Redazione

Si è conclusa sabato 30 settembre la lunga missione di valutazione condotta sulle 22 componenti del sito seriale “Via Appia. Regina viarum” dal dott. Sanjin Mihelic per conto dell’ICOMOS - International Council on Monuments and Sites. La missione, che aveva lo scopo di verificare i perimetri del sito, lo stato di conservazione, tutela e valorizzazione dei beni, insieme agli altri requisiti richiesti dall’UNESCO per l’iscrizione nella Lista del patrimonio mondiale, ha visto la presenza dell’esperto internazionale, accompagnato da Angela Maria Ferroni, responsabile scientifico della candidatura, Laura Acampora,  coordinatrice per il MiC, e dai membri del Comitato scientifico, Tiziana Brasioli, Giuseppe Ceraudo, Vito Lattanzi, Stefanella Quilici Gigli, Alfonso Santoriello, Alessandra Sgammini.via_appia_antica_commissione_unesco_a_muro_tenente_2.jpg

Nelle diverse tappe della missione, oltre ai tecnici degli uffici del ministero della Cultura territorialmente competenti, si sono alternati sul campo numerosi esperti nazionali ed internazionali che hanno portato i loro contributi relativi non solo ai sopralluoghi condotti sull’Appia e sui monumenti e le città ad essa collegati, ma anche ai tanti aspetti scientifici correlati al passaggio e alla funzione strategica della Via nell’Antichità romana e nei secoli successivi, fino ai nostri giorni.

Durante la missione si sono svolti diversi incontri che hanno visto la partecipazione delle istituzioni territoriali e delle rappresentanze delle comunità e delle associazioni di categoria, finalizzati alla presentazione delle pianificazioni e dei progetti in atto e futuri. In tutte le tappe gli stakeholder, istituzionali e non, hanno accolto con interesse ed entusiasmo l’esperto ICOMOS e il team del ministero e del Comitato, testimoniando così la forte partecipazione e il coinvolgimento dei territori nel percorso di candidatura. In particolare, per quanto concerne la città di Mesagne, la missione è stata accolta presso il sito archeologico di Muro Tenente, l’ispezione ha incluso un’accurata visita che è partita dal Centro Storico per toccare l’apprezzata area castellare, quella archeologica, e un gradito pit stop con carrellata tra le facciate delle chiese barocche. Ad accompagnare l’equipe di studiosi c’erano il sindaco della città di Mesagne, Antonio Matarrelli; Mimmo Stella, consulente comunale per la valorizzazione, promozione e tutela del Centro storico, aree archeologiche, beni monumentali e museali; l’architetto comunale Marta Caliolo; Francesca Riccio, soprintendente Archeologia Belle arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce, insieme al funzionario archeologo Giuseppe Muci e al funzionario architetto Fernando Errico presso la medesima Soprintendenza, e al prof. Gert Burgers. La delegazione ha fatto tappa al Museo archeologico del territorio “Ugo Granafei”, qui l’incontro con la direttrice del Mater, Alessia Galiano. Ad attenderli a Muro Tenente, l’archeologa Ilaria Ricci per la cooperativa “Impact”.via_appia_antica_commissione_unesco_a_muro_tenente_4.jpg

All’interno dell’importante sito archeologico, la cui gestione è condivisa dai Comuni di Mesagne e Latiano, sono stati rinvenuti i resti di una strada glareata che - per tecnica costruttiva, larghezza e materiali usati – potrebbe rappresentare un percorso connesso al sistema Appia se non proprio un tratto collegato alla Via Appia Antica. Si tratta in entrambi i casi di ipotesi molto interessanti al vaglio degli studiosi. Lo scorso 29 settembre, alla vigilia della fine dei sopralluoghi, si è poi svolta a Roma, presso il Ministero, la riunione finale alla presenza del Sottosegretario di Stato Gianmarco Mazzi: i rappresentanti della Fondazione Santagata hanno illustrato il Piano di gestione elaborato per il sito “Via Appia. Regina viarum”, dopo le presentazioni dei tecnici ed esperti che hanno contribuito alla redazione della documentazione di candidatura per le diverse, importanti parti di competenza.via_appia_antica_commissione_unesco_a_muro_tenente_3.jpg

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Nel pomeriggio di ieri, personale della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. di Mesagne, al culmine di un’intensa e articolata attività d’indagine, ha dato esecuzione ad un’Ordinanza di Misura Cautelare personale, emessa in pari data dal G.I.P. presso il Tribunale di Brindisi su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un uomo e una donna, rispettivamente della Custodia Cautelare in Carcere e dell’Obbligo di Dimora, ritenuti responsabili dei reati di rapina aggravata e di favoreggiamento personale.

