Redazione

Nasce l'intergruppo parlamentare 'Dieta Mediterranea: nutrizione, prevenzione e cultura', presentato a Montecitorio dalla presidente Marta Schifone che ha annunciato l'adesione bipartisan già di 52 parlamentari, tra senatori e deputati, di maggioranza e opposizione.

"Nasce a Roma l'intergruppo parlamentare sulla Dieta Mediterranea, per la valorizzazione dello stile di vita migliore del mondo. Impresa pregevole, che sicuramente sosterremo. Negli ultimi anni sono stati interpellati numerosi rappresentanti politici e istituzionali pugliesi, in particolare del brindisino, per discutere dell'opportunità di promuovere attività che avessero come obiettivo la tutela e la promozione della Dieta Mediterranea nelle scuole, tra le famiglie, nelle imprese agroalimentari e turistiche, per creare quelle ricadute sulla popolazione generale di tutti quei benefici che ogni giorno la ricerca scientifica certifica con nuovi studi.
La risposta è stata sempre vaga.
Da poco più di un anno ricopro la carica di Segretario generale della Fondazione Dieta Mediterranea, la prima nata in Italia con questo scopo. Sono stato l'ultimo Segretario in Puglia ed il primo a Roma. Già, perché la Puglia aveva il primato: la sede legale della Fondazione era proprio ad Ostuni. Una decisione commissariale discutibile, insieme ad una timida risposta del territorio ad affrontare insieme la questione, nonostante i proclami sulla stampa, ha indotto il Consiglio d'Amministrazione a lasciare questa regione e spostare la sede nella capitale.
Il 2023 è stato un anno complesso, ma il cuore della Fondazione ha continuato a battere in Puglia.
Incontri nelle scuole, presentazioni di libri, seminari, conferenze, progetti Erasmus, corsi di formazione, programmi universitari. Sono state ospitate delegazioni estere, coinvolte società scientifiche, aperte collaborazioni con aziende turistiche e culturali del territorio, hotel, bed e breakfast, ristoranti.
Sono state coinvolte centinaia di operatori in tutta la regione, strette relazioni, promosse attività ed eventi.
Il mondo è attento alla Dieta Mediterranea, vuole conoscerla e la vuole conoscere attraverso la Puglia.
Oggi una nuova iniziativa parlamentare punta alla valorizzazione della Dieta Mediterranea, guardando alla candidatura della Cucina italiana patrimonio dell'Unesco, da un nutrito gruppo di promotori per lo più campani.
Da pugliese dico.....peccato! Questa proposta poteva partire da qui", ha chiosatoi Domenico Rogoli, della Fondazione Dieta Mediterranea

Animals’ Angels, Animal Welfare Foundation, Enpa ed Essere Animali hanno realizzato un’indagine su strada a 40 km dal confine tra Italia e Slovenia per documentare i trasporti su strada di agnelli e pecore adulte provenienti da Romania e Ungheria e diretti verso i macelli italiani prima delle festività natalizie. È a dicembre infatti che vengono uccisi un quarto dei 2 milioni di agnelli macellati durante l’anno in Italia (fonte Istat), soprattutto in Lazio e Puglia: parliamo di circa 552 mila animali (fonte BDN). Di questi, 90 mila vengono importati dal resto dell’Europa e più della metà vengono trasportati, per oltre 24 ore, lungo la tratta dove è stata realizzata l’indagine (fonte Eurostat).

Le immagini raccolte tra il 13 e il 18 dicembre dalle associazioni documentano numerose problematiche e, degli 8 camion per cui sono state allertate le autorità tutti sono stati fermati dalle forze dell’ordine e uno sicuramente sanzionato per oltre 10 mila euro. Per quanto riguarda altri 2 camion fermati e controllati dalle autorità, le associazioni chiederanno l’accesso agli atti per chiarire se sono state comminate eventuali multe. La quasi totalità delle problematiche riscontrate dagli attivisti sono già state documentate in passato dalle numerose investigazioni che negli anni sono state realizzate al confine con la Slovenia dalle associazioni animaliste e che sono chiaramente sistematiche del trasporto di animali su lunga percorrenza. 


