Redazione
Nel Nome santo di Dio Padre, Figlio e Spirito Santo. A lode e gloria Sua.
Il giorno 02 aprile u.s., il Santo Padre papa Francesco ha nominato Vescovo di Cerignola – Ascoli Satriano S.E. Mons. Fabio Ciollaro, Vicario Generale della nostra Arcidiocesi, dono immenso di Dio per la nostra Chiesa locale e onore del nostro presbiterio.
Resasi vacante la parrocchia San Vito martire in Brindisi, ne diviene parroco il sac. Claudio Cenacchi conservando l’incarico di Cancelliere Arcivescovile. Lo affiancherà come collaboratore parrocchiale il sac. Giorgio Nacci.
Il sac. Francesco Funaro diviene parroco della parrocchia Santa Maria in Betlem in Mesagne; a lui succede quale parroco della parrocchia Santa Maria Assunta in San Donaci il sac. Antonio De Marco, mantenendo l’Ufficio di Economo Diocesano.
Mons. Pio Realino Conte è nominato Canonico Penitenziere della Cattedrale e rettore del Santuario Cittadino Santa Maria degli Angeli in Brindisi; a lui succede, quale parroco della parrocchia SS. Resurrezione in Brindisi, il sac. Andrea Giampietro, mantenendo il suo servizio nella Pastorale vocazionale.
Il giorno 15 maggio 2022 ho eretto una nuova parrocchia in Brindisi con il Titolo di san Carlo di Gesù (Charles de Foucauld). Come suo primo parroco è nominato il sac. Vito Paparella, che è anche il responsabile di tutto il Centro Pastorale Benedetto XVI.
Il sac. Antonio Miccoli diviene cappellano della chiesa Madonna della Favana e collaboratore della parrocchia Sant’Antonio Abate in Veglie; a lui succede, quale parroco della parrocchia Santa Maria del Carmelo in Villa Baldassarri, il sac. Sergio Vergari.
Nelle rispettive sedi dove già svolgono il loro ministero di amministratori parrocchiali divengono parroci: il sac. Raffaele Ardito Tateo (parrocchia Sacra Famiglia in Locorotondo); il sac. Stefano Bruno (parrocchia Madonna del Pozzo in Ostuni); il sac. Cosimo Schena (parrocchia San Francesco d’Assisi in Brindisi); il sac. Francesco Cisaria (parrocchia Santa Maria Vergine del Carmelo in Ostuni); a lui viene anche affidato l’incarico di co-economo diocesano.
Il sac. Costantino Baccaro diviene rettore della chiesa San Michele Arcangelo in San Vito dei Normanni; a lui subentra il sac. Giuseppe Nigro quale rettore curato della chiesa Santa Maria Goretti in Serranova.
Il sac. Salvatore Centonze è nominato rettore della chiesa SS. Trinità e Santa Lucia in Brindisi.
Il sac. Luca Tondo è nominato rettore della chiesa San Benedetto in Brindisi, restando vicario parrocchiale della Parrocchia San Giustino de Jacobis.
Nell’Azione Cattolica Italiana della nostra Diocesi: il sac. Alessandro Luperto è nominato Assistente unitario; il sac. Cosimo Zecca è confermato Assistente del settore adulti; il sac. Giorgio Nacci è confermato Assistente del settore giovani; il sac. Pietro Demita diviene Assistente dell’Azione Cattolica Ragazzi.
Il Sac. Donato Pizzutolo è nominato segretario dell’Arcivescovo e Direttore dell’Ufficio Caritas Diocesana.
A tutti la mia benedizione e l’augurio di buon cammino.
Brindisi, 10 giugno 2022
+ Domenico CALIANDRO, Arcivescovo
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ARCIDIOCESI di BRINDISI-OSTUNI
La vita pastorale della Chiesa si avvale della collaborazione di tutti. Grato a mons. Fabio Ciollaro per la dedizione con cui ha svolto il servizio di Vicario generale, gli ho chiesto la disponibilità a svolgere tale compito fino alla sua partenza per l’ingresso canonico a Cerignola-Ascoli Satriano. In seguito, considerando che a breve si compiranno i miei 75 anni e che non so quanto tempo ancora resterò come Pastore diocesano, non ritengo opportuno nominare un nuovo Vicario generale. In questo periodo sarà mio primo collaboratore don Andrea Giampietro, con delega “ad omnia” come vicario episcopale e moderatore di Curia. Continuiamo insieme a camminare e ad amare questa nostra Chiesa di Brindisi-Ostuni.