Nello specifico, la sera del 14 settembre 2023 veniva perpetrata una rapina ai danni del supermercato Eurospin di Mesagne da un giovane che, travisato con un passamontagna e armato di pistola, si era fatto consegnare la somma di circa 800 euro. Le attività investigative avviate nell’immediatezza proseguivano ininterrottamente per alcuni giorni fino a quando gli investigatori riuscivano a ricostruire tutti i movimenti e i percorsi compiuti dal presunto rapinatore per cercare di eludere le investigazioni, anche con il favoreggiamento di una ragazza che lo aveva aiutato recuperando la pistola nascosta in un terreno durante la fuga. Nel corso delle indagini, i poliziotti riuscivano anche ad individuare e sequestrare gli indumenti indossati al momento della rapina, dei quali l’uomo si era disfatto, occultandoli in alcuni poderi, mentre si allontanava per raggiungere un’auto, non di sua proprietà, parcheggiata a notevole distanza dal luogo della rapina.

Le risultanze dell’attività d’indagine della polizia giudiziaria del Commissariato di P.S. di Mesagne, oltre all’individuazione e alla compiuta identificazione del presunto autore della rapina all’Eurospin e della ragazza che lo aveva favorito ad eludere le investigazioni, fornivano  fondamentali elementi investigativi che consentivano il giorno 27 settembre u.s. al personale della Squadra Mobile della Questura di Brindisi e del Commissariato di P.S. di Mesagne di arrestare in flagranza di reato gli stessi destinatari della suddetta misura cautelare personale per rapina aggravata ai danni di un’altra attività commerciale di Brindisi.

XYLELLA: COLDIRETTI PUGLIA, E’ L’OLIVO SANT’AGOSTINO LA NUOVA VARIETÀ RESISTENTE; IN CORSO VERIFICHE E TEST PER OK DELL’UE

Intanto sono stati selezionati 40 genotipi e 35mila semenzali spontanei contro pandemia degli ulivi

E’ la varietà Sant’Agostino la nuova speranza di rigenerazione del Salento, un olivo da mensa che sta mostrando resistenza al batterio killer della Xylella fastidiosa, su cui sono in corso indagini diagnostiche, test e verifiche, obbligatori nell’iter per richiedere all’Unione Europea l’autorizzazione al reimpianto di altre vairetà, oltre al Leccino e ad FS17. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in relazione ai risultati del progetto Biosavex portato avanti da Impresa Verde Puglia, dall’Università degli Studi di Bari Aldo Moro – Dipartimento di Scienze del Suolo della Pianta e Degli Alimenti – Disspa, Dall’università Degli Studi Di Pisa- Dipartimento Di Scienze Agrarie, Alimentari, Agro-Ambientali (Disaaa-A), Dall"Istituto Scienze Della Vita - Scuola Superiore Di Studi Universitari E Di Perfezionamento Sant’anna, dal Centro di Ricerca, Sperimentazione e Formazione in Agricoltura “Basile Caramia”, dal CREA Centro di Ricerca Agricoltura e Ambiente, sede di Bari, dal CNR - Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante e Coldiretti Puglia, nelle aziende agricole Tremolizzo Cosimo, Martella Francesca, Olearia Murrone Srl e Coopolio Salento.

La sperimentazione, gli innesti per salvare gli olivi monumentali e lo studio della biodiversità – afferma Coldiretti Puglia - rappresentata dalle piante selvatiche nate da incroci spontanei sono temi di sicuro interesse e di concreta speranza che vanno supportati perché unica speranza contro la Xylella la pandemia degli ulivi, così come i progetti di rinaturalizzazione.

Proseguono inoltre gli studi in Puglia, dove sono già oltre 35.000 i semenzali spontanei osservati, numerosi semenzali già a frutto che hanno superato la fase giovanile, di cui 190 asintomatici selezionati ed analizzati con PCR quantitativa, 33 semenzali risultati privi del batterio a 3/4 successive analisi, di cui 23 già riprodotti e pronti per essere sottoposti ai test di patogenicità, dove i risultati attesi – aggiunge Coldiretti Puglia - riguardano nuove fonti di resistenza nuove varietà, uniche e nate in loco da genitori autoctoni, nuovi genitori locali per attività di incrocio, alla base del progetto di ricerca e sperimentazione ‘Resixo’ condotto dal CNR-Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante (IPSP Bari).