Tra queste non mancano: altezza dei ripiani inadeguata a permettere agli animali di assumere una posizione naturale, spazio insufficiente e non idoneo affinché gli animali si possano muovere o sdraiarsi, beverini inadatti — che quindi impediscono agli agnelli di poter bere —, presenza di intercapedini pericolose dentro le quali gli animali rischiano di rimanere incastrati, lettiera scarsa e sovraffollamento. A differenza del passato, in questa occasione alcune investigatrici hanno riscontrato la presenza nello stesso camion di ovini di differente età e taglia, una situazione in contrasto con la normativa che vieta di trasportare animali di diversa stazza in quanto i più piccoli rischiano di essere schiacciati e feriti dai più grandi.


Il caso più eclatante è quello di un camion fermato nei pressi di Sommacampagna (VR) e ispezionato in maniera approfondita dalla polizia stradale con il supporto di un veterinario, sul quale viaggiavano animali in condizioni di sovraffollamento, almeno una pecora morta durante il viaggio e una sofferente sul pavimento. In un altro caso molto grave è stata riscontrata la presenza di 169 animali in eccesso rispetto alla capienza del mezzo, 5 pecore agonizzanti a terra calpestate dagli altri animali, alcuni beverini rotti e altri inaccessibili. Il trasportatore in questione aveva inoltre precedenti per violazione della normativa sul benessere degli animali, ma ciononostante la polizia e il veterinario intervenuti non hanno elevato alcuna sanzione. 

Pochi giorni prima era stata emanata — su richiesta delle associazioni — una nota ministeriale del Ministero della Salute, proprio per incrementare i controlli e indicare alle autorità preposte le priorità da verificare. Tutto questo però si inserisce in un contesto normativo carente e lacunoso a livello europeo, che non garantisce realmente la tutela del benessere degli animali durante il trasporto e che viene ancora palesemente violato dagli operatori. L’attuale proposta di revisione della normativa presentata dalla Commissione europea è considerata ancora insufficiente dalle associazioni. Proprio per questo è importante evidenziare che le sanzioni sono uno strumento molto importante ed efficace per dissuadere gli organizzatori dei trasporti dal violare la normativa di protezione degli animali. 


«Le attività di monitoraggio sulle autostrade dimostrano che non sono soltanto le illegalità a causare sofferenza agli animali, bensì anche le condizioni che rispettano l’attuale normativa», dichiarano Animals’ Angels, Animal Welfare Foundation, Enpa ed Essere Animali. «La nuova proposta di revisione del regolamento sul trasporto di animali vivi presentata giovedì 7 dicembre dalla Commissione europea può e deve fare di più per gli oltre 40 milioni di animali, non solo agnelli, che ogni anno vengono trasportati per lunghi viaggi all’interno della UE e verso Paesi terzi. Alcuni dei nuovi punti introdotti incideranno in modo positivo sugli animali che verranno ancora trasportati vivi — come nel caso di alcuni animali non svezzati come i vitelli — ma i trasporti lunghi continueranno. Così come continueranno anche l'export verso paesi che sono privi di una normativa adeguata di protezione degli animali e i viaggi lunghissimi via nave. Rimangono ancora tante altre problematiche irrisolte, come il problema dei beverini non adatti, il fatto che gli animali che si feriscono durante il viaggio non possono di fatto essere aiutati e che le sanzioni sono ancora disarmoniche e poco applicate e i controlli troppo pochi e inefficaci. Per questo è necessario fare pressione affinché le novità positive proposte dalla Commissione rimangano e altre ancora ne siano introdotte e rinforzate, in linea anche con quanto indicato dai pareri EFSA» concludono le associazioni.