Brindisi, 10.06.2022
+ Domenico CALIANDRO
Arcivescovo
Non mollare. Raffaele Depalo
Mesagne. Cade un pezzo di balcone in strada
Nella tarda mattinata di oggi un pezzo di balcone di un'abitazione presente in piazza Vittorio Emanuele II, alias Porta Grande, si è staccato ed è caduto giù in strada. Fortunatamente in quel momento non c'era nessuno che passava altrimenti sarebbe stata una tragedia. La zona è stata recitanta.
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Vinti a lotto 62.500 euro
È arrivata a Bari la vincita più importante nell'ultimo concorso del Lotto. Nel capoluogo pugliese, riporta Agipronews, con l'estrazione di giovedì 9 giugno sono stati vinti 62.500 euro grazie a una giocata di quattro numeri (49-60-66-89) sulla ruota di Bari, del valore di soli due euro. L'ultimo concorso del Lotto ha distribuito 5,4 milioni di euro in tutta Italia, per un totale di 473 milioni da inizio anno.
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BONUS EDILIZI – CONTESSA( ANCE BRINDISI): CORTO CIRCUITO NORMATIVO, IMPRESE AL COLLASSO
Dal primo gennaio 2023 scatterà ufficialmente l’obbligo di affidare i lavori di importo superiore a 516mila euro legati ai bonus edilizi, ad imprese in possesso della qualificazione Soa, anche se la misura entrerà a pieno regime nel mese di luglio del prossimo anno.
La qualificazione delle imprese diventa, quindi, un requisito essenziale per accedere agli incentivi fiscali.
Il principio, chiaramente innovativo, mira a contrastare il far west nato intorno ai bonus, in un mercato in cui si affiancano soggetti fortemente strutturati a soggetti estremamente polverizzati che non possono garantire alcuna affidabilità.
Sarà ovviamente necessario farsi trovare preparati considerando che, per ottenere l’attestazione, i tempi non sono brevissimi (almeno 90 giorni) e proprio per questo motivo, stiamo predisponendo una apposita convenzione con una società di servizi specializzata nella consulenza ai fini dell’ottenimento dell’Attestazione Soa, che consentirà alle aziende associate – a condizioni vantaggiose - di acquisire l’attestazione necessaria ad eseguire i lavori.
La volontà di regolamentare il sistema al fine di arginare una concorrenza sleale da parte di aziende (o pseudo tali) che operavano senza nessuna garanzia, con evidenti e gravi ripercussioni anche sulla sicurezza, ci trova perfettamente in linea.
Ma, al contempo siamo costretti ad evidenziare come i provvedimenti volti a mettere ordine, che si sono nel tempo susseguiti, abbiano provocato una serie di problematiche anche piuttosto serie.
Ci riferiamo, in particolare al “cortocircuito normativo” che ha causato il blocco della cessione dei crediti fiscali, causato dal decreto Antifrode dell’11 novembre 2021, emanato con urgenza dal Governo per contrastare le truffe.
Praticamente tutti gli istituti bancari, Cassa depositi e prestiti e Poste, hanno deciso di chiudere i rubinetti a questo tipo di operazioni con il risultato che le imprese non hanno più liquidità.
E’ necessario ed estremamente urgente intervenire per disinnescare una bomba economico – sociale che è sul punto di esplodere.
Nei prossimi giorni, come Associazione, avvieremo una interlocuzione con il sistema bancario, coinvolgendo le aziende che purtroppo stanno affrontando l’ennesima catastrofe.
Le imprese, associate e non, che hanno queste difficoltà possono scrivere al seguente indirizzo mail (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) per organizzare un incontro finalizzato ad affrontare il problema.
Una crisi che questa volta, per molti, potrebbe significare il fallimento del lavoro di intere generazioni.
Angelo Contessa – Presidente ANCE Brindisi
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La guerra in Ucraina e il caro energia spingono la rivoluzione digitale nelle campagne con gli investimenti in droni, gps, robot, software e internet delle cose che raggiungono i 650 milioni di euro per combattere i cambiamenti climatici, salvare l’ambiente e aumentare la produttività. E’ quanto emerge da una stima di Coldiretti, in occasione della prima Conferenza nazionale a Bari su agricoltura di precisione e 4.0 con il presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini, organizzata da Fondazione Leonardo, Università degli Studi ‘Aldo Moro’ e Politecnico di Bari.
