Redazione

Laboratori didattici ed esperienziali, job days, sportelli di accoglienza per aiutare i giovani a orientarsi nelle loro capacità e quindi muoversi verso l’orizzonte lavorativo e professionale più adeguato alle proprie ambizioni

È «Orizzonte 360°» il progetto del Comune di Fasano che rientra in «Punti Cardinali», una delle misure sperimentali di «Agenda per il lavoro Puglia - il futuro è un capolavoro».

Cos’è. Il progetto ha ottenuto un finanziamento regionale di 91mila euro e avrà durata di 6 mesi. L’iniziativa si sviluppa ponendo l’attenzione su 3 diverse attività. Ci saranno: orientation labs (laboratori didattici ed esperienziali che mettono al centro diverse tematiche, con focus su lavoro, hobby e peculiarità personali), job days (giornate di orientamento al lavoro realizzate in collaborazione con gli stakeholder del territorio, focalizzate su settori specifici del mondo del lavoro), orientation desk (sportello di accoglienza e orientamento al cittadino in cui informarsi sui percorsi più in linea con le proprie attitudini, competenze e capacità professionali).

A chi si rivolge. Un progetto gratuito, rivolto ai cittadini, per supportarli nella scelta del percorso da intraprendere attraverso interventi rivolti all’orientamento. «Orizzonte 360°» si rivolge soprattutto a studenti, disoccupati, inoccupati di età tra i 15 e i 29 anni. Principalmente vuole orientare verso la conoscenza delle potenzialità del territorio, coinvolgendo una pluralità di soggetti tra cui scuole, enti e soggetti vari pubblici e privati.

Per gli utenti la partecipazione al progetto rappresenterà un'opportunità concreta per esplorare li settore del lavoro, conoscere le regole per essere al passo con i tempi dell'innovazione tecnologica e gestionale, comprendere le strategie che ne favoriscono la rapida evoluzione.

Le proposte laboratoriali. Ci sarà un laboratorio di informatica (35 ore) e di green economy (25 ore) per promuovere modelli di sviluppo sostenibili basati sull’utilizzo di energie rinnovabili, efficientamento energetico, riciclaggio e riduzione degli sprechi. un laboratorio di tutela e valorizzazione del territorio e del suo patrimonio materiale e immateriale (60 ore), di inglese base (40 ore) e di inglese turistico (40 ore). E ancora percorsi con mental coach/psicologo (30 ore) per acquisire consapevolezza sulle proprie attitudini e predisposizioni e incontri per saper comunicare e comprendere come scrivere un curriculum (40 ore) e per imparare a lavorare in team e per creare progetti di collaborazione con i partner del progetto (30 ore).

Sarà possibile iscriversi ai laboratori tramite modulo Google disponibile al seguente link oppure rivolgendosi allo sportello Informa-Giovani del Comune di Fasano.

Job days. Sono previste otto giornate dedicate a settori specifici del mercato, in collaborazione con i partners territoriali appartenenti alla rete proponente. I settori selezionati funzionali al progetto sono: Turismo, Food e Wine, Agricoltura, Blue Economy, Edilizia sostenibile, Moda Arte Design e Artigianato, Energia, Innovazione tecnologica. Ogni giornata dedicata sarà strutturata attraverso tavoli tecnici, dove i relatori facenti parte della rete rappresentante del settore di mercato prescelto, porteranno alla luce le caratteristiche, i fabbisogni e i punti di forza del proprio settore.

Orientation desk.  Le attività di sportello di orientamento saranno svolte cinque giorni a settimana nella sede di Sportello360° (il servizio informaGiovani del comune di Fasano attivo nella sede di via del Bali n.12).

I partners.  I partners del progetto sono 17: Fondazione Parco Culturale ETS, associazione Dante Alighieri ETS, Dasep SRL - Agenzia per il lavoro, ATS No neet 2, Uninettuno Puglia- Polo Tecnologico Università Telematica, Programma Sviluppo, Formare Puglia A.P.S, IAL Puglia srl - Impresa Sociale, Confederazione Imprese Europee, Agesci Gruppo scout Fasano, Fondazione ITS Agroalimentare Puglia, Fondazione ITS Turismo Puglia, Fondazione ITS MI.TI moda, ITS Ge.In logistica, ARPAL Puglia, I.I.S.S. Leonardo Da Vinci, I.I.S.S Gaetano Salvemini.

 

«Orizzonte 360° è un’opportunità storica per i giovani della nostra città: mettiamo a loro a disposizione strumenti gratuiti e innovativi per poter fare scelte consapevoli per il futuro – dice l’assessore alle Politiche Giovanili e al Turismo Pier Francesco Palmariggi –. Per farlo abbiamo creato una squadra di 17 enti del nostro territorio, tutti attivi nel mondo del lavoro, dell’istruzione, della formazione, delle associazioni e delle imprese. Assieme a loro abbiamo immaginato occasioni di dialogo e confronto per risvegliare nelle nuove generazioni la curiosità e l’ambizione di sognare un Futuro e poi partire verso di esso. È un altro passo importante verso il sistema di Politiche Giovanili che stiamo costruendo: bisogni e soluzioni per la classe dirigente di domani».

