Redazione

Il Sindacato Cobas invita associazioni, movimenti, sindacati, a condividere le manifestazioni di protesta di sabato 19 ottobre che, su scala nazionale, saranno svolte in tante piazze in tutta Italia contro il disegno di legge 1660, cosiddetto “decreto sicurezza”. A Brindisi il momento di protesta si svolgerà con un sit in all’incrocio di Corso Roma con Corso Umberto a partire dalle ore 17,30 di sabato 19 ottobre. Il quadro delle norme giuridiche cambierà pesantemente se il ddl 1660 dovesse davvero diventare legge e ciò comporterebbe la trasformazione di alcuni illeciti amministrativi, molto spesso applicate impropriamente con finalità di deterrenza alle proteste sociali, ambientaliste e occupazionali, ad illeciti penali che possono comportare finanche condanne molto pesanti. Legge del tutto applicabile di fatto nella sua severità anche in una città come la nostra nella quale non mancano le tante imposizioni calate dall’alto, già negli scorsi decenni, e che continuano ad essere calate dall’alto come il “bombolone” di Edison oppure come l’inutile e anacronistico raddoppio del  gasdotto Tap che passa da Brindisi che ha il terminale di smistamento in contrada Matagiola alle spalle del quartiere Sant’Elia.
E con uno scenario in cui un Governo Nazionale, come l’attuale, che è sempre più convinto che una opera, fatta passare per strategica per il Paese, può superare qualsiasi normativa nazionale e internazionale o le valutazioni degli impatti sull’ambiente (come il caso di specie del deposito GNL di Edison) lo strumento architettato per tacitare ogni protesta - ogni forma di protesta - è più che funzionale alle lobbies delle speculazioni.  Quindi, non riusciamo a comprendere cosa c’entrino con la sicurezza dei cittadini le tante norme del ddl 1660. Questo ddl criminalizza di fatto il dissenso verso le politiche del governo e questa criminalizzazione è chiaramente rivolta alle associazioni ambientaliste che difendono i propri territori dalle devastazioni in nome del profitto. L’introduzione del reato di  “blocco stradale” o l’introduzione di un’ulteriore circostanza aggravante dei delitti di resistenza a pubblico ufficiale se il fatto è commesso al fine di impedire la realizzazione di un’opera pubblica o di un’infrastruttura strategica, anch’essa chiaramente rivolta alle manifestazioni contro la realizzazione di grandi opere come la TAV o il Ponte sullo Stretto, è la dimostrazione che si vuole colpire proprio chi, a giusta e sacrosanta ragione, si oppone alla realizzazione di queste opere deleterie per il proprio territorio. Ed è proprio perché è aumentata la presa di coscienza nei confronti degli impatti di queste opere palesemente inutili sui cambiamenti climatici, sull’ambiente e soprattutto sulla salute, le manifestazioni vedono sempre più un’ampia partecipazione delle comunità cittadine locali. A questo punto non poteva non arrivare la puntuale contromisura del Governo che, per accontentare i “soliti noti” che si “sentirebbero” minacciati dalle proteste di piazza, ha scelto di farsi carico di architettare un provvedimento così palesemente incostituzionale e così fuori da ogni ragione politica per sedare ogni tentativo di manifestare il dissenso. Anche per le vertenze occupazionali sarà così perché lo strumento avrà la stessa funzione, ovvero di sedare qualsiasi iniziativa spontanea o meno di lavoratori che rischiano di perdere il posto di lavoro semmai lo hanno già perso. E come si potrebbe stare fermi, inermi e passivi di fronte a un disastro occupazionale come quello che stiamo vivendo per le dismissioni, senza investimenti alternativi a salvaguardia della occupazione, che interessano i comparti energetico, chimico e aeronautico?  A questo punto l’unica “messa in sicurezza”, se proprio vogliamo dirla tutta, è fermare le politiche liberticide di questo Governo, proprio di questo Governo che lamenta sempre la presunta “politicizzazione della giustizia, proprio di questo Governo che ha giurato sulla Costituzione della Repubblica Italiana, per impedirgli di usare il grimaldello del diritto penale per disincentivare e reprimere il dissenso. Il ddl 1660 (che resta sempre oggetto della libera discussione in Parlamento) sembra dunque usare la leva penale per disegnare simbolicamente un nuovo assetto dei rapporti tra Autorità e consociati, veicolando un chiaro messaggio: legge e ordine, chi protesta, chi è marginale, chi non pratica ginnastica d’obbedienza domani rischierà ben più di ieri. “La maggior parte delle sue disposizioni (come sostiene l’OCSE nel parere reso il 27 maggio 2024) ha il potenziale di minare i principi fondamentali della giustizia penale e dello stato di diritto”. E comunque… l’idea di voler trasformare il problema di ordine sociale in problema di ordine pubblico è davvero geniale!
Brindisi 18.10.2024
Per la Confederazione Cobas Roberto Aprile

