Redazione
Mesagne. Ladri in casa di un ingegnere
Un tentativo di furto in un’abitazione residenziale si è consumato a Mesagne da parte di uno sconosciuto che, approfittando di una finestra dimenticata aperta da proprietari, si è intrufolato in casa mentre la famiglia era in pieno sonno. Fortunatamente un rumore ha svegliato i proprietari e il ladro si è visto costretto a fuggire. Resisi conto di avere un ladro in casa i proprietari hanno allertato i carabinieri. Le indagini sono in piena evoluzione, un contributo importante potrebbe arrivare dalla visione dei filmati delle telecamere di video sorveglianza. Intanto, nel circondario c’è un diffuso timore e una pressante richiesta di sicurezza sociale. L’episodio si è verificato intorno all’una della notte in una villetta della zona residenziale “Manfredonia”, in cui abita un ingegnere con la sua famiglia. Un individuo ha raggiunto la zona, ha scavalcato il muro di recinzione e si è diretto verso l’abitazione.
Qui ha controllato il perimetro fino a trovare una finestra che non era stata chiusa dall’interno. L’ha aperta e si è intrufolato all’interno dell’abitazione. Mentre la coppia di professionisti riposava in camera da letto il malvivente ha iniziato a frugare dappertutto. Finanche nella borsetta della signora in cui, però, non ha trovato contanti. Poi, ha cercato il portafoglio del proprietario, ma, fortunatamente, era stato dimenticato in auto. A un tratto hanno urtato qualcosa che ha fatto rumore. L’ingegnere si è svegliato, pensando che fossero rientrati i figli, e si è alzato dal letto. A quel punto il ladro è ritornato indietro, è uscito da casa e si è dileguato. Il professionista ha notato per terra tanti oggetti ed ha compreso che in casa con loro c’era anche un malvivente. Ha lanciato l’allarme e sul posto sono giunti i carabinieri che hanno avviato le indagini per cercare di identificare il furfante. Al vaglio, oltre ai filmati delle telecamere dell’abitazione, vi sono anche quelle delle altre telecamere del circondario. I militari hanno anche consigliato tutti i residenti di tenere le finestre chiuse durante la notte e inserire il sistema di allarme, in quelle residenze in cui è presente. Prevenire è meglio che curare.
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MALTEMPO: COLDIRETTI PUGLIA, L’89% COMUNI IN PUGLIA A RISCHIO FRANE SMOTTAMENTI E DISSESTO IDROGEOLOGICO
Oltre l’89% dei comuni pugliesi è a rischio frane, smottamenti e dissesto idrogeologico con la tropicalizzazione del clima caratterizzata da veneti estremi e controversi che aggravano lo stato di salute di un territorio già molto fragile. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in relazione alla bomba d’acqua che ha colpito il Gargano provocando smottanti per cui è stato necessario l’intervento della Protezione Civile.
Sono 230 su 257 i comuni pugliesi a rischio di dissesto idrogeologico e a pagarne i costi – segnala Coldiretti Puglia – oltre ai cittadini residenti soprattutto nelle aree rurali, sono proprio le 11.692 imprese che operano su quei territori. Il rischio idrogeologico, con differente pericolosità idraulica e geomorfologica, riguarda – rileva Coldiretti Puglia – il 100% dei comuni della BAT, il 95% dei territori di Brindisi e Foggia, il 90% dei comuni della provincia di Bari e l’81% dei comuni leccesi e sono 8.098 i cittadini pugliesi esposti a frane e 119.034 quelli esposti ad alluvioni.
Il rischio idrogeologico riguarda contesti prevalentemente agricoli o naturali per il 67% perché in Puglia la terra frana e si consuma anche a causa dell’abbandono delle aree rurali per fattori diversi – insiste Coldiretti Puglia - a cui si aggiungono fenomeni meteorologici sempre più intensi, concentrati in poche ore e su aree circoscritte, con alluvioni e danni anche in aree non eccessivamente antropizzate. La salvaguardia del suolo, dell’ambiente e delle produzioni agricole e agroalimentari è fondamentale per garantire un avvenire alle future generazioni.
