Redazione
Sanità, il 22 maggio a Monopoli l’incontro tra Comune e regione
Sanità, il 22 maggio a Monopoli l’incontro tra Comune e regione per l’aggiornamento del protocollo d’intesa per l’assistenza sanitaria. Si terrà il 22 maggio nel presidio ospedaliero «San Giacomo» di Monopoli l’incontro chiesto dal Comune con i vertici regionali per aggiornare il protocollo di intesa per l’assistenza sanitaria alla comunità fasanese.
L’assessore regionale alla Sanità Rocco Palese e il direttore del dipartimento Promozione della Salute e del Benessere animale Vito Montanaro hanno risposto alle richieste dell’amministrazione che si era attivata sin da dicembre per chiedere l’aggiornamento del protocollo con anche un consiglio comunale monotematico sulla questione e più solleciti inviati dal sindaco Francesco Zaccaria.
In particolare il primo cittadino chiede che il protocollo sia aggiornato «con particolare riferimento ai criteri di centralizzazione relativi al Comune d Fasano, in relazione alle patologie sia tempo-dipendenti che di base. L’aggiornamento va nell’ottica di individuare il presidio ospedaliero di Monopoli come struttura di competenza. Ciò in considerazione sia dell’imminente attivazione del nuovo ospedale Monopoli-Fasano, sia delle criticità emerse nella gestione delle attività sanitarie di emergenza-urgenza nel territorio provinciale brindisino.
«La variazione dei criteri di centralizzazione determinerebbe vantaggio soprattutto in termine di riduzione di tempo per l’utenza di 118 – spiega il primo cittadino –. Recarsi a Monopoli (per i casi compatibili con il «San Giacomo») piuttosto che a Brindisi o ad Ostuni ridurrebbe i tempi di trasporto per gli interventi del 118 garantendo un’assistenza più celere e tempestiva che, soprattutto nei casi più urgenti, potrebbe rivelarsi fondamentale per salvare vite umane. Inoltre comporterebbe una riduzione del 10% dell’attuale carico che interessa il pronto soccorso dei presidi di Brindisi e Ostuni per questo è necessario un confronto immediato con le istituzioni regionali che possa portare ad un aggiornamento del protocollo in questa direzione».
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Chiusura traffico Centro storico dal 13 maggio al 15 giugno. Si informa che, con ordinanza del responsabile del servizio di Polizia Locale della città di Mesagne, nelle giornate di sabato e domenica del periodo compreso tra il 13 maggio e il 15 giugno 2023, è stato disposto il divieto di circolazione di qualsiasi tipo di veicolo a motore all’interno del perimetro delimitato dalle vie Federico II Svevo, piazza Vittorio Emanuele II, via Manfredi Svevo e piazza Garibaldi.
Le limitazioni al traffico veicolare andranno osservate ogni sabato dalle ore 20 alle ore 24 e ogni domenica dalle ore 18 alle ore 23.
Sono previste le seguenti deroghe per:
- veicoli intestati a residenti all’interno della Z.T.L.;
- veicoli al servizio di persone diversamente abili;
- veicoli di soccorso, polizia ed emergenza;
- veicoli intestati a medici di base di assistiti che risiedono nella ZTL.
L’ordinanza dispone il divieto di sosta in piazza IV Novembre, piazza Criscuolo e via Albricci negli stessi giorni e nei medesimi orari di interdizione del traffico veicolare.
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MESAGNE. UN ANNO FA L'OMICIDIO DI CARLO GIANNINI
Un anno fa il 34enne mesagnese Carlo Giannini fu ammazzato, ancora incomprensibilmente, a Sheffield, in Inghilterra, con un fendente sferrato da un fantomatico individuo. Già fantomatico poiché la “police” inglese ad oggi non è riuscita ancora a chiudere il cerchio delle indagini. Insomma, dopo 12 mesi dall’omicidio, non c’è un colpevole. Resta, quindi, aperta questa cold case internazionale e il dolore dei familiari e amici che, al momento, non hanno avuto nessuna giustizia. Per la vicenda di Giannini si era mossa inizialmente sia la Farnesina che l’interpol. Le ultime notizie sulle indagini risalgono al 19 aprile scorso allorquando la polizia dello Yorkshire si era recata presso il Manor fields park in cui Carlo fu ammazzato per compiere un sopralluogo. Secondo alcune indiscrezioni gli investigatori erano alla ricerca di indizi che potessero avvalorare alcune tesi su cui tutt’ora stanno lavorando. Il sopralluogo, naturalmente, non era passato inosservato.
