Redazione

FURTI: COLDIRETTI PUGLIA, I PREDONI DEGLI OLIVETI FANNO RAZZIA DI OLIVE NELLE CAMPAGNE.

Con l’avio della campagna olivicola e olearia, si riaccende il fenomeno delle razzie di olive che vanno sorvegliate di notte e scortate di giorno e di notte durante i trasferimenti nei frantoi. E’ la denuncia di Coldiretti Puglia, rispetto a quanto sta già avvenendo negli oliveti a partire dalla ‘zona calda’ a Bitonto, dove le bande criminali hanno riavviato i furti di olive, ma il fenomeno annualmente riguarda l’intera regione.

I gruppi di malfattori in 3/5 minuti riescono a portare via oltre 30 kg di olive ad albero – aggiunge Coldiretti Puglia -  battendo gli ulivi con mazze anche di ferro per far crollare il maggior numero di prodotto, danneggiando al contempo le piante. Le squadre di malfattori trascinano le reti sotto gli olivi a mano a mano che i complici percuotono i rami, per raccogliere il maggiore numero possibile di olive in caduta, ma a rischio sono anche i mezzi, camion e autocarri che trasportano le olive.

Con la raccolta 2024 delle olive in Puglia per la produzione dell’olio extravergine che segna in media un crollo del 40% rispetto allo scorso anno a causa della siccità, il fenomeno dei furti  rende lo scenario ancora più critico. Oltre alla perdita di reddito per il furto di olive e al danneggiamento delle piante, gli agricoltori sono costretti ad impiegare più manodopera per recuperare dal terreno parte della ‘refurtiva’ che i ladri non riescono a portare via, aggiunge Coldiretti Puglia.

Secondo l’analisi dell’Osservatorio sulla criminalità dell’agricoltura e sul sistema agroalimentare promosso da Coldiretti sui risultati conseguiti dalle Forze di Polizia, l’intero comparto agroalimentare è caratterizzato da fenomeni criminali legati a furti, estorsioni e alla contraffazione di prodotti alimentari ed agricoli e dei relativi marchi garantiti. I danni al sistema sociale ed economico sono molteplici, dal pericolo per la salute dei consumatori finali, all’alterazione del regolare andamento del mercato agroalimentare. Per questo Coldiretti Puglia, ringraziando le forze dell’ordine per l’opera incessante svolta quotidianamente, chiede una stretta sui controlli per assicurare maggiore sicurezza agli agricoltori e agli operai.

Il fronte dell’illegalità è sempre più ampio e riguarda la proprietà fondiaria, le infrastrutture di servizio all’attività agricola e, non da ultime, le produzioni agricole ed agroalimentari. I reati contro il patrimonio, quali furto di mezzi agricoli (15%), abigeato (11%), furto di prodotti agricoli (13%), racket (9%), usura, danneggiamento, pascolo abusivo, estorsione, rappresentano la “porta di ingresso principale” della malavita organizzata e spicciola nella vita dell’imprenditore e nella regolare conduzione aziendale. Masserie, pozzi e strutture letteralmente depredate, chilometri e chilometri di fili di rame, letteralmente volatilizzati lasciando le imprese senza energia elettrica e possibilità di proseguire nelle quotidiane attività imprenditoriali. Capitolo a parte merita il mercato parallelo di prodotti agricoli provenienti da migliaia di chilometri di distanza, spesso sofisticati, spacciati per prodotti di qualità, quando di qualità non sono, per cui viene illegalmente utilizzato il marchio ‘made in Puglia’, a danno dell’imprenditoria agricola pugliesi e dei consumatori.

Nuova battaglia dei Cicloamici di Mesagne che sabato scorso hanno inviato una nota alla direzione regionale di Rete Ferroviaria Italia con la quale hanno chiesto l’apertura a ciclisti e pedoni della strada demanio ferroviario tra invaso del Cillarese e linea ferroviaria Brindisi Taranto. In pratica le associazioni ambientaliste Cicloamici Fiab di Mesagne, il Wwf di Brindisi, Legambiente Brindisi, Italia Nostra Sezione di Brindisi hanno inviato il 12 ottobre scorso un documento a Rete Ferroviaria italiana.