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Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Cisternino, rappresentati dal Comandante, Luogotenente C.S. Salvatore Pernice, nell’ambito dei seminari divulgativi per la diffusione della prevenzione alle truffe in danno di vittime vulnerabili promossi dal Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi, hanno incontrato, al termine della funzione eucaristica, 300 anziani presso la Chiesa madre di “San Nicola” di Cisternino.

Nel corso dell’incontro è stato affrontato il tema della prevenzione alle truffe, focalizzando l’attenzione, in particolar modo, sulle strategie di contrasto ai vari modus operandi attuati dai malfattori. Gli anziani hanno partecipato con interesse all’incontro e hanno rivolto numerose domande e rappresentato alcuni loro dubbi. L’Arma dei Carabinieri da sempre promuove questo tipo di contributo culturale, coinvolgendo attivamente i cittadini, con i quali viene instaurato un concreto confronto, stimolandone la curiosità. L’incontro è inserito in una più ampia calendarizzazione di appuntamenti che vedono l’Arma dei Carabinieri protagonista della vita delle comunità e sempre pronta ad apportare in ogni settore il suo contributo di vicinanza alle persone con l’obiettivo di tutelare le fasce deboli da quei fenomeni criminali ed accrescere il senso di fiducia verso le Istituzioni.

Le truffe agli anziani rappresentano un fenomeno in crescita in tutto il territorio nazionale, acuito dalla fragilità delle persone più deboli, soprattutto se vivono sole o lontane dai figli. Finti appartenenti alle forze di polizia, falsi operatori di luce e gas ma soprattutto finti parenti in difficoltà, sono i tra principali modus operandi utilizzati dai malfattori. Una particolare forma di truffa è invece rappresentata dal c.d. “phishing”, realizzato sulla rete internet attraverso l’inganno degli utenti, che si concretizza principalmente attraverso messaggi di posta elettronica ingannevoli o e-mail solo apparentemente provenienti da istituti finanziari (banche o società emittenti di carte di credito) o da siti web che richiedono l’accesso previa registrazione (web-mail, e-commerce ecc.). Il messaggio invita, riferendo problemi di registrazione o di altra natura, a fornire i propri riservati dati di accesso al servizio. Solitamente nel messaggio, per rassicurare falsamente l’utente, è indicato un collegamento (link) che rimanda solo apparentemente al sito web dell’istituto di credito o del servizio a cui si è registrati. In realtà il sito a cui ci si collega è stato artatamente allestito identico a quello originale. Qualora l’utente inserisca i propri dati riservati, questi saranno nella disponibilità dei criminali.

È importante prestare la massima attenzione, rivolgendosi alle forze dell’ordine in caso di necessità, reale o presunta, non esitando a chiamare il 112. Il numero è gratuito, noi sempre pronti ad aiutarvi.

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La Polizia di Stato di Brindisi ha notificato un provvedimento amministrativo ai sensi dell’art. 100 TULPS, emesso dal Questore Giampietro LIONETTI, per motivi di ordine e sicurezza pubblica. L’atto comporta la sospensione per giorni 7 della licenza per l’esercizio dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande nei confronti di un noto esercizio situato nel centro storico del comune di Francavilla Fontana (BR). L’attività è la diretta conseguenza dei servizi di controllo del territorio congiunti con altre forze di Polizia, fortemente voluti negli ultimi mesi dal Questore e condivisi dal Prefetto della Provincia di Brindisi. Il provvedimento amministrativo, infatti, scaturisce dalle verifiche anche di natura amministrativa a carico di alcuni esercizi commerciali di quel centro cittadino e dalla notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi a carico di un soggetto risultato dipendente di un esercizio commerciale, nonostante di fatto fosse il gestore dello stesso. La conseguente attività istruttoria effettuata dalla Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Brindisi a carico proprio di quel  dipendente, ritenuto responsabile di reati in materia di sostanze stupefacenti commessi all’interno dell’esercizio, ha permesso di sanzionare la condotta omissiva del gestore e quella illecita del dipendente dell’esercizio pubblico, per aver consentito che il locale venisse adibito quale luogo di acquisto, consumo e cessione di sostanze stupefacenti.