Lo scenario è aggravato dal dato negativo del consumo del suolo in Puglia, dove – denuncia Coldiretti Puglia - sono stati ‘mangiati’ in 15 anni in Puglia 157.718 ettari di suolo, uno dei dati più negativi d’Italia, a causa dell’abbandono, della cementificazione e dei nuovi impianti fotovoltaici installati a terra che hanno assorbito il 37% del suolo consumato in Puglia in un anno tra il 2019 e il 2020.
“In un anno la Puglia ha perso altri 493 ettari di suolo per colpa della cementificazione, dell’abbandono e degli impianti fotovoltaici a terra che sottraggono terreni fertili all’agricoltura e pezzi di ambiente e paesaggio alla collettività. La Puglia è stata già abbondantemente violentata da una presenza invasiva di specchi e pale eoliche, sulla cui utilità per la produzione di energia pulita non si discute. Ciò che invece si scontra con le grandi potenzialità agroalimentari e turistiche dei nostri territori e sulla prevenzione e manutenzione è la collocazione selvaggia di tali impianti e del fotovoltaico a terra che sfrutta terreni agricoli di qualità e compromette le aree interessate”, denuncia il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.
Le evidenze climatiche di questi ultimi anni – dice Coldiretti Puglia – mostrano, inoltre, come soprattutto sulle colture più diffuse in Puglia, a partire da frutteti, uliveti, ortaggi in pieno campo, pomodori e cereali, sono gli andamenti climatici (pioggia persistente, mancanza di acqua prolungata e siccità, sviluppo conseguente di malattie ecc.) che determinano la diminuzione delle produzioni e quindi dei redditi.
Siamo di fronte - denuncia Coldiretti Puglia - alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione in Puglia che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con costi per oltre 3 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne, a conferma che il cambiamento del clima ha "impatti irreversibili sui sistemi umani" secondo la bozza del rapporto del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (Ipcc) dell'Onu.
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Da oggi il vice comandante dei vigili di Mesagne, Bartolomeo Fantasia, è in pensione
Il vice comandante della polizia locale, Bartolomeo Fantasia, 64 anni, da oggi è in pensione. Era arrivato a Mesagne 36 anni fa, nel 1985, dopo 3 anni trascorsi nei reparti Celeri della Polizia di Stato di Taranto e Bari, per i primi 4 anni operò come vigile urbano con il comandante Umberto Bilancini. Poi, il 1° maggio 1989, fu promosso vice comandante con il grado di capitano con Antonio Quarta comandante. D allora è stato un alternarsi tra il ruolo di vice comandante e quello di comandante che copriva durante i periodi di "vacatio". L'Amministrazione comunale si era già preparata a questo pensionamento assumento a scavalco un altro ufficiale.
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Il sindaco Matarrelli sull'operazione delle Forze dell’ordine di ieri: “Grazie, la città è in buone mani. Restiamo uniti”.
Inclusività e natura: sbarcano a Torre Guaceto i percorsi per l'integrazione del Comune di Brindisi
Questa mattina, il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto e il Comune di Brindisi, socio dell’ente, hanno accolto i bambini dei laboratori estivi dedicati agli utenti con disabilità. Alla base della collaborazione c’è l’obbiettivo di offrire percorsi formativi per tutti e l’inclusione attiva dei più piccoli.
