Redazione

Un tentativo di furto in un’abitazione residenziale si è consumato a Mesagne da parte di uno sconosciuto che, approfittando di una finestra dimenticata aperta da proprietari, si è intrufolato in casa mentre la famiglia era in pieno sonno. Fortunatamente un rumore ha svegliato i proprietari e il ladro si è visto costretto a fuggire. Resisi conto di avere un ladro in casa i proprietari hanno allertato i carabinieri. Le indagini sono in piena evoluzione, un contributo importante potrebbe arrivare dalla visione dei filmati delle telecamere di video sorveglianza. Intanto, nel circondario c’è un diffuso timore e una pressante richiesta di sicurezza sociale. L’episodio si è verificato intorno all’una della notte in una villetta della zona residenziale “Manfredonia”, in cui abita un ingegnere con la sua famiglia. Un individuo ha raggiunto la zona, ha scavalcato il muro di recinzione e si è diretto verso l’abitazione.

Qui ha controllato il perimetro fino a trovare una finestra che non era stata chiusa dall’interno. L’ha aperta e si è intrufolato all’interno dell’abitazione. Mentre la coppia di professionisti riposava in camera da letto il malvivente ha iniziato a frugare dappertutto. Finanche nella borsetta della signora in cui, però, non ha trovato contanti. Poi, ha cercato il portafoglio del proprietario, ma, fortunatamente, era stato dimenticato in auto. A un tratto hanno urtato qualcosa che ha fatto rumore. L’ingegnere si è svegliato, pensando che fossero rientrati i figli, e si è alzato dal letto. A quel punto il ladro è ritornato indietro, è uscito da casa e si è dileguato. Il professionista ha notato per terra tanti oggetti ed ha compreso che in casa con loro c’era anche un malvivente. Ha lanciato l’allarme e sul posto sono giunti i carabinieri che hanno avviato le indagini per cercare di identificare il furfante. Al vaglio, oltre ai filmati delle telecamere dell’abitazione, vi sono anche quelle delle altre telecamere del circondario. I militari hanno anche consigliato tutti i residenti di tenere le finestre chiuse durante la notte e inserire il sistema di allarme, in quelle residenze in cui è presente. Prevenire è meglio che curare.

---------------

Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina FacebookPuoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.   

Per scriverci e interagire con la redazione contattaci   

Oltre l’89% dei comuni pugliesi è a rischio frane, smottamenti e dissesto idrogeologico con la tropicalizzazione del clima caratterizzata da veneti estremi e controversi che aggravano lo stato di salute di un territorio già molto fragile. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in relazione alla bomba d’acqua che ha colpito il Gargano provocando smottanti per cui è stato necessario l’intervento della Protezione Civile.

Sono 230 su 257 i comuni pugliesi a rischio di dissesto idrogeologico e a pagarne i costi – segnala Coldiretti Puglia – oltre ai cittadini residenti soprattutto nelle aree rurali, sono proprio le 11.692 imprese che operano su quei territori. Il rischio idrogeologico, con differente pericolosità idraulica e geomorfologica, riguarda – rileva Coldiretti Puglia – il 100% dei comuni della BAT, il 95% dei territori di Brindisi e Foggia, il 90% dei comuni della provincia di Bari e l’81% dei comuni leccesi e sono 8.098 i cittadini pugliesi esposti a frane e 119.034 quelli esposti ad alluvioni.

Il rischio idrogeologico riguarda contesti prevalentemente agricoli o naturali per il 67% perché in Puglia la terra frana e si consuma anche a causa dell’abbandono delle aree rurali per fattori diversi – insiste Coldiretti Puglia - a cui si aggiungono fenomeni meteorologici sempre più intensi, concentrati in poche ore e su aree circoscritte, con alluvioni e danni anche in aree non eccessivamente antropizzate. La salvaguardia del suolo, dell’ambiente e delle produzioni agricole e agroalimentari è fondamentale per garantire un avvenire alle future generazioni.

Lo scenario è aggravato dal dato negativo del consumo del suolo in Puglia, dove – denuncia Coldiretti Puglia - sono stati ‘mangiati’ in 15 anni in Puglia 157.718 ettari di suolo, uno dei dati più negativi d’Italia, a causa dell’abbandono, della cementificazione e dei nuovi impianti fotovoltaici installati a terra che hanno assorbito il 37%  del suolo consumato in Puglia in un anno tra il 2019 e il 2020.