Con questo intendono formulare alcune riflessioni ed una proposta utili a integrare e potenziare le modalità di trasporto sostenibile ovvero trasporto ferroviario con il trasporto in bici e a piedi. Chiedono in particolare che sia aperta a pedoni e ciclisti una strada appartenente a Rfi collocata nei pressi della Stazione di Brindisi “Perrino”. La predetta strada ha un’importanza turistica e culturale di enorme valore poiché tra l’antico tracciato della via Appia e il bacino idrografico del Cillarese che rappresenta per Brindisi una risorsa naturalistica e ricreativa importante. Negli ultimi anni si sono moltiplicati gli eventi e le iniziative atte a valorizzare il bacino idrografico, l’invaso, le strade lungo l’argine del Canale del Cillarese e dei suoi affluenti.

Nella nota gli ambientalisti hanno precisato che “la strada in questione appartiene al demanio ferroviario ed attualmente è chiusa al traffico, ma che potrebbe divenire un itinerario di alta valenza paesaggistica utile a collegare gli itinerari a Brindisi e condurre ciclisti e pedoni diretti a Brindisi alla ciclabile Pittachi”.La strada ha lunghezza 1,36 chilometri si trova compresa tra una sbarra sulla via Giovanni Rizzo e un muro di sbarramento collocato subito dopo il sottopasso ferroviario che si innesta poi su strada comunale “Lo Spada”.  La strada di Rfi può condurre in tranquillità e sicurezza, turisti, pellegrini e cittadini dalla città fino ai diversi itinerari collegati alla Via Appia - Via Appia Claudia tra Brindisi e Taranto e Via Appia Traiana tra Brindisi e Bari. La strada rappresenta, pertanto, una straordinaria risorsa da subito fruibile senza gravare sulle pubbliche finanze. Infine, nella nota le scriventi associazioni ambientaliste “chiedono a Rfi che sia riaperta e riqualificata la strada appartenente al demanio ferroviario.

Proponiamo che la strada divenga una pista ciclopedonale e dunque un itinerario riservato a ciclisti e pedoni ed al più ai frontisti in modo da garantire la migliore sicurezza e rappresentare una straordinaria risorsa per la mobilità sostenibile in Provincia di Brindisi. Proponiamo che Rfi possa attuare virtuose azioni di integrazione tra trasporto ferroviario e trasporto in bici. Candidando le stazioni ferroviarie a divenire veri e propri hub per la Via Appia patrimonio Unesco capaci di trasportare accogliere, informare e nutrire escursionisti, pellegrini e semplici cittadini”.446bece0-520f-4012-aaae-442d72af01b6.jpgb0d9f4c2-0577-4e6e-8a4c-98bf5739ffc9.jpgpiantina_del_tratto_di_strada_di_Rfi.pnga2fab6f4-e8bb-4c7c-9865-4249b5e64d30.jpgcicloamici_e_rete_ferroviaria.jpegc2d1dd8d-1bee-4476-a8a4-1d9c96a89559.jpg

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Ricerca, sperimentazione e innovazione tecnologica nell’ambito delle patologie cardiovascolari saranno il tema dell’evento promosso dalla Asl Brindisi e dal Centro cardiologico Monzino, in programma il 18 ottobre nella sala convegni delle Cantine Due Palme a Cellino San Marco. Responsabili scientifici sono Gian Paolo Giorda e Raffaele Quarta.

Interverranno per i saluti il direttore generale Maurizio De Nuccio, il direttore sanitario Vincenzo Gigantelli, il direttore amministrativo Loredana Carulli, il presidente della Commissione Sanità della Regione Puglia, Mauro Vizzino, il presidente della Provincia di Brindisi, Toni Matarrelli, il presidente dell’Ordine dei medici, Arturo Oliva, la responsabile eventi delle Cantine Due Palme, Antonella Maci.