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Covid - 19. Oggi 220 nuovi casi positivi in Puglia, di cui 25 in provincia di Brindisi
Dati del giorno: 31 agosto 2021
Dati complessivi
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Se Lacarra minimizza aperture di Emiliano è corresponsabile
Politica regionale, Zullo (FdI): “Lacarra se minimizzi 'aperture' di Emiliano sei corresponsabile del degrado socio-politico-culturale della Puglia”. |
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“Sbaglia il segretario pugliese del Pd, Marco Lacarra, a minimizzare. A essere anche questa volta più un ‘emiliano’ che un piddino. Emiliano non cerca il ‘dialogo’ con il leader della Lega Salvini, cerca più ‘potere’ per se stesso. Tenta di scimmiottare il premier Draghi immaginando che anche in Puglia lui possa essere il presidente di una Giunta che va dalla sinistra, al centro, ma fino alla Lega. Non però per dare un governo di salute ai pugliesi, solo per ridurre a ‘sudditi’ i partiti, purtroppo a volte riuscendoci con elargizioni di incarichi e poltrone. Non a caso, in Puglia siamo passati dagli amministratori unici delle aziende pubbliche a consigli di amministrazione addirittura a cinque, e quando neppure cinque poltrone bastavano anche a immaginare una Fondazione (è il caso dell’Acquedotto) per sistemare anche lì i fedelissimi. È brutto dirlo, ma l’immagine che Emiliano-politico dà è proprio quello di essere in un mercato delle vacche. E gli riesce facile soprattutto se il segretario del partito di maggioranza in Consiglio regionale dimentica le battaglie di Berlinguer e le sue battaglie sulla questione morale e non si rende conto che le dichiarazioni di Emiliano sono una picconata anche e soprattutto sul Pd. |
Ance Brindisi. La ripresa del settore è ottima
Dopo oltre un decennio di profonda crisi gli operatori edili finalmente riscontrano un rilancio delle attività, in parte dovuto alle opportunità prospettate dal ”Piano Nazionale Ripresa Resilienza” e, in parte, come conseguenza delle misure messe in campo dal Governo per il settore privato, con riferimento ai Bonus Edilizi e in particolare al Superbonus 110%.
Esplosione di colpi di arma da fuoco verso un negozio
Villa Castelli. esplosioni di colpi d’arma da fuoco all’indirizzo di un attività commerciale.
A Villa Castelli, alle ore 8:00 odierne, un esercente del luogo, durante l’apertura della sua attività commerciale, ha constatato la presenza di alcuni fori sulla porta d’ingresso, riconducibili all’esplosione di colpi d’arma da fuoco. Sul luogo sono stati prontamente effettuati i rilievi del caso alla ricerca di elementi utili per ricostruire la dinamica dell’evento e determinare il relativo movente.
Mesagne. Trasferita in Ostetricia la mamma folgorata
Migliorano le condizioni di salute della donna 42enne che la settimana scorsa è stata folgorata nell’abitazione dei genitori. Già nei giorni precedenti il tragico evento la donna aveva aperto gli occhi e sorriso. Condizione che aveva fatto ben sperare. Poi il gioioso epilogo. Nella giornata di ieri è stata trasferita presso il reparto di Ostetricia dove ha potuto, finalmente, riabbracciare il suo bimbo. Momenti di commozione non solo per lei, ma per i parenti e il personale medico che l’ha assistita in questi giorni drammatici. Una vittoria poter lasciare il reparto di Terapia intensiva per quello di riferimento. L’incidente si è verificato la settimana scorsa, intorno alle ore 18,00, nella zona residenziale presente nei pressi del circolo tennis. In una villetta è riunita una intera famiglia con una signora 42enne, il marito e i genitori di lei, proprietari dell’abitazione. Una serata piacevole e gioviale nonostante il cattivo tempo che imperversava con fulmini, tuoni e pioggia. La signora, a un certo punto del pomeriggio, è andata nella toilette.
A un tratto ha emesso un urlo. Immediatamente sono accorsi sul posto i parenti presenti in altri ambienti dell’abitazione preoccupati da quel grido emesso dalla congiunta. Purtroppo l’hanno trovata per terra. È stato lanciato l’allarme e sul posto è giunta una unità del 118 dell’ospedale “San Camillo de Lellis” di Mesagne. I soccorritori hanno visitato la donna e si sono accorti che era rimasta vittima di una scarica elettrica. Il quadro clinico già preoccupante si è aggravato dal fatto che la signora era all’ottavo mese di gravidanza. Un breve consulto dei sanitari e la decisione di trasferirla presso l’ospedale “Perrino” di Brindisi dove era stato fatto nascere il bimbo e sottoposta la donna a terapia intensiva.
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