Redazione

"Fiera di Novembre”, torna l’atteso evento ma cambiano i luoghi

Il tradizionale appuntamento si svolgerà domenica prossima, 19 novembre, presso il piazzale del liceo scientifico e in piazza De Gasperi


Mesagne - Tutto pronto per la tradizionale Fiera di Novembre che si svolgerà domenica 19 novembre. Gli stand di abbigliamento e scarpe, di artigianato, accessori e biancheria intima sono stati predisposti all’interno del piazzale antistante al liceo scientifico “Epifanio Ferdinando”, su via Eschilo, mentre sarà piazzale De Gasperi, lungo il tratto finale di via Brodolini – zona Seta -  a ospitare la sezione della fiera dedicata agli animali da cortile, ai prodotti alimentari e ancora all’oggettistica, agli abiti da lavoro, a hobbistica, piante e fiori.

“A Mesagne l’evento Fiera ha radici storiche profonde, che si rinnovano di anno in anno grazie alla partecipazione di numerosi venditori e alla presenza dei tanti visitatori che arrivano anche dai Comuni vicini. Si tratta senz’altro di un appuntamento di natura commerciale, che serve a facilitare vendite e acquisti, - ha commentato il sindaco della città Antonio Matarrelli - ma la ricorrenza rappresenta anche una piacevole occasione per incontrarsi e ritrovarsi in una città moderna, profondamente legata alle proprie tradizioni”.

Lo svolgimento dell’appuntamento in sedi diverse rispetto agli anni passati  è stato determinato dalla imminente cantierizzazione di via Brodolini, un’area interessata da un intervento che servirà a dotare la città di un parco urbano caratterizzato da una efficace pavimentazione drenante. “Ringrazio gli uffici comunali per la solerzia con cui si sono attivati per consentire una adeguata organizzazione dei luoghi individuati per lo svolgimento della fiera – ha concluso l’assessore comunale alle Attività Produttive Antonello Mingenti - dal Suap, al personale impegnato nel settore del verde pubblico e della pubblica illuminazione, al Comando di Polizia Municipale, che si sono adoperati, e continueranno a farlo fino alla conclusione dell’iniziativa, per rimodulare l’assegnazione degli spazi di vendita, per effettuare la potatura degli alberi e, in definitiva, per garantire la sicurezza dell’evento”. Come ogni anno, la cosiddetta “Fiera del cappotto” si svolgerà per l’intera giornata di domenica, mentre quella familiarmente denominata “Fiera degli animali” si terrà nella sola mattinata, fino alle primissime ore del pomeriggio.

AMBIENTE: COLDIRETTI PUGLIA, 180 ALBERI MONUMENTALI PUGLIESI IN ‘ALBO VERDE NAZIONALE’ MA E’ SOS PIANA ULIVI MILLENARI PER XYLELLA

Sono 180 gli alberi monumentali della Puglia, con le nuove 4 iscrizioni che andranno ad arricchire l’albo verde nazionale, esemplari che raggiungono anche i 40 metri di altezza e quasi 900 metri di circonferenza, mentre sale l’allarme per la Piana degli Ulivi Monumentali sotto attacco del batterio killer Xylella fastidiosa. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in relazione alla pubblicazione del sesto elenco degli alberi monumentali della Regione Puglia, che aggiunge 4 alberi agli elenchi già approvati dal 2018 al 2022.

Gli esemplari che fanno parte dell’albo verde si contraddistinguono per l'elevato valore biologico ed ecologico (età, dimensioni, morfologia, rarità della specie, habitat per alcune specie animali), per l'importanza storica, culturale e religiosa che rivestono in determinati contesti territoriali, per il loro stretto rapporto con emergenze di tipo architettonico, per la capacità di significare il paesaggio sia in termini estetici che identitari. Tra le nuove iscrizioni spiccano per numerosità i cedri, le querce, i platani e i faggi, mentre fanno la loro prima comparsa nell'Elenco alcune specie come l'acero palmato rosso, la camelia e l'anagiride.