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Brindisi si appresta ad essere nuovamente la capitale della scherma. Dopo la Coppa del Mediterraneo U23 dello scorso anno, la città è pronta per accogliere i protagonisti della Coppa Europa Under 23 che nel prossimo weekend vedrà impegnati in pedana, tra il Pala Pentassuglia e il Nuovo Teatro Verdi, i migliori talenti del fioretto maschile e femminile. Saranno 16 le nazioni impegnate nella kermesse brindisina con un totale di 150 partecipanti, con tecnici e staff al seguito. Nel corso della manifestazione sarà assegnata la «Mediterranean Cup» ai vincitori delle prove individuali e a squadre.

Si tratta della prima tappa del circuito della Confederazione Europea di Scherma (EFC) intitolato «Fencing for Everyone» (U23 European Cup) e si svolge sotto l’egida della Federazione Italiana Scherma (FIS) e con il patrocinio della Confederazione del Mediterraneo di Scherma (CO.ME.S). Testimonial d’eccezione sarà Valentina Vezzali, che ha conquistato sei volte l’oro olimpico, che è stata protagonista assoluta della scena mondiale ed è certamente una delle figure più importanti della storia dello sport italiano.

Quella di venerdì 18 ottobre sarà una giornata ricca di appuntamenti, a cominciare dalla conferenza stampa di presentazione della «Coppa Europa U23» - coordinata da Dario Cioffi - che si terrà alle ore 12.00 nella Sala della Colonna di Palazzo Granafei-Nervegna con la partecipazione del sindaco di Brindisi Giuseppe Marchionna, del presidente del Comitato organizzatore Patrizia Carra, del presidente della Federscherma Paolo Azzi, del presidente Confederazione Europea di Scherma Pascal Tesch, del presidente della società «Lame Azzurre - Maestri Zumbo» di Brindisi Alessandro Rubino e naturalmente di Valentina Vezzali. Previsti anche gli interventi del presidente della Confederazione del Mediterraneo di Scherma Ziad El Choueiry, del vicepresidente della Confederazione del Mediterraneo di Scherma Vincenzo De Bartolomeo, del presidente onorario della FIS e ideatore del progetto «Fencing for everyone» Giorgio Scarso.

In serata, a partire dalle ore 19.00, cerimonia inaugurale nel Nuovo Teatro Verdi
con la proiezione in apertura del video emozionale «Chi è di scena? La scherma», curato da Mimmo Greco con la partecipazione di Mino Profico e i testi di Roberto Romeo. Un filmato che rende omaggio alla città e alla sua tradizione schermistica e dà il benvenuto alle delegazioni internazionali presenti.

Dopo l'ingresso ufficiale delle bandiere dei Paesi partecipanti, sono previsti gli interventi di saluto del sindaco Giuseppe Marchionna, del presidente del comitato organizzatore Patrizia Carra, dei parlamentari Roberto Marti e Mauro D'Attis, del Prefetto Luigi Carnevale. Sarannno proiettati i videomessaggi del vice Premier e ministro degli esteri Antonio Tajani e del presidente del CONI Giovanni Malagò. Nel cuore della cerimonia spazio alla testimonial Valentina Vezzali. Previsto anche il saluto del direttore generale dei Giochi del Mediterraneo - Taranto 2026, Carlo Molfetta (medaglia d'oro nelle Olimpiadi di Londra del 2012). Infine, gli interventi delle figure più rappresentative della scherma nazionale e internazionale: Pascal Tesch, Paolo Azzi, Vincenzo De Bartolomeo e Giorgio Scarso.

In scaletta alcuni momenti di spettacolo con il gruppo canoro «Faraualla», il gruppo di Studio 19 di hip pop, il coro dell'Istituto Comprensivo Commenda di Brindisi, diretto da Stefania Coccia, e le coreografie dell'IC Commenda curate da Silvia Lapomarda in collaborazione con l'associazione «Relevè». L'evento nel Nuovo Teatro Verdi - che sarà condotto da Antonio Celeste - si concluderà con l'esecuzione dell'inno della «Coppa Europa U23» (testi di Patrizia Carra. musica di Marco Rollo).