E’ in atto una rivoluzione hi tech nei campi, dai droni terrestri e aerei a guida satellitare a centraline meteo di ultima generazione, dalle smart trap con videocamera contro gli insetti nocivi – afferma Coldiretti Puglia - ai sistemi di irrigazione automatizzata e controllata a distanza tramite app per risparmiare acqua e temporizzare gli apporti idrici alle coltivazioni.
A partire dal robot green “TED”, l’androide contadino alto due metri e del peso di 1600 chili, 100% elettrico, collegato a guida satellitare capace di eseguire diverse operazioni colturali nei vigneti – spiega Coldiretti - può essere impiegato con pendenze fino al 30% per le principali attività lungo i filari, dal diserbo meccanico all’antispollonatura e può lavorare 8 ore senza fermarsi sui terreni più diversi, da quelli più argillosi a quelli sabbiosi. Ma con i cambiamenti climatici in corso è sempre più importante tenere sotto controllo precipitazioni, temperature e umidità e per farlo – evidenzia Coldiretti – è stata inventata la centralina meteo LoRAIN che consente un monitoraggio tempestivo dei dati per pianificare irrigazioni, lavoro nei campi, far scattare allerte per possibili invasioni di insetti nocivi e ottenere previsioni meteo localizzate altamente affidabili con tecnologia MOS e sensori virtuali per la velocità del vento e la radiazione globale.
Un’evoluzione del lavoro nei campi che sul Portale del Socio della Coldiretti ha portato alla creazione di Demetra il primo sistema integrato per la gestione on line dell’azienda agricola con lettura in tempo reale dello stato di salute delle coltivazioni, dati su previsioni meteo e temperature, fertilità dei terreni e stress idrico, anche per affrontare le nuove sfide dei cambiamenti climatici.
Contro i parassiti che minacciano colture, produzioni di cibo – continua Coldiretti – arriva “Smart Trapp iScout” trappola con un sistema fotografico integrato che, grazie al peso ridotto, può essere appesa ovunque ed è autonoma grazie alla batteria ricaricata da pannello solare. La trappola ha una fotocamera ad alta risoluzione combinata con un software di riconoscimento visivo che consente il riconoscimento automatico delle catture con l’obiettivo di supportare il lavoro degli agricoltori, la fotocamera è integrata nella trappola e consente il monitoraggio automatico delle catture, grazie a immagini con risoluzione 10 Mega Pixel inviate via modem alla piattaforma FieldClimate dove sono analizzate con strumenti di AI (Intelligenza Artificiale) e sono visibili su PC o smartphone/tablet. I dati sono esposti come catture giornaliere e totali e danno indicazioni sulla crescita della popolazione lungo la stagione.
E sempre in tema di cambiamenti climatici – spiega Coldiretti – la gestione delle risorse idriche diventa strategica sia per quanto riguarda la disponibilità di acqua che per il suo utilizzo anti spreco. Per questo – continua Coldiretti – sono stati ideati sistemi di irrigazione automatizzati e controllati tramite app dall’agricoltore grazie agli smartphone. Il “Grande Fratello” – sottolinea Coldiretti – è arrivato in campi e cascine, stalle e pascoli, con il controllo a distanza degli animali attraverso telefonini, tablet e pc con rilevazioni sullo stato di salute, gli spostamenti e la distribuzione di cibo e acqua. La maggior parte degli strumenti utilizzati per la svolta tecnologica – spiega Coldiretti – riguarda la mappatura e il monitoraggio da remoto dei terreni, l’analisi dei fattori ambientali e geologici, il monitoraggio di macchine e attrezzature e la gestione e organizzazione delle risorse idriche, secondo Smart Agrifood.
Un profondo cambiamento che vede in prima fila proprio le nuove generazioni con quasi una impresa agricola giovanile su tre (31%) che applica oggi tecniche di agricoltura di precisione, secondo un’analisi Coldiretti sulla base del Rapporto del centro Studi Divulga. Ma tra i giovani molto apprezzato è anche l’utilizzo dei social per la promozione delle proprie attività: più di un giovane su tre (37%) usa i social network per promuovere le proprie attività, con Facebook che rimane il canale preferito (71%).