Nonostante ciò ad oggi non c’è stata nessuna svolta su questo episodio. In un anno nessuna informazione è giunta alla polizia o alla famiglia nonostante una ricompensa di 20mila sterline messa a disposizione nel novembre 2022 da una società inglese, la Crimestoppers, che ha come oggetto della propria mission l’aiutare le persone a fornire informazioni anonime su attività criminali e giungere all’individuazione dei colpevoli. Gli investigatori, dopo il sopralluogo, avevano emesso un comunicato nel quale avevano spiegato che: “Gli agenti sono attualmente al Manor Fields Park per svolgere indagini nell’ambito delle indagini in corso sulla morte di Carlo Giannini”. Titolare delle indagini è la detective Rebecca Hodgman che in una recente intervista ad un tabloid inglese ha chiosato: “"È davvero difficile per me comprendere questo caso. Abbiamo un uomo ucciso nel mezzo di Sheffield e nessuno si fa avanti per parlare".
Nel novembre 2022 i parenti di Carlo avevano diffuso un appello ai cittadini di Sheffield, al fine di sensibilizzarli: “Le informazioni - avevano scritto sui media inglesi - potrebbero aiutare a dare un po’ di dignità a Carlo”. Nessuno si fece avanti. Così, sull’omicidio di Carlo Giannini, al momento, c’è solo ciò che fu ripreso dalle telecamere di videosorveglianza, alle ore 1,08 dell’11 maggio 2022, che avevano immortalato Carlo entrare nel Manor Fields Park di Sheffield, ma non uscire. Infatti, alle ore 5 del 12 maggio un passante aveva telefonato alla polizia dicendo che un giovane era seduto su una panchina del parco e sembrava morto. La polizia era intervenuta riscontrando effettivamente la presenza di un giovane deceduto a seguito di un fendente. Dopo alcune settimane di indagini gli agenti di Sheffield avevano arrestato un 27enne sospettato di aver avuto qualche ruolo nell’omicidio del Giannini. Prima di lui era stato tratto in arresto un ragazzo di 17 anni, rilasciato sotto inchiesta, e uno di 18 anni, anch’egli rilasciato poco dopo su pagamento della cauzione. Poi il nulla.
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Aeroporto Brindisi, Caroppo e D’Attis (FI): da RFI aggiudicazione gara collegamento ferroviario
Aeroporto Brindisi, Caroppo e D’Attis (FI): da RFI aggiudicazione gara collegamento ferroviario, in anticipo rispetto alle scadenzeforzisti. “Una notizia straordinaria per tutto il Salento: il collegamento ferroviario con l’aeroporto di Brindisi diventa finalmente realtà. Rete Ferroviaria Italiana, infatti, ha aggiudicato la gara per i lavori, in largo anticipo rispetto alle scadenze previste, ed entro il 2026 sarà attivo il collegamento”. A dichiararlo sono i deputati di Forza Italia, Andrea Caroppo e Mauro D’Attis. “Ringraziamo sentitamente il Sottosegretario Tullio Ferrante per questo grande risultato. Dopo decenni di attesa, finalmente i cittadini vedono la luce in fondo al tunnel di quest’opera vitale per lo sviluppo del nostro territorio e per la quale noi, come Forza Italia, ci siamo sempre battuti. L’aeroporto di Brindisi diventerà davvero la porta del Salento per la mobilità dei cittadini e lo sviluppo delle imprese”, concludono i deputati forzisti.
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Latiano: gli “Scemifreddi” a Piazza Operaia presenta “Dinner Events”.
LA NEW MARZIAL MESAGNE SETTE VOLTE MEDAGLIATA IN EMILIA ROMAGNA
LA NEW MARZIAL SETTE VOLTE MEDAGLIATA IN EMILIA ROMAGNA.
Raccolta sangue straordinaria in Tribunale a Brindisi
Donazione sangue: raccolta straordinaria in Tribunale promossa dall’Anm. Prosegue la collaborazione tra l'Associazione nazionale magistrati e il Servizio di Medicina Trasfusionale dell'ospedale Perrino. Il 15 maggio, dalle 8.30 alle 12, la giudice Barbara Nestore ha organizzato una nuova raccolta sangue nel piazzale interno del Tribunale di Brindisi.