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La prima circonvallazione del Comune di Fasano, un’opera che rivoluzionerà la circolazione e snellirà il traffico del centro. E ancora un parcheggio di 350 posti a servizio degli impianti sportivi di Vigna Marina, in particolare il palazzetto dello sport e della piscina comunale.

La giunta comunale ha approvato il progetto definitivo che prevede la realizzazione di una nuova strada di P.R.G. per il collegamento della SP n. 4 «Fasano- Savelletri» con la strada comunale San Lorenzo. È la realizzazione della seconda tranche della nuova circonvallazione da est a sud di Fasano: è la strada che, partendo da una nuova rotatoria sulla Fasano-Savelletri, consentirà di raggiungere il centro sportivo di Vigna Marina per poi risalire fino a incrociare via Roma e, successivamente, congiungersi a via Valerio Gentile, grazie alla strada in fase di completamento in questa settimana.

Per l’opera il Comune ha ottenuto un finanziamento di 2 milioni e 600mila euro con risorse del Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027 nell’ambito degli investimenti necessari per potenziare gli impianti sportivi per lo svolgimento dei Giochi del Mediterraneo 2026.

L’opera è funzionale ad ospitare i Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026, di cui anche Fasano farà parte, per i quali l’amministrazione si è impegnata a realizzare interventi strutturali di miglioramento della viabilità: tra questi, il parcheggio adiacente al centro sportivo, con 345 posti-auto e 7 posti pullman, di cui 32 riservati ai disabili e 17 alle auto elettriche, da ricaricare mentre si partecipa all'evento.Fasano_circonvallazione1_2.jpeg

«È un’opera fondamentale per la viabilità del nostro territorio – dice il sindaco Francesco Zaccaria –. Fasano finalmente avrà una circonvallazione che migliorerà la viabilità e consentirà di decongestionare il centro dal traffico con vantaggi enormi sulla circolazione complessiva. Una città moderna non può prescindere da un traffico veicolare che si sposti dal centro urbano, diventando anche più veloce. Inoltre il nuovo parcheggio in prospettiva Giochi del Mediterraneo (con Fasano che ospiterà le partite internazionali di pallamano, ndr) è un'irripetibile occasione di sviluppo per un nuovo tipo di turismo, quello sportivo, che vogliamo introdurre a Fasano».

«Stiamo realizzando una piccola tangenziale, che permetterà di aggirare il centro per andare dalla direttrice mare a quella Pezze-Speziale-Montalbano, senza passare per via Roma – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Gianluca Cisternino – una strada prevista dal Piano Regolatore del 2001 che però, fino a oggi, nessuno aveva realizzato e che finalmente vedrà la luce nei prossimi mesi».

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Inna Kolomiiets, 28 enne palleggiatrice ucraina, è una nuova giocatrice dell’Aurora Volley Brindisi. La società biancazzurra ha ufficializzato l’ingaggio dell’esperta regista nella serata del 5 maggio scorso al termine dell’iter burocratico necessario per le atlete non appartenenti alla UE.

L’innesto della Kolomiiets fornirà al coach brindisino Adolfo Rampino e a tutta la squadra biancazzurra la possibilità di beneficiare della classe e dell’esperienza internazionale di una palleggiatrice di assoluto valore.

Infatti Inna, nonostante la giovane età è in possesso di un palmares di tutto rispetto: Dal 2009 ha sempre giocato nella massima serie di Ucraina e Slovacchia; Campione di Ucraina nel 2009-10,  Vicecampione nel 2021-22, finalista di Coppa di Ucraina nel 2010 e nel 2021, terzo posto in Coppa di Slovacchia nel 2021. Ha preso parte all’edizione 2021-22 della CEV Challenge Cup con la squadra slovacca del VK Pirane Brusno. Nell’ultima stagione di attività con la squadra del Khimik Yuzny (Odessa) ha sfiorato il “triplete” Campionato – Coppa – Supercoppa di Ucraina.