La rivoluzione digitale in agricoltura vede lo sviluppo di applicazioni green sempre più adatte alle produzioni nazionali su diversi fronti – sottolinea la Coldiretti – dall’ottimizzazione produttiva e qualitativa alla riduzione dei costi aziendali, dalla riduzione al minimo dell’impatto ambientale con sementi, fertilizzanti, agrofarmaci fino al taglio dell’uso di acqua e sul consumo di carburanti. Le soluzioni di supporto alle attività in campo come le mietitrebbie con sistema di mappatura delle produzioni o i trattori con guida satellitare (Global Navigation Satellite System) rappresentano il 36% del mercato e sono fra le innovazioni più diffuse adottate in oltre 2 imprese su 5 (43%) spiega Coldiretti secondo un’indagine condotta dall’Università degli Studi di Bologna (Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari) e l’Università di Wageningen (Olanda).
La tecnologia digitale – sottolinea Coldiretti - è poi alla base del sistema blockchain per la tracciabilità dei prodotti e la garanzia dell’origine considerata sempre più importante con l’82% dei consumatori che privilegia nella propria spesa l’acquisto di prodotti Made in Italy.
La superficie agricola coinvolta dalla nuova ventata di innovazioni tecnologiche e digitali è di oltre 500mila ettari a livello nazionale pari al del 3-4% della superficie totale ma – continua Coldiretti – esiste un grande potenziale di crescita soprattutto con l’utilizzo dei Big Data Analytics e del cosiddetto “Internet delle cose”. Occorre però colmare i ritardi nell’espansione della banda larga nelle zone interne e montane, visto che quasi 1 famiglia su 3 (32%) che vive in campagna non dispone di una connessione adeguata.
Proprio per superare il digital divide tra città e campagne portando la banda ultralarga nelle aziende e sostenere con nuove soluzioni tecnologiche il grande potenziale di innovazione del settore a beneficio della ripresa economica del Paese, accelerando la transizione digitale dell’agroalimentare Made in Italy, Coldiretti, TIM e Bonifiche Ferraresi hanno firmato un accordo per cogliere le opportunità del Recovery plan per accompagnare la transizione economica dell’agroalimentare italiano che è già il più green d’Europa.
COLDIRETTI PUGLIA, 82% CONSUMATORI “A CACCIA” DI CONTADINI
Il caro vita causato da fenomeni inflazionistici post Covid e dalla guerra in Ucraina hanno spinto oltre 8 consumatori su 10 (82%) a cercare di instaurare un rapporto stabile con un agricoltore per garantirsi cibo sicuro, sano e di qualità, pagando il giusto prezzo per il cibo acquistato. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in occasione delle protesta delle associazioni dei consumatori con l’hashtag #Pentolevuote a Bari in Piazza Prefettura come in tante altre città italiane.
“Il patto tra i consumatori e gli agricoltori è espressione di un’attenzione nuova che la società ha rispetto al cibo. Il carrello della spesa riflette lo stile di vita. I prodotti a Km zero sono considerati una garanzia di cibo fresco e sicuro oltre che una soluzione per sostenere l’economia e lo sviluppo locale. Inoltre rappresentano una scelta sostenibile dal punto di vista ambientale, dove lo spreco alimentare per gli acquisti fatti direttamente dal produttore agricolo è del 15-20% contro uno spreco del 40-60% per i sistemi alimentari della grande distribuzione. Questo perché i cibi in vendita sono più freschi, durano di più e percorrono distanze più brevi per arrivare al consumatore finale, inquinando meno”, afferma Savino Muraglia, presidente Coldiretti Puglia.
Il risultato è che il valore della vendita diretta dagli agricoltori è salito in Puglia ad oltre 650 milioni di euro e coinvolge ormai oltre un’azienda agricola su cinque. Un fenomeno reso possibile dal fatto che l’Italia – spiega Coldiretti – è il Paese della Ue con la più estesa rete organizzata di mercati contadini con 12.000 agricoltori coinvolti in circa 1.200 farmers market di Campagna Amica. Grazie al progetto economico di filiera corta di ‘Campagna Amica’, in Puglia è stata data una risposta alla grande attenzione dei consumatori alla tutela della salute e dell’ambiente attraverso scelte agroalimentari consapevoli, testimoniata quotidianamente dall’affluenza nei mercati contadini che contano 1.500 giornate di apertura e circa 750 produttori coinvolti.