Per Patrizia Carra, presidente del comitato organizzatore, la Coppa Europa Under 23 offre una prestigiosa vetrina internazionale alla città di Brindisi e all'intero territorio: «La presenza come testimonial di Valentina Vezzali, indiscussa regina mondiale del fioretto ed esempio straordinario sul piano umano e sportivo per le nuove generazioni, è motivo di orgoglio per il comitato organizzatore dell'evento, aumentando l'appeal di una kermesse di grande caratura tecnica e organizzativa».

IL PROGRAMMA DELLE GARE
Le fasi preliminari si svolgeranno nel Pala Pentassuglia in contrada Masseriola. Semifinali, finali e cerimonia di premiazione (presumibilmente alle ore 17.00) nel Nuovo Teatro Verdi di Brindisi, alla presenza della stessa Vezzali. La partecipazione a tutte le fasi della competizione è gratuita.
Le fasi finali saranno trasmesse sul canale Youtube ufficiale FederschermaTV1 e sulla pagina Facebook della Federazione Italiana Scherma.

Sabato 19 ottobre
- Ore 09:00:  Fioretto maschile individuale
- Ore 13.00:  Fioretto femminile a squadre

Domenica 20 ottobre
- Ore 08.30:  Fioretto femminile individuale

Maggiori informazioni disponibili su www.europeanfencingcup.com

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Si è conclusa domenica 13 ottobre 2024, l’'VIII Edizione del Festival della Cooperazione Internazionale di Ostuni, che ha rappresentato un'importante occasione  per continuare a promuovere  l'inclusione delle persone con disabilità nel Mediterraneo.

Coordinato dal Dott. Franco Colizzi, il Festival ha avuto come tema “Nessuno fuori. La cooperazione inclusiva nel Mediterraneo”, ed è stato mirato a valorizzare la cooperazione inclusiva attraverso il coinvolgimento diretto di persone diversamente abili, in collaborazione con la RIDS e l’AIFO. 

Quest'anno, il Festival ha ripreso lo spirito della prima edizione, con particolare attenzione ai diritti umani e all'inclusione.

Il progetto Erasmus Plus DICoo (Disabilità, Inclusione, Cooperazione) ha avuto un ruolo centrale. Avviato a Tunisi nel 2023, ha portato 22 persone con disabilità da Croazia, Italia, Tunisia e Marocco ad Ostuni, accompagnate dai loro assistenti, per una formazione che le renderà esperti junior in disabilità nella cooperazione internazionale. Questo percorso offre l'opportunità di affiancare chi lavora sui progetti di sviluppo, affinché tali progetti integrino competenze specifiche derivanti dalle diverse disabilità.

Rilevante è stato il contributo di una equipe di AIFO che ha partecipato attivamente alle sessioni della formazione.

Numerose attività, tra cui mostre, seminari, convegni, e iniziative sportive, hanno dimostrato come, eliminando le barriere, le persone con disabilità possano sviluppare pienamente il loro potenziale. L'obiettivo del Festival è quello di promuovere un “capacity building”, ovvero la capacità di una società di favorire il pieno sviluppo delle persone più vulnerabili.

In apertura del Festival, importante è stata la cerimonia di intitolazione di un giardino del centro della Città di Ostuni a “Raoul Follereau”,  giornalista filantropo, “apostolo della solidarietà”, ai cui valori di amore e giustizia si ispira l’AIFO, Organizzazione non governativa che promuove la cultura della “cura” e della “inclusione” attraverso i progetti di Cooperazione Internazionale all’estero e sul territorio italiano, con attività di sensibilizzazione alla tutela delle persone che vivono in condizioni di fragilità e di emarginazione.

Nel corso del Festival sono state presentate tre mostre fotografiche avente tutte come tema l’inclusione ed una mostra di pittura. Importante e partecipato è stato anche l’incontro pubblico su “La guerra come prima causa mondiale di disabilità” tenutosi presso la biblioteca comunale, con testimonianze di persone che hanno partecipato ad iniziative di volontariato in Palestina e in Ucraina.

Particolarmente significativa è stata la giornata conclusiva del Festival presso il Liceo scientifico "Calamo Pepe" con l'iniziativa “L'inclusione fa centro!”, portando in primo piano il valore dello sport come strumento di integrazione, con un dibattito su sport e disabilità tenutosi nell’Auditorium della scuola alla presenza di un folto gruppo di studenti e volontari. A seguire, nella Palestra si è svolto un mini torneo di basket tra squadre composte da persone con disabilità del Marocco, Tunisia, Croazia, Italia e persone con disabilità dell’AIPD (Associazione Italiana Persone Down) di Brindisi; al torneo ha partecipato anche un gruppo di giovani studenti che praticano il basket e di volontari.