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Per giorni il vice sindaco di Brindisi Massimiliano Oggiano ha fatto intendere che era merito suo (e dell’associazione “Periferia” da lui fondata) l’organizzazione di un presepe vivente in un’area attigua al canale Patri. Lo hanno fatto passare come un evento eccezionale, frutto della buona volontà di tanta gente, ma soprattutto dell’impegno dello stesso vice sindaco che era riuscito a coinvolgere i proprietari del terreno, gli allestitori e gli attori del presepe.
 
Ebbene, oggi da quell’area è sparito tutto e la magia del presepe vivente nella città di Brindisi non esiste più. Adesso dovrebbe essere proprio Oggiano a spiegarci cosa è accaduto, a chiarire le ragioni per cui i proprietari del terreno hanno fatto sbaraccare tutto.
 
E invece niente! Il solito silenzio che contraddistingue gran parte dell’attività di questo personaggio politico. Ed a rimetterci sono proprio i cittadini che questa volta avevano creduto che Oggiano finalmente stesse facendo una cosa per Brindisi. E invece…
 
Lino Luperti – consigliere comunale
 

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Dopo la bellissima vittoria casalinga contro l’Apricena, la Proshop Mesagne si rituffa nel campionato per l’ultima gara del 2023. Ad ospitare i ragazzi di coach Sanchez sarà la Scuola di Basket Lecce, attualmente terza forza del campionato con 12 punti all’attivo, frutto di 6 vittorie ottenute quasi tutte sul parquet amico.

 

Nel Pala Ventura di Lecce, infatti, la formazione salentina ha percentuali da capogiro con 4 vittorie su altrettanti incontri ed un altissimo quoziente di 1.22 tra punti fatti e subiti.

 

Mediamente, invece, i ragazzi di coach Leopizzi sono la classica formazione di alta classifica, con buone percentuali offensive (79 pp), ma addirittura ottime performance difensive (65pp), che spesso sono risultate l’arma decisiva negli scontri anche contro avversarie altrettanto accreditate.

 

L’uomo in più dei leccesi in questo avvio di stagione è stato senza dubbio Juan Manuel Fumaneri, ala piccola argentina di 27 anni, che viaggia con una media punti di oltre 14 pp, sebbene in calo nelle ultime giornate. La formazione leccese, in realtà, vanta un roster piuttosto equilibrato, nel quale tutti segnano con regolarità e tutti partecipano attivamente alle trame offensive. 

 

L’unica pecca degli uomini di Leopizzi, nella prima parte di campionato, è stata una certa alternanza di risultati: alle vittorie fondamentali contro il Matera, l’Altamura o il Barletta, i salentini hanno contrapposto cadute inattese come quelle contro il Francavilla e il Fasano. Proprio contro la formazione brindisina, LSB Lecce ha perso nell’ultimo turno in maniera pesante per 78-53, manifestando enormi difficoltà sia in difesa che in fase realizzativa.

 

Fischio d’inizio sabato 23 dicembre, ore 18.00, al Pala Ventura di P.zza Palio a Lecce.

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Il tour nel mondo dei graffiti a beneficio di turisti crocieristi proposto da Arca Nord, durante la sua assemblea annuale, potrebbe estendersi anche a Mesagne, dove vi sono una serie di graffiti realizzati negli anni da valenti artisti di fama nazionale e mondiale. Due su tutti: Millo, al secolo il mesagnese Francesco Camillo Giorgino, e il brindisino Steven Parpanesi. L’idea è piaciuta al consulente per la Cultura e didattica del Comune che presto prenderà contatti con i dirigenti di Arca Nord per una collaborazione. Così, archiviata la mostra sul Caravaggio, che ha fatto giungere a Mesagne oltre 30mila visitatori, e in attesa di allestire un’altra collettiva lungo sette secoli di storia artistica, il consulente alla Cultura del comune di Mesagne, Marco Calò, che cento ne pensa e mille ne fa, ha pensato di realizzare un percorso artistico tra i graffiti presenti a Mesagne che oltre ad avere una storia quarantennale sono di particolare bellezza. Infatti, ve ne sono alcuni nella scuola di primo grado Giovanni XXIII, ed ancora nelle scuole Giovanni Falcone e Giosuè Carducci. Su un’intuizione dell’ex assessore ai Lavori pubblici, Palma Librato, anche le abitazioni di edilizia popolare attigue al parco Potì sono state rigenerate con i graffiti realizzati da Millo. Un altro graffito dell’artista mesagnese è presente in piazza dei Commestibili, nel cuore del centro storico.millo_marzo_2022.jpg

