Redazione

Una rappresentanza dei lavoratori del conservificio dei Fratelli Ruggiero Srl di Mesagne ha incontrato i sindacati e il sindaco Toni Matarrelli. Hanno ascoltato anche il prefetto Carnevale che ha promesso per i prossimi giorni un incontro in prefettura per analizzare l’intera vicenda. Intanto, la prossima settimana l’azienda ha in animo di erogare ai lavoratori un acconto sullo stipendio di luglio che non è stato pagato. L’attuale posizione del conservificio l’ha tracciata l’amministratrice delegata, Ivana Ruggiero, che ha spiegato: “In merito alle notizie apparse sulla stampa in ordine alle difficoltà economiche, la società fa presente che sta affrontando il periodo temporaneo di crisi aziendale con l’intento primario di salvaguardare il livello occupazionale. Sta, quindi, procedendo all’attivazione della cassa integrazione quale strumento prodromico a dare impulso agli istituti previsti dal codice della crisi d’impresa tesi a salvaguardare la continuità operativa dell’azienda”.

Di più non ha potuto dire. Si sa, in ogni modo, che l’azienda vorrebbe percorrere la strada del concordato preventivo con il proseguo dell’attività lavorativa al fine di salvare il sodalizio. “Questa vicenda ha posto in grosse difficoltà il distretto agroalimentare di questo territorio causando apprensione nelle 100 famiglie di altrettanti lavoratori”, ha esordito Gino Vizzino, segretario provinciale della Uila. “A questi lavoratori – ha proseguito il sindacalista – è stata negata la possibilità di lavorare e di produrre reddito violando la loro dignità. Non è tutto poiché siamo preoccupati anche per le prospettive poiché l’azienda ha accumulato debiti significativi verso alcuni fornitori. In ogni modo abbiamo già attivato la task force regionale sul welfare guidata da Leo Caroli e stiamo lavorando per una cassa integrazione di 52 settimane alla luce del particolare stato di crisi che investe oltre 100 lavoratori. Pertanto, confidiamo nell’impegno del sindaco Matarrelli, dell’assessore alle Attività produttive, Omar Ture e della Regione Puglia affinché si facciano interpreti delle necessità dei lavoratori”. Presente ieri mattina tra i lavoratori anche il sindaco Matarrelli.

“E’ una vicenda seria – ha spiegato – che sto seguendo e su cui sto lavorando in silenzio, ma dobbiamo essere prudenti. Il destino di questa vicenda dipende da molti attori e da chi deve ritrovare l’interesse ad investire in questa azienda storica che ha fatto della qualità un tratto distintivo della propria lavorazione aggredendo i mercati nazionali e internazionali. Posso anticipare che la Regione nei primi giorni di settembre dovrebbe convocare un tavolo di crisi, anche il prefetto è a conoscenza della vicenda e la segue costantemente”. Ed il prefetto Carnevale ha voluto rassicurare personalmente i lavoratori con una telefonata. “Questa telefonata – ha detto il rappresentante del Governo – per farvi sapere della mia attenzione sulla vicenda e su cui garantisco un incontro a breve. Naturalmente avrò bisogno di tutto il vostro buon senso per trovare delle soluzioni. Nel frattempo vi saluto”. A questo punto, in attesa dei vari tavoli di crisi promessi, i lavoratori hanno rinunciato allo sciopero e a un presidio permanente davanti al conservificio.

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Sarà il giornalista Antonio Caprarica a chiudere Sabato 31 agosto alle ore 19 la rassegna “Emozioni in musica e parole”, organizzata dall’Associazione RiCreAzione aps. L’evento prevede come ultimo appuntamento della stagione estiva, l’incontro con il giornalista Antonio Caprarica che presenta il suo ultimo lavoro “La fine dell’Inghilterra. Un paese smarrito, un trono vacillante” edizioni Sperling & Kupfer. Dalle ultime vicende della monarchia alla più stretta attualità, Antonio Caprarica – narratore e testimone privilegiato che da anni racconta la società britannica agli italiani - ci aiuta a comprendere le causa del declino e le prospettive di una nazione verso cui, nonostante appaia sempre più distante, continuiamo a guardare con interesse.