“In un anno la Puglia ha perso altri 493 ettari di suolo per colpa della cementificazione, dell’abbandono e degli impianti fotovoltaici a terra che sottraggono terreni fertili all’agricoltura e pezzi di ambiente e paesaggio alla collettività. La Puglia è stata già abbondantemente violentata da una presenza invasiva di specchi e pale eoliche, sulla cui utilità per la produzione di energia pulita non si discute. Ciò che invece si scontra con le grandi potenzialità agroalimentari e turistiche dei nostri territori e sulla prevenzione e manutenzione è la collocazione selvaggia di tali impianti e del fotovoltaico a terra che sfrutta terreni agricoli di qualità e compromette le  aree interessate”, denuncia il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.

Le evidenze climatiche di questi ultimi anni – dice Coldiretti Puglia – mostrano, inoltre, come soprattutto sulle colture più diffuse in Puglia, a partire da frutteti, uliveti, ortaggi in pieno campo, pomodori e cereali, sono gli andamenti climatici (pioggia persistente, mancanza di acqua prolungata e siccità, sviluppo conseguente di malattie ecc.) che determinano la diminuzione delle produzioni e quindi dei redditi.

Siamo di fronte - denuncia Coldiretti Puglia - alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione in Puglia che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con costi per oltre 3 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne, a conferma che il cambiamento del clima ha "impatti irreversibili sui sistemi umani" secondo la bozza del rapporto del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (Ipcc) dell'Onu.

---------------

Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina FacebookPuoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.   

Per scriverci e interagire con la redazione contattaci   

Il vice comandante della polizia locale, Bartolomeo Fantasia, 64 anni, da oggi è in pensione. Era arrivato a Mesagne 36 anni fa, nel 1985, dopo 3 anni trascorsi nei reparti Celeri della Polizia di Stato di Taranto e Bari, per i primi 4 anni operò come vigile urbano con il comandante Umberto Bilancini. Poi, il 1° maggio 1989, fu promosso vice comandante con il grado di capitano con Antonio Quarta comandante. D allora è stato un alternarsi tra il ruolo di vice comandante e quello di comandante che copriva durante i periodi di "vacatio". L'Amministrazione comunale si era già preparata a questo pensionamento assumento a scavalco un altro ufficiale.

---------------

Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina FacebookPuoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.   

Per scriverci e interagire con la redazione contattaci   

Il sindaco Matarrelli sull'operazione delle Forze dell’ordine di ieri: “Grazie, la città è in buone mani. Restiamo uniti”. 

 Intendo esprimere pubblico apprezzamento per l’intervento con cui la Squadra Mobile della Questura di Brindisi, gli agenti del locale Commissariato e i poliziotti del Nucleo degli artificieri antisabotaggio si sono adoperati per rimuovere la quantità di esplosivo rinvenuta in un casolare nelle campagne mesagnesi. 
 
Ringrazio le Forze dell'Ordine per le puntuali e sempre proficue attività di prevenzione e contrasto di quei fenomeni che possono turbare la civile convivenza, garantite attraverso una presenza costante, utile ad allontanare i pericoli e ad assicurare la sicurezza sul territorio.
 
Colgo l'occasione per ribadire il valore di un’azione congiunta che possa continuare ad avere come ragione fondamentale la salvaguardia del progresso civile, sociale ed economico della città di Mesagne.

Questa mattina, il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto e il Comune di Brindisi, socio dell’ente, hanno accolto i bambini dei laboratori estivi dedicati agli utenti con disabilità. Alla base della collaborazione c’è l’obbiettivo di offrire percorsi formativi per tutti e l’inclusione attiva dei più piccoli. 

