Redazione

La testata sulla fronte, un pugno in pieno volto e le altre percosse ricevute da un giovane pusher  argentino non hanno fermato la missione di evangelizzazione di padre Renato Maizza, missionario mesagnese. Domenica mattina, nonostante i dolori e il timore di essere nuovamente aggredito, ha celebrato la Santa Messa e un battesimo in una cappella del quartiere Paso del Rey, nella città di Moréno, in Argentina. "Lì ai confini del mondo", come aveva definito quel Paese Papa Francesco al momento del suo insediamento papale. Padre Renato, impegnato nella missione di sottrarre i giovani alle grinfie dei trafficanti di droga, sta dando fastidio ai cartelli degli stupefacenti. Le mense per gli indigenti che ha aperto nelle zone periferiche della città sono un baluardo di legalità e integrazione, minacciando l'equilibrio sociale su cui si reggono le cosche argentine. Troviamo padre Renato mentre, con i suoi ragazzi, sta apparecchiando le tavolate della mensa per offrire un pasto caldo a coloro che sono gli "ultimi" di un sistema sociale precario. Prima di tutto, ha voluto ringraziare tutti coloro che, in queste ore, lo hanno contattato per esprimergli solidarietà.

"In questi momenti particolari è salutare sentire l'affetto e la vicinanza del mio paese, della mia famiglia, degli amici", ha esordito padre Renato. "Sono momenti in cui si sente la nostalgia di casa". Il sacerdote ha poi sottolineato: "La nostra presenza in questo territorio di povertà è scomoda, non gradita. Noi cerchiamo di dare voce a chi non ne ha. La nostra missione è riscattare i giovani dalle devianze, come la droga, la prostituzione, il gioco d'azzardo e l'alcol. A causa della povertà ci sono tante storie tristi, tanta violenza. E quando parlo di violenza, mi riferisco anche agli abusi sessuali che avvengono nelle famiglie. La nostra presenza, quella di una Chiesa viva e solidale, in questi luoghi è scomoda. La nostra Chiesa è un ospedale da campo, come ha più volte ricordato Papa Francesco". Padre Renato ha poi rassicurato chi lo segue da lontano: "Sto bene, sto migliorando e non mi lascio vincere dalla paura. State tranquilli. Mi sono già rimesso al lavoro, i dolori passeranno. L'allegria e la forza nel cuore restano sempre. Grazie, Mesagne, e grazie a tutti voi per la vicinanza. Vi sento davvero molto, molto vicini". Infine, il sacerdote ha voluto lanciare un messaggio di speranza: "Spero che anche qui possa avvenire lo stesso riscatto che ha vissuto Mesagne: un riscatto culturale, artistico e, soprattutto, umano, per sentirci una famiglia che cammina per il bene dell'umanità. Da questa piccola porzione di mondo vogliamo dire che tutto ciò è possibile, che c'è speranza. L'invito è a non perdere mai il desiderio di fare del bene, anche quando le cose non vanno come speravamo".

L'aggressione al missionario mesagnese è avvenuta sabato scorso mentre si trovava in una chiesa di periferia a Belén, nel quartiere Paso del Rey, a Moréno. Un giovane gli ha sferrato una testata e un pugno in pieno volto, facendolo stramazzare a terra. Soccorso e trasportato all'ospedale "San Juan de Dios" di Mérida, gli è stato diagnosticato un trauma facciale. L'aggressore, poco dopo, è stato arrestato dalla polizia. "Vogliamo essere una Chiesa che si sporca le mani, una Chiesa che ama il fratello e che si mette in cammino con lui per essere pellegrini di speranza, come ci ricorda il Giubileo", ha concluso il sacerdote.

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Viola Ricchiuti, studentessa del Primo Istituto Comprensivo, è la nuova Sindaca delle ragazze e dei ragazzi di Francavilla Fontana.

L’elezione è arrivata al termine di una equilibrata competizione elettorale in cui tutti hanno dato un grande contributo di idee e progetti. L’Assise ha premiato il suo programma incentrato su inclusione, decoro urbano, cura degli spazi pubblici e controllo del territorio per prevenire il bullismo.

“Consegnare la fascia alla collega Viola Ricchiuti – dichiara il Sindaco Antonello Denuzzo – è stato emozionante. Dalle sue parole emerge una grande passione civile con una particolare attenzione verso i più deboli. Sono certo che il Consiglio comunale appena insediato saprà fornire a noi adulti spunti e temi di riflessione. Auguro a tutti loro buon lavoro.”