L’innovazione – spiegano gli organizzatori - è un elemento imprescindibile per migliorare le possibilità di cura del malato con patologia cardiovascolare. I nuovi farmaci consentono di trattare pazienti ad alto rischio. Tecnologie avanzate di imaging, come la risonanza magnetica cardiaca e la tomografia computerizzata cardiaca, hanno elevato la precisione diagnostica. Dispositivi come pacemaker e defibrillatori sono diventati più piccoli, efficienti e sofisticati, mentre procedure guidate dall’imaging e dall’approccio fisiopatologico hanno reso la rivascolarizzazione coronarica una pratica sempre più usata. Inoltre, la medicina personalizzata, basata sulla genetica, può consentire piani di trattamento mirati, mentre la telemedicina contribuisce a migliorare la gestione a lungo termine delle malattie cardiovascolari attraverso il monitoraggio remoto.

Tuttavia, l’innovazione non riguarda solo l’avanzamento della conoscenza e l’introduzione di nuove tecnologie, perché impone anche la creazione di reti cliniche e l’implementazione di modelli organizzativi efficaci per offrire servizi di qualità ai cittadini. La creazione di reti collaborative tra gli operatori della salute permette uno scambio efficiente di informazioni e la condivisione delle migliori pratiche, contribuendo così a migliorare la qualità̀ delle cure. Parallelamente, l’innovazione nei modelli organizzativi, come l’implementazione di approcci multidisciplinari e la promozione di protocolli di trattamento standardizzati, ottimizza la gestione delle risorse e favorisce una maggiore coerenza nella cura dei pazienti cardiologici.

All’evento, organizzato dall’Ufficio Formazione della Asl, interverranno per il Centro Cardiologico Monzino Marina Camera, responsabile dell’Unità di ricerca Biologia cellulare e molecolare cardiovascolare e docente del Dipartimento di Scienze farmacologiche dell’Università Milano che parlerà dell’associazione tra emicrania con aura e forame ovale pervio; Gualtiero Colombo, responsabile dell’Unità di ricerca Immunologia e genomica funzionale che si soffermerà sul progetto Epifania, dedicato agli indicatori prognostici nelle persone con aterosclerosi coronarica subclinica non ostruttiva. Il ruolo degli infermieri in telemedicina nel controllo remoto di dispositivi di cardiostimolazione sarà affrontato dall’infermiere Rosario Cervellione; di ipertensione refrattaria e denervazione renale si occuperà Piero Montorsi, direttore del Dipartimento di Cardiologia interventistica del Monzino, mentre Francesco Cannata, del Dipartimento di cardiologia perioperatoria e Imaging cardiovascolare, affronterà il tema dell’anatomia, diagnosi e terapia del forame ovale pervio.

Per la Asl Brindisi interverranno Maria Milo, medico della Cardiologia UTIC dell’ospedale Perrino (la rete dello scompenso cardiaco fra ospedale e territorio), Eluisa Muscogiuri, direttore dell’Unità operativa di Radiologia (le nuove tecnologie applicate alla diagnostica per immagini), Salvatore Distaso, responsabile dell’ambulatorio di Cardiologia del Pta di Mesagne (la prevenzione del rischio cardiologico attraverso la telemedicina e l’intelligenza artificiale).

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Questa notte un'auto è andata a fuoco, intorno alle ore 3,30, in via Appia a Brindisi. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Brindisi che hanno spento l'incendio e messo in sicurezza l'area e i carabinieri che hanno avviato le indagini per individuare la causa. 