Il 23 agosto scorso, l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Brindisi, Isabella Lettori, d’intesa con la cooperativa Socioculturale, e nell’ambito del servizio di integrazione scolastica disabili, ha dato il via ai laboratori estivi gratuiti per bambini che frequentano le scuole del capoluogo. 
 Percorsi formativi e ludici pensati per favorire l’apprendimento e dare occasioni di svago a numerosi piccoli studenti, da quelli che frequentano le scuole elementari a quelli delle medie, attraverso gruppi misti con lo scopo proprio di facilitare la socializzazione e l’avvicinamento ad attività mai vissute prima, ed alcuni dei laboratori in programma vedono protagonista la Riserva Naturale dello Stato e Area Marina Protetta di Torre Guaceto. 
Arrivati presso il centro visite dell’area protetta, Al Gawsit, nella borgata di Serranova, questa mattina, i bambini sono stati accolti dal presidente del Consorzio di Gestione della riserva, Rocky Malatesta, dal sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, l’assessore ai Servizi sociali, Isabella Lettori, e dal referente della cooperativa Socioculturale, Alessandro Nocco. 
Al fianco dei giovani studenti, oltre agli educatori che stanno guidando le attività estive, anche le guide ambientali della cooperativa Thalassia. I bambini hanno prima esplorato il giardino botanico dell’area protetta e poi preso parte al laboratorio manuale previsto per la giornata. 
“Queste iniziative dimostrano quanto di bello si possa fare per il bene della nostra comunità, semplicemente dialogando, facendo rete tra le Istituzioni - ha dichiarato Malatesta, presidente del Consorzio -, il nostro obbiettivo è rafforzare ancora più la collaborazione con gli enti, le associazioni e gli operatori del territorio perché solo camminando uniti e guardando nella stessa direzione, quella della sostenibilità e dell’inclusività possiamo migliorare il nostro territorio sotto tutti i punti di vista”. 
Le attività dei laboratori termineranno il prossimo 11 settembre, ma i due partner istituzionali sono già al lavoro per la realizzazione di ulteriori progetti di inclusione sociale. 
“Ho avuto il piacere di visitare insieme all’assessore Isabella Lettori, i laboratori estivi per i bambini e le bambine del Servizio di Integrazione scolastica del Comune di Brindisi - ha dichiarato il sindaco Rossi -, Un’occasione di socializzazione prima del rientro a scuola con ragazzi di tutte le scuole di Brindisi. I laboratori di equitazione, natura e creatività si svolgono tra la scuola Don Milani, il Centro ippico Brancasi e la Riserva naturale di Torre Guaceto; tre ambienti accoglienti e ricchi di insegnamenti. Sono 53 gli alunni che hanno aderito di tutte le classi delle scuole elementari e medie. Faremo tesoro di questa esperienza per immaginare altri momenti di condivisione nell’arco dell’anno. Ringrazio l’assessore Lettori, la cooperativa Socioculturale, l’STP e i partner del progetto, la cooperativa Thalassia e il Centro ippico Brancasi per aver reso possibile questa esperienza. Inoltre, ringrazio il neo presidente del Consorzio di Torre Guaceto, Rocky Malatesta e il direttore Alessandro Ciccolella per aver testimoniato oggi con la loro presenza l’impegno per questo tipo di attività di inclusione”.

---------------

Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina FacebookPuoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.   

Per scriverci e interagire con la redazione contattaci   

 

Dati del giorno: 31 agosto 2021

220
Nuovi casi
13.508
Test giornalieri
6
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 37
Provincia di Bat: 39
Provincia di Brindisi: 25
Provincia di Foggia: 20
Provincia di Lecce: 65
Provincia di Taranto: 25
Residenti fuori regione: 2
Provincia in definizione: 7
4.601
Persone attualmente positive
236
Persone ricoverate in area non critica
17
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

263.554
Casi totali
3.279.777
Test eseguiti
252.241
Persone guarite
6.712
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 97.310
Provincia di Bat: 27.425
Provincia di Brindisi: 20.872
Provincia di Foggia: 46.491
Provincia di Lecce: 29.669
Provincia di Taranto: 40.376
Residenti fuori regione: 955
Provincia in definizione: 456

---------------

Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina FacebookPuoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.   

Per scriverci e interagire con la redazione contattaci   

Politica regionale, Zullo (FdI): “Lacarra se minimizzi 'aperture' di Emiliano sei corresponsabile del degrado socio-politico-culturale della Puglia”. 