L’approvvigionamento alimentare è assicurato in Puglia grazie al lavoro di oltre 100mila aziende agricole e stalle, più di 5mila imprese di lavorazione alimentare e una capillare rete di distribuzione tra negozi, supermercati, discount e mercati contadini di Campagna Amica, nonostante le preoccupazioni per la sicurezza, i vincoli, le difficoltà economiche e gli ostacoli oggettivi all’operatività, dalla ridotta disponibilità di manodopera ai blocchi alle frontiere per i trasporti, un impegno quotidiano senza sosta che è stato sostenuto anche dalle consegne a domicilio, dall’asporto e da importanti momenti di solidarietà verso i 210mila indigenti.
I cittadini scelgono la vendita diretta perché questo modello risponde in pieno alle loro esigenze di sicurezza alimentare, di gusto e di contatto con la realtà. Ciò che guida la spesa del consumatore – insiste Coldiretti Puglia - non è tanto il prezzo quanto piuttosto fattori qualitativi, come ad esempio la trasparenza su provenienza e ingredienti, la tutela della salute (94%), l’eticità (83%).
L’affermazione dei mercati degli agricoltori nelle città capoluogo della Puglia ha consentito di ridurre la distanza tra produttore e consumatore rafforzando il legame tra aree rurali e aree urbane con un importante patrimonio di biodiversità che dalle campagne si trasferisce in città. Anche nei pesanti tempi del Covid e della guerra in Ucraina i mercati contadini – conclude Coldiretti Puglia – hanno offerto un contributo fondamentale, garantendo alla popolazione cibo sicuro e approvvigionamenti costanti nonostante le difficoltà legate alla pandemia riuscendo anche a rendere più trasparente per il consumatore il prodotto acquistato, tutelando la biodiversità, le specificità locali e valorizzando la custodia dei territori.
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Mesagne. Cade luminaria in strada
Mesagne. Blitz della polizia, arrestati 2 presunti ladri seriali
Operazione anticrimine nella mattinata di ieri da parte della polizia di Mesagne che, dopo certosine indagini, ha tratto in arresto due giovani probabili autori di una sequela di furti che sono avvenuti in città negli ultimi mesi. I due arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati trasferiti uno presso la propria abitazione e l’altro in carcere a Brindisi. Dunque, dopo mesi di intense indagini ieri mattina gli investigatori della polizia di stato del commissariato di pubblica sicurezza di Mesagne hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare emessa dal gip, presso il tribunale ordinario di Brindisi su conforme richiesta della Procura della Repubblica di Brindisi, a carico di due individui, F. N. di 30 anni e V. P. di 32 anni, entrambi volti già noti agli agenti per aver commesso reati specifici e ritenuti responsabili di numerosi reati di furto aggravato commessi in Mesagne. In particolare le indagini, avviate alla fine del mese di gennaio 2022 a seguito della denuncia di due furti commessi ai danni di un istituto scolastico, consentivano di identificare dapprima uno degli indagati, già noto agli uomini del commissariato mesagnese, perché ritenuto il presunto autore di un’altra lunga serie di medesimi reati commessi per la maggior parte nelle attività commerciali del centro storico.
Il prosieguo delle attività investigative, con la direzione e il coordinamento della Procura della Repubblica di Brindisi, ha poi consentito di individuare, senza ombra di dubbio, gli arrestati quali presunti responsabili di otto reati di furto. I poliziotti, infatti, hanno svolto sia delle indagini tradizionali, da manuale, sia tecnologiche che hanno permesso di acquisire una serie di prove, dei reati commessi, che hanno inchiodato i due giovani alle loro responsabilità. I furti sono stati perpetrati tutti nella città di Mesagne ai danni di un istituto scolastico, dove erano stati sottratti ben 25 computer portatili del valore di circa 9 mila euro. I pc erano destinati alle attività didattiche di diverse centinaia di studenti. Difficile il loro recupero, poiché sono stati piazzati subito presso dei ricettatori, anche se non impossibile. Altri furti avevano interessato diverse attività commerciali e private abitazioni, dove erano stati trafugati diversi televisori, telefoni cellulari, computer portatili e consistenti somme di denaro. Refurtiva che i ladri hanno piazzato presso i loro “ricettatori di fiducia”.