A Steven Parpanesi, artista brindisino ma naturalizzato mesagnese per le diverse opere realizzate, è toccato dipingere una parte di via Lucantonio Resta, prima del restauro, e poi piazza Porta Grande in occasione delle celebrazioni dei 700 anni della morte del Sommo Poeta, Dante Alighieri. Graffiti che sono stati apprezzati da tantissima gente. Entrambe le opere sono diventate un tormentone per le migliaia di persone, per lo più giovani, che si sono fatti ritrarre davanti ai dipinti. “Nell’ottica di valorizzazione del nostro territorio oltre al patrimonio museale, archeologico e monumentale che Mesagne ha c’è un segmento artistico molto importante che riguarda le opere di street art, sia di artisti mesagnesi sia di altri che sono giunti da Brindisi o da altre realtà. Come quelle, ad esempio, di Millo che si trovano sparse in città che rappresentano un valido strumento di valorizzazione della nostra città.

Quindi troviamo interessante l’iniziativa di Arca Nord al fine di proporre anche la città di Mesagne sotto l’ottica della street art”.  Nel 2016 Millo ha affrescato cinque facciate dei condomini di edilizia popolare presenti davanti al parco Potì con la Street Art rappresentando cinque proverbi mesagnesi: "L'amori ciecu uarda luntanu", "Ddo rrivi chianti lu zippu", "Ci sputa ncielo nfacci ci cati", "Turci vinchitieddu quandu è tinirieddù" e "Cugghi l'acqua quandu chiovi". Nel marzo del 2022 Millo, in piazza dei Commestibili, ha dato vita al progetto “Cuore sotterraneo”, per promuovere il patrimonio culturale della città di Mesagne e in particolare le sue ricche testimonianze archeologiche. Tuttavia, sull’onda della street art sono diversi i plessi scolastici in cui sono stati realizzati da artisti minori dei graffiti, ma anche diversi privati cittadini hanno deciso di coprire i bianchi muri dei loro giardini o abitazioni con opere artistiche.millo_alias_francesco_giorgino.JPG

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LUPI: COLDIRETTI PUGLIA, SALVIAMO ANCHE PECORE ASINI E AGNELLI; DAL GARGANO AL SALENTO SI MOLTIPLICANO AVVISTAMENTI E ATTACCHI

Si aggiungono al sovrappopolamento di numerose altre specie selvatiche, dai cinghiali agli storni, dai cormorani alle lepri fino ai pappagalli verdi

Ora bisogna salvare pecore e capre sbranate, mucche sgozzate e asinelli uccisi dal Gargano al Salento dove la presenza del lupo si è moltiplicata negli ultimi anni con il ripetersi di stragi negli allevamenti che hanno costretto alla chiusura delle attività e all’abbandono della aree interne. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, a seguito delle numerose segnalazioni degli allevatori della Murgia barese e tarantina, in provincia di Foggia e di Lecce con l’ultimo caso a Cutrofiano, in riferimento alla proposta della Commissione Europea di downgrade dello status del lupo da "strettamente protetto" a "protetto" annunciata dalla presidente Ursula Von Der Layen secondo la quale “la concentrazione di branchi di lupi in alcune regioni europee è diventata un pericolo reale soprattutto per il bestiame”. Una decisione che risponde alle richieste  delle autorità locali di maggiore flessibilità per gestire più attivamente le concentrazioni critiche di lupi.