Nella  Piana degli Ulivi Monumentali è altissima la concentrazione di ulivi millenari con ben 250mila esemplari di pregio straordinario che potrebbero fregiarsi del prestigioso riconoscimento di ' patrimonio dell'Unesco'. Si stima che alcuni potrebbero addirittura avere un’età fino a 3.000 anni, con circonferenze che superano i 10 metri. Una ricchezza dal punto di vista storico e turistico sino ad oggi mantenuta in vita soprattutto grazie all’impegno di generazioni di agricoltori, anche a prezzo di sacrifici considerevoli. La gestione di un ulivo monumentale è, infatti – rileva la Coldiretti Puglia - molto più complicata, con rese produttive notevolmente più basse rispetto a una normale pianta, ma anche la necessità di procedere a una raccolta esclusivamente manuale e maggiori difficoltà a livello di potatura e di trattamento.   

Un impegno che rischia ora di essere vanificato dall’epidemia di Xylella che dal 2013 ad oggi ha colpito 8mila chilometri quadrati con 21 milioni di ulivi, con un danno stimabile di quasi 3 miliardi euro, secondo un’analisi della Coldiretti. L’urgenza è salvare da nuovi contagi la Piana degli Ulivi Monumentali che ha già perso 1/3 degli ulivi di inestimabile valore – conclude Coldiretti Puglia - preservati nel tempo ed arginare in Puglia la diffusione della Xylella Fastidiosa – ceppo pauca, quello pugliese – che secondo lo studio della prestigiosa rivista americana PNAS (Atti della Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti d'America) potrà causare, se non viene fermata, un impatto economico negativo in Europa d in Italia fino a 20 miliardi, conclude Coldiretti Puglia.

L'Elenco degli Alberi Monumentali d'Italia è – conclude Coldiretti - una iniziativa importante per far crescere la cultura del verde, del bello e della memoria storica dei territori, di cui gli alberi monumentali sono una testimonianza straordinaria.

Inaugurato a Latiano (BR) il nuovo “Centro Sociale Informatico per persone con disabilità e stampe digitali”, finanziato da UniCredit con il progetto Carta Etica e realizzato da Città Solidale Società Cooperativa Sociale.

L’Associazione, con sede a Latiano (BR), è una impresa della solidarietà fondata nel 2000 e  specializzata nella gestione dei servizi socio-sanitari residenziali per le persone con disabilità psichica.

Il nuovo centro informatico di Latiano per l’inclusione sociale e lavorativa di persone con disabilità fisiche, psichiche e sensoriali, dotato delle più moderne attrezzature informatiche per promuovere le capacità di relazione, di espressione ed apprendimento, consentirà di offrire a persone svantaggiate del territorio una reale opportunità di lavoro,  ampliando la rete dei contatti tra disabili, enti del terzo settore, servizi pubblici e privati.

All’interno del Centro stampe digitali, 6 postazioni informatiche collegate a vari plotter e stampanti sono dedicate alla produzione di stampe digitali e ad attività di social marketing per promuovere incontri, iniziative, eventi del territorio, realizzazione di cartelloni, insegne e striscioni, stampa su magliette, cappellini, tazze ed altri gadget per manifestazioni ed eventi.

Durante lo svolgimento del progetto verranno attivati, in sinergia con la rete dei partner, che include il Comune di Latiano e la Pro Loco, interventi integrati che coinvolgano soggetti pubblici e del privato sociale che consentiranno di far conoscere l’iniziativa e i prodotti e manufatti realizzati nel centro, estendendo l’idea progettuale su vasta scala tramite un sito di e-commerce, partendo dal presupposto che anche le persone con disabilità psichica, se inseriti in un contesto lavorativo adatto e adeguatamente formati, sono pienamente produttivi.

L’iniziativa è stata resa possibile grazie al contributo di UniCredit, realizzato grazie ai fondi del progetto “Carta E”, la carta di credito a contribuzione etica che, con il semplice utilizzo e senza alcun costo aggiuntivo, alimenta un fondo destinato a sostenere iniziative di solidarietà sul territorio. Dal 2005, anno di attivazione del progetto carta etica, il Fondo Carta Etica di UniCredit ha supportato 1280 progetti in tutta Italia, destinando oltre 36 milioni di euro ad iniziative a sostegno di progetti di utilità sociale in riposta ai bisogni più urgenti delle comunità: la gestione delle emergenze, il sostegno alla disabilità, le iniziative per l'infanzia, le donne, gli anziani ed altre realtà in difficoltà o in forte disagio.

Città Solidale Società Cooperativa Sociale ha istituito e gestisce oggi 7 strutture Residenziali in provincia di Brindisi ed è attiva in iniziative nazionali ed internazionali di promozione di valori sociali, di ricerca scientifica, di lotta allo stigma, con il chiaro intento di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tematiche dell’umanizzazione dei trattamenti psichiatrici in sanità, della solidarietà, dei diritti e per l’inclusione degli “ultimi”.

