Redazione
Mensa scolastica, ispezione a sorpresa
Mensa scolastica, ispezione a sorpresa dell’amministrazione: a Fasano un servizio di qualità. L’assessore Martucci e un referente della commissione mensa hanno visitato il centro cottura Ladisa riscontrando professionalità e regolarità. Le mense delle scuole di Fasano offrono un servizio di qualità e non si riscontrano irregolarità. La conferma arriva da una ispezione a sorpresa effettuata dall’amministrazione comunale in collaborazione con la commissione mensa.
L’assessore alla Pubblica Istruzione Donatella Martucci ha visitato, senza preavviso, il centro cottura Ladisa (società che si occupa del servizio di refezione scolastica a Fasano) per verificare le modalità e la regolarità della preparazione dei pasti per gli studenti delle scuole fasanesi.
Dal controllo effettuato non sono emerse criticità ed è stata confermata la regolarità del servizio offerto.
«Il nostro servizio mensa è monitorato costantemente da noi e dai genitori, in sinergia - dice il sindaco Francesco Zaccaria -. Il benessere dei bambini viene prima di ogni altra cosa. Per questo siamo soddisfatti dell’esito dei controlli che la asl ha effettuato nei giorni scorsi».
Nella stessa giornata, infatti, contemporaneamente alla ispezione a sorpresa dell’amministrazione si è sovrapposta quella della Asl che ha confermato quanto emerso dalla visita del Comune.
«Continueremo a dialogare con i genitori e con i dirigenti scolastici - continua il sindaco - per migliorare ulteriormente il sevizio e confrontarci su eventuali modifiche al menù, dettagli sul servizio, altri suggerimenti che possano garantire una mensa efficiente, sicura e di qualità».
Il controllo ha riguardato la preparazione dei pasti, con misurazione della grammatura e confronto con quella indicata dalla Asl, l’integrità dei prodotti, la pulizia delle celle e di tutti gli ambienti
«L’Ispezione è stata superata in maniera egregia - commenta l’assessore Martucci - certificando l’ottima qualità del servizio offerto agli alunni fasanesi. Aver verificato personalmente l’assoluta professionalità e il rispetto delle normative igienico sanitarie dell’azienda che cura il servizio mensa nel nostro comune deve rasserenare tutti i genitori».
L’assessorato all’istruzione ha convocato per la prossima settimana i medici della Asl di Brindisi per discutere la possibilità di variazione del menu settimanale in relazione ai piatti che risultano meno graditi ai bambini, così come prevede la norma per autorizzare ogni modifica della dieta.
Ad accompagnare l’assessore nell’ispezione c’era Vanessa Ammirabile, genitore referente della commissione mensa della scuola I circolo Collodi di Fasano: «In questi anni si è fatta tanta strada e tante conquiste - dice la mamma - ma non possiamo adagiarci e continueremo fino all’ultimo giorno a vigilare. Ringrazio l’assessore e l’amministrazione per la costante collaborazione».
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Crollo del grano duro, Sicolo: “Qui giace la Sovranità Alimentare Italiana”. “Il prezzo del cereale simbolo del made in Italy è determinato da grani esteri prodotti a standard bassi”. “Il Governo ci ripensi e faccia partire immediatamente il sistema e i controlli di Granaio Italia”. Da giugno 2022, il valore riconosciuto al grano pugliese e italiano è sceso di circa 200 euro-tonnellata.
“Sul grano abbiamo perso la nostra ‘Sovranità Alimentare’. Il prezzo del cereale simbolo del made in Italy lo determinano i grani esteri che, a differenza di quello italiano, sono prodotti con standard qualitativi, di salubrità e costi di produzione molto più bassi. Il crollo del valore riconosciuto al grano duro nelle borse merci di Bari e di Foggia, dove nell’ultima seduta si è registrato un calo di 30 euro a tonnellata, è un sonoro schiaffo sul volto della nostra agricoltura”. E’ Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani, a illustrare cosa significhi quel “meno 30” che mortifica i produttori cerealicoli foggiani, baresi e di tutta Italia.