“Sbaglia il segretario pugliese del Pd, Marco Lacarra, a minimizzare. A essere anche questa volta più un ‘emiliano’ che un piddino. Emiliano non cerca il ‘dialogo’ con il leader della Lega Salvini, cerca più ‘potere’ per se stesso. Tenta di scimmiottare il premier Draghi immaginando che anche in Puglia lui possa essere il presidente di una Giunta che va dalla sinistra, al centro, ma fino alla Lega. Non però per dare un governo di salute ai pugliesi, solo per ridurre a ‘sudditi’ i partiti, purtroppo a volte riuscendoci con elargizioni di incarichi e poltrone. Non a caso, in Puglia siamo passati dagli amministratori unici delle aziende pubbliche a consigli di amministrazione addirittura a cinque, e quando neppure cinque poltrone bastavano anche a immaginare una Fondazione (è il caso dell’Acquedotto) per sistemare anche lì i fedelissimi. È brutto dirlo, ma l’immagine che Emiliano-politico dà è proprio quello di essere in un mercato delle vacche. E gli riesce facile soprattutto se il segretario del partito di maggioranza in Consiglio regionale dimentica le battaglie di Berlinguer e le sue battaglie sulla questione morale e non si rende conto che le dichiarazioni di Emiliano sono una picconata anche e soprattutto sul Pd.
L’on Lacarra non può non accorgersi del danno che Emiliano fa a tutta la politica pugliese, che fa ai partiti che dovrebbero tornare a essere la fucina delle future classi dirigenti, attirando simpatizzanti proponendo una visione del Paese o della Puglia nuova e diversa, non certo offrendo posti di lavoro e incarichi. Se il segretario del Pd non avverte tutto questo, allora è complice del degrado culturale, sociale e politico che viviamo in Puglia”.

Dopo oltre un decennio di profonda crisi gli operatori edili finalmente riscontrano un rilancio delle attività, in parte dovuto alle opportunità prospettate dal ”Piano Nazionale Ripresa Resilienza” e, in parte, come conseguenza delle misure messe in campo dal Governo per il settore privato, con riferimento ai Bonus Edilizi e in particolare al Superbonus 110%.

Una ripresa che si inserisce in un contesto generale di rinnovato ottimismo con il mercato del lavoro che, dopo un lungo periodo di stallo, torna a muoversi, come evidenziato dai dati emersi dal Bollettino Excelsior Informa realizzato da Unioncamere in collaborazione con Anpal. 
Per il periodo agosto – ottobre 2021, infatti, sono stati calcolati 1.220.870 nuovi ingressi e l’aspetto positivo è che questo dato segna un notevole incremento (422.250 unità) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Altro aspetto confortante è che il 30% di questi ingressi, per il mese di agosto, ha riguardato la fascia dei giovani, quindi i lavoratori con meno di 29 anni ed è probabile che la stessa proporzione sarà replicata per i prossimi due mesi. 
A fronte di una domanda in forte crescita, però, le imprese edili segnalano una carenza di figure professionali che non consente di cogliere pienamente le opportunità di sviluppo del mercato.
L’onda lunga della crisi, che ha investito in questi anni anche la filiera, infatti, continua a sortire i suoi effetti, con ricadute soprattutto sulla forza lavoro. 
Dal 2008 si è registrata una fuoriuscita di 400mila risorse umane che difficilmente rientreranno in cantiere e si avverte chiaramente la difficoltà a formarne di nuove.
Il centro studi dell’Ance ha stimato per il 2022 un fabbisogno occupazionale aggiuntivo diretto nel settore di circa 170mila unità cui si sommano 95mila unità nei settori collegati, per un totale di 265mila posti di lavoro, mentre il mercato risulta strozzato. Non si trovano, infatti, il 52% degli addetti alle finiture e il 60% dei giovani operai specializzati richiesti.
“La situazione è molto seria – commenta il Presidente di ANCE Brindisi Angelo Contessa – ed è necessario intervenire, lavorando su un orizzonte più ampio con una previsione sui prossimi anni. Il settore edile deve tornare ad essere il motore trainante dell’economia, esattamente come accadeva negli anni precedenti alla crisi del 2008, quando il tasso di crescita del settore edile era più che doppio rispetto a quello del PIL (basti pensare che dal 1999 al 2007 gli investimenti in costruzioni videro una crescita del 27,1%, a fronte di un aumento del PIL del 13,5%).
A Brindisi – prosegue il numero uno della sezione provinciale dei Costruttori edili – si sta aprendo uno scenario particolare che comporterà un notevole esubero di personale. Mi riferisco al processo di transizione energetica e alle unità lavorative che dovranno essere ricollocate.
Nel nostro territorio, più che in altri, è indispensabile che tutti gli attori coinvolti, parti datoriali, sindacati e istituzioni, facciano fronte comune per arginare il rischio di perdita di posti di lavoro e, al contempo, consentano al settore edile, e di conseguenza a tutta la filiera, di cogliere realmente le opportunità di crescita che si stanno prospettando. 
Sarebbe quindi auspicabile, a nostro avviso, cogliere l’opportunità di incrociare domanda e offerta, partendo ovviamente dalla creazione di nuove competenze. 
E’ necessario conoscere le esigenze delle aziende e profilare le figure professionali ricercate per poter avviare una vera e propria rimodulazione dei percorsi formativi. 
Inoltre – continua Contessa – siamo pronti ad affrontare un’ulteriore sfida: l’apertura del settore delle costruzioni, da sempre appannaggio quasi esclusivamente degli uomini, al mondo femminile. 
Anche in tal senso, la formazione gioca un ruolo determinante ed è opportuno ripensare ad una politica formativa di settore che tenga conto dell’inclusività. E’ fondamentale, poi, che il comparto, in tempi rapidi, possa essere di stimolo affinché i giovani ritrovino entusiasmo e voglia di entrare a far parte del sistema produttivo delle costruzioni.
Noi assicuriamo – conclude il Presidente di ANCE Brindisi - la nostra disponibilità, come sistema dell’edilizia, ad intercettare le esigenze del mercato ed a formare figure specializzate con l’obiettivo di favorire realmente l’incontro tra domanda e offerta, reimpiegando le risorse fuoriuscite dal sistema industriale dopo la riconversione. 
Il nostro auspicio è quello di poter lavorare unitamente all’Assessorato Regionale alla Formazione e Lavoro, guidato dall’ ass. Sebastiano Leo, per costruire un percorso finalizzato al raggiungimento di tali obiettivi e all’avvio di best practice che possano, eventualmente, essere replicate in altri territori”.
 