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SALUTE: AL VIA INTESA TRA COLDIRETTI PUGLIA E AVIS PER FAR CRESCERE DONAZIONI SANGUE, CON SERVIZI ALLE PERSONE E CORRETTI STILI DI VITA

Parte anche la campagna di educazione alimentare ‘Cibo Buono. Sangue buono’

Al via l’intesa tra Coldiretti Puglia e Avis Puglia, per aumentare le donazioni di sangue che in Puglia sono quasi 80mila e offrire servizi alle persone, accompagnandole lungo percorsi di sana alimentazione e corretti stili di vita. E’ stata siglata la convenzione dal presidente di Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo e dal presidente di AVIS Puglia, Raffaele Romeo, per promuovere la donazione del sangue, ma anche offrire servizi ai 55mila donatori, aumentando al contempo la platea della solidarietà, attraverso anche la campagna di eduzione alimentare ‘Cibo Buono, Sangue Buono’.

“Sposiamo appieno le campagne di Avis per promuovere la donazione di sangue, con la gente dei campi che si fa promotrice di un gesto determinante per tanti, consapevoli del dono prezioso verso persone che abbisognano di sangue. E’ un momento di solidarietà a garanzia  della disponibilità di sangue durante tutto l’anno”, afferma il presidente Cavallo.

Il direttore di Coldiretti Puglia, Pietro Piccioni, ha aggiunto che “l’educazione alimentare, alla salute e alla donazione è tra i gli aspetti fondanti per lo sviluppo integrale della persona e che una maggior consapevolezza nella prevenzione di cattive e diffuse abitudini alimentari possono sicuramente prevenire l'insorgenza di malattie sociali, cronico-degenerative e di disturbi alimentari, aumentando i fattori di rischio legati all’obesità”.

La convenzione prevede – spiega Coldiretti Puglia - di attivare strategie e programmi condivisi per i servizi alla persona, oltre ai servizi di assistenza fiscale per il tramite del CAF Coldiretti e percorsi preferenziali di acquisto del cibo locale per i donatori di Avis nei mercati di Campagna Amica, ma anche l'educazione alla salute, promuovendo anche nelle scuole una adeguata consapevolezza dell'importanza del dono del sangue e dell’educazione alimentare nelle scuole per sensibilizzare sul valore della solidarietà, della corretta alimentazione e di uno stile di vita sani ed equilibrati per la salute fisica e psicologica, valorizzando nelle mense scolastiche il cibo locale, per trasmettere alle giovani generazioni la conoscenza e l'importanza dei prodotti tipici locali e della tradizione unitamente ai bisogni di salute dei cittadini.

Il consiglio ai donatori che sono in buona salute – aggiunge Coldiretti Puglia -  è di prenotare la donazione, telefonando prima al centro di riferimenti, in modo da evitare affollamenti degli ambulatori dove vengono prese tutte le precauzioni per evitare contagi prima, durante e dopo la seduta trasfusionale. Per donare il sangue occorre averte fra i 18 e i 65 anni (si scende a 60 se lo si fa per la prima volta), pesare almeno 50 chili e aspettare almeno 90 giorni fra una donazione e l’altra. Quindi ogni donatore lo può fare al massimo per 4 volte l’anno ed è quindi necessario avere un continuo afflusso per garantire le scorte necessarie a livello nazionale. La sera prima della donazione del sangue effettuare un pasto normale, senza eccessi ed è indispensabile il digiuno da almeno 8 ore.

Il 15 novembre u.s., in Oria, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato, in flagranza di reato, un 28enne del posto per porto abusivo di un’arma da fuoco.

In particolare, durante un servizio di pattuglia l’attenzione dei militari è stata attratta da un giovane uomo che, mentre camminava a piedi nel centro storico della Città, avendo notato i Carabinieri, ha mostrato un atteggiamento nervoso. Insospettiti dal singolare comportamento, i militari hanno immediatamente fermato l’individuo che è stato accuratamente controllato e, nel corso della perquisizione, all’interno del marsupio che indossava a tracolla, hanno rinvenuto una rivoltella calibro 38 Special, con due cartucce inserite nel relativo tamburo. Alla specifica domanda, il 28enne non ha fornito alcuna valida motivazione riguardante il possesso della pistola e, da una più approfondita verifica, i militari hanno accertato che era privo della specifica autorizzazione a tenere addosso una qualunque arma, pertanto è stato arrestato per porto abusivo di arma da fuoco e, su disposizione del Magistrato di turno della Procura della Repubblica di Brindisi, è stato condotto presso la propria abitazione dove dovrà permanere agli arresti domiciliari in attesa dei prossimi provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria.pistola_a_tamburo_antica.jpg