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La vertenza aperta per il processo di decarbonizzazione è evidente che non riguarda solo il destino e la permanenza di Enel sul territorio ma intreccia il futuro di tutto il tessuto sociale ed economico brindisino. Per questo riteniamo largamente insufficiente il mandato con cui gli ‘ambasciatori’ dell’A.D. di Enel, Flavio Cattaneo, e del Direttore Enel Italia, Nicola Lanzetta, hanno incontrato sindacati e imprese. È davvero disarmante la modalità con cui si intende far passare una piccola concessione alle imprese locali alla stregua di un investimento strategico. Per garantire l'occupazione e una  giusta transizione occorre una prospettiva più a lungo termine rispetto a quanto annunciato.

In questa grande confusione, per Enel corre l’obbligo di pianificare e condividere con il territorio dire con chiarezza quello che intende fare in merito allo sviluppo e al rilancio industriale nonché alla concessione della banchina  portuale, anche alla luce della pronuncia dell’Autorità di regolazione dei trasporti.

Tuttavia non si può trascurare il fatto che, in questo quadro estremamente grave, il grande assente è il Governo che sulla strategia industriale di un’azienda di Stato come Enel, ha la prima e l’ultima parola. Dopo le promesse e le passerelle dei ministri di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia Salvini, Pichetto Fratin e Urso gli indirizzi politici su Enel del Governo non sono cambiati che invece ha confermato di voler acquisire più dividendi dalle società partecipate, andando a scapito perciò degli investimenti sui territori.

Il territorio brindisino è stanco di accordi disattesi e vane promesse e pretende risposte, garanzie e prospettive concrete, poiché non è più tollerabile e credibile che una società come Enel, strutturata e quotata, non abbia una programmazione industriale e di investimenti per uno dei maggiori siti produttivi d’Europa.

Francesco Cannalire segretario PD Brindisi e consigliere comunale Brindisi

Con i consumatori pugliesi che tagliano il carrello della spesa a causa del ridotto potere d’acquisto con un effetto a valanga sull’intera filiera agroalimentare, sono poco meno di 1 milione le persone che vivono in condizioni di povertà relativa e non possono permettersi di portare in tavola un pasto completo e di qualità. E’ quanto emerge da una analisi di Coldiretti Puglia, diffusa in occasione della Giornata mondiale dell’Alimentazione promossa dalla Fao che si celebra il 16 ottobre ed è dedicata al diritto al cibo.

La povertà alimentare tra i minori – sottolinea la Coldiretti regionale – è cresciuta prima per effetto della pandemia e poi della guerra con l’aumento dell’inflazione che ha colpito duramente la spesa e messo in difficoltà un numero crescente di famiglie con un balzo del 12% degli under 15 anni costretti a ricorrere agli aiuti per mangiare, ma a rischio alimentare ci sono anche gli anziani e i migranti stranieri.

Fra i nuovi poveri – continua la Coldiretti Puglia – ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie, persone e famiglie che mai prima d’ora – precisa la Coldiretti – avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche. La stragrande maggioranza di chi è stato costretto a ricorrere agli aiuti alimentari lo fa attraverso la consegna di pacchi alimentari – insiste Coldiretti Puglia – che rispondono maggiormente alle aspettative dei nuovi poveri (pensionati, disoccupati, famiglie con bambini) che, per vergogna, prediligono questa forma di sostegno piuttosto che il consumo di pasti gratuiti nelle strutture caritatevoli.

Coldiretti ha reso strutturali le iniziative di solidarietà, un segno tangibile della filiera agroalimentare verso le fasce deboli della popolazione più colpite dalle difficoltà economiche. In tutti i mercati contadini è attiva la ‘spesa sospesa’, dove i consumatori hanno la possibilità di fare una donazione libera grazie alla quale acquistare prodotti a favore dei più bisognosi, sul modello dell’usanza campana del “caffè sospeso”, quando al bar si lascia pagato un caffè per il cliente che verrà dopo.

In questo caso i cittadini che acquistano nei mercati e nelle fattorie di Campagna Amica possono decidere di donare prodotti alimentari alle famiglie più bisognose che potranno portare in tavola generi alimentare Made in Italy, di qualità e a km zero che verranno consegnate ai bisognosi in accordo con i Comuni, ma in molti mercati contadini – conclude Coldiretti Puglia - si lasciano anche i prodotti freschi invenduti a organizzazioni caritatevoli che passano a prenderli per utilizzarli nelle mense.