L'iniziativa si svolgerà presso il chiostro della città di Mesagne, sabato 31 Agosto alle ore 19. L’appuntamento è patrocinio dalla Città di Mesagne in collaborazione con il resort “Tenuta Moreno". Modera la giornalista Silvia Di Dio. L’ingresso è libero.

Domani 31 agosto, alle ore 20.30, presso la piazza d’armi del castello normanno-svevo di Mesagne, torna l’annuale appuntamento estivo “Incontri Letterari”, a cura dell’associazione culturale “Solidea (1 Utopia) odv”, per la presentazione e la premiazione dei vincitori delle sezioni di Narrativa, Saggistica e Poesia, sessione Editi, della precedente XX edizione del Premio Letterario Nazionale “Città di Mesagne”. 

Provenienti da tutta Italia, vincitori, giurati e collaboratori raggiungeranno Mesagne per partecipare alla serata, presentata da Flavio Dipietrangelo e Marina Poci, e animata musicalmente del “Duo Bohémiens”, nato nel 2023 dall’incontro del saxofonista e didatta Isacco Buccoliero e del pianista e compositore Andrea Siano. 
Nel corso dell’evento, che gode del patrocinio dell’amministrazione comunale di Mesagne – Area Cultura e Turismo, e del Dipartimento di Studi Umanistici di UniSalento (Lecce), saranno presentati e premiati: per la Sezione Narrativa, il dottor Roberto Robert (Bergamo) con il romanzo “Finché suona la campana”, Ed. Silele, 2021; per la sezione Saggistica, il dottor Alberico Bojano (Caserta) con il saggio “Gioacchino Toma - Sorvegliato politico tra artisti, sotterfugi e nobiltà”, Ed. Guida, 2017; per la sezione Poesia, il professor Giuseppe Carracchia (Torino) con la silloge “Le stanze della luce”, Ed. Moretti&Vitali, 2022. 
Le interviste saranno a cura, rispettivamente, del professor Marcello Ignone (Latiano), docente emerito, autore del famoso Dizionario Mesagnese; del professor Vincenzo Bianco, docente, dottore di ricerca presso UniSalento; dell’avvocata Marina Poci, redattrice de Il7 Magazine e Senza Colonne News. 
Saranno salutati e pubblicamente omaggiati dall’associazione anche altri partecipanti al Premio che si sono brillantemente classificati nella graduatoria finale. 
Hanno operato in giuria, con competenza e disponibilità: per la sezione Narrativa, Luigi Montanelli, di Bergamo, docente e dirigente scolastico emerito, Maria Grazia Bevilacqua, docente in Torino, Paola D’Agaro, docente in Pordenone, Marcello Ignone, docente emerito in Latiano, presidente di sezione; per la sezione di Saggistica, il professor Andrea Scardicchio, docente di Letteratura Italiana Contemporanea presso UniSalento, presidente di sezione;  la dottoressa Katiuscia Di Rocco, direttrice della Biblioteca Arcivescovile Annibale De Leo, il professor Vincenzo Bianco di UniSalento, il dottor Giorgio Spezzaferri, Vice Questore Vicario a Mantova, il prof. Francesco Isolani, docente emerito di Liceo Classico in Roma; per la sezione Poesia, Rita Greco, poetessa e attrice, presidente di sezione, Marina Poci, redattrice Senza Colonne News e Il7 Magazine, Giuseppe Cerbino, critico letterario, Gianpaolo  Mastropasqua, medico psichiatra e poeta. 
Brevi letture tratte dalle opere vincitrici saranno curate da Rita Greco, dal dottor Pantaleo Ancora, regista e attore di Solidea, e dalla professoressa Silvia Merenda. 
Durante la serata, sarà conferito il premio “Volontariato” in memoria del dottor Luigi Nibio, amico di Solidea, recentemente scomparso, e sarà dato spazio alla testimonianza dei rappresentanti dell’AIDO (Associazione Italiana Donatori Organi), di cui a Mesagne è attiva da qualche tempo una sezione. 
L’evento sarà arricchito dal consueto momento teatrale curato da Rita Greco, che si esibirà in un monologo tratto da “Lettera aperta”, romanzo autobiografico della scrittrice siciliana Goliarda Sapienza. 
Le socie di Solidea Maria Cellino, Georgiana Raluca Dosa, Stefania Radeglia, Silvia Franco, Vanessa Cavallo, Claudia Quaranta e Anna Rita Quaranta accoglieranno gli ospiti in arrivo al castello di Mesagne e cureranno il banco libri presente all’entrata. 
La logistica è affidata ai soci Franco Dipietrangelo, Amedeo Cellino e Marcello Di Pietrangelo. 
L’evento, il cui ingresso è libero e gratuito, è ideato e organizzato dal dottor Enzo Dipietrangelo, presidente di Solidea. 