 

Villa Castelli. esplosioni di colpi d’arma da fuoco all’indirizzo di un attività commerciale.

A Villa Castelli, alle ore 8:00 odierne, un esercente del luogo, durante l’apertura della sua attività commerciale, ha constatato la presenza di alcuni fori sulla porta d’ingresso, riconducibili all’esplosione di colpi d’arma da fuoco. Sul luogo sono stati prontamente effettuati i rilievi del caso alla ricerca di elementi utili per ricostruire la dinamica dell’evento e determinare il relativo movente.

Migliorano le condizioni di salute della donna 42enne che la settimana scorsa è stata folgorata nell’abitazione dei genitori. Già nei giorni precedenti il tragico evento la donna aveva aperto gli occhi e sorriso. Condizione che aveva fatto ben sperare. Poi il gioioso epilogo. Nella giornata di ieri è stata trasferita presso il reparto di Ostetricia dove ha potuto, finalmente, riabbracciare il suo bimbo. Momenti di commozione non solo per lei, ma per i parenti e il personale medico che l’ha assistita in questi giorni drammatici. Una vittoria poter lasciare il reparto di Terapia intensiva per quello di riferimento. L’incidente si è verificato la settimana scorsa, intorno alle ore 18,00, nella zona residenziale presente nei pressi del circolo tennis. In una villetta è riunita una intera famiglia con una signora 42enne, il marito e i genitori di lei, proprietari dell’abitazione. Una serata piacevole e gioviale nonostante il cattivo tempo che imperversava con fulmini, tuoni e pioggia. La signora, a un certo punto del pomeriggio, è andata nella toilette.

A un tratto ha emesso un urlo. Immediatamente sono accorsi sul posto i parenti presenti in altri ambienti dell’abitazione preoccupati da quel grido emesso dalla congiunta. Purtroppo l’hanno trovata per terra. È stato lanciato l’allarme e sul posto è giunta una unità del 118 dell’ospedale “San Camillo de Lellis” di Mesagne. I soccorritori hanno visitato la donna e si sono accorti che era rimasta vittima di una scarica elettrica. Il quadro clinico già preoccupante si è aggravato dal fatto che la signora era all’ottavo mese di gravidanza. Un breve consulto dei sanitari e la decisione di trasferirla presso l’ospedale “Perrino” di Brindisi dove era stato fatto nascere il bimbo e sottoposta la donna a terapia intensiva.

---------------

Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina FacebookPuoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.   

Per scriverci e interagire con la redazione contattaci