“Sono molto contenta di tornare a giocare dopo qualche mese di inattività – dichiara la nuova giocatrice biancazzurra – e sono molto felice di giocare in Italia. Il vostro è un paese meraviglioso, e nonostante non parli la vostra lingua qui ho trovato il linguaggio comune del volley. Sono stata accolta benissimo dalla società e dalla squadra e mi sento già a mio agio. Spero di ricambiare sul campo l’affetto ricevuto.” conclude l’atleta.KOLOMIIETS_1.jpg

“L’ingaggio di un’atleta di spessore come Inna è  stato un grande sforzo per la nostra società – commenta il Presidente del club brindisino Ercole Saponaro – sia in termini economici che per la complessa operazione che abbiamo dovuto sostenere per il  tesseramento. Ma è anche il segno tangibile di come la società stia facendo tutti i passi necessari per affrontare al meglio i play off. Adesso siamo sicuri di aver messo a disposizione dell’allenatore una rosa di valore in grado di competere e ben figurare in questa “post season”

Inna Kolomiiets si è già allenata con la squadra e ha scelto la maglia numero 10.

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Il Sindacato Cobas di Brindisi insieme ai precari Covid tornano a Bari  ed organizzano  un  corteo per Mercoledì 10 Maggio con partenza alle ore 9,00 da Piazza Eroi del Mare  per arrivare alla sede della Presidenza  della Regione Puglia sul Lungomare Nazario Sauro dove sosterranno in sit in.

Il motivo che  porta in 15 giorni per la terza volta a Bari in corteo  questi lavoratori  ormai disoccupati da mesi e mesi è quello di chiedere alla Regione Puglia  di poter  lavorare; sono stati dipendenti  per quasi 2 anni di  Sanitaservice , mandati a casa, ma  di loro c’è bisogno nei servizi sostenuti dalla stessa.

I lavoratori hanno chiesto di incontrare alla fine del corteo il Presidente della Regione Puglia , Michele Emiliano,  per  un incontro chiarificatore della loro situazione che non può più continuare ad andare avanti.

Gli impedimenti posti dalla Regione nelle ultime settimane sulle nuove assunzioni, dovuti ad una maggiore attenzione sulle spese sostenute nel settore della sanità, non ci preoccupano .

Il Commissario Asl Brindisi , Giovanni Gorgoni , e l’Amministratore di Sanitaservice, Francesco Zingarello, hanno mandato alla Regione Puglia con dovizia di particolari ,così come richiesto  nei giorni scorsi, le carte  per il 2023 in tema di assunzioni in Sanitaservice.

Le carte prodotte da questi dirigenti per le nuove assunzioni  fanno riferimento al numero  dei lavoratori da sostituire perchè  andati in pensione, alle ore di straordinario effettuate per mancanza personale , per le necessità relative  ai nuovi servizi affidati alla società.

I numeri che sono stati analizzati attentamente dalla ASL  per il nuovo anno confermano la necessità di nuove assunzioni in Sanitaservice, sufficienti per i precari Covid in attesa di essere stabilizzati da tempo.

Andiamo a Bari con fiducia ma con altrettanta determinazione.

Per il Cobas Roberto Aprile

“MUOVIN_FESTA… per la legalità” è una giornata di festa con attività di gioco-sport per tutte“MUOVIN_FESTA… per la legalità” è una giornata di festa con attività di gioco-sport per tuttele classi di scuola primaria. L’evento, che si svolgerà presso lo Stadio Comunale “A. Guarini” diMesagne il giorno 12/05/2023, si inserisce come azione del progetto MUOVINSIEME oltre che nelprogramma delle iniziative con l’obiettivo di far sperimentare, conoscere e interiorizzare il valoredella legalità attraverso il gioco e il movimento.

Il progetto MUOVINSIEME – SCUOLA E COMUNITÀ IN MOVIMENTO proposto dalDipartimento di Prevenzione ASL –BR e a cura del 2° Circolo “Giovanni XXIII” di Mesagne, conla collaborazione del Comune di Mesagne, ha lo scopo di realizzare passeggiate e didatticaall’aperto per favorire il benessere psico – fisico dei bambini dai 3 agli 11 anni, per migliorare gliapprendimenti, per combattere la sedentarietà, per consolidare le relazioni tra coetanei e laconoscenza del territorio.

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Confesercenti Brindisi promuove le Attività Storiche e di Tradizione della Puglia. Le opportunità offerte dalla L.R. n. 30/2021. 