Bisogna velocizzare l’iter di autorizzazione per l’utilizzo delle nuove cultivar – insiste Coldiretti Puglia - che, sulla base delle risultanze delle sperimentazioni del CNR, presentano caratteri di tolleranza alla Xylella, assicurando la liberalizzazione del “brevetto” FS 17 nei tempi previsti. Va anche reso operativo ed efficace il “Tavolo di coordinamento emergenza Xylella”, come previsto dal Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia, di fatto istituito sin dal giugno 2020, e convocato una sola volta a novembre 2021.

Solo nell’area infetta risultano contaminati 183mila ettari e 21 milioni di alberi e contro il dilagare della Xylella che è arrivata ad Alberobello sono determinanti monitoraggio, campionamento, analisi di laboratorio e continua ricerca, considerato che non esiste ancora una cura per la batteriosi, per l’individuazione dei focolai nei primissimi stadi della infezione –  ricorda Coldiretti Puglia - su piante sensibili e la successiva rimozione secondo legge, così come il controllo della presenza di potenziali vettori contaminati, restano l’unica soluzione per ridurre la velocità di avanzamento della infezione. L’efficacia e sistematicità è garanzia per le aree indenni della Puglia e delle regioni limitrofe, anche puntando sulle tecnologie innovative di monitoraggio remoto.

La diffusione della Xylella Fastidiosa potrebbe costare miliardi di euro nei prossimi 50 anni in Europa, mentre in Italia, se l’espansione della zona infetta non venisse arrestata, l’impatto economico potrà crescere fino a 5,2 miliardi di euro – insiste Coldiretti Puglia - sulla base dello studio della prestigiosa rivista americana PNAS (Atti della Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti d'America) sulla valutazione dell'impatto di Xylella fastidiosa pauca sull’olivicoltura in Italia, Grecia e Spagna, studio realizzato nell'ambito del Progetto H2020 POnTE da un team multinazionale di ricercatori guidato da economisti dell'Università di Wageningen (Olanda).

La ricerca ha un ruolo determinante – conclude Coldiretti Puglia - perché fino al 2013  in Europa non c’era traccia di Xylella ed era conosciuta (da 130 anni) solo nelle Americhe e Taiwan.

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A seguito dei tanti progetti esposti dalla dirigenza Enel, ma ad oggi ancora inattuati, i sindacati confederali hanno sentito e richiesto unitariamente, in data 29 settembre, un incontro con Sua Eccellenza il Prefetto. In tale occasione sono state presentate l’insieme di proposte che sintetizzano le prospettive delle organizzazioni sindacali di categoria. Riteniamo che queste idee possano rivitalizzare il sito industriale Enel di Brindisi. Crediamo fermamente che Brindisi, con le sue caratteristiche, in particolare le quattro linee AT da 380kv, abbia il potenziale per diventare un punto trainante per il settore industriale, soprattutto quello elettrico. Pertanto, per realizzare una transizione ecologica crediamo che la realizzazione di due cicli combinati a gas sia la strada maestra da dover percorrere, tale che possa garantire una continuità produttiva al sito di Cerano e che possa dare un degno contributo e sostentamento occupazionale per i lavoratori diretti e dell’indotto. È essenziale avviare progetti immediatamente. Negli ultimi vent'anni, la centrale di Cerano ha contribuito per circa il 30% al fabbisogno energetico nazionale. Siamo esterrefatti dall'inerzia dell'azienda Enel e della politica locale, regionale e nazionale. Inoltre, sembra assurdo che l'azienda non voglia sfruttare la concessione della banchina, che secondo le fonti giornalistiche non verrà rinnovata a fine 2025, ovvero tra poco, causando una perdita di traffico nel porto e inevitabilmente di posti di lavoro.cisl_falei_logo.jpg
Per questi motivi, durante il tavolo di confronto, abbiamo sottolineato a Sua Eccellenza il Prefetto che non era opportuno coinvolgere altre organizzazioni sindacali, in particolar modo quelle autonome, poiché le loro visioni sono diametralmente opposte alle nostre e inconciliabili con la nostra idea di futuro per il territorio e le sue famiglie. Non possiamo scendere “a compromessi” con chi non sostiene la realizzazione da parte di Edison all’interno del porto di Brindisi di un serbatoio contenente GNL. Con chi scende in piazza realizzando una “mezza catena” umana per il NO a prescindere. Tali opere darebbero risvolti in termini occupazionali ed attirerebbero grandi imbarcazioni, facendo divenire Brindisi un HUB di approvvigionamento carburante, e massimizzando il traffico portuale a beneficio di tutti gli indotti. Per rafforzare il nostro impegno, incontreremo il sindaco di Brindisi, Mercoledì 11 Ottobre, chiedendo che faccia da intermediario tra tutti gli enti coinvolti. La FLAEI CISL ha assistito negli ultimi mesi alla presentazione di diversi progetti da parte dell'azienda, ma è ora il momento di agire. Dobbiamo passare dalla fase di discussione a quella dell'azione, concretamente. Non possiamo più permetterci di perdere tempo. Abbiamo una grande responsabilità nei confronti dei lavoratori della centrale e delle loro famiglie. Come FLAEI CISL, crediamo che il nostro territorio abbia le competenze necessarie per contribuire nel paese, in modo significativo, alla realizzazione di una transizione energetica giusta, equa e sostenibile.
 