In Italia si è registrato un forte aumento da nord a sud della popolazione di lupi, stimata dall’Ispra nell’ambito del progetto Life WolfAlps EU intorno ai 3.300 esemplari, 950 nelle regioni alpine e quasi 2.400 lungo il resto della penisola mentre il numero di pecore è diminuito di circa il 10% negli ultimi cinque anni secondo l’analisi della Coldiretti.

I numeri sembrano confermare che il lupo ormai, non è più in pericolo e – sottolinea la Coldiretti regionale – il rischio vero oggi è piuttosto la scomparsa della presenza dell’uomo delle aree interne per l’abbandono di migliaia di famiglie ma anche di tanti giovani che faticosamente sono tornati per ripristinare la biodiversità perduta con il recupero delle storiche razze italiane di mucche, capre e pecore.

Dopo gli attacchi dei lupi, agli animali a volte feriti o uccisi si aggiungono – precisa la Coldiretti Puglia – i danni indotti dallo spavento e dallo stato di stress provocato dagli assalti, con ridotta produzione di latte e aborti negli animali sopravvissuti.

Sono essenziali misure di contenimento per non lasciar morire i pascoli e costringere alla fuga migliaia di famiglie che da generazioni popolano le aree rurali più difficili dove l'allevamento è l'attività principale, ma anche i tanti giovani che faticosamente sono tornati per ripristinare la biodiversità perduta con il recupero delle storiche razze pugliesi, come la pecora 'Gentile' di Altamura o la 'Moscia' leccese. Il problema dei grandi carnivori sta diventando insostenibile ed è necessario trovare una soluzione in tempi rapidi.

Negli ultimi anni si è reso necessario un continuo vigilare su greggi e mandrie, al fine di proteggerle dagli attacchi poiché recinzioni e cani da pastori spesso non sono sufficienti per scongiurare il pericolo. La resistenza degli agricoltori è al limite – spiega la Coldiretti regionale – è urgente trovare nuove modalità di azione che permettano di organizzare in maniera più efficace un sistema di gestione di questi animali predatori, che non sono più specie in via di estinzione.

Del resto, questa situazione si somma – aggiunge Coldiretti Puglia - ai problemi di sovrappopolamento di numerose altre specie selvatiche, dai cinghiali agli storni, dai cormorani alle lepri, che si moltiplicano in una situazione di assoluta mancanza di adeguate misure di programmazione necessarie per evitare il conflitto con il lavoro agricolo.

I numeri sembrano confermare che il lupo ormai, non è più in pericolo e – sottolinea la Coldiretti – impegnano le Istituzioni a definire un Piano nazionale che guardi a quello che hanno fatto altri Paesi Ue come Francia e Svizzera per la difesa dal lupo degli agricoltori e degli animali allevati. Il rischio vero oggi è – denuncia la Coldiretti regionale – la scomparsa della presenza dell’uomo dalle aree interne per l’abbandono di migliaia di famiglie ma anche di tanti giovani che faticosamente sono tornati per ripristinare la biodiversità perduta con il recupero delle storiche razze italiane di mucche, capre e pecore.

Serve responsabilità nella difesa degli allevamenti, dei pastori e allevatori che con coraggio continuano a presidiare le montagne e a garantire la bellezza del paesaggio. Senza i pascoli – conclude la Coldiretti Puglia – le montagne muoiono, l’ambiente si degrada e frane e alluvioni minacciano le città.