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Nella mattinata del 14 ottobre 2024, i Carabinieri della Stazione di San Pietro Vernotico hanno arrestato in flagranza di reato un 41enne del luogo per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

I militari, avendo notato nei giorni precedenti movimenti insoliti nei pressi dell’abitazione dell’uomo, già sottoposto alla misura alternativa alla detenzione dell’affidamento in prova ai servizi sociali, hanno ritenuto opportuno approfondire eseguendo una perquisizione domiciliare, anche con l’ausilio del Nucleo Carabinieri Cinofili di Modugno. 

Nel corso delle operazioni, all’interno di un armadio della cucina, sono stati rinvenuti 30 grammi di cocaina, vario materiale utilizzato per il confezionamento e la pesatura della sostanza e la somma contante di € 850,00 in banconote di vario taglio che, in considerazione delle circostanze del rinvenimento, è da ritenersi verosimilmente provento dell’attività di spaccio.

Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro.

Dopo le formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, l’uomo è stato condotto presso la Casa Circondariale di Brindisi.

L’indagato non è da ritenersi colpevole fino a quando la responsabilità penale non sarà accertata con sentenza irrevocabile.

Tale servizio rientra nelle attività di contrasto alla criminalità diffusa, in modo particolare contro lo spaccio di sostanze stupefacenti, che il Comando Provinciale dei Carabinieri di Brindisi sta svolgendo in tutta la provincia.

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I carabinieri di Mesagne durante i normali controlli del territorio hanno arrestano un individuo per maltrattamenti in famiglia. Anche un pusher che spacciava in centro è stato arrestato. Infine i militari e la polizia locale hanno scoperto una palestra. Quattro persone sono state denunciate, una serie di anabolizzanti sono stati posti sotto sequestro e la palestra è stata chiusa. Infine hanno recuperato a Latiano un'auto che era stata rubata a Mesagne nei giorni scorsi. 

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Al via la seconda edizione di “Turismo (è) Formazione”. Dopo il successo della prima edizione tornano a Fasano i corsi di formazione gratuiti per costruire professionalità e competenze adeguate alle esigenze del settore e del territorio. L’iniziativa, anche quest’anno, è organizzata dalla Dante Alighieri ETS e promossa dal Gruppo FORTIS, con il patrocinio del Comune di Fasano e della locale Consulta del Turismo. 

Questa opportunità è rivolta ai cittadini, indipendentemente dall'età o dallo stato occupazionale, che desiderano acquisire, migliorare o affinare competenze specifiche nelle lingue straniere (inglese, francese, tedesco, spagnolo e cinese), ma anche accostarsi a competenze che rientrano nel mondo della cucina (panificazione/pizzeria - gelateria/pasticceria), così come della manutenzione, dell'artigianato e degli antichi mestieri (lavori termoidraulici, lavori elettrici, installazione pannelli fotovoltaici, lavorazione del legno).

Sedi delle lezioni saranno il  Laboratorio Urbano - CiaiaLab in corso Vittorio Emanuele e il Campus del Turismo situato a Masseria Notarangelo.

L'obiettivo di questa iniziativa è continuare a fornire strumenti concreti per il territorio e garantire un reale supporto al miglioramento della qualità delle competenze, un elemento essenziale in una città come Fasano caratterizzata da un forte sviluppo dell’industria turistica. 