 
La Confesercenti di Brindisi continua con grande impegno l’operazione di promozione della Legge Regionale che riconosce i Negozi, le Botteghe artigiane e i Locali di somministrazione storici di Puglia attraverso lo sportello dedicato sempre attivo.
“Una bella soddisfazione è stata vedere riconosciuti all’interno dell’Elenco delle Attività Storiche e di Tradizione della Puglia gli esercizi commerciali del nostro Territorio ed in particolare quelli di quanti sono stati accompagnati dal nostro Centro di Assistenza Tecnica (CAT Brindisi) nella redazione della domanda di riconoscimento, degno compimento di un percorso che ci ha visti, al fianco delle Amministrazioni, nei diversi comuni della provincia per svolgere una capillare azione promozionale sui vantaggi diretti ed indiretti offerti dalla legge a tutela delle attività storiche - ha dichiarato il presidente provinciale Confesercenti Michele Piccirillo – Le attività storiche sono fondamentali per la crescita del centro urbano e delle città in generale. Poter tramandare idee, comportamenti e progetti per Confesercenti significa favorire lo sviluppo sereno del nostro territorio e credere fortemente nella passione per il proprio lavoro svolto in questi decenni”.
In effetti, in un periodo in cui proliferano sempre più i canali di vendita, ponendo il commercio tradizionale di fronte ad un indispensabile rinnovamento, la valorizzazione degli esercizi storici, rappresenta certamente un valore aggiunto nel settore del commercio al dettaglio. L’Elenco delle Attività Storiche e di Tradizione della Puglia ha l’intento di favorire la conoscibilità delle eccellenze commerciali, produttive e ristorative storicamente presenti sul territorio, nonché tutelare e valorizzare le attività storiche pugliesi.
L'elenco istituito è in fase di continuo aggiornamento ed è sempre possibile presentare la domanda di riconoscimento rivolgendosi presso la sede della Confesercenti di Brindisi, che attraverso il proprio CAT, offre un servizio di informazione e supporto alle attività che vorranno presentare domanda. 
Finora, Confesercenti Brindisi ha sostenuto il riconoscimento all’interno dell’Elenco delle Attività Storiche e di Tradizione della Puglia di ben 26 esercizi commerciali di cui segue l’elenco:
ADRI GARDEN DI TURRISI ADRIANO (dal 1990 in San Michele S.no) - ATTIVITA' STORICA
ANTELMI GUERRINO (dal  1991 in San Michele S.no) -  ATTIVITA' STORICA
ANTICA FOCACCERIA BOSCAINI (dal 1989 in Brindisi) - ATTIVITA' STORICA 
ANTONGIO' MODA PER PASSIONE (dal 1984  in San Michele S.no ) - ATTIVITA' STORICA
BAR AUSONIA (dal 1988 in Brindisi) - ATTIVITA' STORICA 
BARBIERE MENGA DOMENICO MARINO (dal 1983 in San Michele S.no) -  ATTIVITA' ARTIGIANA STORICA
CARPARELLI DAL 1923 (dal 1986 in Fasano) - ATTIVITA' STORICA 
CARTOLERIA DA GINUDDO (dal 1959 in fasano) - NEGOZIO STORICO 
COLORIFICIO MARTUCCI (dal 1985 in San Michele S.no ) - ATTIVITA' STORICA 
ENOTECA GIGLIOLA (dal 1989 in San Michele S.no) - ATTIVITA' STORICA 
FALEGNAMERIA CALIANDRO GIOVANNI (dal 1983 in in San Michele S.no) -  ATTIVITA' ARTIGIANA STORICA 
FORNO SAN LORENZO (dal 1991 in Ceglie Messapica) - ATTIVITA' ARTIGIANA STORICA 
LA GAZZETTA DELMEZZOGIORNO (dal 1982 in San Michele S.no) -  NEGOZIO STORICO
LU FURNE PORTANOVA (dal 1991 in Ostuni) - ATTIVITA' ARTIGIANA STORICA 
MACELLERIA APRUZZI (dal 1981 in San Michele S.no) - ATTIVITA' STORICA
 MACELLERIA C. CHIESE& FIGLI – MAESTRI MACELLAI DAL 1896 (dal 1896 in San Michele S.no ) – NEGOZIO STORICO PATRIMONIO DI PUGLIA 
MECCANICO GIUSEPPE SUMA (dal 1985 in San Michele S.no) - ATTIVITA' ARTIGIANA STORICA
MILLE BOLLE (dal 1988 in in San Michele S.no) - ATTIVITA' STORICA 
MONDO CASA TESSILCOFANO (dal 1927 in Fasano) - NEGOZIO STORICO PATRIMONIO DI PUGLIA 
MULINO D'ERRICO MARIACARMELA (dal 1976 inMesagne) - BOTTEGA ARTIGIANA STORICA E DI TRADIZIONE 
NUOVO MARKETCIRACI (dal 1991 in San Michele S.no) -  ATTIVITA' STORICA 
OFFICE POINT DIMARTUCCI GABRIELE (dal 1986 in Fasano) -  ATTIVITA' STORICA 
ORTOFRUTTA SANTORO MARIO (dal 1986 in San Michele S.no) - ATTIVITA' STORICA 
RICAMBI AUTO NAPOLETANO (dal 1979 in San Michele S.no) - ATTIVITA' STORICA
SALUMERIA DEIPLATANI - DAL 1972 (dal 1972 in Fasano) - NEGOZIO STORICO 
SASVA - LA GIRAFFA (dal 1974 in Brindisi) - NEGOZIO STORICO 
Le tipologie di riconoscimento sono state molteplici a seconda dei differenti gradi di storicità dimostrabili mantenuti dalle attività. Una forte attenzione si è registrata nel comune di San Michele Salentino, dove Confesercenti, grazie al supporto dell’Amministrazione Comunale, ha presentato la Legge n. 30/2021 in occasione di un convegno che registrò molte presenze. Molte altre domande sono ancora in corso di valutazione ed altre saranno inviate parallelamente all’attività di informazione e promozione che Confesercenti continua a portare avanti sul tema.
Per informazioni contattare il Centro Assistenza Tecnica – Confesercenti di Brindisi al n. 0831523190 o scrivere a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