LA SEGRETERIA TERRITORIALE FLAEI
Federazione Lavoratori Aziende Elettriche Italiane

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ALIMENTIAMO IL BENESSERE è un nuovo percorso che APS Coloriamo Il Mondo Ets promuove con i primi tre incontri tematici dedicati all’ALIMENTAZIONE e ai CORRETTI STILI DI VITA:

“l'educazione alimentare rappresenta il primo ed efficace strumento di prevenzione a tutela della salute, tanto come azione quanto come prevenzione. 

Una buona ed equilibrata alimentazione associate a una regolare attività motoria sono alla base di un vita in salute”.

Mangiare sano e in maniera equilibrata è la chiave per prendersi cura di sé.

Gli incontri si svolgeranno con la collaborazione della Dott.ssa Grazia La Brocca - Biologa Nutrizionista, del Dott. Ciro Colantonio – Laureato in Scienze Motorie, Laureando in Management delle attività motorie, qualificato allenatore Uefa C, abilitato BLS-D e della Dott.ssa Stefania Calò - Psicologa Psicoterapeuta cognitivo comportamentale.

Si darà il via sabato 14 Ottobre e a seguire  il 21 e 28 OTTOBRE con inizio alle ore 16,30 presso San Bao Casa di Quartiere La Rosa in via delle Orchidee n.21 a  Brindisi che l’ASSOCIAZIONE COLORIAMO IL MONDO ringrazia per la collaborazione e disponibilità. Gli incontri sono aperti alla comunità.

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Lunedì 9 ottobre, con la determina del Settore Lavori Pubblici, il Comune di Fasano ha indetto la gara d’appalto riguardante il dragaggio del porto di Savelletri, per un costo totale dell’opera di € 3.685.445,00, cofinanziati per €3.659.970,94 con fondi POR Puglia 2014-2020 (fondi FESR) e per € 25.474,06 con fondi comunali. La chiusura dei termini di presentazione delle offerte è fissata per il prossimo 26 ottobre.

«Questo è l’ultimo passo per l’avvio dei tanto attesi lavori di dragaggio del porto di Savelletri– dice il sindaco Francesco Zaccaria – parte così un'altra grande opera storica, attesa da vent'anni e che farà epoca.  Il finanziamento, al quale il Comune di Fasano è stato ammesso durante lo scorso mandato sindacale, è di oltre tre milioni e mezzo di euro.Dragare il porto significa pulire e abbassare il fondale, facilitando in modo decisivo il lavoro dei pescatori che a lungo hanno atteso questa notizia e permettendo un accesso più agevole anche ai diportisti. Parallelamente continuiamo a lavorare per arrivare nel più breve tempo possibile alla redazione del piano regolatore del porto che ci consentirà di pianificare anche un ampliamento dei posti barca e dei servizi al servizio di pescatori e diportisti».