FIALS: “Situazione insostenibile in Puglia, organici ridotti all’osso, continue aggressioni a danno dei professionisti sanitari e scarsa attrattività. Codice rosso per la Sanità”

La FIALS lancia un grido d'allarme riguardo la crescente carenza di personale sanitario e le gravi conseguenze che essa sta avendo non solo sul benessere degli operatori, ma anche sulla qualità dell'assistenza fornita ai cittadini. Secondo un recente rapporto del Sistema regionale di gestione integrata della sicurezza sul lavoro, la Puglia soffre di una mancanza strutturale di almeno 963 medici, 738 infermieri e complessivamente 3.205 dipendenti. Numeri che stanno mettendo in ginocchio il sistema sanitario regionale e che espone medici e infermieri a turni massacranti e stress continuo.

Gli operatori sanitari sono stremati e sottoposti ad un carico di lavoro eccessivo - spiega il segretario Generale della FIALS Pino Carbone -. Non è più possibile mettere sotto pressione i lavoratori. È necessario investire in lavoro stabile per dare risposte ai cittadini, rimarca sottolineando come le ore di lavoro extra non siano retribuite con forti maggiorazioni e vadano infatti deserte, oltre che non rappresentare una soluzione sostenibile a lungo termine.

E’ ciò che abbiamo denunciato ieri all’Assessore della Regione Puglia e alla Procura della Repubblica, continua il Segretario, in una serie di missive volte a denunciare il precario organico in cui versano alcune unità operative dell’Asl di Brindisi. Nello specifico, al Perrino di Brindisi, esiste un problema urgente relativamente alla carenza di personale e allo stress lavorativo cui sono sottoposti gli operatori sanitari dell'Unità Operativa Complessa (UOC) MECAU e dell'UOC di Medicina. Rispetto al primo reparto, nonostante la pianta organica preveda 60 infermieri, attualmente vi è una grave carenza di personale dovuta a numerose assenze per ferie, malattie, infortuni, e benefici della legge 104. Questa situazione sta causando enormi difficoltà nella copertura dei turni, nonostante il ricorso a prestazioni straordinarie e aggiuntive. Inoltre, l’aumento degli accessi al Pronto Soccorso, aggravato dalla gestione di pazienti pediatrici e dalla recente chiusura dell’unità di Chirurgia plastica, sta mettendo a dura prova il personale. La situazione è altrettanto critica nel reparto di Medicina, dove su 36 infermieri previsti in organico, molti non possono garantire la turnazione completa a causa di malattie prolungate, maternità e benefici della legge 104. La situazione è ulteriormente aggravata dalla carenza di personale di supporto OSS, soprattutto durante i turni notturni con un’ala su tre, l’ala C, fortemente dislocata rispetto alle altre, in cui un solo infermiere ha la presa in carico e gestione di 9 pazienti.

Il sindacato ritiene infatti che, per tutelare qualità e diritti, occorre garantire la completa sostituzione del personale cessato e la stabilizzazione di coloro che hanno i requisiti e provvedere ad una revisione dei numeri degli organici.

“Questa situazione – afferma Carbone - sta avendo un impatto devastante sulla qualità dell’assistenza sanitaria offerta ai pazienti, con un aumento del rischio di eventi avversi e una riduzione della sicurezza nelle cure. L'attuale carenza di personale rappresenta un apparente risparmio economico che, nel medio-lungo termine, comporterà costi aggiuntivi significativi per il sistema sanitario, sia in termini di prolungamento delle degenze, sia di trattamenti aggiuntivi necessari.

