Redazione

Carovigno. Indagata per atti persecutori, disposta la misura del divieto di avvicinamento. I Carabinieri della Stazione di Carovigno hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento emessa dal Tribunale di Brindisi nei confronti di una 20enne del luogo, indagata per atti persecutori nei confronti di tre persone (fra le quali un minore), residenti in un altro Comune della provincia, per fatti accaduti continuativamente a partire dall’agosto 2020.

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Villa Castelli. Detiene in casa marijuana, materiale per pesatura e il confezionamento e un libro contabile dell’attività di spaccio, oltre a denaro contante ritenuto provento illecito, arrestata.

I Carabinieri della Stazione di Villa Castelli, a conclusione degli accertamenti, hanno tratto in arresto una 37enne del luogo, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare, la donna, nella mattinata dell’11 febbraio, a seguito di una perquisizione domiciliare presso la sua abitazione, è stata trovata in possesso di 20 grammi di marijuana e vario materiale per la pesatura e il confezionamento, il tutto occultato all’interno della camera da letto, successivamente sequestrato. Nel medesimo contesto, nel locale soggiorno, è stato rinvenuto un libro contabile dell’attività di spaccio e la somma contante di 375,00 euro ritenuta provento dell’attività illecita, posti sotto sequestro. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, dopo le formalità di rito, la donna è stata rimessa in libertà.

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COVID - VIZZINO: PARTE LA CAMPAGNA VACCINALE. SARANNO ATTIVATE TUTTE LE STRUTTURE DISPONIBILI IN PROVINCIA. 

 
Con le difficoltà che una operazione di tale entità comporta, è partita la campagna vaccinale riguardante la popolazione da 80 anni in poi, residente nella nostra regione. 
Il vaccino sarà somministrato a partire dal 22 febbraio nei centri vaccinali presenti in provincia di Brindisi.
Le prenotazioni potranno essere effettuate (anche delegando qualcun altro) da cittadini ottantenni e ultra-ottantenni che si trovano in condizioni di autosufficienza. Non è necessaria la prescrizione del medico curante, visto che è sufficiente la tessera sanitaria. 
Ci si può rivolgere agli sportelli Cup, alle farmacie, al numero verde 800888388 (attivo solo da rete fissa dalle ore 8 alle ore 19), al numero fisso 080/9181603 (attivo da rete fissa e da cellulari dalle ore 8 alle ore 19) oppure al portale Puglia Salute dal menu “servizi online”.
Gli anziani che avranno effettuato la prenotazione saranno convocati in una delle quattro sedi che risultano attrezzate per accogliere numeri importanti di persone, coincidenti con i Centri Vaccinazione Sisp (Sistema igiene e sanità pubblica) dei Comuni di Brindisi (Piazza Di Summa); Fasano (Pta via Nazionale dei Trulli); San Pietro Vernotico (via Sant’Antonio) ed Oria (via Frascata). Nelle operazioni di vaccinazione saranno coinvolti anche tutti gli altri centri vaccinali presenti nei comuni della provincia di Brindisi.

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Finalmente il Semaforo ci dà il giallo. Abbiamo vissuto modalità confuse. Tutto è dovuto al Covid -19. Il 2020 è stato un anno drammatico per la salute del cittadino e quindi di tutti i nostri anziani. 

Dall’inizio della pandemia, i morti sotto i 60 anni sono il 4,4%, mentre per gli anziani la soglia è stata del 90 per cento. Lo abbiamo vissuto nelle nostre case, ma anche nelle nostre RSA e RSSA (residenze per gli anziani) con una continua escalation inaccettabile. 
Lo testimoniano i dati dei contagiati e dei decessi avvenuti in tutta la nostra provincia. Vorremmo avere di Più. 
Il vaccino è indispensabile e potrebbe ridurre la mortalità agli anziani del 70 per cento. Non gradiamo, però, le disuguaglianze e le differenze territoriali. 
Oggi, comunque, è possibile la vaccinazione per gli over 80 e per i loro caregivers. 
Chiediamo ai nostri anziani ottantenni che è possibile prenotare il vaccino anticovid.
La vaccinazione può essere effettuata in ambulatorio o a domicilio. Il sindacato informa che la prenotazione in ambulatorio può avvenire non solo sul portale PugliaSalute https/WWW.sanità.it, per telefono al Centro Unico di prenotazione (Cup delle Asl, ma anche di persona nella Farmacia abilitata al servizio farmacup più vicina di casa. 
La nostra raccomandazione di portare con sé la tessera sanitaria dell’interessato, che può recarsi di persona o incaricare un familiare o altri. Il nostro invito è di non accalcarsi in farmacia perché il servizio è capillare e per tutti è possibile, entro breve tempo, essere vaccinati.
Il segretario responsabile
Tindaro Giunta