“Il Governo ci ripensi”, ha aggiunto Sicolo, “e attivi subito, rinunciando alla proroga, l’istituzione di Granaio d’Italia e del relativo Registro Telematico dei Cereali. Ai produttori cerealicoli italiani vanno garantiti uno strumento e le azioni necessarie a un controllo più accurato e sistematico della movimentazione del grano che alimenta la filiera del pane e, soprattutto, quella della pasta italiana.
IL CROLLO A BARI E A FOGGIA. Rispetto ai valori massimi del grano duro raggiunti a giugno 2022, il prezzo del prodotto di punta della cerealicoltura pugliese è sceso di quasi 200 euro a tonnellata: a giugno dell’anno scorso, infatti, arrivò quasi a raggiungere i 600 euro; oggi, solo il biologico supera i 400 euro a tonnellata, mentre le altre tipologie sono scese addirittura sotto la ‘soglia psicologica’ dei 400 dopo aver infranto al ribasso quella dei 500 euro a tonnellata. Anche confrontando i valori di marzo 2022 a quelli espressi nello stesso periodo di quest’anno, il calo è da shock: il 30 marzo del 2022, infatti, alla borsa merci di Foggia, il duro biologico veniva quotato a 555 euro alla tonnellata, il fino a 550, il buono mercantile a 540 e il mercantile a 535. Ieri, alla Borsa merci di Foggia, tutti i valori si attestano al di sotto dei 400 euro a tonnellata tranne, come detto, quello del biologico.
GRANAIO ITALIA. “In gioco, lo ribadiamo, c’è il futuro di un settore, quello cerealicolo, che sta vivendo uno dei peggiori momenti della propria lunga e gloriosa storia”, ha spiegato Sicolo.
“Per questo motivo, se davvero crediamo nel valore strategico del rafforzamento della nostra Sovranità Alimentare, allora il sistema e i meccanismi di Granaio Italia devono essere subito attivati”.
Il decreto per l’istituzione del registro telematico dei cereali era stato firmato, ad aprile dello scorso anno, dal precedente ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli. I cerealicoltori ritengono fondamentale l’avvio del nuovo sistema che prevede azioni di contrasto, e naturalmente le relative sanzioni, verso fenomeni speculativi. Tutto questo anche a maggiore tutela per i consumatori della filiera del pane e della pasta, poiché il monitoraggio più stringente sulle operazioni di carico e scarico dei cereali, anche di quelli importati, aumenta la sicurezza alimentare.
“Il tracciamento interno”, ha spiegato Sicolo, “è fondamentale: non possiamo permettere che la sicurezza alimentare della filiera della pasta e di quella del pane sia messa in secondo piano rispetto a chi vuole spingere valore e qualità verso il basso pur di incrementare i propri profitti a danno dei cerealicoltori e dei consumatori”. “Granaio Italia”, ha aggiunto Angelo Miano, presidente di CIA Capitanata, “consente un accurato monitoraggio delle produzioni cerealicole presenti sul territorio nazionale, stabilisce le modalità operative per la rilevazione nel registro, istituito nell’ambito dei servizi del SIAN (Sistema Informativo Agricolo Nazionale), dei flussi di carico e scarico inerenti ai quantitativi di cereali e di farine di cereali detenuti a qualsiasi titolo dagli operatori delle filiere agroalimentari”. Sulla stessa lunghezza d’onda, anche Giuseppe De Noia, presidente di CIA Levante (Bari-Bat): “Si tratta di un sistema, dunque, che rappresenta una maggiore garanzia sia per i consumatori che per i produttori italiani, soprattutto alla luce di un periodo di guerra che condiziona gli approvvigionamenti e influisce sulla volatilità dei prezzi riconosciuti ai cerealicoltori. Prezzi che, in questo periodo, hanno fatto registrare uno scandaloso crollo delle quotazioni del grano duro, scese di circa 200 euro alla tonnellata dai livelli raggiunti a giugno”.
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L’esperienza dei Cammini di pace è un’iniziativa che si fonda sull’idea centrale della PACE come MOVIMENTO, un movimento fatto insieme.
Muoversi, camminare da punti diversi (dai 6 plessi scolastici del Circolo) per convergere in un unico luogo ha significato l’impegno comune per la PACE che appartiene e riguarda tutti, piccoli e grandi. La PACE è il traguardo di UN CAMMINO che bisogna realizzare tutti insieme.