Nel corso del festival, diverse delegazioni, tra cui rappresentanti provenienti da Croazia, Marocco, Tunisia e Italia, hanno poi condiviso esperienze e competenze, mettendo in luce il potenziale della cooperazione internazionale per migliorare l'inclusione delle persone con disabilità.

Tra i momenti più toccanti e che hanno coinvolto emotivamente i partecipanti lo  spettacolo musicale del sodalizio di persone con disabilità “I Portatori di gioia” di Ceglie Messapica e lo spettacolo teatrale della associazione di persone disabili “Città Solidale” di Latiano, che ha portato in scena una riflessione sull'inclusione e sulla diversità.

Il Festival ha sottolineato l'importanza di una società inclusiva, capace di riconoscere il valore di ogni individuo, indipendentemente dalle sue fragilità. Il Mare Mediterraneo, luogo simbolico di incontro e dialogo tra le culture, è stato al centro delle riflessioni del festival, con l'auspicio che possa diventare un mare di inclusione, di pace e di cooperazione.

L'obiettivo del Festival rimane sempre quello di promuovere una cooperazione internazionale che guardi al futuro, rispettosa delle persone con disabilità, e che sia in grado di affrontare le sfide del presente attraverso progetti concreti e la partecipazione attiva delle persone più vulnerabili.

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Green Game a Brindisi: parte il campionato delle scuole sul riciclo!

Il progetto di BIOREPACK, CIAL, COMIECO, COREPLA, COREVE e RICREA torna ad entusiasmare gli studenti italiani!

 

Il Green Game, progetto didattico itinerante che porta nelle scuole superiori un percorso educativo, dedicato alla sostenibilità, all’educazione civica, all’educazione ambientale e alla raccolta differenziata, con un approccio coinvolgente e divertente, compie quest’anno dodici anni. Gli Istituti Secondari Superiori di II grado italiani sono pronti a scendere in campo come protagonisti!

Green Game è il progetto promosso dai Consorzi Nazionali per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi: BIOREPACK, CIAL, COMIECO, COREPLA, COREVE e RICREA con il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

 “I Consorzi Nazionali BIOREPACK, CIAL, COMIECO, COREPLA, COREVE e RICREA sono orgogliosi di annunciare l'inizio della nuova edizione del Green Game - Hanno dichiarato congiuntamente - In questi anni, nel corso dei quali la percentuale di raccolta differenziata è in continua crescita, e nel pieno rispetto degli obiettivi dell’agenda 2030, diventa ancora più importante promuovere una cultura del corretto riciclo dei rifiuti, promozione che passa dalle scuole e arriva alle famiglie e alla società civile. il Green Game si è dimostrato un ottimo strumento in questa direzione: il coinvolgimento negli anni di migliaia di studenti, insegnanti e famiglie, sta trasformando il modo in cui viene percepita l'educazione ambientale”.

La fase dedicata alla formazione è affidata a Peaktime, l'agenzia produttrice del format. I formatori Alvin Crescini e Stefano Leva guidano gli studenti attraverso i concetti chiave della sostenibilità e della raccolta differenziata, facendo vivere un'esperienza di apprendimento dinamica e coinvolgente.

Al termine della lezione, le classi mettono alla prova le proprie conoscenze rispondendo a quesiti relativi agli argomenti trattati dai relatori. Questo processo promuove il lavoro di squadra, richiede un'attenzione scrupolosa durante le lezioni e mette alla prova il tempo di risposta degli studenti.

Per la 12ª edizione saranno coinvolte oltre 200 scuole, con due versioni: "Green Game digital" per gli Istituti Secondari di II grado di tutta Italia e "Green Game in presenza" riservato a 50 scuole in Piemonte.

 Il tour “digitale” partirà lunedì 4 novembre: quale scuola diventerà Campione d’Italia?  Freschi vincitori dell’edizione 2023-2024 sono le alunne e gli alunni della 2^A dell’IIS “Bernalda Ferrandina” di Ferrandina (MT).

Per ulteriori informazioni e per le iscrizioni, è possibile visitare il sito web www.greengame.it e seguire i canali social ufficiali su Facebook e Instagram. La partecipazione è gratuita.