 

«Il dragaggio del porto di Savelletri può finalmente cominciare – dice l’assessore ai Lavori Pubblici Gianluca Cisternino -. Con la determina dirigenziale di oggi siamo infatti pronti per espletare la procedura di gara per un’opera finanziata per più di 3 milioni di euro con fondi FESR che permetterà di ripulire il fondale marino antistante il porto di Savelletri per migliorarne l’agibilità ma soprattutto la fruibilità. I lavori di dragaggio completeranno definitivamente le opere portuali di ampliamento e messa in sicurezza del Porto e aggiungono un altro tassello al completamento del calendario di opere pubbliche assunto come categorico impegno in campagna elettorale».

 

«Ringraziamo ancora una volta – dicono il sindaco Zaccaria e l’assessore Cisternino - tutto l’ufficio tecnico e la Responsabile del procedimento Rosa Belfiore che ha seguito con dovizia i necessari passaggi tecnici e burocratici. Un altro straordinario risultato frutto del gioco di squadra e della determinazione di tutti».

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Lo scorso settembre nel giro di sei giorni, il 22 e il 28 del mese, l’équipe dedicata alla gestione della lista trapianto di rene, formata dai nefrologi Massimo di Tullio e Lucia Argentiero e dall’infermiera Graziana d’Amone, ha visto concretizzarsi due trapianti di rene di propri pazienti emodializzati. L’équipe fa parte della Struttura complessa di Nefrologia dell’Asl Brindisi diretta dal dottor Luigi Vernaglione.

“Gli interventi - dice Vernaglione - sono stati eseguiti nel Policlinico Sant’Orsola di Bologna. Con la usuale determinazione i componenti dell’équipe hanno coordinato l’azione di un gruppo multidisciplinare di specialisti aziendali per l’esecuzione dei diversi esami clinico-laboratoristici e strumentali necessari per l’inserimento dei pazienti in lista d’attesa per trapianto, fornendo anche supporto psicologico e umano”.

Di Tullio sottolinea che “il primo trapianto ha interessato un uomo di 48 anni la cui precarietà della condizione vascolare nonché le numerose infezioni complicanti il quadro clinico rendevano estremamente difficoltosa sia la gestione emodialitica che il mantenimento in lista attiva di trapianto. L’inserimento nella lista urgente e la tempestiva chiamata da parte del Centro Trapianti completavano un iter coronato da successo”.

Il secondo trapianto, da donatore vivente, ha riguardato una ragazza di 29 anni. 

“La sua presa in carico da parte della équipe - spiega Lucia Argentiero - era iniziata a giugno, contestualmente allo studio della sua mamma la quale, tuttavia, al termine delle indagini non era risultata compatibile. Senza far perdere alcuna speranza alla paziente, si provvedeva a verificare anche la compatibilità del papà, che risultava idoneo circa 15 giorni dopo l’inizio degli accertamenti multidisciplinari. Contattato quindi il centro Trapianti di Bologna si organizzava il trasferimento per realizzare il trapianto padre-figlia. Sono storie di buona sanità multidisciplinare e di amore a lieto fine: in una settimana è stata ridata nuova vita a due pazienti”. 

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CRIMINALITÀ: COLDIRETTI PUGLIA, GPS SU CISTERNE DI OLIO ED ELICOTTERI IN VOLO PER INTENSIFICARE I CONTROLLI; CRESCE ALLERTA ROSSA ALLE PORTE DELLA CAMPAGNA OLIVICOLA E OLEARIA

Montare i GPS sulle cisterne di olio extravergine in partenza dai frantoi, elicotteri in volo per intensificare i controlli, sensibilizzare gli agricoltori circa l’importanza di denunciare anche in forma anonima per monitorare orari e luoghi maggiormente interessati dai fenomeni criminali e cabina di regia interforze anche con le altre Prefetture del territorio pugliese. E’ in sintesi quanto emerso nel corso del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, convocato dal Prefetto di Bari, Francesco Russo, a cui ha partecipato il direttore di Coldiretti Puglia, Pietro Piccioni.

“Nel periodo della raccolta delle olive, i predoni delle campagne fanno razzia di olive che come diamanti vanno sorvegliate di notte e scortate durante i trasferimenti nei frantoi. I frantoi, poi, sono costretti ad avvisare la Questura prima di far partire i camion di olio extravergine – ha detto il direttore Piccioni - alla volta delle varie destinazioni italiane per farli scortare fino all’imbocco dell’autostrada, eppure questa è la situazione in provincia di Bari, ma anche nella BAT, che sono le culle  dell’olivicoltura pugliese. Il fenomeno che si ripete ogni anno mette a repentaglio l’incolumità stessa degli olivicoltori, costretti a fare ronde diurne e notturne”, ha insistito Piccioni.