Qui stazionerà l'autoemoteca della Asl con il personale del Centro trasfusionale, diretto da Antonella Miccoli: medici, tecnici e infermieri accoglieranno giudici, avvocati e personale amministrativo del Palazzo di Giustizia brindisino che vorranno compiere questo gesto di solidarietà.
Nestore e Miccoli sono diventate ormai un binomio indissolubile legato dalla volontà di contribuire ad aumentare le scorte ematiche necessarie a tanti pazienti e dalla consapevolezza che solo creando una rete stabile di relazioni nella comunità locale si possa raggiungere l'obiettivo dell'autosufficienza.
Si ricorda che prima della donazione è ammessa solo una piccola colazione a base di the, caffè, orzo e simili e due biscotti secchi o fette biscottate.
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COLDIRETTI PUGLIA, RIVEDERE FERMO PESCA RICCI DI MARE
LAVORO: COLDIRETTI PUGLIA, RIVEDERE FERMO PESCA RICCI DI MARE; SENZA REDDITO 200 PESCATORI SUBACQUEI.
Mentre vanno intensificati i controlli per la pesca abusiva ed indiscriminata con regole più certe circa la produzione e la vendita di polpa di riccio.
Va rivisto il fermo pesca dei ricci di mare che bloccherà per 3 anni l’attività lasciando senza lavoro e senza reddito 200 pescatori subacquei, un provvedimento ‘salva ambiente’ che non ha tenuto conto della necessaria salvaguardia degli operatori del settore. E’ quanto ha denunciato Coldiretti Puglia, che ha chiesto all’assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia l’attivazione di un tavolo di confronto che porti alla riapertura della pesca di ricci di mare ai pescatori subacquei professionisti, regolarmente dotati di licenza, consentendo la pesca anche in un periodo più ridotto dell’anno, diminuendo il numero di esemplari prelevabili ai fini commerciali per salvaguardare così il periodo riproduttivo che va da gennaio ad aprile per andare incontro alle esigenze turistiche e lasciando a disposizione un ampio periodo di tempo di assoluto riposo durante il quale garantire ai ricci di mare di vivere e riprodursi.
Nei mesi di pesca deve essere attivata una piattaforma telematica con comunicazione giornaliera delle vendite di ricci di mare, con indicazione dei dati dei destinatari del prodotto, agevolando – afferma Coldiretti Puglia - i controlli da parte delle autorità preposte ai fini del monitoraggio vendite di Ricci, creando così una sorta di “percorso del riccio di mare” che potrebbe diventare anche un marchio di qualità per il consumatore, mentre nei mesi di fermo pesca è stato proposto di diversificare l’attività dei pescatori subacquei alla luce delle sempre maggiori restrizioni all’attività di pesca – aggiunge Coldiretti Puglia – utilizzandoli per la manutenzione ed il ripristino dei fondali marini tramite il recupero di reti e altro materiale adagiato sul fondo.
Al contempo vanno intensificati i controlli per la pesca abusiva ed indiscriminata, indicando – insiste Coldiretti Puglia - regole più certe riguardo la produzione e la vendita di polpa di riccio, la cui produzione danneggia per tutto l’arco dell’anno la popolazione di ricci di mare (provenienza della materia prima), realizzando una piattaforma di denuncia pesca illegale dove chiunque può segnalare alle autorità tutte le attività di pesca illegale.
Occorre, infine, un tavolo tecnico – conclude Coldiretti Puglia - tra pescatori subacquei professionali, associazioni di categoria, WWF, ed Università per portare avanti il monitoraggio, oltre a studi e ricerche sull’andamento della riproduzione del riccio di mare.
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Mesagne. Incidente con un ferito
Incidente stradale lungo la circonvallazione di Mesagne dove sono rimaste coinvolte una moto e due auto. Nello scontro una persona è rimasta ferita ed è stata trasportata in ospedale. Le sue condizioni non sono gravi. Sul posto è intervenuta la polizia locale di Mesagne e il personale sanitario del 118 dell’ospedale “De Lellis” di Mesagne. Il sinistro si è verificato intorno alle ore 12,30 lungo la circonvallazione di Mesagne all’intersezione con l'incrocio del prolungamento di via Arno. Qui una moto, con a bordo due giovani, per cause ancora in fase di indagine, è andata ad impattare contro una Renault Capture e un Fiat Doblò che viaggiavano la prima in direzione Brindisi e l’altra in direzione provinciale per Tuturano.