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Sabato 19 ottobre, alle ore 18, nella Civica Biblioteca di San Vito dei Normanni si svolgerà una conferenza, dal titolo “Dialoghi musicologici”, per presentare gli atti del convegno internazionale di studi sulla produzione sacra e profana di Leonardo Leo, che si è svolto lo scorso anno a Reggio Calabria, il 3 e 4 ottobre, su iniziativa del dipartimento di Musicologia del Conservatorio “Francesco Cilea”. L’appuntamento chiude la prima parte del “Barocco Festival Leonardo Leo”, la rassegna di musica antica giunta alla XXVII edizione e organizzata dalla Città di San Vito dei Normanni con il Comune di Brindisi, il Ministero della Cultura e la Regione Puglia. L’ingresso è libero. Info T. 347 0604118.  

Il convegno di Reggio Calabria ha rappresentato un momento cruciale per gli studi musicologici per la riscoperta e la rivalutazione della vasta produzione leana. L’iniziativa ha coinvolto studiosi di spicco nel campo della musica barocca, che hanno esaminato in profondità le opere di Leo e realizzato un intenso lavoro di ricerca, analisi e confronto, accomunati dall’idea di approfondire la conoscenza di un autore il cui contributo al repertorio musicale del XVIII secolo riveste un interesse assoluto. In particolare, si è discusso della complessità del rapporto tra il sacro e il profano nella produzione di Leo, capace di muoversi con sapienza tra questi due mondi apparentemente opposti dimostrando una padronanza tecnica e una sensibilità espressiva che lo collocano tra i massimi esponenti della Scuola Napoletana. Le nuove scoperte su Leo gettano luce su aspetti originali della sua biografia e della sua attività compositiva offrendo spunti di riflessione per future ricerche.

Durante l’incontro sarà approfondito anche l’oratorio di Leo “In Lode della Beata Vergine del Rosario, eseguito in prima assoluta moderna dall’orchestra “La Confraternita de’ Musici” lo scorso 7 settembre. Il capolavoro, rimasto nell’oblio per lungo tempo, è uno dei vertici della produzione sacra del compositore e offre un esempio chiaro del suo talento nella costruzione di strutture polifoniche e nell’uso di un linguaggio musicale espressivo. L’esecuzione dell’oratorio rappresenta un tassello fondamentale nel processo di riscoperta e valorizzazione del repertorio leano, permettendo di apprezzare la profondità e la spiritualità della sua musica. La riscoperta aggiunge ulteriore valore alla figura di Leonardo Leo nel panorama della musica barocca europea.

A condurre l’incontro sarà la musicologa Maria Grazia Melucci, presenza che garantisce un dibattito di alto profilo scientifico e culturale. Sarà presente anche il curatore degli atti del convegno, il prof. Gaetano Pitarresi, autore di un monumentale lavoro di oltre 700 pagine che raccoglie gli interventi dei numerosi studiosi coinvolti nel convegno di Reggio Calabria. Pitarresi illustrerà i principali risultati della ricerca, con particolare attenzione alle nuove prospettive emerse sull’opera del musicista. L’incontro vedrà la partecipazione del M.O Cosimo Prontera, direttore artistico del “Barocco Festival Leonardo Leo, il quale offrirà una testimonianza diretta sull’importanza di preservare e divulgare questo patrimonio musicale, anche attraverso iniziative concertistiche e di studio come quella del Festival.

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Al via a San Michele Salentino il “Piano Italia a 1 Giga” finanziato con i fondi del PNRR per rendere disponibili i collegamenti Internet per abitazioni, attività commerciali e imprese. L’intervento di Open Fiber nel Comune in provincia di Brindisi prevede il cablaggio in modalità FTTH (Fiber To The Home, la fibra ottica fino a casa) di 2.485 civici distribuiti sul territorio e corrispondenti a 2.647 unità immobiliari.

La connettività in fibra ottica realizzata da Open Fiber può raggiungere la velocità di 10 Gigabit al secondo e permette di ottenere numerosi vantaggi grazie all’accesso ad una vasta gamma di servizi in rete, oltre a semplificare le relazioni tra cittadini e pubbliche amministrazioni, potenziare la didattica per gli studenti e migliorare la produttività e la competitività delle piccole e medie imprese.

OPEN FIBER E LA SOSTENIBILITÀ

L’intervento su San Michele Salentino prevede il riuso di infrastrutture già esistenti, limitando al minimo l’impatto e gli eventuali disagi per la comunità. Come nei cantieri aperti da Open Fiber in tutta Italia, gli scavi saranno effettuati privilegiando metodologie innovative e a basso impatto ambientale. Le potenzialità della tecnologia FTTH sono inoltre di fondamentale importanza anche in termini di ecosostenibilità. I cavi in fibra ottica, infatti, consumano meno energia riducendo l’emissione di anidride carbonica e calore in atmosfera.