Nel corso degli accertamenti investigativi sono state acquisite e visionate le immagini di diverse decine di impianti di videosorveglianza di private abitazioni che hanno permesso, oltre alle risultanze di altre attività tecniche, di ricostruire i movimenti e gli spostamenti dei presunti autori dei reati commessi durante i furti. Su questa indagine c’è da sottolineare il ruolo che hanno svolto i cittadini. Infatti, è stata fondamentale la loro collaborazione giacché dopo essere venuti a conoscenza di furti commessi in attività commerciali nei pressi delle loro abitazioni, o in strade limitrofe, si sono presentati spontaneamente presso il commissariato per consegnare le immagini registrate dai propri sistemi di videosorveglianza e riportare, quindi, informazioni che sono state utilissime per comporre il quadro degli accadimenti. Il trentaduenne è stato trasferito, in regime di custodia cautelare in carcere, presso la casa circondariale di Brindisi, mentre il trentenne è stato condotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, entrambi in attesa di essere sottoposti, nei prossimi giorni, all’interrogatorio di garanzia da parte del giudice per le indagini preliminari.
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Mesagne. Autocisterna di benzina sprofonda nell'asfalto
Giornata da dimenticare quella di ieri per la città di Mesagne, dove si sono verificate tre gravi situazioni di pericolo. Fortunatamente senza nessuna conseguenza per i cittadini. Di primo mattino un’autocisterna piena di carburante in transito su via Gualtiero D’Ocra, a pochi metri dall’ufficio postale centrale, ha aperto una voragine nell’asfalto e c’è finita dentro. Immediato l’arrivo della polizia, dei vigili urbani e dei vigili del fuoco che hanno chiuso la zona e trasbordato il carburante su un’altra cisterna fatta arrivare sul posto. L’operazione ha richiesto l’intervento di diversi specialisti. Il tutto si è svolto senza nessun problema. Mentre le forze dell’ordine erano impegnate in via Gualtiero D’Ocra, in via Torre Santa Susanna un camion ha tranciato alcuni fili di ferro delle luminarie, che si stanno installando in onore di Sant’Antonio, e un palo è caduto in strada con la relativa illuminazione. Anche qui, fortunatamente, senza conseguenze per le persone. Infine, nella tarda mattinata in piazza Vittorio Emanuele, alias Porta Grande, un capitello in pietra calcarea che sorreggeva un balcone si è staccato ed è caduto in strada. Anche qui senza conseguenze per le tante persone che percorrono giornalmente tale piazza. E se l’assessore ai Lavori pubblici, Roberto D’Ancona, tenta di stemperare i toni polemici che si sono alzati a seguito del cedimento dell’asfalto, e spiega che i mezzi pesanti non possono più transitare nel cuore della città, il comandante della polizia locale, Teodoro Nigro, ha invitato l’Amministrazione comunale a interdire il passaggio dei mezzi pesanti da alcune strade della città.
“Le vicende accadute oggi a Mesagne – ha spiegato - hanno messo in luce un dato: la viabilità principale dell’abitato di Mesagne non è idonea ad accogliere la circolazione di autocarri, autoarticolati e autosnodati proprio per le peculiarità urbanistiche e di impostazione viaria e, quindi, per la conformità delle carreggiate”. La soluzione del problema è nella conclusione dei lavori della circonvallazione, da parte della Provincia di Brindisi, che permetterà al traffico pesante, e non solo, di non attraversare più la città. “D’altro canto – ha spiegato il comandante Nigro -, fermo restando le contingibili chiusure per i programmati lavori stradali, esiste una circonvallazione che, se pur interrotta per un residuale tratto, presto sarà completata dall’amministrazione provinciale rendendo fattibile ed efficace il divieto per molte categorie di veicoli, pesanti e speciali, di entrare nel centro urbano”. Nigro si è augurato che le aziende che hanno bisogno di scaricare merce all’interno dell’abitato di Mesagne si attrezzino con “veicoli adeguati alle misure delle strade urbane e al buon senso come si addice a una città ospitale e in forte ascesa turistica allorquando la sola presenza di mezzi pesanti stride con le volontà di accoglimento e di gradevole ospitalità ben note, apprezzate e consolidate”. E per i prossimi mesi il comandante della municipale ha intenzione di “emettere apposita ordinanza impeditiva della circolazione di autocarri superiori ad una determinata massa e volume proprio nell’interesse di tutti i cittadini, del patrimonio edilizio pubblico e privato presente in città. Stessa circostanza riguarderà alcune categorie di mezzi agricoli”.
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