Nel corso della seduta è stato eletto anche il nuovo Presidente del Consiglio Comunale. Si tratta di Francesco Marchetti, studente del Primo Istituto Comprensivo.

“Al termine di questa seduta – prosegue il Presidente Maurizio Bruno – torno a casa con maggiore fiducia verso il futuro. Il Consiglio Comunale appena insediato ha dimostrato di volersi impegnare per la Città, al fianco dei più deboli e per tutelare l’ambiente. Tutti temi che sono patrimonio della collettività e non di una parte politica. Faccio i miei auguri a Francesco Marchetti che dovrà guidare i lavori dell’assise e contribuire alla crescita del dibattito pubblico cittadino.”

Alla seduta era presente l’Assessore alla Partecipazione Sergio Tatarano.

“Quando abbiamo scritto le regole di funzionamento del Consiglio delle ragazze e dei ragazzi – conclude l’Assessore Tatarano – abbiamo pensato ad una serie di soluzioni che potessero favorire forme innovative di partecipazione, come la campagna elettorale senza uso di carta o il linguaggio non sessista. La prima Sindaca della storia della nostra città arriva da lì e non è un caso ma è piuttosto il risultato di un percorso culturale che avvicina in tenera età ragazze e ragazzi senza alcuna distinzione. Si tratta di un dato culturale molto significativo."

Il Consiglio Comunale delle ragazze e dei ragazzi è composto da Antonio Carriere, Angelica Calò, Lara Denuzzo, Francesco Marchetti, Vincenzo Sardiello, Cosimo Gelo, Alberto Andriani, Michela Tatarano Gallù, Ascanio Di Coste, Edoardo Altavilla, Gaia Di Castri, Alex Simeone, Simone Candita, Marilena Vecchio, Adele Fiorenza, Viola Ricchiuti, Tommaso Furno, Giulia Bruno, Azzurra Galasso, Riccardo Gallone, Suanly Sportillo, Viola Nobile, Diego Speranza, Marco Maiorano, Francesco Maggio, Carlo Pecere, Elisa Di Gaetano, Matteo Vecchio, Antonio Galiano, Emanuele Candido.

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La FLAI Brindisi non abbandona i lavoratori 

Il Comune di Brindisi ci ripensi 
I lavoratori devono trovare integrazione e non isolamento.
 
Decisione inconcepibile e non condivisa quella dell’amministrazione  Comunale di spostare i 60 migranti presenti nelle tendo strutture dalla Provinciale San Vito di fronte alla fontana Tancredi fuori Brindisi a Restinco.
I 60 immigrati tutti lavoratori con regolare permesso di soggiorno che non riescono loro malgrado a trovare un alloggio dignitoso nella Provincia si troveranno da subito ad essere trasferiti in estrema periferia o meglio nelle campagne limitrofe.
Proprio mentre in Prefettura si sta attuando la sottoscrizione di un protocollo anticaporalato e sfruttamento in agricoltura ma anche e soprattutto di diritti ed  integrazione.
Il Comune sempre presente alle riunioni alla presenza del giudice De Nozza e del Vice Prefetto Dott.ssa Olivieri si è ben visto nel proclamare una decisione che avrebbe sicuramente fatto discutere e non avrebbe trovato il supporto  degli attori presenti al Tavolo.
Parliamo di integrazione o di isolamento dichiara Gabrio Toraldo Segr. Gen Flai Cgil Brindisi, perchè la decisione di isolare una comunità di lavoratori per errori di qualcuno proprio non la accettiamo se mai fosse vera quest’ultima motivazione trapelata da alcune dichiarazioni.
Ed ancora lo sperpero di denaro pubblico, l’amministrazione comunale ha prima investito decine di mila euro  per creare delle tendo strutture sotto dimensionate  e fatte male da noi denunciate  per poi  abbatterle  e togliere totalmente la struttura.
Immaginiamo che sia stato un progetto che questa amministrazione avesse sin dall’inizio del suo mandato ma che sicuramente non avrà il nostro supporto .
La Flai da sempre al fianco dei lavoratori lancia l’immediata richiesta di ripensamento sulle decisioni prese e di condividere un percorso costruttivo e non distruttivo di integrazione.
“Portare i lavoratori in luoghi di residenza al di fuori del contesto cittadino e di integrazione può solo vanificare un percorso che da mesi stiamo provando a metter in piedi e non accettiamo di essere non presi in considerazione con decisioni unilaterali”.
Domani nel consueto incontro in Prefettura sarà sicuramente argomento di discussione e confronto e chiederemo l’immediato ritiro del provvedimento.