Prosegue con efficacia, da parte dei Carabinieri di Oria, l’assidua ed estesa azione di contrasto alla criminalità e di prevenzione dei reati nell’ambito dei servizi predisposti dal Comando Provinciale di Brindisi e dalla Compagnia di Francavilla Fontana che, meno di due mesi addietro, hanno consentito, ai militari della medesima Stazione dell’Arma, di arrestare un 47enne per illecita detenzione di un’arma da fuoco il cui accertamento è scaturito dall’indagine che lo vede indagato quale presunto responsabile del ferimento, a mezzo di colpi di pistola, di un 17enne attinto a una caviglia, nei pressi della zona della movida oritana.

In vista delle imminenti festività natalizie saranno ulteriormente intensificati i controlli mirati a innalzare il livello di prevenzione dei reati e assicurare una cornice di serenità nonché incrementarne la percezione di sicurezza della cittadinanza.

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SCOPPIO AL PETROLCHIMICO,INCENDIO CARBONE CERANO, DEPOSITO GNL.

IL “COMITATO LIBERI CITTADINI NO DEPOSITO GNL DELLA EDISON” ORGANIZZA UNA CONFERENZA STAMPA VENERDI’ 17 NOVEMBRE ALLE ORE 11 COMUNE DI BRINDISI-SALA MARIO MARINO GUADALUPI

Il Comitato Liberi Cittadini è fortemente preoccupato per gli episodi che stanno interessando la nostra città ; vedi incidente petrolchimico ,incendio carbone all’Enel a Cerano ,e dove si continuano ad imporre impianti ad alto rischio di incidente rilevante, come il deposito GNL della Edison.
E' il momento per pesanti riflessioni sul futuro della città ;un imperativo ,secondo noi, è la  costruzione di  un fronte comune  capace di sostenere la richiesta di un modello di sviluppo che ci sottragga ai ricatti che piovono sulle nostre teste

Ancora una volta questa città viene scelta per imporre decisioni calate dall’alto; il  progetto del bombolone , a partire  dalle decisioni prese durante  il Consiglio Comunale Monotematico , deve trovare una forte opposizione popolare per essere annullat.o
Quello che è accaduto con l’incidente al Petrolchimico in questi giorni è la dimostrazione di quello che andiamo ripetendo da anni per la presenza di 11 impianti a rischio di incidente rilevante nella zona industriale di Brindisi.

Proviamo ad immaginare  un incidente  peggiore di quello accaduto e con la presenza a Costa Morena del deposito, di navi , di bettoline e quant’altro.

Siamo preoccupati perchè sono passati già alcuni  giorni dall’esplosione e del conseguente incendio in un settore del petrolchimico Versalis ed i cittadini di Brindisi non hanno ancora avuto informazioni ufficiali da parte dell’azienda e neanche dal Sindaco, garante della sicurezza e della salute dei cittadini, sulle cause dell’incidente che, fortunatamente, non ha portato gravi conseguenze.

 Intanto la torcia continua a sfiammare ed essendo noto che si tratta di una valvola di sicurezza vuol dire che ancora nell’impianto qualcosa continua a non funzionare a dovere. Per non parlare dell’autocombustione del carbone della Centrale Enel Federico II che, soprattutto nelle ore serali, infesta la città di un odore acre che porta a disturbi come tosse secca e bruciore agli occhi. Tutto questo mentre l’ARPA ci fa sapere che la salubrità dell’aria in città è alle stelle! Troppe le contraddizioni sulla testa dei cittadini trattati come soggetti che devono subire tutto senza avere nessuna spiegazione o informazione sui rimedi che devono essere presi.

Per questi gravissimi motivi il Comitato liberi Cittadini ha deciso, nel corso dell’ultima riunione, di indire una conferenza stampa urgente, fissata per Venerdì 17 Novembre alle ore 11 presso la sala Mario Marino Guadalupi del Comune di Brindisi a cui sono stati invitati a partecipare autorevoli rappresentanti della società civile. Prenderanno parte alla conferenza stampa: il Notaio Michele ERRICO, i Consiglieri Roberto FUSCO, Riccardo ROSSI,  Roberto QUARTA, Gino STASI per MEDICINA DEMOCRATICA, Roberto APRILE per il Comitato Liberi Cittadini NO DEPOSITO GNL;altre adesioni sono in arrivo.