Per questo il 2° Circolo ha partecipato come comunità scolastica al completo, in tutte le sue componenti: bambine e bambini, Dirigente Scolastica Ornella Manco, DSGA Anna Rita Fragnelli, docenti, personale di segreteria, collaboratori scolastici e genitori.
È stato lanciato un grido di pace con i colori vivaci dei bambini in movimento. Il flashmob realizzato alla fine ha rappresentato l’espressione conclusiva dei cammini: un’esplosione di PACE attraverso il linguaggio del corpo e della musica sulle note della canzone SUPEREROI di Mr Rain.
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LE DONNE DEL VINO DI PUGLIA AL VINITALY 2023
LE DONNE DEL VINO DI PUGLIA AL VINITALY 2023: TUTTI GLI APPUNTAMENTI. Masterclass, degustazioni e il fuori fiera con il progetto “Adotta una vite”. Dai rossi caldi e sempre più equilibrati, agli accattivanti bianchi autoctoni, capaci di accompagnare la cucina tipica di una terra tra i mari. Dai generosi rosati salini fino agli spumanti che raccontano il sole attraverso le loro bolle. Ci sono tutte le declinazioni del vino de“Le Donne del Vino di Puglia” nel programma di masterclass e degustazioni al Vinitaly 2023, la più grande manifestazione dedicata al mondo del vino e distillati che si svolgerà dal 2 al 5 aprile 2023 presso Veronafiere. Il Vinitaly ospita ogni anno oltre 4.000 espositori, 125.000 visitatori e 33.000 buyer esteri.
Mesagne. Deceduto il vigile Enzo Passante
Il vigile Enzo Passante, è deceduto oggi alle ore 12,45 pare per crisi cardiaca, si era operato recentemente. Lascia la moglie e due figli. Passante oltre a essere stato un eccellente professionista ha dedicato la sua vita all'educazione sportiva dei giovani.
L'EX COMANDANTE TEODORO NIGRO LO HA COSì RICORDATO:
"La notizia della morte, del collega Enzo Passante veterano pubblico dipendente appartenente al corpo della polizia locale di Mesagne , mi induce , con triste ricordo, a manifestare pubblicamente le mie personali condoglianze alla famiglia tutta .
Dipendente diligente, laborioso ed attento ha collaborato nel pieno della sua riconosciuta professionalità nei tre anni in cui ho avuto l onore ed il piacere di comandare il corpo della polizia locale di Mesagne.
Di lui ho e porterò sempre vivo un ricordo di austera presenza ed abile diplomazia nonostante a volte nascondeva la stanchezza dei decenni svolti presso la Pubblica Amministrazione ma sempre pronto a sorridere grazie anche alla sincera considerazione data dai colleghi tutti sia oggi in servizio che al suo pari andati in quiescenza.
La città di Mesagne perde una figura umana speciale accorta ad ogni gesto e sensibile alla corrispettivita' della relazione educata e considerata".
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Il 10eLotto fa tappa in Puglia: vinti 120 mila euro
Doppia vincita in Puglia grazie al 10eLotto: nel concorso del 10eLotto di 28 marzo, come riporta Agipronews, sono stati vinti un totale di 120 mila euro. La più alta è stata centrata a Massafra, in provincia di Taranto, con un 9 Doppio Ora da 100 mila euro mentre ad Altamura è stato realizzato un 4 Doppio Oro da 20 mila euro. L'ultimo concorso del 10eLotto ha distribuito premi per 29,2 milioni di euro in tutta Italia, per un totale di 967,5 milioni dall'inizio dell'anno.
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Madia Scatigna, giovane designer brindisina, ha vinto il premio Ecodesign the future, riconoscimento che valorizza e promuove la pratica e la cultura dell’eco-progettazione, con il progetto Battery Game: il raccoglitore delle batterie diventa smart e, grazie all’utilizzo di tecniche di gamification, incentiva le persone alla raccolta di questi rifiuti.
Il premio, condiviso con un giovane sviluppatore trentino, arriva a conclusione del corso di alta formazione promosso dal Consorzio Erion Energy in partnership con Economiacircolare.com.