La fortuna bacia la Puglia con il 10eLotto nei concorsi di venerdì 14 e sabato 15 febbraio: come riporta Agipronews, centrate vincite complessive dal valore totale di 65mila euro: tripletta da 20mila ciascuno a Fasano, in provincia di Brindisi (nel punto vendita di Piazza Ciaia) con tre 9; nel concorso di sabato 15 febbraio, invece, un 7 Doppio Oro vale una vincita da 5mila euro a Zapponeta, in provincia di Foggia, presso l'esercizio di Corso Manfredonia L'ultimo concorso del 10eLotto ha distribuito premi per 13,2 milioni di euro in tutta Italia, per un totale di 528,4 milioni da inizio anno.

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Brindisi, 66  annunci di lavoro per 143 figure professionali:  è il dato registrato nella settimana dal 17 al 24 Febbraio 2025relativamente alla ricerca di personale nell’ambito territoriale di Brindisi ed inserito nel Report settimanale appena pubblicato, visionabile al seguente link:undefined. Le offerte, consultabili sul sito o sull'app “LavoroxTe Puglia”, sono quotidianamente aggiornate e monitorate dagli operatori dei Centri per l’impiego e veicolate anche tramite la pagina Facebook “Centri impiego Brindisi e provincia”, attraverso la quale è possibile restare sempre aggiornati sugli annunci di lavoro attivi e sugli eventi di orientamento organizzati su tutto il territorio.

Nello specifico, si registrano: nello specifico, si registrano:  35 posti vacanti nel settore turismo su Brindisi e provincia, ristorazione 33, tessile 16, marketing 15, edilizia 14, metalmeccanico 8,  commercio 7, termoidraulico 4, trasporti 3, sanità 3, manutenzione 2,  impiantistica elettrica 1, meccatronico 1, contabile 1.

Fino al 18 Febbraio è possibile candidarsi per uno dei progetti previsti dal Servizio Civile Universale sul territorio dei comuni di Brindisi, Carovigno, Ceglie Messapica, Cellino San Marco, Cisternino, Erchie, Fasano, Latiano, Mesagne, Oria, Ostuni, San Michele Salentino, San Pancrazio Salentino, San Pietro Vernotico, San Vito dei Normanni, Torchiarolo, Torre Santa Susanna, Villa Castelli. A tal proposito, dopo gli incontri di orientamento svolti la scorsa settimana a Ostuni, Fasano e San Vito dei Normanni, questa settimana le giornate si replicheranno a Carovigno e Cisternino.

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Sulla vertenza Eni Versalis si ha la sensazione del tentativo di attuare una strategia di sfinimento nei confronti dei lavoratori diretti e indiretti con lo scopo di indurre, con ogni mezzo, a rassegnarsi ad un percorso assolutamente inaccettabile dal punto di vista sociale ed economico.

Questo atteggiamento sordo e disinteressato alle sorti del territorio da parte di Eni e della controllata Versalis dopo anni in cui la produzione negli stabilimenti di Brindisi ha fatto beneficiare a questa ‘Azienda di Stato’ miliardi di utili, lascia esterrefatti.

Riteniamo irricevibile la proposta di Eni di barattare la chiusura dello stabilimento Versalis con un, ipotetico al momento, investimento nel settore della produzione di batterie. È assolutamente evidente che l’eventuale ed auspicato investimento sarebbe assolutamente compatibile con il permanere della produzione di Versalis. Lo sarebbe sotto il profilo logistico ma soprattutto sotto quello della giustizia sociale. Appare chiaro che rinunciare alla chimica di base a livello nazionale per continuare la trasformazione di Eni in una società finanziaria, è un enorme sbaglio che porterà l’industria italiana a dipendere da mercati esteri per approvvigionarsi delle materie prime necessarie ai processi industriali più comuni. Ma appare più chiaro che abbandonare Brindisi dopo aver ottenuto dal territorio e dalle comunità locali ogni possibile sostegno è un atto connotato da assoluta vigliaccheria.