I mandanti dei gruppi criminali depredano gli oliveti nelle province di Bari e della BAT. In 2/3 minuti riescono a portare via oltre 30 kg di olive ad albero, battendo gli ulivi con mazze anche di ferro per far crollare il maggior numero di prodotto, danneggiando al contempo le piante. Le squadre di malfattori trascinano le reti sotto gli olivi a mano a mano che i complici percuotono i rami, per raccogliere il maggiore numero possibile di olive in caduta. Oltre alla perdita di reddito per il furto di olive e al danneggiamento delle piante, gli agricoltori sono costretti ad impiegare più manodopera per recuperare dal terreno parte della ‘refurtiva’ che i ladri, trascinando velocemente le reti di raccolta, non riescono a portare via. Gli agricoltori, ormai per il terzo anno consecutivo, sono vittime di un fenomeno che si sta consolidando e aggravando nel tempo.

Intanto, nn si arresta la strage di ulivi nelle campagne con piante produttive selvaggiamente danneggiate, atti vandalici, danni, oltre ai furti di olivi secolari, una mattanza di ulivi in provincia di Bari che si sta perpetrando da mesi, proprio quando è alle porte la raccolta delle olive in una campagna che si prospetta ottima per quantità e qualità.

Dai furti di animali a fini estorsivi fino ad arrivare all’uccisione degli stessi, la criminalità strisciante nelle campagne di Bari e BAT minaccia di aggravarsi con i furti  di tubi e idratanti, fino al saccheggio o al danneggiamento dei pozzi artesiani. Necessarie le denunce, anche anonime, per analizzare dove si registrano in più larga misura i fenomeni criminosi, quando avvengono i furti, quali sono mezzi e prodotti maggiormente appetibili e come è strutturata la ‘filiera’ della ricettazione per ‘economizzare’ e rendere più sinergiche – conclude Coldiretti Puglia - le attività di polizia, rassicurando le vittime circa l’anonimato della denuncia non restando isolati.

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Alla presenza di un folto pubblico di appassionati, si è concluso domenica sera, sui campi in terra rossa del C.T. Mesagne, la 41^ edizione del trofeo “Dino De Guido”.

La manifestazione che ha visto ai nastri di partenza 90 atleti, ancora una volta ha voluto ricordare la figura di Dino De Guido al quale è intitolato il trofeo, ispiratore della costituzione del sodalizio mesagnese e socio fondatore insieme a sette amici appassionati del tennis.

E Dino De Guido fu il suo primo vice presidente; purtroppo una tragica fatalità interruppe la sua giovane esistenza, a soli 28 anni, impedendogli di gioire per la sua eccellente evoluzione sino all’ imminente traguardo dei 50 anni di vita che sarà raggiunto il 9 febbraio 2024.

I vincitori assoluti del trofeo sono stati due tennisti mesagnesi, il tennista ucraino Oleksandr Ovcharenko (tesserato con C.T. “Dino De Guido” Mesagne) e Ludovica Casalino.

Nel tabellone femminile di quarta categoria, vittoria di Giorgia Margherita (C.T. Mesagne) su Rosmery Gianfredi (C.T. Ostuni) per 6-2 6-2. Nella gara maschile, invece, Roberto Margherita, fratello gemello di Giorgia, non è riuscito a portare a casa il trofeo. È stato sconfitto da Andrea Pizzuto (T.C. S. Vito dei Normanni) col punteggio di 2-6 6-2 10/3.

Nella gara di terza categoria femminile, vittoria di Olga Di Bari (T.C. Fasano) sulla grottagliese del C.T. Mesagne, Sofia Greco con il punteggio di 6-3 6-2. La finale di terza categoria maschile è stata appannaggio di Giuseppe Gallone (C.T. Latiano) che si è imposto per 6-3 7-5 su Gianmaria Monopoli (C.T. Ostuni).

Infine, nelle gare del tabellone finale Open, nel femminile, vittoria della dodicenne Ludovica Casalino (C.T. “Dino De Guido” Mesagne) che si è imposta su Emanuela Alba (T.C. Giannoccaro Monopoli) per 6-1 1-1 ritiro. Invece, nella gara maschile, Oleksandr Ovcharenko ha prevalso su Andrea Massari (C.T. Brindisi) col punteggio di 6-2 6-3.