Il raccoglitore delle batterie, da semplice strumento per il conferimento, diventa “smart” e punto d’incontro fra cittadini sul territorio: questo il concept dell’innovativo progetto di circolarità per il settore delle batterie con cui la giovane brindisina Madia Scatigna, 25 anni, ha vinto la seconda edizione di Ecodesign the Future, il riconoscimento dedicato all’eco-progettazione nell’ambito del corso di alta formazione promosso dal Consorzio Erion Energy in partnership con Economiacircolare.com.
Originaria di Cisternino, in provincia di Brindisi, e laureata in Design all’Università degli Studi Chieti - Pescara “Gabriele D’Annunzio”, Madia Scatigna è l’autrice del progetto BATTERY GAME, frutto della collaborazione avviata durante il workshop di formazione con Tommaso Battistotti, giovane sviluppatore roveretano. I due vincitori si sono aggiudicati la possibilità di accedere a uno stage formativo.
Il progetto Battery Game, scelto da una giuria di esperti per la componente fortemente innovativa, capace di integrare funzionalità e circolarità, consiste in un totem che opera come raccoglitore di batterie e che, grazie a uno schermo, permette l’interazione con l’utente. Per ogni pila conferita, sul monitor del totem si attiva un gioco a tempo e sulla base del punteggio realizzato è possibile vincere buoni per esperienze culturali e acquisti sostenibili sul territorio.
Il concept è stato sviluppato a partire da un sondaggio realizzato dagli stessi vincitori su un campione di 330 persone i cui risultati hanno rilevato un grosso gap informativo: i cittadini, infatti, non sanno come gestire questa tipologia di rifiuto e, anche quando sono informati, riscontrano difficoltà nel conferimento dovute alla mancanza di contenitori dedicati. Per questo, nello sviluppo del progetto, gli autori hanno voluto puntare su uno strumento che, utilizzando le dinamiche della gamification, potesse contribuire a incrementare il livello di consapevolezza dei cittadini in merito alla raccolta dei rifiuti di batterie, oltre a incentivarne il corretto conferimento, trasformando così il gesto in un’azione capace di coinvolgere la comunità e creare beneficio per il territorio.
“Siamo orgogliosi di aver promosso “Ecodesign the future: batteries edition”. Un’iniziativa importante che ha trasmesso, alle ragazze e ai ragazzi coinvolti, strumenti e conoscenze per affrontare i cambiamenti che ci aspettano nel prossimo futuro. L’ecodesign delle batterie è, infatti, un tema fondamentale, non solo per la transizione energetica già in atto in Italia e nel resto d’Europa, ma anche in vista della prossima entrata in vigore del nuovo Regolamento europeo” Laura Castelli - Direttore Generale di Erion Energy e componente della Commissione di valutazione dei progetti workshop. “Il corso che si è appena concluso rappresenta l’impegno congiunto di Erion Energy ed EconomiaCircolare.com verso la formazione di figure professionali capaci di immaginare e di creare prodotti sempre più sostenibili per la filiera delle batterie e degli accumulatori. A chi ha frequentato il corso vanno i nostri complimenti e l’augurio di poter mettere presto in pratica l’esperienza fatta e il know-how appreso così da promuovere un modo diverso di fare impresa”.
“Il nostro giornale è nato per accompagnare il cambio di paradigma produttivo necessario ad affrontare le sfide ambientali, sociali ed economiche che abbiamo davanti. Lo facciamo con l'informazione e con la formazione di nuove competenze: con l'edizione di Ecodesign the future dedicata al mondo delle batterie abbiamo messo a disposizione di un nutrito gruppo di giovani un percorso multidisciplinare e pratico di approfondimento e costruzione di soluzioni possibili”. Raffaele Lupoli - Direttore editoriale di EconomiaCircolare.com e membro del Comitato di valutazione del workshop. “Siamo molto fieri di questo percorso, reso possibile dall'intensa collaborazione con Erion e con il mondo dell'università, della ricerca e dell'impresa più attenta e sensibile alla necessità di ripensare processi e prodotti".