Per questo il Governo, azionista di maggioranza e titolare di indirizzo strategico sulle scelte di Eni, non può eludere le proprie responsabilità nell’’assicurare la continuità produttiva di Versalis e l’insediamento di un nuovo investimento produttivo, non per risolvere la crisi occupazionale di Eni ma per rilanciare lo sviluppo del territorio.

Il Partito Democratico utilizzerà qualsiasi strumento possibile ad ogni livello politico-istituzionale per garantire la massima attenzione sul caso Brindisi.

Auspichiamo per questo anche una mobilitazione generale dei cittadini brindisini al fianco dei lavoratori del petrolchimico.

On.le Claudio Stefanazzi, parlamentare PD

Maurizio Bruno, consigliere PD Regione Puglia

Francesco Cannalire, capogruppo consiliare PD Comune di Brindisi

Acquedotto Pugliese sta effettuando interventi per il miglioramento del servizio nell’abitato di Ceglie Messapica (BR) e Ostuni (BR). I lavori riguardano l’installazione di nuove opere acquedottistiche.

Per consentire l’esecuzione dei lavori, sarà necessario sospendere temporaneamente la normale erogazione idrica il giorno 20 febbraio 2025 nell’abitato di Ceglie Messapica in via Cosenza, via Epifani, via Torino e nell’abitato di Ostuni in C.da Campanile, C.da Fumarola, C.da Impiccato e via Martina Franca.

La sospensione avrà la durata di 8 ore, a partire dalle ore 8:00 con ripristino alle ore 16:00.

Disagi saranno avvertiti esclusivamente negli stabili sprovvisti di autoclave e riserva idrica o con insufficiente capacità di accumulo.

Acquedotto Pugliese raccomanda i residenti dell’area interessata di razionalizzare i consumi, evitando gli usi non prioritari dell’acqua nelle ore interessate dall’interruzione idrica. I consumi, infatti, costituiscono una variabile fondamentale per evitare eventuali disagi.

Per informazioni:

  • numero verde 800.735.735
  • www.aqp.it  (sezione “Che acqua fa? Lavori sulla rete”)
  • X, account @AcquedottoP
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richiesta di incontro inviata dal
Presidente della Provincia di Brindisi Antonio Matarrelli al Ministro
Adolfo Urso su Eni Versalis:
 
"Onorevole Sig.Ministro, l'annuncio da parte di Eni Versalis della
imminente chiusura a Brindisi dell'impianto di cracking rappresenta un
ulteriore durissimo colpo per l'economia di una provincia che da oltre
mezzo secolo è fondata proprio sui grandi insediamenti industriali i
quali, pur segnando profondamente questo territorio, hanno assicurato
occupazione sia ai dipendenti che all'indotto. Ora stiamo assistendo a
un progressivo disimpegno delle multinazionali e delle società
para-statali che dopo aver operato capitalizzando l'operosità dei
lavoratori e le peculiarità logistiche dei luoghi, hanno avviato una
campagna di dismissioni che rischia di creare un effetto domino per
tutte quelle aziende locali e quei lavoratori dell'indotto la cui
esistenza era legata esclusivamente a quel tipo di produzioni che stanno
per essere interrotte. Il piano industriale annunciato dalla Eni
Versalis, con partecipazione dello Stato, che prevede - al posto del
cracking - l'entrata in funzione di una giga factory, in join venture
con la società Seri Industrial, a partire dal 2028, rischia di far
collassare le aziende dell'indotto, mettendo in pericolo oltre mille
posti di lavoro. A fronte di questa situazione drammatica, Le chiedo un
incontro urgente su quanto sta accadendo".
 