L’Istituto Tecnico Economico E. Ferdinando di Mesagne, può vantare un poker d’assi tra i suoi ex alunni: quattro giovani che sono riusciti a raggiungere traguardi importanti negli ambiti più disparati. Le loro biografie sono ricche di  impegno e di soddisfazioni e sono caratterizzate da una grande motivazione che li ha spinti a realizzare i loro sogni. Partiamo dalle storie di due donne volitive, Deborah e Anna, due ex studentesse per le quali la conoscenza delle lingue, del diritto e dell’economia è stata fondamentale per essere proiettate in una dimensione internazionale. La dottoressa Deborah Villani,  oggi è un medico specializzando in cardiologia presso il Policlinico Universitario di Foggia e, negli anni del percorso universitario,  è stata per studio in Slovenia, a Siviglia  e, da laureata, ha lavorato come medico urgentista, durante l’emergenza Covid, a Bordeaux. Anna Carrozzo, attualmente partnership relations coordinator alla Norvegian Cruise line, ha un lungo curriculum dato che, dopo la laurea in mediazione linguistica, ha lavorato a Lione, a Londra, sulle navi da crociera MSC, per Air Canada ed ha anche ottenuto la cittadinanza inglese.  Tra le storie di successo ci sono anche due ragazzi brillanti e poliedrici che sono riusciti a realizzarsi in differenti ambiti. Vincenzo Sicilia che, dopo la maturità al Tecnico Economico, ha conseguito l’abilitazione come agente di commercio, si è laureato in Scienze Giuridiche ed è anche un imprenditore edile di successo che ha messo a frutto la volontà di fare politica maturata già sui banchi di scuola e concretizzata nel mandato di consigliere comunale con delega alle politiche giovanili con il sindaco Tony Matarrelli.  Antonio Capodieci, invece, dopo il percorso della scuola secondaria, si laurea in Scienze Infermieristiche e,  lavorando a Bologna coltiva la passione per il cinema e diventa il regista di cortometraggi diventati virali che testimoniano l’emergenza della pandemia e riceve l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica da parte del presidente Mattarella. Da queste storie si possono trarre molti spunti di riflessione, senza dimenticare le considerazioni del Dirigente Scolastico ing. Mario Palmisano Romano che afferma: “La scuola offre agli studenti un’occasione di crescita, rafforzata da un territorio, quello mesagnese, che sta investendo nel turismo, nell’accoglienza e nella cultura.”   

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L’Associazione Pro Loco Brindisi nell’ambito delle attività finalizzate alla valorizzazione e alla promozione della città, rivolgendo particolare attenzione ai corsi principali del centro cittadino e con il chiaro obiettivo di favorire il rilancio del commercio di prossimità, ha il piacere di presentare l’evento denominato “Christmas Shopping DAY”.

L’evento si svolgerà sabato 23 dicembre, l’ultimo sabato di grande shopping prima del Santo Natale, a partire dalle ore 16:00 e sarà composto da una serie di iniziative che si articoleranno in centro interessando Corso Umberto, Corso Garibaldi e culmineranno con un grande spettacolo di musica live in Piazza della Vittoria.

Abbiamo immaginato una giornata con i corsi pieni di gente alla quale offrire una piacevole accoglienza prestata da un folto gruppo di artisti di strada e mascotte che porteranno un’esplosione di allegria e garantiranno un’atmosfera che sarà in grado di coinvolgere grandi e piccini.

Nella porzione pedonale di Corso Umberto, assisteremo a uno spettacolo di breakdance organizzato dai ragazzi della Street School – Hip Hop Academy che vedrà come protagonisti tutti gli allievi della prima scuola di Hip Hop e discipline urbane del nostro territorio.

Per chi volesse saperne di più della nostra città poi, assieme agli amici del Centro Guide Turistiche Brindisi, abbiamo predisposto un inedito tour guidato per gruppi (ore 17:00 e ore 19:00), per scoprire le meraviglie che si nascondono all’interno del Nuovo Teatro Verdi (foyer, camerini, palcoscenico), degli scavi dell’area archeologica di San Pietro degli Schiavoni e di Palazzo Nervegna.

In serata, dopo la chiusura dei negozi, concluderemo la nostra splendida giornata in centro concentrando il pubblico su Piazza della Vittoria per assistere al meraviglioso spettacolo della band Vega80, che proporrà una ricchissima scaletta di brani per ripercorrere la storia della musica anni ’80.