Il percorso di formazione Ecodesign the future: batteries edition, iniziato nell’ottobre 2022 e patrocinato da Isia Roma Design - Istituto universitario di design italiano - e Adi - Associazione per il Disegno Industriale, ha visto il coinvolgimento di 30 ragazzi e ragazze provenienti da istituti e università di tutta Italia. A guidare i gruppi di lavoro figure esperte del settore e docenti del mondo accademico in prima linea nella transizione verso un modello di economia circolare e provenienti dai principali enti di formazione pubblici e privati, tra cui l’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Il Politecnico di Torino, Il Politecnico di Milano, l’Università degli Studi della Tuscia, l’Università degli Studi di Brescia, l’Università di Pisa e l’Isia Roma Design.
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Volo in ritardo Ryanair Brindisi Milano di oltre cinque ore
Giornata da incubo per centinaia di passeggeri. Dovevano raggiungere Milano, ma il volo ha riportato oltre cinque ore di ritardo all’atterraggio. È accaduto, ieri, martedì 28 marzo, con il volo Brindisi Milano FR3415, con pesanti disagi per i passeggeri della compagnia aerea Ryanair.
I passeggeri, quindi, sono stati costretti a trascorrere ore intere all’interno dell’aeroporto di Brindisi, vedendo rinviato il proprio volo in partenza inizialmente alle 18:55 e atterrato solamente in nottata e precisamente alle 01:48 dell’indomani.
Un disservizio che ha portato non pochi disagi per i passeggeri desiderosi di raggiungere la città lombarda, che, però, grazie all’assistenza gratuita di ItaliaRimborso, possono ottenere 250 euro come compensazione pecuniaria. Sembra che il ritardo, infatti, sia dovuto a problematiche della compagnia aerea ed il team sostiene che ci possano essere gli estremi per l’applicazione del Regolamento Comunitario 261/2004.
Per contattare ItaliaRimborso e segnalare il volo in ritardo Ryanair Brindisi Milano è possibile farlo segnalando direttamente il disservizio con il form presente nel sito italiarimborso.it.
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Parco delle Dune Costiere: presentate le iniziative del biennio 2023-26. Un incontro volto a definire il ruolo del Parco delle Dune Costiere per la valorizzazione turistica del territorio. Un incontro, organizzato dall’Ente Parco Naturale Regionale Dune Costiere «da Torre Canne a Torre S. Leonardo» e dal Comune di Fasano, che ha coinvolto oltre 30 tra operatori economici che operano in ambito turistico e culturale, guide, cooperative, società e associazioni che erogano servizi di fruizione e conoscenza del territorio, aziende agricole e agriturismi, strutture ricettive, associazioni di categoria ed enti locali, con l’obbiettivo di intraprendere un percorso di condivisione e partecipazione allo sviluppo sostenibile del territorio legato all’Area Naturale Protetta del Parco
Questo il focus dell’incontro che si è svolto ieri, martedì 28 marzo, nella sala consiliare del Comune di Fasano, intitolato «Il ruolo del Parco delle Dune Costiere per la valorizzazione turistica del paesaggio».
Un momento di dialogo e condivisione di idee, durante il quale è stato presentato il nuovo Direttore del Parco delle Dune Costiere (direttore dal 19 dicembre 2022) Michele Lastilla, e le iniziative in programma per il biennio 2023-25.
Ha aperto i lavori l’assessore al Turismo, Pierfrancesco Palmariggi, mentre il coordinatore della Consulta del Turismo di Fasano Valerio Palasciano ha moderato gli interventi del presidente del Parco Dune Costiere Annarita Angelini, del direttore del Parco Michele Lastilla, e dell’architetto Marco Massari, esperto in progetti di valorizzazione territoriale.