Antonio Matarrelli - Presidente della Provincia di Brindisi

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Un'aggressione si è verificata in Argentina ai danni di padre Renato Maizza, un missionario originario di Mesagne, che da circa undici anni ha lasciato l'Italia per seguire la sua vocazione sacerdotale. Il suo impegno pastorale lo vede quotidianamente al fianco delle comunità più vulnerabili, offrendo aiuto concreto a chi vive in condizioni di estrema povertà. Da quattro anni opera con dedizione nel quartiere Paso del Rey, nella città di Moréno, ispirandosi ai principi di solidarietà e vicinanza ai più deboli, promossi da Papa Francesco. L'incidente si è verificato mentre padre Renato stava effettuando un controllo al nuovo impianto elettrico di una chiesa di Belén, installato di recente dopo che il precedente era stato rubato. Durante il sopralluogo, un giovane si è avvicinato e ha iniziato a inveire contro di lui senza alcun motivo apparente. Dopo essersi allontanato, il giovane è tornato poco dopo in sella a una moto, ha proferito ulteriori insulti e poi ha aggredito il missionario, colpendolo con un violento pugno al volto e sferrandogli diversi calci. Subito soccorso, padre Renato è stato trasportato d'urgenza all'ospedale San Juan de Dios di Mérida per gli accertamenti del caso. Fortunatamente, le ferite riportate non si sono rivelate gravi, e dopo le cure necessarie è stato dimesso, facendo ritorno alla sua missione. Tuttavia, le conseguenze fisiche dell'aggressione sono state evidenti, con il volto visibilmente tumefatto e forti dolori persistenti. Le forze dell'ordine sono intervenute tempestivamente e sono riuscite ad arrestare l'aggressore. Le autorità hanno avviato le indagini per chiarire le motivazioni di questo gesto di violenza ingiustificata. Nel frattempo, la comunità locale ha espresso grande solidarietà a padre Renato, condannando fermamente l'accaduto e manifestando il proprio sostegno al missionario, riconosciuto da tutti come un punto di riferimento per i più bisognosi. Padre Renato, con la sua missione, si occupa principalmente di accogliere i ragazzi di strada e di sostenere le numerose famiglie in difficoltà, offrendo loro un pasto caldo grazie alla mensa parrocchiale. Come molti altri sacerdoti che operano in America Latina, non percepisce alcun reddito e si impegna ogni giorno per sostenersi e per fornire aiuto ai suoi parrocchiani, in particolare agli indigenti. Questo episodio ha suscitato profonda preoccupazione, mettendo in luce ancora una volta le difficili condizioni in cui operano i missionari in contesti segnati da instabilità sociale e povertà diffusa. Nonostante la violenza subita, padre Renato ha ribadito il suo impegno a rimanere accanto alla sua comunità, rafforzando la propria determinazione a portare avanti il suo operato di solidarietà e speranza. Ordinato sacerdote il 3 agosto 2019 nella cattedrale di Nostra Signora del Rosario a Moréno, in Argentina, padre Renato continua il suo cammino con coraggio, fede e dedizione, incarnando i valori cristiani di amore e aiuto reciproco, fondamentali per chi, come lui, ha scelto di dedicare la propria vita agli altri. “L'intimidazione subita da padre Renato, se da un lato mi preoccupa, dall'altro lo conferma come un sacerdote che lotta concretamente contro la povertà e l'esclusione sociale, impegnato nell'accoglienza di poveri ed emarginati. Padre Renato ha realizzato in Argentina la seconda “Casa di Zaccheo” per i senzatetto, e il suo impegno primario è restituire dignità, rispetto e considerazione umana ai più bisognosi”, ha dichiarato don Pietro De Punzio, vicario foraneo di Mesagne.

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Nella serata del 13 febbraio, a Ceglie Messapica e San Michele Salentino è stata effettuata una incisiva attività di prevenzione e repressione dei reati, con un potenziamento dei dispositivi di sicurezza, coordinati dal Questore Giampietro Lionetti.

L’attività rientra nell’ambito dei servizi straordinari di controllo del territorio da parte della Polizia di Stato, fortemente voluti negli ultimi mesi dal Questore e condivisi dal Prefetto della Provincia di Brindisi Luigi Carnevale e dai Comandanti provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza, per garantire una più pregnante presenza delle forze dell’ordine nella provincia.

Al fine di prevenire il compimento di azioni illegali, personale della Polizia di Stato, insieme all’Arma dei Carabinieri e alla Guardia di Finanza, con la collaborazione dell’ASL e dell’Agenzia dei Monopoli e delle Dogane, ha controllato numerose persone con pregiudizi di polizia e 5 esercizi commerciali.

Durante i controlli di un'autofficina meccanica di Ceglie Messapica, gli agenti della Polizia Stradale di Brindisi hanno rinvenuto una autovettura di lusso di una storica casa italiana, priva di targa con il telaio contraffatto, motivo per cui è stata sottoposta a sequestro penale.

Nei confronti di due altre attività commerciali controllate, sono state elevate rispettivamente, una sanzione amministrativa per la mancata autorizzazione per la somministrazione di alimenti e bevande e una sanzione amministrativa per le carenze di natura igienico sanitaria.