La FIALS chiede con urgenza l’integrazione del personale carente presso l’UOC MECAU e l’UOC di Medicina del P.O. "A. Perrino" di Brindisi, per scongiurare gravi conseguenze sia per la salute del personale, sia per la sicurezza dei pazienti.  Non possiamo accettare che la salute dei cittadini sia messa a rischio dalla mancanza di personale e dalle condizioni di lavoro precarie, continui salti di riposo ed un continuo aumento di richiesta da parte dell'azienda di ore di straordinario, rimarca. Sollecitiamo un riscontro immediato da parte delle autorità competenti nei termini previsti dalla legge”.

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Prosegue il cammino di avvicinamento del Brindisi FC all’esordio nel campionato di serie D, in programma domenica 8 settembre alle ore 15 tra le mura amiche contro l’Ischia Calcio. Mister Monticciolo avrà a disposizione un altro allenamento congiunto, domani sabato 31 agosto alle ore 10.30 al campo comunale “Citiolo” di San Vito dei Normanni, con il Toma Maglie, club che milita nel girone B del campionato di Promozione pugliese, per testare la condizione dei suoi giocatori. L’ingresso è libero. Un impegno che precede la settimana del lancio della formazione biancazzurra, attesa giovedì dall’amichevole di lusso con la Primavera della Lazio e tre giorni dopo dalla prima di campionato.  

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Denunciate 3 persone per i reati di detenzione illegale di armi, truffa e ricettazione. 4 segnalazioni amministrative per uso di stupefacenti.  A conclusione di un servizio straordinario di controllo del territorio predisposto dalla Compagnia Carabinieri di Francavilla Fontana ed eseguito nei comuni di Villa Castelli, Erchie, Oria e Torre Santa Susanna, i Carabinieri delle locali Stazioni hanno:

  • denunciato in stato di libertà un uomo di Villa Castelli per detenzione illegale di armi;
  • denunciato un uomo di Erchie per truffa il quale, dopo aver pattuito “online” la vendita di un manufatto, non ha recapitato il prodotto all’acquirente;
  • denunciato un giovane di Torre Santa Susanna per ricettazione, poiché trovato in possesso presso la sua abitazione di un motociclo oggetto di furto. Il mezzo è stato recuperato e restituito al legittimo proprietario;
  • segnalato alla Prefettura per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale 4 persone, ad una delle quali è stata ritirata anche la patente di guida, trovate in possesso di quantitativi per uso personale di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, eroina, marijuana e hashish.

Le sostanze stupefacenti rinvenute sono state sottoposte a sequestro amministrativo.

I servizi straordinari di controllo del territorio proseguiranno anche nei prossimi giorni per garantire elevati standard di sicurezza ai residenti e ai vacanzieri.

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Commissariato di Mesagne: questa mattina il buongiorno arriva da Samuele che voleva tanto salire sopra la macchina della polizia. Accontentato. 

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Occorre accelerare l’iter per il riconoscimento dello stato di calamità naturale in Puglia con la siccità che ha fatto crollare le produzioni in campo dal grano all’uva, dagli ortaggi alla frutta. A richiederlo è il presidente della Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo, alla Regione Puglia, con le verifiche in campo che potranno accertare il crollo della produzione di oltre il 60% su più di una coltura.

Per la siccità e le temperature ben al di sopra della norma sin dall’inverno ne hanno fatto già le spese le clementine che sono finite al macero, compromesse – ricorda Coldiretti Puglia - dalla mancanza di acqua che ne ha inibito l’accrescimento, ma anche la produzione di grano per fare pane e pasta risulta dimezzata per effetto della prolungata siccità che ha stretto tutta la regione in una morsa per mesi causando il taglio delle rese. La crisi idrica ha determinato un calo drastico di foraggio verde nei pascoli con l’aggravio dei costi – incalza Coldiretti Puglia -  per l’acquisto di mangimi per garantire l’alimentazione degli animali nelle stalle, ma anche gli apicoltori hanno dovuto dire addio ad oltre 1 vasetto di miele su 2 con le api stremate senza cibo per le fioriture azzerate, con il 60% in meno di raccolta condizionata dal caldo e dalla siccità. Ma a preoccupare – continua Coldiretti Puglia – sono le previsioni della prossima campagna di raccolta delle olive, dove si stima un crollo del 50% rispetto all’anno scorso, con effetti altrettanto gravi sulla produzione di olio extravergine.