«Ogni volta che parliamo di sostenibilità del turismo – dice l’assessore al Turismo Pierfrancesco Palmariggi - ed ispiriamo a questo concetto tutto quello che realizziamo per il Turismo a Fasano, lo facciamo perché crediamo fortemente nell’equilibrio tra difesa dell’ambiente e sviluppo economico. - spiega l’Assessore al Turismo Pier Francesco Palmariggi - Crediamo nell’armonia tra offerta turistica d’eccellenza, rispetto della natura e del paesaggio e coinvolgimento diretto di imprese e cittadini in tutti i processi di sviluppo. Questo è il “modello Fasano” che attira l’attenzione e la curiosità di molti. E la presenza in questo territorio di un’area naturale protetta non solo ci aiuta a rafforzare questo metodo di lavoro, ma ci aiuta a concepire l’ambiente non più soltanto attraverso il concetto di “tutela”, ma anche attraverso il concetto di “esperienza” che genera interesse e si posiziona tra i principali criteri di scelta delle destinazioni turistiche da parte dei viaggiatori, che col tempo maturano sempre maggiore sensibilità e attenzione verso i temi ambientali».
«Il Parco delle Dune Costiere – dice presidente del Parco Annarita Angelini -, nel processo di valorizzazione del Parco rispetto ai paesaggi unici e alle potenzialità turistiche non del tutto espresse, ha voluto incontrare gli operatori del settore per una progettazione integrata e strategica che ci veda tutti coinvolti e impegnati, affinché la sostenibilità ambientale venga integrata con quella sociale ed economica, in un ciclo virtuoso che apporti benefici al territorio e alle comunità che lo abitano e lo vivono».
«Il Parco delle Dune Costiere – dice il Direttore del Parco Michele Lastilla -, con il suo patrimonio naturalistico e ambientale, rappresenta uno dei territori e paesaggi con una bellezza straordinaria, unica per la Piana degli Ulivi Monumentali, riconosciuto dal Mipaaf come paesaggio storico da tutelare, è entrato a far parte di una associazione nazionale di tutela e valorizzazione dei paesaggi storici di recente costituzione. Il Parco è un grande attrattore culturale e naturalistico, non bisogna inventarsi nulla, che insiste su due città come Fasano e Ostuni ricche di patrimonio storico culturale, archeologico, architettonico e antropologico straordinario, di per sé un luogo che ha tutte le caratteristiche per ritenersi di eccellenza della nostra regione. Si intreccia su questo territorio la sapiente capacità delle persone di essere accoglienti, di saper rappresentare la tradizione e cultura locale che, insieme ai luoghi, rappresentano appunto identità forti che vogliamo tutelare e valorizzare. Oggi si tratta di organizzare, gestire, promuovere e comunicare il Parco, costruire un nuovo storytelling aggiornato e che contenga contenuti plurimi, espressione di una qualità fatta di persone e cose da raccontare. Bisogna che il Parco sia raccontato dai cittadini che lo abitano per poter dare al viaggiatore l’idea di una consapevolezza e di una appartenenza vera che trasmette bellezza, sicurezza, piacere del vivere. Oggi la sfida è questa: aprirsi al mondo di chi viaggia non solo per conoscere ma per vivere una esperienza, per vedere con occhi nuovi ciò che noi tuteliamo e, come già accaduto nella storia, siamo in grado di contaminarli, offrendo Benessere, sia con la cultura che con il saper vivere all’aria aperta. Per tutto questo serve una forte coesione fra pubblico e privato, e in questa direzione anche il Parco farà la propria parte».
«Il Parco Naturale delle Dune Costiere – dice il coordinatore della Consulta del Turismo di Fasano Valerio Palasciano - è da sempre considerato – anche oltre i confini nazionali – un modello innovativo di gestione sostenibile di un’area naturale, fondato sul dialogo e sulla partecipazione degli operatori economici che lo vivono e che lo custodiscono. Riprendere il dialogo con gli stakeholders pubblici e privati - perso anche a causa delle vicende legate alla pandemia – diventa una premessa essenziale per pianificare attività e interventi utili alla gestione dell’area e alla sua conoscenza, che significa consapevolezza di vivere e creare economie di scala in un luogo di pregio da rispettare, tutelare e valorizzare insieme. Sono queste, infatti, le prerogative per un nuovo cammino».
XYLELLA: COLDIRETTI PUGLIA, CONFRONTO MANCATO SU PIANO ANTI BATTERIO KILLER; URGENTE VERIFICA CONTRO AVANZATA MALATTIA. Vanno trasferiti subito i 5 milioni di euro agli enti pubblici per dare corso alle pratiche fitosanitarie obbligatorie sulle superfici agricole non coltivate.