Sono 968 i milioni di finanziamenti arrivati al sistema consortile nell’ultimo quinquennio che non sono stati utilizzati dai Consorzi di Bonifica commissariati per dare il via alle opere irrigue vitali allo sviluppo rurale della Puglia, con 39 miliardi di euro di fondi della PAC 2021-2027 e della Next Generation EU per le risorse idriche e la tutela del territorio, oltre ad ulteriori risorse dai fondi di sviluppo e coesione, che vanno strategicamente impiegati per ridare forma e sostanza ​ alla bonifica integrale in Puglia. Chiede una stretta Coldiretti Puglia sullo spinoso e annoso tema dei Consorzi di Bonifica commissariati in Puglia, con una piattaforma di proposte operative elaborate di concerto con l’ANBI nazionale.

“Vanno sfruttate al meglio tutte le risorse messe a disposizione della programmazione degli interventi idrici e di riassetto del territorio nei prossimi anni, perché è andata persa finora l’opportunità di ridisegnare la bonifica integrale in Puglia, dove sono drammatici gli effetti dell’incuria e delle mancate opere di bonifica sul territorio, tanto tangibili che siamo riusciti a documentarli. Si sono consolidate nel tempo nuove e inevitabili esigenze di manutenzioni straordinarie delle opere pubbliche di bonifica che non possono e non devono essere scaricate sull’incolpevole platea di utenti, i quali hanno, loro malgrado, già subito nell’ultimo ventennio innumerevoli danni per mancata manutenzione”, afferma il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.

Coldiretti Puglia e ANBI chiedono la determinazione dell’ammontare complessivo per ciascun Consorzio commissariato delle passività per ​ opere e servizi strettamente connessi alla bonifica, delle esposizioni debitorie per prestiti e mutui e dei crediti effettivamente esigibili, perché solo dalla fotografia reale della situazione si deve ripartire per consentire alla Giunta regionale di predisporre un piano di intervento finanziario da parte della Regione Puglia diretto all'azzeramento della massa passiva netta gravante sul bilancio di ciascun Consorzio, articolato in più misure e graduato nel tempo.

“Ribadiamo la necessità di cristallizzare il pagamento degli oneri di contribuenza, in attesa che sia rideterminata una misura equa dei contributi di bonifica, vincolati alla sola manutenzione ordinaria – insiste il presidente Muraglia - in modo che i contribuenti siano chiamati a pagare in termini sostenibili e per servizi di cui finalmente e realmente beneficiano”.

La mancanza di una organica politica di bonifica e irrigazione – aggiunge Coldiretti Puglia – comporta che lo stesso costo dell’acqua sia stato e continui ad essere caratterizzato da profonde ingiustizie. Per questo vanno rivisti gli accordi fatti con la Regione Basilicata, circa il ristoro del danno ambientale.

“E’ indispensabile che il Consorzio di bonifica Centro – Sud Puglia si faccia carico, attraverso un piano organico pluriennale, di tutti gli interventi di manutenzione straordinaria - precisa il direttore regionale, Pietro Piccioni - al fine di non gravare di oneri impropri i consorziati, già colpiti sia patrimonialmente, che nella formazione del reddito, in considerazione dei ripetuti danni subiti, a causa della mancata manutenzione ordinaria e straordinaria”.

La Regione Puglia, l'assessore regionale all’Agricoltura Pentassuglia, dovranno assicurare ai cittadini sicurezza ambientale, contrasto al dissesto idrogeologico e acqua per l'agricoltura, tramite risorse economiche adeguate dovrà assicurare al Consorzio risorse economiche adeguate – incalzano Coldiretti Puglia e ANBI - per poter iniziare un necessario, serio, preventivo, concreto, programma di manutenzione delle opere di bonifica idraulica, solo in questo modo infatti sarà possibile riprendere appieno l’attività istituzionale con l’esercizio e la manutenzione delle opere pubbliche che giustificherà l’imposizione della contribuenza consortile, imposizione attraverso l’applicazione del nuovo piano di classifica, come sopra definito.

L’ANBI resta disponibile ad assicurare “la propria collaborazione – ribadisce il Direttore Nazionale Gargano - al fine di consentire finalmente ai Consorzi da anni commissariati di tornare a svolgere il proprio ruolo insostituibile di ente pubblico economico ad autonomia funzionale e di autogoverno delle categorie interessate, alla luce del principio di sussidiarietà e nel rispetto dell’accordo Stato-Regioni stipulato il 18 settembre 2008 e quale punto di riferimento rispetto alle opportunità offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.