I VANTAGGI DELLA NUOVA RETE A BANDA ULTRA LARGA

«L'arrivo della fibra ottica ultraveloce segna un passo decisivo per lo sviluppo della nostra comunità, permettendo a cittadini, imprese e istituzioni di competere con le grandi città - spiega il sindaco Giovanni Allegrini -. La connessione veloce garantirà l'accesso a servizi digitali essenziali, favorendo la crescita economica e la fruibilità di aree in questo momento poco connesse. Grazie al coordinamento dell'amministrazione migliaia di unità immobiliari potranno beneficiare di questa infrastruttura, promuovendo nuove opportunità produttive e migliorando le attività esistenti».

«Prosegue l’impegno di Open Fiber per digitalizzare la Puglia e dotare le comunità locali di una rete in fibra ottica ad alta velocità che garantirà connessione stabile e performante per lo svolgimento di molteplici attività da remoto e l’erogazione dei servizi online - dice Adriano Rutigliano, field manager dell’azienda guidata dall’Amministratore delegato Giuseppe Gola

-. Si tratta di un investimento strategico per il territorio che, grazie alla proficua sinergia con l’Amministrazione comunale, porterà la tecnologia FTTH in oltre duemila unità immobiliari rendendo San Michele Salentino digitalmente avanzata».

 

IL PIANO ITALIA A 1 GIGA

Il “Piano Italia a 1 Giga” rientra nei piani di intervento pubblico della Strategia italiana per la Banda Ultra Larga, finanziato e promosso dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio grazie ai fondi del PNRR, e attuato da Infratel Italia.

Open Fiber si è aggiudicata complessivamente 8 lotti in gara, per un totale di 3.881 comuni in 9 regioni: Puglia, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Sicilia, Toscana e Veneto.

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SICCITÀ: COLDIRETTI PUGLIA, ANNATA MAGRA PER LE CASTAGNE (-90%) FRUTTO SIMBOLO DELL’AUTUNNO

A causa del caldo sopra la media e dell’umidità nella fase cruciale della piante in produzione, con un attacco forte di peronospora del castagno

Annata magra per le castagne in Puglia, con una manciata di chili raccolti a causa della siccità e dell’umidità nella fase cruciale della piante in produzione, con un attacco forte di peronospora del castagno, la bruciatura fogliare, che fa cadere le foglie ma anche i ricci, rendendo nullo il raccolto. E’ quanto emerge dal monitoraggio effettuato dalla Coldiretti Puglia, che stima il crollo della produzione di castagne fino al 90%  per il frutto simbolo dell’autunno sulle tavole dei consumatori.

Si tratta di un prodotto molto gradito dai consumatori – aggiunge Coldiretti Puglia - che è a rischio di estinzione in Puglia anche per la presenza del cinipide galligeno del castagno proveniente dalla Cina. Contro questa minaccia è stata avviata una capillare guerra biologica, così come la difesa contro il mal dell’inchiostro. Nelle aree vocate in Puglia come Vico del Gargano, Carpino, Ischitella e Cagnano, nel basso Salento tra Supersano, Alessano e ai Paduli, sulla Murgia, i castagneti sono stati strappati a fatica ai virus alieni e al mal dell’inchiostro, afferma Coldiretti Puglia, sulla base del monitoraggio della produzione in Puglia dell’albero del pane, il castagno.

A pesare – sottolinea Coldiretti Puglia – sono, oltre al clima, gli attacchi del cinipide galligeno del castagno (Dryocosmus kuriphilus) proveniente dalla Cina, che da anni infesta i boschi provocando nella piante la formazione di galle, cioè ingrossamenti delle gemme di varie forme e dimensioni. Il mal dell’inchiostro, invece, è una malattia provocata dall’agente patogeno Phythophthora cambivora – spiega Coldiretti Puglia – ovvero un fungo appartenetene alla classe degli Oomycetes che provoca danni visibili dalle macchie necrotiche che hanno una caratteristica forma a “lingua di fuoco”.

Si resta molto lontani – sottolinea la Coldiretti – dai fasti produttivi del passato per quello che Giovanni Pascoli chiamava “l’italico albero del pane”, simbolo dell’autunno nei libri scolastici di molteplici generazioni di giovani scolari. Basti ricordare che nel 1911 la produzione di castagne ammontava a 829 milioni di chili, ma ancora dieci anni fa era pari a 55 milioni di chili.