TUTTOFOOD: COLDIRETTI, UE CANCELLA INSALATE IN BUSTA E MAGNUM VINO.

Il nuovo regolamento sugli imballaggi dell’Unione Europea rischia di cancellare dagli scaffali dei supermercati l’insalata in busta, i cestini di fragole, le confezioni di pomodorini e le arance in rete ma anche le bottiglie magnum di vino con un effetto dirompente sulle abitudini di consumo degli italiani e sui bilanci delle aziende agroalimentari. A denunciarlo è la Coldiretti in occasione dell’inaugurazione di Tuttofood a Milano, dove è stato aperto al padiglione 1 stand A13-D34 il Salone “Il cibo italiano sotto attacco” per scoprire dal vivo le minacce al Made in Italy a tavola portate dall'Unione Europea, alla vigilia della Giornata dell’Europa che si celebra il 9 maggio.

L’ultima è quella rappresentata dalla proposta di regolamento sugli imballaggi presentata dalla Commissione Europea che – rileva Coldiretti - imporrebbe, tra le altre cose, l’addio alle confezioni monouso per frutta e verdura di peso inferiore a 1,5 chilogrammi, giudicate superflue e considerate al pari delle piccole confezioni di shampoo usate negli hotel. Una scelta che apre ad una serie di problemi, dal punto di vista igienico-sanitario, della conservazione e degli sprechi, che potrebbero aumentare, come potrebbero aumentare anche i costi per i consumatori e per i produttori. Basti pensare al tradizionale cestino di fragole o piccoli frutti che soprattutto nelle fasi di trasporto protegge l’integrità del prodotto. Ma si rischia anche un effetto negativo sui consumi – aggiunge Coldiretti – dove i prodotti di quarta gamma, dalle insalate in busta alla frutta confezionata, sono ormai entrati profondamente nelle abitudini degli italiani, con il pericolo di ridurne il consumo, già calato dell’8% per la frutta e del 10% per gli ortaggi nel 2022, con un impatto pericoloso sulla salute. Il risultato è che appena il 16,8% degli italiani ha consumato prodotti ortofrutticoli almeno quattro volte al giorno, con una forte diminuzione rispetto al periodo 2015-2018 quando la percentuale era al 20%, secondo un’analisi Coldiretti su dati Istat.

La direttiva impone poi – spiega Coldiretti - la standardizzazione delle bottiglie per il vino e la riduzione del loro peso, eliminando di fatto il formato magnum ma anche le tipologie più "importanti", come ad esempio quelle necessarie per i grandi vini invecchiati, dal Barolo all’Amarone. Dal 1° gennaio 2030, il 10% delle bevande alcoliche immesse sul mercato deve inoltre utilizzare imballaggi inseriti in sistemi di riuso ma dal 1° gennaio 2040 tale soglia salirà al 25% dei prodotti immessi sul mercato. Per i vini, ad eccezione dei vini spumanti, è prevista una soglia del 5% a partire dal 1° gennaio 2030 che salirà al 15% entro il 1° gennaio 2040.

Un vero e proprio stravolgimento che soprattutto nel caso del vetro – accusa Coldiretti – rischia peraltro di vanificare tutto il lavoro fatto nel corso degli anni sul fronte del riciclo per indirizzarsi verso un riutilizzo dai contorni problematici e poco chiari.   

Così come strutturato il regolamento andrebbe di fatto – rileva Coldiretti - a colpire i due settori del Made in Italy più esportati all’estero. Se le vendite di vino sui mercati stranieri hanno sfiorato nel 2022 la quota record di 8 milioni di euro in valore, quelle di ortofrutta hanno raggiunto i 5,7 miliardi, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat, ai quali si aggiungono altri 4,8 miliardi di ortofrutta trasformata, quella più esposta ai cambiamenti in fatto di packaging.

Pur condividendo la necessità di assicurare una maggiore sostenibilità dei consumi, Coldiretti chiede dunque di correggere l’attuale proposta, eliminando i divieti per il monouso di frutta e verdura sotto il peso di 1,5 chili e ricalibrando le misure per il settore vinicolo al fine di non pregiudicare la qualità delle produzioni e la possibilità di scelta da parte dei consumatori.