Da rilanciare il percorso già costruito con il Commissario Borzillo che, facendo leva sullo strumento della Legge di Orientamento in Agricoltura, attraverso un albo di imprese agricole, consentirà di gestire tempestivamente le attività di manutenzione ordinaria delle reti idrauliche dagli stessi tutori del territorio che conoscono nel dettaglio punti critici e zone più problematiche.

 

“Stop alla colonizzazione selvaggia del nostro territorio da parte dei giganti del fotovoltaico. Questa volta siamo pronti alle barricate contro un nuovo impianto che minaccia di divorare una vasta fetta di terra del Parco del Negroamaro, tra Campi Salentina, Cellino San Marco e Squinzano, proprio dove inizia la murgia salentina e i vigneti esprimono la parte migliore di sé, dando vita a vini importanti per grandi marchi di numerose cantine italiane. Daremo battaglia per difendere la nostra terra”. Così il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani insieme a Mauro di Maggio, presidente del Consorzio del Primitivo di Manduria dop, Damiano Reale, presidente del Consorzio Salice Salentino e ad Angelo Maci, presidente del Consorzio dei vini doc Brindisi e Squinzano.

“Già da tempo – rivendica Pagliaro – siamo in prima linea per bloccare nuove autorizzazioni all’installazione di campi fotovoltaici: su nostra richiesta si è tenuta a fine gennaio una prima audizione in Commissione Agricoltura del Consiglio regionale, da cui è emersa la volontà, condivisa con il mondo accademico, gli ambientalisti e molta parte del territorio, di alzare le barricate contro questa vera e propria invasione di pannelli solari nelle campagne del Salento. E abbiamo già richiesto una seconda audizione, questa volta congiunta con la Commissione Ambiente, per passare alla fase 2: la definizione delle modifiche da apportare al PEAR, il Piano Energetico Ambientale della Regione, per fissare paletti invalicabili contro la minaccia di nuovi insediamenti d’impianti fotovoltaici ed eolici”.

“Dobbiamo fermare l’avanzata delle lobby delle finte energie pulite, che stanno approfittando del disastro xylella per accaparrarsi i nostri terreni. E vogliamo smascherare la farsa dell’agro fotovoltaico, perché i nostri vigneti non possono produrre sotto le strutture fotovoltaiche”, sottolineano di Maggio, Reale e Maci.

“Le nostre terre – aggiungono – sono ricche di storia vitivinicola e hanno nel lungo tempo portato avanti la tradizione della vigna con amore e dedizione, invitando clienti ed esportatori esteri a guardare dal vivo le lunghe distese di terra coltivate e lavorate con fatica e sudore e mantenendo viva la storicità del territorio”.

Pe la promozione del territorio salentino colpito dalla xylella sono stati stanziati con un progetto del MIPAF presentato dal Distretto Agroalimentare Jonico Salentino ben 98 milioni di euro, di cui 62 a fondo perduto. Di questi, 3 milioni sono stati affidati ai consorzi di tutela per promuovere il territorio salentino.

“Con una mano si punta a riqualificare l’immagine del territorio del vino e dell’olio, con l’altra si autorizzano le lobby del fotovoltaico a distruggere il Salento. Questa volta faremo le barricate e inviteremo i produttori a scendere in campo”, concludono i tre presidenti dei Consorzi. 

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Vaccino anti- Covid: al via la prenotazione per ottantenni e ultraottantenni, sarà somministrato a partire dal 22 febbraio. Sarà coinvolto anche il centro vaccinale di Mesagne 

 
Da fonti Asl e dipartimento di Prevenzione di prevenzione regionale, tramite il consigliere Mauro Vizzino, ho appreso che - come era possibile fare  a partire da oggi, giovedì 11 febbraio – molti cittadini mesagnesi di età pari o superiore agli 80 anni si sono già prenotati per il vaccino anti-Covid.
 
Ricordo che le prenotazioni possono essere effettuate da ottantenni e ultraottantenni in condizione di autosufficienza, direttamente (o tramite terzi dagli stessi delegati), senza prescrizione del medico, presentando la tessera sanitaria, attraverso una delle seguenti modalità:
 
Sportelli Cup; farmacie durante il normale orario di apertura al pubblico; chiamando il numero verde 800 888388 (attivo solo da rete fissa dalle ore 8 alle ore 19); chiamando il numero fisso 080.9181603 (attivo da rete fissa e da cellulare, dalle ore 8 alle ore 19). La prenotazione potrà, infine, avvenire tramite Portale Puglia Salute dal menu “Servizi online". 
 