Le castagne sono consumate dall’uomo fin da tempi immemorabili, ne parla per primo lo storico greco Senofonte, vissuto tra il 430 e il 355 A. C, che definisce il castagno “l’albero del pane”, poi nel 40 a.c. Marziale. Di castagne parla ancora Virgilio (il quale suggerisce d’innestare il castagno sul faggio) che le ricorda cucinate con il latte e mangiate con il formaggio. Per secoli un vero alimento, o un obbligato surrogato, grazie alle castagne, tante comunità rurali hanno potuto fronteggiare carestie, crisi economiche. Poi un lento abbandono con lo spopolamento delle aree interne della nostra penisola.

Il rischio è quello di trovarsi nel piatto, senza saperlo, castagne straniere provenienti soprattutto da Portogallo, Turchia, Spagna e dalla Grecia, spesso spacciate per italiane, con forti ripercussioni sui prezzi corrisposti ai produttori. Da qui la richiesta di Coldiretti di assicurare più controlli sull’origine delle castagne messe in vendita in Italia per evitare che diventino tutte, incredibilmente, tricolori. Ancora peggiore è la situazione dei trasformati, per i quali non vi è l’obbligo di etichettatura di origine e per le farine di castagne che, non avendo un codice doganale specifico, non è neppure dato a sapersi quante ne vengano importate.

Se non si vuole comunque correre il rischio di acquistare spesso a caro prezzo caldarroste straniere in vendita nel centro delle città, la Coldiretti invita i consumatori a prestare attenzione alla qualità e suggerisce di ricorrere a un più genuino fai da te casalingo per garantirsi un prodotto fresco, sicuro e a costi accessibili. Meglio allora frequentare i mercati degli agricoltori di Campagna Amica o quelle sagre che si potranno svolgere in questi giorni dove è possibile fare buoni acquisti di alta qualità oppure rivolgersi alle imprese agricole e riscoprire il gusto di partecipare nei boschi alla raccolta delle castagne.

Un patrimonio che continua a essere presente nelle tradizioni alimentari autunnali degli italiani da consumare – conclude la Coldiretti – in diversi modi: arrosto (dopo averle incise sul lato bombato metterle in una padella di ferro con il fondo forato e cuocerle o sul fuoco vivo o in forno per circa 30 minuti, dopo la cottura si consiglia di avvolgerle in un canovaccio umido); lesse (dopo averle lavate accuratamente, cuocerle in abbondante acqua salata per circa 40 minuti); cotte in latte e zucchero; usate per particolari ripieni, nella preparazione di primi piatti o elaborati secondi a base di carne.

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Anche quest’anno riparte il progetto, fortemente voluto dal Questore Dr. Giampietro Lionetti, “I GIOVEDI’ DELLA LEGALITA” della Polizia di Stato di Brindisi, in collaborazione con gli Istituti scolastici della città di Mesagne, giunto alla sua quarta edizione. Per l’anno scolastico 2024/2025, tutti i giovedì, a partire dal prossimo 17 ottobre e fino al 5 giugno 2025, il Dirigente, insieme agli uomini e alle donne del Commissariato di P.S. di Mesagne incontreranno gli studenti sia tra i banchi di scuola sia all’interno degli Uffici dello stesso Commissariato.

Gli incontri, grazie alla fattiva collaborazione dei Dirigenti e dei collaboratori scolastici dell’IISS “Epifanio Ferdinando”, dell’Istituto Comprensivo Statale “Giovanni XXIII - Moro” e dell’Istituto Comprensivo Statale “Carducci - Materdona” di Mesagne, verteranno sui temi della legalità. Nello specifico, si parlerà dei pericoli della rete, del corretto uso dei social network, della prevenzione di comportamenti a rischio legati all’abuso della Rete Internet, della sensibilizzazione dei fenomeni legati al bullismo ed al cyberbullismo, di educazione stradale, dei pericoli legati all’uso di alcol e sostanza stupefacente, della prevenzione di comportamenti a rischio legati all’uso improprio di fuochi pirotecnici, di integrazione e di prevenzione del gioco d’azzardo.

Gli studenti, insieme agli uomini e alle donne della Polizia di Stato, affronteranno importanti tematiche per acquisire consapevolezza sull’importanza di essere cittadini attivi, avendo l’opportunità di visionare i mezzi e le strumentazioni della Squadra Volante e della Polizia Scientifica.

 

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