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TUTTOFOOD: COLDIRETTI PUGLIA, E' RECORD EXPORT CIBO MADE IN PUGLIA(+16 %), AUMENTI A DOPPIA CIFRA PER L’OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA (+30,4%), PASTA (+37,1%) E VINO (+10,4%).

Con un aumento del 16% è record delle vendite all’estero dei prodotti agricoli made in Puglia, trainato dai prodotti simbolo della Dieta Mediterranea come vino, pasta, olio e ortofrutta che salgono sul podio dei prodotti pugliesi più venduti all’estero.  E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia sui dati Istat Coeweb sul commercio estero relativi al 2022 dei prodotti agricoli rispetto all’anno precedente, con le performance straordinarie dell’agroalimentare come pasta, olio extravergine di oliva e vino pugliesi, diffusa in occasione di Tuttofood alla  Fiera di Milano a Rho, dove nello spazio della Coldiretti al Padiglione 1 - Stand A13 - D34 si è aperto il Salone del cibo italiano sotto attacco per conoscere dal vivo le minacce al cibo tricolore.

All’estero le vendite del Made in Italy sono sostenute soprattutto dai prodotti base della dieta mediterranea come l’olio che svetta sul podio con un aumento del 30,4, la pasta che fa un balzo del 37,1%, il vino con una crescita del 10,4% nei primi mesi, davanti a frutta e verdura trasformata e conservata dell’11,5%, anche se resta da colmare il pesante deficit produttivo in molti settori importanti dalla carne ai cereali fino alle colture proteiche necessarie per l’alimentazione degli animali negli allevamenti.

Diffondere la cultura dell’olio extravergine di oliva fra i turisti e i consumatori e supportare la crescita continua della filiera dell’olio in Italia e all’estero è il nostro obiettivo perché i consumatori sono affamati di informazioni e conoscenza sul mondo dell’olio, commenta Coldiretti Puglia che ricorda come l’ulivo in Puglia sia presente su oltre 370mila ettari di terreno coltivato, con 5 oli extravergine DOP e 1 IGP Olio di Puglia, con l’olivicoltura pugliese che è la più grande fabbrica green del Mezzogiorno d’Italia con 60 milioni di ulivi, il 40% della superficie del Sud, quasi il 32% nazionale e l’8% comunitaria ed un valore di 1 miliardo di euro di PLV (Produzione Lorda Vendibile) di olio extravergine di oliva. 

Entusiasmanti anche i risultati del vino pugliese che testimonia un processo di rigenerazione realizzato da un sistema di imprese che si è posto l’obiettivo – afferma Coldiretti Puglia - di offrire nel bicchiere un intero territorio fatto del patrimonio genetico dei suoi vitigni, delle sue ricchezze endogene, del clima, di paesaggio, di testimonianze artistiche e naturali con i marchi di qualità che sono riusciti a penetrare il mercato estero facendo un salto in avanti tangibile in pochi anni.

Con un totale di 38 vini DOP e IGP la Puglia si posiziona al quinto posto della classifica nazionale dei prodotti certificati – aggiunge Coldiretti Puglia su Dati Ismea-Qualivita – con il comparto dei prodotti agroalimentari che pesa per il 7,3% e quello vitivinicolo per il 92,7%. Un vero boom – precisa la Coldiretti Puglia – si è verificato nel Regno Unito con un +68% che evidenzia come l’export pugliese si sia rivelato più forte della Brexit, dopo le difficoltà iniziali legate all’uscita dalla Ue, seguito dalla crescita del +24% delle vendite negli Stati Uniti.

Per sostenere il trend di crescita dell’enogastronomia Made in Italy serve ora agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo, sottolinea Coldiretti Puglia nel sottolineare l’importanza di cogliere l’opportunità del Pnrr per modernizzare la logistica nazionale che ogni anno rappresenta per il nostro Paese un danno in termini di minor opportunità di export. Ma è importante lavorare anche sull’internazionalizzazione per sostenere le imprese che vogliono conquistare nuovi mercati e rafforzare quelli consolidati – insiste Coldiretti Puglia - valorizzando il ruolo strategico dell’ICE e con il sostegno delle ambasciate.