La Conferenza Stampa è stata indetta per chiedere con forza e con urgenza indagini ispettive per conoscere la verità su quanto sta accadendo in città e per ribadire il NO alla realizzazione di un ulteriore impianto industriale (il Deposito GNL EDISON) che amplierebbe di gran lunga il rischio di incidente rilevante che riguarda gli altri insediamenti industriali già esistenti.

Questo appuntamento può diventare l’inizio di un percorso comune, per la costruzione   di mobilitazioni popolari sugli argomenti proposti nella conferenza stampa.

Roberto Aprile per il Comitato Liberi Cittadini

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ECONOMIA CIRCOLARE: COLDIRETTI PUGLIA, CRESCONO GREEN JOBS IN PUGLIA (+7,3%); DA AGRICOLTURA  E MARE PRODOTTI PER ENERGIA, BIO-CHEMICALS E GREEN REFINERY

Per combattere il caro bollette e ridurre la dipendenza energetica dall’estero è utile la valorizzazione delle biomasse agricole per la produzione di biocarburanti avanzati per il comparto energetico e bio-chemicals, oltre alla ricerca e promozione di colture per la produzione di cariche alternative per le green refinery. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dei dati del Rapporto Greenitaly di Fondazione Symbola e Unioncamere, secondo cui in Puglia in 1 anno i green jobs sono cresciuti del 7,3%, lavori legati alle imprese che nel 2022 hanno effettuato eco-investimenti.

Il gas prodotto viene quindi trasferito in un impianto di upgrading dove viene completamente purificato e stoccato in grandi bombole che alimentano il distributore, capace di fare il pieno a 100 macchine al giorno mentre gli scarti vengono usati per concimare i terreni. Il primo distributore a km zero – rivela Coldiretti - sta riscuotendo un successo clamoroso con decine di automobilisti in fila per fare il pieno “a km zero”, peraltro molto più conveniente.  

“Dall’allevamento di mucche si ricavano non solo il latte e i formaggi che vengono venduti direttamente ai consumatori ma anche un biogas di qualità per la auto a metano. I liquami e il letame prodotti in stalla dalle mucche – dice Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia - vengono mescolati ai residui della lavorazione dei cereali per l’alimentazione degli animali, dalla paglia agli stocchi di mais, e messi a fermentare in un impianto che somiglia a una sorta di grande pentola a pressione”.

La promozione di rete energetiche alternative – insiste Coldiretti Puglia - rappresenterebbe un contributo determinante alla transizione green ma anche per contrastare l’aumento dei costi per famiglie e imprese. In questo senso l’agricoltura gioca un ruolo strategico. Partendo, ad esempio, dall’utilizzo degli scarti delle coltivazioni e degli allevamenti – aggiunge Coldiretti Puglia – è possibile arrivare alla realizzazione di impianti per la distribuzione del biometano a livello nazionale per alimentare le flotte del trasporto pubblico come autobus, camion e navi oltre alle stesse auto dei cittadini. In questo modo sarà possibile generare un ciclo virtuoso di gestione delle risorse, taglio degli sprechi, riduzione delle emissioni inquinanti, creazione di nuovi posti di lavoro e sviluppo della ricerca scientifica in materia di carburanti green.

“È necessario salvaguardare le campagne e i mari per garantire la sovranità alimentare, fermando le speculazioni ed il consumo di suolo e le potenzialità marine con impianti fotovoltaici via mare e a terra che sono incompatibili con l’attività agricola”, denuncia Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia, nel sottolineare che occorre “concertare l’opportunità di installare queste mega foreste di pali eolici che rischiano di fare più danni che apportare benefici, prima di rilasciare le autorizzazioni. A rischio c’è la pesca e la mitilicoltura, il turismo che sconterebbe i danni dalla deturpazione del paesaggio e la Dop economy pugliese che produce 66 cibi e vini certificati DOP, IGP ed STG e vale 439 milioni di euro, con il comparto dei prodotti agroalimentari che pesa per il 7,3% e quello vitivinicolo per il 92,7%”, sostiene il presidente Cavallo.  

