (su 14 del Piano del fabbisogno), di cui 1 con limitazioni o esonero dai turni notturni, ma 1 non è disponibile per aspettativa. 

“Cardiologia e unità di terapia intensiva cardiologica ha 34 medici in sevizio (su 32 del Piano del fabbisogno), di cui 4 con limitazioni o esonero dai turni notturni, ma 6 non sono disponibili perché impiegati nelle attività territoriali (4), sospesi per disciplina (1) e maternità (1).” 

 

Leoci  e Bruno: Sanità nel brindisino, situazione critica ma la qualità dei servizi sarà sempre garantita

“La sanità brindisina sempre più sotto i riflettori del governo regionale. Oggi con l’assessore Palese ed il capo dipartimento Montanaro abbiamo fatto il punto sulle criticità nei presidi di Brindisi, Francavilla ed Ostuni ed abbiamo posto le basi per trovare soluzioni immediate ad una situazione che sta creando enormi disagi a migliaia di cittadini”. E’ quanto affermano in una nota congiunta i consiglieri regionali Alessandro Leoci (Con-Emiliano) e Maurizio Bruno (Partito democratico).

“Purtroppo – affermano – la situazione che gli ospedali del territorio stanno vivendo è figlia di una mancata programmazione degli anni scorsi: una carenza di personale, sicuramente comune in tutta Italia, ma che qui ha subito colpi più assestati”.
Nel corso dell’incontro è stato evidenziato, infatti, come nel brindisino la media dei medici sia di 2,5 per mille abitanti, tra le più basse in assoluto.
“Nonostante questa cronica carenza – proseguono Bruno e Leoci – il commissario Gorgoni ci ha dimostrato come la Asl Brindisi sia riuscita a migliorare anche le performance diminuendo le liste di attesa per molte prestazioni”.

Nel corso dell’incontro, l’assessore Rocco Palese ed il capo dipartimento Vito Montanaro hanno confermato le misure adottate dal commissario Gorgoni in queste ultime settimane. “Ma dall’incontro siamo usciti con una certezza – proseguono i due consiglieri regionali – verranno garantite le emergenze-urgenze nei presidi ospedalieri dove è possibile offrire servizi di maggiore qualità. Il prossimo 28 giugno verrà presentato un piano di emergenza estivo che potrebbe anche prevedere accorpamenti di reparti per evitarne la chiusura e, come terza ipotesi, sarà data ai vertici Asl la possibilità di poter ricorrere ad un piano di prestazioni aggiuntive con nuove tariffe. Ci è stato anche assicurato che si cercherà in ogni modo di evitare, o limitare le “fughe” di medici verso altre Asl. Siamo perfettamente consci – concludono Leoci e Bruno - che qualcuno resterà deluso dalle soluzioni che verranno adottate ma l’obiettivo di tutti quanti noi è quello di continuare a garantire sempre servizi di qualità elevata”.

 

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UILPA Difesa: “Il TAR di Lecce dà ragione alla UILPA”. “Accolto il nostro ricorso per gli ex militari ai quali veniva negata la possibilità di accedere alla Causa di Servizio”. Il 3 aprile u.s. il Dipartimento Militari Transitati della UILPA con analoga nota, avvertiva, senza mezzi termini, che sarebbe stata impugnata nelle opportune sedi giudiziarie l’errata linea di condotta intrapresa dalla Direzione della Previdenza Militare (Previmil) su indicazione della Ragioneria dello Stato, con la quale i colleghi già riformati dal servizio militare ricevevano sistematicamente un diniego per le istanze di causa di servizio presentate dopo la data di congedo ma entro il termine dei cinque anni. In questi mesi, pur subendo gli attacchi puerili da parte dei leoni da tastiera di altre organizzazioni sindacali, che si sono limitate a scrivere delle semplici locandine propagandistiche a mezzo social network, NOI della UILPA non solo non abbiamo dato seguito alle loro provocazioni, ma abbiamo supportato tutti i colleghi iscritti alla nostra O.S. e lesi da questo diritto negato.

Difatti il TAR di Lecce, con sentenza pubblicata pochi giorni addietro sul portale giustizia, ha accolto il ricorso promosso dal Dipartimento Militari Transitati UILPA. Ma vi è di più! Ha condannato le Amministrazioni resistenti, in solido tra loro, al pagamento, in favore di parte ricorrente, delle spese di lite, accessori di legge e rimborso del contributo unificato. Per completezza d’informazione attendiamo ovviamente che spirino i 60 giorni e che scadano i termini utili per un eventuale ricorso dell’amministrazione, la quale, occorre evidenziare, non si è neanche presentata all’udienza in aula. Pertanto ribadiamo a tutti che il Dipartimento Militari Transitati della UILPA Difesa con competenza e professionalità, oggi più che mai, forte di questa prima vittoria grazie alla sentenza del TAR, è a disposizione di tutti i colleghi che vorranno avvalersi di Studi Legali competenti e specializzati nella materia e, con i quali vi sono convenzioni di collaborazione su tutto il territorio nazionale. La UILPA non è solo una tessera, nella UILPA batte un cuore solo per la tutela dei nostri iscritti!

IL COORDINATORE PROV.LE BRINDISI UILPA DIFESA Dott. Michele PUCA

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“Un minuto dopo che l’amministratore unico dimissionario della società partecipata Santa Teresa, Giuseppe Marchionna, confermerà o revocherà la determina sull’avanzamento di carriera di 18 dipendenti che egli stesso ha sospeso, nominerò il nuovo amministratore unico della società”: lo ha dichiarato il presidente dell’Amministrazione provinciale di Brindisi, Toni Matarrelli, nel corso di una conferenza stampa durante la quale ha illustrato la situazione della Santa Teresa alla luce del contraddittorio svoltosi alcuni giorni fa e degli incontri con le organizzazioni sindacali.

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“Ritengo giusto che a Marchionna, che ha amministrato la società negli ultimi sei anni, completi il proprio mandato assumendo una decisione definitiva su un percorso che egli stesso ha avviato e che ha ritenuto di concludere con la determina di avanzamento di carriera dei 18 dipendenti”, ha aggiunto Matarrelli. “Voglio precisare di non essere stato informato preventivamente di tale determina. Immediatamente, venutone a conoscenza, ho contattato l’amministratore dimissionario per chiedergli chiarimenti sulla sua determina che egli stesso poco dopo ha sospeso. Essendo la sospensione un provvedimento per sua definizione temporaneo, prima di nominare un nuovo amministratore unico che dovrà assumersi gli oneri di una situazione, quella della Santa Teresa, comunque delicatissima, ritengo giusto che Marchionna decida il destino della propria determina, in un senso o nell’altro. Non è una responsabilità questa che può assumersi il nuovo amministratore”.
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Nel corso della conferenza-stampa il presidente Matarrelli ha ribadito che la situazione della società partecipata è drammatica e che se non ci saranno interventi concreti di enti superiori non si riuscirà ad andare avanti a lungo. “Questo non significa - ha concluso Matarrelli - che non lotteremo con tutte le forze, insieme alle organizzazioni sindacali per salvare il futuro della società, dei suoi lavoratori e dei servizi che essi garantiscono ai cittadini e al territorio”.