La siccità è accompagnata inoltre da inaccettabili fenomeni speculativi che portano in campagna a prezzi bassi che non coprono neppure i costi di produzione. “Serve serrare le maglie dei controlli contro l’inaccettabile gioco al ribasso dei prezzi delle uve da vino – denuncia nuovamente il presidente Cavallo - in piena vendemmia in Puglia che sui viticoltori e le cantine serie che rispettano il prodotto ed il territorio e hanno già sopportato in solitudine la crescita esponenziale dei costi con l’aumento di oltre il 50% per le lavorazioni, le materie prime, l’irrigazione con il rischio crack per 20mila aziende agricole”.

“Stiamo assistendo alle decisioni unilaterali dei grandi player che stanno tentando di imprimere un crollo delle quotazioni delle uve”, insiste Cavallo  che rimarca la necessità di attivare controlli stringenti per fermare le speculazioni, oltre ad “attivare lo schedario vitivinicolo, l’eliminazione delle deroghe produttive per i vini comuni sopra le 30 Tn, la valutazione della fattibilità di ipotesi di sospensione della concessione delle autorizzazioni per nuovi impianti”.

Una situazione inaccettabile se si considera che per ogni euro speso dai consumatori in prodotti alimentari freschi e trasformati appena 15 centesimi vanno in media agli agricoltori ma se si considerano i soli prodotti trasformati la remunerazione nelle campagne scende addirittura ad appena 6 centesimi, secondo un’analisi Coldiretti su dati Ismea.

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Uno stabile è crollato questa notte intorno alle ore 3,30 a Latiano in via Francavilla. La struttura ospitava un market. Sul posto ci sono i vigili del fuoco, la polizia, i carabinieri e unità del 118. Con i cani molecolari si cercano eventuali persone rimaste sepolte dai detridi. La strada è chiusa al traffico.

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Il professor Umberto Galimberti arriva a Mesagne, in piazza Orsini del Balzomartedì 3 settembre, alle ore 21, per una conferenza dal titolo “Il corpo in Occidente”: l’appuntamento è organizzato da Aurora Eventi con biglietti disponibili su TicketOne alla pagina  rebrand.ly/Galimberti. Dunque, una lectio magistralis sul simbolismo e l’ambivalenza del corpo umano nella storia della nostra cultura. Sommerso dai segni con cui scienza, economia, religione, psicoanalisi, sociologia l’hanno di volta in volta connotato, il corpo è stato vissuto come organismo da risanare, forza lavoro da impiegare, carne da redimere, inconscio da liberare: nel corpo, nella repressione della sua naturale ambivalenza, è leggibile la storia culturale dell’Occidente. Come argomenta Galimberti, «dalla ‘follia del corpo’ di Platone alla ‘maledizione della carne’ nella religione biblica, dalla ‘lacerazione’ cartesiana della sua unità alla sua ‘anatomia’ a opera della scienza, il corpo vede concludersi la sua storia con la sua riduzione a ‘forza-lavoro’ nell’economia, dove più evidente è l’accumulo del valore nel segno dell’equivalenza generale, ma dove anche più aperta diventa la sfida del corpo sul registro dell’ambivalenza».

Umberto Galimberti descrive come, in Occidente, la visione del corpo si sia evoluta da una realtà indivisibile dall’io a qualcosa di separato dall’anima, un’idea che inizia con Platone. Questa separazione diventa parte della cultura influenzando anche il pensiero cristiano, che comincia a vedere l’anima come distinta dal corpo. Con il tempo, il corpo è visto sempre più come un oggetto da studiare piuttosto che come parte integrante dell’essere umano. La psichiatria fenomenologica risponde a questa visione promuovendo un approccio che considera la persona come un tutto unito, evidenziando come il corpo e la mente siano interconnessi e influenzati dall’ambiente circostante.

Umberto Galimberti è docente di Filosofia della storia presso l’Università “Cà Foscari” di Venezia e psicoanalista di formazione junghiana. Dopo aver compiuto studi di filosofia, di antropologia culturale e di psicologia, ha tradotto e curato le opere di Karl Jaspers, di cui è stato allievo durante i suoi soggiorni in Germania. Fissando il proprio sguardo filosofico sui confini tra ragione e follia, nei suoi studi ha indagato con metodo genealogico le nozioni di simbolo, corpo e anima, rendendo visibili le tracce del sacro che persistono nella nostra civiltà dominata dalla tecnica.

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