E’ da rilevare che, nonostante la Puglia produca il 25% dell’energia eolica italiana e il 14% di quella solare, posizionandosi al primo posto per numero di impianti e per potenza installata di “nuove rinnovabili” – aggiunge Coldiretti Puglia - la quota di autoconsumo resta bassa, pari al 26%.

Secondo uno studio del Centro Studi Divulga solo utilizzando i tetti di stalle, masserie, magazzini, fienili, laboratori di trasformazione e strutture agricole sarebbe possibile recuperare una superficie utile di 155 milioni di metri quadri di pannelli con la produzione di 28.400Gwh di energia solare.

E’ importante cogliere le opportunità che vengono dall’economia circolare dotando il Paese di una riserva energetica sostenibile attraverso un fotovoltaico “intelligente” che non consuma suolo fertile e una rete per il biometano, conclude Coldiretti nel sottolineare peraltro l’importanza in tale ottica di sbloccare la proroga degli incentivi al biogas e finanziamento degli impianti che hanno presentato domanda al Gestore dei Servizi energetici (Gse) per favorire la transizione ecologica, trasformando gli sprechi in energia, e di dire sì al digestato come fertilizzante per evitare di fare un favore alle multinazionali straniere.

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INCIDENTE NEL PETROLCHIMICO – GENTILE (CNA): SISTEMI DI PRONTO INTERVENTO HANNO FUNZIONATO ALLA PERFEZIONE. GARANZIE ANCHE PER L’AMBIENTE.

 
Quanto accaduto lunedì scorso all’interno del Petrolchimico di Brindisi ha generato non poche preoccupazioni tra chiunque opera nel comparto industriale brindisino o abita nella città di Brindisi. Sono bastati pochi minuti dopo l’esplosione, però, per rendersi conto che i sistemi di sicurezza hanno funzionato alla perfezione e che questo ha evitato qualsiasi conseguenza fisica per gli addetti impegnati nell’impianto in questione.
 
A ciò si aggiunge che, sulla base dei primi elementi già disponibili sul sito dell’Arpa, non si sono registrati picchi di emissioni nocive.
 
Certo, bisognerà fare chiarezza sull’accaduto e in questo – ne siamo certi – sono proprio i responsabili dell’azienda a prestare la massima collaborazione, soprattutto sulla base della conoscenza di tutti i sistemi di sicurezza installati all’interno del Petrolchimico attraverso cui l’intero stabilimento ha compiuto enormi passi in avanti rispetto ai decenni scorsi.
 
Una circostanza che non può che essere accolta positivamente in quanto conferma la volontà di Versalis di continuare a mettere al primo posto la sicurezza dei lavoratori e la tutela dell’ambiente.
 
Franco Gentile – Presidente CNA Brindisi

Da alcune settimane sono stati intensificati i controlli sui rifiuti conferiti quotidianamente dalle utenze domestiche. L’attività di monitoraggio, che in questa fase si sta concretizzando nel mancato ritiro del sacchetto con l’apposizione di un tagliandino di non conformità, sta portando alla luce diversi conferimenti errati. In questi casi il trasgressore dovrà ritirare il sacchetto e ridifferenziare attenendosi alle indicazioni, le stesse da oltre un decennio, fornite dal gestore del servizio.

“Spiace – spiega l’Assessora all’Ambiente Numa Ammaturo – che dal 2008 ad oggi alcuni non abbiano compreso l’importanza di fare la raccolta differenziata in maniera accurata. Il risultato di questa distrazione ricade sulle spalle della collettività che è costretta a pagare una sovrattassa per gli errati conferimenti in discarica.”

La situazione che desta maggiore preoccupazione riguarda la frazione organica. In base agli ultimi dati disponibili, che risalgono allo scorso 14 agosto, è emerso uno sforamento dei limiti di impurità tollerati dalla discarica di conferimento. Su un campione di circa 140 kg erano presenti 23 kg di materiali non compostabili. Di questi, ben 15 kg erano oggetti di natura plastica, prevalentemente sacchetti non biodegradabili. La conseguenza immediata di questa rilevazione è stata la maggiorazione del prezzo unitario di conferimento di € 55,00 a tonnellata.

Lo scorso 13 novembre è stato effettuata una nuova analisi merceologica. La quantità di rifiuto non conforme su un quantitativo di circa 120 kg, da quanto riportato dal personale comunale presente durante le rilevazioni, si è attestata intorno ai 9 kg di materiale plastico, imputabile principalmente ai sacchetti non compostabili, cui si aggiungono 4 kg di pannolini.