L’andamento sui mercati internazionali potrebbe però ulteriormente migliorare – sottolinea la Coldiretti – con una più efficace tutela nei confronti della “agropirateria” internazionale il cui valore è salito a 120 miliardi, anche sulla spinta della guerra che frena gli scambi commerciali con sanzioni ed embarghi, favorisce il protezionismo e moltiplica la diffusione di alimenti taroccati che non hanno nulla a che fare con il sistema produttivo nazionale. A pesare sul Made in Italy a tavola nel mondo ci sono anche il probabile arrivo delle prime richieste di autorizzazione alla messa in commercio di carne, pesce e latte sintetici alla minaccia delle etichette allarmistiche sul vino fino al semaforo ingannevole del Nutriscore che boccia le eccellenze tricolori. Si tratta di un sistema di etichettatura fuorviante, discriminatorio ed incompleto che – aggiunge la Coldiretti – finisce paradossalmente per escludere dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle tavole per favorire prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta. I sistemi allarmistici di etichettatura a semaforo – continua la Coldiretti – si concentrano esclusivamente su un numero molto limitato di sostanze nutritive (ad esempio zucchero, grassi e sale) e sull’assunzione di energia senza tenere conto delle porzioni, escludendo paradossalmente dalla dieta ben l’85% in valore del Made in Italy a denominazione di origine.

Il contributo della produzione agroalimentare Made in Italy alle esportazioni e alla crescita del Paese potrebbe essere nettamente superiore con un chiaro stop alla contraffazione alimentare internazionale, conclude Coldiretti nel sottolineare che serve cogliere l’opportunità del Pnrr per modernizzare la logistica nazionale ed agire sui ritardi strutturali dell’Italia sbloccando tutte le infrastrutture per migliorare i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo.

PUGLIA

   

Export 2021

Export 2022 provv.

 

Foggia

91.634.391

81.382.197

 

Bari

575.072.679

714.767.657

 

Taranto

73.790.687

67.538.794

 

Brindisi

18.922.526

21.672.647

 

Lecce

27.480.054

29.660.616

 

Barletta-Andria-Trani

75.914.664

82.825.397

 

Puglia

862.815.001

997.847.308

 
       

* Elaborazioni Coldiretti Puglia su dati ISTAT Coeweb

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Per il grano duro di Puglia, la produzione raccolta nel 2022 è stata la più bassa da 10 anni a questa parte: 759.000 tonnellate a fronte di 1.273.311 del 2016, annata record, e inferiore anche ai quantitativi del 2020 (950.080) e del 2021 (931.800). In ogni caso, sempre in calo nell’ultimo triennio e inferiore a tutte le annate dal 2013 in avanti. I dati sono stati elaborati dall’Osservatorio Economico di CIA Agricoltori Italiani Puglia, per dare anche un’evidenza statistica ai motivi che hanno spinto l’organizzazione a lanciare la campagna nazionale in favore dei produttori cerealicoli e dei consumatori italiani. Assieme alla produzione raccolta, sono calate anche le rese: nel 2016 si arrivò a 3,6 tonnellate per ettaro, nel 2022 invece la resa media per ettaro è stata di 2,2 tonnellate. Milioni di euro in fumo, redditività che decresce in modo inversamente proporzionale ai costi di produzione saliti alle stelle. “Sono dati”, dichiara Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani, “che porteremo all’attenzione del ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida, che interverrà al Durum Days 2023 in programma a Foggia il 17 maggio”.

7MILA AZIENDE IN PUGLIA. “In Puglia, attualmente, lo stato di sofferenza riguarda in modo diretto 6.899 aziende attive nella coltivazione dei cereali (escluso il riso)”, aggiunge Gennaro Sicolo: “sono 1113 nell’area metropolitana di Bari, 197 nella BAT, 85 nel Brindisino, 241 in provincia di Lecce, 313 nel Tarantino, e ben 4.950 in provincia di Foggia, vero e proprio granaio d’Italia, dove viene prodotta la maggior parte del prezioso cereale che indora il Tavoliere, la più grande pianura del Mezzogiorno d’Italia”. Ai dati evidenziati da Sicolo, si aggiungono quelli messi in evidenza da Angelo Miano, presidente provinciale di CIA Capitanata: “Per comprendere la misura del vero e proprio tracollo subito dalle quotazioni del grano duro, negli ultimi 11 mesi, basta il confronto tra due dati: il 29 giugno 2022, alla Borsa Merci di Foggia, il biologico era quotato 595 euro/tonnellata e il fino toccava quota 580; il 3 maggio, le rispettive quotazioni sono state 375 e 350 euro/tonnellata”. “Stessa situazione rilevata alla Borsa Merci di Bari”, fa presente Giuseppe De Noia, presidente provinciale di CIA Levante (Bari-BAT), “che rileva le quotazioni del grano per una zona molto ampia, che va dall’area metropolitana barese alla BAT e comprende anche la Basilicata. La cerealicoltura è uno degli assi portanti del made in Italy ed è uno dei perni del settore primario di tutto il Mezzogiorno d’Italia”.