Per ulteriori informazioni e per la prenotazione del tour guidato, potete scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure contattarci al numero 333 2854793 o seguire la nostra pagina facebook Pro Loco Brindisi.

Nel ringraziare l’Amministrazione Comunale e il Distretto Urbano del Commercio DUC Brundisium per averci dato la possibilità di realizzare l’evento e sicuri del fatto che la cittadinanza garantirà una grande risposta in termini di presenze, non ci resta che dare appuntamento a tutti a questo sabato in CENTRO, non mancate.

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Al via la settima edizione del Premio Internazionale “Giuseppe Fasano” – Grottaglie Città delle Ceramiche. Appuntamento giovedì 28 dicembre alle ore 18.30 presso il Castello Dentice di Frasso a San Vito dei Normanni (Br)

A poche ore dal via la VII edizione del Premio Internazionale “Giuseppe Fasano” – Grottaglie Città delle Ceramiche - può ritenersi già un successo per una molteplicità di motivi che andremo ad elencare nel corso di questo articolo.

Come si ricorderà lo scorso anno il “Premio”, che l’organizzatore Giuseppe Fasano dedica al padre Nicola, si svolse nella Tenuta del noto artista Al Bano Carrisi a Cellino San Marco. Fu un successo di partecipazione, ma fu soprattutto un successo per il circuito culturale e giocoso che riuscì a sviluppare. Non ricordiamo un solo momento in cui i numerosi partecipanti distolsero l’attenzione da ciò che accadeva intorno a loro. Il commento finale fu: “Ma è già finito?”, espressione che da sola esprime la piena soddisfazione di chi fu presente all’evento e che alcuni pensavano dovesse essere un fatto sporadico.

Ma così non è perché le prime sei edizioni svolte hanno scritto solo il capitolo d’esordio di un premio che certamente, anno dopo anno, saprà trovare nel dinamico promotore e organizzatore Giuseppe Fasano, un autentico “vulcano”, colui che saprà mettere in evidenza le peculiarità di un’azione artistico-culturale iniziata dal padre Nicola e portata avanti dai diretti discendenti. La famiglia Fasano, ricordiamo, si tramanda l’arte della lavorazione della ceramica dal 1620, quindi ha superato il quattrocentesimo anno di vita.

Chi ha conosciuto in vita Nicola Fasano, scomparso già da qualche anno, ne parla come di un artista vero, autentico figlio grottagliese, e vero maestro su un duplice fronte. Il primo è stato quello della trasmissione dell’arte ceramica ai figli e ad altri ceramisti, ma ha anche voluto, e saputo, dialogare con migliaia di studenti non soltanto grottagliesi ma di tutta la provincia ionica che chiedevano di visitare il suo laboratorio per vedere plasmare l’amorfa argilla che, magicamente, acquistava forme e figure di grande fascino.

Chi lo ha conosciuto nel suo storico laboratorio, oggi ritorna volentieri, non soltanto perché il figlio Giuseppe è il degno continuatore della tradizione ceramistica dei Fasano, ma anche per quel clima di grande raccoglimento che il sito offre. Guardando i forni e i resti archeologici di una zona che sfida i secoli, sembra ancora aleggiare la figura ieratica di Nicola Fasano.

Il Premio “Giuseppe Fasano”, in linea con i suoi obiettivi, si caratterizza per la presenza di personaggi la cui esperienza di vita e professionale può costituire ispirazione ed esempio per la comunità.

L’edizione 2023 vedrà rinnovarsi l’appuntamento in una diversa location, precisamente il Castello Dentice di Frasso a San Vito Dei Normanni.

Unico in Puglia ad essere ancora abitato dalla famiglia d'origine, il castello è ubicato al centro del paese del brindisino. La residenza vanta circa 20 stanze tutte arredate con mobili autentici d'epoca, pavimenti antichi, mobili d'epoca, fotografie, trofei di caccia che arredano ogni angolo del castello rendendolo unico. Il castello dispone anche di un giardino con alberi secolari.