“È importante – prosegue l’Assessora Ammaturo – prestare la massima attenzione quando conferiamo i rifiuti. L’utilizzo di sacchetti biodegradabili, come ad esempio le semplici buste della spesa, ci aiuterà ad abbattere considerevolmente le percentuali di impurità migliorando la qualità della nostra raccolta differenziata e, di conseguenza, con un risparmio nei conferimenti in discarica.”

Attualmente il Comune di Francavilla Fontana attesta la sua percentuale di raccolta differenziata intorno al 60%. Questo dato incide sull’importo dell’ecotassa, ossia del tributo versato per ogni singolo conferimento in discarica, non consentendo l’accesso alle premialità previste dalla Legge che si traducono in un risparmio per i contribuenti.rifiuti_non_conformi.jpg

“Dopo questa fase di monitoraggio – conclude l’Assessora Ammaturo – se la situazione non migliorerà ci vedremo costretti a ricorrere alle sanzioni previste dalla normativa. Dobbiamo sforzarci di migliorare la qualità della raccolta per raggiungere l’obiettivo minimo del 65%. Possiamo farcela, ma serve l’impegno di tutti.”

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Nei giorni scorsi i Carabinieri della Stazione di Francavilla Fontana hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 29enne francavillese, indagato in relazione a una serie di furti pluriaggravati, sia consumati che tentati, commessi in quella città durante la notte tra il 18 e il 19 gennaio 2023, in danno del consultorio familiare, di un istituto scolastico, di un esercizio commerciale e di alcuni locali del Comune di Francavilla. In particolare, a conclusione delle indagini condotte dai militari dell’Arma, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Brindisi, l’arrestato è stato identificato quale presunto autore di due furti consumati e due tentati, perpetrati in rapida successione, nel corso dei quali il giovane, complessivamente, si sarebbe impossessato di 3 televisori, causando altresì diversi danni nel tentativo di trafugare denaro ed oggetti di valore. Nello specifico, il soggetto si sarebbe introdotto furtivamente all’interno del consultorio familiare della centrale via Barbaro Forleo, danneggiando la vetrata della porta d’ingresso e una scrivania; nella circostanza, inoltre, avrebbe danneggiato l’impianto di videosorveglianza, con tutta evidenza al fine di eludere le investigazioni nei suoi confronti. A poca distanza dal consultorio, la stessa notte, il 29enne si sarebbe introdotto in una scuola, ove si sarebbe appropriato di un televisore dopo aver tentato di impossessarsi delle monete custodite all’interno dei distributori automatici di alimenti e bevande che, nella circostanza, nel vano tentativo di scardinarli, sono stati danneggiati. L’azione delittuosa del giovane sarebbe proseguita senza soluzione di continuità, tant’è che lo stesso si sarebbe introdotto in una vicina pizzeria dopo aver danneggiato la porta di ingresso, dall’interno della quale avrebbe asportato due televisori. Infine, dopo aver sfondato una vetrata posta al piano terra degli uffici comunali ubicati presso il Castello Imperiali, il 29enne avrebbe danneggiato alcuni distributori automatici al fine di impossessarsi del denaro custodito all’interno, senza tuttavia riuscirci. Le indagini svolte, consistite negli accertamenti tecnici e nell’analisi delle immagini acquisite dai sistemi di videosorveglianza delle aree in cui, in rapida successione, sono stati commessi gli eventi delittuosi, hanno consentito di identificare il presunto responsabile, tra l’altro già noto alle forze dell’ordine. Il giovane, infatti, il 20 gennaio scorso, è stato arrestato in flagranza di reato dai Carabinieri di Francavilla Fontana poiché ritenuto responsabile di una rapina in danno di una tabaccheria del luogo; nel corso di quest’ultimo evento, è emerso che il medesimo avrebbe indossato in parte gli stessi indumenti che verosimilmente vestiva nel corso delle citate intrusioni notturne. I numerosi elementi raccolti hanno permesso alla Procura della Repubblica di Brindisi di chiedere e ottenere da parte del Giudice per le Indagini Preliminari l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del 29enne. Le indagini svolte rientrano nelle attività di contrasto alla criminalità diffusa, in modo particolare contro i delitti predatori, che il Comando Provinciale dei Carabinieri di Brindisi sta svolgendo in tutta la provincia.

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