I cittadini interessati potranno compilare il form di candidatura entro l’8 novembre 2024 all’indirizzo: undefined. Oppure recarsi presso il CiaiaLab – Laboratorio Urbano, Corso Vittorio Emanuele, 76 – Fasano. Tel 080 2043624. È possibile, inoltre, contattare la segreteria online del Gruppo FORTIS al numero 0804391993 – email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

«Abbiamo sempre considerato strategica l'importanza della formazione nell'industria turistica - sottolinea l’Assessore al Turismo e alle Politiche Giovanili Pier Francesco Palmariggi - In questi anni la nostra amministrazione ha dimostrato un impegno significativo nell'avviare e sostenere le iniziative di formazione e orientamento al lavoro, penso al successo dei Job Days, alla collaborazione consolidata con l’ITS Turismo, alla riuscita del progetto “Punti Cardinali”. Sono tutti tasselli di un percorso che va avanti e che si fregia della collaborazione con un numero crescente di partner professionali. Questo sforzo collettivo è fondamentale per garantire un’industria turistica in crescita e sempre al passo con i temp». 

Con oltre 36 milioni di risultati dell'hashtag su Instagram, la pasta è uno dei piatti più amati al mondo, celebrata anche con due giornate dedicate ogni anno. In vista del National Pasta Day del 17 ottobre, BonusFinder Italia ha approfondito il tema per scoprire quale piatto di pasta regionale sia il più amato dagli italiani. 

Per far ciò abbiamo analizzato i migliori piatti di pasta regionali italiani, guardando al numero di hashtag su Instagram e al volume di ricerche su Google per determinare i più popolari con un punteggio da 1 a 10.

 

I piatti di pasta regionali entrati nella top 10

Pos.

Regione

Piatto

Hashtag

Numero di Hashtag su Instagram

Volume di ricerca su Google

Punteggio Finale

1

Lazio

Carbonara

carbonara

1,984,143

115,000

9.52

2

Sicilia

Pasta alla Norma

pastaallanorma

39,637

62,000

9.05

3

Campania

Pasta e patate

pastaepatate

32,080

45,000

8.57

4

Lombardia

Casoncelli

casoncelli

24,234

14,000

8.10

5

Sardegna

Malloreddus

malloreddus

20,854

11,000

7.14

6

Emilia-Romagna

Lasagne alla Bolognese

lasagneallabolognese

7,919

12,000

6.86

7

Abruzzo

Spaghetti alla chitarra

spaghettiallachitarra

21,737

6,300

6.76

8

Puglia

Spaghetti all'assassina

spaghettiallassassina

6,123

7,600

6.10

9

Liguria

Trofie al pesto

trofiealpesto

16,376

4,900

5.81

10

Piemonte

Tagliolini al tartufo

tagliolinialtartufo

10,507

4,000

5.33

La carbonara si conferma regina della pasta italiana con un punteggio di 9.52 su 10. Punteggio quasi perfetto per famosissimo piatto romano che con quasi 2 milioni di hashtag su Instagram (#carbonara) e 125,000 ricerche mensili su Google, è uno dei piatti più amati e ricercati della cucina italiana, grazie anche all'ottimo mix di ingredienti.

La pasta alla Norma si posiziona al secondo posto con un punteggio di 9.05 su 10. Questa specialità Siciliana, con quasi 40,000 hashtag su Instagram (#pastaallanorma) e ben 62,000 ricerche mensili su Google, ha decisamente conquistato gli italiani con il suo sapore tipico mediterraneo.

In terza posizione abbiamo un classico napoletano, pasta e patate, con un punteggio di 8.57 su 10. Questa specialitá campana ha oltre 32,000 hashtag su Instagram (#pastaepatate) e 45,000 ricerche mensili su Google. La sua cremosità e il suo sapore la rendono un “comfort food” perfetto per il pasta day.

In quarta posizione troviamo i casoncelli lombardi con un punteggio di 8.1 su 10. A seguire troviamo i malloreddus sardi, che chiudono la Top 5 con un punteggio di 7.14 su 10. Le lasagne alla bolognese (6.88) e gli spaghetti alla chitarra (6.76) si posizionano rispettivamente al sesto e settimo posto. A chiudere la Top 10 ci sono gli spaghetti all’assassina (6.1), le trofie al pesto (5.81) e i tagliolini al tartufo (5.33).

La ricerca è stata eseguita da: Bonusfinder.it .

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