La scelta della location da parte dell’organizzazione del Premio non è stata casuale ma dettata anche dalla lunga amicizia che lega Giuseppe Fasano ai padroni di casa, il principe Giuliano Dentice di Frasso e la consorte, principessa Fabrizia Favia.

Il comitato organizzatore del Premio Internazionale “Giuseppe Fasano” è composto dall’organizzatore Giuseppe Fasano, dal prof. Francesco Schittulli, dal già questore e prefetto Francesco Tagliente, dalla giornalista Agata Battista e dalla principessa Fabrizia Dentice di Frasso.

Per il resto dobbiamo aggiungere che quest’anno, oltre alla attesa “laudatio” del prof. Francesco Lenoci, ci sarà la presenza dell’artista tarantina Mietta, di Romina Power e di Yari Carrisi, figlio del famoso cantante Albano.

Seguirà la presentazione del libro “Giuseppe Fasano. Fatto d’argilla (l’uomo e l’artista della ceramica)” scritto dalla professoressa Sara Didonna. Il libro contiene molti aneddoti della vita del ceramista grottagliese, organizzatore del premio, Giuseppe Fasano. Il lettore può apprezzare non solo la qualità della scrittura della prof.ssa Sara Didonna (presente alla serata), ma anche l’acutezza di certe riflessioni oltre a una serie di fotografie che ripercorrono molti attimi della vita del protagonista.

Tra i premiati ci saranno personaggi del mondo della cultura, dell’imprenditoria, del commercio e della società rappresentata dalla magistratura, dal mondo della sanità e dal volontariato; personaggi che a livello nazionale ed internazionale stanno scrivendo una importante pagina della nostra storia.

Riceveranno il premio l’avvocato tarantino Alessandro Saracino, il cegliese Donato Valente della Fondazione Fiera di Milano, il direttore de la Gazzetta del Mezzogiorno Mimmo Mazza, la scrittrice barese Mina Micunco, la scenografa Fulvia De Nicolò, la giornalista di Mediaset Maria Luisa Sgobba, il medico barese Attilio Guarini, l’imprenditore laertino Salvatore Colacicco.

La serata sarà presentata dalla nota conduttrice di Telenorba, Alina Liccione.

Appuntamento, pertanto, giovedì 28 novembre alle ore 18.30 presso il Castello Dentice di Frasso a San Vito dei Normanni.

Ingresso con invito e limitato per la normativa sulla sicurezza.

 

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Porto Ostuni-Villanova, Amati: “Mantenuto altro impegno con operatori. Contributo per messa in sicurezza, dopo dragaggio e progettazione. Spero in celerità del Comune”

Dichiarazione del presidente della Commissione regionale bilancio e programmazione Fabiano Amati. 

“Il Consiglio regionale ha approvato la mia proposta di concessione di un contributo di 900mila euro per i lavori di messa in sicurezza, tra gli altri, del Porto di Ostuni-Villanova, ripartito su un triennio. Questo finanziamento è connesso a quello di 100mila euro approvato, su mia proposta, ed erogato lo scorso anno per la progettazione, nella speranza che il Comune termini l’attività celermente o almeno entro il prossimo fine luglio, come da atto di concessione del contributo. 
Il nuovo contributo approvato ieri, invece, servirà proprio a realizzare le opere progettate grazie al precedente contributo. Insomma, ci siamo portati avanti con il lavoro, sempre accogliendo l’impegno assunto su sollecitazione degli operatori portuali. 
In una condizione di normale e intenso lavoro, senza parole roboanti o improbabili progetti eclatanti, nel giro degli ultimi due anni siamo riusciti a salvare il finanziamento per il dragaggio, che sarebbe stato perso se non avessi accolto il grido di dolore degli operatori portuali, determinando uno scossone sulla Commissione prefettizia e il successivo impegno competente e determinato del dirigente comunale Giovanni Spalluto”.

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