Serve un confronto sul Piano anti Xylella, approvato senza alcuna condivisione con il mondo agricolo, per fotografare il reale stato della diffusione della malattia, i risultati del programma di sorveglianza in corso, il numero di piante infette negli areali più prossimi alla zona indenne, sul decorso degli abbattimenti. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, che in una lettera al presidente della Regione Michele Emiliano e all’Assessore all’Agricoltura Donato Pentassuglia stigmatizza la mancata concertazione sul Piano anti Xylella, sottolineando che il Piano non è un mero strumento tecnico-amministrativo, piuttosto un elemento importantissimo per valutare il futuro dell’olivicoltura regionale.
E’ urgente – aggiunge Coldiretti Puglia – anche una verifica di quali e quanti controlli siano stati fatti per la lotta al vettore, quante verifiche eseguite e sulle eventuali infrazioni contestate a chi non ha effettuato la lotta obbligatoria.
“Non contestiamo le attuali modalità di lotta alla Xylella fastidiosa, che hanno nel monitoraggio, nell’abbattimento delle piante colpite e nella lotta a al vettore il loro fondamento, ma la mancata discussione sulla verifica dell’attuazione del precedente, non consente di elaborare un oggettivo giudizio sullo stato reale dell’andamento della batteriosi sul territorio regionale e di porre rimedio alle lacune eventualmente evidenziate”, insiste Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
Non è stato ancora emanato l’avviso pubblico – insiste Coldiretti Puglia - per la distribuzione dei 5 milioni di euro previsti dall’art. 3 del Decreto Interministeriale n. 2484 del 06/03/2020 (Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia) per i Comuni; né dei più volte richiesti indennizzi ai produttori per le azioni di lotta obbligatoria, anzi nel Piano tale previsione viene completamente eliminata rispetto al precedente documento.
“Vanno trasferiti subito i 5 milioni di euro agli enti pubblici – incalza Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia - per dare corso alle pratiche fitosanitarie obbligatorie sulle superfici agricole non coltivate, aree a verde pubblico, bordi delle strade, canali, aree demaniali, per arrestare l’avanzata del batterio killer che interessa 8mila chilometri quadrati di territorio, il 40%. Agli agricoltori tra l’altro viene imposto un obbligo che è a tutti gli effetti un servizio pubblico di tutela e protezione del resto del territorio italiano ed europeo da un pericolosissimo agente da quarantena”.
Il Piano non soddisfa – dice Coldiretti Puglia - ancora le esigenze di salvaguardia della Piana degli Olivi Monumentali, del resto prevista dalla Legge regionale n. 4/2017, che risulta quasi come un’appendice dello stesso e sul quale, anche in questo caso pur richieste, non sono state ottenute specifiche informazioni, sui risultati del monitoraggio effettuato e dello stato della batteriosi.
Intanto, a 3 anni dalla pubblicazione del Decreto Interministeriale del 06/03/2020, il meglio noto Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia da 300 milioni di euro, non è stata liquidata alcuna risorsa – denuncia Coldiretti Puglia - agli agricoltori per i reimpianti degli ulivi secchi che avrebbero consentito di ricominciare a lavorare e a produrre dopo la grave crisi causata dalla Xylella. Ma tutto questo impegno risulta vanificato dal fatto che le istruttoria delle pratiche, affidata all’ARIF, va molto a rilento, tanto è vero che solo nei prossimi giorni (dopo quasi tre anni dalla data di pubblicazione dell’Avviso Pubblico) abbiamo notizia della pubblicazione di un primo decreto di finanziamento, per circa un milione di euro a un primo elenco di imprese.
È necessaria, quindi, al più presto una verifica dello stato delle cose – conclude Coldiretti Puglia - per rispondere più adeguatamente all’obiettivo di difendere il resto dell’olivicoltura della Regione Puglia dall’avanzata della batteriosi, con un’opportuna azione di supporto di una consulta Nazionale, per rinforzi l’azione regionale in questo arduo compito e fornisca le più adeguate informazioni sullo stato di sviluppo della batteriosi e sulla congruità di applicazione delle procedure di lotta.