Dai primi accertamenti sembra che la moto è finita tra i due mezzi e i centauri sono stati sbalzati per terra per diversi metri. Uno di essi è rimasto ferito. È stato lanciato l’allarme e sul posto è giunta un’ambulanza del 118. I sanitari hanno visitato i giovani centauri. In particolare uno di essi, pur essendo vigile, ha accusato diversi dolori articolari. Per questo gli operatori del 118 hanno disposto l’immediato trasferimento presso l’ospedale “Perrino” di Brindisi, dove il ferito è stato sottoposto ad accertamenti diagnostici e strumentali che hanno rilevato i traumi tipici dei sinistri stradali. Fortunatamente non è in pericolo di vita. Sul luogo dell’incidente sono giunti i vigili urbani di Mesagne che hanno prima bloccato la strada e poi eseguito i rilievi. Gli agenti, infatti, dovranno ricostruire la dinamica del sinistro e addossare le varie responsabilità. Dopo aver effettuato i rilievi la circonvallazione è stata riaperta al traffico.
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Mesagne. E' scoppiata la guerra dei cassonetti
La città di Mesagne si sta preparando per trascorrere un’estate a cinque stelle. Infatti, tra poche settimane si attendono migliaia di turisti che si riverseranno in città per trascorrere le loro vacanze cullati dalle musiche di Albano e Vinicio Capossela, solo per citare alcuni degli artisti che arriveranno per Mesagnestate. I riconoscimenti di “Capitale della cultura della regione Puglia 2023” e di “Città d’arte” fanno presagire un fiume di gente che sceglierà la città messapica per trascorrere le vacanze. Tuttavia, questa vivacità di eventi ha iniziato a impensierire alcuni residenti a causa dei cassonetti della spazzatura di diverse attività di ristorazione e bar che oltre a emanare un tanfo nauseabondo non fanno bella mostra poiché collocati a pochi metri dai monumenti storici. Il Comune, al momento, non ha messo in campo nessuna iniziativa che possa dare dignità ai luoghi storici e ai cittadini. “Forse – hanno tenuto a dire i residenti - le prossime consultazioni elettorali hanno offuscato gli occhi dei politici tanto da non fargli vedere queste brutture”.
Eppure fino a qualche lustro fa questo problema era inesistente poiché ogni operatore economico provvedeva a collocare i cassonetti nei suoi locali, li portava fuori la tarda sera e li rimetteva dentro alle prime ore del mattino, quado gli operatori ecologici li svuotavano. Adesso il centro storico, gioiello di arte e cultura, è pieno di cassonetti, anche se alcuni operatori hanno cercato di nasconderli mettendoci davanti delle quinte. Dal castello a piazza IV Novembre, da Lab Creation a via Eugenio Santacerarea i cassonetti fanno la loro brutta presenza. Sentinelle attente di questa cattiva abitudine sono, ancora una volta, i residenti che, tra l’altro, devono combattere con i cattivi odori che emanano i contenitori di spazzatura e con gli insetti che vi si annidano nelle immediate vicinanze. “Più volte abbiamo fatto sentire la nostra voce agli amministratori comunali, ma il problema, nonostante le varie promesse, non è stato mai risolto”, hanno chiosato alcuni cittadini residenti proprio nel cuore antico della città che chiedono un maggiore rispetto ambientale. “Non è bello che i turisti nell’ammirare i monumenti antichi si trovano a fare i conti con il tanfo dei rifiuti oppure scattano le fotografie con sullo sfondo i cassonetti”, hanno concluso i cittadini. l’assessore alle Attività produttive, Antonello Mingenti, ha spiegato: “Il problema lo conosciamo bene. Lo affronteremo nella prossima commissione consiliare anche se la soluzione è tutt’altro che facile. Ecco perché abbiamo redatto un regolamento, di prossima approvazione, che darà le linee guida della gestione dei cassonetti della spazzatura nel centro storico”.
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