Impeccabile l’arbitraggio di Luciano Caforio coadiuvato dagli assistenti Marcello Morobianco e Deborah Volpe, come anche l’organizzazione del trofeo, nei suoi 12 giorni di svolgimento.

Durante la cerimonia di premiazione, il riconfermato presidente del circolo mesagnese Nicola De Guido, ha voluto presentare i nuovi componenti degli organi statutari, eletti nell’assemblea elettiva tenutasi domenica 1° ottobre. Il nuovo consiglio di amministrazione è così composto: Nicola De Guido (presidente), Vincenzo Asparra (vice presidente), Davide De Giuseppe (segretario), Carlo Epicoco (tesoriere), Francesco Arigliano (direttore sportivo), Antonio Macchitella (addetto al patrimonio) e Valerio De Punzio (maestro di casa).

Il collegio dei Revisori dei Conti è così composto: Giuseppe Antonio Colucci (presidente), Antonio De Leo e Francesco Ciracì. Infine il collegio dei Probiviri è costituito da: Luciano Caforio (presidente), Vito De Guido e Luigi Indolfi.

Nella stessa serata, alla presenza dei familiari, è stata consegnata, per la quinta edizione, la borsa di studio “Alberto Guarini” al giovane tennista Roberto Margherita.

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"Su centro anziani demagogia e sciacallaggio dei soliti noti. Si affronti la questione con serietà”. La facilità con cui certi rappresentanti istituzionali del Comune di Brindisi, e non solo, fomentano la violazione delle più elementari norme a tutela della sicurezza e dell’incolumità delle persone rappresenta una pericolosa deriva amministrativa che bisogna fermare. Non esistono e non possono essere tollerati qualsivoglia ‘scudi’ di esenzione dall’applicazione delle normative e regolamenti vigenti; a Brindisi non ci sono ambiti affrancati dalla legge.

In materia di sicurezza e di pubblico spettacolo ci sono leggi nazionali e regionali, decreti ministeriali, regolamenti regionali e locali che rendono l’organizzazione di ogni evento complessa ed articolata e da cui nessuno può ritenersi esente. Le responsabilità penali e amministrative per tali procedimenti sono chiare come lo sono le relative sanzioni.

Le condizioni poste nell’atto di concessione in comodato dell’immobile in via Spagna n.16, già centro anziani, ad avviso dello scrivente, non rispettano il vigente Regolamento per la gestione, la valorizzazione e alienazione dei beni immobili comunali, ed  espongono i quattro sottoscrittori ad una serie di responsabilità personali di cui, forse, non hanno piena consapevolezza.

Scaricare, quindi, grosse responsabilità su coloro i quali desiderano concedersi qualche ora di svago tramite la gestione di servizi da programmare in un immobile non a norma per l’uso per cui è concesso, è da incoscienti.

Quanti in queste ore si affrettano a ricercare colpe sulla cancellazione della serata danzante di sabat, nascondendo con le menzogne le proprie colpe, spiegassero il motivo per cui una semplice richiesta di accesso agli atti abbia messo in allarme gli uffici comunali: l’applicazione della legge, per fortuna, non è per tutti un optional, se ne facciano una ragione. È gravissimo, poi, come si cerchi di manipolare la realtà facendo credere che tutto sia possibile e concesso senza rispettare le leggi additando e insultando coloro che le vogliono rispettare. Le pratiche nepotistiche degli inizi degli anni 2000 sono per fortuna archiviate e non permetteremo che ritornino.

Sull’argomento spero ci sarà un definitivo chiarimento in commissione consiliare per evitare così che il delirio da ‘eterogoverno’ di qualche sciacallo esterno all’amministrazione comunale si trasformi in tragedia per tanti incolpevoli anziani fuori dalle dinamiche del ‘potere’. Infine registriamo con amarezza la caduta di stile del Presidente del Consiglio comunale, particolarmente solerte sulle questioni che riguardano il centro anziani, da cui ci saremmo aspettati imparzialità e, soprattutto, un concreto impegno a garantire il rispetto delle leggi a tutela dei cittadini più deboli ed esposti, invece della solita ed inutile demagogia da campagna elettorale.

Intervenga il Sindaco Marchionna e fermi questo grave tentativo di attentare alla pubblica incolumità e faccia ripristinare le condizioni di legalità e sicurezza del centro anziani per poter far festeggiare gli utenti in totale tranquillità.

Francesco Cannalire, consigliere comunale Pd

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