“NON AVERE GRILLI PER LA...PASTA”. “La petizione lanciata da CIA (undefined) sta riportando l’attenzione su uno dei pilastri della sovranità alimentare italiana e del made in Italy”, spiega ancora Sicolo. “Si parla tanto di farina di insetti, molti dicono sia quello il futuro, noi invece crediamo che la storia, il presente e l’avvenire del nostro Paese non possano prescindere da nuove forme di tutela dei produttori cerealicoli italiani, a garanzia di una filiera tracciata, con standard certi di sicurezza alimentare e qualità, per assicurare da un lato una equa distribuzione del valore e dei prezzi dal campo al pastificio fino al supermercato, dall’altro la certezza dei consumatori di pasta italiana che ciò con cui alimentano se stessi e i propri figli sia realmente pasta italiana, buona e salubre. Oggi non è così: viene impiegato sempre più grano estero, pasta e pane costano sempre di più, ai produttori italiani viene riconosciuto sempre meno”.

L’UCRAINA, LA POLONIA E GLI ALTRI. “La Polonia è un paese amico dell’Ucraina, come l’Italia, questo non ha impedito al governo polacco di considerare misure che limitino l’enorme afflusso di grano ucraino, fattore di un disequilibrio estremamente dannoso per produttori polacchi, come per i produttori italiani. Occorre che l’Italia, in accordo con l’Ue, trovi una soluzione di questo tipo. In più, serve attivare il sistema e i meccanismi di Granaio Italia. L’avvio del nuovo sistema prevede azioni di contrasto, e naturalmente le relative sanzioni, verso fenomeni speculativi. Tutto questo anche a maggiore tutela per i consumatori, poiché il monitoraggio più stringente sulle operazioni di carico e scarico dei cereali, anche di quelli importati, aumenta la sicurezza alimentare. “Il tracciamento interno è fondamentale: non possiamo permettere che la sicurezza alimentare sia messa in secondo piano rispetto a chi vuole spingere valore e qualità verso il basso pur di incrementare i propri profitti a danno dei cerealicoltori e dei consumatori”.

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Si è tenuto presso l’auditorium del Castello Normanno Svevo di Mesagne il convegno “Una nuova Europa della solidarietà: più crescita, meno vincoli”, organizzato da Confindustria Brindisi con il patrocinio del Comune di Mesagne.

A moderare gli interventi di un parterre di grande spessore è stato il direttore di Confindustria Brindisi, Angelo Guarini. Ha introdotto il dibattito, portando i suoi saluti istituzionali, l’assessore del Comune di Mesagne, Anna Maria Scalera.

«Ci confrontiamo con un Pnrr - ha affermato in collegamento il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani - che ha a che fare con ritardi storici del nostro sistema Italia, ma anche con il fatto che è stato scritto un'epoca storica fa: prima della guerra, dell'aumento del costo delle bollette e delle materie prime. Nonostante le difficoltà, anche la terza rata è in arrivo».

Il presidente di Confindustria Brindisi, Gabriele Menotti Lippolis, ha rivendicato il ruolo mondiale del manifatturiero in Italia e ha ricordato come il Patto di stabilità non abbia consentito di investire in tecnologie. Un elemento, quest’ultimo, che è da considerarsi fondamentale perché l'Europa competa con Cina e Usa.convegno_Una_nuova_Europa_della_solidarietà_più_crescita_meno_vincoli_3.jpg

A relazionare sul tema della crescita e dei vincoli europei sono stati i docenti dell’Università Luiss Guido Carli, Giuseppe Di Taranto e Rita Mascolo.

È seguita, poi, una tavola rotonda che ha visto la partecipazione, oltre che dell’assessore regionale allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci, anche del direttore della delegazione Confindustria Bruxelles, Matteo Carlo Borsani, e del presidente del Polo internazionale ed Europa MEDEF (Confindustria Francia), nonché membro del consiglio di amministrazione di Air France e della Caisse des dépôts et consignations, Bernard Spitz. Quest’ultimo è fautore di una strategia di forte cooperazione economica tra Francia e Italia, i cui successi economici andranno condivisi con la Germania al fine di perseguire il bene dell’Europa.

«È difficile - ha sottolineato Borsani - immaginare la sopravvivenza di un’Europa priva di un’industria forte e competitiva: ciò, sia per ragioni di costi e benefici del mercato unico che per ragioni legate alla dimensione geopolitica dell’Unione. Ma è anche più difficile immaginare la sopravvivenza dell’industria in un’Europa che prescinda da due vincoli essenziali: il superamento delle ideologie e la solidarietà tra Stati membri».

Un focus è stato dedicato, infine, al comparto aeronautico e aerospaziale, che si presenta strategico e ricco di potenzialità. Un settore in cui si coniugano innovazione tecnologica, ricerca e sviluppo. Al convegno hanno partecipato i rappresentanti di due colossi protagonisti dell'economia globale, ovvero Sandro De Poli, presidente di Avio Aero (gruppo appartenente a General Electric, che vanta un fatturato che supera i 2 miliardi di euro) e Angela Natale, presidente Boeing Italia e amministratore delegato di Boeing Sud Europa.

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