L’organizzazione della campagna vaccinale rispetta i criteri operativi stabiliti dalla Regione Puglia. Potranno prenotarsi per il vaccino coloro che sono residenti o domiciliati in uno dei Comuni della provincia di Brindisi. La somministrazione sarà effettuata a partire dal prossimo 22 febbraio. 
 
Gli interessati saranno convocati in una delle 4 sedi che risultano attrezzate per accogliere numeri importanti di persone, coincidenti con i Centri Vaccinazione Sisp (Sistema igiene e sanità pubblica) dei Comuni di Brindisi (Piazza Di Summa); Fasano (Pta via Nazionale dei Trulli); San Pietro Vernotico (via Sant’Antonio); Oria (via Frascata). Nelle operazioni di vaccinazione saranno coinvolti anche gli altri centri vaccinali territoriali, come quello presente a Mesagne.

Emergenza epidemiologica, gli aggiornamenti. 

Tra ieri e oggi a Mesagne si contano 16 nuovi casi e 14 guariti. Sono 73 le persone attualmente positive, 3 di loro sono ricoverate in ospedale, 2 in condizioni critiche.
La tracciatura dei contagi conferma la diffusione del virus all'interno dei medesimi nuclei familiari.
 
 

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi, giovedì 11 febbraio  2021 in Puglia, sono stati registrati 10.372  test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.248 casi positivi: 431 in provincia di Bari, 157 in provincia di Brindisi, 58 nella provincia BAT, 216 in provincia di Foggia, 72 in provincia di Lecce, 304 in provincia di Taranto, 5 residenti fuori regione, 5 provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 33 decessi: 13 in provincia di Bari, 9 in provincia BAT, 3 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Lecce, 6 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.408.642 test.

84.760 sono i pazienti guariti.

44.178 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 132.459, così suddivisi:

50.237 nella Provincia di Bari;

14.417 nella Provincia di Bat;

9.672 nella Provincia di Brindisi;

27.470 nella Provincia di Foggia;

11.258 nella Provincia di Lecce;

18.710 nella Provincia di Taranto;

555 attribuiti a residenti fuori regione;

140 provincia di residenza non nota.

Le antiche querce disseccate da alcuni anni nella villa comunale di Mesagne, ed estirpate, a breve saranno rimpiazzate da altrettante essenze arboree. Il progetto è targato Comune di Mesagne e Lions club international. Il tempo di predisporre i progetti e poi 17 lecci, ossia i Quercus Ilex, saranno piantumati nei 550 metri del perimetro del giardino pubblico. Di questi alberi, dell’altezza di ben 4 metri, 15 saranno donati dai Lions mentre 2 piante saranno donate dai proprietari del nuovo chioschetto collocato in via Tenente Ugo Granafei angolo via Boemondo Normanno. La decisione è stata presa poiché da tempo lo stato vegetativo del più grande polmone verde della città impensierisce i cittadini. Pertanto l’Amministrazione comunale ha fatto redigere dallo studio agronomico del dottor Vito Briamonte per conoscere esattamente la situazione patologica delle piante e gli interventi necessari a debellare le numerose sacche di secco presenti poiché lo stato vegetativo non è dei migliori. La villa comunale è stata realizzata negli ultimi decenni dell’Ottocento in largo Scarano, una zona all’epoca poco salubre, su una superficie di 15 mila metri quadrati.

Negli anni si è andata arricchendo di ben 390 piante di diverse tipologie tanto da essere classificata “giardino storico” per l’interesse pubblico offerto dalle essenze vegetali, alcune delle quali superano il secolo di vita, e dalle pertinenze architettoniche presenti. Il patrimonio arboricolo della villa comunale è composto per circa il 90% da piante arboree sempre verdi e per il restante 10% da piante arbustive allevate a cespuglio o ad alberello. La vetustà delle piante, diverse delle quali secolari, le potature non corrette, il rifacimento della superficie calpestabile ed altre cause hanno portato alla morte di diversi esemplari ed hanno compromesso in maniera irreversibile molte altre piante ancora in vita. Lo studio agronomico di Vito Briamonte ha confermato che a “contribuire all’alta percentuale di piante in pessimo stato e di piante ormai secche è stata certamente la drastica potatura generalizzata eseguita nel 2015. Pertanto si suggerisce la piantumazione di specie arboree sempreverdi, possibilmente autoctone, laddove lo spazio disponibile lo consente e piante arbustive a fiori colorati al fine di creare macchie di colore all’interno del verde”.

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